Crossover
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Autore: Robotech90    04/06/2010    1 recensioni
Quante persone amano i libri fantasy? Quanti ragazzi passano intere giornate leggendo storie ambientate in mondi fantastici? E se questi ragazzi si trovassero un giorno ad affrontare le loro fantasie?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Libri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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                Il valore di un Cavaliere

 

Mirko osservava Sauron che si avvicinava sempre di più e si mise l’elmo. Con un agile balzo si mosse attraverso le macerie e atterrò di fronte al suo avversario, rendendosi conto solo adesso che era almeno due volte più alto di lui.

“Cosa ti porta a morire qui, ragazzo?”-chiese Sauron come se stessero per bere un tè insieme.

“Non sarò io a morire, ma tu e Galbatorix”- rispose impassibile Mirko e Sauron rise:

“Ahahahaha, non credo proprio”- e con un gesto improvviso colpì Mirko e lo spedì ad alcuni metri di distanza. Il Cavaliere atterrò sui piedi e , ignorando il dolore del primo colpo, disse all’avversario:

“Tutto qui?”

L’altro non rispose e si gettò sul ragazzo con la mazza levata. Il primo colpo si abbatté sullo scudo di Mirko, frantumandolo; il giovane cadde a terra e rotolò da un lato per evitare di essere finito. Con un fluido movimento, il Cavaliere colpì Sauron ad un fianco, ma ci fu solo un clangore metallico e niente più. Il Signore Oscuro ridacchiò:

“Sei senza speranze - con entrambe le braccia sollevò Mirko, portandolo di fronte a sé- Cosa speri di ottenere con questo stupido atto di eroismo?”

Il Cavaliere si dimenò e cercò di sfuggire alla presa di Sauron, ma questo strinse con più violenza il ragazzo che sentì le sue ossa scricchiolare.

“Ora, che ne dici di un buon bagno, Cavaliere?”- Mirko non fece in tempo a rispondere che Sauron lo sollevò sopra la testa e lo scagliò con forza nel lago. Il Cavaliere fu percorso da un brivido violentissimo quando le acque si chiusero su di lui: l’acqua del lago era estremamente fredda e in più rischiava di affogare se non si liberava dell’armatura. Sopra di lui vide le basi delle navi che stazionavano nel porto ormai distrutto e notò che sul fondo, invece, era stracolmo di relitti e cadaveri. Senza perdere tempo, si tolse corazza ed elmo e risalì in superficie con la sola spada in mano. Una volta su , si guardò intorno e vide che Silthrim era in condizioni davvero disperate. Orchi e guerrieri Imperiali sciamavano da ogni parte e mantenevano costante l’assedio.

“Ancora qui?”- disse una voce tonante dietro di lui e Mirko constatò che Sauron era fermo sulla costa. Il Signore di Mordor alzò una mano ed alcune macerie si portarono magicamente sopra il Cavaliere. Capendo ciò che stava per accadere, Mirko si immerse e tentò in qualche modo di mettersi in salvo, ma un grosso frammento di mura lo colpì al ginocchio e il Cavaliere lo sentì quasi cedere. Nuotando più veloce che poteva, il ragazzo raggiunse la terraferma,ma fu accolto per l’ennesima volta da Sauron che lo guardava dall’alto in basso. Ansimando, Mirko osservò il suo sfidante e strinse i denti mentre cercava di alzarsi.

“Patetico- mormorò l’Oscuro Sire e , calpestando il terreno, provocò un forte tremore che fece ricadere Mirko a terra- Credo che ti ucciderò così, un pezzo alla volta”.

“Devo tentare di tornare in città, sono stato uno stupido a cercare di fare il valoroso”- pensò il Cavaliere e vide che le mura erano poco distante da dove i due si trovavano. Sauron estrasse un pugnale nero e cercò di colpire il ragazzo che si scansava goffamente, a causa del ginocchio malandato.

“Con questo potrò eliminarti facendoti soffrire, credo che la mia mazza ti avrebbe fatto fuori subito”-ridacchiò

Con un rapido movimento, riuscì a colpire il ragazzo al fianco, ma solo di strisciò, procurandogli una lieve ferita sanguinante. Mirko si tenne dove era stato appena tagliato, ma mentre il Signore di Mordor stava per finirlo, Xavian piombò dal cielo lo avvolse con una fiammata.

“Presto Mirko, lo tengo impegnato io. Corri alle mura”.

Il Cavaliere non se lo fece ripetere e si trascinò attraverso il campo di battaglia; guardandosi indietro vide che Sauron era ancora in piedi e stava scagliando in aria intere catapulte per cercare di intercettare Xavian. Quando però si accorse che Mirko si era allontanato, prese a correre nella sua direzione, facendo tremare il terreno ad ogni suo passo.

“Sei morto, aspetta che ti raggiunga, Cavaliere”

In preda al panico, il giovane raggiunse la base della fortezza e rimase con le spalle al muro, mentre i passi di Sauron rimbombavano sempre più vicini. Stava per gridare aiuto quando una corda gli sfiorò la spalla e , alzando lo sguardo, vide che era stato Lifaen a calarla.

“Presto Cavaliere, sali”- urlò l’Elfo.

Mirko cominciò a issarsi su, nonostante il dolore al ginocchio, e, quando fu in cima prese un respiro profondo, appoggiandosi ai bastioni.

“Cosa facevi laggiù? Ci occorri vivo, Cavaliere”

“Scusa Lifaen, non so cosa mi sia preso prima. Volevo dimostrare coraggio, non so”

Lifaen gli poggiò una mano sulla spalla e gli disse:

“Il valore di un Cavaliere risiede solo nella forza fisica e nel valore in battaglia, ma anche nell’umiltà e nella moderazione”

Mirko annuì:

“Hai ragione”-  e poi si toccò il ginocchio con un gemito.

“Sei molto ferito ,Cavaliere. Vieni, ti porto alla Casa di Cura. Per ora possiamo resistere da soli”

Mentre si allontanavano, Mirko udì Sauron urlare:

“Cavaliere, oggi è stato solo un assaggio. La prossima volta non sopravvivrai”

“Neanche tu”- pensò Mirko e poi chiuse gli occhi per la stanchezza.

  
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