Una volta
tornati sulla nave,Nami raccontò al compagno ciò che gli era successo (con tanto
di commenti medici di Chopper),mentre raccontò al resto della ciurma la
situazione che aveva fatto tornare al loro amico la memoria.
S:”Ora
capisco perché mi fa male la testa...”
R:”Hihihi,dovevamo
pensarci prima!Solo una donna in pericolo poteva far tornare la memoria a
Sanji!!”
S:”Non
prendermi in giro o rimarrai senza cena...”
Rufy sbiancò
e si zittì immediatamente. La ciurma scoppiò in una risata di
sollievo:finalmente tutto era tornato come prima!
U:”Ehi
ragazzi,ma non manca qualcuno?”
R:”E
vero!!Manca Zoro!”
E come
Colombo dal disio chiamato,una voce che sembrava più un grugnito attirò l’attenzione
di tutti,specie quella del cuoco.
Z:”Ehi
tu!!Dannato cuoco!!”
Zoro,dopo
essersi perso più volte,era riuscito a intravedere la nave e vi corse incontro
deciso più che mai a farla pagare al suo compagno che aveva osato troppo nei
suoi confronti.
S:”Che
diavolo vuoi?Cerchi rogne?”
Z:”Non me ne
importa nulla se Chopper ti considera psicologicamente instabile!!Ora ti gonfio
di botte così forse la memoria ti tornerà e la smetterai di fare lo sbruffone
con me!!”
Lo
spadaccino levò in aria un pugno e lo scagliò contro il cuoco che,senza
scomporsi,sollevò una gamba e lo parò.
Z:”...”
S:”Vuoi che
ti prepari qualcosa così ti calmi?”
Z:”Che
diavolo...”
S:”Ho
riacquistato la memoria zuccone...”
Zoro abbassò
la mano e andò a sedersi vicino all’albero maestro senza proferire parola. Il
cuoco osservò ogni suo movimento compiaciuto del fatto che l’amico fosse
sollevato dalla notizia appena ricevuta: in fondo gli voleva bene,anche se
litigavano sempre!
Z:”Portami
del sakè stupido cuoco smemorato”
S:”Ok,spadaccino
senza senso dell’orientamento... E voi,cosa desiderate?”
Sanji
prese,da bravo cameriere,tutte le ordinazioni. Mentre però si avviava in cucina
la domanda che Nico Robin gli porse gli fece crollare addosso il mondo.
NR:”Chi sei
tu?Sanji il cuoco o Shirai Deniur?”
Gli sguardi
dapprima felici mutarono e divennero incuriositi. La ciurma osservava il loro
compagno che teneva gli occhi fissi alla parete,ancora incredulo alle parole pronunciate
dalla ragazza.
NR:”Se
proprio vuoi saperlo sei stato tu a parlarne. Tu ci hai detto di chiamarti
Shirai,tu ci hai detto di essere un Deniur... Non
pensi di doverci una spiegazione ora?”
Sanji annuì
e si voltò verso i compagni.
S:”Sanji è
solo il nome che mi sono dato perché non volevo che gli altri sapessero chi in
realtà fossi... Tu hai già raccontato loro la storia della mia isola,vero
Robin?”
NR:”Si,l’ho
fatto”
S:”Io sono
il diretto discendente dell’ultimo re di Zerk Shar... Sono il principe Shirai Deniur...”
Sulla nave
calò il silenzio. La rivelazione del ragazzo aveva lasciato la ciurma senza
parole e ora aspettavano tutti che il ragazzo continuasse la sua storia.
NR:”In fondo
avrei dovuto intuirlo...”
S:”Nh?”
NR:”Il tuo
modo di parlare,l’eleganza che adotti in ogni situazione... Tutte
caratteristiche di un principe...”
S:”Eheh...
Forse mi avresti scoperto se avessi saputo che tutti i Deniur
sono biondi e hanno gli occhi azzurri... Ma questo sui libri non c’è,giusto?”
NR:”Giusto”
N:”Ma mi
spieghi perché non ce lo hai mai detto?”
S:”Perché non
vado affatto fiero di ciò che sono... Vorrei tanto essere una persona comune...
