Salve.
Non so se avete notato, ma ho alzato il rating a giallo. Non si sa mai.
XD
Ammetto, di essermi divertita un sacco a scrivere questo capitolo,
l’amica a
cui faccio leggere prima il capitolo ha riso per tutta la prima parte
del
capitolo. XD Le piace un mondo Sae e quindi
… XD
Va bene … Allora finalmente Ash le ha spiattellato in faccia quel “Ti
amo!”,
era ora, no? Ma Misty ...?
Beeene, ora vi lascio. ^^
Fedesakura:
Come già detto, sono davvero dispiaciuta per non aver risposto alla
recensione
dello scorso capitolo, ma non l’avevo proprio vista, quindi ti prego di
scusarmi. ^^ Ash finalmente ce l’ha fatta!
Beh, Paul è effettivamente un pochino imbarazzato. XD Sono
felice che il
capitolo ti sia piaciuto. ^^ Rinnovo le mie scuse, e ti ringrazio per i
complimenti. A
presto! ^^
FairyFlora:
Sono felice che i capitoli ti siano piaciuti!
E oddio … Davvero ti piace così tanto Sae? Sono davvero
felice, felice,
felice. XD Le scenette tra Drew e Vera mi divertono sempre. Mi piace un
sacco
scriverle. XD Grazie per i complimenti, spero che anche questo capitolo
ti
piaccia! XD A presto!
mistyemily:
Grazie, e tu sei gentilissima! Ahah, hai ragione quei due sono dei gran
timidoni. XD Beh, ognuno ha i suoi gusti! XD Io Lucinda non la amo né
la odio.
Mi è neutrale. XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^
Hikarydream:
Grazie mille, sono felice che la storia ti piaccia. ^^ Spero di non
averci
messo troppo. ^^ A presto!
Sara_Twilighters:
Sono contenta che Sae e Lance ti piacciano. XD Comunque, non ti sei
persa molto
nello scorso episodio, se non sbaglio c’erano solo Ritchie e Sparkly.
^^ Spero
che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^
_marhe
96 xD_:
Sono felice che le coppie ti siano piaciute. ^^ Sì,
sì Pikachu è tanto carino. XD Spero che anche questo capitolo ti
piaccia. A
presto! ^^
mini
ichigo fine:
Oh, davvero è la prima? Non ti devi
scusare, anzi sono felice che sia la prima che tu abbia letto, mi fa
sentire
euforica. XD Sono
davvero contenta che
la storia ti piaccia tanto! Un bacio, a presto! ^^
Hikary_a18:
Già finalmente Ash si è dato una mossa. XD Eheh, Lucas mi piace sempre
di più,
devo ammetterlo. Le uova si schiuderanno un po’ alla volta. Riguardo il
Pokémon
di Lucas sono un po’ indecisa, ma mi atterrò a quel che ho visto
all’opening
del movie dei Pokémon. XD Comunque, spero che il capitolo ti piaccia!
^^ A
presto! ^^
Capitolo
14
“Allora!”
Esordì Sae sistemandosi davanti alla porta.
“Avete preso le vostre uova?”
Le ragazze annuirono contemporaneamente, mostrando gli zaini rigonfi.
“Bene! Allora, andiamo a fare compere!” Esclamò ridendo, mentre le
ragazze la
seguivano con un sorriso divertito sulle labbra.
“Ehm … Come ci arriviamo a Kyoto?” Domandò Lucinda. “Siamo piuttosto
lontani.”
Commentò osservandosi attorno.
“In macchina.” Rispose Sae indicando una cabriolet nera parcheggiata
poco più
avanti.
“Ma … Sae, tu non hai diciotto anni.” Disse Vera titubante.
Lei sorrise, tirandosi dietro l’orecchio una ciocca di capelli. “Beh,
ho un
documento falso.” Disse estraendo la sua patente.
Le ragazze si avvicinarono osservando l’età che compariva scritta sulla
patente.
