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Autore: alewen    16/11/2003    4 recensioni
Ipotesi del tanto atteso quinto libro di Harry Potter: i nostri eroi hanno ormai quindici anni, e si preparano ad affrontare, dopo un'estate passata in mezzo a compiti e tristi ricordi, il quinto anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Ma la situazione non è semplice. Voldemort è risorto, Harry ha assistito alla sua rinascita e si è scontrato con lui, e sa che toccherà a lui sconfiggerlo, chiudendo così il conto aperto quattrodici anni prima. Perciò si sta silenziosamente preparando allo scontro fatale, sapendo bene che è in gioco la sua stessa vita, insieme a quella dei suoi amici pià cari. Non è il solo a prepararsi. Ben conscio della situazione, Silente sta radunando attorno a sè tutti coloro di cui sa di potersi fidare; Sirius, Lupin, Moody.....a ciascuno tocca un compito preciso, ma soprattutto bisogna preparare i ragazzi ad essere in grado di fornteggiare i cupi eventi che si stagliano all'orizzonte. Ma....qual'è il ruolo della vivace, piccola Alex, quindicenne nipote di Silente trasferitasi da Durmstrang per frequentare il quinto anno a Hogwarts? Sembrerebbe una normalissima ragazza, dolce e gentile.....ma la sua bravura nel campo della magia, la sua straordinaria agilità, il suo sangue freddo non possono che destare qualche sospetto. Chi è in realtà? Qual'è il segreto che si porta appresso, quel segreto che nemmeno lei vuole affrontare? Qual'è il suo ruolo in ciò che sta per avvenire? Harry se lo chiede, e non è l'unico. In un vortice di emozioni e strane situazioni, nel momento del bisogno si compiranno scelte inattese e disperate, e dal buio spunteranno nemici mai visti e alleati mai nemmeno immaginati.....tutto per merito di una ragazzina dai capelli rossi e gli occhi luminosi, dal passato oscuro e dal futuro incerto.....Chi è Alex? Una domanda destinata forse a rimanere per sempre senza risposta, visto che questa potrebbe essere mortale per chi la conosca, o peggio ancora per Alex stessa.....e intanto lo scontro finale si fa sempre più vicino.......
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Draco Malfoy, Harry Potter e company non appartengono a me ma a JKR

Draco Malfoy, Harry Potter e company non appartengono a me ma a JKR.....solo Alex è frutto del mio intelletto (Andiamo bene....)

 

Capitolo 12: Aria di tempesta

 

"Che vorresti dire?" chiese Harry mentre lui e Alex scendevano lentamente dal cielo nuvoloso nel quale si erano allenati fino a pochi minuti prima. La ragazza scosse lentamente il capo, facendo sì che i rossi capelli svolazzassero un po' ovunque, e ripetè in tono basso e incerto "Dico che c'è qualcosa che non va, qui a Hogwarts. Oltre all'atmosfera tesa, tutti si comportano come se il nemico fosse sempre sul punto di attaccarli alle spalle....." "Chissa perchè !!!!" sbottò il ragazzo in tono un po' troppo forte e brusco, scendendo dalla scopa. Un'ombra rabbiosa passò per i suoi occhi verdi, e Alex si affrettò a scuotere di nuovo il capo "Non intendevo questo....so benissimo a cosa stiamo andando incontro......cosa ci aspetta......ma stiamo arrivando al punto di non fidarci più nemmeno qui a Hogwarts. Ed è questo che dobbiamo evitare, Harry". Il ragazzo non trovò alcun punto debole nell'argomentazione della ragazza "Beh, io non vedo la situazione così disperata.....dopotutto, finchè c'è Silente...." "Harry !!!!!!!" esclamò lei, esasperata "So che mio zio è il mago più forte della terra, o almeno che questo è ciò che tutti dicono, e personalmente sono d'accordo, ma non è questo il punto. Noi, siamo noi il punto: dobbiamo essere uniti, Harry, uniti di fronte al pericolo che ci si profila davanti. E non lo siamo affatto, credimi; e questo perchè metà delle persone che sono qui non credono a ciò che hai raccontato, per colpa di quell'imbecille di Caramell, e perchè i Serpeverde....beh, sai meglio di me come sono fatti. Loro...non vedono un pericolo, ma una grande opportunità in ciò che potrebbe succedere. O almeno, la maggior parte di loro lo vede. Però...." e qui assunse un'aria incerta e meditativa "In questo periodo anche loro si comportano in modo strano.....non capisco, hanno iniziato a prendere in giro ed escludere Draco, che pure era uno dei loro beniamini da quando è arrivato qui....che cavolo hai da ridacchiare, si può sapere ????? Io sto parlando di cose serie !!!!!!!" esclamò mettende le mani sui fianchi in un gesto severo, e lanciandogli occhiatacce offese poichè il ragazzo con la cicatrice aveva preso a ridere in modo ironico al solo accenno al nome di Draco. Lui cercò di calmarsi, per poi rispondere in tono fintamente serio e controllato "Perchè, mia cara signorina Lance, forse non ti sei accorta che sei tu la causa di questo strano comportamento dei Serpeverde !!!!". Alex rispose sgranando a dismisura i suoi già enormi occhi scuri "Cosa ???? Io???? Ma è assurdo !!!! E che diavolo avrei fatto ????" "Sei diventata sua amica....e questa commedia non mi inganna nemmeno un po'. Sai benissimo di cosa sto parlando". Alex, per nulla imbarazzata per essere stata scoperta, smise immediatamente la sua espressione stupita per assumerne invece una delusa e scocciata "Resta comunque assurdo. Perchè deve essere disprezzato solo perchè studia insieme a me e mi rivolge una parola, invece di prendermi a mazzate sulla spalla come il suo amico Bole?". C'era una punta di rabbia e ironia nella sua voce, e Harry percepì il pericolo di uno scoppio di rabbia, perciò cerco di spiegare in tono ragionevole un concetto che, dovette riconoscerlo anche lui, di ragionevole non aveva proprio nulla "Vedi, i Serpeverde non approvano che uno qualunque di loro vada in giro con una......" "...squallida e patetica Grifondoro, nipote di Silente e amica di Potter. Questo l'ho sentito ripetere a sufficienza dai diretti interessati. Ma resta il fatto che è assurdo !!!!" sbottò lei con gli occhi scuri che iniziavano a sputare fiamme. Harry alzò le mani in un gesto di resa, cercando di non rivolgere su di sè l'incipiente rabbia della ragazza con una frase poco opportuna. Quando si impuntava in quel modo non c'era verso di farla ragionare, e lui conosceva abbastanza Alex ormai da sapere che per lo sfortunato che avesse voluto provarci sarebbero stati guai grossi. Perciò fece la cosa più sensata: cercò di portare la sua attenzione su qualcos'altro "Sì, sì, hai ragione, ma temo sia un problema che tu non puoi risolvere. Senti, che ne dici di andare in biblioteca a fare quel tema per Piton? E' abbastanza lungo e difficile, e un po' di aiuto non mi farebbe mica schifo". Lei gli concesse un sorriso "Sai che direbbe Hermione nel sentirti chiedere una cosa del genere?" "Come speri di imparare copiando? Lo so perfettamente, per questo te l'ho chiesto quando lei non era nei paraggi, ben sapendo che è impegnata altrove per i suoi compiti di prefetto. Allora, andiamo o no?". Ridendo, la ragazza annuì, ma non avevano fatto che pochi passi quando qualcuno si parò di fronte a loro; entrambi alzarono gli occhi, guardinghi. Si trattava di un giovane alto, dai ricci capelli neri e gli occhi dello stesso colore. Alex non si ricordava il suo nome, ma era certo di averlo visto agli allenamenti della squadra di quiddich di Corvonero, che si preparava a giocare contro Tassorosso di li a una settimana. E, quando Harry lo chiamò per nome, le fu facile capire chi era: il capitano della squadra, Roger Davies "Davies" stava infatti dicendo Harry "Hai bisogno di qualcosa?". Il tono era gentile, ma un leggero sottofondo freddo disse ad Alex che Roger Davies ad Harry non stava poi così simpatico, e si chiese perchè. Nel frattempo, l'aitante capitano di Corvonero stava rispondendo, non senza aver lanciato un sorriso e un'occhiata di apprezzamento a lei "Sai, Potter, i miei compagni di squadra mi hanno detto che questa splendida fanciulla al tuo fianco era il nuovo capitano dei Grifondoro, e quindi mi pareva doveroso venire a farle i miei omaggi....." senza aggiungere altro, le prese una mano e eseguì un baciamano da perfetto Gentleman, che la fece sorridere; Harry invece pareva nero, ma Roger non vi badò "Piacere, signorina, il mio nome è Roger Davies, e sono il capitano della squadra di Quiddich di Corvonero. Onorato di fare la vostra conoscenza". Alex gli strinse la mano che lui le aveva baciato, e si presentò con un sorriso "Piacere mio, Roger. Mi chiamo Alexandra, ma tutti mi chiamano Alex. E come sai già sono il capitano di Grifondoro; questo vuol dire che saremo avversari" "Ahimè, è vero" rispose lui con un finto gemito "Ma spero che questo varrà solo per il campo di gioco, per il reso vorrei fossimo buoni amici". Alex fermò Harry, che stava per intervenire con un commento di certo non gentile, assestandogli una gomitata sulle costole, e annuì "Ma certo. Ora però noi dobbiamo andare in biblioteca a studiare, mi spiace....". Il ragazzo fece un sorriso smagliante "In biblioteca? Magnifico !!! Ci devo andare anche io, ho promesso a una mia compagna di squadra di aiutarla per un tema di incantesimi...che ne dite se ci uniamo a voi?". Harry fece di nuovo per intervenire, ma Alex lo bloccò di nuovo, stavolta con un leggero calcio alla caviglia, e annuì. Il ragazzo però era deciso a dire la sua, ma aveva appena spalancato la bocca, quando Davies voltò la testa da un'altra parte e disse "Ah, eccola !!! Cho, siamo qui !!!!". Sentendo il nome della cercatrice di Corvonero, le proteste di Harry si tramutarono subito in un soffocato brusio, mentre il volto gli si colorava di porpora, cosa che diede modo ad Alex di capire almeno in parte perchè il ragazzo trovava Davies antipatico.

