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Autore: Karmensita    31/08/2005    10 recensioni
Era alba. Per le strade ancora buio, silenzio. Ancora una notte era passata. Un’altra senza dormire. Senza smettere di piangere. Senza smettere di pensare a lui. Nella quiete del primo mattino tutte le persone sembravano dormire beatamente, solo lei era sveglia da tre giorni. I suoi occhi verdi sembravano riempirsi di lacrime ogni volta che un ricordo gli attraversava la mente. Non voleva dormire. Non voleva sognarlo di nuovo.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note: Ciao a tutti ^__^. Questa è una song-fic il cui pairing è Harry/Ginny, che è il mio preferito, insieme a Ron/Hermione^^. Questo testo non è a scopo di lucro, ma di solo divertimento e tutti i personaggi di questa storia fanno parte della saga di “Harry Potter”, di Joanne Kathleen Rowling, Bloomsbury, per cui la sottoscritta è solo autrice della storia che state per leggere, che è basata sulla musica e il testo di “We belong together”, Mariah Carey, “The Emancipation of Mimi” 2005-2006, Universal. Inoltre, la storia non contiene alcuni spoiler riguardanti il nuovo libro di Harry Potter “The Half Blood Prince”, non preoccupatevi se in questo capitolo leggete la parola “sesto anno”; si tratta di una mia invenzione, non è affatto uno spoiler, ed è tratto dalla mia ff “Rising Sun”. Buona lettura.

 

We belong together

 

Malfoy… no more

 

- Harry! Seamus! Alzatevi, pelandroni! Sono le 5:00 del mattino! Dovete andare al Quartier Generale!-

Lavanda scostò le tende del balcone della camera, mentre Seamus mugugnava parole sommesse. Inutile parlare di Harry, che aveva un sonno molto pesante, e aveva continuato a dormire, come se niente fosse successo.

- Seamus, vuoi che il tuo Capitano ti licenzi?!- esclamò la ragazza bionda.

Seamus, seccato, spostò le lenzuola ed emise uno sbuffo.

- E va bene, ma la prossima volta svegliaci con un po’ più di dolcezza!- disse.

- Non credo che la prossima volta vi sveglierò, perché a quanto pare è un’impresa piuttosto ardua! -, poi si avvicinò al letto del moro e parlò con più chiarezza: - Per non parlare di Harry Potter, il Bambino Sopravvissuto! Che dorme ancora come un ghiro, indisturbato… chissà se sopravvivrebbe anche ad una strigliata bella e buona! -

Lavanda diede uno scossone al ragazzo moro.

- Alzati, scemo!- disse Seamus.

Harry sgranò gli occhi e le figure di Lavanda e Seamus si focalizzarono in un istante.

- Sì, sì, sono vivo. – disse Harry scompigliandosi i capelli.

- Uhm…sei affascinante, quando fai così, sai, Harry?- disse Lavanda, guardando Seamus con la coda nell’occhio.

- No, non ci casco, Lav. – disse Seamus, accorgendosi delle intenzioni della biondina.

- Che antipatico!- esclamò lei, con un mezzo sorrisino.

- Forza, Harry, giù dalle brande!- disse Seamus tirandogli giù le coperte.

Dopo essersi lavati e vestiti, mangiarono una colazione composta da cornetti al cioccolato e latte caldo.

- Lavanda, sei un angelo in cucina! Te l’ ho già detto?-

- Almeno una ventina di volte, Seam. – rispose lei, sarcastica.

- Forza, Seamus, dobbiamo andare, non abbiamo tutto questo tempo!- esclamò il moro.

Presero le borse con gli accessori d’allenamento e si smaterializzarono. La loro materializzazione avvenne vicino ad una casa logora e sporca, in un vicoletto buio. Sussurrarono insieme la frase d’ordine “So dark the con of man” e furono risucchiati all’interno di un giardino, con un alto palazzo bianco in stile Greco-Romano, in cui li aspettava impaziente il loro Capitano Auror.

Entrarono nell’edificio e li raggiunse infuriato.

- Harry Potter! Seamus Finnigan! Sempre in ritardo di cinque minuti! -

Era il Capitano Landon Carter, un uomo alto e corpulento, con i capelli castani e gli occhi grigi.

