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Autore: M_Lucry_J    29/05/2010    4 recensioni
"Su ora iniziamo con l'alfabeto, sono passate 2 settimane" gli sorrisi. "A-a...A!" si sforzò. Era un ragazzo adorabile e mi faceva tenerezza nel come cercava di dire l'alfabeto un'altra volta, dopo quel brutto inconveniente. E intanto, ogni giorno, passato con lui, mi rendeva felice. Che mi piacesse?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio:

Star_In The Night14 : Ma quale onore! Te lo meriti con tutto il cuore. Sei sempre qui a recensirmi e darmi il tuo supporto... Non mi posso proprio lamentare. Grazie, grazie ancora grazieee <3 ^^

Black_Engel_89 : Mi fa piacere.... Hai fatto bene a dire originale; ogni volta che decido di fare una Fanfic punto su quello! Orginalità :-)
Grazie e continua a seguirmi!


 Listing: Ihihi grazie! Si infatto seguirò i tuoi consigli cercherò di fare capitoli un pò più lunghetti.... Putroppo il tempo spesso non me lo permette :-( E davvero io esigo anche le critiche... Mi servono molto, le aprezzo come se fossero dei complimenti. Per questo ti ringrazio di cuore! Continua a seguirmi! ^^

 Fe_Alternative : Ehehe ,mi fa piacere che ti intrighi! XD E poi certo... Bill e Stephanie, chissà! Baci e continua a recensire pleaseeee!

 CharlottePosh : Davvero? Bhe grazie ecco a te il terzo cap! Baci e continua a seguirmi! ^^





Gli sorrisi a 32 denti: era troppo simpatico.


"Ok Bill, procederemo con l'operazione; più tardi lo riferirò... Adesso vado a fissare il giorno dell'operazione e mi raccomando riposati.
Per qualsiasi cosa sai già qual'è il mio numero." e mi alzai salutandolo, lui a sua volta sventolò la mano.



Chiusi la porta alle mie spalle e pensai che quel ragazzo era proprio simpatico e intrigante...






Passeggiai nuovamente lungo quei corridoi dall'aria malinconica e desolata, ma che intanto, per via del mio lavoro, ci ero abituata.
Era il mio lavoro, mi piaceva e lo facevo come si deve; quindi direi nulla da lamentarmi.
Trovai la cartellina con tutti gli orari e le prenotazioni della sala operatoria, scesi con l'indice lungo la lista fin quando non trovai un piccolo quadrato bianco.
Presi di nuovo la stilo dalla tasca e feci per inserire il nome del mio paziente.
Stavo per scrivere,come normale che sia, Sig. Bill Kaulitz ma sorrisi all'avvenimento di pochi minuti fa.

flashback


Chiamami Bill, preferisco avere un tono più confidenziale :-D




Fu così che preferii scrivere semplicemente: Bill Kaulitz.
Era un nome, bhe, carino e non difficile da ricordare: suonava bene.
Lasciai perdere alle mie stupide riflessioni e decisi di andare dai parenti, così una volta per tutte si sarebbero messi l'anima in pace.
Varcai la soglia e li trovai su quei divanetti color pesca di lusso, nuovamente.
Sorrisi e iniziai a parlare:

"Allora ho fatto visita al Sig. ehm, Bill Kaulitz" dissi tossendo.
"E ha finalmente deciso di procedere con l'operazione fonochirurgica, intoltre ho fissato la data. Sarà di giovedì alle 15.30" e mi fermai per aspettare le loro risposte.

"Dottoressa sarà rischiosa l'operazione?" disse Tom con una lieve preoccupazione nel tono della voce.
-Si vede che è preoccupato per il fratello- pensai.
"Bhe, in questo mondo non tutto è tranquillo e liscio come l'acqua, il rishio ci sarà sempre e comunque. Di certo non vi voglio spaventare con queste  mie parole però era l'unica scelta valida. L'operazione fonochirurgica porterà dopo 2 settimane di riabilitazione post-operazione
alla voce d'origine. In fondo il rischio c'è ma veramente lieve, signori.
Sono una professionista e da anni svolgo questo lavoro e fin ad ora, fortunamente, non ci sono stati fallimenti e disagi" sorrisi alla verità.

"Grazie dottoressa ci ha rassicurato parecchio, ripasseremo in questi giorni, ora la lasciamo al suo lavoro..." proferì sempre Tom.
Sorrisi nuovamente e mi congedai.
Trovai le infermiere e dissi loro di controllare il mio paziente; ora il mio turno di lavoro era terminato.

