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Autore: MaryTerryJackson    06/06/2010    3 recensioni
La storia di Susie,una piccola grande bambina che Michael Jackson ha aiutato, con il suo amore, a guarire dalla leucemia...i due si allontanano dopo le prime accuse di molestie nel 1993 ma si rincontreranno,sette anni dopo... “…Allora scrivi,Michael…Scrivi l’amore!come hai sempre fatto!” Adesso mi guarda confuso e per un attimo mi sembra che il suo sguardo si stia rabbuiando nuovamente. “Io…Non riesco...E’ diverso…” Sussurra con una voce da cui traspare un velo di tristezza e tirando un grande sospiro prima di continuare… “Io...ho quasi quarantun anni Susie…E i miei obiettivi li ho raggiunti…Ma l’amore vero…quello non ho più la speranza di trovarlo…” I suoi occhi,improvvisamente,iniziano a luccicare e con voce commossa continua a parlare,fissando le mie mani tra le sue e iniziando ad accarezzarle…Dio solo sa cosa sto provando…Vorrei urlargli che gli voglio bene,tanto tanto bene…ma adesso non posso,ha bisogno di essere ascoltato…
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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It's all for LOVE!

 

Svegliarmi di notte e vedere l’orologio a forma di gufo segnare le 3 e 33 è qualcosa che mi ha sempre fatto molta paura…il perché è un mistero…forse mi ricorda la simbologia dell’apocalisse!

Sono pazza,e su questo non c’è dubbio… oramai mi sono abituata a convivere con me stessa!

Fatto sta che non è la prima volta che mi capita di svegliarmi di soprassalto e vedere le lancette segnare quest’ora…sento i brividi percorrermi per un istante il corpo dopodiché niente e nessuno può permettermi di chiudere i miei occhi spalancati e ritornare nel mondo dei sogni…mi è impossibile persino in questo fantastico e comodissimo letto.

Non voglio alzarmi subito.

3 e 47…Per qualche istante tento di riprendere sonno girandomi su un lato,poi mettendomi a pancia in giù,ma mi risulta,ahimè,impossibile.

3 e 54…Adesso i brividi iniziano a percorrermi le gambe formando uno strano formicolio che mi impedisce di restare ferma.

Mi scopro…poi mi ricopro…sono le 4 e 05.

Basta…Butto via le coperte e mi alzo.

Una specie di arsura si è impossessata della mia bocca rendendola secca e impastata…

Vado in bagno,apro il rubinetto e,quando l’acqua è diventata abbastanza fredda,prendo il bicchierino in plastica che si trova sulla mensola dello sfarzoso specchio, lo riempio d’acqua e bevo…ripeto lo stesso movimento per qualche volta…risciacquo il bicchiere riappoggiandolo a scorrere sul lavandino e chiudo il rubinetto…Con l’asciugamano mi asciugo la bocca e,dopo aver spento la luce e aver chiuso la porta,ritorno a risprofondare nel mio adorato letto che ora sto quasi cominciando ad odiare.

Non faccio in tempo a sdraiarmi,che un’improvvisa voglia di dolci si impossessa di me…

4 e 29…il languorino è diventato “fame”…Ho decisamente fame….ma non una fame normale…una fame da lupi!

Strano…eppure questa sera ho cenato a base di carne,pane,verdure di ogni genere (perché Michael,da buon vegetariano, mangia solo quelle),patatine fritte e chi più ne ha più ne metta!Qualcosa di solido e di molto diverso dal solito,insomma…

Eppure sembra che la minestrina di Barney mi sazi molto di più!

Sono combattuta…Che faccio?!Vado in cucina?…il mio stomaco risponde subito al mio posto!

 

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Dopo aver socchiuso la porta della mia camera,aver percorso il corridoio a tastoni e in punta di piedi e aver sceso le scale cercando di aggrapparmi alla buia ringhiera per non cadere e spaccarmi la testa,giungo finalmente davanti alla porta della cucina…

E’ socchiusa e lascia trasparire una luce.

