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Autore: AcrossTheUniverse    28/05/2010    8 recensioni
Sirius non ha mai pensato molto all’amore; prima latin lover incallito, poi detenuto, poi pericoloso evaso in fuga e infine segregato nella sua stessa, odiata casa. Ma il vero amore e la salvezza che ci offre si nasconde nelle persone più insospettabili. [Sirius/Hermione] Decima classificata al concorso "Dai classici alle fanfiction", indetto da Vogue91 sul forum di Efp.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Sirius Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Ti sei mai innamorato

Ti sei mai innamorato?

 

“Scendi invocata, e le secrete vie del mio cor soavemente tieni" (Alla Sera).

Sirius Black non aveva mai pensato molto all’amore. Durante l’adolescenza era stato troppo spensierato per prendere in considerazione un rapporto sentimentale tanto profondo da poter essere definito amore; sicuramente c’erano state ragazze per le quali aveva provato una forte infatuazione, ma mai nessuna gli aveva provocato sentimenti veramente profondi, mai nessuna lo aveva fatto pensare a un legame più duraturo e magari indissolubile. Sirius si limitava a vivere le proprie relazioni alla giornata, guardando sorridendo James che invece era innamorato perso di Lily e pensando che non sarebbe mai stato capace, almeno per il momento, di provare un sentimento simile a quello dell’amico, per nessuna ragazza al mondo.

Un giorno Lily aveva sollevato la questione, in Sala Comune sui divanetti davanti al fuoco, e gli aveva chiesto se si fosse mai innamorato.

“Ti sei mai innamorato, Sirius?” aveva domandato con un sorriso gentile, mostrando i denti bianchi e candidi come il giglio di cui portava il nome. Sirius aveva sorriso spavaldo, affondandosi una mano tra i capelli, e aveva scrollato le spalle.

“No, assolutamente no. E ti dirò di più: non ne sento neanche la necessità!” aveva risposto sicuro, sporgendosi in avanti. James era scoppiato a ridere, abbracciando la fidanzata seduta sulle sue ginocchia.

“Vedrai che un giorno ti ricrederai, Sirius. Un giorno troverai anche tu la tua Lily. Una che sia come il sole: il centro del tuo personalissimo sistema solare, colei che ti riscalda e ti illumina. Una che sia bianca come la neve e come un giglio, proprio come Lily.” gli aveva detto fiducioso, guardando la fidanzata con un lampo innamorato negli occhi. Sirius aveva sorriso leggermente e aveva deciso di non rispondere, limitandosi a scuotere la testa rassegnato e a dissentire mentalmente con quell’affermazione così sicura.

***

Quando Sirius si era diplomato si era unito immediatamente all’Ordine della Fenice a tempo pieno, e l’amore non era stato decisamente il primo dei suoi pensieri. Iniziava a desiderare ardentemente una ragazza al proprio fianco, qualcuna che potesse capirlo e che potesse comprendere tutta quell’oscurità e preoccupazione che portava costantemente nel cuore, qualcuna che non fosse una storiella veloce e disimpegnata della durata di massimo due notti.

Eppure a mente fredda rifletteva e capiva che, ancora una volta, non era tempo per l’amore: vedeva Lily e James e si rendeva conto di quanto fossero felici, ma anche di quanto fosse tremenda per loro la paura di perdersi a vicenda. Si diceva che era troppo coinvolto nella guerra per amare liberamente qualcuna e lasciarsi a sua volta amare, e permetteva al tempo di scorrergli addosso senza fermarlo.

***

Era stato il giorno in cui era stato arrestato che Sirius aveva capito che ormai era troppo tardi per qualsiasi ripensamento; davanti a lui c’era solo una prigione fredda e oscura, e mentalmente ringraziò di non avere nessuna ragazza a casa ad aspettarlo invano e a soffrire per la sua sorte; si ritrovò a benedire la sua scelta di deliberata solitudine sentimentale. Nel profondo dell’anima anelava profondamente ad avere una donna al proprio fianco, eppure in quel momento razionalmente non rimpiangeva il fatto di non averla.

