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Autore: Eles Weasley    21/05/2010    4 recensioni
E' ambientata nell'estate dopo il secondo anno del trio protagonista, prima della vincita alla lotteria e della vacanza in Egitto. Bill, a casa per le ferie, sapendo di un concorso rock ha un'idea...
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill, Weasley, Charlie, Weasley, Famiglia, Weasley, Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Percy, Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II

Capitolo II

 

- Bene, iniziamo -. Comandò Bill e passò dei fogli a Ginny. - Tieni, distribuiscili -.

- L’hai scritta te questa canzone? -. Chiese Percy osservando il suo spartito.

- Esatto. Nessuno di voi sa leggere la musica, vero? -.

- Già, Bill, non ho idea di cosa significhino questi segnetti neri -. Disse Ron fissando perplesso la musica.

- Vi farò un incantesimo per cui il tasto, la corda, o cosa dovete pigiare si illuminerà di rosso seguendo lo spartito, così -. Bill prese il foglio di Ron, lo sfiorò con la bacchetta, e poi trascinò quello che sembrava il fantasma del foglio sulla tastiera.

- Dì “vai” -. Ordinò.

- Vai -. Bofonchiò Ron, e i tasti iniziarono a illuminarsi di rosso a turno.

- Forza, seguili con le dita. Charlie, dammi una mano -. Disse mentre incantava il basso di Percy e la chitarra di Fred. Charlie applicò l’incantesimo sulla batteria e sulla chitarra di George.

- Ginny, tu seguimi con la voce, d’accordo? -

 

- Ragazzi, a tavola, papà è tornato! -. La voce della signora Weasley interruppe l’entusiastica schitarrata a casaccio dei gemelli, seguiti da Charlie che sembrava aver preso gusto a far uscire di cervello tutti quanti.

Bill si gettò sul divano sfinito.

- Va bene, per oggi basta così -.

Tutti mollarono gli strumenti per terra e si avviarono verso la porta.

- Dove credete di andare?! -. Strillò Ginny minacciosa. Con quella faccia e la mani sui fianchi era identica alla madre.

- Bill ha detto “basta” -. Disse Ron con un piede sulla soglia.

- Dovete aiutare a mettere a posto! -.

- Ma ci si fredda la pasta! -. Obbiettò George.

- Bill è stanco! Tornate immediatamente qui! -. I fratelli maggiori tornarono indietro di malavoglia, ma Charlie risolse tutto con uno svolazzo della bacchetta. Ogni cosa tornò al suo posto in men che non si dica.

- Ecco fatto, sorellina -. Sorrise conciliante il ragazzo dei draghi.

La cena passò tranquillamente, anche se Fred e George rubarono l’ultima coscia di pollo dal piatto di Percy che si alzò sdegnato subito dopo la frutta chiudendosi in camera sua. Secondo l’ottimistica visione di Molly, alle dieci tutti i ragazzi erano “a letto”. (In realtà Ginny stava stendendo una lista di cose da far fare ai fratelli con il potere che le aveva conferito Bill; Charlie stava tenendo la corrispondenza con le sue quattro avvenenti ragazze, ognuna delle quali beatamente ignorante delle altre tre; Fred e George stavano scoprendo cosa succede a infilare una scatola di fuochi artificiali dentro una caramella mou gonfiata magicamente; Percy stava scrivendo una lettera simile a un poema di Omero a Penelope Light; Bill si esercitava a infrangere maledizioni che scagliava lui stesso su uno gnomo catturato in giardino) Molly si alzò e iniziò a sparecchiare aiutata da Arthur, mentre gli raccontava dell’idea di Bill.

- E capisci, hanno trovato questa cosa da fare tutti insieme, almeno Fred e George non si mettono nei guai…Bill è un ragazzo tanto giudizioso, gli obbediscono tutti…Charlie gli obbedisce perché lo considera “figo”-. Molly si interruppe perplessa - E lo ammira…Percy perché Bill è stato Caposcuola, ha preso dodici M.A.G.O, i gemelli perchè Bill è anche pieno di iniziativa e vivace come loro, Ron semplicemente perché è il maggiore, Ginny perché ha praticamente una cotta per il suo fratellone…-. Ridacchiò la signora Weasley.

- Bè, speriamo solo che lo shock del diario di Riddle le passi -. Rispose Arthur mentre spediva i piatti nel lavandino con morbidi movimenti della bacchetta. - Povera piccola, è stato terribile per lei, pensa, il primo anno -. Continuò sbattendo la tovaglia. - Cara, mi domando come fanno i babbani a lavare sempre tutti i piatti senza magia…a quanto pare hanno un aggeggio chiamato lavastiglie, ma chissà se funziona bene…-.  Molly si avviò su per le scale sbuffando delle stranezze del marito.