La ragazza che le venne presentata di li a poco era in effetti molto carina, con uno splendido sorriso che però era oscurato da un'ombra che Alex non seppe identificare; certo era però che si era rivolta ad Harry, quando era venuto il suo turno di salutarla, con termini e un'occhiata altamente interessata, al che il ragazzo era sprofondato in un rossore e un imbarazzo ancor più intenso. Per risolvere la questione, Alex li aveva guidati tutti in biblioteca, continuando a chiaccherare di sè per coprire il penoso silenzio di Harry; Cho e Roger ascoltavano interessati, mentre lui continuava a starsene a testa bassa, rosso come un pomodoro, alzando solo a volte gli occhi per osservare la graziosa ragazza Corvonero. E ogni volta lei gli rispondeva con un sorriso splendente, che non faceva che metterlo ancor di più in imbarazzo. Sempre parlando, Alex spalancò la pesante porta della biblioteca, senza guardarvi dentro ma con la testa voltata per parlare con Cho; ma non appena ebbe varcato la soglia, vide ciò che gli altri, dietro di lei, avevano notato da prima, e che li aveva immobilizzati: Draco Malfoy che, seduto a un tavolo abbastanza largo, studiava insieme ad altri tre Serpeverde: Demius Bole, Theodore Nott e l'inseparabile Pansy Parkinson. Tutti e quattro la squadrarono, tre di loro con astio e derisione, uno, Draco, con paura e confusione. Alex represse a stento l'istinto di urlargli "Piantata di avere quello sguardo spaventato, deficiente !!!!", e sostenne le loro occhiate malvagie, avviandosi con decisione a un tavolo il più lontano possibile dal loro; ma erano per metà occupati, e per quanto lei non lo volesse si trovò costretta a sedersi in piena vista dei Serpeverde; si risolse a dar loro almeno la schiena, con Harry di fianco e Roger davanti, ma la loro presenza dietro di lei era tangibile, e la sua pretesa calma non poteva annullare il nervosismo per quella situazione assurda.

 

Al tavolo dei Serpeverde, intanto, erano iniziati i commenti maligni "Draco, ma che è successo? Tu e la tua Grifondoro avete litigato?" chiese con un ghigno Bole, lanciando un'occhiata oltre la spalla di Draco, verso il tavolo dove erano seduti i due Grifondoro e i due Corvonero. Il biondo reagì con insofferenza eccessiva, come colto in fallo "Che vuoi dire?" chiese minaccioso, e il ghigno di Bole crebbe ancora "Beh, di solito vieni qui con lei, no? Invece oggi siete seduti a tavoli diversi, ed entrambi in compagnia. Diversa compagnia.....non è che si è stufata per te e ha preferito Potter? O Davies? Anche quello stupido mi sembra ben affascinato da lei....". Draco sbattè il libro con violenza, chiudendolo, e l'occhiata che riservò ai due davanti a lui, che sghignazzavano sonoramente, era poco meno che assassina "Statevene zitti !!!!" sbottò, rendendosi conto che così faceva solo il loro gioco, ma non potendo impedirselo. Quei due stavano mettendo a nudo i suoi stessi pensieri......e la cosa lo sconvolgeva più di quanto volesse ammettere. Alex era seduta dietro di lui, gli dava la schiena e non lo guardava nemmeno, come aveva fatto i primi giorni, quando lui non osava rivolgerle la parola. Forse aspettava che si facesse avanti anche quella volta? Che si alzasse e, davanti ai Serpeverde, andasse a parlarle? Ma come poteva fare una cosa del genere? Accidenti, in che razza di pasticcio si era cacciato.....che doveva fare adesso? Le ore passarono, ma lui non andò mai oltre dieci righe dall'inizio del paragrafo che stava leggendo. La sua mente era totalmente rivolta altrove, alla ragazza dai capelli rossi che stava studiando dietro di lui. Ogni tanto sentiva una battuta o un complimento di Davies, al quale lei rideva o rispondeva gentilmente, e una strana forma di insofferenza per quell'inutile damerino lo prese. Si torturò per ore, senza nemmeno sospettare che ciò che lo aveva preso nient'altro era che pura e semplice gelosia. Ma ammetterlo avrebbe significato ammettere troppe cose, e lui non credeva di esserne pronto. Nè sapeva se era ciò che realmente voleva.

 

