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Autore: DiKey    24/05/2010    3 recensioni
Ecco qui il terzo ed ultimo capitolo della Serie "il leone,l'angelo,il drago", ambientata due anni dopo la fine de "La profezia". Una faccenda creduta chiusa è stata semplicemente lasciata in sospeso, ed ora si ripresenterà con gli interessi.. In quest'ultimo capitolo saranno presenti tutti i personaggi che hanno avuto un ruolo all'interno della saga, ed a loro che mi riferisco con "un po' tutti." Ognuno di loro ha ancora un ruolo da giocare..
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il leone,l'angelo, il drago'
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Capitolo 10 Cid sputò sangue per terra. Da quanto tempo non sentiva il sapore in bocca...almeno vent'anni? Beh, non si poteva certo dire che gli era mancato. Chiuso nella sua cella d'isolamento, con la sola compagnia delle guardie che ad intervalli regolari entravano e lo riempivano di calci su tutto il corpo, ma evitando la faccia; Cid allora si chiudeva in posizione fetale portandosi le ginocchia al petto e stringendo le braccia intorno alle gambe tenendo i gomiti poggiati sui fianchi. Le guardie sghignazzavano, gli davano del poppante...che idioti! Quella posizione era l'ideale quando non ci si poteva opporre: permetteva di difendere reni,fegato e milza evitando quindi danni agli organi vitali. Non che que calci non facessero male, ma meglio ricevere un calcio sul muscolo della gamba che nei reni. Cid cercò di pulirsi gli occhiali utilizzando il gilè, notando con disappunto che la lente sinistra si era rotta. Sospirò infastidito e si passò la mano dietro la nuca

"Uffa..avrei dovuto farci più attenzione. Peccato."

La porta si aprì e Caraway entrò scortato da due guardie

"Buona sera Fury. Noto che il mio taglio ti rende molto più carino del solito."

Caraway non rispose subito. Si limitò a fare un abbozzo di sorriso e poi si abbassò chinandosi su un ginocchio per guardare Cid negli occhi

"Spero che il servizio sia stato di tuo gradimento."

"Ho delle lamentale da fare sul servizio in camera e sul cibo. Per il resto tutto bene grazie."

"Tre giorni Cid. La tua era sta per finire."

"La nostra era Fury. Anche tu ormai sei al tramonto, e te ne sei reso conto. Tu, io e Laguna Loire dobbiamo solo uscire di scena con dignità."

Caraway lo guardò sprezzante un'ultima volta e si rimise in piedi. Sollevò il piede e colpì Cid di piatto tenendolo schiacciato alla parete per diversi secodi, premendo sullo sterno. Poi si girò e se ne andò.

"Loro non verranno Fury. Non sono stupidi."

Caraway si voltò un'ultima volta con una macabro sorriso stampato sulla faccia sfregiata

"Non faranno gli stupidi...ma faranno gli eroi. Il risultato è lo stesso. Oh, non ti dispiace se ti lascio un po' di compagnia, vero?"

***
I Phalanx se ne erano andati. Avrebbero inoltrato una richiesta di grazia a Caraway, ed erano ragionevolmente certi che Laguna avrebbe fatto lo stesso. Sommando anche Balamb e Trabia, il mondo intero avrebbe chiesto la grazia per Cid Kramer e Caraway non sarebbe potuto rimanere indifferente ad un tale appello.
O almeno questo era il parere dei Phalanx.
Cid era un privato cittadino che si era introdotto nella casa del Presidente Galbadiano, che aveva lottato contro di lui e lo aveva ferito. Il che voleva dire che secondo Crisis, non potevano fare niente senza intromettersi nelle faccende di uno stato sovrano: sarebbe potuto scoppiare un caso diplomatico. E cercare di farlo evadere sarebbe stato un motivi più che sufficiente a causare una guerra.
E quello che dava più fastidio era il fatto che i Phalanx avevano ragione.

(odio tutto questo...)

