Anime & Manga > Marmalade Boy
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Autore: Coccy    21/06/2003    7 recensioni
Una donna seduta davanti al suo diario racconta alcuni avvenimenti accaduti 3 anni prima.....tutti legati ad uno solo che le cambia la vita........in meglio?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Enlacer

Autrice: Coccy

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Questa fanfiction è di proprietà dell'autrice, non può essere utilizzata senza il mio esplicito consenso (basta chiederlo^^) Inoltre tutti i personaggi di Marmalade boy sono ©Wataru Yoshizumi e il mio lavoro non è assolutamente a scopo di lucro ma per pura e semplice passione.

Nota introduttiva:

Dunque per cominciare volevo dirvi che questa è la mia prima fanfiction, l’ho scritta un po’ di tempo fa ma la pubblico solo adesso perché non ne ero sicura e solo dopo l’insistenza di una mia amica eccola qui pubblicata. Quindi dopo averla letta magari vi do il suo indirizzo di posta così ve la prendete con lei^^. Per quanto riguarda il titolo……. “Enlacer” è un verbo francese (una lingua che amo^^) e significa: intrecciarsi, abbracciarsi, avvinghiarsi…..in parole povere è utilizzato quando si vuole dire che due persone (in genere due innamorati) si abbracciano in modo profondo, stretto, insomma un abbraccio più sentimentale diverso da un semplice abbraccio. Di fatti il verbo abbracciare vero e proprio è: “embrasser” che vuol dire anche baciare. Piccola chicca…………per dire “baciare” esiste anche un altro verbo: “baiser” ma attenzione ad usarlo davanti ad un francese…….poiché anche se significa baciare, loro intendono con questo verbo: “fare l’amore”…….. Per quanto riguarda il rating....beh non sapevo quale scegliere! Sono andata sul sicuro ma un PG13 andava cmq benissimo, c'è solo una parte un po’ limone^^ (non aspettatevi cose perverse o full-lemon)

PRIMA PARTE

Potrei iniziare a raccontarvi di me, del mio lavoro, della mia famiglia bizzarra e di come si sono sviluppati questi 22’ anni della mia vita, ma sapete che vi dico? Non ho proprio voglia di mettermi a fare una di quelle autobiografie alla David Copperfield, con vita, morte e miracoli, di quelle che leggo spesso sui libri di letteratura e che in genere salto sistematicamente……. In fin dei conti questo è solo il mio banalissimo diario, e tutto quello che voglio fare è raccontare ciò che mi è accaduto un po’ di tempo fa. Magari non leggerete mai questo diario, magari un giorno la mia casa andrà a fuoco e ritroverò solo la copertina bruciacchiata, in mezzo a quel vestitino rosa che mia madre ama così tanto, ma che io metterei volentieri nel caminetto o farei un bel falò assieme a quei mattoni di letteratura che noi poveri studenti (anche se adesso non lo sono più..per grazia divina) siamo costretti a sorbirci dalla mattina alla sera, per 365 giorni l’anno.

Stavo pensando…..magari un giorno, quando ormai di me non ci sarà più nulla se non il ricordo, mia figlia potrebbe leggere queste pagine e sorridere pensando ai suoi genitori, magari sperare di vivere anche lei un amore come il nostro. A dire la verità……la mia speranza è quella di diventare famosa e che la gente faccia a pugni pur d’avere queste pagine o anche infinitesimali pezzettini…………..ma so ahimè che non avverrà mai……così mi accontento di mia figlia o dei prossimi figli…….

Un mese, una stagione, o anche una sola notte, un solo ed unico giorno, sono una cosa strana……..insomma possono capitarti tante di quelle cose che elencarle è impossibile, o come nel mio caso, può capitartene una che ti cambia la vita.

Mi chiamo Miki Koishikawa ed ho 22 anni, sono innamorata ormai da quasi 7 anni di un uomo della mia stessa età: “Yuu Matsura” (e questo lo sanno anche i muri)
Il nostro è sempre stato un amore molto profondo dato che assieme ne abbiamo superate di tutti i colori, ma non voglio ricordare a me stessa tutto ciò. Il suo più grande desiderio è sempre stato quello di diventare architetto e per realizzarlo ha dovuto studiare dall’altra parte del globo: “l’America” per l’esattezza New York. Potete di certo immaginarvi che una delle difficoltà di cui parlavo prima è rappresentata proprio da questo. Ho sofferto la sua lontananza, Dio solo sa quanto ho sofferto.
Per quasi 5 anni sono andata avanti con telefonate, fotografie, lettere, e-mail e tutto ciò che non riesce a colmare il bisogno incontrastato di stare vicino alla persona che ami, di sentire il calore del suo corpo anche senza toccarla, di assaporare ogni suo dolcissimo bacio, di sentire la sua voce dal vivo e non modificata da un apparecchio telefonico, o anche semplicemente sapere che dietro al muro della tua stanza c’è lui, disteso nel suo letto che dorme e respira la stessa aria che respiri tu.