Forse Felipe,il cuoco,è già sveglio…certo,dovrà pur preparare qualcosa da mangiare per i bambini che tra qualche ora arriveranno da Santa Barbara…

Sono tentata a tornare indietro,nonostante la fatica fatta per raggiungere la mia meta,ma il mio stomaco me lo impedisce…

Come se fosse lui a comandare,la mia mano spinge impulsivamente la porta spalancandola…

In mezzo ad un silenzio assoluto,mi ritrovo davanti ad un Michael Jackson seduto al tavolo,in vestaglia rossa che lascia travedere il pigiama blu raffiguranti ciò che sembrano orsacchiotti,capelli raccolti disordinatamente e occhiali da vista dalla montatura sottile…Senza trucco,ma ugualmente bello,il suo chiaro volto lascia intravedere quelle macchie più scure che la luce del giorno cela,come per magia…

Tra le mani ha una penna e dei fogli.

Altri fogli sono sparsi sul tavolo,alcuni vuoti,alcuni scritti,altri ancora sono appallottolati o stropicciati per terra.

Vedo l’espressione del suo viso mutarsi…Prima leggermente spaventata nel vedere la porta aprirsi,poi stupita nello scorgere il mio volto.

“Testa di Melanzana! Cosa ci fai qui?” Gli chiedo quasi istintivamente e senza pensare prima di porre una domanda tanto stupida…sbalordita nel trovarmi davanti lui…

Certo,dopo questo interrogativo non mi meraviglio nel vederlo appoggiare penna,fogli e occhiali sul tavolo, per poi strofinarsi  con le grandi mani il viso e lasciando intravedere un sorriso.

“…Questa domanda dovrei fartela io Little Susie…”Sussurra, appoggiando poi le mani chiuse a mo di preghiera sul tavolo,senza smettere però di sorridere.

Sento la mia faccia bollire e rimango immobile…Come mi dovrei comportare?

 “Hai intenzione di rimanere lì ancora per molto?”

Mi chiede,subito, come se mi avesse letto nel pensiero, con la sua tenera voce,invitandomi con i suoi grandi occhi ad accomodarmi su una sedia vicino a lui.

 

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“Ain’t the pictures enough, why do you go through so much
To get the story you need, so you can bury me
You’ve got the people confused, you tell the stories you choose
You try to get me to lose the man I really am
You keep on stalking me, invading my privacy
won’t you just let me be…”

 

“Cos’è?” chiedo,tenendo tra le mani uno dei fogli poggiati sul tavolo.

“Chiamalo pure una sorta di sfogo ispirato…”Dice lui abbassando lo sguardo e fissando altro,come se fosse intimidito dalla mia domanda.

Segue un istante di silenzio.

“…E’ una canzone?”Chiedo,poi,invasa dalla curiosità.

“No… ma forse potrebbe diventarlo…”

Con la coda dell’occhio scorgo il suo sguardo nero e profondo scrutarmi, e un sorriso modesto  sulle sue labbra…quasi come se stesse cercando un’ approvazione.

“…Penso che debba diventarlo…”

Gli  confesso sorridendogli…Ho sempre capito quando Testa di Melanzana ha bisogno di un incoraggiamento.

Lui contraccambia…Dopodichè le sue dolci labbra si socchiudono lasciando uscire una parola a me del tutto incomprensibile a primo acchito…

“…Invincible…”

Gli rivolgo uno sguardo confuso.

“Come scusa?”

Gli chiedo tra un misto di stupore e incomprensione.

“…invincible…”

Ripete lui sempre più deciso.

Continuo a non capire ma non chiedo nulla,aspettando fiduciosa la sua repentina spiegazione.

“…Il titolo del mio nuovo Album…Si chiamerà così…”

Mentre afferma queste parole con convinzione non mi guarda…fissa rabbuiato in volto un punto vuoto sul tavolo…come se ci fosse scritto qualcosa di comprensibile solo a lui…

“E’ già stato annunciato da tempo…Sarà l’album della verità…della mia verità… di tutta quella verità che viene falsificata…Verrà fuori quello che veramente io sono…quello che provo…quello che tutti coloro che mi accusano ingiustamente devono avere la possibilità di vedere,conoscere…e solo una volta conosciuto mi potranno giudicare…se proprio devono…”

Scruto il suo sguardo incantato da cui traspare un mix di convinzione,decisione e fermezza…qualità che lo rendono un Michael del tutto diverso da quello che si mostra con i suoi bambini…un Michael che si rende conto di non essere Peter Pan ma un adulto che ogni giorno deve affrontare grandi ostacoli che cercano di interrompere il suo cammino… Quel Michael con cui ho avuto il piacere di discorrere in assoluto silenzio a Disneyland qualche giorno fa me lo ritrovo davanti,adesso…

