Fanfic su attori > Coppia Gyllenhaal/Ledger
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Autore: CarolPenny    27/05/2010    3 recensioni
Parlare con Jake, essere in sua compagnia erano dei piccoli momenti speciali a cui per nulla al mondo avrebbe rinunciato.
SCRITTA A QUATTRO MANI.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '¿Love hurts'
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Buon compleanno.... la voce non molto squillante di Heath non era per nulla rassicurante.
Tesoro, ciao! Grazie...ehm...tutto bene? Jake non nascose la sua preoccupazione.
Bah...si e no...sto cazzo di temporale. New York sta diventando insopportabile.
Il moro divenne serio Non dovevi andare dai tuoi in Australia?
Si infatti, parto domani mattina...non vedo l'ora...
Ti farà bene l'aria di casa
Già Heath sospirò gravemente e poi si zittì.
Per la prima volta Jake si ritrovò a corto di parole e di argomenti. E stranamente fu l'altro a riprendere parola
Jake senti...scusami se non vengo a festeggiare con te
Tranquillo Heath...troveremo un altro momento...
Contaci
E quelle ultime parole, seppur dette con aria stanca, rincuorarono Gyllenhaal.
Fino a quanto resterai dai tuoi?
Heath dall'altra parte si schiarì leggermente la voce e rispose con tono leggermente più forte di prima
Credo fino a metà Gennaio...quando iniziano di nuovo le riprese
Ma Jake lo interruppe Ma prenditelo tutto il mese, e anche quello successivo se c'e ne sarà bisogno...
Jake...sto bene...e poi, lavorare mi aiuta ad andare avanti...
Il moro si sentì leggermente alterato. Solo il lavoro era capace di farlo vivere in quel momento? Che discorso assurdo! Ma ripendò in effetti anche alla sua vita, che non era del tutto diversa dalla sua in questo caso.
E comunque me ne resterò qualche giorno a casa mia...quella alla periferia di Perth...
Quelle parole riportarono Jake alla realtà, e subito in testa gli balenò un'idea, forse leggermente folle, ma forse neanche del tutto.
Si sentì il citofono.
Penso sia Maggie...devo andare...mi aspetta una cena di famiglia.
Salutami tutti disse più allegramente il biondo
You bet
Ci sentiamo in questi giorni per gli auguri di Natale...
Va bene...e...comunque... Jake fece prima una pausa Non esitare a chiamarmi...va bene?
Si, d'accordo...
Mi manchi Heath...sappilo...e sarà sempre così finchè saremo troppo lontani anche solo per sfiorarci...
Ledger non disse nulla. Il citofono suonò di nuovo.
Devo andare finì Gyllenhaal con voce tremante.
Jake... lo interruppe Heath prima di staccare la chiamata
Grazie...
Questa volta una lacrima scese sul viso del moro Ciao e dopo un sospiro, dovette attaccare.
Si asciugò gli occhi e recuperata la giacca aprì la porta proprio nello stesso istante in cui il citofono suonò per la terza volta.
Mentre scendeva le scale non riusciva a non pensare a quella telefonata come ad un addio.
Perchè mai dovrebbe esserlo Jake? Non pensare assurdità! pensò.
E si che sapeva cosa fare. Aveva tempo a sufficenza per poter rimediare, o per, almeno provarci. Fallire non era nei suoi piani.
Ehi...ma insomma perchè non rispondevi eh? la voce impaziente di Maggie lo inondò appena aperta la porta
Scusa sorellina...ero a telefono...
E con chi...di grazia? scherzò
Heath rispose senza giri di parole E...non penso stia molto bene non seppe neanche perchè lo disse, ma non se ne preoccupò visto che di fronte aveva l'unica persona che in 27 anni della sua vita lo aveva ascoltato fino alla paranoia e che non aveva mai permesso che i loro argomenti uscissero fuori dalle loro conversazioni: sua sorella.


Per Matilda?
Jake guardò la ragazza, che aveva aggrottato le sopracciglia, preoccupata. Ormai il moro non si stupiva più, Maggie intuiva sempre tutto. Tristemente annuì con la testa e poi si lasciò trasportare dalla spontaneità della ragazza, che in un modo o nell'altro aveva capito quanto questa cosa lo facesse stare male. Avrebbe ringraziato sempre sua sorella per il suo tatto.
...
Si ritrovò davanti alla porta della casa di periferia di Heath.
