Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: demetra85    29/05/2010    2 recensioni
Due fratelli,Kagome e Inuyasha... Una missione da compiere...una donna da salvare...e un amore da reprimere perche' incestuoso.... Sapranno i due fratelli controllare la passione che li assale ogni volta che i loro sguardi si incrociano?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
capitolo 35 -  Un modo per salvarla....ci deve essere.  -  Kagome si portò le mani alla  testa, cercando di trovare una soluzione per salvare la vita di quella povera bambina.

Possibile che non ci fosse proprio nulla da fare?

Sango non poteva rimanere nuovamente incinta. Avrebbe salvato la piccola da morte certa, ovvio. Ma in questo modo la maledizione avrebbe colpito entrambi i fratelli.

-La maledizione. Ancora mi chiedo in cosa consista realmente. Nessuno sembra saperlo. -


- Vuoi davvero conoscerla? -  

Una voce familiare la costrinse a voltarsi.
Vide Keichi sull' uscio della capanna. La fissava serio.

- Tu...la conosci? -  gli chiese, mentre una nuova speranza si faceva strada verso di lei.
Conoscendo la leggenda, avrebbe potuto trovare una soluzione.

- A cosa stai pensando Kagome? -

- Insomma, smettila di perdere tempo. Raccontami l' altra parte della leggenda che ancora ignoro.  -

Keichi sospirò, e la guardò afflitto...  -Non posso. -

- Che cosa significa che non puoi? - la ragazza balzò letteralmente in piedi, avvicinandosi a lui con aria risentita... - Prima mi chiedi se voglio conoscerla, e poi ti rifiuti di raccontarmela. Ti diverti così tanto a prenderti gioco di me? -

- Credi davvero che se avessi potuto, non ti avrei già messa al corrente della verità? Ma come Inuyasha, anche io conosco solo una piccola parte di questa leggenda. Non posso aiutarti. -

- E allora non fare false allusioni. -

- Sei arrabbiata? -

- Certo che lo sono. - e lo confermava la mano stretta rabbiosamente a pugno.... - Ti rendi conto che la situazione sta precipitando? Sango se ne sta da ore chiusa nella sua capanna con la vecchia Kaede, e non vuole vedere nessuno. Inuyasha sembra un' anima in pena e non sa più cosa fare. Nessuno di noi sa come agire, ti rendi conto? Ce ne stiamo in questo villaggio a passare le nostre giornate, in attesa che il nemico ci colpisca nuovamente. Ma io non ne posso più. Sono finita in questa epoca per aiutare mio fratello, ma fino ad adesso ho combinato solo guai. Sono stufa. - calde lacrime le percossero il viso.

Pochi istanti dopo, avvertì le braccia del demone circondarla.  - Sfogati pure Kagome, ne hai bisogno. -

Stare fra le braccia di Keichi era piacevole, e rassicurata, Kagome si lasciò andare ad un pianto dirotto....

-----------------------------------------------------------------

- Inuyasha, tutto bene? -

- E lasciami in pace, stupida umana. Vattene. Non ti voglio più fra i piedi. -

Con poca gentilezza, il mezzodemone mandò via la ragazza con cui fino a poco prima aveva fatto l' amore.
Solo quando la vide ripercorrere il sentiero per ritornare a casa, aveva emesso un sospiro di sollievo.
Sapeva di essere stato alquanto sgarbato, ma l' idea che quella sciaquetta rimanesse al suo fianco dopo averlo soddisfatto e lo coccolasse era per lui impensabile.
Le umane erano buone solo a soddisfare le voglie dei demoni, gli altri della sua razza avevano ragione.

Tornò a distendersi sull' erba, in riva al lago, dove aveva consumato l' ennesimo atto sessuale in quegli ultimi giorni.
Ed era proprio su quello che soffermò i propri pensieri.
Non gli era mai capitato di andare a letto con un' umana di quel villaggio prima di allora.
Per la verità, aveva sempre cercato di evitare le femmine umane, anche nel presente.
Le poche avventure che si era concesso con loro erano avvenute proprio nel presente, ma poteva contarle sul palmo della mano. almeno fino a quel momento.
Ormai aveva perso il conto. Probabilmente si era già portato a letto una decina della ragazze del villaggio. Sogghignò. Almeno nessuna era vergine quando si era concessa a lui. Quindi non aveva alcun obbligo verso di loro. Sperò solo che qualcuna di esse non fosse rimasta incinta. Purtroppo, non aveva cercato di evitare che ciò accadesse, ma in quel momento non gli importava.
Una chioma corvina tornò ad occupare tutti i suoi pensieri.
Kagome. Sua sorella.
Era lei la causa di quel suo repentino cambiamento.
Possibile che quello fosse il suo modo di cercare di dimenticarla?
Ma stava davvero funzionando?
Fino ad'ora , nessuna  umana era stata capace di fargli provare un solo briciolo delle travolgenti sensazioni che provava al solo contatto con Kagome.