Vedete,quando ci fu quella fantomatica guerra io avevo solo 4 anni... In quel
periodo conobbi l’inferno. La mia famiglia fu sterminata davanti ai miei occhi
e vidi morire anche il mio popolo. Riuscii a salvarmi solo grazie a delle
camere segrete situate nel mio castello... Camere che conoscevo solo io
oltretutto...”
N:”Sanji...”
NR:”Ancora
però non capisco...”
S:”Vedi
Robin,la guerra non fu,come c’è scritto sui libri, tra la Marina e i pirati...
Fu tra la Marina e la mia isola... I pirati furono messi in mezzo solo per
giustificare quello sterminio...”
N:”Mio Dio..”
NR:”Vuol
dire che se sapessero che sei vivo...”
S:”La mia
taglia aumenterebbe di 10 volte rispetto a quella di Rufy...”
R:”Cosa?!?Come
mai?!?”
S:”La mia
isola era un centro di scambi commerciali... La Marina effettuava compravendite
di merce rubata e di contrabbando. Quando però si rese conto di aver superato
il limite,capì anche che noi sapevamo troppo e non esitò a sterminarci tutti...
“
NR:”Se
sapessero che c’è un sopravvissuto cercherebbero in tutti i modi di farlo fuori
per mettersi al sicuro da minacce o scandali pubblici”
S:”Già...”
Il silenzio
tornò a farsi strada sulla nave:nessuno riusciva a credere che la Marina
potesse aver osato tanto,ma soprattutto non credevano che a farne le spese
fossero stati gli amici e i famigliari del loro amico.
Quell’attimo
di riflessione comune fu interrotto dal brontolio dello stomaco di Rufy,che
scatenò una fragorosa risata da parte di Sanji.
S:”Vado a
prepararti qualcosa prima che tu muoia di fame!”
R:”Aspetta Sanji...”
S:”Nh?”
R:”Che tu
sia un fuggitivo,un principe o una persona qualunque non fa differenza... Per
me,per noi anzi, tu sarai sempre e solo il nostro cuoco!E il nostro amico!Tu
sei un membro della mia ciurma,giusto ragazzi?”
Tt:”Si!!”
S:”Grazie
ragazzi... E visto che sono il vostro cuoco,andrò a preparare una cena
fantastica che ci riscalderà tutti!”
Quella
notte,sul ponte,Sanji si ritrovò a pensare a quelle poche cose che si ricordava
della sua infanzia:la sua camera,i suoi giochi,i volti dei genitori sgozzati...
Poche
cose,quasi tutte ricoperte di sangue blu e non.
I suoi
pensieri furono interrotti dall’arrivo di Nami che avvolse una coperta intorno
al loro per proteggersi dal freddo.
S:”Grazie...
Come mai sei ancora in piedi?”
N:”E tu perché
sei ancora sveglio?”
S:”Erano
anni che non ripensavo più alla mia vita... In questi ultimi giorni tutto il
mondo che mi ero costruito è caduto come un castello di carte... Raccontarvi la
verità mi ha liberato da un peso enorme sai?”
N:”...”
S:”Nami,oggi
piangevi per me vero?Per la mia memoria?”
N:”Si,avevo
paura che non la recuperassi più e che avresti lasciato la ciurma...”
S:”Avrei
fatto il più grosso errore della mia vita...”
Nami
appoggiò la testa sulla spalla di Sanji e gli prese la mano. Sanji arrossì,ma
non osò gongolare come avrebbe fatto in un’altra circostanza:quella notte,Nami
lo teneva per mano perché consapevole della tristezza che lo affliggeva per la
confessione improvvisa e sofferta che aveva fatto.
N:”Rufy ha
ragione...”
S:”Nh?”
N:”Non
importa chi tu sia,l’importante è che tu rimanga Sanji... Il mio Sanji...”
Nami ripeté
il gesto fatto quel pomeriggio e baciò il ragazzo:dato che Sanji non ricordava
nulla dei momenti passati senza memoria,per lui quel bacio fu il primo.
Dopo lo
sbigottimento iniziale si lasciò andare a quel momento tanto desiderato. La
neve ricominciò a cadere rendendo quel gesto d’amore ancora più romantico.
Quando si
staccarono,Sanji tolse la neve dalla testa della ragazza e la invitò a
rientrare nella sua camera.
N:”Sanji”
S:”Nh?”
