La pace prima della tempesta
In quella notte sapevo che sarei morto. Light aveva studiato
per bene le sue carte, davvero bene. Sa che uno Shinigami muore se salva la
vita ad un umano, Rem è troppo legato a Misa Amane per farla così morire. Non può farlo e allora
sacrificherà la sua vita. Sparirà e di lui rimarrà soltanto una scia di cenere
nel vento.
Sto per morire, già. La mia vita è giunta al termine,ma io
ho ancora un piccolo desiderio, una voglia da esaudire prima che tutto finisca.
Voglio il cuore di Light.
Non so se riuscirò ad averlo, non mi resta molto, ma per ora
voglio salutare il mondo che non vedrò più.
Salgo le scale e mi trovo sul soffitto che ha ospitato per
tanto tempo il mio corpo e le sue preghiere. La pioggia batte, violenta e
incontrollata. Chiudo gli occhi sotto di essa e lascio via via tutte le
sensazioni spiacevoli del mondo e ascolto rapito il suono di una campana che
canta per me. Una canzone di festa e di gioia che lenta si muove tra le gocce che
danno il loro contributo a riappacificarmi l’anima. Che bella melodia… forse
anche il mondo sa che la mia anima sparirà da qui, forse anche lui vuol
salutarmi. Ed è così che dico addio al mio mondo che anche se mi ha reso infelice
togliendomi tutto, ora mi dona la pace. Non mi preoccupo del freddo, del
bagnato o di altro, solo di quella sensazione. Poi un passo leggero che non
stona per nulla con l’armonia, i miei occhi si aprono ed ecco apparire Light
Yagami. Parla, parla e ancora parla, ma il suono arriva indistinto alle mie
orecchie e si confonde con quella melodia.
Si avvicina incurante anche lui della pioggia e mi prende il braccio
- che cosa fai qui? Ti prenderai un malanno.-
Non può capire… anche
se sa quello che sta per compiere.
- per le campane-
Lui mi guarda con un’espressione indecifrabile e poi
prendendomi con leggerezza mi porta via. Mentre mi riconduceva all’asciutto, la
sensazione di pace svaniva lentamente ed altro occupava la mia mentre. Un
dolore fitto e intenso…
La consapevolezza.
Ora si era fatta più forte. Sarei morto e lui sarebbe stato
l’artefice.
Per la prima volta non mi importava di lui, di Kira o del
bene e del male, della morte o della vita. Solo del mio desiderio…
Che c’è di male ad essere egoisti. Tutti lo siamo, chi più
o chi meno, ma ognuno di noi lo è. Mi
inginocchiai per aiutare Light Yagami ad asciugarsi, del resto era colpa mia se
si era bagnato, e utilizzando la mia asciugamano gli asciugai i piedi
intirizziti dalla pioggia. Lui rimase stranito, ma nonostante ciò anche lui, asciugandomi lento i capelli, mi
aiutò. Rimasi colpito dal gesto e alzai lo sguardo su di lui e li capii. Non mi
importa di farmi odiare da lui. Non mi importa nulla.
Avvicinai lentamente il mio viso senza staccare i miei occhi
dai suoi. Lui rimase immobile un po’ sorpreso e un po’ ignorante sul da farsi. Poggiai
la mia mano sul suo petto e lo spinsi giù. Lo sovrastai con il mio corpo e nei
secondi che precedevano tutto ciò che volevo , il mio cuore, il suo, quello
degli altri aldilà di quelle mura, quello della pioggia e del vento, il cuore stesso di quella
canzone che suonava nelle mie orecchie si fermò un secondo. Guardai di nuovo quegli occhi, erano in attesa
del nulla o del tutto.
Le mie labbra fremevano di impazienza e poi accadde. Baciai
quelle labbra ghiacciate di fuoco e le
feci mie. E tutto quello che si era fermato ricominciò il suo palpito frenetico
e incompreso.
Mi staccai da lui e
aspettai che i suoi occhi si aprissero… ma
non lo fecero perché anche lui sentiva questa mia smania di averlo . Occupò le
mie labbra e mi attirò ancora di più a se. Approfondimmo il bacio mentre tutto
spariva intorno e le nostre lingue si intrecciavano tra loro come il canto dei
nostri cuori fuso alla canzone della mia testa. Mentre il desiderio occupava la
ragione e la rendeva oscura e insignificante, un qualcosa di freddo spense
l’ardore della mia guancia. una lacrima. L’amarezza si occupò del desiderio che lo trasformò
in passione violenta. Non avrei provato più sensazioni del genere. Sarei morto
tra breve…odiai Light per quello che stava per farmi. Non avrei più rivisto il
mondo, i miei dolci preferiti, Watari, tutti gli altri e i suoi occhi.
Maledetto. Maledetto lui e i suoi occhi diabolici che mi sciolsero guardandomi. Avevo solo questa notte da vivere , ora non
mi importa di nulla più. Lo baciai con passione, il collo, il petto e ogni
minimo centimetro di pelle che incontravo nel mio percorso. Lo sentii gemere
per l’eccitazione. Volevamo di più, entrambi, ma quel singhiozzò stonò nella canzone e la spezzò irrimediabilmente . Light si
allarmò all’istante e apparve dall’oscurità l’ombra di Misa. Ci guadava con
quegli occhi, gli occhi feriti di una donna innamorata, gli occhi furibondi,
rossi di rabbia.
- Light, me la pagherai-
Li capii che non potevo avere il suo cuore, solo ed
esclusivamente il suo corpo era mio, anzi nemmeno quello avevo potuto avere. Il
suo cuore apparteneva a lei. Chi l’avrebbe mai detto, Light si stava
innamorando della piccola Misa Amane, non era più un giocattolo, un burattino nelle
sue mani. Lo capii dal suo sguardo. E
poi ridiventò la persona di sempre. Mi chiese gentilmente di spostarsi e andò
via per sempre da me.
Più tardi, Rem uccise Watari il solo padre che io abbia mai
conosciuto e anche per me venne il momento di andar via da questo mondo. Rem si
dissolse, diventò cenere e poi sparì. Il mio cuore iniziò a battere
all’impazzata. Erano i miei ultimi quaranta secondi.
Quella canzone che si era spezzata nella mia testa ripartì e
si aggiunse il ritmo irrefrenabile del mio cuore. Caddi dalla mia sedia e Light
pronto mi accolse nelle sue braccia. Lo guardai… non avevano nulla di quello
che avevo amato sulle scale. L’odio li pervadeva anche se la tristezza si
andava via via formando. Le sue labbra formarono parole che il mio cervello
recepiva come un “ mi dispiace.” Dopo tutto anche se il suo cuore, tutto, apparteneva a Misa un piccolo pezzo sarebbe
appartenuto per sempre a me. Sorrisi e poi...
Tutto è silenzio.
Spazio dell'autrice
Ho voluto dare via ad altri capitoli e dare il via a una seria su Death Note. questa storia è stata scritta per rendere omaggio alla puntata "silenzio" rappresentandola a modo mio. mi scuso per gli errori e tutto il resto e spero che continuiate a leggerla. grazie per chi ha letto e grazie a coloro che hanno commentato.
Un abbraccio per salutare la morte e un bacio per richiamere la vita
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