Nonostante tutto sono sempre riuscita ad andare avanti, anche perché ho sempre avuto la consapevolezza che anche lui soffrisse esattamente come me, con l’unica differenza che io sono “trasparente” mentre lui è “ermetico”. Grande fortuna la sua per certi versi…….insomma almeno lui se soffre, riesce a soffrire in silenzio, da solo, senza infondere tristezza a chi ti sta accanto……ma io……posso fingere quanto voglio ma se sono triste se ne accorgono a 10 metri di distanza.
Ne sa qualcosa la povera Meiko che grazie alle sedute di psicoanalisi fatte a me sul suo divano (un divano davvero bello…..e comodo) potrebbe diventare una famosa psichiatra, ma pensandoci è meglio se fa la scrittrice…….
In un certo senso la lontananza ha contribuito a rafforzare il nostro legame, dato che ogni volta che tornava a casa, non sprecavamo nemmeno un attimo senza stare assieme.
Riesco a ricordarmi di tutte le volte in cui tornava a casa, l’aeroporto, l’attesa, la corsa disperata dei nostri occhi in cerca dell’altro, i lunghi e interminabili abbracci seguiti da baci così profondi e intensi per compensare
tutti quelli che non avevamo potuto darci. Ricordo che stavamo ad abbracciarci a lungo, e che quando finalmente riaprivamo gli occhi, attorno a noi non c’era più nessuno, a confronto della folla di passeggeri che come noi ritrovavano i loro cari ma che in quanto a tempo nessuno riusciva batterci.
Vivere nella stessa casa è un vantaggio certo………..ma non vi siete mai chiesti quale sia lo svantaggio di vivere in una famiglia “allargata” come la nostra?
Beh ve lo spiego io qual è: la famiglia

Ogni volta che tornava a casa, i nostri genitori gli facevano il terzo grado!
Incredibile! Devono avere qualche specie di potere sensoriale poiché non gli davano nemmeno il tempo di posizionare il piede sull’uscio della porta e di dire “sono a cas……” che eccoli sbucare uno per uno dal salotto, dalle scale, dalla cucina, e sì anche dal bagno, per dire all’unisono:

- YUUUUUU tesoro sei a casa!!!!Com’è andato il viaggio?E’ stato faticoso? Sei stanco? Devi avere fame! Come va l’università? E gli amici? Oh perché non ti fai sentire più spesso? Per te in questa casa c’è solo la tua fidanzatina! Sei ingiusto!!! Ci hai portato dei regalini? Hai per caso quei biscotti dell’altra
volta?E…….

Mamma mia poveraccio!!! E non dimentichiamoci dei nostri adorati fratellini!!!!
Il loro trattamento ve lo risparmio!!
Immaginate di tornare a casa dopo 16 ore di viaggio, come minimo vorreste dormire o almeno starvene in pace e invece…………..
Non ci crederete ma io e lui abbiamo sempre vissuto insieme eppure in casa nostra non stavamo mai soli.

Non siamo mai riusciti in 5 anni a fare una bella vacanza soli soletti nel dolce calore di soli noi due. A parte qualche weekend nulla di più, e credo che sia facile intendere il perché!

Ho sempre desiderato andare in qualche posto, soli soletti anche solo per una settimana, ma che dico anche solo per 3 giorni! Ci sono sempre stati di mezzo: genitori, fratellini, amici che talvolta scoprivano i tuoi piani e zacchete te li ritrovavi nello stesso albergo!
Odio la loro frasetta del tipo:

- Abbiamo saputo che volevate fare una vacanza soli soletti eh?? Non possiamo
lasciarvi soli siamo amici no?^^Eh eh eh!!!!

Il tutto con quel loro sorrisetto da ebete!Che rabbia!

Col tempo cominciai a perdere ogni speranza fino a che un giorno.............

- Miki ho una sorpresa per te!!!
- Davvero!? Di che si tratta???
- Indovina! E' una cosa che volevamo fare da tanto tempo ma non ci siamo mai riusciti....
- Ohhh Yuu! avanti dimmelo!Lo sai che odio gli indovinelli!
- va bene, va bene!!! Tieniti forte! Fai le valigie, portati vestiti per una settimana poiché andiamo a fare un viaggetto........soli io e te!!!!
- E dove si va?
- Al mare....esattamente ad Izu (scegliete voi un'isola tra quelle d’Izu NdA)
- Ma come hai fatto? Insomma così all'improvviso? Tutti gli alberghi sono esauriti dove andremo a dormire? Non è che piantiamo una tenda sulla spiaggia?
- Ma no....che vai a pensare!!!Satoshi oggi mi ha dato le chiavi della sua casetta sulla spiaggia.......ha insistito sul darle a me.....lui sa che noi due....insomma non abbiamo mai fatto una vacanza decente.....!così siccome i
suoi non la useranno mi ha offerto di usarla per questa ultima settimana d'agosto! Io ho accettato ma se non vuoi gliele riporto subito......
- No! E' perfetto!!! Non vedo l'ora d'andarci.....anzi vado a fare subito le valigie!
- Ne ero sicuro! Partiamo domani mattina alle 8......credi che sia troppo presto? Perché se lo è possiamo partire anche più tardi......
- Va benissimo alle 8!!!Più presto partiamo, più presto arriviamo!!!^^

Ricordo che quella inaspettata sorpresa mi rese davvero felicissima!!!Non stavo più nella pelle......di notte non dormì affatto pensando a tutte le cose che avremmo potuto fare assieme.....da soli.....

Quando arrivammo alla casetta, ci accorgemmo che era decisamente small! Ma a noi non importava molto! Entrati al suo interno e salendo le scale avemmo un'altra sorpresa: "c'era solo una camera da letto" E che letto!!!Era una camera molto grande tanto che il letto era matrimoniale e a baldacchino, con le tende bianche
semi-trasparenti, di quelle che anche se chiuse lasciano intravedere perfettamente chi dorme sul letto e cosa fa....
Inutile dirvi di che colore diventarono le nostre facce a questa rivelazione^^

Quel Satoshi Miwa!!!Giuro che in tutta la mia vita non ho mai conosciuto un furbacchione come lui!!!
Ce l'aveva proprio fatta!
Il povero Yuu era il più imbarazzato dato che "l'amico" gli aveva detto che c'erano "2" camere!
Il caro Miwa che ne sa una più del diavolo.......essendo "l'amico del cuore" sapeva tutto di noi, e quando dico tutto, voglio dire proprio tutto!
Non avete capito di cosa parlo? Beh allora se ci tenete tanto a saperlo noi due (io e Yuu intendo) in 5 anni non siamo mai andati oltre dei baci che seppur, talvolta, molto passionali, restavano comunque sempre e solo baci!
Sapete.......a rammentare tutto ciò adesso non posso fare a meno di diventare rossa come una lattina di tomato soup!!! (pelati in scatola^^NdA)

Ma cosa potevamo farci?........Insomma provate voi ad avere un rapporto più intimo col vostro fidanzato quando vi gironzolano intorno genitori, fratellini e chi più ne ha più ne metta!
Senza contare che stavamo insieme solo qualche giorno all'anno e che nel resto
del tempo interagivamo attraverso apparecchi cibernetici!

