Draco
Malfoy, Harry Potter e company non appartengono a me ma a JKR.....solo Alex è
frutto del mio intelletto (Andiamo bene....)
Capitolo 12: Aria di
tempesta
"Che
vorresti dire?" chiese Harry mentre lui e Alex scendevano lentamente dal
cielo nuvoloso nel quale si erano allenati fino a pochi minuti prima. La
ragazza scosse lentamente il capo, facendo sì che i rossi capelli svolazzassero
un po' ovunque, e ripetè in tono basso e incerto "Dico che c'è qualcosa
che non va, qui a Hogwarts. Oltre all'atmosfera tesa, tutti si comportano come
se il nemico fosse sempre sul punto di attaccarli alle spalle....."
"Chissa perchè !!!!" sbottò il ragazzo in tono un po' troppo forte e
brusco, scendendo dalla scopa. Un'ombra rabbiosa passò per i suoi occhi verdi,
e Alex si affrettò a scuotere di nuovo il capo "Non intendevo questo....so
benissimo a cosa stiamo andando incontro......cosa ci aspetta......ma stiamo
arrivando al punto di non fidarci più nemmeno qui a Hogwarts. Ed è questo che
dobbiamo evitare, Harry". Il ragazzo non trovò alcun punto debole
nell'argomentazione della ragazza "Beh, io non vedo la situazione così
disperata.....dopotutto, finchè c'è Silente...." "Harry !!!!!!!"
esclamò lei, esasperata "So che mio zio è il mago più forte della terra, o
almeno che questo è ciò che tutti dicono, e personalmente sono d'accordo, ma
non è questo il punto. Noi, siamo noi il punto: dobbiamo essere uniti, Harry,
uniti di fronte al pericolo che ci si profila davanti. E non lo siamo affatto,
credimi; e questo perchè metà delle persone che sono qui non credono a ciò che
hai raccontato, per colpa di quell'imbecille di Caramell, e perchè i
Serpeverde....beh, sai meglio di me come sono fatti. Loro...non vedono un
pericolo, ma una grande opportunità in ciò che potrebbe succedere. O almeno, la
maggior parte di loro lo vede. Però...." e qui assunse un'aria incerta e
meditativa "In questo periodo anche loro si comportano in modo strano.....non
capisco, hanno iniziato a prendere in giro ed escludere Draco, che pure era uno
dei loro beniamini da quando è arrivato qui....che cavolo hai da ridacchiare,
si può sapere ????? Io sto parlando di cose serie !!!!!!!" esclamò
mettende le mani sui fianchi in un gesto severo, e lanciandogli occhiatacce
offese poichè il ragazzo con la cicatrice aveva preso a ridere in modo ironico
al solo accenno al nome di Draco. Lui cercò di calmarsi, per poi rispondere in
tono fintamente serio e controllato "Perchè, mia cara signorina Lance,
forse non ti sei accorta che sei tu la causa di questo strano
comportamento dei Serpeverde !!!!". Alex rispose sgranando a dismisura i
suoi già enormi occhi scuri "Cosa ???? Io???? Ma è assurdo !!!! E che
diavolo avrei fatto ????" "Sei diventata sua amica....e questa
commedia non mi inganna nemmeno un po'. Sai benissimo di cosa sto
parlando". Alex, per nulla imbarazzata per essere stata scoperta, smise
immediatamente la sua espressione stupita per assumerne invece una delusa e
scocciata "Resta comunque assurdo. Perchè deve essere disprezzato solo
perchè studia insieme a me e mi rivolge una parola, invece di prendermi a
mazzate sulla spalla come il suo amico Bole?". C'era una punta di rabbia e
ironia nella sua voce, e Harry percepì il pericolo di uno scoppio di rabbia,
perciò cerco di spiegare in tono ragionevole un concetto che, dovette
riconoscerlo anche lui, di ragionevole non aveva proprio nulla "Vedi, i
Serpeverde non approvano che uno qualunque di loro vada in giro con una......"
"...squallida e patetica Grifondoro, nipote di Silente e amica di Potter.
Questo l'ho sentito ripetere a sufficienza dai diretti interessati. Ma resta il
fatto che è assurdo !!!!" sbottò lei con gli occhi scuri che
iniziavano a sputare fiamme. Harry alzò le mani in un gesto di resa, cercando
di non rivolgere su di sè l'incipiente rabbia della ragazza con una frase poco
opportuna. Quando si impuntava in quel modo non c'era verso di farla ragionare,
e lui conosceva abbastanza Alex ormai da sapere che per lo sfortunato che
avesse voluto provarci sarebbero stati guai grossi. Perciò fece la cosa più
sensata: cercò di portare la sua attenzione su qualcos'altro "Sì, sì, hai
ragione, ma temo sia un problema che tu non puoi risolvere. Senti, che ne dici
di andare in biblioteca a fare quel tema per Piton? E' abbastanza lungo e
difficile, e un po' di aiuto non mi farebbe mica schifo". Lei gli concesse
un sorriso "Sai che direbbe Hermione nel sentirti chiedere una cosa del
genere?" "Come speri di imparare copiando? Lo so perfettamente,
per questo te l'ho chiesto quando lei non era nei paraggi, ben sapendo che è
impegnata altrove per i suoi compiti di prefetto. Allora, andiamo o no?".
Ridendo, la ragazza annuì, ma non avevano fatto che pochi passi quando qualcuno
si parò di fronte a loro; entrambi alzarono gli occhi, guardinghi. Si trattava
di un giovane alto, dai ricci capelli neri e gli occhi dello stesso colore.
Alex non si ricordava il suo nome, ma era certo di averlo visto agli
allenamenti della squadra di quiddich di Corvonero, che si preparava a giocare
contro Tassorosso di li a una settimana. E, quando Harry lo chiamò per nome, le
fu facile capire chi era: il capitano della squadra, Roger Davies
"Davies" stava infatti dicendo Harry "Hai bisogno di qualcosa?".
Il tono era gentile, ma un leggero sottofondo freddo disse ad Alex che Roger
Davies ad Harry non stava poi così simpatico, e si chiese perchè. Nel
frattempo, l'aitante capitano di Corvonero stava rispondendo, non senza aver
lanciato un sorriso e un'occhiata di apprezzamento a lei "Sai, Potter, i
miei compagni di squadra mi hanno detto che questa splendida fanciulla al tuo
fianco era il nuovo capitano dei Grifondoro, e quindi mi pareva doveroso venire
a farle i miei omaggi....." senza aggiungere altro, le prese una mano e
eseguì un baciamano da perfetto Gentleman, che la fece sorridere; Harry invece
pareva nero, ma Roger non vi badò "Piacere, signorina, il mio nome è Roger
Davies, e sono il capitano della squadra di Quiddich di Corvonero. Onorato di
fare la vostra conoscenza". Alex gli strinse la mano che lui le aveva
baciato, e si presentò con un sorriso "Piacere mio, Roger. Mi chiamo
Alexandra, ma tutti mi chiamano Alex. E come sai già sono il capitano di
Grifondoro; questo vuol dire che saremo avversari" "Ahimè, è
vero" rispose lui con un finto gemito "Ma spero che questo varrà solo
per il campo di gioco, per il reso vorrei fossimo buoni amici". Alex fermò
Harry, che stava per intervenire con un commento di certo non gentile,
assestandogli una gomitata sulle costole, e annuì "Ma certo. Ora però noi
dobbiamo andare in biblioteca a studiare, mi spiace....". Il ragazzo fece
un sorriso smagliante "In biblioteca? Magnifico !!! Ci devo andare anche
io, ho promesso a una mia compagna di squadra di aiutarla per un tema di
incantesimi...che ne dite se ci uniamo a voi?". Harry fece di nuovo per
intervenire, ma Alex lo bloccò di nuovo, stavolta con un leggero calcio alla
caviglia, e annuì. Il ragazzo però era deciso a dire la sua, ma aveva appena
spalancato la bocca, quando Davies voltò la testa da un'altra parte e disse
"Ah, eccola !!! Cho, siamo qui !!!!". Sentendo il nome della
cercatrice di Corvonero, le proteste di Harry si tramutarono subito in un
soffocato brusio, mentre il volto gli si colorava di porpora, cosa che diede
modo ad Alex di capire almeno in parte perchè il ragazzo trovava Davies
antipatico.
