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Autore: MakeSomeNoise    04/06/2010    2 recensioni
Non avrei mai immaginato di arrivare a questo punto. Tanto meno con lui. "Come un uragano sei entrato nella mia vita, lasciandomi spaesata e portandomi via tutto per fare di te il mio mondo, il mio tutto. Ti amo."
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Innanzittutto mi scuso per l'enorme ritardo, non sono giustificabile lo so, ma purtroppo non avevo idee di come stendere il capitolo..
e poi scuso anche se ci dovessero essere errori di scrittura ma purtroppo.. essendo in ritardo non ho ricontrollato e mi scuso anche per la noiosità di questo capitolo.
Buona lettura <3


Capitolo 15
- tutto dannatamente sbagliato -



- Allora, fammi capire un attimo. Tu per 3 giorni hai rifiutato le attenzioni di mio fratello che pieno di rimorso è venuto da te per chiederti scusa e tu, invece di aprirgli ed accettarlo, lo spiavi dalla finestra? Tu sei tutta pazza - commentò Bill dopo che la mora, un pò abbattuta e dispiaciuta, gli raccontò l'accaduto.
- Sei un caso perso - constatò il moro, abbracciando Lily.
L'unica certezza presente in quella stanza era che a tutti e due mancava qualcosa, qualcosa per cui lottare, qualcosa per cui valeva la pena rischiare, eccetto per Linda.. lei aveva Tom ma c'era qualcosa che la turbava.
Che fosse la presenza del vocalist? Che fosse la sua vicinanza a turbarla tanto?
Quando stava con lui sentiva qualcosa scaturirle dentro ma non erano le stesse emozioni e gli stessi brividi che provava con Tom, era una cosa totalmente diversa come se lui fosse l'oggetto proibito.
Doveva toglierselo dalla testa, doveva dimenticarlo, lei aveva Tom ed avrebbe cominciato da ora.
Lily alzò il viso che incontrò quello del moro, occhi negli occhi, cioccolato nel cioccolato, vortice nel vortice, brividi.
Poteva lei essere così attraente? Potevano i suoi occhi essere così magnetici? Poteva la sua bocca essere il frutto del peccato?
La tentazione di baciarla gli attenagliava lo stomaco, se non l'avrebbe fatto si sarebbe sentito malissimo ma il primo pensiero andò al fratello, non poteva deluderlo e tradirlo.
Si picchiò mentalmente cercando di farsi del male per distrarsi da quella tentazione, ma era più forte di lui, doveva per forza.
I loro occhi erano ancora incatenati, si scrutavano, cercavano di capire cosa l'altro pensava e provava, ma il contatto venne interrotto dall'arrendersi della mora che abbassò il capo leggermente imbarazzata.
- Devo fare una cosa - disse Bill, aveva deciso, l'avrebbe fatto. Doveva provare.
- Certo, fai pure - rispose la ragazza ignare di quello che sarebbe successo da un momento all'altro.
Nel lasso di un secondo il moro accorciò le distanze tra le loro bocche, prima per un bacio a fior di labbra poi diede il via ad un bacio più profondo e passionale, molto meno casto.
La mora non oppose resistenza, le soffici labbra di Bill erano un invito che nessuno avrebbe mai rifiutato, una pietanza da assaporare con gusto le definì.
Le mani del moro si fecero strada sotto la maglietta di Lily, la sua pelle liscia e il suo profumo di lampone lo invogliava ad esplorarla ed assaporarla sempre di più.
La mora intrecciò le sue braccia intorno al collo del vocalist, le loro labbra non si erano ancora staccarte, si mordevano, si baciavano, le loro lingue danzavano in una sincronia quasi perfetta.
- Bill.. Bill non possiamo - disse Lily interrompendo il loro incontro, sistemandosi la maglia.
- E perchè mai? - chiese Bill un pò amareggiato, ne voleva ancora, ancora di più.
Stavolta Bill Kaulitz si sarebbe spinto oltre, non era soddisfatto nonostante fosse consapevole di tradire suo fratello.
- Perchè Tom.. - cercò spigare la ragazza prima che il moro la interruppe.
- Tom è da Snipes, tornerà tra due ore minimo -
Detto questo si abbassò sulla ragazza ormai sdraiata su quel divano di pelle bianca, le loro labbra si riunirono lasciandosi andare ad una passione incontenibile, avevano fretta di assaporarsi, di esplorarsi e di unirsi.
Bill cominciò a spogliarla, lasciandola solo in intimo, le baciò dolcemente il collo staccandosi dal contatto tra le loro lingue, poi scese sempre di più, un dolce bacio tra i due seni, sull'addome, sull'ombelico fino ad arrivare all'olro delle mutandine.
Alzò lo sguardo per incontrare quello della ragazza, poteva notare dalle sue gote rosse dall'imbarazzo misto all'eccitazione, sapeva che doveva smettere subito, doveva farlo per suo fratello.
Era più forte di lui.
La mora allungò le braccia verso il moro, gli sfilò dolcemente la maglietta che aveva indosso depositanto dei leggeri baci umidi sul petto, con l'aiuto del vocalist gli sfilò i pantaloncini e si riunirono in un bacio molto approfondito.
Lily potè sentire l'eccitazione di Bill che aumentava sempre di più, sembrava che i boxer stessero esplodergli da un momento all'altro.
Sentì le mani del moro andare dietro alla sua schiena per slacciarle l'inutile reggiseno che ormai era di troppo.
- Bill , non qui - lo fermò, alzandosi e raccogliendo gli abiti sparsi, lasciando Bill interdetto.
- Di sopra - continuò notando la sua faccia.
Il moro sembrò capire, in due secondi si fiondò davanti alla ragazza prendendola in braccio, lei intrecciò le gambe dietro la sua schiena e mentre salivano le scale continuavano a scambiarsi baci e carezze.
Bill spalancò la porta della sua camera, prese dalla mano di Lily tutti gli indumenti gettandoli poi a terra, si avvicinò al letto e vi appoggiò su la ragazza sdraiandosi poi sopra di lei.
Dopo averle tolto il reggiseno giocò un pò con i suoi capezzoli, prima torturandoli con le mani poi con la lingua, la sentì gemere.
Riprese con una lunga scia di baci umidi sul corpo della ragazza fino ad arrivare alle mutandine che le sfilò con delicatezza quasi non volesse farle del male.
Si tolse i boxer ormai troppo ingombranti ed entrò in lei con una lieve spinta, lei portò indietro il capo inarcando la schiena quando le spinte si fecero più decise e veloci, il crescente piacere che li faceva ansimare.
Quando entrambi raggiunsero il piacere, dopo un lungo bacio, si staccarono ed insieme cercarono di far tornare il loro respiro regolare.
- Lo sai che abbiamo sbagliato? - chiese Lily ancora ansimante.
- Lo so. Ma credo sia stato lo sbaglio più bello che abbia commesso in questi ultimi tempi - rispose il moro guardandola negli occhi.
La mora sospirò, si poteva ritenere anche lei soddisfatta dell'accaduto anche se mai ci avrebbe sperato, eppure in quel lasso di tempo in cui i loro corpi era sincronizzati tutto il resto le appariva futile, provava solo piacere e voglia di lui, sempre di più.
Nonostante tutto il piacere che avevano provato era tutto dannatamente sbagliato.