Una cosa però devo ammetterla..........mi vergogno a dirlo ma sono sempre stata timidissima per quanto riguarda l'intera faccenda........
Ricordo che ogni volta che Meiko mi chiedeva come andavano le cose fra noi (in questo senso intendo) arrossivo e balbettavo una continuazione!!!
L'amore da un punto di vista strettamente fisico è sempre stato per me un mondo inesplorato che desideravo ardentemente esplorare ma che suscitava allo stesso tempo, in me un senso d’angoscia e paura...
In una coppia superare questo livello vuol dire conoscere l'altro in un modo
molto intimo.....il mio corpo per me è sempre stato nulla di che, ho sempre pensato che gli uomini preferiscono le donne che possiedono quelle curve stratosferiche che io non ho mai avuto!

In realtà il problema non è questo......insomma le mie amiche mi hanno sempre detto che avrebbero voluto un corpo come il mio, anche mia madre mi ha rammentato e tutt'ora continua a farlo, che lei alla mia età poteva
tranquillamente passare sotto una porta mentre io seppur magra non potrei mai farlo per naturali impedimenti^^. E poi conosco il mio Yuu e non è certo il tipo che tiene sotto il letto tutti i numeri di play boy, almeno quando ho controllato non c'erano......non è che li aveva nascosti? no ma che dico!!!NO!NO!NO!Yuu non è proprio il tipo!!!Non ce lo vedo proprio nella figura di maniaco!

Tornando al "letto", inutile dire che la nostra reazione era più che giustificata!!Adesso sapete il perché!

- Emmm............Miki ti giuro che non lo sapevo..........cioè.......non sapevo che c'era solo un...letto.......ccredevo che ci fossero 2 camere......Satoshi mi ha detto così!!Accidenti a lui! Mi dispiace.....ma non preoccuparti io dormirò sul divano.....

Era imbarazzatissimo!!!Non l'avevo mai visto così!!!Credo che in quel momento la sua più grande paura era che io pensassi che lui era l'artefice di tutto!!!
Il suo imbarazzo mi imbarazzava!Non volevo che andasse a fuoco così scelsi la via più semplice:

- Mmm.....non preoccuparti va bene così......
- allora dormo sul divano....
- Sei sicuro?
Ecco questo non dovevo proprio dirlo!In quel momento pensai ""Oh no! adesso crederà che lo voglio nel mio letto!Che voglio dormire con lui!Il che è vero ma...ma..non posso farglielo capire! Accidenti! E ora come faccio ad uscirne?Uffa perché deve essere così complicato?""

Credo che la mia faccia in quel momento abbia assunto diverse gradazioni di rosso!

Lui fu più bravo di me.....come sempre del resto!

- Miki ti andrebbe di fare una nuotata??

Genio!.....LUI..........

- s...si!!!!Dammi solo il tempo di mettermi il costume!

Lui andò a cambiarsi in bagno..io rimasi in stanza a mettermi il mio costume celeste.

Ora vi starete chiedendo cosa successe dopo....magari vi state immaginando: un tramonto, i gabbiani, io e lui su una spiaggia deserta, nuotiamo e nell'acqua veniamo colti da un'ondata di passione travolgente, lui che mi prende in braccio, mi porta nella camera da letto, sbatte la porta, mi strappa il costume di dosso, mi stende sul letto in un delirio di gocce d'acqua salate che ricadono su i nostri corpi roventi e...........................NO!
Mi spiace deludervi ma cose del genere succedono solo nei film! La realtà è ben
diversa..........

La spiaggia era zeppa di gente.....facemmo una nuotatina....poi usciti dall'acqua lui mi asciugò timidamente e goffamente con il suo telo da mare.
Entrammo in casa e a turno facemmo la doccia, dopodiché mangiammo della pizza ordinata all'angolo del chiosco che stava al lato est della spiaggia.
Eravamo ancora un po’ imbarazzati per la faccenda del letto.......e posso dire che parlammo a stento 2 volte tutta la giornata!
La vacanza che avevo sempre sognato.....era un vero disastro e tutto per un letto a baldacchino!

A dire il vero mi sentivo offesa in un certo senso!....
Beh avevo paura.....sapete di cosa........ma allo stesso tempo mi offendeva il fatto che lui non mi desiderasse! Insomma metti un comune ragazzo, mettilo da solo in una casa al mare, metti che con lui c'è la sua ragazza, aggiungi poi un letto da favola...........beh se non cede è fatto di piombo!!!
Ero convinta al 98% (non sono mai stata completamente pessimista, lascio sempre un 2% d’ottimismo) che lui non mi volesse!!!
Se poi mi voleva ma fingeva......beh davvero un grande attore!!!
Certo però che sono sempre stata un po’ strana........non volevo andare oltre che un bacio ma mi dava fastidio che non mi volesse!

