Note:
Ciao a tutti ^__^. Questa è una
song-fic il cui pairing è Harry/Ginny, che è il mio preferito, insieme a
Ron/Hermione^^. Questo testo non è a scopo di lucro, ma di
solo divertimento e tutti i personaggi di questa storia fanno parte della saga
di “Harry Potter”, di Joanne Kathleen Rowling, Bloomsbury, per cui la
sottoscritta è solo autrice della storia che state per leggere, che è basata
sulla musica e il testo di “We belong together”, Mariah Carey, “The
Emancipation of Mimi” 2005-2006, Universal. Inoltre, la storia non contiene
alcuni spoiler riguardanti il nuovo libro di Harry Potter “The Half Blood
Prince”, non preoccupatevi se in questo
capitolo leggete la parola “sesto anno”; si tratta di una mia invenzione, non è
affatto uno spoiler, ed è tratto dalla mia ff “Rising Sun”. Buona lettura.
We belong together
Malfoy… no
more
- Harry!
Seamus! Alzatevi, pelandroni! Sono le 5:00 del mattino! Dovete andare al
Quartier Generale!-
Lavanda
scostò le tende del balcone della camera, mentre Seamus mugugnava parole
sommesse. Inutile parlare di Harry, che aveva un sonno molto pesante, e aveva
continuato a dormire, come se niente fosse successo.
- Seamus,
vuoi che il tuo Capitano ti licenzi?!- esclamò la ragazza bionda.
Seamus,
seccato, spostò le lenzuola ed emise uno sbuffo.
- E va bene,
ma la prossima volta svegliaci con un po’ più di dolcezza!- disse.
- Non credo
che la prossima volta vi sveglierò, perché a quanto pare è un’impresa piuttosto
ardua! -, poi si avvicinò al letto del moro e parlò con più chiarezza: - Per
non parlare di Harry Potter, il Bambino Sopravvissuto! Che dorme ancora come un
ghiro, indisturbato… chissà se sopravvivrebbe anche ad una strigliata bella e
buona! -
Lavanda diede
uno scossone al ragazzo moro.
- Alzati,
scemo!- disse Seamus.
Harry sgranò
gli occhi e le figure di Lavanda e Seamus si focalizzarono in un istante.
- Sì, sì,
sono vivo. – disse Harry scompigliandosi i capelli.
- Uhm…sei
affascinante, quando fai così, sai, Harry?- disse Lavanda, guardando Seamus con
la coda nell’occhio.
- No, non ci
casco, Lav. – disse Seamus, accorgendosi delle intenzioni della biondina.
- Che
antipatico!- esclamò lei, con un mezzo sorrisino.
- Forza,
Harry, giù dalle brande!- disse Seamus tirandogli giù le coperte.
Dopo essersi
lavati e vestiti, mangiarono una colazione composta da cornetti al cioccolato e
latte caldo.
- Lavanda,
sei un angelo in cucina! Te l’ ho già detto?-
- Almeno una
ventina di volte, Seam. – rispose lei, sarcastica.
- Forza,
Seamus, dobbiamo andare, non abbiamo tutto questo tempo!- esclamò il moro.
Presero le
borse con gli accessori d’allenamento e si smaterializzarono. La loro
materializzazione avvenne vicino ad una casa logora e sporca, in un vicoletto
buio. Sussurrarono insieme la frase d’ordine “So dark the con of man” e furono
risucchiati all’interno di un giardino, con un alto palazzo bianco in stile
Greco-Romano, in cui li aspettava impaziente il loro Capitano Auror.
Entrarono
nell’edificio e li raggiunse infuriato.
- Harry
Potter! Seamus Finnigan! Sempre in ritardo di cinque minuti! -
Era il
Capitano Landon Carter, un uomo alto e corpulento, con i capelli castani e gli
occhi grigi.
- Scusaci,
Landon, la mia ragazza ci ha svegliati tardi!- disse Seamus in tono di scuse.
- Ancora
peggio! Vi siete fatti svegliare da una donna, che a causa vostra ha dovuto
alzarsi prestissimo, poverina! E come ringraziamento, avete fatto anche in
ritardo! Congratulazioni! Un applauso! Quando suona il canto del gallo, voi
dovreste scattare in piedi come i guerrieri Masai!- si mise a rimproverare.
