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Autore: Isaka chan    30/05/2010    4 recensioni
Come tutti sappiamo,di Sanji si conosce solo il passato che riguarda il suo incontro con Zef e il naufragio sulla scogliera della morte. Prima di tutto ciò non c'è nulla,la sua nascita,il paese in cui è nato... La mia ff è incentrata sul suo primo passato,quello vero,ovviamente inventato di sana pianta da me... Un brutto incidente darà modo alla ciurma di conoscere il vero io del loro amico cuoco.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Sanji
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Una volta tornati sulla nave,Nami raccontò al compagno ciò che gli era successo (con tanto di commenti medici di Chopper),mentre raccontò al resto della ciurma la situazione che aveva fatto tornare al loro amico la memoria.

S:”Ora capisco perché mi fa male la testa...”

R:”Hihihi,dovevamo pensarci prima!Solo una donna in pericolo poteva far tornare la memoria a Sanji!!”

S:”Non prendermi in giro o rimarrai senza cena...”

Rufy sbiancò e si zittì immediatamente. La ciurma scoppiò in una risata di sollievo:finalmente tutto era tornato come prima!

U:”Ehi ragazzi,ma non manca qualcuno?”

R:”E vero!!Manca Zoro!”

E come Colombo dal disio chiamato,una voce che sembrava più un grugnito attirò l’attenzione di tutti,specie quella del cuoco.

Z:”Ehi tu!!Dannato cuoco!!”

Zoro,dopo essersi perso più volte,era riuscito a intravedere la nave e vi corse incontro deciso più che mai a farla pagare al suo compagno che aveva osato troppo nei suoi confronti.

S:”Che diavolo vuoi?Cerchi rogne?”

Z:”Non me ne importa nulla se Chopper ti considera psicologicamente instabile!!Ora ti gonfio di botte così forse la memoria ti tornerà e la smetterai di fare lo sbruffone con me!!”

Lo spadaccino levò in aria un pugno e lo scagliò contro il cuoco che,senza scomporsi,sollevò una gamba e lo parò.

Z:”...”

S:”Vuoi che ti prepari qualcosa così ti calmi?”

Z:”Che diavolo...”

S:”Ho riacquistato la memoria zuccone...”

Zoro abbassò la mano e andò a sedersi vicino all’albero maestro senza proferire parola. Il cuoco osservò ogni suo movimento compiaciuto del fatto che l’amico fosse sollevato dalla notizia appena ricevuta: in fondo gli voleva bene,anche se litigavano sempre!

Z:”Portami del sakè stupido cuoco smemorato”

S:”Ok,spadaccino senza senso dell’orientamento... E voi,cosa desiderate?”

Sanji prese,da bravo cameriere,tutte le ordinazioni. Mentre però si avviava in cucina la domanda che Nico Robin gli porse gli fece crollare addosso il mondo.

NR:”Chi sei tu?Sanji il cuoco o Shirai Deniur?”

Gli sguardi dapprima felici mutarono e divennero incuriositi. La ciurma osservava il loro compagno che teneva gli occhi fissi alla parete,ancora incredulo alle parole pronunciate dalla ragazza.

NR:”Se proprio vuoi saperlo sei stato tu a parlarne. Tu ci hai detto di chiamarti Shirai,tu ci hai detto di essere un Deniur... Non pensi di doverci una spiegazione ora?”

Sanji annuì e si voltò verso i compagni.

S:”Sanji è solo il nome che mi sono dato perché non volevo che gli altri sapessero chi in realtà fossi... Tu hai già raccontato loro la storia della mia isola,vero Robin?”

NR:”Si,l’ho fatto”

S:”Io sono il diretto discendente dell’ultimo re di Zerk Shar... Sono il principe Shirai Deniur...”

Sulla nave calò il silenzio. La rivelazione del ragazzo aveva lasciato la ciurma senza parole e ora aspettavano tutti che il ragazzo continuasse la sua storia.

NR:”In fondo avrei dovuto intuirlo...”

S:”Nh?”

NR:”Il tuo modo di parlare,l’eleganza che adotti in ogni situazione... Tutte caratteristiche di un principe...”

S:”Eheh... Forse mi avresti scoperto se avessi saputo che tutti i Deniur sono biondi e hanno gli occhi azzurri... Ma questo sui libri non c’è,giusto?”