“Ma …”
“Anche Lance ce l’ha.” Aggiunse cercando di discolparsi. “E’ normale
per noi.”
Spiegò sperando di tranquillizzarle. “So guidare benissimo, davvero!”
Le
rassicurò alla fine.
“Ecco …” Tentennò Misty.
“Beh …” Mormorò titubante Vera.
Sae alzò gli occhi al cielo. “Bene, vi sentireste più al sicuro se a
guidare
fosse Lance?” Domandò con un sospiro, immaginando già la risposta.
“Sì!” Esclamarono all’unisono.
Sae sbuffò. “Bene …” Mormorò dirigendosi in casa. “Vado a chiamarlo.”
Ma perché nessuno si fidava della sua guida?
“Ah, Sae!” La chiamò Misty, prima che entrasse in casa. “Ecco,
potrebbero …
potrebbero venire anche i ragazzi?”
Quando ore prima Ash le aveva detto di amarla, era rimasta in silenzio.
Non era
riuscita a spiccicare parola. Magari … Se fossero rimasti soli, avrebbe
preso
il coraggio a due mani, e sarebbe riuscita a rispondergli adeguatamente.
“Non ci entriamo tutti lì dentro.” Ribatté Sae. “Facciamo così …” Disse
vedendo
l’espressione dispiaciuta delle ragazze. “Giocatevela, chi vince può
decidere
chi portarsi. Io intanto vado a chiamare Lance.” Concluse entrando in
casa, con
un sorriso divertito sulle labbra alla vista delle ragazze che si
preparavano a
battersi a sasso carta e forbici.
“Lance!” Urlò bussando alla sua camera. Non ricevendo risposta, abbassò
lentamente la maniglia, sbirciando dentro.
Dragonite dormicchiava sul letto, occupandone la maggior parte dello
spazio.
“Lance?” Riprovò entrando nella stanza.
Quando la porta che conduceva al bagno si aprì, Sae dovette voltarsi di
scatto,
mentre il suo imbarazzo saliva alle stelle.
“Sae!” Esclamò stupito.
Lei non rispose, mettendosi una mano davanti agli occhi. “Oddio ...”
Mormorò.
Lance scoppiò in una fragorosa risata.
“Non ridere scemo!” Gridò Sae al limite dell’imbarazzo.
S’irrigidì ulteriormente quando sentì le sue braccia che la stringevano
contro
di lui. “Mica ti starai vergognando …” Ridacchiò lui lasciandole un
delicato
bacio sul collo.
“Lance … Sei mezzo nudo e completamente bagnato, certo che mi sto
vergognando!”
Rispose con uno strillo quasi isterico. “Inoltre le ragazze vogliono
che sia tu
a portarci al centro commerciale, perché
non si fidano della mia guida, quindi ti prego, vuoi metterti qualcosa
addosso?”
Le risate di Lance non diminuirono nemmeno quando finalmente la lasciò
libera,
cominciando a vestirsi. “Abbiamo fatto il bagno insieme un sacco di
volte.”
Ribatté tranquillamente lui.
Sae riprese a respirare normalmente, mentre sentiva i vestiti
frusciare.
“Certo, quando avevamo dieci anni.”
“Fatto.” La informò Lance qualche minuto più tardi, nella voce ancora
una nota
divertita.
“Davvero?” Mormorò Sae, continuando a rimanere ostinatamente girata
verso la
porta, e trovando d’un tratto molto interessanti le venature del legno
della
porta.
“Davvero.” Le assicurò Lance ridacchiando.
Sae si girò molto lentamente, gli occhi ancora socchiusi. Focalizzò la
sua
attenzione sui jeans, che fortunatamente aveva indossato, prima di
salire, e
sbirciare su per il petto.
“Okay …” Sospirò sollevata. “Stai bene così.” Disse poco dopo
osservandolo
meglio. I primi due bottoni della camicia erano aperti e i capelli
ancora
leggermente bagnati.