Ora i suoi grandi occhi neri,come risvegliati all’improvviso da un sonno profondo,hanno ripreso a fissarmi…

Cercando di non perdermi nello sguardo di colui che potrebbe essere mio padre e con cui mi trovo a discorrere in piena notte di argomenti estremamente seri,cerco di fare ciò che so fare meglio in determinate situazioni…Gli sorrido…e lui, con mia grande gioia,contraccambia per poi ritornare immediatamente a riabbassare lo sguardo,ma questa volta interrompendo il silenzio…

“Vorrei rendere questo album speciale,sai Susie?”

“Susie”?! E’ la prima volta da quando ci siamo visti che mi chiama così…Dove è andato a finire il “Little”?!…Mi sento strana…come se fossi cresciuta tutto d’un colpo…Come se non fossi più la sua bambina…Forse Testa di Melanzana sta cercando di farmi capire che vorrebbe trovarsi davanti una persona matura…adulta! Lo osservo mentre giocherella con il bracciale rosso che porta sempre al polso destro..e continuo ad ascoltare…è una cosa che mi riesce piuttosto bene…

“…Mi mancano quelle quattro, cinque canzoni … GIUSTE…Ne ho scritte una centinaia ma sono tutte più o meno sullo stesso tema…sulla sofferenza che una persona prova nel sentir dire continue cattiverie sul suo conto…ma io voglio fare capire alle persone,ai miei fans…che io non soffro soltanto…io provo anche atri sentimenti…”

“…Come l’amore?!”

Chiedo io,interrompendolo e subito pentendomi per le sciocchezze che riescono a sparare all’improvviso le mie corde vocali,comandate da non so quale maledettissimo organo del mio corpo…

Subito Michael mi guarda costringendomi a mandare giù “un boccone” di saliva per l’agitazione.

Certo che se proprio dovevo intervenire avrei potuto farlo in maniera del tutto diversa,tipo.. “Già Mike, ti capisco…perché tu sei una persona piena d’amore…”…Non avrei dovuto porla come domanda!…Ma purtroppo io sono fatta così,al contrario…il mio pensiero interviene sempre tardi,troppo tardi!

Una strana luce,improvvisamente,illumina i suoi occhioni e un sorriso enorme gli si stampa sul viso…

“Esatto…Esatto…”

Esclama…direi alquanto…contento!Allora non ho sbagliato!

Subito una lampadina mi si accende e mi permette di capire tutto.

Michael non ha bisogno di qualcuno che capisca quello che prova,che condivida con lui il suo dolore o la sua solitudine…perché ciò che prova può provarlo solo lui…E’ soggettivo…Lui ha bisogno di qualcuno che lo illumini…Che lo aiuti a comprendere meglio se stesso!E la mia domanda, a quanto vedo,è bastata…

Fiera di aver catapultato la situazione verso una direzione più… “serena” …mi faccio prendere dalla solita agitazione…quella che ti prende quando sai di aver fatto la cosa giusta e vuoi continuare a farla…non so se mi spiego…So soltanto che all’improvviso mi sono ritrovata più vicino a lui,con la sua mano tra le mie e con i nostri sguardi persi l’uno nella gioia dell’altra,a dire cose senza fermarmi…cose che forse hanno un senso o forse no…

“…Allora scrivi,Michael…Scrivi l’amore!come hai sempre fatto!”

Adesso mi guarda confuso e per un attimo mi sembra che il suo sguardo si stia rabbuiando nuovamente.

“Io…Non riesco...E’ diverso…”

Sussurra con una voce da cui traspare un velo di tristezza e tirando un grande sospiro prima di continuare… “Io...ho quasi quarantun anni Susie…E i miei obiettivi li ho raggiunti…Ma l’amore vero…quello non ho più la speranza di trovarlo…”

I suoi occhi,improvvisamente,iniziano a luccicare e con voce commossa continua a parlare,fissando le mie mani tra le sue e iniziando ad accarezzarle…Dio solo sa cosa sto provando…Vorrei urlargli che gli voglio bene,tanto tanto bene…ma adesso non posso,ha bisogno di essere ascoltato…