- Scusaci, Landon, la mia ragazza ci ha svegliati tardi!- disse Seamus in tono di scuse.

- Ancora peggio! Vi siete fatti svegliare da una donna, che a causa vostra ha dovuto alzarsi prestissimo, poverina! E come ringraziamento, avete fatto anche in ritardo! Congratulazioni! Un applauso! Quando suona il canto del gallo, voi dovreste scattare in piedi come i guerrieri Masai!- si mise a rimproverare.

Durante una lezione di addestramento, i due ragazzi avevano praticato una tendenza tipica di quei guerrieri: quella di passare da uno stato di sonno profondo a completa lucidità mentale. Era stato terribile per Harry avere una pozione sonnifera e cercare i svegliarsi nel sonno artificiale.

- Capitano! – disse una voce da lontano.

Draco Malfoy.

- Ehilà, Draco!- esclamò Landon. – Draco è qui dalle 3:00 di questa notte, e si sta allenando perfettamente! – disse infine, guardando orgoglioso il biondino.

- Ciao, Harry! Ciao, Seamus! – esclamò Draco.

- Ehilà, Draco, come va?- domandò Harry.

- Benissimo! Ho già fatto riscaldamento, vi aspetto giù in palestra!-

Harry guardò Draco allontanarsi e invidiò per un attimo la sua prontezza spirituale.

- E’ davvero il migliore. – disse Seamus. – Ed è un caro amico. -

- Già. E io che credevo fosse un aspirante Mangiamorte… -

Harry ripensò all’estate prima del sesto libro… quando aveva scoperto la verità su Draco.

 

Il ragazzo accelerò i suoi passi, inseguito da Harry e Ron. I due ragazzi corsero più che poterono, mentre un forte vento gli sferzava i visi.

Draco Malfoy si fermò, si girò e riconobbe i due ragazzi. Poi riprese a correre con tutta la velocità che poteva.

I due continuarono a seguirlo e ad un certo punto Draco scivolò e cadde a terra.

Harry e Ron lo raggiunsero.

-Che cosa ci fai qui, Malfoy?!- disse Ron con il fiatone.

-Che cosa ci fate VOI qui, insieme!- rispose Draco.

-Noi… noi… è inutile spiegartelo! Dove stai andando?!-

-Questi sono cavoli miei, capito Potter? E ora se volete scusarmi io me ne vado!-

Draco si alzò e riprese a correre. Ron lo fermò e lo bloccò.

-Tu non vai da nessuna parte! Come mai non sei a casa tua?-

-Io… io… sono scappato se vuoi saperlo!-

-E dove hai intenzione di andare?-

-A… Grimmauld Place numero dodici… vi prego, se lo sapete, ditemi dove si trova… - disse Draco con l’affanno.

-COSA NE SAI TU DI GRIMMAULD PLACE NUMERO… -

-Lo so per via di Kreacher, Potter, è inutile sbraitare. Ti ricordi qualche mese fa quell’elfo ne parlò a mio padre per passare informazioni al Signore Oscuro?- disse Draco con una risatina sadica.

Harry si rattristò subito, Kreacher aveva detto a Lucius Malfoy della casa di Sirius…

-E poi io ho la bacchetta! Lo so che voi vivete là per il momento! Mi condurrete lì senza fare storie! Ho bisogno di parlare con il professor Silente e subito!- enunciò Draco.

-Cosa diavolo vuoi da Silente, eh? Fare da spia a Tu-Sai-Chi?! Non ti accetterebbe mai tra noi! Lo sappiamo che vuoi seguire la carriera di tuo padre, che per sua sfortuna è andata a puttane!- esclamò Ron.

-Dovete solo accompagnarmi da lui! Devo parlargli! Non fate storie e io non vi farò niente!-

- E’ tutta colpa tua, Harry! Abbiamo dimenticato le bacchette! Harry?-

Harry era rimasto perplesso a pensare a Kreacher e a Sirius…

-Sì?-

-Sì, vabè, come non detto! Che facciamo con questo?!-

Harry ci pensò. Decise.

-Portiamolo da Silente, ma… -

-Ma cosa?- disse Draco.

-Ma tu non farai niente di male a nessuno, e poi fammi vedere il tuo braccio!-

Harry tirò il braccio di Malfoy, tirò su la manica della sua maglia per verificare se vi era tatuato il Marchio Nero dei Mangiamorte. Ma non c’era.