-Accidenti. - si ritrovò ad inveire contro se stesso per l' essere diventato così debole.
Perchè non riusciva a togliersela dalla testa? Eppure, era sua sorella.

----------------------------------------------------------------------------------------

- Kagome....Kagome.... -
La fanciulla aprì gli occhi di scatto. Si mise a sedere, guardandosi intorno.
Nella capanna regnava un silenzio surreale, disturbato solo dal russare della vecchia Kaede nell' altra stanza.
Si alzò, avvicinandosi alla finestra e constatò che fosse ancora notte fonda.

- Eppure...io ho sentito una voce... - si portò le mani alla testa, che cominciava a farle male.

- Kagome. -

Sobbalzò nuovamente. Stavolta non poteva essere frutto della sua immaginazione. Era sveglia, quindi non era un incubo.

- Kagome...vieni... -
Spalancò gli occhi sorpresa, quando in lontananza, in mezzo ai campi, scorse una figura luminosa.
Sembrava avere le fattezze di una donna, ed aveva una mano protesa verso di lei, e la stava chiamando.

La ragazza cominciò a tremare. Non aveva idea di chi fosse quello spirito, e quali fossero le sue intenzioni. Ma una forza misteriosa stava cercando di spingerla all' esterno della capanna, ed ebbe come l' impressione di non riuscire più a restistere.

Cercò di farsi forza e non di non ascoltare una strana nenia che le era improvvisamente arrivata alle orecchie. Sembrava il canto di una sirena, e se la sua sensazione era esatta, non era per niente piacevole.

- Vieni, Kagome.... -

Improvvisamente la porta della capanna si spalancò. Un fascio di luce colpì la ragazza in pieno.
- Non riesco a muovermi. - sussurrò spaventata.
- Vecchia Kaede. - provò a chiamare l' anziana donna varie volte, ma sembrava che non riuscisse a sentirla.
- Che cosa faccio? -

Nell' esatto istante in cui la figura luminosa cominciò ad allontanarsi, Kagome si sentì spingere verso l' esterno.
qualunque cosa fosse, la stava costringendo a seguirla.
Cercò di fermarsi, ma non aveva la forza necessaria per farlo.
Nel giro di qualche minuto si trovava nel bel mezzo del villaggio.
Si guardò attorno, ma sembrava che nei paraggi non vi fosse nessuno.
Provò a chiamare a gran voce Inuyasha, Ken e gli altri, ma nessuno andò in suo soccorso.
- Ma dove sono finiti tutti? - cominciò ad avere paura. Aveva una gran paura, ma si impose di non piangere.

Improvvisamente, cominciò a scorgere delle figure umane avanzare nella sua stessa direzione, anche se marciavano diversi metri avanti a lei.
Con l' aiuto dei raggi della luna, si rese conto che erano le ragazze del villaggio. Sussultò, non riuscendo a capire.

Perchè vi erano solo donne. Dove erano finiti Inuyasha e gli altri?

- Vieni, Kagome...- di nuovo quella voce.

- DOVE CAZZO SEI??? - gridò la fanciulla in preda all' esasperazione.
Aveva paura. Aveva una fottutissima paura di quello che stava accadendo, e come se non bastasse, non riusciva nemmeno a riccorrere ai suoi poteri.

Com' era prevedibile, l' essere luminoso non le rispose.

Improvvisamente, Kagome sentì il bisogno impellente di correre, e si accorse che anche le altre fanciulle stavano facendo lo stesso.
In pochi minuti il villaggio era scomparso dalla visuale. Quello strano essere le stava trascinando nel bel mezzo del bosco, e a causa del buio, Kagome inciampò varie volte, provocandosi varie ferite.

------------------------
-----------------------------------
Era stanca e dolorante. Sentiva che fra un pò le forze l' avrebbero abbandonata.
Le altre ragazze dovevano essere nelle sue stesse condizioni, a giudicare dalle grida di dolore.

Fu solo dopo altri minuti che le sembrò di aver rallentato l' andatura.
Dopo altri minuti ancora, l' essere le costrinse a fermarsi bruscamente.
Kagome cadde a terra, battendo una gamba su una pietra.
Urlò di dolore.

Le sue urla furono sovrastate da quelle delle altre giovani ragazze.
Quando riuscì ad alzarsi, e a guardare nella loro direzione, rimase immobile e pietrificata.
Lo spettacolo che le si parava davanti era agghiacciante.
L' essere luminoso era al centro .
Attorno ad esso, un gruppo di demoni viscidi e informi stavano massacrando quelle povere donne.
Alcune venivano letteralmente squartate e mangiate ancora vive.
Altre stavano urlando dalla disperazione. Quei demoni si stavano impossessando dei loro corpi nudi e pieni di lividi.  Spingevano dentro di loro con una ferocia inaudita, mentre queste ultime subivano ormai esauste.