Non sappe bene per quale oscuro motivo aveva pensato di fare una sorpresa al compagno, andando perfino in Australia. Però dentro di sè, sentì che aveva bisogno di rivedere Heath prima della fine dell'anno e sarebbe servito anche al biondo, sicuramente lo avrebbe fatto felice. O almeno pensava.. sentiva Heath giù di tono e anche se lui cercava di rincuorarlo al telefono, non riusciva a tirarlo su. A volte si sentiva perfino inutile.
Scacciò quel pensiero dalla testa, cercando di pensare alla giornata che l'aspettava. Finalmente l'avrebbe rivisto dopo molto tempo. Gli era mancato così tanto e a volte, quando a casa era steso sul letto pensava ad una vita insieme a lui, come si sarebbe comportato quotidianamente se avessero convissuto assieme. Se si sarebbe sentito a suo agio.
Quell'Heath che amava essere libero, praticando skate o surfendo per il mare.
Jake prese la valigia che aveva appoggiato vicino alla porta e si voltò per dare un'occhiata intensa al panorama che lo circondava. C'era una spiaggia vicinissima, a quell'ora, ovviamente deserta. Sembrava un posto tranquillo, adatto per passare giorni di pace. Il moro sospirò e decise di andare a fare quattro passi, visto che probabilmente Heath stava ancora dormendo. Infatti Gyllenhaal era arrivato verso le 7.30 davanti alla casa dell'amico e non lo voleva disturbare così presto.
...
Amava stare lì. Lui e quella spiaggia si completavano.
Immerso nei suoi pensieri, si faceva spazio dentro di sè, cercando di capirsi e di capire il resto del mondo. E poi cercava di capire le sofferenze che stava passando e la felicità passata con Matilda, Michelle e.. Jake. Dentro di sè sentiva il tormento farsi strada e questo gli faceva fin troppo male.
Mentre quella spiaggia così familiare era tranquilla, piena di pace e non un solo rumore che c'era poteva dargli fastidio, anzi.. pensava che potesse attenuargli il dolore. E il leggero vento che colpiva il suo corpo lo faceva stare bene. Quello era il posto dove poteva pensare, ma anche il posto dove non pensare troppo.
Heath sospirò, aprendo piano gli occhi. Avrebbe voluto passare gli ultimi giorni del 2007 con serenità. La serenità che sembrava gli stesse alla larga. Richiuse gli occhi, cullato dalle onde e dal vento. Anche se si era svegliato da poco, si sentiva stanco per l'insonnia che gli teneva compagnia quasi tutte le notti e sembrò che quei momenti di pace fossero fatti apposta per farlo addormentare. Ma era troppo difficile. Troppo.
Guarda, guarda non si trova tutti i giorni un Heath fuckin' Ledger steso sulla spiaggia a occhi chiusi!
In effetti poco prima aveva sentito un rumore di passi, ma non se ne era curato, probabilmente era qualche passante mattiniero che non dava nessun fastidio. Ma come sempre aveva distinto quella voce inconfondibile. Quella voce che il giorno prima aveva sentito solo al telefono e che ora, finalmente aveva di nuovo una bocca, un viso e un corpo.
Aprendo gli occhi non riuscì a trattenersi dal catapultardi in piedi.
Holy shit! Jack fuckin' Twist!
Adesso il copione dice che devi venirmi incontro e poi abbracciarmi violentemente!
Ma Jake si era già ritrovato tra le braccia dell'altro, prima di aver finito la frase.
Era di nuovo in contatto con il corpo dell'altro e questo gli procurò una leggera eccitazione, ma prima di tutto un'immensa emozione.
L'australiano sentendo di nuovo il profumo dell'altro che gli era mancato enormemente, prese a baciarlo sul collo, cercando di respirare tutto l'odore, come a compensarne la mancanza di mesi e mesi di separazione.
Ehy, ehy calmati cowboy!
Jake si mise a ridere, cercando di prendere calma e staccandosi un attimo guardò il viso dell biondo. Era felice e notò un certo sbrilluccichio far capolino dai suoi occhi.
Non ci posso credere.. non...
Heath gli prese il viso e lo portò a sè, baciandolo dolcemente ma intensamente sulle labbra e per un momento lunghissimo.
Era in momenti come quello che dimenticava tutto e pensava solo alla voglia che aveva dell'altro. Avere lì Jake significava tanto per lui.
Finalmente lo lasciò riprendere fiato.