Poi all’improvviso una sera d’estate aveva incontrato una ragazzina magra e impaurita, e sul momento non l’aveva neanche vista davvero; lei l’aveva salvato, eppure lui non l’aveva capita. L’aveva guardata negli occhi, le aveva fatto un complimento ed era scappato, portandosi dietro quello sguardo vivace e intelligente senza ricordarselo veramente. Mentre scappava in posti esotici insieme a Fierobecco, in una continua corsa contro il tempo e il Ministero, Sirius invocava una donna per poterlo confortare, sognava con tutto se stesso non essere solo e poter avere una compagnia femminile, qualcuna che lo capisse e lo aiutasse a sostenere il macigno delle sue colpe.

E poi era arrivata lei, e non era quello che si aspettava. Non era quello che aveva previsto, e per questo all’inizio non l’aveva riconosciuta. Cercava una donna, e aveva trovato una ragazzina.

Quando Hermione era arrivata a Grimmauld Place Sirius aveva stentato a riconoscerla. La vide e non ricollegò quella ragazza bella e forte alla ragazzina impaurita che aveva sempre conosciuto nei loro brevi incontri. Poi capì, e si stupì di quanto fosse cambiata; provò una strana sensazione di vuoto allo stomaco, mai sentita prima, e si sentì inesorabilmente attratto da lei, desiderò indagare sulla sua vita, la esaminò e la studiò con famelica attenzione. A cena incrociava il suo sguardo e la vedeva andare a fuoco sotto i suoi occhi grigi, si chiedeva come sarebbe stato parlarle e allo stesso tempo non trovava la forza di farlo.

Una notte in cui non riusciva a dormire, tormentato dai mille incubi di Azkaban, l’aveva incontrata al piano terra, con in mano una tazza di tè fumante. Le aveva chiesto cosa facesse alzata a quell’ora ma non aveva ottenuto che una breve ed evasiva risposta; le si era seduto accanto e aveva iniziato a parlarle. Aveva scoperto che confidarsi con Hermione era incredibilmente facile; le si era aperto totalmente senza difficoltà, lui che in genere era sempre stato tenebroso, e la ragazza lo stava a sentire con attenzione facendosi carico di tutti i suoi problemi. Sirius gli aveva affidato il proprio cuore e Hermione lo aveva accolto di sua spontanea volontà, prendendosene cura come di un bambino appena nato.

Poi una notte Hermione lo aveva guardato con più intensità del solito, dopo uno dei loro consueti discorsi filosofici e politici dal valore catartico, e per uno strano scherzo del destino aveva usato le stesse parole di Lily Evans molti anni prima.

“Ti sei mai innamorato, Sirius?” aveva chiesto con ingenuità, guardandolo con gli occhi che luccicavano.

Sirius l’aveva scrutata per un attimo e ci aveva riflettuto. Fu in quel momento che si accorse che Hermione era davvero ciò che aveva sempre sognato. Davanti a lui c’era una ragazza disponibile ad aiutarlo, che anzi lo stava già facendo, alla quale aveva svelato tutto se stesso, la donna giunta per accompagnarlo in quel cammino così difficile. Capì veramente che aveva trovato quello che stava cercando, anche se non quando e come se lo sarebbe aspettato.

Hermione era il sole; lo illuminava, lo riscaldava, lo teneva legato alla sua orbita.

Hermione era bianca; semplice e pura come la neve, candida e raffinata come un giglio.

Hermione era la sua Lily, e adesso lo sapeva.

“Sì, Hermione.”