La
ragazza che le venne presentata di li a poco era in effetti molto carina, con
uno splendido sorriso che però era oscurato da un'ombra che Alex non seppe
identificare; certo era però che si era rivolta ad Harry, quando era venuto il
suo turno di salutarla, con termini e un'occhiata altamente interessata, al che
il ragazzo era sprofondato in un rossore e un imbarazzo ancor più intenso. Per
risolvere la questione, Alex li aveva guidati tutti in biblioteca, continuando
a chiaccherare di sè per coprire il penoso silenzio di Harry; Cho e Roger
ascoltavano interessati, mentre lui continuava a starsene a testa bassa, rosso
come un pomodoro, alzando solo a volte gli occhi per osservare la graziosa
ragazza Corvonero. E ogni volta lei gli rispondeva con un sorriso splendente,
che non faceva che metterlo ancor di più in imbarazzo. Sempre parlando, Alex
spalancò la pesante porta della biblioteca, senza guardarvi dentro ma con la
testa voltata per parlare con Cho; ma non appena ebbe varcato la soglia, vide
ciò che gli altri, dietro di lei, avevano notato da prima, e che li aveva
immobilizzati: Draco Malfoy che, seduto a un tavolo abbastanza largo, studiava
insieme ad altri tre Serpeverde: Demius Bole, Theodore Nott e l'inseparabile
Pansy Parkinson. Tutti e quattro la squadrarono, tre di loro con astio e
derisione, uno, Draco, con paura e confusione. Alex represse a stento l'istinto
di urlargli "Piantata di avere quello sguardo spaventato, deficiente
!!!!", e sostenne le loro occhiate malvagie, avviandosi con decisione
a un tavolo il più lontano possibile dal loro; ma erano per metà occupati, e
per quanto lei non lo volesse si trovò costretta a sedersi in piena vista dei
Serpeverde; si risolse a dar loro almeno la schiena, con Harry di fianco e
Roger davanti, ma la loro presenza dietro di lei era tangibile, e la sua
pretesa calma non poteva annullare il nervosismo per quella situazione assurda.
Al
tavolo dei Serpeverde, intanto, erano iniziati i commenti maligni "Draco,
ma che è successo? Tu e la tua Grifondoro avete litigato?" chiese con un
ghigno Bole, lanciando un'occhiata oltre la spalla di Draco, verso il tavolo
dove erano seduti i due Grifondoro e i due Corvonero. Il biondo reagì con insofferenza
eccessiva, come colto in fallo "Che vuoi dire?" chiese minaccioso, e
il ghigno di Bole crebbe ancora "Beh, di solito vieni qui con lei, no?
Invece oggi siete seduti a tavoli diversi, ed entrambi in compagnia. Diversa
compagnia.....non è che si è stufata per te e ha preferito Potter? O Davies?
Anche quello stupido mi sembra ben affascinato da lei....". Draco sbattè
il libro con violenza, chiudendolo, e l'occhiata che riservò ai due davanti a
lui, che sghignazzavano sonoramente, era poco meno che assassina
"Statevene zitti !!!!" sbottò, rendendosi conto che così faceva solo
il loro gioco, ma non potendo impedirselo. Quei due stavano mettendo a nudo i
suoi stessi pensieri......e la cosa lo sconvolgeva più di quanto volesse
ammettere. Alex era seduta dietro di lui, gli dava la schiena e non lo guardava
nemmeno, come aveva fatto i primi giorni, quando lui non osava rivolgerle la
parola. Forse aspettava che si facesse avanti anche quella volta? Che si
alzasse e, davanti ai Serpeverde, andasse a parlarle? Ma come poteva fare una
cosa del genere? Accidenti, in che razza di pasticcio si era cacciato.....che
doveva fare adesso? Le ore passarono, ma lui non andò mai oltre dieci righe
dall'inizio del paragrafo che stava leggendo. La sua mente era totalmente rivolta
altrove, alla ragazza dai capelli rossi che stava studiando dietro di lui. Ogni
tanto sentiva una battuta o un complimento di Davies, al quale lei rideva o
rispondeva gentilmente, e una strana forma di insofferenza per quell'inutile
damerino lo prese. Si torturò per ore, senza nemmeno sospettare che ciò che lo
aveva preso nient'altro era che pura e semplice gelosia. Ma ammetterlo avrebbe
significato ammettere troppe cose, e lui non credeva di esserne pronto. Nè
sapeva se era ciò che realmente voleva.
"Alex....è
vero quello che si dice in giro?" chiese Ginny quella sera, entrando
silenziosamente nella sala comune dei Grifondoro, dove gli inseparabili
quattro, cioè Alex, Harry, Ron e Hermione, stavano chiaccherando pigramente
davanti al fuoco, comodamente seduti sulle poltroncine rosse imbottite della
sala. L'amica che rivolse un'occhiata strana "Dimmi cosa si dice in giro e
io ti dirò se è vero" fu la risposta sibillina, e la ragazzina arrossì
"Ecco.....che tu....oggi....sia andata in biblioteca....con Harry
e....Chang e Davies di Corvonero e.....abbia snobbato Malfoy". Alex e
Harry si cambiarono un'occhiata. La voce si era già diffusa fino a quel punto?
Sbuffarono sonoramente "Io non ho snobbato nessuno !!!" sbottò la
ragazza, alzando gli occhi al soffitto, mentre Harry annuiva "E' vero che
abbiamo studiato con Cho Chang e Davies, ma quando siamo entrati Malfoy stava
già studiando con gli altri tre Serpeverde. Alex non centra nulla".
Hermione agrottò la fronte "Ma com'è che oggi ha deciso di non studiare
con te, Alex? Nell'ultimo mese non ha fatto altro....avete litigato?". Non
c'era accusa o scherno nella sua domanda, solo genuina curiosità, e Alex sapeva
bene che l'amica stava cercando di raccogliere dati che le permettessero di
esaminare la situazione per ciò che era, perciò rispose senza storie, cercando
di spiegare il più chiaramente possibile ciò che era successo "Oggi noi
avevamo allenamento, ricordate? Perciò gli avevo detto che non avrei pouto
andare in biblioteca con lui. Immagino che abbia chiesto ai suoi compagni di
studiare insieme a loro, a quel punto, visto che farsi vedere in biblioteca da
solo, come in mia nostalgica attesa, sarebbe stato controproducente. Solo che
poi mentre ci allenavamo il vento si è alzato, sempre più forte, e ha reso impossibile
continuare, perciò ho interrotto l'allenamento e Harry mi ha proposto di andare
in biblioteca a studiare". Lanciò all'amico un'occhiatina strizzando gli
occhi, come a ricordargli cosa avrebbe detto Hermione sapendo qual'era stata la
vera richiesta di Harry, e lui fece una smorfia; poi lei tornò seria e continuò
"Davies in quel momento è venuto a presentarsi, e quando gli abbiamo detto
che dovevamo andare in biblioteca, ha chiesto se lui e Cho potevano venire con
noi, visto che avevano già progettato di andarci. Siamo entrati e ho visto
Draco con gli altri Serpeverde. Cosa dovevo fare? Una scenata di gelosia? O
forse andare li a salutarli allegramente come se nulla, forse? Li ho
semplicemente fissati, o meglio ho ricambiato le loro occhiate, visto che tre
di loro mi stavano deliberamente denigrando con lo sguardo, poi me ne sono
andata a un altro tavolo, che purtroppo non era così lontano dal loro quanto
avrei voluto. Ora, se questo lo chiamate snobbare qualcuno, io non so che
farci. Qual'è la tua diagnosi, Hermione?" chiese, vedendo che l'amica
aveva ancora la fronte agrottata, e stava chiaramente rimuginando su ciò che
aveva appena sentito. Alla domanda scosse leggermente il capo "Per come la
vedo io, i Serpeverde non fanno altro che criticarti come hanno sempre fatto;
Malfoy invece non so che cosa gli passi per la testa....sembra come combattuto
tra il desiderio di stare con te e la paura di sfidare i suoi compagni e suo
padre; sai bene anche tu che il problema principale è questo. Ma non
capisco....." c'era qualcosa, nelle parole di Alex e Harry, che aveva
fatto pensare a un Malfoy geloso. Che fosse possibile? No, assurdo. Di certo la
spiegazione era un'altra; forse stava prendendo in giro Alex, e non voleva che
qualcun'altro si mettesse in mezzo per rovinargli il
divertimento......nonostante ciò che Alex aveva detto ai suoi amici, Hermione
non aveva ancora abbandonato del tutto il suo scetticismo nei confronti del