Heath non era mai stato così passionale, ma la tristezza che lo aveva fatto deprimere in quei giorni, era stata affievolita dopo quel momento.
Non sai quanto mi faccia piacere.. ho passato dei giorni di merda.
Prese la mano di Jake e la strinse forte
Lo sapevo. Sono venuto apposta.. per tirarti un pò su. E poi mi mancavi..
Altro che! si mise a ridere anche tu mi mancavi troppo.
Heath si rimise a sedere, trascinando giù con sè l'amico.
Almeno la fine dell'anno sarà un pò più.. bella. Grazie di essere qui, amore. Grazie
Il moro non potè che sentirsi rincuorato dalle parole dell'altro. Lui che pochi istanti prima si era sentito inutile e sciocco. Adesso che era seduto sulla spiaggia con l'uomo che amava, tutto era diventato più chiaro: non era mai stato inutile per Heath. Anche le telefonate, che tanto sembravano far stare il biondo peggio, erano servite a qualcosa.
Allora.. come stai? Ero preoccupato per te in questi giorni.
Lo guardò dritto degli occhi col suo solito sguardo intenso che faceva sciogliere Heath e a cui serviva tanto in quel momento.
Mi manca, Jake. La mia bambina mi manca.
Sospirò e abbassò lo sguardo.
Non voglio che cresca senza di me. E Michelle certe volte mi impedisce di vederla. E' terribile.. mi manca il fiato, non riesco a respirare quando penso alla lontananza che mi separa da lei. E oggi sembrava uno di quei giorni in cui tutto è nero. Ma poi sei arrivaro tu.
Alzò gli occhi, rivolgendoli al ragazzo accanto e sorrise.
Jake ricambiò e cercò di trovare le parole adatte. Di solito ci riusciva piuttosto bene. Consolare gli amici era facile, ma Heath era molto più di questo.
Tesoro, lo so che Matilda ti manca. Beh a dire il vero manca anche a me, dopotutto sono il suo padrino. Ma penso di capire fin troppo bene come ti senti. Cerca di non pensarci, almeno oggi. Lo so che è difficile, ma sono venuto apposta per distrarti. E...
Il moro non si fece interrompere, da quella che sembrava una smorfia di Ledger, intenzionato a dire qualcosa.
niente tue tipiche frasi deprimenti!
L'australiano si mise a ridere, a causa dello sguardo severo di Jake, che non sembrava molto serio. Si riprese dalla risata e si stese sulla sabbia, mentre l'altro lo guardava intenerito.
Lo sapevo che ti saresti messo a ridere..
Vieni qua giù con me.
Gyllenhaal si mise accanto al compagno e sospirò. Quanto gli era mancato in quei mesi.
Heath fu preso da un attimo di nostalgia improvvisa, mentre guardava il viso bellissimo dell'altro.
Ti ricordi quanto ridevamo sul set di Brokeback? Apparte in quei giorni in cui avevamo litigato, stavamo sempre a guardarci in modi ironici e poi le battute che, soprattutto tu facevi, quando gli altri parlavano di una scena appena girata. E le risate...
Si misero a ridere di nuovo, mentre i ricordi riaffioravano in tutti e due. Ricordi teneri, di giorni passati felicemente e in modo divertente. Ma anche di giorni in cui parlavano, insieme nel letto della roulotte di Jake, del futuro, che poi preferivano lasciar perdere per pensare al presente. Tutto quello rimaneva vivo nella loro mente e nel loro cuore.
Old Brokeback got us good...
Jake non potè fare a meno di lasciarsi trasportare dalle emozioni mentre una lacrima gli rigava il viso. Non si era mai vergognato dei suoi sentimenti e nemmeno questa volta allungò la mano per asciugarsi la guancia. A questo ci aveva sempre pensato Heath, che però rimase fermo con gli occhi puntati al cielo.
E menomale che mi avevi chiesto di non fare discorsi deprimenti!
E di nuovo non poterono fare a meno di ridere.
Il biondo prese la mano dell'altro e se la portò sul petto.
Chiuse gli occhi. Erano stesi tutti e due sulla spiaggia, con la sabbia che li accarezzava delicatamente e un leggero vento fra i capelli, che portava solo sollievo.
