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Autore: Aky    04/09/2005    3 recensioni
Immaginiamo ke due dei nostri eroi si siano sposati abbiano avuto due gemmelle e che poi abbiano divorsiato separendole e tenendo nascosto l'esistenza di una sorella ma ke le due si incontrino e che ....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quella mattina un’elegante macchina nera sfrecciava per le larghe ed eleganti strade che circondavano il Central Park ; al suo

Quella mattina un’elegante macchina nera sfrecciava per le larghe ed eleganti strade che circondavano il Central Park ; al suo interno una giovane donna sedeva composta su uno dei due sedili anteriori , in pelle besh , guardando distrattamente il paesaggio che le si parava davanti agli occhi composto dagli eleganti palazzi del ricco quartiere della grande mela . Dopo pochi minuti l’auto si fermò di fronte l’entrata di un colossale palazzo , che in passato era stato il punto di ritrovo più in vista della mondanità newyorkese  .

Un omino basso , dai radi capelli grigi coperti da un cappellino porpora e dagli occhi acquosi , vestito con degli eleganti pantaloni neri e una giacca color porpora , dalle rifiniture dorate , aprì gentilmente la portiera posteriore del veicolo rivolgendole un cordiale saluto

-       Bentornata al Plaza signorina Momomiya ! Spero che abbia passato un ottimo soggiorno a Los Angeles !

-       Grazie per l’interesse Arold – rispose lei con voce cordiale per poi aggiungere – Comunque mi sono trovata , come al solito , molto bene .

Poi dopo essere scesa dal veicolo si diresse verso l’enorme porta di cristallo , dalle maniglie dorate , situata in cima a una scalinata di candido marmo bianco , con qualche venatura nera , e preceduta da un morbido tappeto di velluto , color porpora , sormontato da un elegante tettoia , dalla volta a crociera , su cui all’estremità visibile ai passanti si poteva leggere la grande scritta dorata , che contrastava con il color porpora , che diceva “ Plaza “ . 

Quando arrivò in cima alla scalinata due uomini : che erano alti uguali ma uno aveva i capelli color cenere e gli occhi scuri mentre l’altro aveva i capelli biondo scuro e gli occhi verde bottiglia , le aprirono la porta dicendo all’unisono

-       Buongiorno signorina Momomiya !

-       Buongiorno anche a voi – rispose lei con lo stesso tono garbato e lo stesso dolce sorriso che prima aveva rivolto all’uomo che tanto gentilmente le aveva

aperto la portiera della macchina permettendogli di uscire .  Quando fu entrata nel palazzo diede una fugace occhiata al grande salone d’entrata , dai numerosi colori chiari che elegantemente si univano in sfarzose decorazioni ; dalla sua posizione si poteva vedere chiaramente : l’ultra lussuoso caffè situato nel luogo dove un tempo si poteva trovare l’enorme salone in cui era solito tenere le feste più mondane , i vari negozi che portavano i nomi delle più grandi case stilistiche di tutto il mondo e l’immensa galleria che conduceva al più rinomato e costoso ristorante di tutta New York .

Dopo qualche minuto passato ad osservare quel luogo , così ricco di storia , che da sempre veniva considerato la perla della grande mela , si diresse con spedito verso gli eleganti ascensori , che all’interno erano rivestiti con pannelli in mogano finemente lavorati in oro e da grandi specchi . Decisa premette delicatamente il pulsante d’avorio per prenotare l’ascensore che dopo pochi minuti si aprì mostrandole un’ omino , basso e mingherlino , tutto impettito nella sua uniforme , ritto in piedi immobile come se volesse imitare una statua modellata con i marmi più pregiati e gli occhi scuri fissavano impassibili il vuoto ; quando la donna fu entrata nell’ascensore gli sorrise affabilmente e con voce tranquilla lo salutò con una disarmante naturalezza :

-       Buongiorno Jakob .