“…Canzoni come “I Just can’t stop loving you”… “The way you make me feel”o “Remember the time”…Non sono autobiografiche…Ma sono ugualmente canzoni che ho scritto con una speranza.La speranza di poter condividere un giorno tutto ciò che ho cantato e ballato con qualcuno con cui condividere le mie passioni,con cui formare una famiglia!Pensa che,nel mio futuro,mi vedevo padre di tredici figli!…Ho sperato per tanto tempo un amore come quello tra John Lennon e Yoko Ono e per qualche periodo il mio sogno si è quasi avverato,quando ho sposato Lisa Marie,la mia prima moglie.Con lei andavo dappertutto…negli ospedali,negli orfanotrofi…mi è stata sempre vicina,nel bene e nel male…ma poi così come è iniziata è finita…in fretta…troppo in fretta, e Debbie è stata la mia consolazione,non che la mia seconda moglie che mi ha donato ciò che Lisa non mi ha voluto regalare…due splendidi bambini…Ma tra noi,forse,non c’era amore…forse nemmeno con Lisa…”

Continuando ad accarezzare il dorso della mia mano mi guarda,per un istante con le lacrime agli occhi, per poi continuare il discorso:

“…Mi hanno sempre insegnato che l’amore vince su tutto ma nel mio caso non è stato così…E la colpa più grande è della mia fama…A Debbie non piace stare sotto i riflettori…Così,dopo due anni,è finita anche con lei…Ma non voglio annoiarti con le mie storie…”

Mi guarda ancora,questa volta abbozzando un sorriso.

Anche io gli sorrido…Non mi stai annoiando,anzi!Mi mancava il tuo modo di raccontare storie…Gli vorrei confessare,ma le sue parole precedono le mie,come se,attraverso il mio sguardo gli abbia comunicato i miei pensieri con una sorta di messaggio non verbale.

  “…Il punto è che adesso mi sento vecchio…e i miei sogni sono infranti,come d’incanto, e con essi la mia speranza…Quindi a che serve scrivere canzoni su qualcosa che non puoi avere?”

Questa domanda,posta con quel tono e in forma quasi retorica mi spiazza…Soprattutto nel sentirla pronunciata da lui…lui che mi ha sempre detto che la speranza non muore mai adesso si ritrova a parlare del suo futuro senza più speranze né ambizioni…

Non posso vederlo in questo stato… non posso e non voglio sentirlo pensare e dire certe cose…non posso semplicemente sopportarlo!

Presa da uno strano istinto mi ritrovo ad affrontare il suo triste volto con una determinazione e una rabbia che non ho mai avuto.

“Michael!…Pensaci….Sei circondato d’amore!Non esiste al mondo solo l’amore tra uomo e donna! Esistono altri tipi d’amore!Tanti tipi d’amore!…Pensa a Prince e Paris…Cosa provi per loro?”

Vedo improvvisamente il suo sguardo stupito dalla mia reazione ma illuminato non appena sente pronunciare i nomi dei suoi figli.

“…Sono tutto per me…io li amo…”

Risponde con flebile voce,subito interrotta dalla mia,ferma e decisa.

“…Li ami!Hai visto?Anche qui c’è amore!Non far sì che le cose brutte passino sopra a  questo magnifico sentimento…Tutto è possibile con l’amore! E sai chi mi ha insegnato questo!?”

Continuo a fissare il suo volto illuminato e comprensivo mentre la mia mano destra si sposta dalle sue carezze e si appoggia,istintivamente, sul suo petto…proprio in quel punto dove si sentono i battiti del cuore...

“…Tu!”

 

                                                        .-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

 

“Aspetta che afferri il tuo bel collo Little Susie…e poi ti faccio vedere io se non mi ridai di corsa gli occhiali…”

Testa di Melanzana cerca di afferrarmi sotto il tavolo della cucina,il luogo sicuro dove mi sono nascosta dopo aver indossato i suoi occhiali.

“Tanto non mi riuscirai mai a prendere perché qui sotto in due non ci stiamo! Pappappero!”

Scherzo io,non senza avergli fatto prima una bella linguaccia.

Lui si accovaccia cercando almeno di solleticarmi nonostante la mia barriera fatta con le sedie e provando a convincermi ad uscire.

“…Togliteli…non ti stanno nemmeno bene!”

Ride divertito.

“Beh… se la pensi così allora ti accontento….”