Heath vide tutto più luminoso adesso. Era più felice e quel momento fu uno dei più romantici che riuscirono a vivere. Si erano lasciati andare e arresi alle emozioni non potevano che essere i più spontanei possibili. Per quanto poteva sembrare strano a occhi estranei, i due si amavano e quei piccoli momenti preziosi, pur essendo semplici davano ai due la felicità che si sarebbero meritati insieme. Quella felicità che sembrava troppo difficile vivere.
...
Ehy... ciao.. Heath!
I due compagni aprirono gli occhi e videro dietro di loro una ragazza bionda.
Heath lasciò la mano di Jake e si alzò, mentre l'altro, alzatosi anche lui, si pulì la giacca e i pantaloni dalla sabbia, imbarazzato.
Ciao, Ash!
Il moro capì che quella ragazza, adesso intenta ad osservarli un pò titubante, era la sorella.
Conosci Jake, giusto? E' venuto per il Capodanno.. mi ha fatto una sorpresa, non mi aspettavo una sua.. visita!
Il biondo sembrava ancora più imbarazzato e nervoso del moro e notava nella sorella un misto tra curiosità e dubbio.
Certo..
La ragazza si ricompose e sorrise imbarazzata, porgendo la mano a Gyllenhaal.
Come va?
Bene grazie.. tu?
Non c'è male. Sono contenta di conoscerti più da vicino. Ah, Heath io e mamma pensavamo stessi ancora dormendo, ma a quanto pare..
Fece una pausa, dando un'occhiata veloce al moro.
Infatti siamo venute a trovarti e a portarti la colazione.
Il biondo alzò le sopracciglia, ancora un pò sorpreso e intontito. Sperava che Ashleight non si fosse accorta di nulla.
Ah, eccola là. Mamma siamo qua!!
Mentre la ragazza si sbracciava per far notare la loro posizione alla madre, Jake notò quanto ella somigliasse al fratello nei modi timidi, ma anche estroversi.
Sorrise al ragazzo accanto a lui, ma notò il suo nervosismo e il suo respiro poco tranquillo. Jake gli rivolse un'occhiata comprensiva per rassicurarlo.
Sally intanto si era avvicinata al gruppo di ragazzi, con in mano un pacchetto.
Ehy ma guarda un pò chi abbiamo qui.. tu sei Jake!
Il ragazzo si sorprese di quella signora così spontanea.
Buongiorno, signora
Oh, chiamami Sally. Ma dimmi.. cosa ci fai qua, in Australia? Heath mi aveva detto che eri impegnato in America.
Jake rivolse un'occhiata all'amico, che sembrava più tranquillo dalla presenza della madre.
Beh, ho voluto fargli una sorpresa per la fine dell'anno! E quindi eccomi qua..
Heath gli sorrise e notando lo sguardo fisso della sorella, si schiarì la gola.
Infatti è arrivato mezz'ora fa qua in spiaggia. Stavamo...
... ammirando il panorama, stesi.
Gyllenhaal aveva notato ancora il nervosismo del compagno e cercò di rimediare.
Parlavamo anche dei vecchi tempi se è per questo.. le risate sul set, ricordi?
Heath si mise a ridere, seguito a ruota inevitabilmente da Jake.
Ash e sua madre sorrisero, guardandosi divertite. Poi Sally prese per un baccio il moro e iniziarono a camminare seguiti dai due fratelli. Jake per un attimo rimase sorpreso ed imbarazzato, ma poi cercò di rilassarsi.
 Resterai per molto, spero. gli disse la donna
Beh abbastanza, sempre che mi vogliate.
Heath gli gettò un'occhiataccia
Ma certo che ti vogliamo!
Si schiarì di nuovo la gola, mentre la sorella gli gettò l'ennesimo sguardo interrogativo, anche se sembrava molto divertita dalla situazione.
E vedrai che stasera ci sarà da divertirsi, caro Jake.
Sally si mise a ridere e si diressero tutti verso casa.
...
Jake era stato sistemato nella stanza degli ospiti.. beh, almeno finchè la madre e la sorella sarebbero state là.
Heath dopo colazione gli mostrò la stanza e chiuse la porta.
Cavolo, non pensavo sarebbero arrivate, stamattina. Visto che ci saremmo visti direttamente stasera, credevo di avere tutta la mattinata e il pomeriggio liberi...
Jake lo prese per fianchi e lo baciò sul collo. Dopo tanto tempo, quel tipo di abbraccio lo faceva intenerire ancora più di prima.
Non ti preoccupare. Sono simpatiche e ci sarà tempo per stare insieme da soli
Non è mai abbastanza..