"Alex....è vero quello che si dice in giro?" chiese Ginny quella sera, entrando silenziosamente nella sala comune dei Grifondoro, dove gli inseparabili quattro, cioè Alex, Harry, Ron e Hermione, stavano chiaccherando pigramente davanti al fuoco, comodamente seduti sulle poltroncine rosse imbottite della sala. L'amica che rivolse un'occhiata strana "Dimmi cosa si dice in giro e io ti dirò se è vero" fu la risposta sibillina, e la ragazzina arrossì "Ecco.....che tu....oggi....sia andata in biblioteca....con Harry e....Chang e Davies di Corvonero e.....abbia snobbato Malfoy". Alex e Harry si cambiarono un'occhiata. La voce si era già diffusa fino a quel punto? Sbuffarono sonoramente "Io non ho snobbato nessuno !!!" sbottò la ragazza, alzando gli occhi al soffitto, mentre Harry annuiva "E' vero che abbiamo studiato con Cho Chang e Davies, ma quando siamo entrati Malfoy stava già studiando con gli altri tre Serpeverde. Alex non centra nulla". Hermione agrottò la fronte "Ma com'è che oggi ha deciso di non studiare con te, Alex? Nell'ultimo mese non ha fatto altro....avete litigato?". Non c'era accusa o scherno nella sua domanda, solo genuina curiosità, e Alex sapeva bene che l'amica stava cercando di raccogliere dati che le permettessero di esaminare la situazione per ciò che era, perciò rispose senza storie, cercando di spiegare il più chiaramente possibile ciò che era successo "Oggi noi avevamo allenamento, ricordate? Perciò gli avevo detto che non avrei pouto andare in biblioteca con lui. Immagino che abbia chiesto ai suoi compagni di studiare insieme a loro, a quel punto, visto che farsi vedere in biblioteca da solo, come in mia nostalgica attesa, sarebbe stato controproducente. Solo che poi mentre ci allenavamo il vento si è alzato, sempre più forte, e ha reso impossibile continuare, perciò ho interrotto l'allenamento e Harry mi ha proposto di andare in biblioteca a studiare". Lanciò all'amico un'occhiatina strizzando gli occhi, come a ricordargli cosa avrebbe detto Hermione sapendo qual'era stata la vera richiesta di Harry, e lui fece una smorfia; poi lei tornò seria e continuò "Davies in quel momento è venuto a presentarsi, e quando gli abbiamo detto che dovevamo andare in biblioteca, ha chiesto se lui e Cho potevano venire con noi, visto che avevano già progettato di andarci. Siamo entrati e ho visto Draco con gli altri Serpeverde. Cosa dovevo fare? Una scenata di gelosia? O forse andare li a salutarli allegramente come se nulla, forse? Li ho semplicemente fissati, o meglio ho ricambiato le loro occhiate, visto che tre di loro mi stavano deliberamente denigrando con lo sguardo, poi me ne sono andata a un altro tavolo, che purtroppo non era così lontano dal loro quanto avrei voluto. Ora, se questo lo chiamate snobbare qualcuno, io non so che farci. Qual'è la tua diagnosi, Hermione?" chiese, vedendo che l'amica aveva ancora la fronte agrottata, e stava chiaramente rimuginando su ciò che aveva appena sentito. Alla domanda scosse leggermente il capo "Per come la vedo io, i Serpeverde non fanno altro che criticarti come hanno sempre fatto; Malfoy invece non so che cosa gli passi per la testa....sembra come combattuto tra il desiderio di stare con te e la paura di sfidare i suoi compagni e suo padre; sai bene anche tu che il problema principale è questo. Ma non capisco....." c'era qualcosa, nelle parole di Alex e Harry, che aveva fatto pensare a un Malfoy geloso. Che fosse possibile? No, assurdo. Di certo la spiegazione era un'altra; forse stava prendendo in giro Alex, e non voleva che qualcun'altro si mettesse in mezzo per rovinargli il divertimento......nonostante ciò che Alex aveva detto ai suoi amici, Hermione non aveva ancora abbandonato del tutto il suo scetticismo nei confronti del ragazzo che per quattro anni era stato il loro tormento. Non che non lo sopportasse con succedeva a Ron, ma non era ancora riuscita ad accettarlo completamente nel suo cambiamento; Ginny sembrava più fiduciosa, in quel frangente. Sembrava convinta che Malfoy potesse veramente desidarere la compagnia di Alex, o di qualcuno che non fosse un Serpeverde.....ma anche in lei i dubbi non erano poi del tutto fugati, se era venuta a chiedere ad Alex la verità sulle voci sentite in giro. All'improvvio alzò le braccia e disse in tono casuale "Sarà meglio scendere, è quasi ora di cena e io sto morendo di fame". Gli altri quattro la seguirono attraverso il buco del ritratto e si avviarono chiaccherando verso la sala comune. Quando vi entrarono, era ancora mezza vuota, e pochi fecero loro caso; ma qualcuno, al tavolo dei Serpeverde, non stacco gli occhi di dosso da gruppetto da quando varcarono la soglia; era ovviamente Malfoy, in preda al disagio che lo aveva attanagliato tutto il pomeriggio, e che ora fissava Alex come se non potesse guardarla abbastanza, mentre nei suoi occhio di ghiaccio si accumulavano disperazione e confusione. Non sentiva nemmeno le chiacchere dei compagni vicino a lui, nè le frecciatine a lui rivolte, visto che più d'uno aveva indovinato l'oggetto della sua attenzione. I suoi occhi erano fissi su quella chioma rossa che scintillava alla luce delle candele, quasi riflettesse l'allegria innata delle ragazza. Nel frattempo lei si era seduta al centro della tavola dei Grifondoro, con Ron alla sua destra, Ginny alla sua sinistra e Harry e Hermione di fronte, con la schiena rivolta verso gli altri tavoli. E, sebbene lei non si fosse affatto accorta dello sguardo intenso, che si poteva considerare quasi adorante, che Malfoy le rivolgeva, questo non era sfuggito agli altri; Hermione e Ginny si scambiarono un'occhiata d'intesa, senza però dire nulla; Harry continuò a chiaccherare come al solito, ma la sua espressione aveva un qualcosa di strano, come di...sopportazione. E infine Ron, il cui temperamento non era affatto cambiato rispetto agli anni precedenti, che non si era accorto della cosa dal principio ma poi, notando un'occhiata velocissima di Ginny verso l'altra parte della sala, e capendo cosa si celava dietro le piccole stranezze dell'atteggiamento di Harry ed Hermione, smise di interessarsi solo alla cena e alle tattiche di quiddich di cui stava discutendo con Harry e rivolse lo sguardo verso ciò che gli altri avevano cercato disperatamente di celargli. E, come a indicare che avevano fatto bene, la reazione del ragazzo non si fece attendere "Ti sta di nuovo fissando !!!!" esclamò all'improvviso, ignorando Harry che cercava di sviare la sua attenzione parlando del nuovo tipo di finta che avevano provato gli Irish International all'ultimo incontro disputato. Immediatamente sul gruppo scese un silenzio gelato e teso, come se tutti fosseo in attesa dello scoppio di una bomba. Solo Alex non si lasciò coinvolgere e, senza alzare lo sguardo dalla sua zuppa, osservò in tono casuale, come se il ragazzo avesse fatto un'osservazione sul tempo "Davvero?". Per Ron fu la goccia che fece trabboccare il vaso, e mentre Hermione allungava una mano cercabndo di farlo ragionare, il rosso si voltò di scatto verso l'amica ed esclamò, incurante di non farsi udire dal resto degli studenti "Come puoi permettergli di starti vicino, Alex ????!!!!!!!! Come puoi sopportarlo ?????!!!!!!!!!" esclamò, e tutti sospirarono abbacchiati "E' la dodicesima volta che lo ripete, quasta settimana" osservò Hermione sottovoce, anche se Ron era troppo impegnato per udirla "E siamo solo mercoledì" aggiunse Harry, tendendo una mano per prendere la caraffa di succo di zucca. Ginny gliela passò "Tanto è inutile, per quanto glielo spieghiamo si ostina a non capire.....e Alex non fa altro  che starsene zitta...." ma proprio in quel momento la ragazza dai capelli di fuoco decise di averne abbastanza e si voltò verso il compagno posando con un sordo clangore la forchetta e sospirando con irritazione malcelata "Ron ti prego....a me non da fastidio anche se lui passa tutta la giornata a fissarmi....te l'ho già detto....."; lui non diede segno di averla sentita, ordinando in tono cocciuto "Harry, spostati un po' a destra, così la copri....." "OOOOHHHHHH !!!!!!!!!!!!!" sbottò esasperata Hermione "Ora basta, Ron, stai diventando ossessivo !!!!!!!!!!! Sei peggio tu delle occhiate di Malfoy......se non da fastidio ad Alex, perchè devi metterti in mezzo tu ???? In fin dei conti Malfoy non la sta mica insultando !!!!!!!!" Ron aprì e chiuse la bocca, incredulo, fissando la ragazza, poi assunse un'espressione delusa "Però....però....." tentò di trovare un altro punto da argomentare, mentre Alex lanciava un'occhiata colma di gratitudine ad Hermione. Harry, seduto affianco alla ragazza, le diede mentalmente ragione, poi intervenne "Si, ha ragione Hermione, Ron......finchè non è Alex a lamentarsi, lascia stare.....dopotutto in questo perioso Malfoy non ci ha infastidito molto......" come se quel pensiero lo avesse colto solo in quel momento, Harry scambiò un'occhiata sorpresa con Ginny ed Hermione, che si resero conto che il ragazzo aveva ragione, ma Ron guardò incredulo l'amico, quasi l'avesse tradito, ed esclamò "Harry, anche tu adesso ???? Proprio tu ???? Dopo tutto ciò che quello ti ha fatto.......mai avrei pensato.....chi se ne frega se ultimamente ci ha lasciato in pace......è sempre un Malfoy !!!!" concluse, come se quello spiegasse tutto. Hermione gli rivolse uno sguardo esasperato "Ron, ti stai comportando esattamente come....come....come un Serpeverde !!!! Sei talmente preso dalle tue idee su Malfoy che non ti accorgi nemmeno di come stanno le cose...." ignorò l'occhiata sorpresa e orripilata del ragazzo e fissò invece il tavolo dall'altra parte della sala, indicando la figura di Malfoy, sola e in silenzio, ad una delle estremità; gli altri tre seguirono il suo sguardo "Guardate.....non avete anche voi la sensazione che sia....come dire.....isolato?". Harry, che la stava ascoltando interessato, si voltò con aria meditabonda a fissare il suo acerrimo nemico e rivale, e dovette riconoscere che ancora una volta Hermione aveva ragione; Draco era solo ed isolato, seduto ad una estremità della tavola con aria mesta, e intorno a lui c'erano solo Tiger, Goyle e Pansy Parkinson. Tutti gli altri sembravano ben contenti di stargli lontano. Distolse a fatica lo sguardo nel sentire Ginny che diceva "Già, l'avevo notato anch'io......è un po' che quasta storia va avanti, sembra quasi che gli altri Serpeverde abbiano iniziato a dubitare sempre più di lui, all'incirca da quando...." Da quando ha cominciato a studiare insieme a me" intervenne Alex sottovoce, quasi soffrisse nel dirlo. Gli altri quattro la fissarono stupiti "Lui è....è confuso, come attratto in qualche strana maniera da una Grifondoro....lui, che ha sempre considerato gli altri come nullità.....e non di una semplice Grifondoro, ma di una delle migliori amiche di Harry Potter, suo acerrimo nemico da quando ha messo piede in questa scuola" "Anche da prima" intervenne cupo Harry, ricordando il loro incontro a Diagon Alley, quattro anni prima. Alex non gli badò e continuò a spiegare, con tono che si faceva sempre più addolorato "Ecco....io credo che...i Serpeverde non lo considerino più degno di....di essere uno di loro". Questa era decisamente una cosa grossa, pensò Harry mentre lui e Ron si scambiavano un'occhiata, ma Hermione e Ginny annuirono "Anch'io la penso così" disse quest'ultima "Anzi, credo che solo il nome di suo padre impedisca manifestazioni più violente di insofferenza......gli unici che gli stanno ancora attorno sono Tiger e Goyle, e solo per abitudine, ormai.....anche Pansy Parkinson comincia a dubitare di lui, e la sua squadra di Quiddich lo guarda in modo diverso...." "Ma non sono tanti gli altri" intervenne Hermione "E' lui ad essere cambiato.....sembra.....sembra.....diverso.....più....sembra quasi...." "Sembra un Grifondoro" si permise di pensare Alex, ma non lo disse. Anche se tre dei suoi amici su quattro riconoscevano il fatto che il ragazzo fosse cambiato, non erano ancora disposti a fare simili concessioni. Chinò il capo, rirpendendo il discorso di prima da dove era stato interrotto "Io non ho colpe, Ron, se non quella di aver lasciato che si fidasse di me....che divenisse mio amico.....e sai perchè l'ho permesso?" alzò la voce, interrompendo la sua protesta che comunque di certo riguardava proprio quella domanda "Perchè ho letto cosa si celava dietro al suo atteggiamento spocchioso". I suoi occhi scuri si fissarono in quelli dell'amico, e poi ad uno ad uno in quelli degli altri "Solitudine. Tanta solitudine" rispose alla loro muta domanda "Non ha mai avuto un amico...un vero amico.....ecco perchè mi guarda così. Per lui è una sensazione nuova !!!! E...." si interruppe, come temendo di dire troppo o forse di rendere reale ciò che pensava, dicendolo a voce alta. Ma Ginny si chinò in avanti e la incalzò "E cosa Alex? Avanti, ormai è meglio se vuoti il sacco". La rossa chinò gli occhi "Ecco, forse lui vede quello di oggi come un tradimento...o, più probabilmente, pensa di aver fatto qualcosa di male per cui io mi sono stufata di lui. E nessuna delle due cose mi va a genio" ammise, cercando poi aiuto con lo sguardo; Ginny ed Hermione si guardarono, poi quest'ultima sospirò e, cacciandosi i capelli dietro le orecchie, rispose "Beh.....in questo caso puoi fare solo una cosa: parlargli e chiarire la situazione. Dopotutto nessuno di voi ha colpe". Ron spalancò gli occhi, soprattutto nel vedere che Harry annuiva dichiarandosi d'accordo "Ehi ehi, aspettate un momento...." provò a dire, ma un'occhiata gelida di Ginny lo convinse a desistere da ulteriori proteste, e Alex si alzò dalla panca con lo stomaco pieno e l'animo decisamente alleggerito.