-E va bene, vieni. –

Dopo un giorno, Harry e Ginny si alzarono, lui la prese in braccio e la portò giù, nonostante tutte le grida di protesta della rossa. Arrivati, lui fece scendere la ragazza e trovarono la signora Weasley che preparava dei toast, con uova e pancetta. I due si sedettero e cominciarono a mangiare. Poco dopo, ai due si unirono anche Ron ed Hermione, e chiacchierarono tutti insieme a tavola. I quattro ragazzi andarono a vestirsi e decisero di aiutare la signora Weasley alle faccende domestiche.

All’improvviso Alastor Moody bussò alla porta ed entrò.

-Professore! Buon giorno… - disse Harry.

-Salve, professore… - disse Ron.

-Buon giorno… - disse Hermione.

- ‘Giorno, professore!- disse Ginny.

- Aaaah, chiamatemi Alastor, suvvia! Infondo non vi ho mai insegnato niente quando sono stato assunto! E poi perché tutta questa cortesia?! Siate più sciolti… comunque volevo avvertirvi che è arrivato il professor Silente che ha sentito ciò che il figlio di Malfoy ha detto. Silente mi ha detto di riferirvi che dovreste entrare nella stanza in cui si riunisce l’Ordine, non ci siete mai stati, quindi vi accompagno io. E vedete di sbrigarvi, perché non vi do molto tempo… - disse Moody.

Harry fece un’occhiata a Ron e disse: -Noi siamo pronti. –.

L’ex professore di Difesa Contro le Arti Oscure li diresse verso un’aula vuota, ma non molto grande. Vi era una tavola bassa e rettangolare non molto lunga, poltrone tutte intorno, su cui vi erano seduti solo Remus Lupin, Albus Silente e Draco Malfoy. Harry, alla sua vista, provò odio represso, ma quando vide Silente non poté non ricordare il discorso che gli fece riguardo alla sua profezia… Moody fece accomodare i quattro alle poltrone e si sedette anche lui, al fianco di Lupin. L’espressione di Draco era indescrivibile… si poteva vedere che era tesissimo.

-Ora che ci siamo tutti… vorrei annunciare a tutti voi che io ho ascoltato le parole del giovane Malfoy, ieri sera. Ha spiegato tante cose a tutto l’Ordine, e vorrei che voi ne veniste a conoscenza. Ora, se il signor Malfoy è disposto a ripeterle… - disse Albus Silente, in piedi.

Harry vide il volto di Draco, era davvero ansioso. Non poté non ricordare tutte le volte in cui era stato costretto a ripetere ciò che aveva visto la notte del ritorno di Voldemort, due anni fa, era tesissimo, ma molto di più di Draco.

-Io… so che potrebbe risultarvi difficile accettare e credere in ciò che dico, ma è la pura verità. Io… - Draco si bloccò all’improvviso guardando verso i quattro ragazzi.

Silente lo incoraggiò con un cenno con la testa e un sorriso.

- Ieri mattina ero entrato in una delle mie camere, ho visto che era tutto in ordine… non mi ero accorto ancora che però c’era una lettera sul mio letto… - spiegò Draco. Poi prese un foglio di carta dalla tasca della sua maglietta. Con coraggio, prese a leggere la lettera.

 

- Caro Draco,

sono io, tua madre. Lo sai bene che ci tengo a te e che voglio che tu sia felice nella tua vita… come non lo sono mai stata io.

Io e tuo padre ci sposammo non per amore, ma perché i tuoi nonni ce lo imposero. Volevano che io sposassi un uomo ricco e purosangue. In grado di dirigere una famiglia e di portarla avanti con fierezza. Io e tuo padre Lucius ci sposammo giovani… e ebbi te, la persona a cui voglio più bene al mondo. Ma io sono stanca, sto scappando. Sono sicura che mi capirai. Non posso più sopportare i soprusi che tuo padre mi spinge a fare, non riuscirò mai a vederti crescere come vuole lui, e lasciare che lui ti faccia diventare uguale a se stesso. Perché non ho più il coraggio. Mi odierai per quello che sto facendo, ma non reggo più. Voglio andare via di qui, anche se non so dove. Ti amo, figlio mio. Non lasciare che tuo padre ti affligga, non lasciare che sporchi la tua vita come ha fatto con me. Se vuoi fuggi anche tu, ma stai attento, ti prego. Fai di tutto per vivere come vuoi. Ti voglio bene, tua madre Narcissa .-

