Per
ora posto solo la prima
parte del capitolo... Baci, Keekee
Capitolo #1. *«L‘ARRIVO»*
Isabella Cullen Thoughts
_ Complicated life.
Stavo seduta, come da un anno a questa parte, da sola in mensa quando
mi sentii
risucchiata in me stessa. Sapevo che stava per succedere ma non potevo
evitarlo. Dovevo nascondermi al più presto ma non ne avevo
il tempo.
“Quando
non ho niente da fare
mi sono sempre divertito a fare un gioco. Il mio passatempo consiste
nell’individuare una persona e fare supposizioni. Prendiamo
per esempio la
donna che è seduta accanto a me: è sulla trentina
ed anche se porta bene la sua
età non può fare nulla per nascondere le occhiaie
marcate sotto agli occhi.
Indossa un tailleur eccessivamente costoso ed elegante, il che mi fa
supporre che
sia una donna d’affari. Molto probabilmente viene
dall’estero e, dopo uno scalo
a Phoenix, ha preso questo aero per Port-Angeles. E’ molto
stanca e si direbbe
che non dorma da quasi un giorno intero. Sicuramente, vista la sua
espressione
pensierosa/malinconica, starà pensando alla sua famiglia che
ha lasciato senza
nemmeno un saluto. Ha anche un figlio, che purtroppo vede poco, ma ha
intenzione di rimediare con una lunga vacanza a Disneyland Paris non
appena
tornerà a casa dalle persone che ama.
Sono sempre bravo a capire le persone, soprattutto mia madre, e
ciò ha quasi
sempre intimorito le presone che hanno avuto la sfortuna di fare la mia
conoscenza poiché in mia presenza si sentono nudi e
vulnerabili. Infatti, in un
modo o nell’altro, sono sempre riuscito a scoprire
ciò che gli altri volevano
tenermi nascosto anche se non l’ho quasi mai dato a vedere.
L’unica che riesca
a sopportarmi è Renee: mia madre. E’ una donna (o
forse dovrei definirla
bambina?) piuttosto esuberante, estroversa e decisamente pazza (nel
senso
affettuoso del termine). È lei,
in
primis, a non nascondermi mai nulla perciò non devo mai
sentirmi in colpa se,
quando torna a casa, riesco a capire che ha appena fatto sesso con Phil
o che
altro … Tra me e lei sono io il genitore, a dirla tutta!
Chissà come farà senza
di me ora che mi trasferirò a Forks! Decisamente
avrà meno preoccupazioni per
me e potrà dedicarsi maggiormente a se stessa
…”
-Isabella!-
-Chiamate un’ambulanza!-
-E’ svenuta da più di un minuto!-
-Oh mio dio!-
-Non
sento
il polso!-
Mentre ritornavo alla realtà capii ciò che era
successo. Mi rialzai, ovviamente
premurandomi di sembrare un po’ sotto shock, e sospirai
leggermente pronta
all’ennesima menzogna.
-Non preoccupatevi-, bofonchiai con il tono adeguato ad una che si presumeva fosse appena rinvenuta dopo uno svenimento. -E’ solo un calo di zuccheri. Mi sono dimenticata di fare colazione e a pranzo non ho mangiato ma vedrò di rimediare-, spiegai con il mio miglior sorriso incantatore. Ovviamente ci cascarono: perché non dar retta ad Isabella Cullen? Perché non credere alla studentessa modello, educata e cordiale con tutti?