-       Buongiorno signorina Momomiyo – rispose lui con voce atona quasi metallizzata per poi aggiungere premendo il pulsante che li

avrebbe condotti all’ultimo piano -  Fra pochi minuti arriveremo all’attico .

-       Calmati Jakob ! Frena i tuoi bollenti spiriti visto che sono già impegnata ! – lo sgrido scherzosamente lei per poi ridere allegramente ma appena si accorse che il suo interlocutore era rimasto impassibile al suo tentativo di farlo sembrare un minimo

umano aggiunse con una finta aria scocciata che mal nascondeva il divertimento che la donna provava nello stuzzicarlo – Certo che tu

         sei proprio impassibile , eh ! Sei un ghiacciolo quasi come il mio ex , solo che lui almeno reagisce quando lo stuzzico per bene !

Visto che l’uomo non si decideva a risponderle opto per la seconda opzione di distrazione , decise che poteva approfittare di quel momento di assoluta tranquillità per fermarsi un attimo a pensare agli avvenimenti degli ultimi mesi che le avevano sconvolto radicalmente la sua vita : pensò che se sei mesi prima qualcuno le avesse detto che mandando a sua piccola donnina di casa alla casa di vacanze per bambine , situata tra i boschi canadesi , avrebbe incontra quell’atro suo tesoro della sua piccola Hali e che insieme avrebbero di sicuro scoperto di essere gemelle e avrebbero creato un piano a dir poco geniale quanto contorto per far rimettere lei e il suo ex marito insieme riuscendoci alla perfezione , gli avrebbe sicuramente riso in faccia , senza vergogna , dandogli del pazzo . Fatto sta che i suoi due piccoli tesori c’erano riuscite alla perfezione e che tra poco meno di una settimana tutti e quattro avrebbero vissuto insieme nell’appartamento di New York di Ryan , situato all’ultimo piano dell’ex prestigioso Plaza Hotel ; la cosa le faceva piacere proprio come la spaventava , aveva troppa paura di rimanere ferita un’ennesima volta dall’uomo che in fin dei conti non aveva mai smesso di amare ma soprattutto temeva che le sue stelline fossero ferite , ma in fin dei conti non occorreva fasciarsi la testa prima del previsto l’importante ora come ora , sia per lei che sicuramente per Ryan , era rendere felici le due bimbe . Quel turbinino di pensieri che l’aveva avvolta fu bruscamente interrotta dal suono della voce senza emozioni dell’addetto all’ascensore

-       Attico , arrivederci miss Momomiya .

-       Arrivederci Jakob ! Buon lavoro ! – rispose lei cordialmente , un po’ scossa per lo spavento preso , mentre usciva dall’ascensore

