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Autore: echelon1985    03/06/2010    5 recensioni
Una specie di carta moschicida per amori sbagliati, ecco cosa era.
Questo era quello che si ripeteva Quinn mentre percorreva la strada che da casa sua lo portava a scuola.
Era come se ogni volta che gli piacesse qualcuno si accedesse un'enorme insegna luminosa che diceva "epic fail"
[...]
"Padget, tu lavorerai con Allman"
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Bullet for My Valentine, The Used
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Angolino dell’autore
: Sono tornata.. Perdonatemi per le mie sparizioni
ma è un periodaccio per via dell’università..
Comunque, come avrete capito questa coppia mi piace davvero troppo.
Spero piaccia anche a voi!
Buona Lettura!




Chemical Mixture





Quinn aveva controllato ossessivamente che tutto fosse in ordine per
l'intero pomeriggio, ed aveva cambiato t-shirt almeno dieci volte.
Il suono del campanello gli aveva provocato un mezzo infarto.
Si era alzato di scatto dal divano mordicchiandosi nervosamente le unghia per
aprire.
Padge era davanti alla porta, un jeans strappato ed una maglietta dei pantera.
Gli occhiali scuri a coprirgli gli occhi, ed una sigaretta accesa tra le dita.
Le sue dita
Quinn era rimasto immobile per qualche secondo, guadagnandosi uno sguardo
stranito

"Mi fai entrare?"

Si era spostato senza dire niente, sentendosi vagamente uno stupido, solo osservando
il fumo uscire dalla sua bocca in piccoli rivoletti chiari
Gli aveva dato le spalle e si era spostato in cucina, mentre l'altro lo seguiva silenziosamente guardandosi intorno.
In cucina il tavolo era ricoperto di libri, il portatile acceso e collegato alla corrente.

"Hai svaligiato una libreria?"

Al suo sguardo confuso Padge aveva risposto con un cenno del capo, indicando
il tavolo con un sorrisetto divertito sul volto.
Non aveva aspettato di essere invitato e si era seduto, togliendo un pacchetto di
Marlboro dalla tasca e poggiandolo accanto a sè
Quinn era rimasto in piedi, senza sapere bene dove sedersi, quanto vicino sedersi.
Si era avvicinato al frigo per prendere tempo, e cercare di darsi una calmata.

"Vuoi qualcosa da bere?"
"Ce l'hai una birra?"
"No, io.."
"Un coca va bene"

Quinn aveva recuperato due coche e le aveva poggiate sul tavolo, prendendo finalmente posto accanto a Padge.
Aveva immediatamente aperto il libro di chimica per tenersi occupato, guardandolo come se fosse la cosa più interessante del mondo.
Teneva lo sguardo fisso sulle pagine per paura di bloccarsi a fissare l'altro come
un idiota
Però era Padge a fissare lui
Non riusciva a capirlo, quello strano ragazzo. Sembrava sempre che stesse per esplodere, o per scoppiare a piangere.
Aveva distolto lo sguardo, ed entrambi erano stati occupati per un'oretta a cercare materiale per il loro progetto.
Un'ora era il tempo massimo di tempo che Padge poteva passare pensando alla
chimica.
Aveva assolutamente bisogno di una pausa, e di una sigaretta
Aveva allontanato il libro da sè e si era sistemato meglio sulla sedia, voltandosi verso Quinn

"Sei fottutamente strano"


Il biondino aveva sobbalzato alla voce di Padge, voltandosi di scatto verso quel suono


"Come?"
"Ho detto che sei strano"
"Perché?"
"Sono qua da un'ora e non mi hai ancora nemmeno rivolto la parola, nè
 guardato. Sembra che tu stia studiando da solo"
"Scusa, io.. non ti conosco bene"
"Beh difficilmente le cose potranno cambiare se non mi parli"
"Già.."
"Lo sai non si direbbe"
"Cosa?"
"Che sei.. sai, gay"


Quinn aveva spalancato gli occhi, punto sul vivo.
Era ancora un argomento piuttosto delicato per lui.
Certo, l'aveva accettato, ma il più delle volte non era semplice, e vivere in un
posto così piccolo di certo non aiutava.
Le persone lo guardavano in modo strano, ed i ragazzi si tenevano a distanza
come se avesse dovuto saltargli addosso da un momento all'altro.
Come se solo perché fosse gay dovessero piacergli tutti gli uomini.
Aveva risposto un pò piccato, e sulla difensiva.