 

Draco terminò di leggere con le lacrime agli occhi. Poi, con coraggio sorprendente continuò: - Dopo aver letto quella lettera mi accorsi che all’angolo nascosto della mia camera c’era mia madre, per terra, con una valigia in mano. Morta… -

Hermione e Ginny si scambiarono un’occhiata. Erano incredule. Non riuscivano a credere che quella fosse la verità, eppure Draco aveva una prova in mano

-E se tu ti fossi inventato tutto, Malfoy? Se quella lettera non l’abbia scritta tua madre, ma tu? – disse Harry all’improvviso, impassibile.

- E’ la pura verità, Potter, la mia calligrafia è molto diversa da quella di mia madre. -

- E credi che me la possa bere? Avresti potuto usare la magia, Malfoy!- disse Harry.

- Non userei mai la magia quando non mi è possibile al di fuori di Hogwarts…-

- Oh, eccolo, adesso vuole fare il leccapiedi davanti al preside di Hogwarts, vero?-

Hermione gli gettò un’occhiata di rimprovero.

- E poi non ci hai ancora spiegato perché sei scappato e sei venuto qui, a Grimmauld Place. Sai, non voglio che le persone bugiarde mettano piede nella casa del mio padrino!- disse Harry.

- Harry! – disse Hermione.

Draco guardò incupito Harry, poi continuò a parlare, ignorando la sua offesa.

- Rimasi sconvolto, volevo piangere, ma la rabbia era talmente forte che non riuscivo a versare lacrime sul corpo straziato di mia madre. Non c’era sangue sul pavimento, e lei non era ferita fisicamente. Capii che qualcuno le aveva scagliato una Maledizione senza perdono, l’Avada Kedavra, e quello doveva essere stato per forza mio padre. Gli elfi domestici non avevano il permesso di usare alcuna maledizione in casa Malfoy, quindi capii che mio padre aveva spiato mia madre in camera mia, da come era vestita aveva capito che stava fuggendo. L’ ha uccisa lui… Poi sono andato in cerca di qualcuno per la casa, ma non ho trovato nessuno. Mio padre non c’era. Evidentemente mi aveva lasciato in casa, cosicché se qualcuno avesse visto me e il corpo di mia madre, sarei stato accusato di averla uccisa io… io sono fuggito e vi prego, vi prego, vi chiedo umilmente di accogliermi fra di voi… Sono fuggito proprio in questa casa perché ricordavo che Kreacher, l’elfo domestico dei Black, che passava informazioni a mio padre, ci aveva detto dove abitava l’Ordine. E ora voglio dire che io non sono mai stato dalla parte del male, e che il mio carattere è sempre stato imposto da mio padre… io sono con voi, e anche mia madre lo sarebbe stata se avesse avuto il coraggio di lasciare quell’uomo!- disse Draco disperato.

Harry notò che Ron stava cedendo alle suppliche di Malfoy. Lui però non riusciva a farsi convincere, Draco in passato aveva commesso troppi sbagli, troppi per essere accettato.

- Malfoy… -disse Hermione -Io… io… ti credo. -

Harry si stupì e si girò dalla parte di Hermione.

-Come puoi credergli?! Proprio tu, Hermione! Hai dimenticato che lui odia i mezzosangue?! Che ti ha fatto stare malissimo solo per colpa delle sue convinzioni assurde?! Lui ti ODIA, Hermione! – sbottò Harry.

-Ma Harry, lui ci ha detto tutto, ha le prove, la lettera!- ribatté lei.

-Ci sta prendendo in giro!-

-Non è vero! Io… io gli credo, Harry! E’ che tu sei troppo arrabbiato per quanto vi siete scontrati! E ciò non era per causa sua, ma del padre che gli imponeva di farlo! Lo ha dichiarato, Harry!- disse Ginny all’improvviso.

- Cosa… ? Quindi anche tu gli credi, giusto? E’ così, Ginevra?!- disse Harry incredulo.

Ginny lo guardò stringendo gli occhi. – Sì, gli credo, Harry James. -

-Ron! – disse Harry, girandosi verso un perplesso Ron.