Durante una
lezione di addestramento, i due ragazzi avevano praticato una tendenza tipica
di quei guerrieri: quella di passare da uno stato di sonno profondo a completa
lucidità mentale. Era stato terribile per Harry avere una pozione sonnifera e
cercare i svegliarsi nel sonno artificiale.
- Capitano! –
disse una voce da lontano.
Draco Malfoy.
- Ehilà,
Draco!- esclamò Landon. – Draco è qui dalle 3:00 di questa notte, e si sta
allenando perfettamente! – disse infine, guardando orgoglioso il biondino.
- Ciao, Harry!
Ciao, Seamus! – esclamò Draco.
- Ehilà,
Draco, come va?- domandò Harry.
- Benissimo!
Ho già fatto riscaldamento, vi aspetto giù in palestra!-
Harry guardò
Draco allontanarsi e invidiò per un attimo la sua prontezza spirituale.
- E’ davvero
il migliore. – disse Seamus. – Ed è un caro amico. -
- Già. E io
che credevo fosse un aspirante Mangiamorte… -
Harry ripensò
all’estate prima del sesto libro… quando aveva scoperto la verità su Draco.
Il ragazzo
accelerò i suoi passi, inseguito da Harry e Ron. I due ragazzi corsero più che
poterono, mentre un forte vento gli sferzava i visi.
Draco
Malfoy si fermò, si girò e riconobbe i due ragazzi. Poi riprese a correre con
tutta la velocità che poteva.
I due
continuarono a seguirlo e ad un certo punto Draco scivolò e cadde a terra.
Harry e Ron
lo raggiunsero.
-Che cosa
ci fai qui, Malfoy?!- disse Ron con il fiatone.
-Che cosa
ci fate VOI qui, insieme!- rispose Draco.
-Noi… noi…
è inutile spiegartelo! Dove stai andando?!-
-Questi
sono cavoli miei, capito Potter? E ora se volete scusarmi io me ne vado!-
Draco si
alzò e riprese a correre. Ron lo fermò e lo bloccò.
-Tu non vai
da nessuna parte! Come mai non sei a casa tua?-
-Io… io…
sono scappato se vuoi saperlo!-
-E dove hai
intenzione di andare?-
-A…
Grimmauld Place numero dodici… vi prego, se lo sapete, ditemi dove si trova… -
disse Draco con l’affanno.
-COSA NE
SAI TU DI GRIMMAULD PLACE NUMERO… -
-Lo so per
via di Kreacher, Potter, è inutile sbraitare. Ti ricordi qualche mese fa
quell’elfo ne parlò a mio padre per passare informazioni al Signore Oscuro?-
disse Draco con una risatina sadica.
Harry si
rattristò subito, Kreacher aveva detto a Lucius Malfoy della casa di Sirius…
-E poi io ho la bacchetta! Lo so che voi vivete là per il momento! Mi condurrete lì senza fare storie! Ho bisogno di parlare con il professor Silente e subito!- enunciò Draco.
-Cosa
diavolo vuoi da Silente, eh? Fare da spia a Tu-Sai-Chi?! Non ti accetterebbe
mai tra noi! Lo sappiamo che vuoi seguire la carriera di tuo padre, che per sua
sfortuna è andata a puttane!- esclamò Ron.
-Dovete
solo accompagnarmi da lui! Devo parlargli! Non fate storie e io non vi farò
niente!-
- E’ tutta
colpa tua, Harry! Abbiamo dimenticato le bacchette! Harry?-
Harry era
rimasto perplesso a pensare a Kreacher e a Sirius…
-Sì?-
-Sì, vabè,
come non detto! Che facciamo con questo?!-
Harry ci
pensò. Decise.
-Portiamolo
da Silente, ma… -
-Ma cosa?-
disse Draco.
-Ma tu non
farai niente di male a nessuno, e poi fammi vedere il tuo braccio!-
Harry tirò
il braccio di Malfoy, tirò su la manica della sua maglia per verificare se vi
era tatuato il Marchio Nero dei Mangiamorte. Ma non c’era.
-E va bene,
vieni. –
Dopo un giorno, Harry e Ginny si alzarono, lui la prese in braccio e la portò giù, nonostante tutte le grida di protesta della rossa. Arrivati, lui fece scendere la ragazza e trovarono la signora Weasley che preparava dei toast, con uova e pancetta. I due si sedettero e cominciarono a mangiare. Poco dopo, ai due si unirono anche Ron ed Hermione, e chiacchierarono tutti insieme a tavola. I quattro ragazzi andarono a vestirsi e decisero di aiutare la signora Weasley alle faccende domestiche.