ragazzo che per quattro anni era stato il loro tormento. Non che non lo
sopportasse con succedeva a Ron, ma non era ancora riuscita ad accettarlo
completamente nel suo cambiamento; Ginny sembrava più fiduciosa, in quel
frangente. Sembrava convinta che Malfoy potesse veramente desidarere la
compagnia di Alex, o di qualcuno che non fosse un Serpeverde.....ma anche in
lei i dubbi non erano poi del tutto fugati, se era venuta a chiedere ad Alex la
verità sulle voci sentite in giro. All'improvvio alzò le braccia e disse in
tono casuale "Sarà meglio scendere, è quasi ora di cena e io sto morendo
di fame". Gli altri quattro la seguirono attraverso il buco del ritratto e
si avviarono chiaccherando verso la sala comune. Quando vi entrarono, era
ancora mezza vuota, e pochi fecero loro caso; ma qualcuno, al tavolo dei
Serpeverde, non stacco gli occhi di dosso da gruppetto da quando varcarono la
soglia; era ovviamente Malfoy, in preda al disagio che lo aveva attanagliato
tutto il pomeriggio, e che ora fissava Alex come se non potesse guardarla
abbastanza, mentre nei suoi occhio di ghiaccio si accumulavano disperazione e
confusione. Non sentiva nemmeno le chiacchere dei compagni vicino a lui, nè le
frecciatine a lui rivolte, visto che più d'uno aveva indovinato l'oggetto della
sua attenzione. I suoi occhi erano fissi su quella chioma rossa che scintillava
alla luce delle candele, quasi riflettesse l'allegria innata delle ragazza. Nel
frattempo lei si era seduta al centro della tavola dei Grifondoro, con Ron alla
sua destra, Ginny alla sua sinistra e Harry e Hermione di fronte, con la
schiena rivolta verso gli altri tavoli. E, sebbene lei non si fosse affatto
accorta dello sguardo intenso, che si poteva considerare quasi adorante, che
Malfoy le rivolgeva, questo non era sfuggito agli altri; Hermione e Ginny si
scambiarono un'occhiata d'intesa, senza però dire nulla; Harry continuò a
chiaccherare come al solito, ma la sua espressione aveva un qualcosa di strano,
come di...sopportazione. E infine Ron, il cui temperamento non era affatto
cambiato rispetto agli anni precedenti, che non si era accorto della cosa dal principio
ma poi, notando un'occhiata velocissima di Ginny verso l'altra parte della
sala, e capendo cosa si celava dietro le piccole stranezze dell'atteggiamento
di Harry ed Hermione, smise di interessarsi solo alla cena e alle tattiche di
quiddich di cui stava discutendo con Harry e rivolse lo sguardo verso ciò che
gli altri avevano cercato disperatamente di celargli. E, come a indicare che
avevano fatto bene, la reazione del ragazzo non si fece attendere "Ti sta
di nuovo fissando !!!!" esclamò all'improvviso, ignorando Harry che
cercava di sviare la sua attenzione parlando del nuovo tipo di finta che
avevano provato gli Irish International all'ultimo incontro disputato.
Immediatamente sul gruppo scese un silenzio gelato e teso, come se tutti fosseo
in attesa dello scoppio di una bomba. Solo Alex non si lasciò coinvolgere e,
senza alzare lo sguardo dalla sua zuppa, osservò in tono casuale, come se il
ragazzo avesse fatto un'osservazione sul tempo "Davvero?". Per Ron fu
la goccia che fece trabboccare il vaso, e mentre Hermione allungava una mano
cercabndo di farlo ragionare, il rosso si voltò di scatto verso l'amica ed
esclamò, incurante di non farsi udire dal resto degli studenti "Come puoi
permettergli di starti vicino, Alex ????!!!!!!!! Come puoi sopportarlo
?????!!!!!!!!!" esclamò, e tutti sospirarono abbacchiati "E' la
dodicesima volta che lo ripete, quasta settimana" osservò Hermione
sottovoce, anche se Ron era troppo impegnato per udirla "E siamo solo
mercoledì" aggiunse Harry, tendendo una mano per prendere la caraffa di
succo di zucca. Ginny gliela passò "Tanto è inutile, per quanto glielo
spieghiamo si ostina a non capire.....e Alex non fa altro che starsene zitta...." ma proprio in
quel momento la ragazza dai capelli di fuoco decise di averne abbastanza e si
voltò verso il compagno posando con un sordo clangore la forchetta e sospirando
con irritazione malcelata "Ron ti prego....a me non da fastidio anche se
lui passa tutta la giornata a fissarmi....te l'ho già detto....."; lui non
diede segno di averla sentita, ordinando in tono cocciuto "Harry, spostati
un po' a destra, così la copri....." "OOOOHHHHHH !!!!!!!!!!!!!"
sbottò esasperata Hermione "Ora basta, Ron, stai diventando ossessivo
!!!!!!!!!!! Sei peggio tu delle occhiate di Malfoy......se non da fastidio ad
Alex, perchè devi metterti in mezzo tu ???? In fin dei conti Malfoy non la sta
mica insultando !!!!!!!!" Ron aprì e chiuse la bocca, incredulo, fissando
la ragazza, poi assunse un'espressione delusa "Però....però....."
tentò di trovare un altro punto da argomentare, mentre Alex lanciava
un'occhiata colma di gratitudine ad Hermione. Harry, seduto affianco alla
ragazza, le diede mentalmente ragione, poi intervenne "Si, ha ragione
Hermione, Ron......finchè non è Alex a lamentarsi, lascia stare.....dopotutto
in questo perioso Malfoy non ci ha infastidito molto......" come se quel
pensiero lo avesse colto solo in quel momento, Harry scambiò un'occhiata
sorpresa con Ginny ed Hermione, che si resero conto che il ragazzo aveva
ragione, ma Ron guardò incredulo l'amico, quasi l'avesse tradito, ed esclamò
"Harry, anche tu adesso ???? Proprio tu ???? Dopo tutto ciò che quello ti
ha fatto.......mai avrei pensato.....chi se ne frega se ultimamente ci ha
lasciato in pace......è sempre un Malfoy !!!!" concluse, come se quello
spiegasse tutto. Hermione gli rivolse uno sguardo esasperato "Ron, ti stai
comportando esattamente come....come....come un Serpeverde !!!! Sei talmente
preso dalle tue idee su Malfoy che non ti accorgi nemmeno di come stanno le
cose...." ignorò l'occhiata sorpresa e orripilata del ragazzo e fissò
invece il tavolo dall'altra parte della sala, indicando la figura di Malfoy,
sola e in silenzio, ad una delle estremità; gli altri tre seguirono il suo
sguardo "Guardate.....non avete anche voi la sensazione che sia....come
dire.....isolato?". Harry, che la stava ascoltando interessato, si voltò
con aria meditabonda a fissare il suo acerrimo nemico e rivale, e dovette
riconoscere che ancora una volta Hermione aveva ragione; Draco era solo ed isolato,
seduto ad una estremità della tavola con aria mesta, e intorno a lui c'erano
solo Tiger, Goyle e Pansy Parkinson. Tutti gli altri sembravano ben contenti di
stargli lontano. Distolse a fatica lo sguardo nel sentire Ginny che diceva
"Già, l'avevo notato anch'io......è un po' che quasta storia va avanti,
sembra quasi che gli altri Serpeverde abbiano iniziato a dubitare sempre più di
lui, all'incirca da quando...." Da quando ha cominciato a studiare insieme
a me" intervenne Alex sottovoce, quasi soffrisse nel dirlo. Gli altri
quattro la fissarono stupiti "Lui è....è confuso, come attratto in qualche
strana maniera da una Grifondoro....lui, che ha sempre considerato gli altri
come nullità.....e non di una semplice Grifondoro, ma di una delle migliori
amiche di Harry Potter, suo acerrimo nemico da quando ha messo piede in questa
scuola" "Anche da prima" intervenne cupo Harry, ricordando il
loro incontro a Diagon Alley, quattro anni prima. Alex non gli badò e continuò
a spiegare, con tono che si faceva sempre più addolorato "Ecco....io credo
che...i Serpeverde non lo considerino più degno di....di essere uno di
loro". Questa era decisamente una cosa grossa, pensò Harry mentre lui e
Ron si scambiavano un'occhiata, ma Hermione e Ginny annuirono "Anch'io la
penso così" disse quest'ultima "Anzi, credo che solo il nome di suo
padre impedisca manifestazioni più violente di insofferenza......gli unici che
gli stanno ancora attorno sono Tiger e Goyle, e solo per abitudine,