Il biondo lo baciò dolcemente, mentre si lasciava alle spalle la malinconia con cui si era svegliato.
E poi disse subito dopo essersi staccatostanotte non potremo stare in pace.
Jake gli sbottonò un pò la camicia
A me va bene anche così parlava mentre baciava Heath e l'eccitazione continuava a salire. Anche questa volta erano sull'orlo del rasoio.
Grazie per essere qui, piccolo mio.
Heath continuò a sfiorargli le labbra, mentre le sue mani scendevano sempre più verso la cintura del moro.
Ti amo


Quello che diede più fastidio ad entrambi quella mattina fu la paura di ritrovarsi di nuovo Ash o Sally in casa, motivo per cui il loro rapporto sessuale fu molto frettoloso.
Jake sentì un pò di dolore. Era da molto che non lo facevano, e aveva di conseguenza perso un pò l' abitudine. Ma trattandosi di Heath, dentro di lui, anche quel dolore poteva essere meno fastidioso.

Che ne dici di andare di nuovo in spiaggia prima di pranzo, le temperature sono buone...

Jake sorrise alla proporsta del biondo e poi annuì
Bene!
Heath gli diede un bacio leggero e si infilò di nuovo il costume da bagno.
Purtroppo non c'è molto vento...mi sarebbe piaciuto surfare un pò...
Jake continuò a guardarlo mentre parlava, senza aggiungere nulla, solo sorridendo sempre di più.
Che c'è? fece Heath curioso.
Jake rise Niente...è che hai parlato di più ora che mai da quando ci siamo conosciuti...
Al biondo quella frase suonò familiare. Ricambiò il sorriso.
Posso usare un attimo la toilette? Jake si alzò dal letto infilandosi i boxer
Heath annuì osservando i suoi passi fino al bagno.
Riflettè sulla frase del compagno. Doveva ammetterlo, una volta per tutte, da quando era comparso sulla spiaggia, qualche ora prima, tutto quello che aveva dentro, sentimenti, pensieri, si era alleggerito, era passato in secondo piano quasi, gli aveva fatto meno male.
Doveva svegliarsi. Doveva reagire. Non poteva continuare a rifugiarsi nel lavoro e nelle troppe sigarette. Aveva Jake accanto a lui, ossigeno puro era inutile ormai ripeterselo, era così. Jake uscì dal bagno e lo raggiunse stringendogli i fianchi.
A cosa pensi ora? chiese divertito
Heath poggiò la fronte su quella del moro A noi rispose
Jake strinse la presa.
Sono felice di sentirlo
Ledger prima gli accarezzò una guancia poi lo abbracciò infossando il viso sul suo collo. Jake allora gli passò una mano tra i capelli sospirando.
Ci sarà sempre un noi Heath, puoi starne certo. Ci conosciamo da tre anni ormai e mai ho pensato di abbandonarti. Potresti cacciarmi da qui anche in questo momento...sarei capace di rimanere seduto davanti la porta di casa, anche per tutta la notte se fosse necessario
Heath si staccò guardandolo, e ridendo Che cazzo dici Jake? e gli prese il viso Non ti caccerei mai, piccolo... e inevitabilmente lo baciò. E comunque...non sono tanto scemo. Mi sono accorto che hai un particolare e ossessivo interesse verso la mia persona...
Jake cacciò a ridere e gli diede una piccola spinta sulla spalla Si però hai ragione. "ossessivo" è la parola giusta e si riavvicinò a lui alzando un sopracciglio e sorridendo sensualmente.
Se continui a guardarmi così, non resisterò alla voglia di scoparti, anche qui sul pavimento, Gyllenhaal...
Jake non fece una piega Ok.
Heath ebbe così il "permesso" e dopo avergli preso le labbra di nuovo lo trascinò fino al muro più vicino dove lo fece poggiare e dove pian piano insieme, scesero fino a terra.
Intendevi proprio letteralmente sul pavimento scherzò il moro prendendo fiato.
Heath in risposta lo bacio di nuovo. Il pavimento sembrava molto più accogliente delle lenzuola a quell'ora in effetti. Se non altro era più fresco.
Mmh aspetta fu il biondo stesso a staccarsi però Ho sentito la porta.
In effetti, pochi secondi dopo, si sentì il rumore della porta d'ingresso che veniva chiusa e abbaiare. Passarono altri secondi e i due videro comparire davanti a loro una bestiolina a quattro zampe.