All’improvviso
Alastor Moody bussò alla porta ed entrò.
-Professore!
Buon giorno… - disse Harry.
-Salve,
professore… - disse Ron.
-Buon
giorno… - disse Hermione.
-
‘Giorno, professore!- disse Ginny.
-
Aaaah, chiamatemi Alastor, suvvia! Infondo non vi ho mai insegnato niente
quando sono stato assunto! E poi perché tutta questa cortesia?! Siate più
sciolti… comunque volevo avvertirvi che è arrivato il professor Silente che ha
sentito ciò che il figlio di Malfoy ha detto. Silente mi ha detto di riferirvi
che dovreste entrare nella stanza in cui si riunisce l’Ordine, non ci siete mai
stati, quindi vi accompagno io. E vedete di sbrigarvi, perché non vi do molto
tempo… - disse Moody.
Harry
fece un’occhiata a Ron e disse: -Noi siamo pronti. –.
L’ex
professore di Difesa Contro le Arti Oscure li diresse verso un’aula vuota, ma
non molto grande. Vi era una tavola bassa e rettangolare non molto lunga, poltrone
tutte intorno, su cui vi erano seduti solo Remus Lupin, Albus Silente e Draco
Malfoy. Harry, alla sua vista, provò odio represso, ma quando vide Silente non
poté non ricordare il discorso che gli fece riguardo alla sua profezia… Moody
fece accomodare i quattro alle poltrone e si sedette anche lui, al fianco di
Lupin. L’espressione di Draco era indescrivibile… si poteva vedere che era
tesissimo.
-Ora
che ci siamo tutti… vorrei annunciare a tutti voi che io ho ascoltato le parole
del giovane Malfoy, ieri sera. Ha spiegato tante cose a tutto l’Ordine, e
vorrei che voi ne veniste a conoscenza. Ora, se il signor Malfoy è disposto a
ripeterle… - disse Albus Silente, in piedi.
Harry
vide il volto di Draco, era davvero ansioso. Non poté non ricordare tutte le volte
in cui era stato costretto a ripetere ciò che aveva visto la notte del ritorno
di Voldemort, due anni fa, era tesissimo, ma molto di più di Draco.
-Io…
so che potrebbe risultarvi difficile accettare e credere in ciò che dico, ma è
la pura verità. Io… - Draco si bloccò all’improvviso guardando verso i quattro
ragazzi.
Silente
lo incoraggiò con un cenno con la testa e un sorriso.
-
Ieri mattina ero entrato in una delle mie camere, ho visto che era tutto in
ordine… non mi ero accorto ancora che però c’era una lettera sul mio letto… -
spiegò Draco. Poi prese un foglio di carta dalla tasca della sua maglietta. Con
coraggio, prese a leggere la lettera.
- Caro Draco,
sono io, tua madre. Lo sai bene
che ci tengo a te e che voglio che tu sia felice nella tua vita… come non lo
sono mai stata io.
Io e tuo padre ci sposammo non per amore, ma perché i tuoi nonni ce lo imposero. Volevano che io sposassi un uomo ricco e purosangue. In grado di dirigere una famiglia e di portarla avanti con fierezza. Io e tuo padre Lucius ci sposammo giovani… e ebbi te, la persona a cui voglio più bene al mondo. Ma io sono stanca, sto scappando. Sono sicura che mi capirai. Non posso più sopportare i soprusi che tuo padre mi spinge a fare, non riuscirò mai a vederti crescere come vuole lui, e lasciare che lui ti faccia diventare uguale a se stesso. Perché non ho più il coraggio. Mi odierai per quello che sto facendo, ma non reggo più. Voglio andare via di qui, anche se non so dove. Ti amo, figlio mio. Non lasciare che tuo padre ti affligga, non lasciare che sporchi la tua vita come ha fatto con me. Se vuoi fuggi anche tu, ma stai attento, ti prego. Fai di tutto per vivere come vuoi. Ti voglio bene, tua madre Narcissa .-
Draco terminò di leggere con le lacrime agli occhi. Poi, con
coraggio sorprendente continuò: - Dopo aver letto quella lettera mi accorsi che
all’angolo nascosto della mia camera c’era mia madre, per terra, con una
valigia in mano. Morta… -
Hermione e Ginny si scambiarono un’occhiata. Erano incredule. Non
riuscivano a credere che quella fosse la verità, eppure Draco aveva una prova
in mano…
-E se tu ti fossi inventato
tutto, Malfoy? Se quella lettera non l’abbia scritta tua madre, ma tu? – disse
Harry all’improvviso, impassibile.