"Già, di solito portiamo un cartellino"
"Dicevo solo che sembri.. normale"
"Io sono normale"
"Volevo dire etero"


Quinn non aveva ribattuto, si era sentito dire anche di peggio, solo che Padge gli
piaceva, e l'idea che lo considerasse anormale o malato faceva un pò più male
che se l'avesse pensato qualsiasi altra persona.
Si era trincerato nuovamente dietro i suoi libri, escludendo ogni altro possibile
tentativo di conversazione.
Padge gli aveva chiesto il permesso di fumare, e Quinn si era limitato ad assentire col capo,respirando
il fumo che usciva dalla bocca dell'altro.
Il moro si era goduto la sua sigaretta con gli occhi fissi sul biondino, poi aveva
riportato la sua attenzione sulla chimica.
Non era durata molto però
Padge aveva interrotto il silenzio chiudendo il libro con uno scatto poco gentile
che aveva fatto sobbalzare Quinn.

"Non ci capisco un cazzo"
"Ma.. come?"
"E' tutto un casino, non ha il minimo senso"
"Certo che ce l'ha"
"Per te forse"
"Vuoi.. vuoi che te lo spieghi?"
"Puoi farlo?"
"Si"


Quinn aveva preso il libro di Padge e l'aveva riaperto.
Sembrava fosse stato appena disimballato, non c'era scritto nemmeno il
suo nome, ed aveva il buon odore dei libri nuovi.
Aveva recuperato un foglio ed aveva cercato di spiegargli qualcosa sulle reazioni
chimiche, evitando lo sguardo dell'altro il più possibile
Dopo più di un'ora pareva che Padge avesse capito, Quinn gli aveva chiesto di
provare con un esercizio, e l'altro l'aveva terminato correttamente dopo qualche
incertezza iniziale.
La voce di Padge l'aveva riscosso ancora una volta, mentre osservava il foglio
con la calligrafia disordinata dell'altro


"Hey, mi dispiace per prima. Non volevo offenderti"
"Non importa, non è la cosa peggiore che ho sentito"
"Da quanto lo sai?"
"Non da tanto"


Padge aveva percepito il nervosismo del biondino, aveva dedotto che forse non gli piacesse
parlarne, così aveva deciso di cambiare argomento


"Anche tu suoni la chitarra?"
"Perché?"
"Ne ho vista una nell'ingresso"
"Oh, no era di mio padre. Non l'ho mai suonata"
"Vuoi che ti insegni?"
"Davvero?"
"Tu mi insegni la chimica ed io la chitarra, e siamo pari"


Quinn l'aveva guardato un attimo senza parole, profondamente sorpreso da tutta quella
disponibilità
Non si aspettava che le cose prendessero una piega così.. semplice.
Ed alla fine Padge era gentile, non era come l'aveva immaginato.
Sicuramente era diverso da come appariva guardandolo dall’esterno


"Non sei così male"
"In che senso?"
"Di solito i ragazzi scappano quando sanno che io sono.. beh, gay"
"Non sono affari miei con chi vai a letto, sembri... apposto"
"Anche tu"
"Basta che non ci provi con me"

Il tono scherzoso con cui aveva pronunciato la frase aveva reso chiaramente il fatto che fosse solo una battuta, e Quinn
si era sforzato di sorridere nonostante non avesse potuto proprio evitare di restarci un pochino male


"Beh ora ho le prove della mia band, ti va bene se continuiamo domani?"
"Certo"


L'aveva osservato inforcare gli occhiali da sole e l'aveva accompagnato alla
porta, guardandolo mentre si avvicinava ad un motorino nero e pieno di
adesivi di ogni genere.
Il casco, anch’esso nero aveva inghiottito i suoi occhi grigi ed i capelli lunghi
Quinn era rimasto a guardarlo finché il suono del motorino non era diventato solo
un eco lontano