 

Ma l'unica occasione per poter parlare liberamente a Draco, Alex se ne rese conto mentre si preparava per andare a letto, era incontrarlo in biblioteca il giorno dopo, cioè il pomeriggio; e tante cose potevano succedere durante la mattinata......decidendo di non preoccuparsi prima del tempo, si coricò convinta di mettere a posto le cose il giorno dopo. Ma (come dice la legge di Murphy. NdA) quando qualcosa può andar storto andrà storto, e così fu anche quella volta. La mattinata si presentò uggiosa e gonfia di umidità, cosa che rendeva tutti più nervosi del normale. La McGranitt, con cui i Grifondoro avevano la prima lezione della mattinata, era arrabbiata perchè alcuni studenti del sesto anno avevano messo dei fuochi di artificio del dottor Filibuster (Con innesco ad acqua !!!!) nel porridge che era stato servito alla tavola dei Corvonero, col risultato che più di uno studente era finito in infermeria a farsi curare le ustioni, e li caricò di lavoro e compiti per casa; il professor Vitious era finito anche lui in infermeria e così la lezione di incantesimi, che era una delle sue preferite e che avevano in comune coi Serpeverde, era saltata, impedendole di parlare con Draco e lasciandola insoddisfatta e arrabbiata. Non poteva nemmeno andarlo a cercare in giro, poichè come prefetto le era stato assegnato il compito di sorvegliare l'apertura dei pacchi con i rifornimeti di vettovaglie e decorazioni giunte li per Halloween da Diagon Alley via polvere volante. E, tanto per cambiare, tra i prefetti che erano stati incaricati di aiutarla, non c'era Draco, e nemmeno Hermione; le fu così difficile arrivare alle cinque di pomeriggio, orario in cui si liberò finalmente di tutte le sue mansioni e potè avviarsi, stanca e seccata, verso la biblioteca. Ma non fu neccessario arrivarvi, perchè svoltando all'improvviso in un corridoio, vide Draco, fermo immobile, con un foglio di pergamena in mano che il barbagianni appollaiato sulla sua spalla doveva avergli appena recapitato, e più pallido del solito. Corruguando la fronte, la ragazza si avvicinò "Draco, tutto ok? Sembri preoccupato?" chiese gentilmente, ma dal modo in cui lui scattò all'indietro nel sentire la sua voce, pareva che avesse urlato. Fissò sorpresa il ragazzo, che la stava guardando come se fosse stata un essere enorme e mostruoso "Draco?" provò ancora, e lui sussultò "Ma che hai? E da ieri che ti comporti in modo strano...." lui scosse il capo, non sapendo nemmeno lui se per negare o schiarirsi le idee "Ecco....io...no..." tentò di dire, ma la voce gli uscì strozzata e pateticamente debole; lo sguardo spaventato non aveva ancora abbandonato i suoi occhi, e lei decise di arginare il discorso, sperando di saperne qualcosa quando lui s fosse calmato "Senti, per ieri....mi dispiace di non essere venuta a studiare con te....". Lui abbassò gli occhi e cercò il coraggio di dire ciò che pensava "Già....avevi detto che avevi gli allenamenti, ma sul più bello sei piombata in biblioteca con Potter e Davies.....". Lei non colse la nota sarcastica del suo tono "Ma noi eravamo davvero ad allenarci....solo che il vento si era fatto troppo forte, e così io e Harry abbiamo deciso di andare in biblioteca, e Roger e Cho ci hanno chiesto se potevano..." "Ah, Roger. Ora lo chiami pure per nome....hai fatto di nuovo conquiste, eh?" disse lui in tono cattivo, alzando brevemente gli occhi e distogliendogli immediatamente quando vide la confusione in quelli di lei "Ma cosa....? Draco, che hai? Ti comporti in modo strano.....". Lui deglutì; ma perchè si comportava come se sapesse ciò che gli era successo? Perchè lo torturava a quel modo? Lui non poteva.....il suo pensiero tornò all'improvviso alla lettera che teneva in mano, che gli era stata appena recapitata dal barbagianni del padre

 

"....da quel che mi ha raccontato Nott sembrerebbe che tu ti sia messo nei guai, figlio, guai che riguardano cattive compagnie,

come ad esempio una certa Grifondoro amica di Potter e nipote di Silente;

io ho cacciato via quell'imbecille di Nott dicendo che mio figlio non avrebbe mai

fatto amicizia con qualcuno del genere, e spero vivamente di non essere coperto

di ridicolo per colpa tua, Draco....