-
E’ la pura verità, Potter, la mia calligrafia è molto diversa da quella di mia
madre. -
-
E credi che me la possa bere? Avresti potuto usare la magia, Malfoy!- disse
Harry.
-
Non userei mai la magia quando non mi è possibile al di fuori di Hogwarts…-
-
Oh, eccolo, adesso vuole fare il leccapiedi davanti al preside di Hogwarts,
vero?-
Hermione
gli gettò un’occhiata di rimprovero.
-
E poi non ci hai ancora spiegato perché sei scappato e sei venuto qui, a
Grimmauld Place. Sai, non voglio che le persone bugiarde mettano piede nella
casa del mio padrino!- disse Harry.
-
Harry! – disse Hermione.
Draco
guardò incupito Harry, poi continuò a parlare, ignorando la sua offesa.
-
Rimasi sconvolto, volevo piangere, ma la rabbia era talmente forte che non
riuscivo a versare lacrime sul corpo straziato di mia madre. Non c’era sangue
sul pavimento, e lei non era ferita fisicamente. Capii che qualcuno le aveva
scagliato una Maledizione senza perdono, l’Avada Kedavra, e quello doveva
essere stato per forza mio padre. Gli elfi domestici non avevano il permesso di
usare alcuna maledizione in casa Malfoy, quindi capii che mio padre aveva
spiato mia madre in camera mia, da come era vestita aveva capito che stava
fuggendo. L’ ha uccisa lui… Poi sono andato in cerca di qualcuno per la casa,
ma non ho trovato nessuno. Mio padre non c’era. Evidentemente mi aveva lasciato
in casa, cosicché se qualcuno avesse visto me e il corpo di mia madre, sarei
stato accusato di averla uccisa io… io sono fuggito e vi prego, vi prego, vi
chiedo umilmente di accogliermi fra di voi… Sono fuggito proprio in questa casa
perché ricordavo che Kreacher, l’elfo domestico dei Black, che passava
informazioni a mio padre, ci aveva detto dove abitava l’Ordine. E ora voglio
dire che io non sono mai stato dalla parte del male, e che il mio carattere è
sempre stato imposto da mio padre… io sono con voi, e anche mia madre lo
sarebbe stata se avesse avuto il coraggio di lasciare quell’uomo!- disse Draco
disperato.
Harry
notò che Ron stava cedendo alle suppliche di Malfoy. Lui però non riusciva a
farsi convincere, Draco in passato aveva commesso troppi sbagli, troppi per
essere accettato.
-
Malfoy… -disse Hermione -Io… io… ti credo. -
Harry
si stupì e si girò dalla parte di Hermione.
-Come
puoi credergli?! Proprio tu, Hermione! Hai dimenticato che lui odia i mezzosangue?!
Che ti ha fatto stare malissimo solo per colpa delle sue convinzioni assurde?!
Lui ti ODIA, Hermione! – sbottò Harry.
-Ma
Harry, lui ci ha detto tutto, ha le prove, la lettera!- ribatté lei.
-Ci
sta prendendo in giro!-
-Non
è vero! Io… io gli credo, Harry! E’ che tu sei troppo arrabbiato per quanto vi
siete scontrati! E ciò non era per causa sua, ma del padre che gli imponeva di
farlo! Lo ha dichiarato, Harry!- disse Ginny all’improvviso.
-
Cosa… ? Quindi anche tu gli credi, giusto? E’ così, Ginevra?!- disse Harry
incredulo.
Ginny
lo guardò stringendo gli occhi. – Sì, gli credo, Harry James. -
-Ron!
– disse Harry, girandosi verso un perplesso Ron.
-Harry…
io trovo plausibili le prove che ci ha dato Draco, ma… io credo che dovremmo
vedere come si comporta!- disse Ron.