-Harry… io trovo plausibili le prove che ci ha dato Draco, ma… io credo che dovremmo vedere come si comporta!- disse Ron.

- E’ vero… dobbiamo verificare se quel che ha detto corrisponde ai fatti… io proporrei di fare una prova, professor Silente… - disse Hermione, sostenuta da una Ginny della stessa sua opinione.

Il professor Silente sospirò: -Va bene… Draco Malfoy, tu rimarrai con noi, ma… non farai nulla di sbagliato, e se lo farai non credo che ci sarà possibilità che tu rimanga… - disse Silente incoraggiando il ragazzo biondo.

- Professor Silente, credo che Draco Malfoy abbia bisogno di abiti… visto che è qui… - disse Lupin.

-Li recupererò io stesso al Malfoy Manor, e mi assicurerò che le lettere di Hogwarts contenenti i voti dell’esame G.U.F.O. arrivino al proprio destinatario senza imprevisti. – disse Silente sorridendo a Malfoy.

- Quindi gli permette di rimanere?!- disse Harry con insolenza al professor Silente.

- Sì, Harry, è giusto dare una seconda possibilità a tutti, e voglio darla pure a Malfoy. – disse Silente sorridendo a Draco.

Harry era stupefatto, non riusciva a credere che Albus Silente desse seconde possibilità a chi non meritava, secondo lui. Guardò Ron, Ginny e Hermione e videro che erano incupiti. Loro avevano intenzione di far integrare Malfoy tra di loro… e Harry disapprovava esplicitamente. Si alzò di scatto, e guardò loro tre con rabbia.

- Bene!- disse, -Bene, benissimo!- ripeté, -Perfetto, Draco Malfoy entra nel gruppo, va bene. Ma se poi vi tradirà quando sarete già grandi amici, contate che io vi avevo avvertito, e che il suo tradimento non sarà mai un tradimento per me, perché io non sarò mai suo amico!-

Detto questo si diresse velocemente verso l’uscita, arrabbiato. Ginny, Hermione e Ron si guardarono, poi videro Malfoy, con la testa china, con le labbra corrucciate.

Una sera, Harry era uscito di casa per pensare alla sua relazione con Ginny.

Si era seduto sulla solita panchina verde nel giardinetto che c'era davanti a Grimmauld Place.

Erano passati molti minuti da quando si era seduto lì, e più pensava a Ginny, più si eccitava e cominciava a sentire una gran voglia di

baciarla, e stringerla a sé.

Sentì qualche passo dietro le spalle e si voltò per vedere chi c'era... e con sua somma sorpresa notò Draco Malfoy.

- Oh, cavoli... - mormorò tra se e se.

Draco sembrò notare il suo imbarazzo e si osservò i piedi.

- Proprio non ti vado a genio? - gli disse timidamente.

Harry non gli rispose, anzi, si voltò dall'altra parte e rimase in silenzio.

Draco sospirò. C'era da aspettarselo.

- Posso sedermi un minuto con te? -.

Harry lo guardò stralunato. - Chi sei tu? Draco Malfoy non di sicuro. -.

Draco sorrise velocemente e poi si rabbuiò nuovamente.

- Senti, - gli disse - volevo parlare con te. Perchè mi da fastidio il tuo atteggiamento nei miei confronti... -.

Harry lo incenerì con gli occhi. - Non osare più di così! Ti da fastidio... ma dimmi te cosa mi tocca sentire... -.

Draco si sedette sulla panchina, e Harry incrociò le braccia guardandolo con disprezzo.

Draco osservò un punto indefinito davanti a sé.

- Harry, vuoi capirlo che non sono quello che credi? Vuoi capirlo che non vi ho raccontato solo un mucchio di balle? Ma mi stai

ascoltando?! - gli chiese infine con un tono infastidito.

Harry per tutto il tempo in cui aveva parlato aveva fatto finta di cantare.

Draco sospirò ancora con espressione afflitta. - Ma lo sai quanto ho sofferto tutti questi anni? Tu lo sai?! -.

Harry lo guardò con un sorriso sornione nel volto. - E tu lo sai quanto ho sofferto per colpa tua e dei tuoi amici Mangiamorte? Eh?