Daccordo! All'ora non fui molto sincera con me stessa! Pensavo in continuazione:

"Non lo voglio!Non lo voglio!"
In realtà questo era una specie di comando a me stessa ma la verità era un'altra....
La sola idea di dormire fra le sue braccia, di svegliarmi con le sue labbra dolci sulle mie......mi faceva impazzire!!!Lo volevo perché malgrado la paura l'ho sempre amato da morire!!!

Non voglio mettermi a raccontarvi dei 2 monotoni giorni successivi nel quale non successe nulla!!!

Ci fu un giorno che ricordo alla perfezione, il 3° giorno!

Questa è forse una delle parti più interessanti del racconto, quindi seguitene i dettagli.

Erano le 7 della sera, e noi due eravamo in cucina.

Lui se ne stava seduto, con i gomiti sul tavolo intento a leggere una specie di guida turistica, mentre io stavo lavando dei piatti che avevamo usato per fare alcune crepes, di cui ricordo ancora i gusti: nutella, amarena e.......anche se mi viene un po’ da ridere marmellata d'arance! Ne feci una apposta per
rammentargli il mio famoso soprannome, lui sorrise e la mangiò!Erano buone anche se le avevo fatte io! Ad un tratto un bicchiere mi scivolò da mano e cadde in terra distruggendosi.
Mi chinai per raccoglierne i pezzi, ma nello stesso istante si chinò anche lui......mi sfiorò la mano e ci guardammo per un attimo intensissimo dritto negli occhi.....

Era tutto magico!In quell'istante capì quello che volevo e credevo che anche lui lo volesse ma.....

- Sei la solita pasticciona!!!

Si alzò, sembrava infastidito.........da me.
Volevo sparire! Dio com’ero imbarazzata!!!
""Va via.......scappa! Prima che sia troppo tardi! Stupida! Lui non ti vuole!"""
In preda a questi pensieri sentì le lacrime pizzicarmi gli occhi, e prima di farmi vedere piangere....

- non...non mi sento bene........ho bisogno di stendermi.....vado in camera......scusa....

Non ebbe il tempo materiale di rispondere poiché corsi sulle scale e attraversai
il corridoio a tutta forza.........volevo morire!

Ero arrivata alla porta della stanza da letto quando sentì un braccio che mi fermò.......

Era lui......

l'impeto della corsa mi proiettò interamente contro il suo corpo e prima ancora di accorgermene mi strinse a se cercando le mie labbra e baciandole proprio quando gliele offrì.
Il bacio era passionale, tenero, dolce, pieno di trasporto........non mi aveva mai baciata così.
C'era qualcosa in quel bacio che sembrava non voler mai smettere.......
Era come un fuoco che nessuno poteva spegnere.

Andammo verso il letto da soli......No... fu lui a prendermi in braccio dopo aver gettato al suolo il miovestito blu.....
La sua camicia cadde proprio ai piedi del letto.
Non ci furono parole, solo baci, carezze, coccole........
Lui stava su di me gentilmente, mentre mi baciava per il collo, il mento, le labbra, le guance .....

Io ricambiai ogni suo bacio, tra le lenzuola mi portai sopra di lui baciandogli il collo e le labbra. Le sue mani salirono sulla mia schiena accarezzandola e con scioltezza eccezionale mi slaccio il reggiseno buttandolo fuori dal letto.
Mi accarezzò ancora la schiena fino a portarmi con delicatezza di nuovo sotto di lui.
Le sue labbra diffondevano su di me piccoli baci che andavano dalle labbra, al collo, scendendo sempre più giù, dal seno fino alla pancia.
Credevo di impazzire, il mio respiro aumentò ed entrambi cominciammo ad ansimare.
Dal letto volarono gli ultimi indumenti e l'unico pezzo di stoffa era il lenzuolo che soffice accarezzava la nostra pelle.
Per la stanza tutto ciò che si sentiva erano i nostri respiri.
Tra un bacio e l'altro mi sussurrava: "ti amo""ti amo""ti amo""ti amo""ti
amo""ti amo""ti amo"
Il tutto era accompagnato da un delirio di braccia, gambe, mani, labbra......

Ad un tratto si fermò e facendo forza sulle braccia mi guardò in un modo nel quale non mi aveva mai guardata prima. I suoi occhi brillavano e dalle sue labbra uscirono parole che non dimenticherò mai:

- Sei così bella.....amore mio se solo tu sapessi quanto sei meravigliosamente bella....

Sorrisi accarezzandogli il viso dolcemente. Lui abbassò la testa e mi baciò ancora una volta. Sentivo come se le sue labbra volessero divorare le mie e consumarle con le sue.
Portò una mano sulla mia, unendole e intrecciando le dita con le dita fino a fonderle.
Nello stesso momento.........
Un abbraccio.............
Stretto e tenero allo stesso tempo............
Un abbraccio ricco d’emozioni.............
Un abbraccio che mi fece provare una sensazione che mai avevo provato prima..............
Un abbraccio che unì i nostri corpi facendoci divenire un solo essere.

Nella stanza la luce andava dal rosso all'arancio, dall'arancio al blu della notte.
Il sole era tramontato lasciando il posto alla luna che con la sua miriade di stelline che man mano come lampioni si accendevano nel cielo, fece calare la notte su un giorno ormai finito.

Noi.....continuavamo a muoverci in simbiosi, come se quella fosse l'ultima volta, ma in realtà era solo l'inizio.

Sapevo bene tutto ciò cosa comportava. Da quel momento il nostro legame si spezzò, lasciando il posto ad uno nuovo ben più forte del precedente.
Un legame indissolubile.......

Nelle ore successive capì fino a dove potesse arrivare il nostro amore.