Mi scrollai di dosso il camice e afferrai le chiavi della mia bella Audi A8 bianca.
Misi le mani al volante e feci pressione sull'acceleratore facendo sentire nei dintorni il suono stridulo della sgommata: lo adoravo.
Un'altra mia passione, che non avesse nulla a che fare con il mi lavoro? I motori.
Strano per una donna, infatti, ma che dire, ogni volta che mi ritrovavo in una macchina e con le mani sul voltante: mi sbizzarivo.
Spesso coloro che scoprivano questa novità rimanevano senza parole.
In effetti dovrei essere una persona calma e tranquilla per aver scelto il mio lavoro, che per l'appunto richiedeva questi requisiti.
Ma una volta che varcavo le porte della clinica ero un'altra persona, avevo una personalità più libera e trasgressiva.

Questa era la vera Stephanie Longer, e non tutti la conoscevano.




Dopo aver persorso tutta l'autostrada a velocità che andasse fuori dal codice stradale, ero finalmete alla mia residenza, nonchè la mia adorata villetta.
Sfinita dopo un'intera giornata di lavoro lasciai che i miei pensieri e il mio stress scivolasse via, un pò come l'acqua.
Slegai la coda e mi spogliai lasciando il mio corpo alto e snello completamente nudo. Entrai nella vasca e mi sprofondai dentro...

[...]



I giorni passavano
lenti e tranquilli e io di tanto in tanto andavo a controllare Bill.
Ma il giorno dell'operazione arrivò e non so perchè, per la prima volta, mi sentii in agitazione.
Avevo paura che andasse qualcosa storto, avevo timore di mettere le mie mani su Bill, inspiegabilmente.
Vidi Bill ancora sveglio,non gli avevano fatto ancora l'anestesia.
Ne aprofittai per salutarlo e rassicurarlo,come meglio potevo, che sarebbe andato tutto per il meglio.
Abbassai la mascherina e lo guardai negli occhi ; vidi che erano leggermente lucidi.
Mi rincuorò, e fu per questo che gli presi le mani,nonostante fossero completamente plastificate, e presi a parlare:

"Bill? Stai tranquillo e sereno. Non essere teso io sono qui,non sarò una grande consolazione, ma mi impegnerò al massimo affinchè andrà tutto per il dovuto... Anche io come te, voglio che riacquisti la tua voce." dissi con sincerità.
Mi guardò,tanto e a lungo.
Aveva degli occhi così profondi e magnetizzanti, quasi non riuscivo a staccarmi dal suo sguardo.
E continuava a fissarmi senza proferir parola; ma pian piano vidi che le sue palpebre divennero delle fessure per poi chiudersi completamente.
Persi alcuni battiti e guardavo spaventata e sbigottita.
Poi sentii alle mie spalle, Katie, nonchè la mia aiutante.

"Ho dato la dose aniestetica, ora dorme profondamente."disse sorridendo.

Il cuore riprese a battere regolarmente. Non capivo per quale motivo le pulsazioni del mio cuore si erano improvvisamente fermate.
Sarà stata la paura?Di cosa...di lui?
Sbarrai gli occhi per questo pensiero... Non era possibile.
Katie mi alzò la mascherina e mi diede gli strumenti ma uno di questo mi cadde dalle mani: tremavo.
Si chinò per raccoglierlo e poi me lo ripose nelle mani.

"Mi raccomando Ste, sii brava come sempre." e si mise nell'angolo della sala.
Chiusi gli occhi entrando in fase di massima concetrazione.
In quel momento mi sentivo l'unica che aveva il destino di Bill nelle mani e mi sentivo, non so, fin troppo agitata.
Di certo avevo avuto una grande responsabilità, un bel peso direi.
Ma ora non mi potevo tirare indietro, dovevo farlo e basta.



E lì con le mani un pò tremolanti e sanguinanti svolgevo il mio lavoro: la mia missione.






Note dell'autrice:

Bhe grazie infinitamente per le vostre recensioni e vi invito a continuare... Inoltre le critiche sono ben accettarte! :-D
Ho pensato che mettere in risalto la parte e la preoccupazione che c'era durante questo periodo....
Vi immaginate come Bill e gli altri si dovevano sentire?
Bhe ci ho pensato io. ho almeno ho scritto la mia versione!^^
Baciiii!

By Lucry
  
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