....tu sei un Malfoy, e certamente sai cosa questo significhi....."

 

"...aco? Draco? Ma insomma, mi ascolti????". La voce preoccupata di Alex lo riportò alla realtà, e lui la fissò con aria addolorata ma ancora impaurita, gettandola ancor di più nella confusione "Cos...?" iniziò a chiedere, ma lui scosse il capo, avvolgendosi nel mantello in un gesto quasi di protezione "Niente. Non è nulla. Non serve che ti preoccupi". Il tono era stato studiatamente freddo e distaccato, ma non gli riuscì possibile guardarla con indifferenza o seccatura, anzi non gli riuscì affatto di guardarla, incapace di sopportare la delusione che di certo ora le aleggiava negli occhi. Ma la voce di lei tornò a farsi sentire, chiara e squillante, e lui capì che la situazione stava diventando più difficile del previsto "Beh....se dici così....senti, io stavo pensando una cosa, visto che ultimamente sei sempre giù di morale. Il prossimo week - end è Halloween, e c'è una gita a Hogsmeade; perchè non ci andiamo tutti insieme?". Lo disse in tono tamente fiducioso e spensierato che lui sentì quelle parole che gli stritolavano il cuore. Ma era normale, fino al giorno prima lui avrebbe considerato seriamente quella proposta. E in un giorno tante cose erano cambiate...."Tutti? Tutti chi?" domandò, sempre in tono freddo, che però tradiva l'ansia. Lei si fece imcerta, vedendolo in quello stato "Beh...io, te, Harry, Hermione, Ron e Ginny, ovviamente. Chi pensavi che intendessi???". Già, chi. O meglio, cosa pensavi che rispondesse? Se da un lato aveva sperato in quella risposta, poichè gli permetteva di andare avanti con la sua scena, dall'altro l'aveva temuta proprio per questo, e aveva segretamente sperato che lei non la pronunciasse. Ma ormai era tardi per vane speranze....inspirando a lungo per farsi coraggio, alzò due occhi carichi di ribrezzo e le lanciò contro parole dure "E tu credi che io accetti di venire in giro con Potter e compagnia bella??????? Ma sei impazzita????????? Perchè mai dovrei desiderare di stare con loro?????? Si può sapere che ti sei messa in testa????!!!!!!". Stavolta aveva colpito nel segno, e Alex indietreggiò di un passo, rispondendo in tono ffeso "Avevo solo intenzione di passare una bella gionata coi miei amici...." non osò nominare, visto l'andazzo, la vera ragione dell'invito, "...e avevo incluso anche te tra questi !!!!". Quella era una sfida bella e buona, lo seppe nel momento in cui la lanciò, e anche lui parve rendersene conto; si fissarono per almeno mezzo minuto, mentre l'aria pareva accendersi per la tensione e l'elettriita dei loro sguardi; poi, il ragazzo fece un gesto noncurante e, in tono diventito, soggiunse "Davvero? Davvero pensavi che io volessi essere amico di una squallida e patetica Grifondoro come te??? Davvero ti eri convinta che, se io passavo ore noiosissime in tua compagnia, fosse perchè volevo la tua amicizia??? Illusa !!! Ti stavo solo prendendo in giro, niente di più !!! E a quanto pare ci sono riuscito benissimo !!!! Devo dire però che ti facevo più intelligente....non credevo ci saresti cascata così facilmente.....". Alex, con gli occhi sbarrati, indietreggiò di un'altro passo. Perchè faceva così? Perchè la trattava a quel modo? Perchè si comportava sempre più come come....un Serpeverde???? Fermando le mani, che le prudevano per la voglia di prenderlo a sberle come avrebbe fatto una volta, la ragazza riflettè freneticamente. Un Serpeverde....poteva forse essere che....ma certo !!!! Doveva essere così !!! Ma perchè così all'improvviso....poi i suoi occhi le caddero sulla lettera che il ragazzo teneva ancora in mano, e lo sguardo le si illuminò "Cosa c'è scritto ???" chiese in tono duro, e lui perse la sua sicurezza arrogante "Eh?" disse, indietreggiando e cercando di nascondere la pergamena, senza rendersi conto che così ammetteva la sua colpa. Lei avanzò con fare deciso "Dimmi cosa c'è scritto su quel maledetto foglio !!!! So che è per colpa di quello che ti comporti così !!!!"; lo raggiunse, cercando di afferrare il foglio, ma Draco, sfruttando i centimetri di vantaggio che aveva in altezza, lo mise fuori della sua portata. Alex non si fece sconfiggere, e estrasse la bacchetta "Accio pergamena !!!!!" "No !!!!" urlò il ragazzo, gettandosi su di lei e impedendole così di afferrare il foglio che le saettava incontro. Caddero sul pavimento, lottando furiosamente, e lui, preso dalla foga della lotta, si lasciò sfuggire qualcosa che non avrebbe voluto "INSOMMA, CHI TI CREDI DI ESSERE ?????? IO SONO DRACO MALFOY, E MIO PADRE TE LA FARA' PAGARE PER QUESTO !!!!!". Alex si immobilizzò, e nei suoi occhi apparve un'espressione carica di dolore "E' per questo vero? Tuo padre ti ha minacciato per la storia che siamo amici....." "CO...COSA DICI, STUPIDA !!!!!!!!!!!!!!!! NON E' AFFATTO COSI', IO....." "Tu cosa?" domandò lei, con un'aria talmente aggressiva e arrabbiata da istruggere ogni sua bellicosità residua "Avanti, tu cosa????? Tu cosa hai deciso di fare????? obbedirai buono buono al tuo caro paparino, oppure per la prima volta da quando sei nato deciderai di testa tua ????". Era talmente arrabbiata da fargli paura, ma le cose erano giunte a un pounto tale che lui non poteva più tirarsi indietro "CO...COME OSI TRATTARMI COSI', SQUALLIDA LURIDA GRIFONDORO !!!!!!!!! IO SONO UN MALFOY, TE LA FARO' PAGARE !!!!!!". La luce minacciosa che brillava neli occhi scuri di lei esclose in un incendio devastante, tanto che l'aria intorno a loro si fece più calda "BENE !!!! BENISSIMO !!!!!!!!!!! COME VUOI, SIGNOR MALFOY !!!!!!! VA, VAI, VATTENE, CORRI INCONTRO AL PAPARINO, SCODINZOLA COME UN CANE FEDELE !!!!!!!! NON SARO' CERTO IO A FERMARTI !!!!!! MI HAI DAVVERO DELUSO.......PENSAVO FAVESSE ALMENO UN PO' DI CERVELLO......MI FAI SCHIFO !!!!!!!!!!". Si alzò bruscamente, facendolo picchiare di nuovo contro il pavoimento di pietra, e si allontanò a passo spedito, senza esitare e senza voltarsi indietro. E nel vederla scomparire, Draco capì che ogni possibilità di recupero era svanita, e che ormai aveva fatto la sua scelta....e poteva solo sperare che fosse quella giusta. Ma a quel punto aveva poco da rimpiangere.....tanto valeva darsi da fare per sistemare le cose, invece.

 