-
E’ vero… dobbiamo verificare se quel che ha detto corrisponde ai fatti… io
proporrei di fare una prova, professor Silente… - disse Hermione, sostenuta da
una Ginny della stessa sua opinione.
Il
professor Silente sospirò: -Va bene… Draco Malfoy, tu rimarrai con noi, ma… non
farai nulla di sbagliato, e se lo farai non credo che ci sarà possibilità che
tu rimanga… - disse Silente incoraggiando il ragazzo biondo.
-
Professor Silente, credo che Draco Malfoy abbia bisogno di abiti… visto che è
qui… - disse Lupin.
-Li
recupererò io stesso al Malfoy Manor, e mi assicurerò che le lettere di
Hogwarts contenenti i voti dell’esame G.U.F.O. arrivino al proprio destinatario
senza imprevisti. – disse Silente sorridendo a Malfoy.
-
Quindi gli permette di rimanere?!- disse Harry con insolenza al professor
Silente.
-
Sì, Harry, è giusto dare una seconda possibilità a tutti, e voglio darla pure a
Malfoy. – disse Silente sorridendo a Draco.
Harry
era stupefatto, non riusciva a credere che Albus Silente desse seconde
possibilità a chi non meritava, secondo lui. Guardò Ron, Ginny e Hermione e
videro che erano incupiti. Loro avevano intenzione di far integrare Malfoy tra
di loro… e Harry disapprovava esplicitamente. Si alzò di scatto, e guardò loro
tre con rabbia.
-
Bene!- disse, -Bene, benissimo!- ripeté, -Perfetto, Draco Malfoy entra nel
gruppo, va bene. Ma se poi vi tradirà quando sarete già grandi amici, contate
che io vi avevo avvertito, e che il suo tradimento non sarà mai un tradimento
per me, perché io non sarò mai suo amico!-
Detto
questo si diresse velocemente verso l’uscita, arrabbiato. Ginny, Hermione e Ron
si guardarono, poi videro Malfoy, con la testa china, con le labbra
corrucciate.
Una sera,
Harry era uscito di casa per pensare alla sua relazione con Ginny.
Si era
seduto sulla solita panchina verde nel giardinetto che c'era davanti a
Grimmauld Place.
Erano
passati molti minuti da quando si era seduto lì, e più pensava a Ginny, più si
eccitava e cominciava a sentire una gran voglia di
baciarla, e
stringerla a sé.
Sentì
qualche passo dietro le spalle e si voltò per vedere chi c'era... e con sua
somma sorpresa notò Draco Malfoy.
- Oh,
cavoli... - mormorò tra se e se.
Draco
sembrò notare il suo imbarazzo e si osservò i piedi.
- Proprio
non ti vado a genio? - gli disse timidamente.
Harry non
gli rispose, anzi, si voltò dall'altra parte e rimase in silenzio.
Draco
sospirò. C'era da aspettarselo.
- Posso
sedermi un minuto con te? -.
Harry lo
guardò stralunato. - Chi sei tu? Draco Malfoy non di sicuro. -.
Draco
sorrise velocemente e poi si rabbuiò nuovamente.
- Senti, -
gli disse - volevo parlare con te. Perchè mi da fastidio il tuo atteggiamento
nei miei confronti... -.
Harry lo
incenerì con gli occhi. - Non osare più di così! Ti da fastidio... ma dimmi te
cosa mi tocca sentire... -.
Draco si
sedette sulla panchina, e Harry incrociò le braccia guardandolo con disprezzo.
Draco
osservò un punto indefinito davanti a sé.
- Harry,
vuoi capirlo che non sono quello che credi? Vuoi capirlo che non vi ho
raccontato solo un mucchio di balle? Ma mi stai
ascoltando?!
- gli chiese infine con un tono infastidito.
Harry per
tutto il tempo in cui aveva parlato aveva fatto finta di cantare.
Draco
sospirò ancora con espressione afflitta. - Ma lo sai quanto ho sofferto tutti questi
anni? Tu lo sai?! -.
Harry lo
guardò con un sorriso sornione nel volto. - E tu lo sai quanto ho sofferto per
colpa tua e dei tuoi amici Mangiamorte? Eh?