Lo sai o vuoi che ti ripeta tutte le mie sfortune? Eh?! E a scuola? Chi sono le uniche persone che mi causano problemi? EH?! Testa di cavolo! Tu e i tuoi amici Mangiamorte! Quindi non venirmi a parlare di problemi e sofferenze perchè non ti credo, idiota... -.

Draco sembrò colpito da queste parole. Rimase in silenzio per qualche secondo, poi parlò.

- Io ho passato la mia vita a fare tutte le cose che più odiavo, obbligato da mio padre. Ho finto di essere una persona che non sono e

non sarò mai, per compiacere mio padre -.

Harry sputò a terra.

Draco sembrò perdere la pazienza. - E' morta mia madre e io ho passato quattro ore nel terrore e nell'angoscia in quella stanza opprimente, con il suo corpo morto davanti ai miei occhi! E tutto per mio padre! -.

Harry rimase in silenzio pensieroso.

Draco si alzò lentamente, il viso rigato dalle lacrime, e si avviò verso Grimmauld Place.

Harry gli rivolse la parola. - Ti credo. - gli disse - Ora però di dico un'altra cosa. Non mi fido di te e mai mi fiderò. Ti metto in prova.

Conquistati la mia fiducia, anche se non credo sia una cosa possibile. E non piangere, questo comportamento sentimentale non ti si

addice. -.

Draco lo guardò con gli occhi gonfi e rossi. Gli credeva.

Hermione, che aveva spiato la scena da dietro un cespuglio, sorrise compiaciuta...

Quella sera tutti andarono a dormire presto. Harry entrò nella camera in cui dormivano tutti i ragazzi e osservò Draco dormire.

- Sei in prova, ricordatelo... - disse sottovoce.

Poi si mise il pigiama e s'infilò nel letto.

 

E così, Draco aveva superato la sua prova, aveva dimostrato a tutti di avere coraggio, di essere erudito, di essere forte e buono.

Era per questo che al Quartier Generale era così motivato: voleva dimostrare a tutti che era dal lato buono, e che era sempre stato condizionato da suo padre.

 

Note: Sono finalmente ritornata a casa, dopo la mia vacanza di Agosto (ed estremamente noiosa senza di voi), e durante questa ho scritto tutti i capitoli restanti della storia, per cui questa ff l’ ho terminata^^. Non mi resta che ricopiare il tutto dal quadernetto al pc. Perdonate il mio ritardo angosciante! Dunque, le risposte alle vostre recensioni:

 

AvaNa Kedavra: Ti prego, perdona il mio ritardo!!! Sono stata in vacanza per un po’ di tempo e non ho potuto aggiornare! Grazie per l’informazione su Seamus^^! Ma se non sbaglio la mamma è una strega, e il papà Babbano… anche nel primo film lo dice, alla tavola dei Grifondoro, alla Cerimonia dello Smistamento. Comunque è irrilevante, volevo soltanto mettere un po’ di comicità nel suo personaggio. Ti ho fatto prendere spavento quando ho detto la parola “Draco Malfoy”, allo scorso chap? Lo sapevo che l’avreste presa a male e avreste subito pensato a Draco che fa il cretino con Ginny… nononono, niente di tutto questo XDDDD!!! Mi piacciono le trappole, che ci devo fa?

 

Blacky: Blackyna mia , perdonami il ritardo^^”, come ti ho chiesto anche all’altra fic! Comunque hai ragione: Harry e Ginny sono troppo dooolciiiii… eeeh, lo so che Lavanda qui è simpatica… ma in HBP NON LA SI Può VEDEREEEE!!! Lei e quel suo “Won-Won” del cavolo! Tanto lo so che alla fine l’amore trionferà per il verso giusto! Zitta, Karmen, non spoilerare… Comunque, per i contatti via e-mail per me vanno benissimo ^____^!!! Contatta quando vuoi, ok?

 

Miky Black: Grazie tante, Miky^^! Davvero ti ho commossa? Ormai la mia è diventata un’arte, allora ^///^… Grazie, grazie tante, un bacio!

