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Autore: Miroku90    06/06/2010    3 recensioni
Tayuya non è morta. E' viva e vegeta e ora il suo unico obbiettivo è di rifarsi una vita al villaggio della foglia per scoprire il significato della parola "amicizia". Ma forse troverà anche qualcosa di più profondo nel suo cammino...
Crack-Paring - ShikaxTayuya. Ma anche altri paring meno crack.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shikamaru Nara, Tayuya
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Naruto Shippuuden
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Tutti la credevano sconfitta, morta... ma non era così.
Tayuya non rimase schiacciata dal pesante tronco d'albero che gli cadde sopra. La ragazza si fece credere uccisa apposta per poter scappare quando i nemici si sarebbero finalmente dileguati dal luogo dello scontro.
Dopo il combattimento contro la coppia “pettinaturastramba”, qualcosa in lei era cambiato però.
Non tornò dal suo padrone, il viscido Orochimaru, ma scelse di scappare da tutto e da tutti, aveva bisogno di riflettere su ciò che era accaduto e un lungo vagabondaggio lontano dal pese del fuoco e dal suono era la cosa migliore da fare.
Ora però, dopo circa 3 anni, non ne poteva più di stare da sola.
La fuga gli servì a ponderare meglio su ciò che realmente voleva dalla vita e continuare in questa solitudine non rientrava affatto nei suoi piani.
Voleva anche lei conoscere gente per cui valesse la pena proteggere e sacrificarsi, per cui valesse la pena vivere. Il rapporto che aveva con i restanti membri del suono era diverso da questo pensiero. Ognuno di loro, ma anche lei stessa, si considerava troppo superiore e forte per intraprendere un rapporto un po' più profondo con gli altri.
Ma ora le cose erano cambiate.
E lei aveva in mente di perseguire questo suo obbiettivo.
Ma non da Orochimaru ma bensì... a Konoha.