ormai.....anche Pansy Parkinson comincia a dubitare di lui, e la sua squadra di
Quiddich lo guarda in modo diverso...." "Ma non sono tanti gli
altri" intervenne Hermione "E' lui ad essere
cambiato.....sembra.....sembra.....diverso.....più....sembra quasi...." "Sembra
un Grifondoro" si permise di pensare Alex, ma non lo disse. Anche se
tre dei suoi amici su quattro riconoscevano il fatto che il ragazzo fosse
cambiato, non erano ancora disposti a fare simili concessioni. Chinò il capo,
rirpendendo il discorso di prima da dove era stato interrotto "Io non ho
colpe, Ron, se non quella di aver lasciato che si fidasse di me....che
divenisse mio amico.....e sai perchè l'ho permesso?" alzò la voce,
interrompendo la sua protesta che comunque di certo riguardava proprio quella
domanda "Perchè ho letto cosa si celava dietro al suo atteggiamento
spocchioso". I suoi occhi scuri si fissarono in quelli dell'amico, e poi
ad uno ad uno in quelli degli altri "Solitudine. Tanta solitudine"
rispose alla loro muta domanda "Non ha mai avuto un amico...un vero amico.....ecco
perchè mi guarda così. Per lui è una sensazione nuova !!!! E...." si
interruppe, come temendo di dire troppo o forse di rendere reale ciò che
pensava, dicendolo a voce alta. Ma Ginny si chinò in avanti e la incalzò
"E cosa Alex? Avanti, ormai è meglio se vuoti il sacco". La rossa
chinò gli occhi "Ecco, forse lui vede quello di oggi come un
tradimento...o, più probabilmente, pensa di aver fatto qualcosa di male per cui
io mi sono stufata di lui. E nessuna delle due cose mi va a genio" ammise,
cercando poi aiuto con lo sguardo; Ginny ed Hermione si guardarono, poi
quest'ultima sospirò e, cacciandosi i capelli dietro le orecchie, rispose
"Beh.....in questo caso puoi fare solo una cosa: parlargli e chiarire la
situazione. Dopotutto nessuno di voi ha colpe". Ron spalancò gli occhi,
soprattutto nel vedere che Harry annuiva dichiarandosi d'accordo "Ehi ehi,
aspettate un momento...." provò a dire, ma un'occhiata gelida di Ginny lo
convinse a desistere da ulteriori proteste, e Alex si alzò dalla panca con lo
stomaco pieno e l'animo decisamente alleggerito.
Ma
l'unica occasione per poter parlare liberamente a Draco, Alex se ne rese conto
mentre si preparava per andare a letto, era incontrarlo in biblioteca il giorno
dopo, cioè il pomeriggio; e tante cose potevano succedere durante la
mattinata......decidendo di non preoccuparsi prima del tempo, si coricò
convinta di mettere a posto le cose il giorno dopo. Ma (come dice la legge di Murphy. NdA) quando
qualcosa può andar storto andrà storto, e così fu anche quella volta. La mattinata
si presentò uggiosa e gonfia di umidità, cosa che rendeva tutti più nervosi del
normale. La McGranitt, con cui i Grifondoro avevano la prima lezione della
mattinata, era arrabbiata perchè alcuni studenti del sesto anno avevano messo
dei fuochi di artificio del dottor Filibuster (Con
innesco ad acqua !!!!) nel porridge che era stato servito alla
tavola dei Corvonero, col risultato che più di uno studente era finito in
infermeria a farsi curare le ustioni, e li caricò di lavoro e compiti per casa;
il professor Vitious era finito anche lui in infermeria e così la lezione di
incantesimi, che era una delle sue preferite e che avevano in comune coi
Serpeverde, era saltata, impedendole di parlare con Draco e lasciandola
insoddisfatta e arrabbiata. Non poteva nemmeno andarlo a cercare in giro,
poichè come prefetto le era stato assegnato il compito di sorvegliare
l'apertura dei pacchi con i rifornimeti di vettovaglie e decorazioni giunte li
per Halloween da Diagon Alley via polvere volante. E, tanto per cambiare, tra i
prefetti che erano stati incaricati di aiutarla, non c'era Draco, e nemmeno
Hermione; le fu così difficile arrivare alle cinque di pomeriggio, orario in
cui si liberò finalmente di tutte le sue mansioni e potè avviarsi, stanca e
seccata, verso la biblioteca. Ma non fu neccessario arrivarvi, perchè svoltando
all'improvviso in un corridoio, vide Draco, fermo immobile, con un foglio di
pergamena in mano che il barbagianni appollaiato sulla sua spalla doveva
avergli appena recapitato, e più pallido del solito. Corruguando la fronte, la
ragazza si avvicinò "Draco, tutto ok? Sembri preoccupato?" chiese
gentilmente, ma dal modo in cui lui scattò all'indietro nel sentire la sua
voce, pareva che avesse urlato. Fissò sorpresa il ragazzo, che la stava
guardando come se fosse stata un essere enorme e mostruoso "Draco?"
provò ancora, e lui sussultò "Ma che hai? E da ieri che ti comporti in
modo strano...." lui scosse il capo, non sapendo nemmeno lui se per negare
o schiarirsi le idee "Ecco....io...no..." tentò di dire, ma la voce
gli uscì strozzata e pateticamente debole; lo sguardo spaventato non aveva
ancora abbandonato i suoi occhi, e lei decise di arginare il discorso, sperando
di saperne qualcosa quando lui s fosse calmato "Senti, per ieri....mi
dispiace di non essere venuta a studiare con te....". Lui abbassò gli
occhi e cercò il coraggio di dire ciò che pensava "Già....avevi detto che
avevi gli allenamenti, ma sul più bello sei piombata in biblioteca con Potter e
Davies.....". Lei non colse la nota sarcastica del suo tono "Ma noi
eravamo davvero ad allenarci....solo che il vento si era fatto troppo forte, e
così io e Harry abbiamo deciso di andare in biblioteca, e Roger e Cho ci hanno
chiesto se potevano..." "Ah, Roger. Ora lo chiami pure per nome....hai
fatto di nuovo conquiste, eh?" disse lui in tono cattivo, alzando
brevemente gli occhi e distogliendogli immediatamente quando vide la confusione
in quelli di lei "Ma cosa....? Draco, che hai? Ti comporti in modo
strano.....". Lui deglutì; ma perchè si comportava come se sapesse ciò che
gli era successo? Perchè lo torturava a quel modo? Lui non poteva.....il suo
pensiero tornò all'improvviso alla lettera che teneva in mano, che gli era
stata appena recapitata dal barbagianni del padre
"....da quel che mi ha raccontato Nott
sembrerebbe che tu ti sia messo nei guai, figlio, guai che riguardano cattive
compagnie,
come ad esempio una certa Grifondoro amica di
Potter e nipote di Silente;
io ho cacciato via quell'imbecille di Nott dicendo
che mio figlio non avrebbe mai
fatto amicizia con qualcuno del genere, e spero
vivamente di non essere coperto
di ridicolo per colpa tua, Draco....
....tu sei un Malfoy, e certamente sai cosa questo
significhi....."
"...aco?
Draco? Ma insomma, mi ascolti????". La voce preoccupata di Alex lo riportò
alla realtà, e lui la fissò con aria addolorata ma ancora impaurita, gettandola
ancor di più nella confusione "Cos...?" iniziò a chiedere, ma lui
scosse il capo, avvolgendosi nel mantello in un gesto quasi di protezione "Niente.
Non è nulla. Non serve che ti preoccupi". Il tono era stato studiatamente
freddo e distaccato, ma non gli riuscì possibile guardarla con indifferenza o
seccatura, anzi non gli riuscì affatto di guardarla, incapace di sopportare la
delusione che di certo ora le aleggiava negli occhi. Ma la voce di lei tornò a
farsi sentire, chiara e squillante, e lui capì che la situazione stava
diventando più difficile del previsto "Beh....se dici così....senti, io
stavo pensando una cosa, visto che ultimamente sei sempre giù di morale. Il
prossimo week - end è Halloween, e c'è una gita a Hogsmeade; perchè non ci
andiamo tutti insieme?". Lo disse in tono tamente fiducioso e spensierato
che lui sentì quelle parole che gli stritolavano il cuore. Ma era normale, fino
al giorno prima lui avrebbe considerato seriamente quella proposta. E in un
giorno tante cose erano cambiate...."Tutti? Tutti chi?" domandò,
sempre in tono freddo, che però tradiva l'ansia. Lei si fece imcerta, vedendolo
in quello stato "Beh...io, te, Harry, Hermione, Ron e Ginny, ovviamente.