 

Questa fanfiction ha partecipato al contest "Dai classici alle fanfiction", indetto da Vogue91 sul forum di EFP. I partecipanti dovevano scegliere un autore della letteratura al quale era abbinata una citazione, e costruire una storia su di essa; nel mio caso, la scelta è caduta su Foscolo (<3) e la citazione è tratta dal sonetto "Alla sera". Non ho ottenuto un posto alto in classifica (sono finita solo decima) ma mi ritengo soddisfatta per il bel giudizio steso dalla giudice e per il punteggio riportato che comunque è alto :)

Grazie a tutti coloro che hanno letto, e a chi eventualmente recensirà ^^

 

10°Classificata
HermioneForever92 “Ti Sei Mai Innamorato?”

-Grammatica: 10/10
Ti faccio i miei complimenti, nella lettura della fic non ho riscontrato nessun errore di ortografia o battitura. Si denota una certa cura di quest’aspetto, cosa che ti fa onore.

-Lessico: 9.5/10
Il lessico in linea di massima è buono, anche se forse in alcuni punti mi è sembrato forzato. In particolar modo verso la fine ho trovato “paroloni” che stonano con il resto della storia, e che hanno appesantito un po’ il discorso.

-Stile: 9.5/10
Hai uno stile che sicuramente non è affatto male, la lunghezza delle frasi rende la lettura scorrevole e fluida, ma forse mi sarei aspettata qualcosa di più. Ossia, mi è sembrato uno stile troppo semplice, ma nulla di grave, qualche limatura qui e lì, ed è perfetto.

-Originalità: 10/10
In questa voce ti aiuta sicuramente il pairing inusuale che hai scelto di trattare. Ma non solo. Il fatto che tu abbia fatto un parallelismo fra Lily ed Hermione è davvero impressionante, sinceramente non me lo sarei aspettato tanto mi sembrava assurda la cosa. Eppure il discorso fila, non ci sono incongruenze, e quindi si è dimostrata una scelta azzeccata.

-Attinenza alla citazione: 15/15
Mi è piaciuto come hai sviluppato la citazione all’interno della storia, pur non inserendola. È chiarissima la parte dell’invocazione, di come Sirius desideri qualcuno che lo ami, che lo renda felice come James lo era con Lily.

-Attinenza al colore e clima assegnati: 15/15
Anche se hai inserito entrambi gli elementi alla fine della storia, li ho trovati appropriati. Il fatto che Sirius li usi come aggettivi per Hermione è sicuramente una scelta inusuale, il cui risultato però è piacevole.

-Trama: 3.5/5
Nota dolente. La storia offre degli spunti interessanti, eppure ho trovato che fosse… troppo veloce. Vi sono dei passaggi tagliati di netto, che lasciano una serie di interrogativi. Insomma, le idee ci sono, i presupposti perché sia una storia degna di nota anche, ma mi sarei aspettata qualcosa di più articolato ed approfondito.

-IC: 9/10
Lo scarso approfondimento della trama ti ha penalizzata anche in questo. Sirius è sicuramente IC, si nota la sua vena di malinconia nel ripensare al passato, ma anche nella prima parte nella sua totale noncuranza nei confronti dell’amore, da perfetto latin lover. È Hermione a non convincermi affatto, non tanto per il carattere quanto per il suo approccio nei confronti di Sirius, che non viene completamente giustificato. Se avessi spiegato meglio gli “antefatti” di questo loro cercarsi reciproco, sarebbe stato meglio.

-Giudizio personale: 4.5/5
Come ho già detto, la storia è bella, e Sirius è delineato perfettamente. Aggiungere qualche dettaglio, qualche riflessione in più, l’avrebbe sicuramente resa perfetta. Ma al di là di questo, devo ammettere che i presupposti fanno sì che sia comunque intrigante, l’idea di questo pairing poi mi è piaciuta, davvero. Gradevole anche l’inserimento del Sirius “prima” e “dopo” Azkaban, e su come sia mutata la sua concezione d’amore. Il finale poi, è dolcissimo, ad effetto, sicuramente gradevole.

Totale: 85/90
 

   
 
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