Ciao Bob lo salutò amichevolemente Heath alzandosi e aiutando anche Jake a farlo. Scusa tesoro, deve essere arrivato mio padre... gli sussurrò.
Heath? Sei in casa?
Infatti la voce di Kim Ledger invase tutta la casa.
Jake sbuffò leggermente e si diresse verso la sua valigia per prendere dei vestiti.
Finisci di prepararti, ci vediamo giù. finì Heath infilandosi una camicia verde larga e portandosi il cane fuori dalla stanza.
Si sono qui!
Il moro sentì il compagno rispondere al padre e scendere le scale. Doveva prepararsi in fretta, non poteva di certo farsi trovare in boxer.


Così Jake, aveva conosciuto anche Kim Ledger, e nella serata, dopo un piccolo pranzo sulla spiaggia, Roger il compagno di Sally e le altre due sorelle di Heath.
Questa cosa però non sembrava pesare a nessuno e ne fu molto felice. A quanto pare avevano passato il Natale insieme e ora avrebbero fatto lo stesso anche con il capodanno.
Quella sera la passarono appunto a casa della madre di Heath per cena, dove videro anche la prima parte del film "Chocolat" che stavano passando in tv.
Il giorno seguente poi fu molto simile a quello precedente. La mattina, come fatto apposta, Sally Ash e Orsola si presentarono di nuovo in casa di Heath. Per fortuna però, si erano già alzati e stavano per andare in spiaggia, altrimenti li avrebbero beccati di sicuro mentre stavano ancora dormendo, nello stesso letto, o intenti a farsi le "coccole" mattutine.
Stasera chiudo la casa a chiave sussurrò Heath al moro mentre stavano sistemando i loro asciugamani sulla sabbia.
E se te ne dimentichi me ne ricordo io! rispose Jake facendogli un occhiolino.
Heath ebbe l'impulso di baciarlo ma si ricordò immediatamente di chi aveva intorno.
Si rabbuiò per un istante. Era sempre più difficile trattenersi. Ma sopratutto, già dopo la prima giornata passata insieme, gli sembrò di vivere con lui da una vita.
I suoi pensieri furono interrotti dalla suoneria del celluare di Jake che prese a suonare improvvisamente.
Maggie! rispose allegramente Gyellnhaal
Ho provato a chiamarti tutto il giorno ieri, lo avevi spento o che?
Ciao eh!...si comunque ho dimenticato di accenderlo, scusa...
Alla fine sei davvero andato in Australia?
Jake sospirò guardandosi intorno e sorridendo Si...Heath non ha avuto problemi ad ospitarmi
E figurati se ne aveva...me lo saluti? E' vicino a te? Come sta, meglio?
Il moro si girò pensando di trovare il compagno di fianco a lui, invece notò con felicità che si era appena immerso in mare.
Ehm si certo, sta molto meglio per fortuna,...ti saluta...si è appena tuffato...
Ahhh beati voi...cavolo potevi dirlo prima, saremmo venuti anche io Peter e Ramona...qui piove ininterrottamente da due giorni e secondo le previsioni dovrebbe anche nevicare...
Lo so scusa, è che ci ho pensato all'ultimo momento, è stata decisione presa rapidamente, ma di sicuro non me ne pento.
Maggie rise Ci credo. Cavolo, lì è estate!
Non solo per quello sorellona. Quando tornerò ti spiegherò tutto.
Jake non riuscì più a trattenersi. Stava troppo bene in quel momento.
Ti lascio, vado anche io a rinfrescarmi , si muore dal caldo
Tu invece vuoi farmi morire dall'invidia vero?...e comunque sono curiosa di sentire cosa hai da dirmi...
Jake...tu non ti tuffi?...oh scusa sei a telefono, non lo avevo capito, scusa
Ash si era avvicinata a lui, ma dopo aver notato il cellualare si scusò diventando tutta rossa e raggiungendo sua madre sulla riva.
Ho sentito la voce di una ragazza...penso di aver capito cosa dovrai dirmi...
Jake rise Non è lei, ma qualcuno c'è. Ci sentiamo domani per gli auguri. Ti voglio bene, salutami Peter e la piccola.
Maggie rise e imitò il suono di un bacio prima di staccare.

*

Quella sera, Heath lo portò con sorpresa a cenare fuori, da soli, in un piccolo ristorantino, non molto lontano da Perth, specializzato in cucina italiana e francese.