Chi pensavi che intendessi???". Già, chi. O meglio, cosa pensavi che
rispondesse? Se da un lato aveva sperato in quella risposta, poichè gli
permetteva di andare avanti con la sua scena, dall'altro l'aveva temuta proprio
per questo, e aveva segretamente sperato che lei non la pronunciasse. Ma ormai
era tardi per vane speranze....inspirando a lungo per farsi coraggio, alzò due
occhi carichi di ribrezzo e le lanciò contro parole dure "E tu credi che
io accetti di venire in giro con Potter e compagnia bella??????? Ma sei
impazzita????????? Perchè mai dovrei desiderare di stare con loro?????? Si può
sapere che ti sei messa in testa????!!!!!!". Stavolta aveva colpito nel
segno, e Alex indietreggiò di un passo, rispondendo in tono ffeso "Avevo solo
intenzione di passare una bella gionata coi miei amici...." non osò
nominare, visto l'andazzo, la vera ragione dell'invito, "...e avevo
incluso anche te tra questi !!!!". Quella era una sfida bella e buona, lo
seppe nel momento in cui la lanciò, e anche lui parve rendersene conto; si
fissarono per almeno mezzo minuto, mentre l'aria pareva accendersi per la
tensione e l'elettriita dei loro sguardi; poi, il ragazzo fece un gesto
noncurante e, in tono diventito, soggiunse "Davvero? Davvero pensavi che
io volessi essere amico di una squallida e patetica Grifondoro come te???
Davvero ti eri convinta che, se io passavo ore noiosissime in tua compagnia,
fosse perchè volevo la tua amicizia??? Illusa !!! Ti stavo solo prendendo in
giro, niente di più !!! E a quanto pare ci sono riuscito benissimo !!!! Devo
dire però che ti facevo più intelligente....non credevo ci saresti cascata così
facilmente.....". Alex, con gli occhi sbarrati, indietreggiò di un'altro
passo. Perchè faceva così? Perchè la trattava a quel modo? Perchè si comportava
sempre più come come....un Serpeverde???? Fermando le mani, che le prudevano
per la voglia di prenderlo a sberle come avrebbe fatto una volta, la ragazza
riflettè freneticamente. Un Serpeverde....poteva forse essere che....ma certo !!!!
Doveva essere così !!! Ma perchè così all'improvviso....poi i suoi occhi le
caddero sulla lettera che il ragazzo teneva ancora in mano, e lo sguardo le si
illuminò "Cosa c'è scritto ???" chiese in tono duro, e lui perse la
sua sicurezza arrogante "Eh?" disse, indietreggiando e cercando di
nascondere la pergamena, senza rendersi conto che così ammetteva la sua colpa.
Lei avanzò con fare deciso "Dimmi cosa c'è scritto su quel maledetto
foglio !!!! So che è per colpa di quello che ti comporti così !!!!"; lo
raggiunse, cercando di afferrare il foglio, ma Draco, sfruttando i centimetri
di vantaggio che aveva in altezza, lo mise fuori della sua portata. Alex non si
fece sconfiggere, e estrasse la bacchetta "Accio pergamena !!!!!"
"No !!!!" urlò il ragazzo, gettandosi su di lei e impedendole così di
afferrare il foglio che le saettava incontro. Caddero sul pavimento, lottando
furiosamente, e lui, preso dalla foga della lotta, si lasciò sfuggire qualcosa
che non avrebbe voluto "INSOMMA, CHI TI CREDI DI ESSERE ?????? IO SONO
DRACO MALFOY, E MIO PADRE TE LA FARA' PAGARE PER QUESTO !!!!!". Alex si
immobilizzò, e nei suoi occhi apparve un'espressione carica di dolore "E'
per questo vero? Tuo padre ti ha minacciato per la storia che siamo
amici....." "CO...COSA DICI, STUPIDA !!!!!!!!!!!!!!!! NON E' AFFATTO
COSI', IO....." "Tu cosa?" domandò lei, con un'aria talmente
aggressiva e arrabbiata da istruggere ogni sua bellicosità residua
"Avanti, tu cosa????? Tu cosa hai deciso di fare????? obbedirai buono
buono al tuo caro paparino, oppure per la prima volta da quando sei nato
deciderai di testa tua ????". Era talmente arrabbiata da fargli paura, ma
le cose erano giunte a un pounto tale che lui non poteva più tirarsi indietro
"CO...COME OSI TRATTARMI COSI', SQUALLIDA LURIDA GRIFONDORO !!!!!!!!! IO
SONO UN MALFOY, TE LA FARO' PAGARE !!!!!!". La luce minacciosa che
brillava neli occhi scuri di lei esclose in un incendio devastante, tanto che
l'aria intorno a loro si fece più calda "BENE !!!! BENISSIMO !!!!!!!!!!!
COME VUOI, SIGNOR MALFOY !!!!!!! VA, VAI, VATTENE, CORRI INCONTRO AL PAPARINO,
SCODINZOLA COME UN CANE FEDELE !!!!!!!! NON SARO' CERTO IO A FERMARTI !!!!!! MI
HAI DAVVERO DELUSO.......PENSAVO FAVESSE ALMENO UN PO' DI CERVELLO......MI FAI
SCHIFO !!!!!!!!!!". Si alzò bruscamente, facendolo picchiare di nuovo
contro il pavoimento di pietra, e si allontanò a passo spedito, senza esitare e
senza voltarsi indietro. E nel vederla scomparire, Draco capì che ogni
possibilità di recupero era svanita, e che ormai aveva fatto la sua scelta....e
poteva solo sperare che fosse quella giusta. Ma a quel punto aveva poco da
rimpiangere.....tanto valeva darsi da fare per sistemare le cose, invece.
Hermione
incrociò Alex nel corridoio che portava alla sala grande, dalla quale la
moretta era infatti appena uscita, e le sorrise facendo un cenno di richiamo
con la mano "Alex, ti stavamo proprio cercando, sembra ci siano ancora
problemi con i pacchi arrivati oggi...Alex? Alex ???? Ma....Alex, che ti prende
????" chiese preoccupata, mentre l'amica la superava e lei riusciva
finalmente a scorglerle il volto, che prima era nascosto poichè lei lo teneva
cocciutamente rivolto verso terra, ed ora appariva rosso e furioso, coi lineamenti tirati e quasi irriconoscibili;
veloce, la ragazza la superò, senza nemmeno guardarla e apparentemente
inconscia della domanda che le era stata rivolta. "Alex ?????" provò
ancora Hermione, ora seriamente spaventata, ma la rossa di nuovo non diede
segno di averla sentita e imoccò il corridoio adiacente, camminando spedita ed
emettendo rabbia da tutti i pori. Hermione, stordita e incredula, rimase ferma
davanti alla porta della sala grande, riflettendo su cosa poteva aver sconvolto
a tal punto una delle persone più calme e razionali che conoscesse; e fu lì che
Ginny, che era scesa di corsa dalla torre di Grifondoro, la trovò
"Hermione !!!" urlò non appena la vide, correndo verso di lei col
volto arrossato e il fiatone, tanto che parve una piccola copia della Alex che
l'aveva superata poco prima; la ragazza si voltò a fissare l'amica con aria
stranita "E adesso che c'è? E' appena passata Alex con una faccia
che...."; Ginny scosse decisa il capo e le afferrò un braccio "Non
ora, dobbiamo andare !!!!!!! Sembra ci siano guai !!!! Grossi guai !!!!!!"