Stanca, emozionalmente provata, felice come non lo ero mai stata mi accoccolai a lui poggiando la testa sul suo petto. Era caldo, piccole goccioline di sudore scendevano dai suoi capelli fino al petto.
Sentì le sue braccia stringermi ancora di più a se.
Una sua mano mi accarezzava dolcemente la guancia ed io chiusi gli occhi coccolata da quel movimento. Poi mi strinse ancora di più ed io sapevo che stava per dirmi qualcosa, infatti.....

- Miki........st.....stai bene?
Alzai la testa di scatto e lo guardai negli occhi cercando di capire cosa volesse dire.
mi bastò guardarlo per capire.........
Alzai una mano e cominciai ad accarezzarlo delicatamente scostando i suoi capelli biondi dalla fronte.

- Non preoccuparti......sto benissimo

Io arrossì. Lui prese la mano con la quale lo stavo accarezzando e la baciò per poi tirarmi verso di se per un tenerissimo bacio sulle labbra.

Mi accoccolai di nuovo sul suo petto.

- grazie.....grazie perché quando mi tocchi lo fai con delicatezza.....mi hai fatto sentire coccolata e amata......ti amo.....
Mi alzò il mento e mi baciò scendendo al mio livello e coprendoci con il lenzuolo, ci scambiammo una lunga serie d’effusioni fino ad addormentarci stretti stretti. *~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~




Ci svegliammo l'una nelle braccia dell'altro accarezzati dal tepore dei raggi del sole.
Aprì gli occhi e la prima cosa che vidi furono i suoi occhi nocciola che mi osservavano dolcemente.

- Buon giorno piccolina

"piccolina" questo soprannome! Mi ha sempre chiamato così ogni volta che gli sembravo tenera e indifesa. E' dolce quando mi chiama così........mi sento come un esserino protetto da lui.

- Buon giorno anche a te......Che ore sono?
- le 8 all'incirca........
- mmhhhh..............
- facciamo colazione?
- Si.....magari dopo possiamo andare a fare una nuotata?
- ottima idea....posso fare io per primo la doccia? ti spiace?
- No va pure.....però sì veloce ok?

Ricordo tutto di quella notte e di quel risveglio, le lenzuola avevano il suo profumo e mentre lui faceva la doccia, io me ne stavo lì semplicemente ad assaporarne ogni nota, quando sentì che era uscito dal bagno feci anch'io la
doccia e quando uscì trovai fuori dalla porta un petalo di quei fiorellini rosa di cui l'albero vicino all'entrata della casetta, era gremito. Man mano ne trovai degli altri tutti sparsi per il corridoio, le scale, fino alla cucina.
Li aveva messi sul tavolo, dove vi era una colazione fatta da lui. Ecco il motivo per il quale volle fare la doccia per primo.

Potrei stare a raccontarvi degli altri giorni, ma.....non lo farò poiché ci sono alcune cose che voglio tenere custodite solo nel mio cuore.
Posso solo dirvi che il divano non venne più utilizzato.

La settimana volò e noi tornammo a casa.
Dopo due giorni lui dovette ripartire e tornare in america ed io...come potrete immaginare ritornai al mio stato di tristezza perenne....
In fin dei conti era l'ultimo anno e poi sarebbe tornato da me......avevo aspettato per anni, perché avrei dovuto disperarmi proprio l'ultimo?
Ma il mio cuore soffriva lo stesso.........
Il dolore divenne più sopportabile man mano che si avvicinavano le feste natalizie, fino a quando ancora aeroporto, abbraccio, e 3° grado dei genitori.

Quel Natale a Tokyo scesero soffici fiocchi di neve e l'atmosfera divenne ancor più magica.....

I nostri genitori capirono in un certo senso che avevamo bisogno dei nostri spazi e talvolta ci lasciavano soli e non blateravano quando passavamo tutto il tempo assieme...soli io e lui.

La notte di Natale a mezzanotte andammo a scambiarci i regali su quella piccola collinetta dalla quale si vede tutta Tokyo.

Non vi dirò cosa ci regalammo in quanto per me, per lui, il vero regalo di
natale era il nostro amore.
Faceva freddo, le mie mani erano violacee malgrado i guanti, ma entrambi lo notammo appena in quanto riscaldati dal nostro stretto abbraccio.

Il 1° di gennaio andammo al tempio per esprimere un desiderio.
Di solito il mio desiderio era sempre lo stesso, ma quel giorno pensai attentamente e chiesi una cosa che poi si è avverata. Cosa? Beh come diceva Cenerentola: " I sogni son desideri....."
Non posso svelarlo poiché è lo stesso che ho espresso quest'anno, e vorrei tanto che si avverasse.....
Comunque nel corso di queste pagine lo capirete da soli..........

Anche Natale finì.......era inevitabile.....e lui partì lasciandomi nel mio dolore ancora una volta.

Febbraio arrivò in fretta, ed arrivò in fretta anche San Valentino.
Sapete........erano anni che non lo festeggiavo più. Lui era lontano e malgrado volessi stringerlo e passare con lui il giorno degli innamorati sapevo che non era possibile, così mi accontentavo delle sua lettera di San Valentino.
Ogni anno ci scrivevamo una lettera che arrivava sempre il 13 febbraio.

Era l'unica cosa che riusciva a sollevarmi del mancato San Valentino. In un certo senso era il nostro San Valentino il che rendeva il tutto speciale.
Quell'anno capitò di sabato, il venerdì aspettavo tutto il giorno la sua lettera ma.....non arrivò.
Erano le 9 di sera e chiamai al campus per sapere che fine avesse fatto la sua lettera.
Mi rispose Bill, il suo compagno di stanza.
- M...Miki ehmm.....Yuu non c'è...è andato.....vediamo dove ha detto che è andato?....Ah sì all'inaugurazione di un nuovo edificio progettato da un architetto...come si chiama?...ehmm ti faccio richiamare quando torna....o....ok?
- No lascia stare.....non era importante.....ciao Bill....
Mentì spudoratamente io.......
Sono sempre stata un ingenua lo so... ma ci sono alcune cose che capisco bene.
Anche uno stupido avrebbe capito dalla voce di Bill che c'era qualcosa sotto.

