Dunque, un paio di premesse.
Anzitutto, perché sono qui a metà settimana? Perché, come metà della gente che conosco della mia real life e web life, sono al momento ammalata, segregata in casa. Ma non contenta, ho contagiato tutta la famiglia. Mia madre, infettata e incazzosa, mi ha vietato il pc, perché dovrei riposare a causa della febbre e di tutto il resto (sono in fase di piccolo tracollo).
Tutto questo per dire che 1) riuscirò a leggere e commentare di frodo le fic in attesa, appena possibile; 2) mi dispiaceva, avendo finalmente del tempo fisico dopo settimane infernali, non aggiornare.
Ma non caricherò un nuovo capitolo di “The He in the She (l’Essenza dentro l’Apparenza)” visto che circa un terzo dei miei recensori abituali non ha ancora avuto, per svariate ragioni, il tempo e il modo di leggere l’ultimo aggiornamento di sabato scorso.
Questa brevissima fic (è un drabble mancato) è stata scritta mesi fa assieme all’ultima della tetralogia, poi però è rimasta ferma per vari motivi e mi ero quasi persuasa di aspettare l’inverno prossimo per postarla. E invece no, ho voglia di chiudere almeno questa raccolta e volevo qualcosa di coccoloso. Entro pochi giorni, posterò anche l’ultima.
Note: il seguente scritto contiene lievi
riferimenti slash.
Vorrei dedicarla a chi aveva recensito la
precedente ‘If on a winter’s
afternoon... (Hunting under the snow)’:
Little Fanny, mindyxx,
_BellaBlack_, _Saruwatari_, _ichigo_85, Tao, angela90, chibimayu, Izumi,
GiulyB, Yuki, Egle, Arkadio, Orchidea Rosa, Cucci_4_Lollosa, miticabenny,
_Valux_, celine_underworld e Chelsea.
E a quanti commenteranno.
Ai vecchi e ai nuovi lettori.
Grazie.
If on a winter’s morning...
(Blinding lights of dawn)
Merlin scese dal letto e aprì la finestra scostando gli scuri.
Inspirò a pieni polmoni l’aria gelida dell’inverno. Il cielo terso gli bloccò il respiro a metà.
Era di un azzurro sconvolgente, come gli occhi di Arthur quando un’emozione intensa lo coglieva.
Il primo raggio di sole della giornata aveva fatto capolino già da un po’, scivolando piano sui prati innevati.
Il sole brillava alto sopra Camelot, aveva finalmente smesso di nevicare e ora l’immensa distesa brillava come un mantello punteggiato di diamanti.
Il bianco e il celeste si fondevano sul crinale della collina, riverberando bagliori dorati.
Una strana gioia gli riempì il cuore.
Una pace interiore che raramente percepiva così nitidamente.
Madre Natura aveva un
tocco ancor più magico del suo.
Un’altra nuvola di vapore si mischiò alla sua.
E l’abbraccio del principe completò il tutto.
“Bello, vero?” bisbigliò, quasi timoroso di rompere quell’idillio.
“Da mozzare il fiato.”
- Fine -
Disclaimer: I personaggi citati in questo racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.
Note: Beh, non ho altro da dire. Ho parlato abbastanza nella premessa ^^’’
L’unico appunto riguarda i sottotitoli. Per mia scelta, nelle quattro storie ho usato due sottotitoli in italiano e due in inglese, posti in maniera speculare.
Invito, chi si fosse perso le prime due one-shot di questa breve saga, ad andare a leggerle. Per una sorta di continuum di intenti, con questa e la prossima storia.
Un grazie di cuore a chi commenterà.
PS: Sabato dovrebbe arrivare il consueto aggiornamento della
long-fic: The He in the She (l’Essenza dentro l’Apparenza) (grazie
anche dei commenti di ieri e stamattina^^).
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