spiegò, per poi trascinarla, incurante delle sue proteste, nella direzione
opposta a quella presa dalla loro amica. Dopo una corsa perdifiato, Hermione si
rese conto che Ginny la stava conducendo verso il chiostro esterno, e visto che
la gioranata era fin troppo piovosa e umida per i suoi gusti, provò a
protestare, ma la rossa scosse il capo "Dopo, dopo !!!!!! Ora vieni
!!!" e con queste parole aprì con un calcio la porta che dava sul cortile
e trascinò l'amica fuori al freddo. Hermione rabbrividì, guardandosi attorno
per cercare di capire cosa aveva spinto Ginny a rapirla a quel modo; ma la
rossa, impaziente, le afferrò il braccio e indicò qualcosa vicino all'angolo
nord del chiostro. Hermione sbarrò gli occhi, immobilizzandosi. Lì stava
Malfoy, circondato da un folto gruppo di Serpeverde, suoi coetanei, più grandi
e più piccoli, che lo fissavano con rispetto e alcuni, come ad esempio Pansy
Parkinson, persino con adorazione. Come non lo guardavano da tempo, da quando
era diventato amico di Alex. Hermione si avvicinò di qualche passo, mentre una
luce di comprensione le si accendeva nella mente, e cercò di sentire cosa il
ragazzo stesse dicendo con aria tanto imbaldanzita "....certo, c'era
cascata proprio di brutto, era profondamente convinta che io tenessi alla sua
amicizia, e da come mi guardava ho capito che sperava anche in qualcosa di
più....davvero....e dire che l'ho presa in giro, fingendomi moscio e felice di
stare con lei, solo per divertirmi un po'.....lo scherzo è andato ben oltre le
mie aspettative più rosee !!!!". Scoppiò a ridere, una risata maligna che
pervase l'animo di Ginny ed Hermione, infiammandole di rabbia e a cui tutti i
Serpeverde, obbedientemente, fecero coro. Non c'era bisogno di chiedere di chi
stesse parlando.....e la scintilla del tradimento brillava fin troppo chiara
nei suoi occhi. Forse era per quello che i Serpeverde erano così esaltati.
Tiger e Goyle sorridevano con un'espressione ancor più ebete del solito, felici
che il loro 'capo' fosse tornato quello di prima "E dovevate vedere come è
scoppiata a piangere quando le ho rivelato come stavano le cose !!! Pensate,
voleva che io andassi a Hogsmeade con lei e con quei pezzenti dei suoi
amici....ma vi pensate??? E quando le ho detto con aria divertita che non ne
avevo nessuna intenzione, lei si è messa a piangere e a urlare che ero senza
cuore, e che lei mi voleva davvero bene e aveva veramente sperato
che andassi con lei.....non vi dico che spasso !!!!". C'era una luce di
profondo rispetto negli occhi degli altri Serpeverde, come se fossero felici di
riavere il loro beniamino, che aveva resistito a tutte le loro calunnie per
prendere in giro a quel modo la stupida ragazzina Grifondoro. E, anche se non
credeva a una sola parola di ciò che Malfoy stava dicendo, Hermione sentì che
ora le cose si facevano molto più chiare, e la reazione di Alex trovava
significato. Strinse i pugni, arrabbiata, fissando con aria omicida il ragazzo
biondo che si pavoneggiava in mezzo a quel gruppo di idioti, contentissimi solo
perchè lui aveva fatto soffrire qualcuno, poi si guardò attorno per decidere
cosa fare. "Alex" pensò, sapendo che in quel momento la loro
amica languiva sola, arrabbiata e forse piangente nella loro stanza, di certo
bisognosa di aiuto; ma forse non voleva essere vista in quel momento....forse
avrebbero fatto solo peggio ad intromettersi.....e nel voltarsi indecisa verso
la porta, scorse Harry, che evidentemente era stato a sua volta avvertito di
cosa stava succedendo ed era andato a controllare. La vista dell'amico le
risultò più gradita di quanto pensasse, poichè lui era quello che meglio capiva
Alex e avrebbe certo saputo cos'era meglio fare. Ma, nel riflettere
freneticamente, aveva perso alcune frasi dei discorso di Malfoy, che a quanto
pareva, ora che vi prestava di nuovo attenzione, si era fatto più squallido e ingiurioso
"Sapete, se solo avessi voluto avrei potuto approfittarmene quanto
volevo...è solo che non mi andava di abbassarmi a tanto......" E, mentre
tornava a voltarsi, offesa e incredula, verso il gruppetto vociante, la voce di
Ginny esplose infuriata, altissima e assolutamente imprevista, accanto a lei. "COSA DIAVOLO STAI DICENDO, BRUTTO
LURIDO VOMITEVOLE SCHIFOSO BASTARDOOOOOOO !!!!!!!!!!!!!!!!" Hermione fece un salto
all'indietro per la sorpresa, e solo il provvidenziale aiuto di Harry, che tese
un braccio per sostenerla, le impedì di cadere; ma lo shock era talmente grande
che non riuscì nemmeno a ringraziarlo, e rimase a fissare la ragazzina urlante
con aria sconcertata. Harry invece ebbe più presenza di spirito e si tese verso
Ginny, afferrandola per gli avambracci e impedendole così di lanciarsi contro
Malfoy e gli altri Serpeverde, poichè ormai era talmente fuori controllo che
era impossibile prevedere cosa avrebbe fatto. Anche se trattenuta, infatti, la
ragazzina non smise di dibattersi e di urlare con tutto il fiato che aveva nei
polmoni "SEI SOLO UNA
NULLITA', MALFOY !!!!!!!!!! ERI TU, ERI TU A CORRERE SEMPRE DA LEI, SPERANDO IN
UNA PAROLA, UN SORRISO, QUALCOSA CHE TI FACESSE SENTIRE MEGLIO !!!!!!!!!!!!! E
LEI TI HA DATO TUTTO CIO' CHE CERCAVI, FREGANDOSENE DEI COMMENTI POCO GENTILI E
DELLE OPPOSIZIONI, PENSANDO SOLO AD AIUTARTI !!!!!!!!! HA FATTO DI TUTTO PER TE
E TU.....TU LA RIPAGHI COSI' ???? LA TRADISCI IN QUESTO MODO ?????????? FAI
SCHIFO, MALFOY, FAI DAVVERO PENA, NON HAI NEMMENO IL CORAGGIO DI FARE DA SOLO
LE TUE SCELTE......". Nel cortile si era creata una gran confusione, poichè il
gruppo intorno a Malfoy stava parlando a gran voce e indicava divertito la
piccola Grifondoro urlante; al centro, però, Malfoy la guardava con aria
stralunata. Non poteva far finta che le accuse che Ginny gli stava rivolgendo
non avessero fatto breccia nelle sue difese, almeno dentro di sè doveva
ammettere che la ragazzina aveva pienamente ragione. Ma si atteggiò con un
sorriso divertito e la indicò ridendo insieme agli altri. Dall'altra parte,
dietro a Harry, Hermione e Ginny si erano radunati parecchi ragazzi, alcuni di
loro conoscenza, come Davies, Cho Chang, Ernie McMillian e Dean Thomas, che
pareva incerto se starsene buono o correre in aiuto di Harry. Ma, quasi a
rispondergli, in quel momento Ron entrò di corsa nel cortile e, vedendo la
sorella urlante e infuriata e Harry ed Hermione che lottavano per trattenerla,
capì che era successo qualcosa di grave, e si affrettò a raggiungere gli amici.
Hermione, che era stata appena colpita alla tempia dalla mano di Ginny che si
agitava ancora per aria, si voltò verso di lui, che la fissò preoccupato
"Cosa sta succedendo?" domandò, scostandole la mano per vedere se si
era fatta male; lei iniziò a spiegargli a bassa voce la situazione, e gli occhi
del rosso si accesero di rabbia quando comprese; ma in quel momento non aveva
tempo per dare a sua volta in escandescenze. Afferrò la sorella per la veste e
la tirò indietro, e col suo aiuto Harry riuscì finalmente a bloccare Ginny, che
comunque urlava ancora, rossa in volto e senza fiato, ma non per questo
demotivata. Guardando il gruppetto, Draco Malfoy sentì una morsa gelida che gli
stringeva il cuore. Eccoli lì, gli amici di Alex; quegli amici che lei voleva
condividere con lui, quel gruppo in cui voleva farlo entrare....ecco ciò che
aveva rifiutato. Li fissò, ad uno ad uno: Potter, impegnato e con gli occhiali
di traverso, eppure ancora straordinariamente imponente, e i cui occhi verdi,
quando si posavano su di lui, dardeggiavano velenosi. Lui era il più vicino ad
Alex, quasi un fratello gemello per lei, e se prima lo aveva odiato per
quell'insensata rivalità tra ragazzi, ora lo odiava molto di più, e per una
ragione più che valida. Weasley, cioè Ron, coi capelli rossi che volavano qui e
la col vento e un'aria talmente arrabbiata da fargli quasi paura. La Granger,
che si dava da fare per calmare la situazione, ma che comunque non smetteva di
fissarlo con quella sua aria imperturbabile che gli faceva venire i nervi. E la
piccola Weasley......che urlava e si agitava, e gli ricordava terribilmente
Alex appena mezz'ora prima. Anche le parole erano quasi le stesse.....tutti
insieme, formavano un gruppo molto potente, e lui sapeva benissimo che ora quei
quattro ragazzi sarebbero stati suoi acerrimi nemici, più di quanto lo fossero
mai stati prima. In quel preciso istante, mentre Harry e Ron avevano finalmente
raggiunto la porta e stavano per varcarla, tutti e quattro, contemporaneamente,
lo fissarono; e sotto quegli sguardi così terribili e freddi, Draco sentì per
la prima volta il peso della sua decisione che lo schiacciava. Perchè
attraverso ognuno di quegli sguardo, c'era Alex che lo guardava, in quel modo
freddo che non gli aveva mai riservato; e, scoppiando a ridere, si sentì per la
prima volta veramente perduto.