Era passata già un'ora, i due ragazzi si trovavano ancora sul letto, dopo essersi rivestiti, sapendo che tra poco Tom avrebbe rincasato, si misero a parlare di tutto ciò che potesse essere interessante e qualche volta pure sparare cavolate.
- Ma dimmi un pò, la tua amica è proprio presa da Andreas.. - disse Bill.
- Si, lo è. - rispose un pò combattuta l'amica con il capo chino e al moro questa sua reazione non scappò.
- C'è un ma, vero? - domandò.
- Si, in effetti c'è un ma. E' tutto cambiato, è come se io non esistessi più, mi trascura e questo non mi piace. - ammise la mora.
- Capisco, sai la penso come te. Anche Andreas è cambiato, non si fa più sentire e se lo fa è per dire che non verrà a salutarci nel pomeriggio com'era solito fare. -
- Dobbiamo fare qualcosa - sospriò Lily.
- E anche presto - la seguì Bill.
La mora ossevò il viso angelico del ragazzo seduto davanti a lei, aveva il viso contratto, stava pensando e poi arrivò l'illuminazione.
- Stasera andiamo in un locale - setenziò il vocalist saltellando facendo traballare Lily e il letto.
- Per me va bene, così quei due si staccano una volta per tutte - rispose scocciata.
I due ragazzi sentirono una porta sbattere, segno che Tom era appena rientrato.
Il cuore le battè a mille, da una parta perchè preoccupata che venisse a sapere dello sbaglio enorme che lei e Bill avevano commesso, dall'altro perchè voleva rivederlo, voleva un suo bacio, un suo tocco.
- Biiiill? - lo chiamò il gemello dal piano inferiore.
- Sono in camera - urlò Bill per farsi sentire da Tom.
- Sono tornato - disse mentre avanzava verso la camera dove ci trovavamo io e Bill.
Appena mise la testa nella camera rimase come pietrificato.
- Cosa ci fate voi due qui? E che ci fa il letto tutto disfatto? - chiese Tom sospettoso e abbastanza incazzato.
- Nulla di quello che pensi. Prima che venisse Lily stavo dormendo, per questo c'è il letto disfatto. - rispose tranquillo il vocalist.
- Si certo, qui dentro c'è puzza di ormoni -
- Ma Tom, cosa vai farneticando. Sei tu che vedi e senti sesso ovunque vai -
- E' vero Tom, quando sono passata qui a casa vostra Bill stava dormendo - cercaò Lily di aiutare Bill.
- Si ok, basta non mi interessa - concluse Tom spostando lo sguardo tra la mora ed il suo gemello.
- Qui c'è qualcuno geloso per caso? - chiese Bill soffocando una risata.
- Io geloso? E poi di chi? Di lei? - indicò la mora scoppiando a ridere, mentre Bill la guardava allarmato..
Lily si alzò dal letto di scatto, sorpasso Tom e corse giù per le scale uscendo poi da quella casa, urlando un vaffanculo che avrebbero potuto sentire fino in Cina.
- L'hai fatta grossa - commentò Bill al gemello che era rimasto sorpreso da quella reazione da parte della mora.
- Vado a farmi la doccia - avvisò Tom mentre prendeva dal cassetto un paio di boxer.
- Ah dimenticavo, stasera si esce con le ragazze. Auguri - urlò il moro dal bagno, chiudendosi poi definitivamente dentro per farsi cullare dal getto caldo dell'acqua.
Tom l'aveva fatta incazzare ancora una volta.