NR:”Giusto”

N:”Ma mi spieghi perché non ce lo hai mai detto?”

S:”Perché non vado affatto fiero di ciò che sono... Vorrei tanto essere una persona comune... Vedete,quando ci fu quella fantomatica guerra io avevo solo 4 anni... In quel periodo conobbi l’inferno. La mia famiglia fu sterminata davanti ai miei occhi e vidi morire anche il mio popolo. Riuscii a salvarmi solo grazie a delle camere segrete situate nel mio castello... Camere che conoscevo solo io oltretutto...”

N:”Sanji...”

NR:”Ancora però non capisco...”

S:”Vedi Robin,la guerra non fu,come c’è scritto sui libri, tra la Marina e i pirati... Fu tra la Marina e la mia isola... I pirati furono messi in mezzo solo per giustificare quello sterminio...”

N:”Mio Dio..”

NR:”Vuol dire che se sapessero che sei vivo...”

S:”La mia taglia aumenterebbe di 10 volte rispetto a quella di Rufy...”

R:”Cosa?!?Come mai?!?”

S:”La mia isola era un centro di scambi commerciali... La Marina effettuava compravendite di merce rubata e di contrabbando. Quando però si rese conto di aver superato il limite,capì anche che noi sapevamo troppo e non esitò a sterminarci tutti... “

NR:”Se sapessero che c’è un sopravvissuto cercherebbero in tutti i modi di farlo fuori per mettersi al sicuro da minacce o scandali pubblici”

S:”Già...”

Il silenzio tornò a farsi strada sulla nave:nessuno riusciva a credere che la Marina potesse aver osato tanto,ma soprattutto non credevano che a farne le spese fossero stati gli amici e i famigliari del loro amico.

Quell’attimo di riflessione comune fu interrotto dal brontolio dello stomaco di Rufy,che scatenò una fragorosa risata da parte di Sanji.

S:”Vado a prepararti qualcosa prima che tu muoia di fame!”

R:”Aspetta Sanji...”

S:”Nh?”

R:”Che tu sia un fuggitivo,un principe o una persona qualunque non fa differenza... Per me,per noi anzi, tu sarai sempre e solo il nostro cuoco!E il nostro amico!Tu sei un membro della mia ciurma,giusto ragazzi?”

Tt:”Si!!”

S:”Grazie ragazzi... E visto che sono il vostro cuoco,andrò a preparare una cena fantastica che ci riscalderà tutti!”

 

Quella notte,sul ponte,Sanji si ritrovò a pensare a quelle poche cose che si ricordava della sua infanzia:la sua camera,i suoi giochi,i volti dei genitori sgozzati...

Poche cose,quasi tutte ricoperte di sangue blu e non.

I suoi pensieri furono interrotti dall’arrivo di Nami che avvolse una coperta intorno al loro per proteggersi dal freddo.

S:”Grazie... Come mai sei ancora in piedi?”

N:”E tu perché sei ancora sveglio?”

S:”Erano anni che non ripensavo più alla mia vita... In questi ultimi giorni tutto il mondo che mi ero costruito è caduto come un castello di carte... Raccontarvi la verità mi ha liberato da un peso enorme sai?”

N:”...”

S:”Nami,oggi piangevi per me vero?Per la mia memoria?”

N:”Si,avevo paura che non la recuperassi più e che avresti lasciato la ciurma...”

S:”Avrei fatto il più grosso errore della mia vita...”

Nami appoggiò la testa sulla spalla di Sanji e gli prese la mano. Sanji arrossì,ma non osò gongolare come avrebbe fatto in un’altra circostanza:quella notte,Nami lo teneva per mano perché consapevole della tristezza che lo affliggeva per la confessione improvvisa e sofferta che aveva fatto.

N:”Rufy ha ragione...”

S:”Nh?”

N:”Non importa chi tu sia,l’importante è che tu rimanga Sanji... Il mio Sanji...”

Nami ripeté il gesto fatto quel pomeriggio e baciò il ragazzo:dato che Sanji non ricordava nulla dei momenti passati senza memoria,per lui quel bacio fu il primo.

Dopo lo sbigottimento iniziale si lasciò andare a quel momento tanto desiderato. La neve ricominciò a cadere rendendo quel gesto d’amore ancora più romantico.