Stavo male.........ero arrabbiata, triste, il mondo mi crollò addosso.......
Lacrime scendevano dai miei occhi come cascate.
Come poteva farmi questo?........dove era andato? E cosa più grave come aveva potuto dimenticarsi del nostro san Valentino?Era l'unico modo di festeggiarlo e lui.........l'aveva dimenticato!=_=
La mia mente cominciò a vaneggiare ed ad immaginare possibili ipotesi........
-Ipotesi numero 1= Se ne è dimenticato perché preso dalla conferenza (l'architettura è la sua fissa.....ma.......Bill ha mentito ne sono sicura)
-Ipotesi numero 2= Ha passato tutto il giorno a cercare un biglietto per me e si è beccato un'influenza, ha mentito per non farmi preoccupare (ne dubito......sono un'illusa-.-)
-Ipotesi numero 3= Sigh, ha incontrato un'altra e non ha il coraggio......sigh..di dirmelo!!!!

Era già accaduto una volta che mi facessi dei mini film così, ma allora mi ero sbagliata (poverino aveva fatto gli straordinari)......eppure anche in quel momento la mia mente ricominciò a sfornare
queste assurdità!

Quant'ero triste!!!!
Stavo da sola in casa....e camminavo avanti e indietro fino a che esasperata decisi di uscire a fare una passeggiata...

Erano le 8 del mattino.....non avevo dormito affatto.....quando uscì di casa mi soffermai davanti alla cassetta della posta con la speranza di trovare la mia lettera.......ma non la trovai (si...come se i postini consegnassero la posta di notte)ad un certo punto non mi andò più di uscire e così rientrai in casa e mi rimisi
a letto.
Continuavo a piangere non facevo altro........ormai.........

Poi sentì bussare alla mia porta, di sicuro è mia madre, pensai, così mi alzai e andai a chiuderla quanto lì per terra, sotto la porta la trovai.............LA MIA LETTERA!

amore mio,
ecco un altro San Valentino fatto solo di lettere.
Ho ricevuto la tua ieri.......ma.....
non voglio risponderti......
non voglio farlo mai più....
Questa è la mia ultima lettera quindi apri la porta e gettala via
poiché è la più brutta che io abbia mai scritto.


Ero distrutta....ancora non riuscivo a crederci.....cosa significavano quelle parole?
Con le lacrime agli occhi aprì la porta, ma non per gettarla come lui aveva detto, ma per andare a telefonargli e cercare di capire il perché....

Ci vollero alcuni secondi prima che potessi riuscire a vedere la maniglia della mia porta e ad aprirla......la mia vista era annebbiata...

L'aprì lentamente e ciò che vidi mi lasciò completamente interdetta.

Yuu stava in piedi di fronte a me con un sorriso radioso sulle labbra e un mazzo di rose rosse fra le mani.

- ce ne hai messo di tempo ad aprire......

Non riuscivo a parlare....onestamente non ci capivo niente.

- I...I..Io.....
Le mie labbra tremavano e prima di pronunciare altro lui si avvicinò e abbracciandomi strettamente mi baciò.
Ci baciammo per almeno 2 minuti....sembrava non dover mai finire.
Lui mi guardò...la sua espressione mutò...divenne preoccupato..fino a che mi
abbracciò nuovamente e accarezzandomi i capelli mi sussurrò piano:

- Amore mio.........perdonami!Io volevo farti una sorpresa non pensavo di farti così male!!!
- Dimmi che mi perdoni- disse guardandomi negli occhi con dolcezza infinita.

Io non dissi nulla, ancora non riuscivo a parlare......lo abbracciai strettamente presa da una gioia infinita.

Fu il S.Valentino più bello della mia vita!!!
Ancora non riuscivo a crederci.....lui era li....con me.......nel giorno degli innamorati!
Non mi è mai importato di questa festività per i cioccolatini e i regali........tutto ciò a cui riuscivo a pensare erano le sue labbra, le sue braccia, il suo abbraccio.......

Sapete, quando si sta lontani da chi si ama......un abbraccio vale più di mille parole.
Ho sempre pensato che in un abbraccio ci fossero una moltitudine di emozioni......
poter sentire le sue braccia, il suo profumo, il suo corpo caldo........
lui è molto più alto di me....e quando mi abbraccia mi copre interamente venendo interamente a contatto con il mio corpicino.