; quando le ante dorate le si chiusero di scatto dietro le spalle si appoggiò a esse e mentre posava una mano sul cuore per calmarsi osservò di sfuggita il corridoio : le pareti presentavano gli stessi colori e decorazioni dell’entrata con la sola differenza che a intervalli regolari sul lungo corridoio si affacciavano candide porte di quercia che al centro in alto avevano attaccate delle targhette dorate che indicavano il numero dell’appartamento , il pavimento non era di marmo di bianco come all’entrata ma di un parquet scuro , ben tenuto , su cui correva un morbido tappeto persiano , più stretto che lungo . Dopo essersi ripresa si incamminò verso la fine del corridoio e quando vi fu arrivata si fermò proprio davanti l’unica porta che si trovava sul muro che determinava la fine del corridoio , a differenza delle altre erra composta d due ante che erano leggermente più alte e più grandi delle altre , la cui targhetta indicava che si trovava davanti all’appartamento numero 13 . Mentre estraeva dalla sua borsetta blu , che faceva da completo con la lunga scamiciata di velluto blu che indossava sopra una deliziosa camicetta di cotone bianca come la neve , un porta chiavi a forma di micio stilizzato , che teneva attaccate a se tre chiavi di metallo e di diverse misure non potè che pensare che li dentro suo padre non ci avrebbe potuto mai mettere piede superstizioso come era . Dopo aver inserito la chiave più lunga nella poppa e , con un paio di giri , aver fatto scattare la serratura entrò il più silenziosamente possibile nell’appartamento nel disperato tentativo di non destare il sonno della sua coinquilina che adorava paragonare ad un ancora di salvezza . Dopo aver richiuso la porta dietro di se iniziò a guardarsi in giro nel tentativo di orientarsi un pochino , era sorprendente come riuscisse a perdersi in quell’appartamento dopo due settimane che ci abitava , dando una fugace occhiata dappertutto : non c’era che dire l’appartamento era gigantesco e lo si notava già dall’ampia sala d’ingresso dalle pareti di un giallo chiaro , con decorazioni ottocentesche di una sfumatura di giallo poco più scura , che contrastava con il pavimento di un candido marmo , dal soffitto pendeva uno splendido lampadario di vetro di murano , tre enormi archi , ben elaborati in un marmo bianco dalle venature nere , si aprivano sulle tre pareti rimanenti e conducevano rispettivamente : a una cucia coni ripiani in marmo nero e legno di mogano , le pareti erano color carta da zucchero senza decorazioni ma con appese al muro preziose forme di rame un altro arco uguale agli altri tre era situato sulla parete accanto a quella del primo e conduceva alla  grande sala da pranzo e il pavimento era interamente di cotto ; a una stanza su cui davano quattro porte che conducevano alle camere da letto , di cui due comunicanti , fornite ognuna di un proprio bagno , le pareti erano pana con decorazioni , simili a quelle dell’entrata ,  avorio , dal soffitto pendeva un lampadario molto simile a quello della sala di ingresso e il pavimento era composto dello stesso marmo che si trovava nella sala precedente e nell’immenso salone . Il salone era a dir poco magnifico : sia lo sfondo che le decorazioni delle pareti erano composte da sfumature di giallo più scure di quelle dell’entrata , sul pavimento di candido marmo si erano poggiati elegantemente pregati tappeti persiani , alla parete all’estrema sinistra della si stagliava in tutta la sua bellezza un camino , dalle decorazioni floreali , di marmo di carrara e di fronte a esso si trovavano , a debita distanza , tre meravigliosi divani ottocenteschi di legno di ciliegio , lavorati nei minimi particolari , e dall’imbottitura di morbida stoffa color avorio , che ricopriva parte degli schienali e dei sedili , e un bel tavolino , che si trovava tra i tre divani e il camino , lavorato nello stesso stile dei divani ; al centro della sala dal soffitto si calava un maestoso lampadario di cristallo , formato da gocce ghiaccioli ; sulla parete destra della sala si apriva un’altro arco , che conduceva alla sala da pranzo , ai due lati di esso erano poste due magnifiche librerie , lavorate in legno di ciliegio e in cristallo , su cui erano posti numerosi classici della letteratura europea , spartiti musicali dei più svariati compositori e fotografie che ritraevano le bambine , lei , Ryan e l’ex squadra mew . Le finestre erano coperte da una serie di magnifiche tende , che dal modo in cui erano