Lui sorrise divertito. “Anche tu.” Disse osservando la gonna a balze
che le
lasciavano scoperte le lunghe gambe e la maglietta blu a maniche corte.
“Non fare il ruffiano …” Borbottò tirandogli un pugno sul braccio.
“Andiamo.”
Concluse tirandoselo dietro.
Quando arrivarono fuori, notarono Vera e Lucinda sedute con un
espressione infastidita,
mentre Misty cercava di nascondere un sorriso compiaciuto, osservando
Ash che
la invitava a sedersi su di lui.
“Complimenti Misty, hai vinto.” Si congratulò Sae osservando i due
ragazzi
abbassare gli occhi imbarazzati. “Bene, ecco qui Lance, visto che non
vi fidate
della mia guida.” Disse dopo qualche secondo, indicando Lance accanto a
lei,
che le chiedeva le chiavi.
Lucinda e Vera si scambiarono un’occhiata sollevate. “Grazie.” Dissero
in coro,
suscitando un sospiro sconfitto da parte di Sae.
*******************************************************
“Voilà.”
Esordì Sae scendendo dalla macchina, e
indicando un enorme edificio di dodici piani.
Le ragazze lo guardarono sorprese.
“Wow
…” Mormorarono in coro.
“Allora, aspettate qui un momento.” Disse Sae dirigendosi verso un
bancomat.
“Quanto vuoi prendere?” Domandò Lance appoggiandosi al muro affianco a
lei.
Sae scrollò le spalle. “220000 Yen?” Domandò più a sé stessa che a
Lance, che
alzò un sopracciglio stupito. (Sono circa 2000 euro. NdA)
“Così tanto? A testa?”
“Beh, devono comprarsi vestiti per un mese.” Spiegò noncurante. “E poi
toccherà
agli altri ragazzi.”
Lance sospirò accondiscendente.
“Tocca a te.” Disse Sae spostandosi leggermente per permettergli di
immettere
il suo codice.
“Ehi! Cosa state facendo?” Domandò Ash avvicinandosi ai due ragazzi.
“I soldi.” Spiegò semplicemente.
“Volete … Prestarci tutti quei soldi?” Domandò Misty guardando allibita
le banconote
che avevano tra le mani che uscivano dalla fessura del bancomat.
“Eh? No!” Rispose prontamente Sae, suscitando un sospiro di sollievo da
parte
delle ragazze. “Sono regalati.” Aggiunse un attimo dopo.
“Non possiamo accettarli!” Esclamò immediatamente Vera.
“Niente storie.” Disse Lance alzando gli occhi al cielo.
“No, non se ne parla.” Intervenne Misty un secondo più tardi.
Sae sbuffò annoiata. “Beh, noi entriamo.” Disse prendendo per mano
Lance e
scappando dentro il centro commerciale. “Usateli con saggezza!”
“Sae, aspetta!” Urlò Lucinda.
“Ci vediamo tra tre ore all’entrata. Ciao!” Gridò in risposta, sparendo
insieme
al suo ragazzo dentro un ascensore.
“Ci
ha fregati.” Borbottò Vera.
“Ehm … Ragazze, noi andiamo a dare un’occhiata in giro.” Disse Misty,
mentre
Ash le prendeva la mano.
“Ma … Misty aspetta …” Lucinda non riuscì a concludere la frase, che
entrambi
le avevano salutate con la mano e si erano diretti a passo spedito
verso un
ascensore.
“Abbandonate …” Mormorarono in coro, quando rimasero sole.
“Beh, abbiamo un sacco di soldi, andiamo a provarci qualcosa?” Propose
Lucinda,
dopo essersi ripresa.
Vera annuì sconfortata seguendo l’amica, nel primo negozio di vestiti
che
trovarono.
“Entriamo
lì?” Domandò Ash indicando un negozio di
peluche.
