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Autore: TheBlackSheep    06/06/2010    3 recensioni
Si ha sempre molta fretta di crescere: indipendenza, libertà, bella vita; o almeno così ci dicono. Quando però si arriva al sodo, si scopre che nessuna felicità è gratuita e nemmeno la stessa libertà. Crescere per alcuni vuoldire sicurezza, la sicurezza che, superata quella soglia, conti qualcosa anche tu. Ma il mondo è mestro di promesse e giudice di futuri. E se poi ti lasciano su un marciappiede, come la spazzatura della domenica, cominci seriamente a pensare che non a tutto c'è via di fuga. Il problema è quando vedi la luce del sole dopo anni di buio. Il problema è quando qualcuno bussa all'inferno con l'intento di salvarti. Il problema è quando Tom Kaulitz decide di salvarti.
Genere: Romantico, Triste, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Sorpresa, Tom Kaulitz
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Don't care what people say
Follow just your own way
Follow just your own way
Don't give up, don't give up
To return, to return to innocence.
If you want then laugh
If you must then cry
Be yourself don't hide
Just believe in destiny.*

A Valery non avevano mai detto molte cose.
Non le raccontavano mai favole e non le chiedevano di imparare filastrocche.
Non riceveva doni a Natale, né si prendeva la briga di farne.

La sua esistenza ricordava vagamente un guscio vuoto, troppo fragile per riparare e troppo duro da rompere dall'interno.
Aveva accettato di buon grado quello che credeva fosse giusto per lei, o almeno così le avevano insegnato.

Non conosceva vita diversa da quella che aveva sempre fatto; avevano velocemente taciuto le sue domande con un sogghigno e una scompigliata di capelli, pronunciando un "Non si nasce tutti generali."
E lei era rimasta semplicemente in silenzio, convincendosi che quello era il suo posto nella società, che servivano anche quelle come lei.

..Che ogni mondo, per quanto diverso dal suo, avesse le sue puttane.

Non che le piacesse battere, non che potesse fargli schifo non avendo mai conosciuto alternativa.
Non che la droga e le malattie la riluttassero, non che il concedere il proprio corpo ad un estraneo fosse una colpa. Non conosceva la differenza tra quello che faceva lei e il resto del mondo.

Non era mai uscita da quel quartiere che era la sua realtà quotidiana.

Non aveva mai provato amore, compassione, felicità o solitudine.

Nessuno le aveva insegnato la storia della principessa e il principe, nessuno si era preso la briga di dirle che al di là dell'incrocio c'era una città che viveva e respirava.

Non che conoscesse davvero la differenza tra puttana e donna, dal momento che per lei era solo sesso; qualsiasi cosa era solo sesso.

Pensare di elevarsi era un pensiero che non le aveva mai fatto visita; non si può pensare di cambiare qualcosa quando quello a cui si crede è l'unica opzione che hanno dato.

Non è come cambiare religione o piatto preferito.

Oh, ma se solo le avessero insegnato che il cielo ha altre sfumature oltre il blu, probabilmente, avrebbe cambiato pastelli... se ne avessi avuti.

Paradossalmente era immune ad ogni emozione... o magari era lei repellente per le emozioni.
Ma non era triste per questo, perché non se lo domandava affatto.


***

-Valery!- Esclamò una Klara dal lato opposto del marciapiede. Sventolò la mano in aria in direzione della mora, che in risposta fece un cenno con il capo senza espressione alcuna.

Klara si poteva quasi definire l'unica ad avere mai provato ad avvicinarla, non che ci fosse riuscita.
Valery non piaceva alla gente e d'altro canto la gente non piaceva a lei.

-Come stai?- Urlò trafelata la rossa, appena più giovane di lei, tremando appena dal freddo.

-Bene.- Rispose senza voltarsi a guardarla.

Le persone non si avvicinavano a lei semplicemente perché sembrava una statua di marmo.
Una bellissima e angelica statua di marmo.
Una di quelle bambole bellissime, così belle che non riesci a crederci, una di quelle che compri e con cui non giochi mai per paura di rovinarla.
Resti lì e la fissi insistentemente, fissi il suo volto perfetto e senza espressione.
E Valery era esattamente così: senza espressione.
Non c'era condizione fisica o mentale che la facesse sorridere o piangere, sospirare o rattristare.

Lei non provava nulla.