Hermione incrociò Alex nel corridoio che portava alla sala grande, dalla quale la moretta era infatti appena uscita, e le sorrise facendo un cenno di richiamo con la mano "Alex, ti stavamo proprio cercando, sembra ci siano ancora problemi con i pacchi arrivati oggi...Alex? Alex ???? Ma....Alex, che ti prende ????" chiese preoccupata, mentre l'amica la superava e lei riusciva finalmente a scorglerle il volto, che prima era nascosto poichè lei lo teneva cocciutamente rivolto verso terra, ed ora appariva  rosso e furioso, coi lineamenti tirati e quasi irriconoscibili; veloce, la ragazza la superò, senza nemmeno guardarla e apparentemente inconscia della domanda che le era stata rivolta. "Alex ?????" provò ancora Hermione, ora seriamente spaventata, ma la rossa di nuovo non diede segno di averla sentita e imoccò il corridoio adiacente, camminando spedita ed emettendo rabbia da tutti i pori. Hermione, stordita e incredula, rimase ferma davanti alla porta della sala grande, riflettendo su cosa poteva aver sconvolto a tal punto una delle persone più calme e razionali che conoscesse; e fu lì che Ginny, che era scesa di corsa dalla torre di Grifondoro, la trovò "Hermione !!!" urlò non appena la vide, correndo verso di lei col volto arrossato e il fiatone, tanto che parve una piccola copia della Alex che l'aveva superata poco prima; la ragazza si voltò a fissare l'amica con aria stranita "E adesso che c'è? E' appena passata Alex con una faccia che...."; Ginny scosse decisa il capo e le afferrò un braccio "Non ora, dobbiamo andare !!!!!!! Sembra ci siano guai !!!! Grossi guai !!!!!!" spiegò, per poi trascinarla, incurante delle sue proteste, nella direzione opposta a quella presa dalla loro amica. Dopo una corsa perdifiato, Hermione si rese conto che Ginny la stava conducendo verso il chiostro esterno, e visto che la gioranata era fin troppo piovosa e umida per i suoi gusti, provò a protestare, ma la rossa scosse il capo "Dopo, dopo !!!!!! Ora vieni !!!" e con queste parole aprì con un calcio la porta che dava sul cortile e trascinò l'amica fuori al freddo. Hermione rabbrividì, guardandosi attorno per cercare di capire cosa aveva spinto Ginny a rapirla a quel modo; ma la rossa, impaziente, le afferrò il braccio e indicò qualcosa vicino all'angolo nord del chiostro. Hermione sbarrò gli occhi, immobilizzandosi. Lì stava Malfoy, circondato da un folto gruppo di Serpeverde, suoi coetanei, più grandi e più piccoli, che lo fissavano con rispetto e alcuni, come ad esempio Pansy Parkinson, persino con adorazione. Come non lo guardavano da tempo, da quando era diventato amico di Alex. Hermione si avvicinò di qualche passo, mentre una luce di comprensione le si accendeva nella mente, e cercò di sentire cosa il ragazzo stesse dicendo con aria tanto imbaldanzita "....certo, c'era cascata proprio di brutto, era profondamente convinta che io tenessi alla sua amicizia, e da come mi guardava ho capito che sperava anche in qualcosa di più....davvero....e dire che l'ho presa in giro, fingendomi moscio e felice di stare con lei, solo per divertirmi un po'.....lo scherzo è andato ben oltre le mie aspettative più rosee !!!!". Scoppiò a ridere, una risata maligna che pervase l'animo di Ginny ed Hermione, infiammandole di rabbia e a cui tutti i Serpeverde, obbedientemente, fecero coro. Non c'era bisogno di chiedere di chi stesse parlando.....e la scintilla del tradimento brillava fin troppo chiara nei suoi occhi. Forse era per quello che i Serpeverde erano così esaltati. Tiger e Goyle sorridevano con un'espressione ancor più ebete del solito, felici che il loro 'capo' fosse tornato quello di prima "E dovevate vedere come è scoppiata a piangere quando le ho rivelato come stavano le cose !!! Pensate, voleva che io andassi a Hogsmeade con lei e con quei pezzenti dei suoi amici....ma vi pensate??? E quando le ho detto con aria divertita che non ne avevo nessuna intenzione, lei si è messa a piangere e a urlare che ero senza cuore, e che lei mi voleva davvero bene e aveva veramente sperato che andassi con lei.....non vi dico che spasso !!!!". C'era una luce di profondo rispetto negli occhi degli altri Serpeverde, come se fossero felici di riavere il loro beniamino, che aveva resistito a tutte le loro calunnie per prendere in giro a quel modo la stupida ragazzina Grifondoro. E, anche se non credeva a una sola parola di ciò che Malfoy stava dicendo, Hermione sentì che ora le cose si facevano molto più chiare, e la reazione di Alex trovava significato. Strinse i pugni, arrabbiata, fissando con aria omicida il ragazzo biondo che si pavoneggiava in mezzo a quel gruppo di idioti, contentissimi solo perchè lui aveva fatto soffrire qualcuno, poi si guardò attorno per decidere cosa fare. "Alex" pensò, sapendo che in quel momento la loro amica languiva sola, arrabbiata e forse piangente nella loro stanza, di certo bisognosa di aiuto; ma forse non voleva essere vista in quel momento....forse avrebbero fatto solo peggio ad intromettersi.....e nel voltarsi indecisa verso la porta, scorse Harry, che evidentemente era stato a sua volta avvertito di cosa stava succedendo ed era andato a controllare. La vista dell'amico le risultò più gradita di quanto pensasse, poichè lui era quello che meglio capiva Alex e avrebbe certo saputo cos'era meglio fare. Ma, nel riflettere freneticamente, aveva perso alcune frasi dei discorso di Malfoy, che a quanto pareva, ora che vi prestava di nuovo attenzione, si era fatto più squallido e ingiurioso "Sapete, se solo avessi voluto avrei potuto approfittarmene quanto volevo...è solo che non mi andava di abbassarmi a tanto......" E, mentre tornava a voltarsi, offesa e incredula, verso il gruppetto vociante, la voce di Ginny esplose infuriata, altissima e assolutamente imprevista, accanto a lei. "COSA DIAVOLO STAI DICENDO, BRUTTO LURIDO VOMITEVOLE SCHIFOSO BASTARDOOOOOOO !!!!!!!!!!!!!!!!" Hermione fece un salto all'indietro per la sorpresa, e solo il provvidenziale aiuto di Harry, che tese un braccio per sostenerla, le impedì di cadere; ma lo shock era talmente grande che non riuscì nemmeno a ringraziarlo, e rimase a fissare la ragazzina urlante con aria sconcertata. Harry invece ebbe più presenza di spirito e si tese verso Ginny, afferrandola per gli avambracci e impedendole così di lanciarsi contro Malfoy e gli altri Serpeverde, poichè ormai era talmente fuori controllo che era impossibile prevedere cosa avrebbe fatto. Anche se trattenuta, infatti, la ragazzina non smise di dibattersi e di urlare con tutto il fiato che aveva nei polmoni "SEI SOLO UNA NULLITA', MALFOY !!!!!!!!!! ERI TU, ERI TU A CORRERE SEMPRE DA LEI, SPERANDO IN UNA PAROLA, UN SORRISO, QUALCOSA CHE TI FACESSE SENTIRE MEGLIO !!!!!!!!!!!!! E LEI TI HA DATO TUTTO CIO' CHE CERCAVI, FREGANDOSENE DEI COMMENTI POCO GENTILI E DELLE OPPOSIZIONI, PENSANDO SOLO AD AIUTARTI !!!!!!!!! HA FATTO DI TUTTO PER TE E TU.....TU LA RIPAGHI COSI' ???? LA TRADISCI IN QUESTO MODO ?????????? FAI SCHIFO, MALFOY, FAI DAVVERO PENA, NON HAI NEMMENO IL CORAGGIO DI FARE DA SOLO LE TUE SCELTE......". Nel cortile si era creata una gran confusione, poichè il gruppo intorno a Malfoy stava parlando a gran voce e indicava divertito la piccola Grifondoro urlante; al centro, però, Malfoy la guardava con aria stralunata. Non poteva far finta che le accuse che Ginny gli stava rivolgendo non avessero fatto breccia nelle sue difese, almeno dentro di sè doveva ammettere che la ragazzina aveva pienamente ragione. Ma si atteggiò con un sorriso divertito e la indicò ridendo insieme agli altri. Dall'altra parte, dietro a Harry, Hermione e Ginny si erano radunati parecchi ragazzi, alcuni di loro conoscenza, come Davies, Cho Chang, Ernie McMillian e Dean Thomas, che pareva incerto se starsene buono o correre in aiuto di Harry. Ma, quasi a rispondergli, in quel momento Ron entrò di corsa nel cortile e, vedendo la sorella urlante e infuriata e Harry ed Hermione che lottavano per trattenerla, capì che era successo qualcosa di grave, e si affrettò a raggiungere gli amici. Hermione, che era stata appena colpita alla tempia dalla mano di Ginny che si agitava ancora per aria, si voltò verso di lui, che la fissò preoccupato "Cosa sta succedendo?" domandò, scostandole la mano per vedere se si era fatta male; lei iniziò a spiegargli a bassa voce la situazione, e gli occhi del rosso si accesero di rabbia quando comprese; ma in quel momento non aveva tempo per dare a sua volta in escandescenze. Afferrò la sorella per la veste e la tirò indietro, e col suo aiuto Harry riuscì finalmente a bloccare Ginny, che comunque urlava ancora, rossa in volto e senza fiato, ma non per questo demotivata. Guardando il gruppetto, Draco Malfoy sentì una morsa gelida che gli stringeva il cuore. Eccoli lì, gli amici di Alex; quegli amici che lei voleva condividere con lui, quel gruppo in cui voleva farlo entrare....ecco ciò che aveva rifiutato. Li fissò, ad uno ad uno: Potter, impegnato e con gli occhiali di traverso, eppure ancora straordinariamente imponente, e i cui occhi verdi, quando si posavano su di lui, dardeggiavano velenosi. Lui era il più vicino ad Alex, quasi un fratello gemello per lei, e se prima lo aveva odiato per quell'insensata rivalità tra ragazzi, ora lo odiava molto di più, e per una ragione più che valida. Weasley, cioè Ron, coi capelli rossi che volavano qui e la col vento e un'aria talmente arrabbiata da fargli quasi paura. La Granger, che si dava da fare per calmare la situazione, ma che comunque non smetteva di fissarlo con quella sua aria imperturbabile che gli faceva venire i nervi. E la piccola Weasley......che urlava e si agitava, e gli ricordava terribilmente Alex appena mezz'ora prima. Anche le parole erano quasi le stesse.....tutti insieme, formavano un gruppo molto potente, e lui sapeva benissimo che ora quei quattro ragazzi sarebbero stati suoi acerrimi nemici, più di quanto lo fossero mai stati prima. In quel preciso istante, mentre Harry e Ron avevano finalmente raggiunto la porta e stavano per varcarla, tutti e quattro, contemporaneamente, lo fissarono; e sotto quegli sguardi così terribili e freddi, Draco sentì per la prima volta il peso della sua decisione che lo schiacciava. Perchè attraverso ognuno di quegli sguardo, c'era Alex che lo guardava, in quel modo freddo che non gli aveva mai riservato; e, scoppiando a ridere, si sentì per la prima volta veramente perduto.