Misty lo guardò sorpresa. “Okay …” Rispose titubante. “Cerchi qualcosa
in
particolare?” Domandò osservando il suo ragazzo aggirarsi per gli
scaffali.
Ash annuì, concentrandosi su una mensola in particolare.
“Ash, ma cosa …?”
“Aspetta.” La interruppe lui. “Mi puoi fare un favore?” Domandò
osservando gli
occhi azzurri della ragazza.
Misty annuì automaticamente.
“Okay …” Fece prendendo un grosso respiro. “Allora, dovresti metterti
lì …”
Disse indicando un angolo del negozio. “E tenere gli occhi chiusi, per
piacere.” Concluse.
Misty alzò un sopracciglio, leggermente infastidita da quella
richiesta. “Perché?”
Domandò incrociando le braccia al petto.
“Ti prego Misty!” La supplicò lui.
La ragazza sospirò. “Va bene …” Acconsentì, dirigendosi verso il punto
indicato
da Ash.
Il ragazzo sorrise sollevato, quando finalmente, dopo un’ultima
occhiata
perplessa, ed alquanto minacciosa, Misty si decise a chiudere gli occhi.
“Scusi.” Disse voltandosi verso la commessa. “Potrebbe prendermi … ehm,
quel
pupazzo lassù?” Domandò indicando l’animale di pezza sull’ultimo
scaffale.
Misty
sbuffò per la quinta volta consecutiva.
Finalmente aveva deciso di rispondere a quel “Ti amo” e il suo ragazzo
che cosa
faceva?
La mollava in un angolo, da sola, con gli occhi chiusi, come una povera
idiota.
Oh, ma gliela avrebbe fatta pagare. Appena fosse tornato gli avrebbe
assestato
un bel pugno nello stomaco.
“Puoi aprire gli occhi, adesso.”
La voce di Ash la fece sobbalzare, e aprì di scatto gli occhi, pronta a
fare
ciò che aveva pensato solo un attimo prima.
Si bloccò di colpo, vedendo ciò che il ragazzo reggeva, a stento, tra
le
braccia.
Un orso di peluche, grande tre volte lui, che abbraccia con le zampe un
cuore
grande quanto il suo stomaco, con su scritto “I love you.”
“Ecco …” Cominciò lui, notando l’assenza di un qualche tipo di reazione
da
parte di lei. “Non voglio forzarti, in alcun modo. Ma …”
“Ash …”
“No. Aspetta!” La bloccò lui. “Se mi interrompi adesso, finirò per non
riuscire
a dirti quel che vorrei dirti.”
Misty lo guardò sorpresa. Quasi non sembrava lui. Era maturato tutto ad
un
tratto?
“Siamo stati amici sin da piccoli, e alla fine avevo cominciato a
considerarti
come una specie di sorella tiranna.”
Misty alzò un sopracciglio, guardandolo di sbiego.
“Beh, ti ricordi quando sei uscita la prima volta con Tracey?” Domandò
passandosi una mano imbarazzato tra i capelli. “Ecco, in quel momento
ho capito
di non averti mai considerato veramente come una sorella. Non mi era
ancora
tutto chiaro, ma adesso lo è.”
Misty con un cenno della mano, lo invitò a proseguire, mentre il cuore
le accelerava.
“Quello che voglio dire è che … Io ti amo.” Disse tutto d’un fiato. “Ma
…
Magari se tu non sei pronta … E beh a dire il vero, anche io non lo
sono molto,”
Ammise sorridendo nervosamente, senza staccare i suoi occhi da quelli
azzurri
di lei. “Però volevo che tu sapessi … I sentimenti che provo per te. E
nel caso
… Tu non … Beh, hai capito.” Concluse porgendole l’orsacchiotto alla
ragazza.
“Oddio …” Sussurrò Misty prendendo tra le braccia l’orsacchiotto.