~ A NEW RED FOR A LAZY DEER ~
{ Crack Paring ! }
#1] After three years [



Estate.
La stagione dove i sentimenti e le emozioni sono vive al massimo nel cuore di tutti, quasi come se fossero state messe dentro a un enorme pentolone e lasciate bollire grazie al caldo torrido che ricopriva il villaggio della foglia da qualche settimana.
Le vie arse di gente e colme di vita erano straordinariamente caotiche ai lati, dove la gente preferiva passeggiare alla ricerca di quel tratto d'ombra che i tetti delle case offrivano.
La rara calma che si respirava in quel periodo aveva portato alcuni ninja addirittura a riposarsi sulla cima dei tetti con ombrellone, sdraio, occhiali da sole e addirittura la crema solare. Pochissimi osavano allenarsi con questa temperatura, a parte, naturalmente, Lee e Gai i quali stavano già facendo il loro famoso giro attorno al villaggio correndo con le mani, sotto lo sguardo perplesso e attonito delle persone che gli vedevano passare veloci e agili per le grandi strade della città.
L'unica cosa che era cambiata con il clima, di quei due, era la lunghezza della tuta che ora era ben più corta del normale aumentando ancor più lo stupore tra la folla. (e il disgusto)
Comunque, a parte la quotidiana attività del villaggio e dei suoi abitanti, qualcuno di particolare stava entrando dalle immense porte del villaggio della foglia.
Lunghi capelli nero carbone legati in una voluminosa coda di cavallo, occhi di un marrone intenso e profondo, i lineamenti ben definiti di un viso non più rotondeggiante ma bensì ovale che si chiudeva in un mento aggraziato e appuntito, un piccolo smagliante sorriso, quel portamento canzonatorio che la contraddistingueva da sempre, la pelle abbronzata color cioccolato e le generose forme da donna sotto i semplici vestiti.
Tayuya stava per entrare a Konoha.
I capelli erano stati preventivamente tinti di un colore diverso da quel raro rosso cremisi che la contraddistingueva dalle altre ragazze. Non voleva farsi riconoscere da coloro contro cui aveva combattuto ai tempi della fuga di Sasuke, voleva iniziare una nuova vita sotto sotto i panni di un altra persona. D'altronde se si fosse presentata sotto le vesti della crudele Tayuya sarebbe stata subito perseguitata e messa in prigione. Cosa che avrebbe volentieri fatto a meno.
Arrivata proprio sulla soglia che sanciva l'ingresso alla città, uno strano senso di eccitazione e di nervosismo colse in fragrante la rossa, bloccandola proprio sul ciglio.
Era davvero sicura di poter compiere un passo del genere ?
Era disposta veramente a tutto pur di liberarsi da quella bestia chiamata solitudine ?
La risposta ai suoi pensieri non tardò ad arrivare.
Sì.
Era pronta. E con un deciso passo varcò quel muro invisibile che si contrapponeva tra la sua vecchia vita e quella che sarebbe diventata.
Un giovane uomo le chiese gentilmente di avvicinarsi verso una piccola hall di legno protetta dal caldo dal tipico tetto di color rosso che contraddistingueva tutte le strutture di Konoha.
Riconobbe subito quell'uomo, gli pareva si chiamasse Genna, Gemma, o qualcosa di simile e fù uno dei primi nemici che affrontò ai vecchi tempi insieme al quartetto del suono.
Genma però non riconobbe nemmeno lontanamente la rossa, segno che il suo travestimento funzionava.
-Mi scusi signorina, ma la volevo augurare buona permanenza al villaggio del fuoco: Konoha- Iniziò lui sorridendogli con tra i denti quel suo caratteristico stuzzicadenti formato gigante che da sempre si portava appresso.
-Grazie- Rispose lei contraccambiando il sorriso e facendo per andarsene anche se sapeva bene che la discussione di certo non sarebbe caduta lì, sicuramente il ninja della foglia gli averebbe posto altre domande essendo una straniera.
E infatti...
-Solo per pura formalità, ma è la prima volta che la vedo qui. Da dove proviene ?-
-Da un piccolo paesino nel paese del fuoco ben lontano da qui signore- Si sbrigò a rispondere lei con un timido sorriso di circostanza mentre pensava “Ecco che inizia l'interrogatorio del signor stuzzicadenti. E ora di sicuro mi chiederà cosa ci faccio qui”
-E come mai è qui ?-
“Bingo” -Sono qui perchè sono un artista in cerca di fortuna. Infatti, sono un ottima suonatrice di flauto- Finì la rossa sfilando fiera dalla sua sacca un consumato flauto di color viola scuro.
-Ah, mi piacerebbe sentire qualche sua composizione allora- La incalzò lui
“Che rottura abominevole” -D'accordo- Sorrise smagliante la rossa cominciando a suonare una corta strofa con fare impeccabile.
La musichetta corse per pochi secondi nella via principale, ma i pochi che riuscirono ad ascoltarla malgrado il rumore della folla, rimasero estasiati dalla delicatezza e dal suono cristallino che emetteva il piccolo strumento.
-Bellissima, davvero. Sono sicuro che non faticherà ad avere fortuna qui- Applaudì Genma contento dimostrando un ampio sorriso
“Ormai è fatta” -Posso andare ?-
-Sìsì, naturalmente signorina... come aveva detto che si chiamava ?-
-Tayuya- Esclamò orgogliosa. Aveva scelto di non cambiare il suo nome in questa sua nuova esistenza. D'altrone, benchè non fosse certo un nome tanto comune come altri, era inutile inventarsi un nome del tutto diverso da quello che aveva. In una città così grande di certo esistevano centinaia di Tayuya e quindi non c'era motivo di sceglierne un altro o di modificarlo.
-Bhè, signorina Tayuya, allora buona permanenza- Rispose lui salutandola con la mano mentre la rossa pian piano avanzava quella che sarebbe stata la sua nuova casa.
“Perfetto, tutto è andato secondo i piani. Ora devo solamente trovarmi un lavoro ed una casa. Questo viaggio mi ha sfinito, sono stanca ed ho bisogno di una doccia rinfrescante”
Si disse facendosi aria con una mano avanzando verso le strade che portavano verso il centro del villaggio.