 

Lunatika: Lunetta mia, perdonami il ritardo! I’ m sorry, my dear Loony! I know that I’ m late. But, I’ m really sorry! Pardonnes-moi, mademoiselle Lunatique! Vabè, basta^^”. Eheheheh, siete cadute tutte nella trappola! Bwahahahahhh! Lo sapevo che al nome di Draco avreste tremato di paura, ma alla fine avete abboccato l’amo e vi siete stralunate quando avete saputo che in realtà Draco è buono, nevvero? Eheheh, le mie solite trappoline… Comunque ti ringrazio, my dear, anche io la penso come te su Neville e Luna, peccato che però la Rowling abbia smentito questa coppietta, uffi…

 

Pepero:  Pepi cara, perdona questa scellerata di nome Karmensita che si è attardata a postare per una vacanza luuunga, luuunga (e anche noiosa, devo dire). Comunque: W il Caprone! Parlo di Harry, ovviamente… Seamus sta simpatico a tutti, l’ ho sempre immaginato un po’ così… alla Sirius! Che lo immaginavo un simpaticone proprio come lui! Peccato che è sparito dietro a un velo ç__ç… Grazie, comunque, ciao!

 

Mia: Ciao Mia! Perdona il mio terribile ritardo, anche tu! Caspita… ho fatto degli errori abominevoli! L’altra volta non avevo riguardato il testo, e quindi… Li ho corretti tutti, comunque, ti ringrazio ^___^. Passiamo alla risposta: Beh, sì, mi piace che tutti gli alunni si frequentassero ancora tutti insieme! Tutti in coppie, che lavorano in una vita normale, ormai senza più Voldemort, per fortuna^^! Sì, Hermione e Ginny sono legate parecchio, e l’ex Prefetto Granger la consolerà ben, bene^^. La parte autobiografica sul gelato di Ginny… è stato un periodo un po’ brutto per me, quindi sì, credo che quella parte mi sia venuta bene, anche io. Il bello è che però non era legata a nessuna questione amorosa… era una metafora per quello che ho passato dopo la morte di mio padre, ma sorvoliamo. I personaggi sono un po’ cambiati, è ovvio. Come hai detto tu, Neville non è più così impacciato come una volta e si gode la sua relazione con Luna Lovegood… non so perché, ma io la vedo come un’archeologa… vabè. Dunque, dunque, dunque: mi sa che ci sei cascata anche tu nella mia trappola XD! Avevo menzionato il nome di Draco allo scorso capitolo proprio per vedere se la prendevate male… e invece… Toh! Draco non è cattivo, ma il miglior Auror Sottocapitano in circolazione XD! Un bacio, da Karmen!

 

Sakura 89:  Grazie, Sakura, scusa il ritardo, anche tu^^”. Certo che la continuo, anzi, l’ ho già terminata, ora non mi resta che ricopiare il tutto ^__^.

 

Maripotter: Grazie, Mari! Senti, ma… sei sicura che HBP vi sorride radioso? Io l’ ho letto ma… non mi pare che… vabè, lasciamo perdere, non voglio rovinare la tua felicità. Anzi, sai che ti dico? Anche noi Sidekick siamo stati bidonati… per quella… quella LAVANDAAAAA!!!! Lasciamo perdere, ma comunque ti dico che una delle mie coppie preferite si è avverata. Noi Sidekick perderemo la sfida a testa alta, se mai la perderemo. Voi, Auror di nome e di fatto, spero facciate lo stesso^^.

 

Miyu: Grazie, Miyu! Sono supercontenta! Lo so, ho fatto alcune imprecisioni, che ho corretto poi. Grazie, a volte tendo ad essere un po’ pesante… praticamente ho terminato questa ff perché l’ ho scritta tutta in vacanza, quindi non dovrete attendere molto al prossimo capitolo^^. Baci, Karmen.

 

Pedowolf: A te, dedico questa risposta in gran Carattere! Ti ringrazio per aver elencato questa umile ff fra le tue preferite nel tuo sito^^. Ero al settimo cielo quando ero appena tornata dalla mia vacanza, dopo 6 ore di viaggio, e mi sono ritrovata questa sorpresona!E poi a me Fenrir Greyback mi sta simpatico, anche se ha morso il povero Remus… grazie, grazie davvero. Fra le ff scelte da te devo dire che ne hai scelte di giustissime. Ora linko il tuo sito: http://pedowolf.altervista.org . Mi raccomando, visitatelo!

 

 

E ora… una cosa inedita… Lasciate un commentino?

 

 

 

 

  
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