(quando l'unica cosa che senti giusta è quella "sbagliata")

Squall si era ritirato nel suo ufficio ed aveva dato ordine di non far passare nessuno,decisamente non era quello il momento. Sapeva che Crisis non avrebbe permesso ai suoi di intervenire,ed in più sapeva anche che qualora avessero intrapreso una qualsiasi azione non avrebbe potuto contare sul loro sostegno. Tutto quello che potevano fare era rimanere a guardare. Probabilmente Cid lo sapeva...era il suo modo di uscire di scena?
Vi fu un trillo all'interfono, Squall premette il tasto e rimase sorpreso nel sentire la voce di Dania Prox

"Comandante...ha per caso visto Zell? E' irrintracciabile da due giorni"

"Ha chiesto una settimana di licenza da passare con la famiglia a Balamb.."

"No, ho controllato..lì non c'è..e non l'hanno visto."

Squall ebbe un brivido freddo alla schiena. Si poggiò la mano sulla fronte e cercò di rintracciarlo al cellulare, che squillò a lungo ed a vuoto.

(vuoi vedere che quell'idiota....)
***

(Al diavolo la diplomazia!)

Zell era partito da solo. Non se la sentiva di coinvolgere nessun altro, o meglio, temeva che gli altri avrebbero cercato di intraciarlo in tutti i modi possibili ed immaginabili. Si era tinto i capelli, che adesso erano neri,lisci e lucidi, fatto crescere baffi e pizzetto e per finire si procurato dei documenti falsi; il modello di base era del Phalanx Ravenant, Zell ci aveva messo le mani sopra e le aveva modificate per adattarle alla sua persona: non era bravo solo a copiare gli anelli..
Era andato a FH con un trasporto SeeD rapido insieme ai vari medici ed aiuti umanitari destinati ad aiutare i profughi di Dollet. Nessuno fece caso a lui, e potè utilizzare il ponte di FH per raggiungere il territorio Galbadiano. le guardie di confine credettero senza problemi alla sua nuova identità...e forte di questo suo nuovo potere riuscì anche a requisire un trasporto terrestre dell'esercito Galbadiano.
I soldati Galbadiani erano stati addestrati a non pensare, tutto ciò che dovevano fare era ubbidire ciecamente agli ordini.
Guidò per ore ed ore sotto il sole cocente del deserto, finchè raggiunse finalmente la sua meta: la prigione distretto-D.
Scese dal mezzo ed guardando quelle enormi trivelle conficcate nella sabbia ebbe i brividi. Ricordava ancora bene tutto quello che aveva dovuto passare in quella prigione, e non aveva ancora perdonato i galbadiani di quello che era successo. E lui era rimasto lì solo per poco...
Camminò a testa alta, schiena dritta e petto in fuori per le scale d'acciaio che lo guidavano alla torre, sebbene in questo momento solamente la punta era visibile. I soldati all'ingresso lo bloccarono e gli chiesero di identificarsi. Lui prese il suo documento d'identificazione e lo gettò in faccia al soldato più vicino.

"Tenente Colonnello Daniel Blackeye. Avete altre domande stupide da fare prima che vi faccia dimezzare lo stipedio?"

Ottima imitazione di un borioso ufficiale Galbadiano. Ed anche la divisa,era una copia perfetta! Gli alti ufficiali erano esentati dal vestire la divisa rossa con placche d'acciaio, ma indossavano dei pantaloni color fumo ed una giacca dello stesso colore ma con le cuciture violacee. Inoltre, era abitudine diffusa tra gli ufficiali di non indossare la giacca, ma di portarla sulle spalle, sopra una camicia. Una pistola d'ordinanza ed una sciabola erano appese alla cintura, Zell le aveva prese dal deposito armi del secondo piano del Garden, ma non sapeva usare nè l'una nè l'altra, servivano solo a fare scena.
I soldati lo accompagnarono fino all'ingresso e Zell si presentò di fronte al Direttore del carcere, un ometto basso dalla faccia squadrata, pelato e forse per compensare la mancanza di capelli in testa, dotato di folta barba.