Shikamaru Nara fissò svogliato il sempre ugual soffitto di camera sua.
Di due cose era sicuro in quel momento il moro.
La prima è che ormai quel soffitto non aveva più segreti per lui e che forse era l'ora di cambiare posizione e di fissare qualcos'altro di più colorato prima di cominciare di dare le traveggole per tutto quel bianco che aveva sopra la testa.
La seconda che era una gran scocciatura stare fermi in casa a non fare niente. Stava ronfando davvero tanto ultimamente e benché la cosa non gli dava minimamente fastidio, sentiva le sue gambe leggermente addormentate.
Così dopo aver fatto due più due, prese la decisione che era meglio uscire a fare una breve passeggiata fino al promontorio dove amava sdraiarsi ad ammirare le nuvole.
Così si mise senza troppa furia il suo giubbotto da Chunin e si incamminò verso l'uscita dove una sbalordita signora Nara lo fissava incredulo.
-Cosa c'è Shikamaru ? Sta per crollare camera tua oppure è avvenuto un miracolo ?- Chiese ironica la madre mentre continuava a rimettere a posto
-Molto divertente... vado ad appisolarmi fuori- Spiegò brevemente mentre un “ci potevo scommettere” uscì spontaneo dalla bocca della madre.
-Nessuno si è ancora presentato per l'appartamento in affitto accanto al nostro ?- Domandò Shikaku alla moglie continuando a leggere il giornale stravaccato nella sua comoda poltrona.
-Ancora niente-
-Ah-
“Che scocciatura, abbiamo sempre avuto un appartamento di fianco completamente vuoto e ora mia madre si è messo in testa di venderlo. Spero solo che nessuna persona rumorosa raccolga l'offerta, meglio ancora sarebbe se nessuno continuasse a presentarsi”
Formulò il figliolo mentre aprì stanco la porta in legno della casa.
Peccato che la sua stanchezza si sciolse come neve al sole quando si trovò davanti, a pochi centimetri, un alta ragazza dalla pelle abbronzata e dai capelli neri.
Lei, in tutta risposta, strabuzzò gli occhi e inarcò un sopracciglio.
“Shikamaru Nara ????”
I due rimasero a fissarsi ancora un po'. Il ragazzo posò lo sguardo automaticamente verso il corpo formoso e atletico di lei per poi ritrarlo, rendendosi conto che ciò che stava facendo era tipico di Kiba o di Naruto ma non di lui, arrossando leggermente.
La ragazza, in tutta risposta si riprese dallo stupore a cui era andata in contro e girò il capo nervosa. Non si sarebbe mai aspettata di incontrare il “codinoadananas” così presto era piuttosto inquieta su ciò che avrebbe potuto scoprire.
-Tutto bene Shikamaru ?- Chiese attento il signor Nara notando la faccia del figlio imbarazzata sull'uscio della porta. Anche la moglie, mise da parte le faccende che stava facendo per indagare meglio sull'improvviso comportamento strano del figliolo.
Quando notò che c'era una ragazza davanti a lui, si precipitò davanti alla porta affiancandosi al ragazzo e con occhi scintillanti esclamò.
-Finalmente Shikamaru hai la ragazza ! Ah, ecco, mi pareva strano che mio figlio si alzava per uscire fuori, certamente stavi per uscire con la tua dolce metà. Menomale, ultimamente stavo pensando che fossi troppo pigro anche per queste cose. Ed è pure bellissima, piacere di conoscerti tesoro-
Conseguenza delle parole della signora Nara:
Tayuya era a bocca spalancata e rossa come un peperone.
Shikamaru stava fissando la madre con sguardo omicida e con il volto rosso per la vergogna mentre sussurrava all'infinito la parola “seccatura”.
Menomale che il padre del moro arrivò a salvare dall'impiccio i due giovani.
-Sei interessata all'appartamento accanto al nostro immagino-
La nera ci mise un po' a rispondere, ancora stupita dall'affermazione di poco fa, ma alla fine riuscì a formulare la risposta.
-S-S-Sì- Seppur balbettandola
Yoshino emise un sonoro sbuffò cominciando a dire frasi come: “Era troppo bello per essere vero” “D'altronde è troppo bella per quel degenere del mio figlio” conquistando ancor più occhiatacce da parte del moro.
-Bhè, allora se vuoi posso mostrartela. Il prezzo è basso per le dimensioni, fidati cara è un ottimo affare- Cominciò la madre in un perfetto tono affaristico mentre il marito ritornò alla poltrona fidata sghignazzando per la faccia del figliolo in quel momento.
-S-Sì mi farebbe molto piacere ma penso che abbia cambiato idea-
Rispose lei ridacchiando nervosamente mentre si allontanava a piccoli passi dalla casa, anzi per meglio dire, da lui.
Ma miss Nara non se la fece scappare e prendendole un braccio la avvicinò di nuovo
-Non ti preoccupare cara, sono sicura che per te sarà perfetta. Shikamaru portala a fargli vedere l'appartamento-
-No ma non deve dist...-
-Uffa, che noia-
-Shikamaru cosa non hai capito di “portala a fargli vedere l'appartamento ?”- Sentenziò la madre fissandolo con sguardo truce.
“Che scocciatura le donne. Oltre alla figura che mi hai fatto fare mi chiedi pure di fargli da cicerone ? Mah.” -D'accordo d'accordo, seguimi pure- Disse superando la bruna e dirigendosi con fare lento verso la porta dell'appartamento a fianco.
Tayuya intanto era rimasta con un dubbio drammatico in testa.
“Perchè proprio lui ? Cavolo...Tra migliaia e migliaia di persone proprio il Nara doveva abitare qui ?!”
Si chiese, cominciando a sudare.
“E ora che faccio ? Non posso certo fuggire, non sarebbe un comportamento sensato. No, devo sorridere alla sfortuna non ho altra scelta. In più quel megacervellone sembra non essersi proprio accorto chi sono io”
E così, sibilando qualche bassa imprecazione cominciò a seguire il moro.

Certo che la mia nuova vita comincia proprio bene... Cavolo.


Ed eccomi di nuovo qui con una storia basata su una Crack-Paring davvero molto interessante a mio parere. Di certo Tayuya non è la stessa di prima, più educata e gentile (almeno in apparenza) però c'è da dire che io odio scrivere parolacce e quindi magari anche per questo la nuova rossa può sembrarvi un po' OOC.
Però non preoccupatevi, la storia non sarà di una trama degna di un romanzo di Agatha Christie ma in questa torrida estate già iniziata penso che una Soft FF sia l'ideale. O forse sono io che sono matto a pensare a queste cose. Boh. A voi il giudizio e a tra breve ; )

  
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