Lo sai o
vuoi che ti ripeta tutte le mie sfortune? Eh?! E a scuola? Chi sono le uniche
persone che mi causano problemi? EH?! Testa di cavolo! Tu e i tuoi amici
Mangiamorte! Quindi non venirmi a parlare di problemi e sofferenze perchè non
ti credo, idiota... -.
Draco
sembrò colpito da queste parole. Rimase in silenzio per qualche secondo, poi
parlò.
- Io ho
passato la mia vita a fare tutte le cose che più odiavo, obbligato da mio
padre. Ho finto di essere una persona che non sono e
non sarò
mai, per compiacere mio padre -.
Harry sputò
a terra.
Draco
sembrò perdere la pazienza. - E' morta mia madre e io ho passato quattro ore
nel terrore e nell'angoscia in quella stanza opprimente, con il suo corpo morto
davanti ai miei occhi! E tutto per mio padre! -.
Harry rimase in silenzio pensieroso.
Draco si
alzò lentamente, il viso rigato dalle lacrime, e si avviò verso Grimmauld
Place.
Harry gli
rivolse la parola. - Ti credo. - gli disse - Ora però di dico un'altra cosa.
Non mi fido di te e mai mi fiderò. Ti metto in prova.
Conquistati
la mia fiducia, anche se non credo sia una cosa possibile. E non piangere, questo
comportamento sentimentale non ti si
addice. -.
Draco lo
guardò con gli occhi gonfi e rossi. Gli credeva.
Hermione,
che aveva spiato la scena da dietro un cespuglio, sorrise compiaciuta...
Quella sera
tutti andarono a dormire presto. Harry entrò nella camera in cui dormivano
tutti i ragazzi e osservò Draco dormire.
- Sei in prova, ricordatelo... - disse sottovoce.
Poi si mise il pigiama e s'infilò nel letto.
E così, Draco aveva superato la sua prova, aveva dimostrato
a tutti di avere coraggio, di essere erudito, di essere forte e buono.
Era per questo che al Quartier Generale era così motivato:
voleva dimostrare a tutti che era dal lato buono, e che era sempre stato
condizionato da suo padre.
Note: Sono finalmente ritornata a casa, dopo la
mia vacanza di Agosto (ed estremamente noiosa senza di voi), e durante questa
ho scritto tutti i capitoli restanti della storia, per cui questa ff l’ ho
terminata^^. Non mi resta che ricopiare il tutto dal quadernetto al pc.
Perdonate il mio ritardo angosciante! Dunque, le risposte alle vostre
recensioni:
AvaNa
Kedavra: Ti prego,
perdona il mio ritardo!!! Sono stata in vacanza per un po’ di tempo e non ho
potuto aggiornare! Grazie per l’informazione su Seamus^^! Ma se non sbaglio la
mamma è una strega, e il papà Babbano… anche nel primo film lo dice, alla
tavola dei Grifondoro, alla Cerimonia dello Smistamento. Comunque è
irrilevante, volevo soltanto mettere un po’ di comicità nel suo personaggio. Ti
ho fatto prendere spavento quando ho detto la parola “Draco Malfoy”, allo
scorso chap? Lo sapevo che l’avreste presa a male e avreste subito pensato a
Draco che fa il cretino con Ginny… nononono, niente di tutto questo XDDDD!!! Mi
piacciono le trappole, che ci devo fa?
Blacky:
Blackyna mia ,
perdonami il ritardo^^”, come ti ho chiesto anche all’altra fic! Comunque hai
ragione: Harry e Ginny sono troppo dooolciiiii… eeeh, lo so che Lavanda qui è
simpatica… ma in HBP NON LA SI Può VEDEREEEE!!! Lei e quel suo “Won-Won” del
cavolo! Tanto lo so che alla fine l’amore trionferà per il verso giusto! Zitta,
Karmen, non spoilerare… Comunque, per i contatti via e-mail per me vanno
benissimo ^____^!!! Contatta quando vuoi, ok?
Miky
Black: Grazie
tante, Miky^^! Davvero ti ho commossa? Ormai la mia è diventata un’arte, allora
^///^… Grazie, grazie tante, un bacio!
Lunatika:
Lunetta mia,
perdonami il ritardo! I’ m sorry, my dear Loony! I know that I’ m late. But, I’
m really sorry! Pardonnes-moi, mademoiselle Lunatique! Vabè, basta^^”.