disposte ricordavano quelle che si potevano trovare nelle case dei nobili nei tempi passati , che erano composte dalle più svariate sfumature di arancio ; un elegante pianoforte a coda , finemente lavorato in legno di mogano , si trovava all’estrema destra della grande stanza , davanti a una delle due librerie e sotto a un grandissimo tappeto persiano dai colori scuri che contrastavano fortemente con quelli presenti nel resto dell’immenso salone . Al cento della stanza due comodi divani , simili e agli altri tre solo in dimensione più piccola , dai morbidi tessuti color pesca e un elegante poltrona erano posizionati in torno a un tavolino rotondo , della loro stessa fattura , su cui era posato un vaso di cristallo che conteneva circa due dozzine di rise rosse e il tutto si trovava di fronte a un mobiletto basso , che conteneva numerosi DVD e un lettore ultimo modello , su cui era posato un elegante televisore di ultima generazione . Sulle pareti si potevano trovare numerose stampe antiche e numerosi quadri , a olio o a tempera , che ritraevano paesaggi di campagna e in fine su ogni divano si trovavano graziosi candidi cuscini che portavano ricamati sopra , con i più svariati fili colorati , numerosissime decorazioni floreali ; dopo quella breve perlustrazione visiva si tolse ballerine blu che portava ai piedi e cercando di fare il minimo rumore possibile si diresse pian piano verso la porta della camera da letto che era situata sulla parete centrale e dopo averla aperta ed essere entrata nella sua stanza trasse un sospiro di sollievo per essere riuscita a non svegliare dal suo sonnellino pomeridiano la vecchia governante che la aiutava a prendersi cura della casa . La camera da letto aveva le pareti di un pesca quasi rosato che in alto si univa a delle sfumature più scure che creavano magnifiche decorazioni di gigli e di rose , il pavimento era composta da morbida moquet gialla chiara su cui in vari punti si poggiavano graziosi tappeti persiani dai colori pastello . Alla parete destra della stanza poggiava un enorme baldacchino dalle tende che variavano dalle più svariate sfumature di rosa , come quelle che coprivano le due finestre presenti nella camera divise da un unico cassettone su cui erano poggiate numerose foto , i cui candidi cuscini , che riprendevano il colore dai ricami del morbido piumone rosa pallido che copriva il materasso fino al pavimento , erano decorati con fili color rosa confetto e rosa maglialino ; ai due lati del letto si trovavano due eleganti comodini , lavorati in legno di ciliegio proprio come il baldacchino , su cui posavano due graziose lampade di vetro di murano . Un lampadario lavorato in fogli di papiro , rosato con agli angoli quattro nastri rosa scuro chiusi in un grazioso fiocco , scendeva elegantemente dal soffitto ; alla parete sinistra si aprivano due enormi archi , in legno di ciliegio , che conducevano all’immenso guardaroba che divideva con Ryan e all’estrema destra dei due archi si trovava una graziosa porta in mogano che conduceva al sontuoso bagno . Con passo spedito si diresse al guardaroba e dopo essersi spogliata e indossato un comodo accappatoio  di spugna , color panna con su incise le sue iniziali con lettere dorate , ripose con cura i suoi vestiti nella cesta di vinimi adibita allo sporco e in fine si diresse in bagno per godersi un lungo bagno rilassante caldo nella lussuosa vasca idromassaggio che avrebbe riempito di numerose essenze e sali da bagno . Dopo aver trascorso un bel po’ di tempo nella sala da bagno uscì da essa rinfrescata e rilassata per poi , con molta calma , indossare la sua biancheria intima , una salopet , con vari risvolti verso la fine , chiara , una maglietta a maniche corte tra il rosa scuro e il rosso porpora e un paio di fantasmini a righe rosse e viola . In fine legò i lunghi capelli ramati ancora bagnati in una treccia ben fatta e fermò le ciocche ribelli con alcuni fermacapelli poi si diresse tranquillamente verso la porta della camera da letto e appena l’aprì la stanza fu invasa dal delizioso odore di tè alla cannella e alla arancia che la fece sorridere spontaneamente e dirigersi saltellando verso il salone . Quando entrò nella grande stanza la prima cosa che vide fu una donna anziana dai corti capelli bianchi e dai vivaci occhi neri , con in dosso un vestito rosa a fiorellini bianchi e un candido golfino di lana , che versando abilmente il tè in due tazze di porcellana ben lavorata la salutò cordialmente :

