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Autore: bells84    02/06/2010    6 recensioni
Quando Matilda Sturridge scopre che Robert sta tornando a Londra gli si fa il mondo nero. Lui, il ragazzo che le faceva i dispetti, che l'ha fatta innamorare e che non l'ha mai corrisposta sta tornando. L'incubo potrà diventare uno stupendo sogno?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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04 4)Mi odio....

Matilda's Pov

Shadowplay, The Killers...

-"Mmmh... che mal di testa..." - mi metto a sedere sul letto strofinandomi le tempie come per poter trovar sollievo... mi sento in coma. Ma che cavolo ho combinato ieri per stare così?... tutto mi torna in mente all'improvviso.. Jason... bleah che pessimo individuo. Se ripenso alla sua lingua nella mia bocca mi viene da vomitare. Mi alzo e cerco con lo sguardo gli zaini di Robert. Non ci sono. Questo significa che è andato via. Un sospiro mi sfugge. Non so come sentirmi. Come se si potesse decidere lo stato d'animo. Mi alzo e vado ad aprire la finestra. Dio.. che ghiaccio... Ovvio Mati.. è dicembre.. che ti dice la testa? Richiudo la finestra di corsa e corro vicino al termosifone. Adoro questa casa perchè è sempre caldissima. Con lo sguardo torno al pavimento dove ieri c'erano gli zaini di Robert... la valanga di emozioni che mi ha scatenato dentro mi hanno soffocato. Non sono riuscita a chiudere occhio per parecchio... continuavo a sentire la musica dal piano inferiore e le risate delle persone. Continuavo a torturarmi immaginando Robert che ballava con una ragazza e poi con un altra ancora. Continuavo a torturarmi desiderando di capire cosa significasse quel suo... pensavo che... a cui non ha dato seguito. Non ho dormito cercando di far luce sui miei sentimenti ma rendendoli ancora più confusi di prima. E mi odio per il fatto che non riesco a capire i miei sentimenti. E mi odio perchè vorrei odiarlo e non ci riesco. Distolgo lo sguardo dal pavimento e cerco di schiarire la mente. Robert ha preso le sue valigie quindi non è più qui. Sarà tornato dai suoi. Presumibilmente sono sola in casa con Tom. Mi risveglio dai miei pensieri quando sento lo stomaco protestare affamato. Allora decido di scendere a fare colazione, anche se ormai sarebbe ora di pranzo. Però non ho voglia di far colazione sempre sola quindi mi avvicino alla camera di Tom. Non si sentono rumori all'interno. Probabilmente ancora dorme. E se fosse con una ragazza? Apro la porta silenziosamente e nella penombra riconosco un corpo solo. Via libera. Mi avvicino al letto dalla parte vuota e mi ci butto a peso morto facendo saltare mezzo materazzo.
-"Dormiglioneeeeeeeeeee"- gli dico avvicinandomi a quello che credo sia l'orecchio di Tom. Ma lui reagisce mugugnando qualcosa di incomprensibile.-"Dai... svegliati... sono stufa di stare sola... "- lo scuoto al buio sperando che rinvenga presto.-"Ma quanto hai bevuto? Lo sai vero che ora dovrai ripulire tutto perchè io non ti aiuterò neanche morta!"- continuo a ciarlare nella speranza che il ronzio lo svegli e infatti lo sento mugugnare di nuovo. Lo prendo come un si...-"Bene.. anche perchè io non ero daccordo con la festa quindi non ti aiuto capito? Però ora alzati. E visto che mi sento buona ti prometto che se ti dai una mossa e pulisci casa io ti preparo le frittelle!"- aha... ho detto la parolina magica. Si volta verso di me ma è ancora buio e io non riesco a capire perchè mi fissa. Un momento... questi non sono gli occhi di Tom..
-"Davvero mi prepari le frittelle?"- la voce calda di Robert mi arriva bloccandomi il respiro. Cazzo.. non è Tom è il mio primo pensiero. Il secondo è che sto facendo l'ennesima figuraccia pronta a finire nel repertorio di Robert. Mi volto a cercare la porta con lo sguardo progettando la fuga.-"Ehi.... lo hai promesso..."- ripete Robert con tono suadente. La mia attenzione viene di nuovo rapita da lui.