Eheheheh, siete cadute tutte nella trappola! Bwahahahahhh! Lo sapevo che al
nome di Draco avreste tremato di paura, ma alla fine avete abboccato l’amo e vi
siete stralunate quando avete saputo che in realtà Draco è buono, nevvero?
Eheheh, le mie solite trappoline… Comunque ti ringrazio, my dear, anche io la
penso come te su Neville e Luna, peccato che però la Rowling abbia smentito
questa coppietta, uffi…
Pepero:
Pepi cara, perdona questa scellerata di nome
Karmensita che si è attardata a postare per una vacanza luuunga, luuunga (e
anche noiosa, devo dire). Comunque: W il Caprone! Parlo di Harry, ovviamente…
Seamus sta simpatico a tutti, l’ ho sempre immaginato un po’ così… alla Sirius!
Che lo immaginavo un simpaticone proprio come lui! Peccato che è sparito dietro
a un velo ç__ç… Grazie, comunque, ciao!
Mia:
Ciao Mia! Perdona
il mio terribile ritardo, anche tu! Caspita… ho fatto degli errori abominevoli!
L’altra volta non avevo riguardato il testo, e quindi… Li ho corretti tutti,
comunque, ti ringrazio ^___^. Passiamo alla risposta: Beh, sì, mi piace che
tutti gli alunni si frequentassero ancora tutti insieme! Tutti in coppie, che
lavorano in una vita normale, ormai senza più Voldemort, per fortuna^^! Sì,
Hermione e Ginny sono legate parecchio, e l’ex Prefetto Granger la consolerà
ben, bene^^. La parte autobiografica sul gelato di Ginny… è stato un periodo un
po’ brutto per me, quindi sì, credo che quella parte mi sia venuta bene, anche
io. Il bello è che però non era legata a nessuna questione amorosa… era una
metafora per quello che ho passato dopo la morte di mio padre, ma sorvoliamo. I
personaggi sono un po’ cambiati, è ovvio. Come hai detto tu, Neville non è più
così impacciato come una volta e si gode la sua relazione con Luna Lovegood…
non so perché, ma io la vedo come un’archeologa… vabè. Dunque, dunque, dunque:
mi sa che ci sei cascata anche tu nella mia trappola XD! Avevo menzionato il
nome di Draco allo scorso capitolo proprio per vedere se la prendevate male… e
invece… Toh! Draco non è cattivo, ma il miglior Auror Sottocapitano in circolazione
XD! Un bacio, da Karmen!
Sakura
89: Grazie, Sakura, scusa il ritardo, anche
tu^^”. Certo che la continuo, anzi, l’ ho già terminata, ora non mi resta che
ricopiare il tutto ^__^.
Maripotter:
Grazie, Mari!
Senti, ma… sei sicura che HBP vi sorride radioso? Io l’ ho letto ma… non mi
pare che… vabè, lasciamo perdere, non voglio rovinare la tua felicità. Anzi,
sai che ti dico? Anche noi Sidekick siamo stati bidonati… per quella… quella
LAVANDAAAAA!!!! Lasciamo perdere, ma comunque ti dico che una delle mie coppie
preferite si è avverata. Noi Sidekick perderemo la sfida a testa alta, se mai
la perderemo. Voi, Auror di nome e di fatto, spero facciate lo stesso^^.
Miyu:
Grazie, Miyu! Sono
supercontenta! Lo so, ho fatto alcune imprecisioni, che ho corretto poi.
Grazie, a volte tendo ad essere un po’ pesante… praticamente ho terminato
questa ff perché l’ ho scritta tutta in vacanza, quindi non dovrete attendere
molto al prossimo capitolo^^. Baci, Karmen.
Pedowolf: A te, dedico questa risposta in gran Carattere! Ti ringrazio per aver
elencato questa umile ff fra le tue preferite nel tuo sito^^. Ero al settimo
cielo quando ero appena tornata dalla mia vacanza, dopo 6 ore di viaggio, e mi
sono ritrovata questa sorpresona!E poi a me Fenrir Greyback mi sta simpatico,
anche se ha morso il povero Remus… grazie, grazie davvero. Fra le ff scelte da
te devo dire che ne hai scelte di giustissime. Ora linko il tuo sito: http://pedowolf.altervista.org
. Mi raccomando, visitatelo!
E ora… una
cosa inedita… Lasciate un commentino?