Kagome era immobile, non riusciva a muoversi. La paura l' aveva completamente bloccata.
Che cosa le sarebbe successo ora? Sarebbe stata squartata o uno di quei demoni schifosi l' avrebbe posseduta con la forza?
Se era un sogno, pregò con tutte le sue forze di svegliarsi.

Alcune ragazze erano ancora vive, e nelle sue condizioni.
Evidentemente i demoni non erano sufficienti per occuparsi di tutte loro.

- Tocca a voi. - quella voce agghiacciante aveva parlato di nuovo.
Troppo tardi Kagome si accorse che alcuni demoni aveva  finito di nutrirsi delle loro vittime e stavano azzannando anche le altre.

- Uccidetela. - gli occhi dell' essere la fissarono, ed un ghignò diabolico si formò su quelle strane labbra.

Kagome non riuscì a capire niente. Un demone avanzò a velocità inumana verso di lei. Tentò di liberarsi, ma la forze del demone la teneva prigioniera.

Un urlò di dolore sguarciò l' aria.....

----------------------------------------------------------------------
 Improvvisamente,  la forza che la teneva prigioniera scomparve.
Si sentì sollevare da terra, e sbattè la testa contro qualcosa di morbido.
Un odore piacevole e virile le arrivò alle narici, facendole perdere il contatto con la realtà.

- Kagome. Kagome. -

Quella voce era fin troppo familiare. Possibile che fosse...

Kagome riaprì gli occhi di scatto, rispecchiandosi in due iridi dorate, che la stavano scrutando con preoccupazione.
- Se...sesshomaru. -  non poteva crederci.
Cosa ci faceva Sesshomaru in quel posto, e perchè era corso a salvarla?

- Come stai? - le chiese, senza interrompere un solo istante quel contatto visivo.

Kagome avrebbe voluto rispondere, ma non riusciva a dirgli nulla.
L' unica cosa di cui si era resa conto in quel momento, era che Sesshomaru le aveva salvato la vita.
Gli portò una mano al viso, accarezzandogli una guancia.
Per pochi istanti, aveva sgranato gli occhi sorpreso.

- G...grazie. - riuscì a sussurrargli a pochi centimetri dalle labbra, prima di baciarlo.
Solo allora perse i sensi.

- Kagome. - Sesshomaru la richiamò , ma ella era ormai svenuta.

- Sesshomaru. Attento!!!! -
Il demone, attirato dalla voce della strega, riuscì a scansare il colpo dell' essere luminoso per un pelo.
Ancora con la ragazza fra le braccia, si girò furioso verso di lui.
Costui emise un ghignò, ordinando ai suoi demoni di attaccarlo.

Nonostante i movimenti gli fossero impediti dalla fanciulla, Sesshomaru riuscì a difendersi egregiamente dai demoni, troppo inferiori a lui.

Qualche minuto dopo capì che non poteva combattere liberamente. Guardò la strega intenta ad attaccare gli altri demoni e la richiamò.
- Urasue.  -

- Cosa c'è Sesshomaru? - la donna si era voltata verso di lui, continuando però a combattere.

- Porta via Kagome. A questi stupidi demoni ci penso io. - le disse, andondole incontro.

Urasue gli si avvicinò, lasciando che il principe le cedesse la fanciulla.

- Occupati di lei. E assicurati che non lasci il castello. -

- Vuoi che la porti nel tuo regno? - Urasue aveva sgranato gli occhi..-. -Ma in questo modo, Inuyasha e i suoi amici cercheranno di riprendersela... e... -

- Fa come ti ho detto.  -

Notando lo sguardò omicida del demone, la strega smise di obbiettare.
- Daccordo. - gli rispose, prima di scomparire.

- E ora a noi due. - Sesshomaru ghignò, lanciandosi poi contro i nemici.


ANGOLO AUTORE:  
Credevo di non riuscire più ad aggiornare questa storia, e invece eccomi qua con un nuovo aggiornamento.
Confesso che è stato un pò difficile scriverla. Voglio dire che non aveva assolutamente idea di come mandarla avanti.
Chiedo scusa per questo ritardo mostruoso, ma ormai l' avevo praticamente accantonata.
Ma oggi, leggendo alcune storie qui su efp, ho dato un' occhiata alle mie storie pubblicate.
Ho riletto velocemente gli ultimi capitoli di questa fic, e mi son detta che fosse un peccato interromperla così.
E per questo motivo ho cercato di riprenderla, seppur non sappia ancora come svilupperò le vicende future.
Il capitolo non è un granchè, ma lo ripeto. L' ho veramente scritto a fatica, non sapendo come mandare avanti la trama.

Siccome scrivendo questo capitolo mi sono venute un paio di idee, penso che riuscirò a scrivere subito il prossimo.
Cercherò di pubblicarlo in pochi giorni.

Ringrazio
 Mew_Paddy  e  Principessa Purosangue  per le recensioni. ^^
A presto. ^^
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: demetra85