Ginny,
Hermione e i due ragazzi corsero a perdifiato fino alla torre del Grifondoro,
urlarono la parola d'ordine (Corno di bicorno)
con voci stridule e impazienti e saettarono all'interno non appena la signora
grassa si fu scostata abbastanza da permettere loro di infilarsi nel passaggio,
incuranti dei suoi commenti seccati riguardo la 'maleducazione dei giovani
d'oggi'. Piombarono nella sala comune, guardandosi attorno con aria smarrita,
e, quando ormai stavano per avviarsi, tutti e quattro e senza minimamente
riflettere su ciò che realmente questo avrebbe comportato, verso il dormitorio
femminile, scorsero Alex rannicchiata in una poltrona, in un angolo vicino al
fuoco. Con quattro esclamazioni di stupore e di sollievo si gettarono su di lei, circondandola, ma la
ragazza non li degnò di uno sguardo "Alex....come stai???" domandò
sinceramente preoccupata Hermione, chinandosi davanti a lei e posandole le mani
sulle gambe; la ragazza non rispose, non la guardò nemmeno. Si limitò a
sospirare, un lungo, tremulo ed estenuante sospiro. Gli occhi di Ginny si
riaccesero di rabbia, nel pensare al responsabile del malessere della sua
amica, ma Ron le posò una mano sulla spalla, scuotendo leggermente il capo
quando lei si girò a guardarlo, e lanciò un'occhiata esplicita verso Harry, che
aveva fatto scostare Hermione e si era a sua volta inginocchiato davanti alla
ragazza. Siccome era più alto di lei, le loro teste erano comunque allo stesso
livello, e ora lui cercava di catturare il suo sguardo, inutilmente; ci provò
per un po', poi le prese la mano, dicendo in tono dolce e confortevole
"Alex, non vogliamo che tu ci racconti cos'è successo. Lo sappiamo già, o
almeno lo immaginiamo, avendo visto Malfoy che si vantava coi suoi compagni.
Ciò che vogliamo è che tu sappia che noi ti siamo vicino, se ha bisogno di
sfogarti !!!!". Un tremito fu la prima e inizialmente unica reazione; poi,
un secondo sospiro, più corto e sofferto del primo e, infine, una lacrima che
scese a bagnare lentamente la guancia della ragazza, spezzando quella barriera
di isolamento che si era creata; la voce del suo amico più caro aveva avuto il
potere di scuoterla, di riportarla alla realtà che aveva voluto rifiutare
totalmente ed ora, pian piano, lacrime sempre più abbondanti le invasero gli
occhi scuri, lacrime rabbiose e disperate, seguite da singhiozzi inarrestabili;
in preda al panico, si lanciò contro Harry e premette il volto contro il suo
petto; i singhiozzi vennero attutiti dalla stoffa della divisa del ragazzo, che
le circondò le spalle con le braccia, sussurrando parole di conforto e
facendole sentire che le era vicino. "Siamo qui con te, piccola....non
aver paura. Non serve piangere per una cosa del genere" le sussurrò in
tono confortante, ma i singhiozzi non diminuirono e lui, stringendola sempre al
petto, alzò gli occhi da quella testolina rossa e scambiò una lunga occhiata
con gli altri. Nei suoi occhi bruciava un'ira feroce, che esigeva vendetta, ma
anche un'espressione decisa che chiedeva, anzi ordinava qualcosa; i suoi occhi
verdi incrociarono quelli di Ginny, di Hermione e di Ron, e ad uno ad uno essi
annuirono, impegnandosi ad aiutare la ragazza fino in fondo, poichè era questo
che il ragazzo chiedeva loro. Avuta la conferma che sarebbero stati con lui e con
lei, Harry tornò a concentrare la sua attenzione su Alex, che stava ancora
piangendo, ed Hermione e Ginny ne approfittarono per scambiarsi una lunga
occhiata; ormai era il 29 ottobre, di li a due giorni sarebbe stato il
compleanno di Alex, con la gita ad Hogsmeade e la festa a sorpresa che le
avevano organizzato.....ma la situazione era diventata decisamente pesante, e
di certo lei non sarebbe stata molto in vena di festeggiare. Poi, Harry
chiedeva loro di dichiarare guerra ai Serpeverde, ma Alex l'avrebbe accettato?
Non aveva mai permesso loro di prendere posizioni offensive nei conforonti
di...beh, forse adesso avrebbe anche cambiato idea....ma non erano affatto
sicure di questo.....accidenti, era tutto una gran confusione, e le due ragazze
sospirarono, sentendo una viva antipatia crescente nei confronti di Malfoy;
tutto per colpa sua !!!! Mai che li lasciasse in pace !!!!! Mai sfiorò le loro
menti il pensiero che poteva aver agito a quel modo per qualche altro motivo
oltre che per ferire Alex, e anche se ci avessero pensato, la sofferenza della
loro amica avrebbe impedito loro di comprendere. Per cui, in quell'istatnte,
dichiararono guerra aperta a Malfoy e al suo clan Serpeverde.
"Alex,
avanti, devi pur mangiare qualcosa !!!! Cos'è questa storia? ????" esclamò
la mattina dopo Hermione, fissando esasperata l'amica che, ancora in camicia da
notte e coi capelli arruffati, si rifiutava di scendere dal letto e di
prepararsi per la colazione. Facendo capolino dal bagno, Ginny le guardò con
aria incerta "Che succede? Perchè state litigando???" chiese,
preoccupata perchè dalla sera prima Alex non aveva ancora detto una parola.
Hermione si cacciò i riccioli dietro l'orecchio e disse in tono seccato
"La signorina non ha fame, non vuole scendere a colazione...così come ieri
sera non è scesa a cena, e di certo se continua così oggi non scenderà a
pranzo. Senti, Alex" si sedette sul letto, passando a un tono amichevole e
dispiaciuto "So che hai subito un duro colpo, ma fare così non serve a
nulla....fai solo il suo gioco !!!! Ti prego, sii ragionevole..."
"Affrontalo, Alex !!!" interloqui Ginny, ora perfettamente vestita e
con un'aria battagliera negli occhi che fece preoccupare Hermione "Fagli
vedere che anche a te non importa nulla di lui !!!!"."Ginny
!!!!!!!!!" esclamò la moretta, scandalizzata, ma Alex si stava alzando dal
letto, ora più convintae con una strana luce negli occhi "Sì, hai ragione
Ginny.....in fondo, mica mi posso barricare qui per colpa sua !!! Oh, non so
che m'era preso...sentite, lasciatemi due minuti e vi raggiungo !!!"
esclamò, chiudendosi in bagno. Hermione le urlò dietro "Ti aspettiamo
!!!!", per poi voltarsi verso Ginny, incerta se sgridarla o complimentarsi
con lei "Diretta come sempre, eh?" disse infine, stupendosi di quanto
la ragazzina fosse cambiata in quegli ultimi mesi "Certo !!!!"
rispose Ginny, sorridendo felice, ed Hermione sospirò "Voi due ogni tanto
siete troppo simili....." mormorò senza volerlo, e Ginny la guardò
incuriosita "Vuoi dire io e Alex?". Hermione guardò altrove, cercando
di nascondere l'improvviso rossore che le aveva colorato le guance "Anche,
ma....non solo........". Ginny la fissò, mentre cinque punti interrogativi
le comparivano sulla testa, ed Hermione fece del suo meglio per ritornare
calma, venendo poi salvata da Alex che uscì come un turbine e le trascinò in
sala comune; ma non potè fare a meno di notare il colore rosso delle sue
guance, e intuirne il motivo.....