Quando entrambi facevamo il 3° anno d'università, un giorno mia nonna morì.
Così...... all'improvviso.........non aveva mai avuto nulla, aveva sempre avuto una salute di ferro....eppure un giorno un infarto ce la portò via per sempre.
Quando lo seppi sentì il mondo crollarmi addosso! Le volevo un bene dell'anima e perderla per me fu un vero shock!
Quando ero piccola i miei genitori mi lasciavano sempre da lei perché lavoravano.
Io ero triste perché volevo la mia mamma........ma la nonna riuscì a farmi tornare il sorriso e a poco a poco divenne per me una delle persone più importanti della mia vita.
Era dolce la nonna....riusciva a scaldarti il cuore con quella sua voce così tranquilla e delicata....il genere di persone che lasciano il segno.
Per una settimana ero in uno stato di trans, non volevo vedere nessuno, volevo stare solo sola.
Yuu non mi disse nulla.....sapeva che soffrivo...sapeva che le parole erano inutili.
Poi un giorno stavamo io e lui per strada......ci stavamo divertendo un mondo a guardare due bizzarri personaggi che stavano come noi nel centro commerciale al negozio dei biscotti......fino a che ad un tratto vidi in una vetrina una scatola di biscottini inglesi per te.
Non so perché ma scoppiai in lacrime.....
Forse in un lontano angolo della mia memoria qualcosa riaffiorò dal passato, e l'immagine di mia nonna che prende il te con quei biscotti andrò dritta al mio cuore. Erano i suoi preferiti.
In quel momento Yuu mi abbracciò. I pacchetti che avevo in mano caddero.
Non mi disse nulla, mi abbracciò stretta per un tempo lunghissimo.
Smisi di piangere e da quel momento non piansi più per la morte di mia nonna.
Quelabbraccio spezzò l'incantesimo che mi costringeva a non essere più la Miki di sempre.

Ecco casa intendo quando dico che un suo abbraccio vale per me più di mille parole.

Quel 14 febbraio lui preparò nei minimi dettagli una giornata meravigliosa.
Passammo al giornata a fare lunghe passeggiate fra viali di ciliegio, e a stare semplicemente abbracciati assaporando ogni momento che avevamo a disposizione..... alla sera cenammo in un ristorantino italiano di quelli che tanto ama Yuu........ballammo, chiacchierammo, ci stringemmo lungo la via del ritorno.

Per me quella giornata passata con lui............fu tutto.
Ero felice....felice d'aver potuto vivere un giorno così.
Ben presto però questa mia felicità si tramutò in tristezza. Lui doveva partire alle 8 del giorno dopo.
Quando gli diedi il bacio della buona notte, dovetti lottare con me stessa.....non volevo piangere....almeno non davanti a lui! Dopo tutto quello che aveva fatto per rendermi felice, non potevo farmi vedere triste, così riuscì
a fargli un sorriso e a chiudermi nella mia stanza.

Sola nel mio letto, ero girata di lato e i miei occhi pieni di lacrime guardavano verso la finestra.
Mi limitavo a piangere in silenzio, non volendo far sentire i miei singhiozzi.

Mi accoccolai sotto le coperte....avevo freddo
Cercai invano di smettere ma non ci riuscì. Di lì a poche ore sarebbe partito ed io l'avrei rivisto ad Aprile. Sapevo......ero consapevole di essere una stupida......che in fin dei conti avevo avuto un giorno stupendo........ma era
più forte di me.
Mi sentivo piccola piccola......mi sentì un egoista. Lui faceva di tutto per me, soffriva anche lui ma cercava di rincuorarmi, di non farmi sentire la sua tristezza. Lui era solo, io No.
Soffrivo certo, ma attorno avevo il calore della mia famiglia, dei miei amici,
della mia casa........e lui invece......tutto solo lì a New York fra persone che
parlano una lingua diversa dalla tua, che hanno abitudini diverse.
Ero triste anche per questo...e non smisi di piangere.
Poi all'improvviso sentì il tepore emanato da due braccia che mi strinsero a se.
Non mi spaventai.....sapevo chi era.....
Non mi voltai...non volevo che lui vedesse la mia tristezza....non volevo.
Lui lo sapeva......l'aveva capito ed era per questo che mi stava abbracciando.
Si era infilato piano sotto le coperte e mi aveva stretta a se da dietro dandomi un bacio dolcissimo sul collo e sulla guancia. Piano mi sussurrò:

- Amore ti prego.....non piangere.......piccolina non essere triste....

Non mi voltai, dai miei occhi scesero altre lacrime.....

- Vederti così per me... mi fa male......

Aveva il viso accostato al mio ed io sentivo la sua guancia calda bagnata dalle mie lacrime.
Finalmente mi girai per guardarlo.
I suoi occhi erano inteneriti e questo non poté che farmi piangere ancora.
Mi strinse a se, ed io mi strinsi nell'incavo tra il suo petto e la spalla.

- Oh Miki....amore mio perdonami! E' tutta colpa mia! Ti costringo a soffrire......a vivere in questo sacrificio! Potrai mai perdonarmi? Ho saputo solo farti piangere....a volte penso nel profondo del mio cuore che se avessi
scelto Kei al mio posto........se non fossi tornata da me......adesso saresti stata più felice.....e non triste come io ti rendo.......

Alzai la testa e lo guardai negli occhi...

- No! ti prego non dire mai più una cosa del genere! Io ti amo......più di ogni altra cosa! Se per amarti devo starti lontano, lo accetto, l'ho sempre fatto perché senza di te non vivo....
Non ho nulla da perdonarti........quello che faccio e che ho sempre fatto, lo faccio perché lo voglio........

I suoi occhi erano sempre lucidi..........mi accarezzò la guancia e mi baciò lentamente il viso asciugando le mie lacrime.

- Non lasciarmi......non lasciarmi sola sta notte.......resta con me......tienimi con te, fra le tue braccia per queste ultime ore che ci restano......

- Non ti lascio amore mio............per nulla al mondo......

Mi baciò con dolcezza accoccolandosi sotto le coperte con me......

Quella notte la ricordo bene...........non ci eravamo scambiati alcun regalo per S. Valentino ma lui senza saperlo mi fece il regalo più bello che potesse mai farmi.........


Il regalo lo scartai alcune settimane dopo quando colta da strani sintomi mi decisi ad andare dal mio medico personale........

- Allora Miki...le tue analisi mi dicono quello che io già supponevo ma che ho preferito non dirti.....

- E grave?

- Beh non so come la prenderai...insomma sei giovane e vai ancora all'università..per giunta sei all'ultimo anno....