La mattina dopo, i giovani Weasley si svegliarono a un’ora insolitamente mattutina per essere in vacanza. Si presentarono a colazione assonnati e in pigiama, spinti da Bill.

- Come mai tutti in piedi a quest’ora? -. Chiese Molly già ai fornelli.

- Bisogna suonare, a quanto pare Charlie, Percy, Fred e George hanno da fare nel pomeriggio, quindi dobbiamo provare adesso -. Rispose lui cercando di far stare dritti i gemelli che gli ciondolavano addosso senza far cadere Ginny a cavalcioni delle sue spalle, con la testa che sbatacchiava sopra quella del fratello. Degli altri solo Percy era completamente sveglio, e osservava con disgusto gli sbadigli sloga-mascelle di Charlie e Ron. Mamma Weasley iniziò a lanciare plumcakes nei piatti davanti ai figli con sorprendente precisione. I gemelli smisero all’improvviso di usare Bill come cuscino vivente per gettarsi sulla colazione e lui scaricò di peso Ginny su una sedia.

- Grazie, mamma -. Disse sedendosi a sua volta. Quando tutti ebbero finito di mangiare (Ron per ultimo) tornarono in salotto e ripresero in mano gli strumenti.

- Mmmm…che sonno….-. Sbadigliò Fred senza degnarsi neanche di mettersi una mano davanti alla bocca.

- Grazie per la visione panoramica della tua ugola, Fred -. Disse Ginny.

- Non c’è di che; ma capisco che la vista un posto talmente stupendo, gratis, potrebbe portare ad inchinarvi, fatelo pure, non mi offendo -.

La sorella gli fece una linguaccia. - Adesso siamo pari -.

- Che si fa oggi, Bill? -. Domandò Charlie prendendo posizione dietro la batteria e afferrando le bacchette.

- No, fermo, Charlie, ti prego! -. Implorò Percy, ma il secondo dei fratelli Weasley era inarrestabile: iniziò a picchiare la povera batteria con tutta la forza delle braccia nude e muscolose. Percy si prese la testa fra le mani e si rannicchiò sul divano proteggendosi con il basso.

- Basta! -. Strillò Ginny, e calò il silenzio, con gran sollievo di Percy. - La mamma dice che se continui così le galline smettono di fare le uova -. Spiegò la ragazzina - E piacciono a tutti le uova fresche la mattina. Ma se è per Percy il Prefetto Perfetto, puoi andare avanti quanto ti pare -.

- No! -. Intervenne Bill. - Non si fa così. Bisogna che ci sia spirito di squadra, non dobbiamo trattarci male a vicenda. Fermi, voi due! -. Urlò all’indirizzo di Fred e George che stavano cercando di infilare un ragno nel colletto di Ron, che a quella vista indietreggiò terrorizzato colpendo la tastiera, che si produsse in un bellissimo accordo di Mi maggiore settima. - Dai -. Riprese Bill - Adesso, Charlie, parti con un ritmo tipo questo: un due tre quattro, un due tre quattro…capito? -.

- Mmm, penso di si -. E iniziò a pestare la batteria con una tale violenza che in confronto Voldemort sarebbe apparso un mite agnellino.

- Ma che ti ho fatto di male, sciamannato teppistello? -. Squittì una voce acuta. Charlie si fermò di botto, voltandosi stupito verso il piatto di destra. - Non sei sordo, allora, dongiovanni da quattro soldi! -. Tutti i fratelli scoppiarono a ridere. - Oltre a tutte queste botte anche le tue storielle disdicevoli…mostra un po’ di rispetto! -.

- Ahahah, la batteria e la mamma andrebbero d’accordissimo -. Disse George reggendosi al gemello nel tentativo di non cadere a terra dal ridere.

- Il mio amico mi aveva detto che la batteria era un po’ bisbetica - . Esclamò Bill - Ma io pensavo che stesse scherzando! -. Persino Percy ridacchiava. - Bene - Disse Bill quando si fu ricomposto - Adesso, voglio che seguiate i segni rossi, ora vanno molto lenti, poi diventeranno più veloci. -.

I ragazzi furono abbastanza abili nel seguire le indicazioni di Bill, che girava fra loro tallonanto da Ginny correggendo e incoraggiando. I più bravi erano Fred e George, che suonavano perfettamente a tempo senza neanche guardarsi.