-       Bentornata signorina Ichigo ! Spero che li a Los Angeles stiano tutti bene ! – poi alzando gli occhi verso di lei e facendo

incrociare i loro sguardi sorrise allegramente aggiungendo – Appena l’ho sentita arrivare ho preparato del tè con dei biscotti ! Quante

         zollette di zucchero vuole ?

-       Grazie Agata , sia i miei piccoli tesori che Ryan stanno bene ! – rispose la ragazza allegramente per poi aggiungere mentre si

accomodava sulla morbida poltrona  – Due zollette per favore .

-       Ne sono lieta che stiano tutti bene – disse l’anziana signora porgendo la tazza fumante di caldo tè alla cannella e all’ arancia alla

donna che le sedeva di fronte per poi accomodarsi a sua volta sul morbido divano che si trovava di fronte alla sua interlocutrice e aggiungere porgendo alla ragazza un piattino pieno di biscotti da tè – Vuole dei biscotti ? li ho comprati stamattina alla pasticceria della

         signora Smith .

-       Si , molto volentieri – rispose lei mentre afferrava tre lingue di gatto per poi aggiungere curiosamente – Per caso è quella che si trova tra l’incrocio della trentesima e la diciottesima ? 

-       Si , proprio quella – rispose l’anziana signora per poi aggiungere con aria sicura – Trovo che i dolci che fanno li siano molto buoni , non trovi ?

-       Si , hai proprio ragione ! – rispose la rossa annuendo – Ma comunque quelli che fa Kyle sono insuperabili !

-       E’ vero – concordò la donna – E’ un vero peccato che lui rimanga a Los Angeles visto che qui riscuoterebbe un notevole successo quasi più grande di quello che sta riscuotendo ora !

-       Si , lo dico anch’io ; ma purtroppo a Ryan serve qualcuno a Los Angeles per controllare da vicino l’andamento dei suoi beni –

ammise tristemente la ragazza – Quindi non potrà che venire a trovarci qualche volta al mese .

-       Le bambine ne saranno dispiaciute ? Visto che da quello che mi hai detto gli sono molto affezionate – chiese un po’ preoccupata la donna anziana .

-       Si , gli vogliono molto bene … ma in fondo non c’è da stupirsene molto visto che lui ormai da molto tempo è uno di famiglia – disse la ragazza rattristandosi al pensiero della tristezza delle sue figlie nel non poter più vedere il loro tanto adorato zietto .

-       Per fortuna che qui abitano le tue due amiche che loro adorano tanto – ammise un po’ rincuorata la donna .

-       Be non saprei dire con esattezza casa pensino di loro due Cassy e Hali – disse pensierosa Ichigo – Fatto sta che anche quando io e Ryan abbiamo divorziato nessuno dei due ha perso i contatti sia che con Pam che con Mina … anche se io ho avuto più possibilità di tenere saldi i rapporti visto che abitiamo tutte e tre qui a New York … ma comunque quelle due piccole pesti anno avuto in eguale modo la possibilità di affezionarsene .

-       Concordo perfettamente – rispose la donna per poi aggiungere un po’ dubbiosa – E poi anche se sono un po’ strane sono comunque delle brave persone .. almeno credo visto che non le conosco così bene da poter avere un opinione precisa sul loro conto .

-       In fondo nessuno di noi che abbiamo lavorato al caffè MewMew è tanto normale – ammise tra una risata e l’atra la rossa .

-       In che senso ? – chiese sbalordita l’altra – Mi scusi ma non riesco proprio a capire cosa sta dicendo .

-       Vedi è un po’ difficile da spigare – ammise Ichigo poi aggiunse – Ed’ è anche una storia un po’ lunga .

-       Su , provami a raccontare – la incitò l’altra – E poi sai che mi piacciono le storie lunghe .

-       Va bene – disse rassegnata la ragazza – Sai se non fosse stato per Ryan e Kyle non ci saremo mai conosciute …

-       In che senso ? – la interruppe sbalordita la donna .

