Dio quanto lo odio.
"Facciamo una scommessa?" Mi chiedi, una volta che ti siedi sul tatami.
"Che tipo di scommessa?" Rispondo con un altra domanda, mentre strimpello con la chitarra. Un passatempo inutile, ma fatto con il solo scopo di esercitare le dita ancora intorpidite e malandate.
"Se riesci a suonare la chitarra con la mano destra allora ti darò...ehm... Ti frughi nelle tasche e tiri fuori due banconote da 100 yen e qualche moneta, ..Quello che ho!"
"E se perdo?"
"Semplice, ti fai fottere dal sottoscritto!"
Inutile dire che quella tua aria da emerito coglione non se ne andrà mai. Nemmeno quando ti butto fuori di casa.