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Autore: ShiLalla    30/08/2005    3 recensioni
Tokyo.Una banda di teppisti sconvolge la quiete della città commettendo crimini di ogni tipo...e se non fossero solo teppisti?(scusate l'introduzione schifida ma è la mia prima fanfiction^^')
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Uscito dalla sala del padrone si diresse immediatamente nella sala dove aveva lasciato le tre ragazze

Uscito dalla sala del padrone si diresse immediatamente nella sala dove aveva lasciato le tre ragazze.Camminava velocemente,ancora nervoso e irritato dalla conversazione precedente…se di conversazione si poteva trattare.A dire il vero l’unico ad aver aperto bocca durante il colloquio era stato lui mentre quell’arrogante,presuntuoso non si era nemmeno degnato di rispondergli.No,quella non era decisamente una buona giornata;soprattutto se si considerava tutta la fatica fatta per portare a termine con successo la missione e la portata di quest’ultima…era un rapimento!Aveva rapito tre ragazze innocenti,che per lui avrebbero potuto continuare la loro vita senza intoppi,senza preoccupazioni…non come la sua.Si sentiva sporco e completamente perduto:si era macchiato di un altro peccato…un nuovo reato,tanto per allungare la lista.Ora poteva dire di essere diventato un criminale completo,gli mancava solo l’omicidio…e temeva che non avrebbe dovuto aspettare a lungo perchè quel bastardo gli chiedesse anche quello.Quando arrivò alla stanza gli sorse un dubbio:dove avrebbe sistemato le tre ragazze?Chiaramente non poteva occuparsi di tutte e tre le prigioniere,a lui sarebbe toccata solo la vittima originale…stava riflettendo intensamente a come risolvere questo problema,quando una voce lo distolse dai suoi pensieri:

< Ehi!Kisshuuuuu!! > , si trattava di Taruto.Cosa diavolo poteva volere quel moccioso da lui…

< Che vuoi? > gli chiese seccato.

< Il padrone mi ha ordinato di prendere in custodia una delle due prigioniere… > esitò per un attimo < …la biondina per esattezza > terminò la frase titubante.Kisshu lo squadrò per qualche secondo,poi chiese:

< E l’altra? >

< L’altra sarà affidata a me! >. Una voce proveniente dal buio corridoio della base ruppe il silenzio che era calato tra i due:si trattava di Pie.

L’alieno dai capelli neri si fece avanti con passo sicuro,fermandosi a pochi metri da Kisshu,ostentando sicurezza con il gelido sguardo.Quest’ultimo sostenne il suo silenzioso attacco,osservandolo con i suoi penetranti occhi dorati,finchè entrambi,stanchi di quella lotta senza senso,si voltarono ed entrarono nella stanza dove erano tenute le prigioniere.Taruto li guardava e,senza dire una parola,li seguì all’interno.

 

 

‘E’ tutta notte che non si fa viva:nove ore che la aspetto e nemmeno una notizia’.Il capitano Momomiya si stava rodendo dalla preoccupazione.Era stato in piedi tutta la notte,aspettando il ritorno di suo figlia,che non era avvenuto.L’uomo non sapeva più cosa pensare.Non ce la faceva più ad aspettare come un’idiota,e cominciava a sospettare che le fosse veramente successo qualcosa.Stava per aprire la porta,deciso a cercare Ichigo,quando il telefono squillò;l’uomo si gettò in un battibaleno sopra il telefono,ma la voce che gli parlò dall’altra parte della cornetta gli fece gelare il sangue nelle vene.Il padre strabuzzò gli occhi quando si sentì dire che sua figlia era stata sequestrata,rapita...che ora era nelle mani del suo aguzzino,e che,se lui non avesse esaudito i suoi desideri,sarebbe stata torturata e uccisa.La sua bambina nelle mani di un pazzo che voleva la sua morte…in cambio di cosa?In cambio della totale distruzione dei dati in suo possesso riguardo all’organizzazione di teppisti su cui stava indagando…importantissimi dati per un’indagine colossale…Per quanto possa sembrare incredibile,quando il rapitore riattaccò la cornetta,il competente e,in genere freddo e compassato quando si trattava di parlare con criminali di qualunque tipo,capitano Momomiya,pianse.