Nel
vederle entrare, Harry e Ron fecero subito spazio per lasciarle sedere, al
centro della lunga tavola di legno del Grifondoro. Il ragazzo con la cicatrice
lanciò una lunga occhiata ad Alex, che però parve ignara della preoccupazione
dell'amico e serena; Ron, incerto se parlare o meno della sera prima, e finì
per chiedere "Allora, ragazzi, dopodomani andiamo ad Hosgmeade????".
Hermione e Ginny lo fulminarono con gli occhi, quando videro che il cucchiaio
di Alex si era fermato, tremante e incerto, a metà strada tra la tazza e la
bocca della ragazza. Alex alzò gli occhi, ancora leggermente sconvolta, ma cercò
di esibire un sorriso rassicurante verso i quattro amici; Harry però non potè
fare a meno di notare che si era seduta dandole spalle al resto della sala, in
modo cioè da non dover guardare verso il tavolo di Serpeverde "Alex,
senti....se non te la senti, non ci andiamo, restiamo qui a studiare,
oppure...." la ragazza scosse il capo sorridendo "No, Harry, non
preoccuparti per me; starei molto peggio se sapessi che avete rinunciato alla
gita di Halloween per colpa mia.....dopotutto sarà divertente, forse riuscirò a
distrarmi". Sorrideva vistosamente, ma senza il solito calore, e tutti e
quattro pensarono che più che un divertimento quella gita sarebbe stata
un'ansia costante, poichè Malfoy avrebbe potuto spuntare fuori in qualunque
momento; e non sapevano se lei era ancora pronta ad affrontarlo....ma, come
leggendo quel dubbio nelle loro menti, la ragazza posò il cucchiaio, si tirò
indietro con un lungo sospiro e poi disse, con voce pacata e decisa
"Sentite, lo so. Ieri stavo male, e anche ora non sembro molto in forma;
non lo sono, è ovvio. Ma non ho nessuna intenzione di continuare a subire
passivamente le sue offese a questo modo. Ho tutte le ragioni per reagire, e
intendo farlo.....l'ho capito grazie a Ginny" la ragazzina arrossì, sotto
l'occhiata sbieca di Hermione "Non voglio dire che inizierò a insultarlo o
a sparlare di lui.....non sono quel genere di persona; semplicemente....lo
ignorerò" dichiarò decisa, riprendendo in mano il cucchiaio e riiniziando
a mangiare. Tutti e quattro ora le puntavanmo gli occhi addosso "Ma...sei
sicura di farcela? Cioè, voglio dire..." disse Ginny, impaziente e
preoccupata "Cioè, eravate....sembravate....così amici...." gli altri
tre la uccisero con occhiate tutt'altro che gentili, ma lei, pur arrossedo, non
si fece fermare "Sei sicura di riuscire ad ignorarlo, così di punto in
bianco ????". Le due rosse si confrontarono per qualche secondo, poi Alex
sospirò e si cacciò i capelli dietro l'orecchio "Io non l'ho mai invitato
ad avvicinarci a me.....ha fatto tutto da solo. E, sempre da solo, ha deciso di
andarsene. Io non posso farci nulla, anzi non mi sembra nemmeno il caso di
starci a pensare su. Quindi, dopodomani andiamo a Hogsmeade, ok?". Li
fissò ad uno ad uno negli occhi, finchè non annuirono, poi soddisfatta si alzò
ed esclamò "Bene, se non sbaglio ora c'è erbologia !!! Andiamo !!!";
si avviò decisa, seguita di corsa da Hermione e Ginny, verso la porta, mentre
Harry e Ron le seguivano con gli occhi; poi il moretto girò lo sguardo verso il
tavolo dei Serpeverde, e vide ciò temeva e non voleva vedere. Malfoy stava
fissando a sua volta le ragazze, e il suo sguardo era indecifrabile....ma
comunque ad Harry non andava bene che fissasse Alex, Hermione e Ginny a quel
modo. Il Serpeverde spostò lo sguardo su di lui, sentendosi osservato, e i due
ragazzi, acerrimi rivali, nemici e ora ancor più incavolati l'uno con l'altro (Visto che uno, cioè Harry, considerava l'altro responsabile
del malessere della sua miglior amica, l'altro, cioè Draco, geloso perchè
'quello sfregiato di Potter' poteva stare insieme ad Alex quanto voleva, NdA)
si sfidarono con lo sguardo per qualche momento. Ron spostava gli occhi
dall'uno all'altro, incerto, e avrebbe giurato di vedere un'aura di fiamme
intorno ai due ragazzi, da quanto erano arrabbiati. Tiger e Goyle, stupidi e
fedeli come sempre a Malfoy, attendevano ordini, stupiti dal comportamento del
loro capo ma rispettosi come prima. Poi, Harry distolse lo sguardo con ribrezzo
e se ne andò a grandi passi, e Malfoy si rimise a mangiare, masticando furiosamente,
mentre il sordo clangore della porta che si chiudeva gli giungeva alle
orecchie, sgradito e quasi assordante per tutto ciò che comportava...la
chiusura al di fuori di un mondo al quale aveva dato solo un'occhiata,
invidiandolo, per poi rifiutarlo spaventato......irritato, lanciò il cucchiaio
sul tavolo, senza curarsi degli schizzi che sparse in giro, macchiandogli la
divisa e si prese il capo tra le mani "Smettila !!!! Smettila, stupido,
SMETTILA !!!!!!!!!!!" urlò nel suo cervello, rivolto a quella parte di
sè che era ancora convinta che fosse stato un grosso errore.
Ecco il dodicesimo capitolo !!!!! Allora, Draco l'ha combinata
grossa e Alex pare parecchio incavolata con lui....secondo voi che succederà
?????? Beh, per ora vi rispondo ai commenti.....a proposito, SCRIVETEMIIIIIIIII
cosa ne pensate, per favore !!!!!!!!
Roby-chan: Brava Brava questa ragazza è molto intuitiva.....ne hai azeccate
proprio bene alcune, ma non ti dirò quali per non rovinarvi la sorpresa...a
parte quella sull'assistente virtuale, risposta perfetta !!!! 100 punti !!!!
Non ha proprio NIENTE DA FARE !!!!!!!!! A parte correggermi tutte le bozze,
cambiare il carattere, i colori, mettermi a posto la camera, fare le pulizie
etc etc.....inezie insomma, proprio non capisco perchè si lamenti tanto !!!!
Rachel: Verissimo, tra me e te mi sa che Alex fa lo sciopero della fame
per protesta fra un po' !!!!! Grazi eper i commenti !!!! Anche io aspetto i
prox capitoli della tua !!!! Anche tu ne hai indovinate parecchie, ma vale i
discorso sopra.....non vi dico quali.
Icegaze: 1) il padre è Sirius (ne sono certo al 100%) 2)cosa intendi
per segreto nascosto? 3)un bel corso di "ammazza il mangiamorte prima che
lui ammazzi te" 4)in concomitanza con la risp 1 direi James e Sirius 5)
visto che cose a quattro sono piuttosto improbabili (alex,bill,charlie,draco),
che Ron ed Harry nn ce li vedo, che gli altri sono da escludere allora punto su
uno dei fratelloni Weasley, possibilmente senza che si ammazzino a vicenda o
nascano rancori, allora meglio Draco 6) mi avvalgo della facoltà di non
rispondere 7) se charlie combatte così bene significa che serve o al punto 3 o
nn saprei, magari sono li solo per proteggere harry o forse per proteggere Alex
da se stessa...e chi lo sa, io nn leggo mica nella mente di silente....
Queste le tue risposte, anche tu ne hai prese un bel po' !!!
Soprattutto la 3 mi è piaciuta parecchio, davvero un nome altisonante per un
corso, eh ???? Beh, per ora nemmeno io leggo nella mente di Silente, anzi nella
mente di nessuno, ma ci sto lavorando....vi comunicherò i risultati entro breve
!!!! Grazie per "esserti sbizzarrito" !!!!!