- M...ma è una cosa bella o brutta?

- Credo che sia bella.......sei incinta di due settimane e mezzo!

questa notizia mi lasciò secca! Uscì dall'ospedale in uno stato si trans.......non riuscivo ancora a capire o rendermi conto di quello che stava succedendo.
Camminavo per le strade assente fino a quando la mia attenzione venne catturata da un bimbo piccolo che stava in braccio alla sua mamma. Non so il perché ma scoppiai in lacrime.....ma questa volta erano lacrime di felicità!
Aspettavo un bambino!Il nostro bambino, mio e di Yuu!
Certo non potevo dire che fosse capitato al momento giusto, insomma questo cambiava molte cose e ne complicava altre. Avrei dovuto sacrificarmi un po’ ma ne valeva la pena!
Tornata a casa felice come non mai......la prima cosa a cui pensai fu quella di comunicare la notizia a papà Yuu....così mi precipitai al telefono e lo chiamai sperando ardentemente di trovarlo.

C'era..... e mi rispose più allegro del solito.....o forse ero io ad essere più felice!

- Yuu!!!Sono Miki!!Come va?
- Miki!!!!Ma è una sorpresa bellissima! Come mai mi chiami a quest'ora? E' successo qualcosa?
- No!Cioè sto bene....stanno tutti bene qui....!Devo dirti una cosa!
- Ah....per un attimo ho avuto paura! anch'io devo dirti una cosa!
- Davvero e di che si tratta?
- beh nulla di speciale...solo volevo avvisarti che hanno anticipato la cerimonia di laurea, quindi dovreste venire qui non più per il 10 maggio ma per il 7!
- E perché l'hanno spostata?
- Non lo so......so solo che sono a pezzi! hanno anticipato anche gli esami e studio notte e giorno! ho tante di quelle cose a cui pensare......studio, esami, preparativi per il ritorno........sono distrutto!
- Oh.....mi dispiace! deve essere dura per te!
- Puoi dirlo forte! Però ne vale la pena! Poco più di un mese e ci rivedremo!Mi manchi....! Ma cosa volevi dirmi tu?
- Ehmmm......io......io....volevo dirti che... per la cerimonia di laurea....la mia università organizzerà un ballo per la sera.......volevo solo avvisarti di portare un vestito elegante....tutto qui.......
- Capisco......beh sarà bello no? Adesso anche se mi dispiace devo lasciarti.....vorrei studiare...sai voglio essere sicuro....ti chiamo io domani oK?
- Ok! Ti lascio al tuo studio....anch'io ho qualcosa da ripetere!Allora a domani!
- Miki......
- Uh?
- Ti amo
- Anch'io Yuu!

Lo so! Ora vi starete chiedendo il perché! Perché non gli dissi più nulla?
In quel momento pensai: """""" è stanco, distrutto, deve fare gli esami....se io gli dico del bambino ne sarà felice ma condizionerà tutto ciò che farà.....si preoccuperà per me, sarà per lui un inevitabile distrazione....dopo tutti i suoi sacrifici non lo merita""""

E così non gli dissi nulla......nemmeno nei giorni successivi.
Non so se la mia scelta fu sbagliata o giusta.....ma allora preferì agire così.

Man mano che i giorni passavano la mia pancia aumentava sempre di più, ma non si vedeva....io ero la sola a vederne la differenza.
Ero al 2° mese e tutto ciò che mi ritrovavo era una pancetta piuttosto piccola........
la mia dottoressa disse che era normale.....e che non necessariamente nei primi mesi la pancia è evidente.
Erano evidenti invece i sintomi..........
A volte mi svegliavo al mattino felice..ma poi d'un tratto vomitavo l'anima anche se magari il giorno prima non avevo toccato cibo per la nausea!
Era terribile!!!
Ciò che più mi lasciava secca erano gli sbalzi d'umore!!!Accidenti!
Ho sempre saputo di avere un umore ballerino già di mio, ma nei primi mesi di gravidanza sembravo matta! dico davvero.......matta!
Malgrado tutto però ero felice........sarei diventata mamma e questo mi bastava a superare qualsiasi cosa!
I miei dissero che ero diventata più bella!
Mia madre mi disse che ero sempre stata troppo magra e che quei chiletti in più mi rendevano un'immagine più morbida e in carne!

Dimenticavo di dirvi una cosa molto importante: NESSUNO SAPEVA DELLA MIA GRAVIDANZA!

E già......lo nascosi a tutti! L'unica persona che lo sapeva era Meiko! Non volevo dirlo a nessuno col timore che la notizia arrivasse a Yuu, ma a qualcuno dovevo pur dirlo!
Sarcasticamente mi disse:

- certo però che sei stata precoce! Non avete perso tempo!^^

A Yuu volevo dirlo......ma avevo paura....sapevo che appena l'avrebbe saputo mi avrebbe chiesto di sposarlo...ed io non sopportavo l'idea che affrettasse le cose solo perché obbligato! Così non gli dissi nulla...
Sapevo in un angolino del mio cuore di sbagliare.......che comunque avrei dovuto dirglielo perché non avrei potuto tenerlo nascosto per molto.......ma decisi lo stesso di aspettare, fino a quando un giorno......

Stavo camminando per le vie del centro con Meiko, avevo appena comprato una tutina per il piccolo o piccola, era la prima che compravo dato che non avevo avuto tempo.....e poi sono sempre stata scaramantica per certi versi....

Poi vidi quel bambino di 8 anni attraversare la strada col rosso e senza
pensarci mi buttai in strada ...

++++++++++++++++++++++++++++++

FINE PRIMA PARTE
....................CONTINUA..............

  
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