Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Risa_chan    24/05/2010    1 recensioni
Con tutta probabilità avrai capito come è fatto, che razza di pagliaccio sia. ma, non so se puoi immaginare quanto sia straziante vederlo disteso lì con quella marea di tubicini, pallido, sospeso tra la vita e la morte,e, sapere che un piccolo soffio di vento può spengere il suo sorriso per sempre. sopratutto per chi lo conosce da anni e ha imparato a convivere con le sue pazzie. sono quelle cose che, quando le incontri, le odi, ma non potrai mai farne a meno XD attenzione potrebbe essere leggermete OOC, spero non troppo comunque!*** Ff rivista e corretta
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Cosa significa commissario?” chiese Dragon apparentemente tranquillo.

“E’ probabile che vogliono concludere in fretta. C’è stato troppo rumore, probabilmente. Di solito, i tempi sono molto più lunghi; parlo però di quei gruppi ben organizzati.  Ci sono più gruppi: quello che compie materialmente il rapimento, quello che lo consegna hai carcerieri, e uno appunto che tengono l’ostaggio. Poi c’è l’addetto con i contatti alla famiglia. Chiamano solo quando sono sicuri che sia tutto a posto, e può arrivare anche dopo settimane. Senza contare che, più tengono sulle spine i famigliari più si assicurano di essere ubbiditi. Ma, questo è un caso particolare; Non è tanto il riscatto che interessa, vogliono fare le cose veloci perché si vogliono fare notare. E non sono di certo esperti.”

“Quindi, come vuole agire per liberare mio figlio?”

Il commissario tremò, lo sguardo deciso, serio e carismatico di Monkey D. Dragon lo mise in soggezione.

“E’ opportuno fare come dicono, per ora. Prederemo in seguito le giuste precauzioni.”

“Uh, ma che bella idea! Ma sì facciamo come dicono loro! Magari dandogli i soldi e lasciandoli andare! Sa, saremmo stati capaci di farlo anche da soli!”

“Ace!” gridarono in coro Grap e Dragon.

“Torna di là, sei troppo.”

“E No! Stiamo parlando di MIO fratello, e io non ci sto ad aspettare i comodi di quei bastardi!”

Grap bloccò il giovane per le spalle e lo guardò come non aveva mai fatto.

“Hanno il coltello dalla parete del manico. Tengono Rufy, e potrebbero fargli del male in qualsiasi momento. Premerli nel momento in cui Rufy è al sicuro è la cosa migliore per lui.”

“Ammiraglio! È arrivata sua moglie, signore!”

Risako-chan?!”

“Perché, Grap, hai alte mogli per caso?”

Una donna alta e imponete si materializzò nella stanza.

“Nonna!”

“Ciao, tesoro. “ salutò il nipote baciandogli la guancia.

“Non ti avevo detto  di rimanere  a casa?”

E, il gelo scese all’lampeggiare di quella luce negli occhi di Risako.

“Il mio piccolo Rufy non è stato ancora liberato, vedo.”

“Risako-chan. Non è semplice.”

“Lo so. Sono qui, proprio  per questo. Provvederò io  a mettere insieme la somma.”

“Sì, penso che sia meglio così. Grazie.” Disse Dragon.

“Tutto per il mio piccolino. Su, Ace, vai di la da Aiko, ha bisogno di te.”

“Va bene.”

“Perché a me non da retta mai?!” pensò offeso Grap.

Mentre Ace usciva dalla stanza Risako si voltò verso Dragon e Grap e disse: “Cerchiamo di concludere il più presto possibile.”

Dopodiché uscì dalla stanza decisa a fare la sua porte.

***

Poggiò la borsa sul tavolo che inevitabilmente si rovesciò lasciando scivolare le banconate nuove di zecca che odoravano  di soldi appena stampati.

Il poliziotto alzò un sopracciglio alla vista di tanto denaro in mano di una liceale.

“Come…”

“Riuscirete mai a trovarlo. Non è messo bene per niente e di questo passo lo troverete morto. Ma, io posso aiutarvi. So dov’è.”

“Chi?”

“Ma Mokey D. Rufy, ovviamente.”

L’uomo scrutò attentamente l’iridi d’ammbra della ragazza prima di prendere il ricevitore in mano e comporre un numero.

“Commissario? Abbiamo una testimone che afferma di conoscere la posizione esatta di …. Capello di paglia.”

Tibby rimase immobile cercando di cogliere il più possibile da quella conversazione, così piena di parole in codice.

“S’accordo.” Rispose in fine. Il poliziotto finì la chiamata.