 

 

Il giovane riattaccò.I suoi occhi,di solito lucenti e vivaci,erano ora tristi e velati da una coltre di lacrime che voleva scendere,ma non riusciva a cadere,tanto erano numerose le goccie salate che dovevano uscire dai suoi occhi dorati.Il ragazzo si sentiva completamente svuotato.Come aveva potuto fare una cosa del genere;in questo modo aveva condannato quella ragazza a morte certa…non poteva accettarlo,non era sicuro che quello che stava cercando valesse tanto quanto la vita di una persona…di una ragazzina…e poi se doveva essere completamente sincero quella ragazza,quella Ichigo,gli stava anche simpatica e non era nemmeno tanto male…non gli dispiaceva per niente…Che lui si fosse…? No non doveva farsi prendere dalle emozioni né costruire castelli per aria;era stupido e inopportuno,soprattutto in un momento come quello.Però sacrificare una ragazza come quella…< AH! > esclamò stizzito,e si accasciò lentamente contro al muro della sua squallida stanzetta,abbandonando stancamente il capo sul petto.Stava quasi per addormentarsi, quando un gemito gli fece sollevare il capo di scatto,sbattendo la testa contro il muro.Quando sollevò nuovamente lo sguardo si trovò a contemplare gli occhi sbarrati e spaventati della ragazza che aveva proprio di fronte.La rossa lo guardava terrorizzata,come se di fronte si fosse trovata un mostro…e in effetti era proprio quello che lui sentiva di essere in quel momento,in tutto e per tutto…un mostro.La ragazza aprì la bocca per dire qualcosa ma le parole le morirono in gola…il movimento delle sue labbra che si separavano in un gesto così naturale lo fece sussultare…improvvisamente si sentiva fortemente attratto da quelle labbra,voleva attingere anche lui al loro calore,sentirne il sapore…Finalmente Ichigo riuscì a trovare il coraggio di parlare,ma con tutte le domande che le frullavano in testa,l’unica cosa che riuscì a dire fu:< Dove sono? >

Kisshu rimase spiazzato di fronte ad una domanda del genere,non si era minimamente posto il problema di spiegare alla sua prigioniera il motivo per cui era stata rapita,cosa che un vero rapitore non avrebbe mai fatto…ma lui non voleva comportarsi come tale…non voleva essere violento,non con quella ragazza.

< Ti trovi in una base…ehm…nascosta,e ora sei nella mia stanza… > disse guardandola intensamente.Lei si guardò intorno accorgendosi di essere appoggiata ad un piccolo letto;la stanza nella quale si trovava era spoglia e fatiscente.Le pareti erano scrostate e sporche e il pavimento in metallo le conferivano un aspetto vecchio e poco curato;la rossa voltò improvvisamente la testa verso il ragazzo che aveva di fronte e ricordò ogni cosa.Si alzò di scatto e gli gridò contro:

< TU!PERCHè MI HAI PORTATA QUI?COSA VUOI FARMI?! >,solo allora si rese conto di avere le mani legate;aveva le lacrime agli occhi:quella ragazza stava…piangendo.Il cuore di Kisshu si spezzò in due e solo allora capì quello che veramente provava per quella dolce creatura.Sconvolto si alzò in piedi e,cercando di nascondere inutilmente il dispiacere che traspariva attraverso il suo viso,spiegò con tutta la calma di cui era capace in quel momento,che era stato incaricato dal suo padrone di sequestrarla e di ricattare suo padre.La rossa lo guardò sconcertata e più spaventata di prima.Kisshu non poteva reggere ancora un secondo di più quella situazione:si avviò veloce fuori dalla stanza,sbattendo la porta.

 

 

C’era un silenzio surreale nello studio del capitano Momomiya.L’uomo aveva copiato tutti dati sull’organizzazione criminale su un floppy,ma non si era ancora deciso a cancellarli dal pc.Aveva 24 ore per salvare sua figlia:avrebbe dovuto portare il floppy all’edificio che quei criminali chiamavano base e lì consegnarlo ad un loro uomo,che in cambio avrebbe liberato Ichigo;intanto altri uomini della stessa banda avrebbero perquisito la sua casa e il suo studio per assicurarsi della cancellazione totale delle informazioni.

 

 

Zakuro stava preparando il pranzo quando il telegiornale trasmise una notizia bomba:la figlia di un importante capitano della polizia di Tokyo era sparita.La descrizione della ragazza corrispondeva esattamente alla rossa della sera prima.La modella si diresse il più in fretta possibile in centrale.

 

Il capitano giaceva immobile con la testa abbandonata tra le braccia sulla scrivania del suo studio,quando qualcuno bussò alla sua porta;era una bella ragazza,alta con un bel fisico,che chissà per quale motivo gli sembrava di conoscere.Questa entrò ed educatamente si rivolse all’uomo:

< Dovrei parlarle di una cosa importante >.Il più vecchio la guardò annoiato

< Potrebbe avere a che fare col rapimento di Ichigo Momomiya >

Negli occhi dell’uomo balenò un lampo di speranza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Holaaaa lettoriii!!Vi è piaciuto il capitolo?Spero tanto di si e commentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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