-       Be devi sapere che noi tutte abbiamo lavorato per un lungo periodo al caffè che Ryan aveva a Tokyo e che fu proprio li che ci conoscemmo realmente per la prima volta e diventammo amiche …

-       Scusa ma non riesco proprio a capire … - la interruppe nuovamente la donna che non potè finire la frase poi la ragazza la

interruppe di nuovo per spiegarle meglio la loro storia

-       Vedi la prima volta che ci siamo incontrate fu per caso nel giardino di un muse per difendere Lory dalle angherie delle sue precedenti … che non so francamente come definirle … amiche – Ichigo fece una pausa per dare alla donna il tempo di

assimilare il tutto – Poco tempo dopo io iniziai a lavorare al caffè e poi si unirono a me in ordine Mina , Lory , Paddy e in fine Pam ;

         sono stati i giorni più belli della mia vita e mi sono divertita molto anche se non passava giorno che io non litigassi con Mina o

         con Ryan.

-       Come mai ? – la interruppe per l’ennesima volta l’anziana signora – Ho sempre pensato che foste sempre andati d’accordo !

-       No , non proprio – ammise tra una risata e l’altra la ragazza – Vedi a quel tempo il locale era molto conosciuto per due motivi : il primo era l’ottima cucina e il secondo era per la stranezza di noi cameriere … vedi io arrivavo sempre in ritardo e mi beccavo quotidianamente le sgridate di Mina e Ryan , che si arrabbiava con me anche perché a quel tempo mi frequentavo con un altro ragazzo che lui detestava con tutto il cuore , Mina in’ oltre non faceva che stare tutto il tempo seduta a un tavolino appartato a bere il tè e a dare ordini , Lory non faceva che inciampare a dosso a clienti a chissà cos’altro rompendo interi servizi e stoviglie , Paddi passava il tempo a fare acrobazie con qualsiasi cosa avesse per mano e c’era Pam che le rare volte che veniva a lavorare si comportava in modo talmente scontroso che faceva scappare i clienti . Poi però ho fatto un viaggio studio in Inghilterra e al posto mio entrò Berry che in confronto a me era migliore e io non so perché sono tornata dopo quattro mesi per alcuni problemi che c’erano al caffè e che non mi dovevano più riguardare .. con il tempo poi mi sono accorta che il vero motivo per cui ero tornata era Ryan e quando sono stata costretta a tornare a Londra mi ripromisi di lasciare il mio ragazzo , che nel frattempo era rimasto a studiare li , e al mio ritorno di confessare i miei sentimenti a Ryan … - in quel momento il suo sguardo si rattristò e con voce talmente triste che non pareva sua continuò – Quando ritornai a Tokyo scoprii che Ryan e Lory si erano messi insieme … ne rimasi talmente ferita che quando mi fu proposto di andare a finire gli anni di studio a Boston , perché a parere sia della preside dell’associazioni di studio sia di quella della scuola dove andavo avevo più possibilità di frequentare prestigiose università americane studiando direttamente li che in Giappone , io accettai credendo fosse la cosa più giusta per me che non ce la facevo più a stare li a vedere il ragazzo che amavo e amo più della mia stessa vita nelle braccia di un’altra , anche se si tratava di una delle mie migliori amiche . Quando partii solo Pam , Mina ; Paddy e forse anche Kyle sapevano il vero motivo della mia scelta … loro se ne erano accorti prima di me dei reali sentimenti che nutrivo verso di lui e non so perché non mi hanno mai giudicato male … comunque un giorno la famiglia che mi ospitava ormai da un anno mi invitò a passare con loro la festa del dodici Luglio a San Fransisco e li al ricevimento incontrai dopo tanto tempo Ryan . In quel momento fui pervasa da un’immensa felicità come un altrettanto grande tristezza per il fatto che io sapevo che non sarei mai potuta essere per lui qualcosa di più di una semplice amica e qui mi sbagliavo di grosso … quel giorno lo passammo a parlare di quello che avevamo fatto fino a quel momento e dei nostri progetti futuri , fu la prima volta che tenevamo una conversazione civile senza litigare neanche una volta , poi quando gli dissi che per l’estate non sarei tornata a Tokyo dai miei mi disse che per vari motivi sarebbe dovuto andare a Boston per il periodo estivo e se ci volevamo vedere qualche volta ed io accettai . Qualche giorno dopo seppi tramite una telefonata a Paddy che lui e Lory si erano lasciati poco dopo che io ero partita e quando lo rividi mi rilassai per la prima volta perché sapevo che anche se non era mio non era di nessun altra e questo mi rassicurava e mi dava speranza . Abbiamo iniziato a frequentarci anche dopo le vacanze , lui veniva a trovarmi un fine settimana si e uno no , e dopo un anno , precisamente a alla vigilia di Natale , mi chiese se volevo diventare la sua ragazza e io accettai … poi la storia la sai .. no ?