(ma c'è una mascella là sotto?)

"Signore, perdoni la scarsa accoglienza ma non eravamo stati informati del suo arrivo.."

"Non dovevate.Sono qui per il trasferimento del prigioniero.."

"Quale prigioniero?" chiese quello, confuso

"Che domanda insulsa. Cid Kramer."

Se per disgrazia Cid fosse stato incarcerato in un'altra prigione, sarebbe stato difficile spiegare come mai un ufficiale di alto livello lo ignorava. Con le mani nelle tasche,Zell incrociò le dita.

(fa che sia qui, fa che sia qui, fa che sia qui...)

"Ah,Kramer si. Lo teniamo in cella d'isolamento. Ma non sapevo che bisognasse trasferire il prigioniero..."

"Ovvio. Temiamo interventi dei mercenari del Garden di Balamb, quindi abbiamo mantenuto la cosa segreta. Sarà trasferito in una nuova località fino al giorno dell'esecuzione."

"Oh si capisco..."

Ma dal tono di voce non sembrava che avesse capito granchè. Temporeggiò, e Zell iniziò a perdere la pazienza.

" va bene. Però bisogna compilare comunque questo modulo virtuale, sa che le formalità sono fastidiose..."

"No. Il trasferimento deve rimanere top-secret, non possiamo rischiare fughe di notizie."

"Si lo so, è fastidioso, ma è necessario. Signore, potrebbe darmi il suo ID?"

A Zell si mozzò il fiato. Lui non aveva ID. Nel suo travestimento perfetto aveva dimenticato una cosa vitale. Come poteva rispondere adesso? Zell si guardò intorno, c'erano solo il direttore e quattro soldati. Qualunque cosa dovesse fare, doveva farla in fretta, perchè la sua esitazione stava iniziando ad insospettire i soldati presenti.

"Lei non ha un ID,vero signore?" La voce del direttore si era fatta acida.

Prima che potesse dire altro, Zell lo colpì con un calcio al mento,talmente veloce da non far neanche capire ai soldati cosa stesse succedendo. Ma si ripresero in fretta: uno calò un colpo di spada diretto alla testa del gallinaccio, ma Zell riuscì ad afferrarlo per i polsi e sollevandolo lo usò come scudo per difendersi dai proiettili che gli altri galbiani avevano iniziato a sparargli addosso. Scagliò la carcassa contro due soldati, atterrandoli ed evocò il potere della magia Haste su sè stesso: il sangue pompò più velocemente che mai, il metabolismo portato ai suoi massimi livelli. Dovette sembrare una scia indistinta al soldato che venne colpito da due rapidi pugni in pieno petto,così potenti da spezzargli le costole ed ucciderlo. Le pallottole sembravano muoversi al rallentatore e Zell le schivò senza problemi prima di saltare contro un altro soldato galbadiano e colpirlo al collo usando la mano di taglio, spezzandoglielo. I due soldati a terra si erano rimessi in piedi, ma Zell evitò le loro pallottole con una capriola all'indietro e poi scagliò contro due magie firaga: le fiamme brillarono e divamparono alte sulla carne dei soldati, che finirono inceneriti dalla magia. Sentì un rumore di passi e prese due mitra, appostandosi vicino alle porte. Un gruppo di soldati entrò, ma il SeeD li riempì di piombo. Zell usò un dispel su sè stesso per porre fine alla magia haste, che sebbene fosse utilissima gli risucchiava le energie tre volte più rapidamente del normale.

"ALLARME INTRUSO! ALLARME INTRUSO!!" La voce del direttore risuonò dolorante ma potente in tutta la prigione.