Non appena Padge si era allontanato aveva telefonato ai suoi amici.
Voleva raccontargli quello che era successo, ed aveva bisogno urgentemente di
un bagno di realtà.
Dan, Bert e Jeph erano arrivati a casa sua circa mezz'ora dopo.
Ed il bagno di realtà non era tardato ad arrivare, quando Bert aveva espresso
la sua opinione col solito proverbiale tatto

"E' una stronzata"
"Cosa?"
"Le lezioni di chitarra"


Dan si era intromesso nella conversazione, sapendo già esattamente a che
punto sarebbe arrivato il discorso, cercando di lanciare a Quinn un'ancora
di salvataggio dalle esternazioni scostanti e disincantate di Bert.


"Non ci vedo nulla di male"
"Dovrà passare ancora più tempo con lui"
"E allora?"
"E allora Quinn ci rimarrà ancora più scottato alla fine, quando finalmente
 tornerà alla realtà e si accorgerà che lui non è interessato"
"Molto istruttivo. Smettetela di parlare di me come se io non fossi presente"
"E' la verità Quinn, non capisco perché devi sempre cacciarti in queste
 situazioni senza speranza"
"Già. Tu sei un esperto, no?"


Il tono ferito ed arrabbiato di Quinn aveva messo fine alla conversazione.
Dan e Jeph si erano scambiati una lunga occhiata preoccupata.
Dopo quello che c'era stato tra Quinn e Bert le cose non erano mai
tornare esattamente le stesse.
Sembrava sempre che la situazione dovesse esplodere da un momento
all'altro.
Quinn si era accorto di essere gay quando si era preso una grossa cotta
per Bert, cotta non ricambiata, purtroppo.
E l'altro che non era esattamente famoso per la sua gentilezza gliel'aveva fatto capire senza mezzi termini, forse
per mettere subito chiaro le cose e non rischiare di rovinare la loro amicizia.
Ma Quinn ne era comunque rimasto ferito.


Il discorso con i suoi amici l'aveva solo reso nervoso ed ancora più confuso.
Ed era esattamente lo stato d'animo che provava quando il giorno dopo
Padge aveva bussato alla porta di casa sua.
Quinn aveva contato fino a dieci prima di aprire la porta.
La t-shirt senza maniche lasciava scoperte le sue braccia mostrando
parte del tatuaggio di un teschio avvolto dalle fiamme.
Portava la sua chitarra, tra le mani.
Avevano studiato per qualche ora in silenzio, poi si erano fermati e Padge
aveva tirato fuori la chitarra dalla custodia e l'aveva messa tra le mani
del biondino.
Quinn l'aveva presa sorpreso, senza sapere bene cosa fare, lasciando che
fosse Padge stavolta a spiegare qualcosa a lui.


Quinn lo osservava silenzioso, perfettamente consapevole che si stava cacciando
in una situazione potenzialmente dolorosa.






Grazie *-*


Xx_ImJustAKid
: Ahaha hai intravisto la mia ossessione per le dita di Padge?? Naaaah
Ufficialmente non so di cosa parli xDD
Si Dan è sempre uno psicologo… mi serve un alterego professionale per Quinn xDD

ColdBlood: Ahaha viene automatico pensare alle lemon con questi due eh? *ç*
Che ne pensi? Quinn ha mantenuto un certo contegno? xD

Friem: Concordo, ho scelto quest’ ambientazione perché a quell’età tutto sembra più
grande e sconvolgente, alla fine a quell’età gli amori ti fanno perdere la testa.
Hai dato un’occhiata a Padge? Che te ne pare? Mi sembra in netto contrasto con l’immagine di Quinn, perciò l’ho scelto

ChemicallyUsed
: Hun, è vero! Dimenticavo la tua passione per le AU scolastiche!
Si Padge ha assolutamente conquistato il mio cuore.. mai come Quinn però xD
Ecco la loro prima “lezione” di chimica.. che te ne pare? Love ya <3

   
 
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