-       Si , il resto della storia lo conosco – rispose la donna esterrefatta – Ma di quello che è successo prima non ne sapevo proprio niente .

-       E’ normale – gli disse sorridendo dolcemente Ichigo – In realtà nessuno a parte io le ragazze Kyle e Ryan sa tutta la verità .

-       Neanche Cassy e Hali ?

-       No , neanche Cassy e Hali .

 

 

 

O////////////////////////////////////////////////////////////////////O come dire … sono immensamente desolata per questo spaventoso ritardo … i motivi ce li ho ma in questo istante mi appaiono talmente banali che non ho la minima idea di come scusarmi … tutto è cominciato con il fatto che stava finendo la scuola e che io dovevo studiare molto .. poi c’è stato il problema che non riuscivo a entrare nel mio acount… poi mi hanno sequestrato internet e quando me lo hanno ridato mia madre mi ha buttato i fogli su cui avevo scritto ben 2 CAPITOLI  un vero disastro Q______Q ….. per vostra e mia immensa fortuna io ho un ottima memoria e quindi ho potuto riscrivere almeno questo capitolo , decisamente migliorandolo … Aky

 

Risposte ai commenti :

 

Isabella : Sono contenta per te … davvero hai fatto la cosa migliore … a proposito ti faccio i complimenti per la tua ff mi è molto

               piaciuta , davvero bella … Kiss Kiss Aky

 

Chelsea : scuse accettate .. ti ringrazio come al solito per i complimenti .. per quanto riguarda futuri lavori non ne ho la più pallida idea

                visto che il traguardo di questa ff mi è oscuro visto che dal punto in cui sono ora non lo intravedo neanche a pagarlo oro

                poi devo anche pensare all’altra ff che ho in cantiere che ha avuto la sfortuna di farmi venire il blocco dello scrittore …

                quindi che sarà sarà l’importante è scrivere sempre meglio migliorando per avvicinarsi alla perfezione che da me è tanto

                agognata … Mega saluti Aky

 

Kia91 : Quando ho letto il tuo commento ho pianto per la commozione … sono ancora al settimo celo perché per me sapere che riesco

            a trasmettere emozioni , immagini e quanto altro mi rende felice … per il resto be sai com’è io amo le cose parecchio contorte

            quindi come dire facciamoci una bella risata di gruppo … By By Aky

 

hi : O//////////////////////////////////O come al solito sei molto carina a farmi questi complimenti tanto che arrossisco sempre , purtroppo

      sono una vera e propria frana quando si parla di contenere le emozioni … ora però ti devo spiegare perché ho detto che le gemelle

      frequenteranno un colleg : vedi nella mia mente malata questa scuola a più succursali sparse in tutto il mondo ed’è frequentata dai

      bambini dell’asilo nido a quelli del liceo che possono alloggiare anche all’interno del dormitorio … comunque capirai più avanti

      quando ne parlerò nella ff per il resto intendevo solo che ammetto chiaramente che la storia mi è sfuggita di mano visto che

      all’inizio i capitoli dovevano essere circa sette però poi aggiungi un particolare di quà e uno di là e magicamente mi ritrovo a non

      avere la più pallida idea di quando e come finirla … Baci e Abracci Aky

 

Lisa Lawer : Non ti preoccupare prima o poi quei due li faccio sposare , più poi che prima , e per la fine be vale la stessa cosa che ho

                    detto prima … Hola Aky

 

  
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