N:”Quello di
prima sarà l’ultimo bacio che riceverai da me,chiaro?”
S:”Uno basta
e avanza cara Nami!!”
N:”Già... Uno...
Buona notte Sanji”
S:”Buona
notte...” < Amore mio... >
Sanji rimase
tutta la notte sul ponte a osservare la neve che ricopriva il prato,consapevole
del fatto di essersi guadagnato una parte del cuore della donna che amava più
di ogni altra cosa al mondo.
La verità è
migliore di mille bugie e Sanji lo aveva scoperto a suo spese ed era sicuro del
fatto che non avrebbe più mentito... Perlomeno a Nami...
Allora...
Desidero ringraziare Slits per la sua
recensione,anche se un po’ mi ha fatto male. E’ la prima volta che ricevo una
critica per come scrivo e ci sono rimasta male. Ma almeno qualcuno lo ha fatto.
Comunque,vorrei solo precisare che nel primo capitolo Zoro non fa spallucce perché
vede Sanji ricoperto di sangue. Faccio notare che la scena si svolge di
notte,nel bel mezzo di una tempesta e Zoro non si accorge del sangue fino a
quando non riporta il compagno nella sua stanza e non si sporca il braccio. Il
suo disappunto nel fargli da balia poi è un classico dello spadaccino,che
ovviamente pensa (zuccone com’è) che l’amico stia solo dormendo perché stanco
di tutto il lavoro che ogni sera gli tocca fare.
Inoltre l’idea
della presa “a sacco di patate” era proprio ciò che volevo dare,perché sappiamo
tutti che la delicatezza non è una caratteristica che la ciurma di cappello di
paglia possiede. Quelli si ammazzano di botte dopo essere a malapena sopravvissuti
ad uno scontro e io non posso permettermi di far gettare Sanji nella sua camera
come se fosse un peso morto? Senza contare il fatto che è la fretta di mangiare
che li fa agire così (visto che altrimenti dovrebbero sorbirsi le schifezze di
cuochi improvvisati come Brooke o Franky).
Aggiungerei
anche che Sanji non era solo,perché c’era Zoro con lui,anche se alla fine non
ha fatto molto per trattenerlo a bordo...
Tutti quelli
che sono scesi dalla nave lo hanno fatto per un motivo,ma se li avessi
descritti tutti la storia sarebbe risultata noiosa.
Per la
questione dei segni d’interpunzione,vorrei solo dire che,come ho già fatto
notare prima,la ciurma di cappello di paglia è composta da gente pazza e
nevrotica (tralasciando Nico Robin che è un caso a parte) ed è normale che in
situazioni come queste diano un po’ di matto. Nelle loro frasi doveva essere
evidente lo stupore o l’incredulità e mettere più o meno punti interrogativi o
esclamativi serviva a sottolineare lo stato d’animo in quella particolare
situazione.
Vorrei
continuare dicendo che se metto le iniziali prima dei discorsi è solo per non
far confondere il lettore,visto che i personaggi sono ben 9. Io stessa a volte
mi confondo leggendo storie dove ci sono più personaggi che parlano.
Per quanto
riguarda Nami,se la scena del bacio l’hai trovata troppo anche per lei non so
cosa dirti. Ho pensato semplicemente che qualcosa di forte avrebbe potuto far riaffiorare
qualche ricordo assopito di quando passava le giornate ad adulare la sua
principessa.
Detto ciò mi
auguro che il terzo capitolo sia stato di tuo gradimento e spero di ricevere
ancora dei commenti da parte tua.
Dopo questa
piccola parentesi vorrei ringraziare anche Angela90 che ormai è diventata un’assidua
lettrice delle mie ff e che mi riempie di gioia
quando le commenta e vorrei ringraziare anche Sarhita
che spero non diventi una fan di Nami per poi venire a prendersela con me...
Anche io non la sopporto,ma adoro Sanji perché è un cuoco come mio padre e perché
tra tutti è quello che ha il passato più contorto e oscuro... Mi piace l’idea
che non sia una persona qualunque,anzi,avevo già scritto una ff nel quale non era addirittura umano,ma bensì un angelo
nero... Mi sa di essermi dilungata troppo sul commento finale e quindi
chiuderei qui. A presto!!!