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Autore: Reyka___    31/05/2010    5 recensioni
salve a tutte..non è la prima storia che scrivo,sopratutto di questo genere..che dire,spero che vi piaccia e che la seguite in tante! Baci :*
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Voglio ancora ringraziare chi legge la mia FF,ma sopratutto chi la recensiona.Ragazze,grazie di cuore.Spero di soddisfare le vostre aspettative.consiglio di ascoltare la canzone ''Tra dire e fare'' di Giorgia durante la lettura.Ancora grazie ed un bacio.

Capitolo 3 : Tra Il Dire Ed Il Fare

Mi svegliai di soprassalto al suono del mio cellulare,disperso nella borsa che avevo gettato per terra.

Ancora stordita lo cercai affannosamente per poi trovarlo,come al solito,nell'angolo più remoto di essa tra un assorbente ed un pacco di fazzoletti.

'' *MEGAN <3* is calling ''

Rifiutai la chiamata e spensi il cellulare che tenni ancora un pò fra le mani e rimasi lì, in ginocchio al centro della mia stanza,circondata da soli poster.

Quello fu uno di quei momenti in cui avrei avuto bisogno di un suo abbraccio.Ma come comportarsi quando chi è causa del tuo male è anche la persona che ti rende più felice?

Non mi ero mai posta questa domanda prima,ma l'unica cosa che mi era chiara, era che tutto questo non mi piaceva,non mi piaceva affatto..

Accesi la radio,e come al solito nei momenti meno opportuni,partìron quelle canzoni che ti portano alla mente l'unica persona a cui,per qualche istante, non vorresti pensare.

E di seguito partiron di nuovo le lacrime,che mi diedero modo di pensare al perchè io stessi reagendo così,o meglio,al perchè io NON stessi reagendo.

Le piaceva una ragazza.Ok,non era quello il punto.Per me era normale,o quantomeno ero sicura che non fosse l'omossessualità a sconvolgermi.Non sono mai stata di mente ristretta.

Cercai allora di pensare cosa, oltre al fatto che me lo avesse nascosto, avesse potuto darmi fastidio ma, pur rigirandoci intorno più volte, non riuscii a darmi una spiegazione.

Alzai lo sguardo verso la parete di fondo,dove l'orologio segnava le 05:13 minuti.

Una cosa era certa: avevo dormito molto.

Ma sentivo ancora la stanchezza su di me,e approfittai del fatto che fosse un fine settimana per ritornare sul letto a poltrire.

Riaprii gli occhi alle 13:17.Scesi dal letto e andai in bagno per lavarmi.Avevo una faccia terribile.Il trucco era sbavato ovunque e optai come più rapida e efficiente soluzione una doccia fredda che favorisse il risveglio.

Sotto l'acqua cercai di non pensare a niente,mi sentivo vuota senza un pensiero fisso nella testa.Anzi un pensiero ce lo avevo,ed era Lei.Avevo, dal momento in cui mi ero svegliata aprendo gli occhi,il suo viso stampato nella mente,nient'altro.

Mi strofinai bene la faccia ed insaponai il corpo con una certa insistenza ,quasi con l'intenzione di voler strappare via da dosso tutto quello che era successo,invano purtroppo, per poi risalire verso i capelli che massaggiai con cura.

Ero pulita, ma qualcosa mi tratteneva sotto l'acqua.Forse perchè mi dava l'idea di essere come in apnea,sotto il livelo del mare,dove non puoi sentire nulla e nessuno può vederti.

Le gambe sembraron cedere e mi ritrovai accovacciata con la schiena lungo la parete e le ginocchia davanti al petto all'interno di una doccia di un metro quadrato.Con una mano trattenni le ginocchia mentre con l'altra trattenni il collo mentre l'acqua mi scorreva sul viso partendo dalla fronte e delineando ogni centimetro del mio volto sino alle labbra carnose e i lunghi capelli castani.

Dopo aver trascorso altri dieci minuti sotto quel delicato getto e aver quasi del tutto esaurito la riserva d'acqua, decisi di uscire.

Con un lungo asciugamano avvolsi i capelli in un turbante e ricoprii il mio corpo con un telo da mare.

Avevo sempre odiato gli accappatoi,anche se non ne avevo motivo ben preciso.

Andai verso la mia stanza e notai come tutti fossero già usciti dopo pranzo.Buon per me,pensai.Non avevo voglia di mangiare e così non avrei dovuto dare spiegazioni a nessuno.

Poi vidi il cellulare riposto sulla scrivania e decisi di accenderlo.Pochi secondi e arrivò un sms di Megan:

1 New Message From *MEGAN <3*

Lo aprii,sperando di trovarci qualcosa del tipo '' Forse ho sbagliato a parlartene solo ora e a dirtelo così come se fosse una cosa da poco.Ti prego richiamami appena puoi ..vorrei chiarire prima di partire ''
Invece il messaggio fu totalmente differente dalle mie aspettative.

SMS:

*Megan<3* : Parto domani.

Il telefono mi cadde dalle mani e stavolta non ebbi neanche la forza di imprecare per il fatto che stessi mandando a puttane il terzo cellulare in un anno,oltre al fatto che quello mi era costato 2 mesi di lavoro.

Rimasi immobile per ancora qualche istante finchè il mio cane non iniziò a tirarmi il telo di dosso.

Lasciai il telefono a terra e andai ad asciugarmi i capelli.Poi presa dalla pigrizia li legai come in una noce sul capo.Aprii l'armadio in corridoio da cui presi una vecchia maglia in pail XXL di mio padre e la infilai.Era cosi lunga da arrivarmi alla ginocchia e nascondere gli shorts che mi ostinavo a portare anche in pieno inverno.

E così, dopo aver recuperato il cellulare e unito i pezzi disseminati sul pavimento,mi sedetti sulla cassapanca davanti la finestra della mia stanza per ammirare il cielo del pomeriggio invernale. Ma prima di farlo,mi sedetti e provai a chiamarla.
Sentivo di doverle parlarle assolutamente.

Feci allora il suo numero,misi il vivavoce e attesi che squillasse.

Al settimo squillo rispose:

'' Pronto? ... Eyrin? ..ci sei? ''

Voltai lo sguardo oltre il quello schermo e vidi di nuovo,davanti ai miei occhi al di là del vetro, quel tramonto.Sentii di nuovo quelle parole affiorarmi nella testa e di nuovo quel morso allo stomaco.

Erano 2 giorni che non mangiavo, eppure sentivo la strana esigenza di voler rimettere.

Singhiozzando respiri d'aria riattaccai.

Cosa mi stava succedendo?Perchè il mio corpo mi faceva questo? Perchè non riuscivo più a parlarle?

Ma sopratutto..

..perchè il mio cuore batteva cosi forte?
  
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