“Probabilmente ti avrò sconvolta ma …”
Misty si passo una mano tra i capelli. “Sì. Mi hai sconvolta.” Disse
con un
sospiro, prima di sorridergli. “Ma sono le parole più carine che ti
siano mai
uscite fuori.” Disse posando lentamente il peluche a terra. “E
sinceramente, ti
stai preoccupando per una stupidaggine. Se mi avessi dato il tempo di
parlare,
avrei potuto dirti, che ti amo anch’io.”
Ash sgranò gli occhi. “Tu …”
“Vuoi stare zitto un momento e baciarmi, per piacere?” Sbuffò lei
alzando gli
occhi al cielo.
“Tutto quello che vuoi.” Rise lui passandole le braccia attorno al
bacino, e
appropriandosi delle labbra rosee di lei.
“Che
te ne pare?” Domandò Lucinda uscendo fuori dal
camerino di prova, ed esibendosi in una mezza giravolta.
“Bella.” Commentò Vera con un sorriso. “Prova questo.” Disse passandole
un
vestitino blu mare.
“E’ strano.” Disse dopo un po’ Lucinda cominciando a cambiarsi.
“Cosa?”
“Ritrovarci qui, così.”
Vera sorrise osservando distrattamente le magliette tra le mani. “Come
persone
normali?” Domandò spostando lo sguardo sul suo zainetto, da dove si
vedeva una
parte dell’uovo.
“Già. E’ bello.” Rispose uscendo nuovamente facendo svolazzare le gonna
del
vestito. “Adesso tocca a te. Prova questo.” Disse passandole un paio di
pantaloncini e una maglietta bianca.
“Facciamolo di nuovo.” Propose Vera entrando nel camerino.
Lucinda annuì contenta. “Certo.”
“Un
milk-shake maxi.” Disse Sae sporgendosi sul
bancone.
“Come lo vuole?”
“Uhm …” Sae si girò verso Lance. “Al cioccolato.”
“Arriva subito.” Disse cortesemente la signorina.
“Sicura di riuscire a berlo tutto quanto?” Domandò Lance guardando
l’enorme
bicchiere che cominciava lentamente a riempirsi.
“Certo! E non appena l’avrò finito, dovrai pagare pegno.”
“Lo pagherei volentieri anche adesso.” Rispose lui sorridendo.
Sae alzò, divertita gli occhi al cielo. “Lo pagherai dopo.”
“Ecco a lei.”
Sae guardò stupita l’enorme bicchiere davanti a lei. “Ehm …”
“Qualcosa non và?” Domandò Lance sporgendosi verso di lei, e cercando
di
trattenere le risate.
Sae sbuffò. “Potrebbe darmi due cannucce per favore?” Domandò mentre
Lance
rideva sommessamente.
“Hai perso. Hai perso senza neanche cominciare.” Commentò Lance mentre
si
sedevano ad un tavolino isolato.
“L’ho fatto apposta.” Replicò Sae cominciando a bere dal bicchiere.
“E’ un peccato. Adesso non potrò pagare pegno.”
Sae scrollò le spalle, posando il bicchiere sul tavolo. “Non assaggi?”
Lance annuì, sorridendo
divertito ed
avvicinandosi a lei. Lentamente posò le sue labbra su quelle sporche di
cioccolato di lei, prima di allontanarsi leggermente e sorridere
dell’espressione
stupita di lei.
“E’ buono.”
Sae ridacchiò, passandogli un braccio attorno al collo. “Allora
potresti
assaggiarlo di nuovo, no?”
“Comunque
quell’orso è bellissimo.” Lo informò Misty.
“Ho gusto, io.” Rispose Ash sollevando il pupazzo da terra e
caricandoselo
sulle spalle.
“Allora non ti dispiacerà aiutarmi a scegliere qualche vestito carino,
vero?”
Domandò Misty trascinandolo verso il negozio davanti a loro.
“Oh … no …”