“Perché hai chiamato Lu cappello di paglia.”

“semplice temiamo che qualcuno intercetti la chiamata. Non certo dai rapitori. Ora basta con le domande. Hai detto di sapere la sua posizione, giusto? Allora parla, e poi faremo una lunga chiacchierata.”

E Tibby di certo non si sprecò, e svuotò il sacco.

***

A casa Monkey il tempo sembrava non passare mai, ogni minuto durava ore, tuttavia al tempo stesso c’era la sensazione crescente di star perdendo un mucchio di tempo, ogni minuto ogni secondo che passava, ricordava loro lo scorrere inesorabile del tempo.

Zoro silenziosamente si alzò dal suo posto  per dirigersi in bagno. Nessuno lo fermò o gli chiese nulla, troppo presi dai loro pensieri. Zoro aveva un pessimo senso dell’orientamento, e sempre i suoi amici si preoccupavano di  questo.

Quella volta era un caso al di fuori del normale: Era tutto così  strano.

Per loro non era strano separarsi, non li faceva preoccupare, perché sapevano che prima o poi si sarebbero ritrovati.  Ogniuno di loro aveva dei obbiettivi, e capitava che, per questo, non potevano stare sempre insieme, avevano interessi di versi e avevano impegni che non potevano conciliare con quelli degli altri, come giusto che sia. Sapevano però, che la loro amicizia sarebbe rimasta intatta, a dispetto  del tempo, degli impegni, delle circostanze ognuno di loro ci sarebbe stato per l’altro: Tutti per uno, uno per tutti, quel tipo di legame che niente avrebbe potuto spezzare.

Ma non era mai mancato Rufy, non era mai mancato quello che li aveva uniti così profondamente, l’artefice, l’idiota che era riuscito ad unire persone diversissime come  era loro. Più il tempo passava, più il vuoto in loro cresceva. Era qualcosa di devastante.

Fu per questo che nessuno disse nulla, anzi quasi non si accorsero. Manco a dirsi, Zoro si perse per quei corrodi che ha lui sembravano infiniti.

Non fu un male, tuttavia.

Zoro si arrovellava per ritrovare la via giusta quando si fermò davanti ad una porta semichiusa. Si era fermato perché aveva sentito distintamente la voce del commissario provenire dalla stanza.

“Davvero? Siamo proprio sicuri?”

….

 Il commissario non disse più nulla, evidentemente il commissario stava parlando al telefono con qualcuno del comando.

“Accidenti, e chi ci aveva pensato! Il ragazzo è tenuto in vecchia fattoria disabitata  fuori città. Ma, è ben visibile?”

 

“Su una collina ad est … fammi pensare, se ho capito bene, possiamo circondarla con facilità senza farci vedere.”

“Mm … dammi le coordinate precise, allora, 13°… 30 … e 35. Perfetto! Organizziamo il tutto per le operazione, più infretta possibile!”

***

Zoro, non si sa come, riuscì a tornare dagli amici. Spalancò la porta e urlò: “13° 30 35!”

Tutti lo guardavano perplessi.

“Ma ti sei impazzito, marimo?!” esclamò Sanji

Aveva ripetuto quei numeri per tutto il percorso cercando di trattenerli alla mente, e era tanta la voglia di agire che aveva finito per urlarli per davvero.

Zoro guardò Sanji e gli fece segno di seguirlo di fuori.

 

Zoro raggiunse un angolo nascosto e si fermò lì, si guardò in giro poi volse l’attenzione all’amico.

“Allora? Che c’è? Che eri idiota lo sapevo, non pensavo fino a questo punto.”

Zoro ringhiò: “Senti cuocastro..lasciamo perdere! Non ho tempo per litigare con te!”

Fece una pausa poi, più piano disse: “ Stammi a sentire, abbiamo bisogno di un piano il più presto possibile.”

***

“Merda! Ne sei sicuro?!” chiese l’ennesima volta il biondo.

“T’ho detto si! Io non voglio stare qui con le mani in mano, quindi, lì seguiremo!”

I due camminavano svelti, già macchiando sul da farsi. Nami era l’unica persona capace di portarli in quel posto, Zoro non avrebbe preferito che rimanesse a casa, ma non c’era altro modo; Franky li avrebbe accompagnati con l’auto.  Robin e Brook avrebbero fatto da diversivi.

“Non dobbiamo farci accorgere da Aiko-san. Non fare mosse false Marimo.”

“Non farle tu cuocastro.”

Ormai nulla avrebbe potuto fermarli.

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Risa_chan