Facendo la finta offesa mi sfilo gli occhiali e glieli consegno, rassegnata.

Dopo averli presi,avermi ringraziata con un fantastico sorriso e averli riposti sul tavolo mi tende la mano per aiutarmi ad uscire.

Senza smettere di ridere la afferro e esco.

Mi sistemo,spolverandomi con le mani,la camicia da notte stropicciata e,dopo essere diventata di colpo seria,provo a minacciarlo con un dito.

“…E guai a te se mi rivolgi ancora la parola,dopo quello che mi hai detto TESTONA di Melanzana!”

A questa mia specie di insulto lui sgrana gli occhi divertito,dopodichè indica la mia camicia da notte.

“Non mi piace come ti stanno i miei occhiali ma in compenso mi piacciono molto questi panda!”

Abbasso lo sguardo in direzione degli animaletti raffigurati sul mio pigiama e afferro per un lembo la parte da lui indicata.

“Questa me l’ ha regalata Suor Matilda a Natale!”

Michael poggia la sua mano sulla mia e fissa nella mia stessa direzione.

“Davvero? Sta bene?”

Io annuisco con il capo.

Per un attimo adesso ci guardiamo e ci scambiamo un sorriso complice…Sembriamo due bambini che si divertono e si meravigliano per cose semplici,anche troppo…Ma a me piace così…non mi vergogno..anzi!

Poi,all’improvviso,il dorso della sua mano si poggia sul mio viso e inizia ad accarezzare la mia paffuta guancia.E’ una bella sensazione ma spero che non si accorga del repentino calore che si sta impossessando del mio corpo e che forse si sta manifestando anche con un leggero rossore sulle mie gote, come spesso accade.

“Se solo avessi saputo che eravamo così vicini…Ti sarei venuto a prendere volando Susie…”

Caspita! Non è possibile! E’ la stessa cosa che ho pensato io appena sono arrivata ieri…

Gli sorrido,complice e consapevole e mi perdo nei suoi occhi neri,penetranti e…brillanti! Sì,perché adesso hanno iniziato a luccicare…

Avrei tante cose da dirgli…vorrei chiamarlo “papà” e immergermi nella sua grande e protettiva stretta…in un abbraccio…

Ma la verità è che Mike non posso considerarlo solo un padre,ma…un fratello…un amico…qualcosa di più insomma!

E’una sensazione straordinaria.

Adoro il silenzio in questi momenti…peccato che…

“Rooooooaaammmm”…

Uno strano e fastidioso rumore fuoriesce dal mio interno.

Possibile che quando non ci si mette la mia bocca si mette di mezzo il mio stomaco?! Mannaggia!

Michael si stacca immediatamente da me e mi guarda con aria preoccupata.

“Hai fame…?”

Di nuovo la mia pancia risponde al posto mio….Ma allora!

“…Ehm…un po’…”

Sussurro io imbarazzata cercando di zittire la mia rivoluzione interna con un pugno mentre lui apre la credenza…  

 

 

 Post scriptum

Ecco terminato il capitolo! spero vi sia piaciuto! anche questa settimana non so quanto riuscirò a scrivere dato che giovedì ho un altro esame!

Comunque ...

Elviraj: ciao elvi! sono contenta di risentirti come ogni settimana!T prego! non piangere se ti dico grazie e che ti voglio bene ma è la verità!

Come ti ho detto l'altra volta se non fosse stato per te e per i tuoi commenti avrei smesso di pubblicare e quindi continuo a dirti che sei la mia incoraggiatrice!

Mi piacciono i termini che inventi! sono così.... tenerosi!! hahaha

Buona settimana! ti voglio bene (ps:comunque gli esami sono andati bene! grazie di avermi pensata!)

 

Stefymj: ecco! spero di non averti fatto aspettare troppo con il nuovo capitolo!!hehehe  grazie mille dei complimenti!spero che questo ti sia piaciuto altrettanto!un bacio e buona settimana!

 

96opal:ciao cara! no, di Michael non c'è bisogno che tu dica nulla...basta immaginarlo e mi vengono i brividi!!hahah!un grandissimo abbraccio e una serena settimana!

 

Carissime amiche lettrici vi ringrazio per il sostegno che ogni volta mi date con i vostri splendidi commenti!

vi voglio bene!

God bless you!

Mary Terry

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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