 

Ginny, Hermione e i due ragazzi corsero a perdifiato fino alla torre del Grifondoro, urlarono la parola d'ordine (Corno di bicorno) con voci stridule e impazienti e saettarono all'interno non appena la signora grassa si fu scostata abbastanza da permettere loro di infilarsi nel passaggio, incuranti dei suoi commenti seccati riguardo la 'maleducazione dei giovani d'oggi'. Piombarono nella sala comune, guardandosi attorno con aria smarrita, e, quando ormai stavano per avviarsi, tutti e quattro e senza minimamente riflettere su ciò che realmente questo avrebbe comportato, verso il dormitorio femminile, scorsero Alex rannicchiata in una poltrona, in un angolo vicino al fuoco. Con quattro esclamazioni di stupore e di sollievo si  gettarono su di lei, circondandola, ma la ragazza non li degnò di uno sguardo "Alex....come stai???" domandò sinceramente preoccupata Hermione, chinandosi davanti a lei e posandole le mani sulle gambe; la ragazza non rispose, non la guardò nemmeno. Si limitò a sospirare, un lungo, tremulo ed estenuante sospiro. Gli occhi di Ginny si riaccesero di rabbia, nel pensare al responsabile del malessere della sua amica, ma Ron le posò una mano sulla spalla, scuotendo leggermente il capo quando lei si girò a guardarlo, e lanciò un'occhiata esplicita verso Harry, che aveva fatto scostare Hermione e si era a sua volta inginocchiato davanti alla ragazza. Siccome era più alto di lei, le loro teste erano comunque allo stesso livello, e ora lui cercava di catturare il suo sguardo, inutilmente; ci provò per un po', poi le prese la mano, dicendo in tono dolce e confortevole "Alex, non vogliamo che tu ci racconti cos'è successo. Lo sappiamo già, o almeno lo immaginiamo, avendo visto Malfoy che si vantava coi suoi compagni. Ciò che vogliamo è che tu sappia che noi ti siamo vicino, se ha bisogno di sfogarti !!!!". Un tremito fu la prima e inizialmente unica reazione; poi, un secondo sospiro, più corto e sofferto del primo e, infine, una lacrima che scese a bagnare lentamente la guancia della ragazza, spezzando quella barriera di isolamento che si era creata; la voce del suo amico più caro aveva avuto il potere di scuoterla, di riportarla alla realtà che aveva voluto rifiutare totalmente ed ora, pian piano, lacrime sempre più abbondanti le invasero gli occhi scuri, lacrime rabbiose e disperate, seguite da singhiozzi inarrestabili; in preda al panico, si lanciò contro Harry e premette il volto contro il suo petto; i singhiozzi vennero attutiti dalla stoffa della divisa del ragazzo, che le circondò le spalle con le braccia, sussurrando parole di conforto e facendole sentire che le era vicino. "Siamo qui con te, piccola....non aver paura. Non serve piangere per una cosa del genere" le sussurrò in tono confortante, ma i singhiozzi non diminuirono e lui, stringendola sempre al petto, alzò gli occhi da quella testolina rossa e scambiò una lunga occhiata con gli altri. Nei suoi occhi bruciava un'ira feroce, che esigeva vendetta, ma anche un'espressione decisa che chiedeva, anzi ordinava qualcosa; i suoi occhi verdi incrociarono quelli di Ginny, di Hermione e di Ron, e ad uno ad uno essi annuirono, impegnandosi ad aiutare la ragazza fino in fondo, poichè era questo che il ragazzo chiedeva loro. Avuta la conferma che sarebbero stati con lui e con lei, Harry tornò a concentrare la sua attenzione su Alex, che stava ancora piangendo, ed Hermione e Ginny ne approfittarono per scambiarsi una lunga occhiata; ormai era il 29 ottobre, di li a due giorni sarebbe stato il compleanno di Alex, con la gita ad Hogsmeade e la festa a sorpresa che le avevano organizzato.....ma la situazione era diventata decisamente pesante, e di certo lei non sarebbe stata molto in vena di festeggiare. Poi, Harry chiedeva loro di dichiarare guerra ai Serpeverde, ma Alex l'avrebbe accettato? Non aveva mai permesso loro di prendere posizioni offensive nei conforonti di...beh, forse adesso avrebbe anche cambiato idea....ma non erano affatto sicure di questo.....accidenti, era tutto una gran confusione, e le due ragazze sospirarono, sentendo una viva antipatia crescente nei confronti di Malfoy; tutto per colpa sua !!!! Mai che li lasciasse in pace !!!!! Mai sfiorò le loro menti il pensiero che poteva aver agito a quel modo per qualche altro motivo oltre che per ferire Alex, e anche se ci avessero pensato, la sofferenza della loro amica avrebbe impedito loro di comprendere. Per cui, in quell'istatnte, dichiararono guerra aperta a Malfoy e al suo clan Serpeverde.

 

"Alex, avanti, devi pur mangiare qualcosa !!!! Cos'è questa storia? ????" esclamò la mattina dopo Hermione, fissando esasperata l'amica che, ancora in camicia da notte e coi capelli arruffati, si rifiutava di scendere dal letto e di prepararsi per la colazione. Facendo capolino dal bagno, Ginny le guardò con aria incerta "Che succede? Perchè state litigando???" chiese, preoccupata perchè dalla sera prima Alex non aveva ancora detto una parola. Hermione si cacciò i riccioli dietro l'orecchio e disse in tono seccato "La signorina non ha fame, non vuole scendere a colazione...così come ieri sera non è scesa a cena, e di certo se continua così oggi non scenderà a pranzo. Senti, Alex" si sedette sul letto, passando a un tono amichevole e dispiaciuto "So che hai subito un duro colpo, ma fare così non serve a nulla....fai solo il suo gioco !!!! Ti prego, sii ragionevole..." "Affrontalo, Alex !!!" interloqui Ginny, ora perfettamente vestita e con un'aria battagliera negli occhi che fece preoccupare Hermione "Fagli vedere che anche a te non importa nulla di lui !!!!"."Ginny !!!!!!!!!" esclamò la moretta, scandalizzata, ma Alex si stava alzando dal letto, ora più convintae con una strana luce negli occhi "Sì, hai ragione Ginny.....in fondo, mica mi posso barricare qui per colpa sua !!! Oh, non so che m'era preso...sentite, lasciatemi due minuti e vi raggiungo !!!" esclamò, chiudendosi in bagno. Hermione le urlò dietro "Ti aspettiamo !!!!", per poi voltarsi verso Ginny, incerta se sgridarla o complimentarsi con lei "Diretta come sempre, eh?" disse infine, stupendosi di quanto la ragazzina fosse cambiata in quegli ultimi mesi "Certo !!!!" rispose Ginny, sorridendo felice, ed Hermione sospirò "Voi due ogni tanto siete troppo simili....." mormorò senza volerlo, e Ginny la guardò incuriosita "Vuoi dire io e Alex?". Hermione guardò altrove, cercando di nascondere l'improvviso rossore che le aveva colorato le guance "Anche, ma....non solo........". Ginny la fissò, mentre cinque punti interrogativi le comparivano sulla testa, ed Hermione fece del suo meglio per ritornare calma, venendo poi salvata da Alex che uscì come un turbine e le trascinò in sala comune; ma non potè fare a meno di notare il colore rosso delle sue guance, e intuirne il motivo.....