- Grandi! Ecco, provate a metterci qualche piccola improvvisazione, fantastico, Fred, proprio così…Percy, appena un po’ più veloce…Ron, quello è un do bemolle, non un sol! Ottimo, Charlie, vai così…-. Dopo un paio d’ore di prove (A parte dieci minuti di panico quando la tastiera aveva iniziato a fumare, avendo scoperto una caramella Similincendio Istantaneo appiccicata sotto; Bill e Ron avevano inseguito i gemelli fino all’orto) Bill li chiamò tutti intorno al tavolo e disse:

- Adesso bisogna scrivere le parole della canzone. Io ho scritto la musica, ma il testo lo buttiamo giù tutti insieme -.

- E come si fa? -. Chiese Ron.

- Si parte dalle nostre passioni, da quelle traiamo l’ispirazione. Ginny, prendi carta e penna. Tu sarai la referente capo per il testo, ok? -.

Ginny si sedette al tavolo con aria concentrata. - Cominciamo. Bill, cosa ti piace? -.

- L’avventura, il rock, le Piramidi Egizie e le maledizioni -.

Ginny annotò tutto rapidamente. - Charlie? -.

- I draghi, il Quidditch e le ragazze carine -. Rispose lui senza esitazione.

- Percy? -.

- Gli esami (Tutti gli altri, compreso l’ex-Caposcuola Bill, si scambiarono occhiate incredule), la spilla da Prefetto, la torta di mele e… -

- E Penelope Light -. Concluse Ginny.

- E Penelope Light -. Ammise Percy controvoglia, cercando di ignorare i gemelli che facevano finta di essere lui e la sua fidanzata scambiandosi occhiatine sdolcinate.

- Fred, George? -.

Questi smisero di lanciare bacetti a Percy che era diventato tutto rosso e si voltarono verso Ginny.

- Gli scherzi -. Risposero in coro. - E il Quidditch -. Aggiunse Fred. - Si, e l’avventura -. Completò George.

- Ron? -.

Ron fece una faccia perplessa e borbottò:

- Ma…forse picchiare Piton …la ricreazione, la Burrobirra e anch’io il Quidditch -.

- Io il Quidditch e i ragazzi che non sono i miei fratelli, a parte Bill -. Ginny gli lanciò un’occhiata adorante.

- Ma noi pensavamo che ti piacesse Harry! -. Per questa frase Fred si beccò un pizzicotto che lo fece gemere di dolore.

Alla fine, il testo si presentava così:

 

I love dragons and curses                                          A me piacciono tantissimo i draghi e le maledizioni

danger is the beauty of life                                        il pericolo è il bello della vita

I want to gain a Prefect budge                                  voglio guadagnarmi un spilla da Prefetto

and nothing will stop me                                            e niente mi fermerà

 

I’ve pretty girls and Burbeer every night                Ho ragazze carine e Burrobirra tutte le notti

I rock and  I can fly everywhere                              Suono il rock e posso volare dovunque

on my broomstick and hit                                         sul mio manico di scopa e colpire

Potion professor’s head like a bolid                        la testa del professore di Pozioni come un bolide

 

Red fire on my hair                                                   Fuoco rosso sui miei capelli

Freedom and crazy adventures                                 libertà e avventure pazze

I take what I need                                                     prendo ciò di cui ho bisogno

I don’t cry much                                                        non piango tanto

and I laugh a lot                                                        e rido molto

 

I flied over the Pyramids                                           Ho volato oltre le Piramidi

to meet Penelope, do the exams                                 per incontrare Penelope, fare gli esami

 with her is my biggest ambition                                con lei è la mia più grande ambizione

she loves apple cake like me                                      a lei piace la torta di mele come a me

 

It’s wonderful playing jokes                                       E’ fantastico fare scherzi

but not to little Ginny                                                  ma non alla piccola Ginny

be careful, she’ll pinch you to death                          stai attento, ti pizzicotterà a morte

she likes only boys who aren’t her brothers               a lei piacciono solo i ragazzi che non sono suoi fratelli

 

 Red fire on my hair                                                    Fuoco rosso sui miei capelli

Freedom and fresh air for me                                    libertà e avventure pazze

I take what I need                                                       prendo ciò di cui ho bisogno

I don’t cry much                                                         non piango tanto

and I laugh a lot                                                         e rido molto

 

Ginny lo esaminò con attenzione e annuì soddisfatta. - Va bene, teniamo questo -.

 

 

  
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