Quando si staccarono,Sanji tolse la neve dalla testa della ragazza e la invitò a rientrare nella sua camera.

N:”Sanji”

S:”Nh?”

N:”Quello di prima sarà l’ultimo bacio che riceverai da me,chiaro?”

S:”Uno basta e avanza cara Nami!!”

N:”Già... Uno... Buona notte Sanji”

S:”Buona notte...” < Amore mio... >

Sanji rimase tutta la notte sul ponte a osservare la neve che ricopriva il prato,consapevole del fatto di essersi guadagnato una parte del cuore della donna che amava più di ogni altra cosa al mondo.

La verità è migliore di mille bugie e Sanji lo aveva scoperto a suo spese ed era sicuro del fatto che non avrebbe più mentito... Perlomeno a Nami...

 

 

 

 

 

 

 

Allora... Desidero ringraziare Slits per la sua recensione,anche se un po’ mi ha fatto male. E’ la prima volta che ricevo una critica per come scrivo e ci sono rimasta male. Ma almeno qualcuno lo ha fatto. Comunque,vorrei solo precisare che nel primo capitolo Zoro non fa spallucce perché vede Sanji ricoperto di sangue. Faccio notare che la scena si svolge di notte,nel bel mezzo di una tempesta e Zoro non si accorge del sangue fino a quando non riporta il compagno nella sua stanza e non si sporca il braccio. Il suo disappunto nel fargli da balia poi è un classico dello spadaccino,che ovviamente pensa (zuccone com’è) che l’amico stia solo dormendo perché stanco di tutto il lavoro che ogni sera gli tocca fare.

Inoltre l’idea della presa “a sacco di patate” era proprio ciò che volevo dare,perché sappiamo tutti che la delicatezza non è una caratteristica che la ciurma di cappello di paglia possiede. Quelli si ammazzano di botte dopo essere a malapena sopravvissuti ad uno scontro e io non posso permettermi di far gettare Sanji nella sua camera come se fosse un peso morto? Senza contare il fatto che è la fretta di mangiare che li fa agire così (visto che altrimenti dovrebbero sorbirsi le schifezze di cuochi improvvisati come Brooke o Franky).

Aggiungerei anche che Sanji non era solo,perché c’era Zoro con lui,anche se alla fine non ha fatto molto per trattenerlo a bordo...

Tutti quelli che sono scesi dalla nave lo hanno fatto per un motivo,ma se li avessi descritti tutti la storia sarebbe risultata noiosa.

Per la questione dei segni d’interpunzione,vorrei solo dire che,come ho già fatto notare prima,la ciurma di cappello di paglia è composta da gente pazza e nevrotica (tralasciando Nico Robin che è un caso a parte) ed è normale che in situazioni come queste diano un po’ di matto. Nelle loro frasi doveva essere evidente lo stupore o l’incredulità e mettere più o meno punti interrogativi o esclamativi serviva a sottolineare lo stato d’animo in quella particolare situazione.

Vorrei continuare dicendo che se metto le iniziali prima dei discorsi è solo per non far confondere il lettore,visto che i personaggi sono ben 9. Io stessa a volte mi confondo leggendo storie dove ci sono più personaggi che parlano.

Per quanto riguarda Nami,se la scena del bacio l’hai trovata troppo anche per lei non so cosa dirti. Ho pensato semplicemente che qualcosa di forte avrebbe potuto far riaffiorare qualche ricordo assopito di quando passava le giornate ad adulare la sua principessa.

Detto ciò mi auguro che il terzo capitolo sia stato di tuo gradimento e spero di ricevere ancora dei commenti da parte tua.

Dopo questa piccola parentesi vorrei ringraziare anche Angela90 che ormai è diventata un’assidua lettrice delle mie ff e che mi riempie di gioia quando le commenta e vorrei ringraziare anche Sarhita che spero non diventi una fan di Nami per poi venire a prendersela con me... Anche io non la sopporto,ma adoro Sanji perché è un cuoco come mio padre e perché tra tutti è quello che ha il passato più contorto e oscuro... Mi piace l’idea che non sia una persona qualunque,anzi,avevo già scritto una ff nel quale non era addirittura umano,ma bensì un angelo nero... Mi sa di essermi dilungata troppo sul commento finale e quindi chiuderei qui. A presto!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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