-"Io..."- cerco di trovare le parole per la fuga quando Robert si muove e dopo un istante la luce ci illumina come se fosse giorno. Socchiudo gli occhi cercando di abituarmi alla luce. Quando riapro gli occhi trovo Robert sdraiato ancora sotto le coperte appoggiato sul gomito. Mi sorride e io non posso non pensare a quanto sia bello anche appena alzato. Io invece ho sicuramente la faccia da stramortita come sempre. Non riesco a distogliere lo sguardo dal suo viso fino a quando lui stesso lo abbassa studiando il mio corpo. Solo in quel momento realizzo che sono praticamente svestita. Convinta di essere sola in casa con Tom o con al massimo un altra ragazza come al solito non ho neanche pensato a vestirmi per uscire dalla stanza. Ho addosso solo una canottierina e un paio di culottes. E lo sguardo di Robert mi scatena un imbarazzo e un calore che si propaga nel mio corpo fino a colorare il mio viso di rosso, ne sono sicura. Per non parlare della posizione in cui mi trovo. Piegata in ginocchio a gambe semiaperte. L'imbarazzo è sempre più forte. Richiudo di scatto le gambe. Cerco di respirare normalmente riflettendo a quante volte anche gli amici di Tom mi abbiamo visto così senza causarmi questo disagio. Ma lui è Robert, accidenti.
-"Mi è sembrato di averti sentito dire che non eri daccordo con la festa prima vero?"- dice riaffondando i suoi occhi nei miei. Ma come fa a essere così sveglio? Ma perchè non è come Tom che rimane una specie di zombie per tipo mezz'ora?
-"No io.... non ho d-detto che.."- comincio a balbettare mentre indietreggio per poter scappare da questa situazione...
-"Che fai scappi?"- mi dice divertito e io arrossisco ancora di più. Sto facendo una figuraccia dopo l'altra. Quando sono quasi al bordo del letto vedo Robert muoversi velocemente e trattenermi per i polsi attirandomi a lui. Anche lui ora è nella mia stessa posizione e le coperte sono scivolate completamente. E neanche lui dorme con un pigiama ma con un paio di Boxer e una T-shirt. Il fatto che non sia la prima volta che lo vedo così però non trattiene certo l'imbarazzo, il rossore e il calore che mi incendia. I nostri corpi sono così vicini che riesco a sentire il suo profumo circondarmi. Il cuore batte come un forsennato mentre cerco i tutti i modi di evitare di guardare il suo corpo, impresa che mi riesce molto difficile. Con un solo movimento si avvicina e mi lega i polsi con una sua sola mano mentre annulla le distanze. Sto tremando ed ho paura che così vicini lui riesca ad avvertire il mio cuore pazzo. -"Così non scappi più.."- dice con tono divertito e io che ancora non ho aperto bocca sento che potrei morire da quanto mi sento sconvolta. -"Allora avevo ragione ieri.. Non eri affatto contenta di vedermi... eppure oggi ti ritrovo nel mio letto!"- la sua voce bassa e roca mi manda in iperventilazione.
-"Pensavo fosse Tom non certo tu"- rispondo con tono acido. Cerco di scansare questa nebbia che mi ha intrappolato il cervello. Devo allontanarmi da qui il più velocemente possibile. E nonostante il suo corpo mi lanci segnali troppo difficili da ignorare devo farlo. Perchè lui si sta soltamente divertendo mentre io poi so come mi sentirò. Sarò io quella a rimetterci come sempre. Devo assolutamente mettere della distanza tra noi. Molta distanza.
-"Su non essere così cattiva... non vuoi farmi credere che tu non sia nemmeno un pò felice di vedermi!"- che arrogante... ma chi si crede di essere. Con uno scatto cerco di liberare le mie mani ma lui le tiene saldamente.
-"Lasciami!"- la presa aumenta.
-"Eddai... Mati.. "-
-"Lasciami ti ho detto! Lasciami!"