Questo è il mio regalo di compleanno disse il biondo pagando il conto.
Jake rise Va bene...tanto in ogni caso, mi dovevi lo stesso una cena
Uscirono dal locale Di cosa stai parlando?
Il moro rise di nuovo La prima volta che abbiamo cenato non ti dice nulla?
Heath ricordò quella sera di tre anni prima, a Los Angeles, quando la sua jeep improvvisamente non ne volle sapere di partire. Si grattò la fronte Già...
E poi, la sera dopo, a casa tua, mi baciasti. continuò Gyllenhaal.
L'altro si fermò a guardarlo e si sentì, non seppe perchè, ancora leggermente imbarazzato.
E' una delle poche cose sensate che abbia mai fatto in vita mia avrebbe risposto il biondo, ma non lo fece.
Si meravigliò delle parole di Jake Non importa perchè, ma non tornerei mai indietro per cambiarlo quel momento.
Heath annuì Mi erano piaciute le nostre conversazioni...e ho agito d'istinto, mi sentivo di doverlo fare
Allora la prossima volta agisci di più d'istinto. finì Jake in un primo momento sorridendo, poi facendosi serio.
Heath gli strinse un braccio. You bet.
E la fine della loro serata di certo non fu la cena. Infatti, entrambi avevano avuto lo stesso pensiero pur non essendoselo detto, di voler scopare fino allo sfinimento. Perchè entrambi avevano avuto bisogno di sentirsi a contatto veramente e reciprocamente, e come una cosa sola, senza fretta, senza paura, ma con la certezza che fosse una cosa giusta.

*
Che bella scenetta romantica! urlò Jake con il vento tra i capelli e completamente avvinghiato ad Heath davanti a lui.
Il cinema ormai ci preseguita dovunque! rispose il biondo accellerando.
Era passata la mezza notte, avevano festeggiato insieme a tutta la famiglia, e poi Heath si era inventato una scusa, molto strana a dir la verità, ma che sembrò efficace, per permettere loro di tornare a casa sua. Erano venuti a piedi, così il ritorno lo stavano facendo in motocicletta, con tutti i fuochi d'artificio che brillavano in cielo, rendendo il momento davvero molto cinematografico.
Davvero l'anno scorso casa tua ha rischiato di essere incendiata?
Si...c'è una casa sulla collina a poco più di un kilometro dalla mia e l'anno scorso i loro fuochi sono scesi fino al mio giardino.
Bene, così se non hanno capito ci ritroviamo un bel petardo dietro il culo! scherzò Jake osservandò delle scintille viola in cielo.
Sono andato personalmente lì a ricordare ai proprietari che poco distante c'è una casa e che ci abitano dentro...quindi è tutta una scusa.
Jake rise, felice di sentirselo dire.
Heath fermò la moto nel giardinetto e dopo essersi tolto il casco, prese due sedie a sdraio da vicino ad una pianta che Jake non aveva neanche notato. Gliene porse una e sempre con la stessa mano, cercò la sua, che si strinsero.
Adiamo in spiaggia prima che finiscano di sparare...è uno spettacolo...
Il moro non se lo fece ripetere due volte.
Si sistemarono a circa dieci metri dalla riva, anche perchè alcuni fuochi d'artificio venivano sparati proprio verso il mare, e con il vento che soffiava era possibile che tornassero verso la spiaggia.
I tuoi sono stati molto gentili con me...sono contento, sopratutto Ash, Kate e tua madre.
Heath si girò a guardarlo Per forza! Sono completamente rapite da te...ti mangiano con gli occhi rispose mezzo infastidito.
Jake lo guardò e si avvicinò a lui sbilanciandosi in avanti, poichè erano seduti sulle sdraio. E dai...non fare il gelosone... Gli diede un bacio sulla spalla.
Ormai lo sono, troppo tardi.
Si guardarono per un secondo, prima di scoppiare in una fragorosa risata.
E'...che non so se sarà così dopo Heath si rifece serio
Dopo cosa?
Dopo che lo verranno a sapere...di noi due...
Jake lo guardò intensamente Hai intensione di dirglielo? e nel suo tono Heath notò un certa attesa speanzosa.
Non so ancora quando...ma spero abbastanza presto. Sono stufo di dover mentire...alla mia famiglia e a chi ci è intorno quotidianamente...