Infornò le pizze che poche ore prima, dopo essere uscita da casa dei gemelli, andò a comprare nel supermercato che si trovava nelle vicinanze, facendo rifornimento anche di schifezze di vario tipo, dal cioccolato ai pop corn alle caramelle gommose.
Sentì la porta di casa aprirsi e poi richiudersi mentre dei passi si avvicinavano verso la cucina.
- Mmh, che buon profumino - disse la bionda annusando l'aria.
- Oh, chi si rivede - esclamò la mora un pò arrabbiata.
Isa le si avvicinò cautamente posandole un bacio sulla guancia rosea.
- Arrabbiata? - le chiese dopo essersi abbassata verso il forno.
- E me lo chiedi? Isa non ce la faccio più - le confessò la mora estraendo le pizze dopo aver notato che i 10 minuti erano passati e che quindi la pizza fosse pronta.
Recuperò due bicchieri e li posò in tavola con bicchieri e posate, posandovi poi anche le pizze fumanti, per poi sedersi pronta a parlare con l'amica ed ammetterle il suo male interiore.
La bionda le si sedette di fronte pronta allo sfogo dell'amica.
In fondo lo sapeva benissimo anche lei, l'aveva trascurata per un ragazzo infrangendo la promessa che si erano fatte, cioè che nessun ragazzo sarebbe stato in grado di separarle, che mai nessuno le avrebbe tolto del tempo per loro, eppure era stata la prima a farlo.
Si sentiva una merda.
- Isa io non so cosa ti passi per la testa. Ok, Andreas è un bravissimo ragazzo ma tu mi avevi promesso, o meglio, ci eravamo promesse che nessun ragazzo si sarebbe mai messo tra noi due, eppure tu non ci hai pensato neanche mezzo secondo a mettermi da parte per passare del tempo con lui. Mi hai delusa, davvero. Sapevi che stavo male per Tom e per quello che era successo ma non ti sei fatta scrupoli a quanto pare. - sputò tutto in una volta la mora.
- Io.. io lo so e non sai quanto mi dispiace, ma non lo so neanche io cosa mi sia successo - rispose la bionda prima di esserre interrotta da Lily.
- L'ho sentita tante volte sta frase, non mi importa. Stasera usciamo con i ragazzi - detto questo si alzò dal tavolo e mise le sue stoviglie nel lavandino.
- Ci sarà anche Bill? - chiese Isa, la mora si voltò e la fissò dritta negli occhi.
I suoi occhi verdi potevano essere scambiati per smeraldi che alla luce del sole brillavano, Lily lo sapeva, a lei non interessava molto Andreas.. le amava Bill.
- Isa, guardami negli occhi. - disse la ragazza avvicinandosi all'amica che stava ancora seduta al tavolo con una fetta di pizza tra le mani.
- Tu ami Bill, non è vero? - le chiese una volta dopo essersi avvicinata di più all'amica.
La bionda arrossì all'istante, gli occhi abbandonarono la loro posizione fissa per vagare altrove, era nervosa e in agitazione.
- Io.. no no. Io ora sto con Andreas - rispose cercando di sembrare convincente.
- Leben cara, stasera sono in vena di parlare schiettamente, quindi.. Io penso che tu non sia innamorata e nemmeno invaghita di quel povero ragazzo ma che tu lo stia soltanto prendendo in giro perchè tu ami, e ripeto, AMI Bill. E penso anche che tu ti sia messa con lui perchè pensi che Bill sia impossibile per te. Non è forse così? Ah, ricordati che tu non sai mentirmi, sei un libro aperto per me, le tue pagine sono trasparenti -
La mora non ricevette attesa, sapeva che aveva ragione e trionfate salì gli scalini per raggiungere il bagno e farsi una bella doccia rilassante al cocco e lasciando lì in cucina l'amica piena di pensieri.
Sarebbe stata una serata molto interessante.

  
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