- lo trafiggo con lo sguardo. Restiamo a guardarci per qualche secondo finche sento la presa allentarsi e vedo Robert abbassare lo sguardo. Velocemente scendo dal letto e raggiungo la porta sentendomi addosso il suo sguardo. E probabilmente so anche dove è diretto ma non me ne curo. Esco dalla stanza di Tom e corro in camera mia. Mi chiudo la porta alle spalle e cado per terra cercando di controllare i battiti e il respiro. La vicinanza con il corpo di Robert mi ha destabilizzata. Mi odio perchè sono arrossita e i suoi sguardi mi hanno incendiato contro il mio volere. Odio il mio corpo. Odio Tom che non dormiva nel suo letto. E odio Robert per come mi fa sentire. Lo odio perchè so che ora si starà facendo quattro risate fra se per come mi ha messo in imbarazzo. Per alcuni minuti resto appoggiata a terra alla porta cercando di calmarmi. Quando finalmente credo di esserci riuscita mi dirigo in bagno e entro sotto una doccia fredda che mi fa rabbrividire. Esco e mi vesto con dei Jeans e una polo. Mi metto le scarpe e prendo un bel respiro prima di scendere a preparare da mangiare. Sono quasi le una e trenta ormai e mentre scendo le scale decido di preparare un semplice piatto di pasta al sugo. Da sopra non proviene nessun rumore. La casa è un assoluto disastro. Cerco di ingnorare il disordine come meglio posso e libero il tavolo e il ripiano della cucina dai piatti e dai bicchieri di plastica e dalle bottiglie vuote. Quando mi sono ritagliata un posto per poter cucinare e mangiare comincio a preparare il pranzo. Cerco in ogni modo di sviare i miei pensieri in direzioni totalmente diverse da Robert. Penso alle lezioni di domani in Università e a cosa potrei fare oggi per scappare da questa casa. Ma inevitabilmente torno a pensare a Robert in boxer che mi trattiene per i polsi. Sento un buco all'altezza della bocca dello stomaco. Ma so che non è colpa della fame e mi maledico per questo. Mentre scolo la pasta sento dei rumori e dopo poco Tom e Robert appaiono in cucina. Mi volto per un secondo, quanto basta per vedere Robert vestito e rosso in viso. Torno a concentrarmi sugli spaghetti. Per fortuna avevo pensato di cucinare e lasciarglieli. Dispongo i piatti in tavola e ci sediamo per mangiare.
-"Ehi... sei così silenziosa oggi.."- dice Tom rivolto a me.
-"Ho mal di testa!"- replico addentando la pasta. Evito di rivolgere lo sguardo su Robert e lui fa altrettanto.
-"Ma non vi siete neanche salutati?"- Tom è anche troppo ciarliero per i miei gusti.
-"Ci siamo visti ieri sera!"- risponde Robert al mio posto. Io non parlo e continuo a mangiare gli spaghetti. Ogni volta che sento la sua voce sento il cuore perdere un colpo. Maledizione.
Tom e Robert si mettono a parlare fra di loro di calcio e io nonostante sia una tifosa accanita evito di intromettermi. Quando abbiamo finito metto tutto nella lavastoviglie mentre loro restano a parlare tranquilli. Con la coda dell'occhio ogni tanto sbircio Robert. Sembra tornato padrone di se stesso. Non è più rosso in viso e parla come se niente fosse. Ogni tanto vedo che mi guarda ma io faccio finta di non accorgermene. Quando la lavastoviglie è pronta mi avvio ad andare di sopra.
-"Dove vai?!"- la domanda di Tom mi arriva quando sono quasi alle scale.-"Non stai con noi?"- torno indietro di qualche passo fissandolo negli occhi.
-"Io sto uscendo. Torno stasera. Per favore fammi trovare la casa un pò più in  ordine."- e magari anche senza Robert almeno mi risparmio altre figuracce, penso. Non sento la risposta di Tom perchè praticamente volo in camera. Dopo dieci minuti scendo di sotto e li trovo in salotto a ridere guardando la tv. Esco senza nemmeno salutare e senza nemmeno sapere dove sto andando.. con in testa solo una domanda.. ma perchè nonostante tutto mi fa ancora quest'effetto? Mi odio.. mi odio con tutta me stessa...

Matilda..
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Pensavate che non sarei tornata più è!?!? Un pensiero a Pensiera e a Thank You che sopportano le mie chiacchiere notturne e mi ricordano l'acqua che mi bolle sul fornello XD Vi voglio bene.

Dedico questo capitolo a Pensiera nella speranza che sia un pò quello che si aspettava.
Ringrazio anche Pensiera, Miss, Thankyou(nanetta), crazyalicecullen e cris per i bellissimi commenti.. Fatemi sapere se anche questo capitolo è di vostro gradimento..

Per stasera niente altre chiacchiere che sono davvero stanca.

Recensite e fatemi sapere.
Bacioni e la prossima volta rispondo lo giurissimo!!!! ( non sto incrociando le dita!! XD )

p.s. Se volete aggiungermi su Facebook io sono Bells Swan.. =)

   
 
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