Zell pensava di averlo messo KO, ma a quanto pare il calcio dato non era stato sufficiente. Sferrò un calcio rotante prima, ed un calcio ad ascia dopo, atterrandolo e spezzandogli la spina dorsale. Ma ormai era tardi, l'allarme aveva già azionato i sistemi di sicurezza.
Scese le scale più velocemente che poteva, atterrando i soldati ed i secondini che gli correvano incontro con dei rapidi pugni. Nella mischia ne riconobbe uno, quello che sette anni prima si era tanto divertito a riempirlo di calci sui reni. Lo sollevò per il bavero della camicia

"Cid Kramer. Dimmi dov'è!"

"Il mo-modulo d'isolamento è bloccato al terzo piano!"

"Grazie!" disse Zell, prima di lanciarlo contro la parete d'acciaio.

Il SeeD si avvicinò alla postazione delle guardie, riuscì a saltare alle loro spalle sfruttando la potenza acquisita da anni di allenamento e di Junction e li afferrò entrambi per la gola e dopo averli sollevati li sbattè a terra. Prese le chiavi magnetiche ed iniziò ad aprire le varie celle: più gente fuggiva più confusione si creava...meno nemici avrebbe avuto addosso. I prigionieri iniziarono a piangere per la felicità, per alcuni di loro la prigione era diventata l'unico cupo, opprimente, mondo conosciuto. Zell gli urlò di prendere un'arma e lottare per la propria libertà, poi saltò sulle scale ed iniziò a saltare i gradini, facendone quattro per volta. Un soldato spuntò all'improvviso alla fine della scalinata, ma Zell lo abbatte con un doppio calcio in volo che lo spinse fino alle transenne, e poi lo colpì ancora una volta facendolo cadere nel vuoto. Zell aveva ancora ben nove piani da percorrere, e non era sicuro che le energie gli sarebbero bastate. Colpì una guardia con un calcio al volto e liberò anche i detenuti del 12° livello. Con un suo enorme stupore, Biggs era tra quelli. L'ex ufficiale galbadiano era molto invecchiato e dimagrito e guardò Zell sorpreso e ridendo

"Com'è che finiamo sempre per reincontrarci in circostanze spiacevoli?"

"Biggs? Che ci fai tu qui?" chiese Zell sferrando un pugno allo stomaco di un secondino, mentre Biggs si impossessava di un'arma ed iniziava a fare fuoco

"Ho cambiato carriera, mi sono dato alla politica...grosso errore!"

"Devo raggiungere Cid al terzo livello?"

"Cid? E' nel modulo d'isolamento se non sbaglio..non ti basta raggiungere il piano per arrivare al modulo. Il modulo è accessibile dai piani solo al primo ed all'ultimo livello, altrimenti rimane sospeso nel mezzo della struttura."

Questo complicava un po' le cose...ma non le rendeva impossibili. Intanto avrebbe dovuto raggiungere il terzo livello. Forse poteva fare un tentativo con la magia levita...certo, poteva farlo però rischiava di finire spiaccicato. L'aveva visto fare molte volte a Fujin...forse poteva tentare di imitarla...o finire schiacciato come una mosca sul parabrezza. Saltò sul cornicione e si lasciò cadere giù.
Biggs si affacciò dalla ringhiera

"Come sempre...pazzi scatenati."

Zell si mise in posizione orizzontale, in modo da vincere l'attrito dell'aria e cadere più lentamente...ora doveva solo calcolare accuratamente il tempo adatto per lanciare la magia. Passava di piano in piano, tenendosi vicino al cavo che reggeva il modulo..il SeeD strinse i denti, adesso iniziava a vederlo...era questione di secondi...era sempre più grande e vicino...Zell chiuse gli occhi prima dell'impatto imminente.

"LEVITA!!"