Neanche se la ricordava l'ultima volta che aveva sentito un fastidioso peso al centro del petto.
Era una sensazione sconosciuta, che aveva rimosso come la carta di una caramella, per poi lasciarla cadere sull'asfalto, incurante.

Non si premurava di cambiare, non conoscendo alternativa e non volendosi neanche impegnare per trovarne una.

Semplicemente non aveva motivo per farlo.

Tirò distrattamente fuori dalla tasca posteriore degli striminziti jeans il pacchetto di sigarette, infilandone prontamente una in bocca. Non gli piaceva il sapore del sesso in bocca, per quello aveva cominciato a fumare.

Si rendeva conto che continuando in quella maniera avrebbe avuto poco da vivere, sia per le condizioni in cui lavorava, sia per le 30 sigarette che le partivano tutti i giorni.

Al contrario di quanto crede la maggior parte della gente, le puttane non sono povere e molte lo fanno per passione.
Fare sesso è un'arte, dopotutto.

Valery lo faceva solo perché non aveva un motivo diverso e abbastanza valido da farle passare per la mente l'idea di qualcosa di diverso.

E non aveva neanche voglia di buttarsi a capofitto in qualcosa che non conosceva.

La sua condizione di puttana, per quanto la rendesse feccia, era stabile, almeno fino a che rimaneva giovane, e avrebbe avuto anche abbastanza risparmi per schiattare in una villetta se avesse voluto.

Socchiuse appena gli occhi avvicinandosi ad una berlina nera che si era appena accostata.

Sembrava uno con i soldi, forse avrebbe potuto sfilargli più di quanto credeva.

Si avvicinò con passo felpato, ancheggiando come le avevano insegnato a fare e si ravvivò appena i capelli.

Intravide una chioma castana fare capolino dal finestrino del guidatore.

-Ehi...- Pronunciò questo ammiccando.

-Ciao.- Rispose lei secca.

Era un ragazzo abbastanza bello, sui vent’anni, pieno di soldi e le stava praticamente sbavando addosso.

-Hai qualche malattia?- Chiese lei a bruciapelo.

Lo vide fare un'espressione schifata, per poi guardarla torvo e pronunciare -Ti sembro uno che ha malattie?-

Valery alzò appena gli occhi al cielo sbattendo un piede a terra come per lamentarsi del freddo.

-E tu?- Domandò lui di rimandò.

-Ti sembro una che ha malattie?-

Il moro ridacchiò appena alla battuta ironica della mora facendola leggermente alterare.

-Beh, con le puttane non si sa mai.- Ammise lui sporgendosi un poco.

Le venivano rivolte in continuazione frasi di questo tipo e, dopotutto, erano veritiere; non si vergognava di fare la puttana, chiamarcela equivaleva solo a ricordarle che lavoro faceva.

-Bene. 100 per il sesso orale e 500 tutto compreso.- Disse indifferente osservandolo.

Il castano si grattò appena il mento ridendo sotto i baffi.
-Beh...- Sospirò indicandola, come per incitarla a fare qualcosa.

-Valery.- Disse lei distogliendo lo sguardo dal suo.

-Ecco, Valery..- Continuò lui. -Te ne do 10.000 per venire in macchina con me ad una festa.- Lo guardò torva per qualche secondo, gelandolo sul posto. -Ovviamente questo prevede l'ammucchiata.- Rise spudoratamente lui. -Sai, regalo di compleanno.- Concluse.

-Non faccio orge.- Disse perentoria.

-Facciamo 20.000?- Insistette.

-No.-

Fece per andarsene mugugnando qualche parolaccia e tremando per il gelo.

-30.000!- Urlò lui. -Solo con i festeggiati.-

Si voltò ad osservarlo.
Erano molti soldi...

-Quanti sono?- Chiese lei.

-Due.-

Valutò mentalmente l'idea che non era poi così sicuro entrare in macchina con qualcuno che non si conosce, ma non aveva paura della morte... E non correva il pericolo d'abuso.
Da che sapeva lei, le puttane non corrono il rischio di essere violentate.

-Okay.-




Note: Prima di postare altri capitoli, premetto che questa fan fiction non è assolutamente opera mia. L'ha scritta una mia amica, che avendo problemi con questo sito, ha dato a me il permesso di postarla. Lei è Juls;PornoMuffin e vi assicuro che vale la pena leggerla ;)

  
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