Jake annuì d'accordo Mia sorella è da tre anni ormai che cera di capire di chi sono innamorato...Ha fatto i nomi di tante ragazze, ma mai è arrivata a pensare a te
L'altro rise scommetto che rimane dell'idea che sono il tuo migliore amico.
Esattamente
Heath scosse la testa Mi dispiace
Jake gli accarezzò un braccio e rimasero per un pò ad ossrvare i fuochi d'artifico e i loro riflessi sul mare.
Spero solo che Michelle non se ne esca con storie assurde e che non mi faccia vedere Matilda solo perchè sto con te...a causa della nostra relazione
Jake lo guardò di nuovo Michelle è una ragazza intelligente. Magari potrebbe avere del rancore verso di te, e verso di me quando lo saprà, ma sa che ami Matilda e che nonostante tutto hai voluto crescerla e ancora vuoi farle da padre.
Anche Heath si girò a guardarlo. Sorrise.
Ti amo Jake
Il moro ricambiò
Ti amo anche io Heath.
Le labbra si unirono, e Jake sentì per la prima volta che quel bacio era più tranquillo. Non era stato fatto di nascosto, non era ingiusto, non di fretta. Era unico, era perfetto, era tutto ciò di cui dal momento in cui aveva incontrato Heath non avrebbe più potuto fare a meno.
Si staccò, poggiando il viso sulla spalla del biondo e stringendogli una mano.
Heath prese un bel respiro, e quando cacciò fuori tutta l'aria, anche se leggermente turbata dai fumi dei fuochi, si sentì meglio, molto meglio dei giorni precedenti.
Quando era arrivato in Australia, si era chiuso in casa per giorni senza vedere nessuno, spesso con le lacrime agli occhi e con un mal di testa forte.
Non riusciva a vedere una via d'uscita da quella situazione. Lui e Michelle si erano lasciati. Lei non l'aveva presa bene e di conseguenza aveva deciso di "punirlo" costringendo Matilda a stare con lei durante le vacanze natalizie.
Il sorriso solare della piccola le mancava come non mai. Una di quelle cose che non seppe perchè lo facevano star bene e non ci avrebbe di certo rinunciato. Non sapeva però come fare per rimediare. Non di certom comunque, tornando con Michelle.
Jake, con la sua improvvisata, gli fece capire che a volte, pensare tanto non fa per niente bene. Dopo un pò i pensieri si moltiplicano e si confondono, e non ti rendi conto che alla fin fine sono sempre gli stessi. A volte, più che pensare ad un "piano", bisogna agire, d'istinto, proprio come lui aveva fatto con Jake quella sera a casa sua.
Ed ora stavano insieme. Il suo cuore batteva sempre più forte, e sentiva tutto il corpo più rilassato. Agire, non solo pensare. Si, forse avrebbe dovuto dar retta di più ai suoi sentimenti che alla ragione d'ora in avanti. Anzi, senza quel forse.
Stiamo finalmente insieme allora? Jake ruppe il silenzio
Heath abbassò un pò il viso per poterlo guardare Secondo te, dopo tutto quello che abbiamo "fatto" e la posizione in cui siamo messi in questo momento cosa può significare?
Heath, non rispondere alla mia domanda con un altra domanda!
Risero poi il biondo rispose Ok...si. Stiamo insieme.
Jake gli strinse ancora più forte la mano e chiuse gli occhi.
Heath stava sicuramente meglio rispetto agli ultmi mesi. Ancora una volta aveva fiducia in lui. Era sicuro che questa fosse la volta buona.
Si, forse le cose sarebbero cambiate da quel momento in poi. Anzi, senza quel "forse".




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E siamo arrivati anche alla fine della ff. Che altro si può dire: GRAZIE veramente di cuore a tutti i lettori, e ai commentatori. Abbiamo continuato a scrivere proprio grazie al numero di letture e a quei piccoli commenti che ci hanno sempre fatto piacere. Per me ed ally è stato difficile mettere un punto definitivo alla storia, fatto sta che abbiamo deciso definitivamente di scrivere un "sequel" di cui però abbiamo solo scelto il titolo: I Remain.  
Con l'estate alle porte, avremo sicuramente tempo per cominciare a scriverla, quindi tenete sempre un occhio attento verso il mio profilo o verso la sezione dedicata alle fan fiction sugli attori.
Ci auguriamo davvero di non avervi delusi, e speriamo vivamente di ritrovarvi anche nel sequel.
Un saluto a tutti e grazie ancora!
   
 
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