La maggior parte dei combattenti in grado di usare Junction evitava di perdere tempo con la magia levita, visto che erano veramente pochi i mostri o i guerrieri a servirsi di magie di terra, ma ancora meno erano quelli che avevano scoperto usi alternativi per la magia Levita. Squall l'aveva usata per rimanere in equilibrio sulla Lagunarock I dopo che era stata colpita, Fujin ed i Phalanx la usavano per evitare bruschi atterraggi, o per passare indenni su terreni pericolosi o accidentati.
Zell riaprì gli occhi e per poco non gli venne un colpo: esattamente ad un palmo di distanza dall'acciaio della struttura. Zell, bussò forte

"Preside, si tenga forte!"

Il SeeD iniziò a muoversi a destra ed a sinistra cercando di far dondolare il modulo, che prima leggermente, poi sempre più forte, iniziò a pendere di lato. Il ragazzo si chinò per evitare i proiettili dei Galbadiani e rispose al fuoco evocando una magia firaga, che con sua enorme sorpresa funse da propulsore.

"WHOA! Vediamo se aumentando la dose..."

il ragazzo evocò una magia triple ed iniziò a scagliare firaga sui Galbadiani in fuga,sui muri, dovunque, purchè gli dessero sufficiente energia. Quando smise, il modulo si mosse da sinistra verso destra ad una velocità tale da frantumare le transenne ed atterrare sul piano. Più tardi il SeeD si sarebbe dovuto ricordare di chiedere in prestito della Giada Magica da Selphie per rielaborare qualche firaga.
Scese dal modulo e spalancò la porta con un calcio, trovando di fronte a sè l'ex preside Cid.

"Preside Cid!"

"ATTENTO ZELL!"

L'avvertimento di Cid fu provvidenziale, e Zell si chinò appena in tempo per evitare la lama che stava per abbattersi sul suo collo. La spada trapassò l'acciaio della struttura, provocando uno squarcio enorme che andava praticamente da parte a parte. Il super soldato si mostrò solo ora a Zell, senza maschera.

"Allora Crisis aveva ragione..."

"Zell, è una trappola..."

Logico. Altrimenti entrare qui non sarebbe stato così facile per lui, anche se inizialmente non ci aveva pensato visto che era almeno il triplo più forte di quanto non fosse l'ultima volta. Il super soldato uscì dal modulo e puntò la mano sinistra contro Zell,scagliando una sfera di liquido color verde acido che arrivò contro il muro metallico...e lo corrose fino ad aprire un buco.

"Che roba è?"

"Lo hanno modificato Zell! Utilizza attacchi a base di veleno e spade particolarmente pesanti!"

"Veleno...? Diavolo! Vabbè, l'importante è non farmi colpire,giusto?"

Come per dar prova dei suoi eccellenti riflessi, evitò un secondo attacco di spada e saltando in aria sferrò un potente pugno contro il muso del super soldato, che sorprendentemente parò usando l'avambraccio

(ma che...imparano?)

Zell fece una capriola indietro per evitare uno schiaffo a base di veleno e battè i pugni l'uno contro l'altro, circondosi di scintille rosse e verdi.

"Sono anni che mi alleno in segreto per questo diverso tipo di Junction...ed ancora non lo padroneggio pienamente..ma me lo farò bastare."

Il super soldato gli rispose con uno sguardo vuoto.

I muscoli di Zell triplicarono la loro massa, strappando la camicia. I capelli si fecero lunghi ed arancioni mentre due piccole corna nere spuntavano dalla fronte del SeeD; i canini diventarono affilati e la pelle diventò più scura, come bruciata.

"IFRID....JUNCTION SIMBIOSI PARZIALE!"

Il ragazzo si rimise in piedi ed osservò il suo nemico passare due dita sulla spada che venne circondata da un'aura verde

"Tu sarai anche pieno di veleno..ma in questo momento, io sono il fuoco in persona! Vediamo chi vince!"

Il pugno destro di Zell venne circondato da un'aura fiammante e colpì, venendo intercettato dalla lama velenosa. L'impatto fu tale che i soldati che assistettero alla scena vennero scaraventati a terra e le stesse lamiere di metallo si contorsero per via dell'onda d'urto.

"Non fai più il gradasso, vero stupido Clone?"
   
 
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