Nel vederle entrare, Harry e Ron fecero subito spazio per lasciarle sedere, al centro della lunga tavola di legno del Grifondoro. Il ragazzo con la cicatrice lanciò una lunga occhiata ad Alex, che però parve ignara della preoccupazione dell'amico e serena; Ron, incerto se parlare o meno della sera prima, e finì per chiedere "Allora, ragazzi, dopodomani andiamo ad Hosgmeade????". Hermione e Ginny lo fulminarono con gli occhi, quando videro che il cucchiaio di Alex si era fermato, tremante e incerto, a metà strada tra la tazza e la bocca della ragazza. Alex alzò gli occhi, ancora leggermente sconvolta, ma cercò di esibire un sorriso rassicurante verso i quattro amici; Harry però non potè fare a meno di notare che si era seduta dandole spalle al resto della sala, in modo cioè da non dover guardare verso il tavolo di Serpeverde "Alex, senti....se non te la senti, non ci andiamo, restiamo qui a studiare, oppure...." la ragazza scosse il capo sorridendo "No, Harry, non preoccuparti per me; starei molto peggio se sapessi che avete rinunciato alla gita di Halloween per colpa mia.....dopotutto sarà divertente, forse riuscirò a distrarmi". Sorrideva vistosamente, ma senza il solito calore, e tutti e quattro pensarono che più che un divertimento quella gita sarebbe stata un'ansia costante, poichè Malfoy avrebbe potuto spuntare fuori in qualunque momento; e non sapevano se lei era ancora pronta ad affrontarlo....ma, come leggendo quel dubbio nelle loro menti, la ragazza posò il cucchiaio, si tirò indietro con un lungo sospiro e poi disse, con voce pacata e decisa "Sentite, lo so. Ieri stavo male, e anche ora non sembro molto in forma; non lo sono, è ovvio. Ma non ho nessuna intenzione di continuare a subire passivamente le sue offese a questo modo. Ho tutte le ragioni per reagire, e intendo farlo.....l'ho capito grazie a Ginny" la ragazzina arrossì, sotto l'occhiata sbieca di Hermione "Non voglio dire che inizierò a insultarlo o a sparlare di lui.....non sono quel genere di persona; semplicemente....lo ignorerò" dichiarò decisa, riprendendo in mano il cucchiaio e riiniziando a mangiare. Tutti e quattro ora le puntavanmo gli occhi addosso "Ma...sei sicura di farcela? Cioè, voglio dire..." disse Ginny, impaziente e preoccupata "Cioè, eravate....sembravate....così amici...." gli altri tre la uccisero con occhiate tutt'altro che gentili, ma lei, pur arrossedo, non si fece fermare "Sei sicura di riuscire ad ignorarlo, così di punto in bianco ????". Le due rosse si confrontarono per qualche secondo, poi Alex sospirò e si cacciò i capelli dietro l'orecchio "Io non l'ho mai invitato ad avvicinarci a me.....ha fatto tutto da solo. E, sempre da solo, ha deciso di andarsene. Io non posso farci nulla, anzi non mi sembra nemmeno il caso di starci a pensare su. Quindi, dopodomani andiamo a Hogsmeade, ok?". Li fissò ad uno ad uno negli occhi, finchè non annuirono, poi soddisfatta si alzò ed esclamò "Bene, se non sbaglio ora c'è erbologia !!! Andiamo !!!"; si avviò decisa, seguita di corsa da Hermione e Ginny, verso la porta, mentre Harry e Ron le seguivano con gli occhi; poi il moretto girò lo sguardo verso il tavolo dei Serpeverde, e vide ciò temeva e non voleva vedere. Malfoy stava fissando a sua volta le ragazze, e il suo sguardo era indecifrabile....ma comunque ad Harry non andava bene che fissasse Alex, Hermione e Ginny a quel modo. Il Serpeverde spostò lo sguardo su di lui, sentendosi osservato, e i due ragazzi, acerrimi rivali, nemici e ora ancor più incavolati l'uno con l'altro (Visto che uno, cioè Harry, considerava l'altro responsabile del malessere della sua miglior amica, l'altro, cioè Draco, geloso perchè 'quello sfregiato di Potter' poteva stare insieme ad Alex quanto voleva, NdA) si sfidarono con lo sguardo per qualche momento. Ron spostava gli occhi dall'uno all'altro, incerto, e avrebbe giurato di vedere un'aura di fiamme intorno ai due ragazzi, da quanto erano arrabbiati. Tiger e Goyle, stupidi e fedeli come sempre a Malfoy, attendevano ordini, stupiti dal comportamento del loro capo ma rispettosi come prima. Poi, Harry distolse lo sguardo con ribrezzo e se ne andò a grandi passi, e Malfoy si rimise a mangiare, masticando furiosamente, mentre il sordo clangore della porta che si chiudeva gli giungeva alle orecchie, sgradito e quasi assordante per tutto ciò che comportava...la chiusura al di fuori di un mondo al quale aveva dato solo un'occhiata, invidiandolo, per poi rifiutarlo spaventato......irritato, lanciò il cucchiaio sul tavolo, senza curarsi degli schizzi che sparse in giro, macchiandogli la divisa e si prese il capo tra le mani "Smettila !!!! Smettila, stupido, SMETTILA !!!!!!!!!!!" urlò nel suo cervello, rivolto a quella parte di sè che era ancora convinta che fosse stato un grosso errore.

 

 

Ecco il dodicesimo capitolo !!!!! Allora, Draco l'ha combinata grossa e Alex pare parecchio incavolata con lui....secondo voi che succederà ?????? Beh, per ora vi rispondo ai commenti.....a proposito, SCRIVETEMIIIIIIIII cosa ne pensate, per favore !!!!!!!!

 

Roby-chan: Brava Brava questa ragazza è molto intuitiva.....ne hai azeccate proprio bene alcune, ma non ti dirò quali per non rovinarvi la sorpresa...a parte quella sull'assistente virtuale, risposta perfetta !!!! 100 punti !!!! Non ha proprio NIENTE DA FARE !!!!!!!!! A parte correggermi tutte le bozze, cambiare il carattere, i colori, mettermi a posto la camera, fare le pulizie etc etc.....inezie insomma, proprio non capisco perchè si lamenti tanto !!!!

 

Rachel: Verissimo, tra me e te mi sa che Alex fa lo sciopero della fame per protesta fra un po' !!!!! Grazi eper i commenti !!!! Anche io aspetto i prox capitoli della tua !!!! Anche tu ne hai indovinate parecchie, ma vale i discorso sopra.....non vi dico quali.

 

Icegaze: 1) il padre è Sirius (ne sono certo al 100%) 2)cosa intendi per segreto nascosto? 3)un bel corso di "ammazza il mangiamorte prima che lui ammazzi te" 4)in concomitanza con la risp 1 direi James e Sirius 5) visto che cose a quattro sono piuttosto improbabili (alex,bill,charlie,draco), che Ron ed Harry nn ce li vedo, che gli altri sono da escludere allora punto su uno dei fratelloni Weasley, possibilmente senza che si ammazzino a vicenda o nascano rancori, allora meglio Draco 6) mi avvalgo della facoltà di non rispondere 7) se charlie combatte così bene significa che serve o al punto 3 o nn saprei, magari sono li solo per proteggere harry o forse per proteggere Alex da se stessa...e chi lo sa, io nn leggo mica nella mente di silente....

Queste le tue risposte, anche tu ne hai prese un bel po' !!! Soprattutto la 3 mi è piaciuta parecchio, davvero un nome altisonante per un corso, eh ???? Beh, per ora nemmeno io leggo nella mente di Silente, anzi nella mente di nessuno, ma ci sto lavorando....vi comunicherò i risultati entro breve !!!! Grazie per "esserti sbizzarrito" !!!!!

 

 

 

  
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