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Autore: alessandraxxx81    08/06/2010    5 recensioni
Il dolore è troppo forte per Bella,incinta, non le è stato permesso di portare a termine la gravidanza. Cosa accadrà?
Genere: Triste, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV Bella


Erano passati mesi dal nostro matrimonio.

Avrei dovuto essere felice.

Avrei dovuto essere la sposa più felice della terra.

Ma non era cosi.

Può una persona amare cosi tanto da non vedere la realtà delle cose?

Può una donna essere tanto cieca da non capire l'uomo che ha accanto?

Sembra proprio di si.

Ma non sono arrabbiata con te, come potrei?

Ti amo così tanto, sento il tuo dolore che è compagno del mio,

un dolore forte,

un dolore istintivo,

il dolore del leone che ha perso il suo cucciolo.

Si, Edward abbiamo perso entrambi.

Tu hai scelto per me.

Hai scelto la vita.

Era troppa la paura per ciò che non conoscevi.

Ed è stato un attimo.

Una telefonata ed è tutto finito.

La nostra famiglia, la tua famiglia, a scelto per me.

Neanche le proteste di Rosalie sono servite a nulla.

Era troppa la paura, la paura di perdermi, la paura di non potermi più stringere.

La paura di non poter più stringere la tua fragile umana al cuore.

Ed adesso sono qui, in questa enorme casa, sola.

Siete andati a caccia, ne avevi bisogno, i tuoi occhi erano di pece, non avrei resistito a lungo.

Ed adesso sono qui, sola, ed ho deciso che non voglio più combattere.

Ma lo sai, sono stata sempre una ragazzina sciocca ed egoista.

Mi dispiace per il dolore che sto per causarti, mi spiace, ma non mi importa.

Il mio dolore è più grande del tuo.

Forse perché io sono umana e vedo le cose in maniera diversa da te.

Prendo un voglio e ci scrivo le poche parole che voglio lasciarti.

Non soffrire mio angelo, l'eternità è un tempo troppo lungo per soffrire per me.

Vado in bagno e mi accingo al gesto che avevo pianificato da mesi.

Ed in un attimo non soffro più.


POV Edward

sono andato a caccia.

Ne avevo proprio necessità.

Stare in casa quando ho sete più rivelarsi pericoloso per Bella.

In realtà siamo andati tutti a caccia.

Dobbiamo essere in grado di prenderci cura di lei in questo momento così difficile.

Non so se ho fatto la cosa giusta, non so, forse è stato il mio egoismo a spingermi.

Io un mostro, un mostro aberrante sono riuscito e dare la vita a qualcosa di spaventoso.

Quella cosa non doveva esistere.

Quella cosa che cresceva ad un ritmo frenetico nella mia Bella doveva morire.

Quella cosa era mio figlio.

Ma come avrei potuto chiedere alla mia Bella di portare a termine quella gravidanza?

Come avrei potuto mettere a rischio la sua fragile vita umana per il mio desiderio di diventare padre?

Lei è stata forte.

Ha accettato il suo destino.

Come al solito mi ha stupito.

Credevo che dopo questa tragedia avrebbe voluto l'immortalità con l'oblio che essa porta.

Ma invece no.

Ora desidera andare all'università, sono per un po' a detto lei, ma se questo la rende felice, può darle un po' di serenità può fare tutto ciò che vuole.

Non siamo andati lontano a caccia.

Solo qualche ora.

Stiamo già tornando.

Ho voglia di lei.

Sono proprio una bestia.

Come posso avere simili pensieri dopo quello che è successo?

Provo ribrezzo per ciò che sono.

Siamo oramai a casa, ma quello che sento mi sconvolge, mi terrorizza.

Odore di sangue.

Odore di Bella.

In un attimo sono in casa.

In un attimo sono da lei.

Da quello che rimane di lei.

Ha fatto le cose per bene.

Ha fatto in modo che non potessimo salvarla con veleno.

La sua testa mozzata da una parte.

Il suo corpo accasciato a terra, privo di vita.

La motosega ancora accesa.

Ed in un attimo anche io muoio dentro.

Urlo il mio dolore al vento.

La mia famiglia accanto a me, sconvolta, silente.

Non ci sono parole per descrivere, non ci sono frasi da dire.

Mia madre, la mia dolce mamma mi si avvicina piano, come a chiedere il permesso.

Mi abbraccia.

Come vorrei poter piangere.

Ma sono un mostro e non posso piangere.

Alice mi si avvicina piano e mi porge una busta.

Riconosco la scrittura della mia Bella sulla busta.

Per Edward.

Mi siedo sul letto, sul nostro letto, la apro piano.

Mi brucia nelle mani.

Ma devo leggere.

Tremo.

Leggo piano, a velocità umana, la stessa con cui lei l'ha scritta per me.


cos'è veramente il dolore?

Cosa ha reso così duro il mio cuore?

Non so spiegare bene quando sia successo,

non so quando sono diventata così.

Dolore....

quanto mi ha fatto male sdraiarmi su quel letto d'acciaio,

quanto dolore ho provato a guardare i volto sofferenti delle persone che amavo,

nel mio grembo prima c'era la vita,

una vita che ormai nessuno mi potrà ridare.

Freddo, sonno, dolce dormire.

Dormire per non sentire un dolore più profondo.

Dormir per non sentire che mi stavano strappando una parte di me.

Quando ripenso a lui,

io ero sicura che fosse un bambino,

lo faccio con infinita tristezza,

come se me lo avessero strappato dalle braccia,

di che colore sarebbero stati i suoi occhi?

Avrebbe avuto la bocca di mio padre?

Mi tormento in questo stillicidio,

la mia unica consolazione,

la mia unica redenzione.

Ma oramai la decisione è stata presa.

Oramai ho fatto la mia scelta,

la mia scelta per tutti e due Edward.

Quando sarò in paradiso,

su una nuvola bianca,

abbraccerò il mio bambino,

così saprà quando la sua mamma lo ama”



Bella


Ero atterrito.

Ero smarrito.

Ma sapevo esattamente cosa fare.

Fare una cosa che nessuno avrebbe potuto prevedere.

Neanche alice.

Presi la giacca sotto lo sguardo disperato di tutti.

_dove vai amore?_ mi chiese la mia mamma.

I suoi pensieri mi dicevano che aveva paura per me.

Ma io dovevo mentire.

Non mi avrebbero mai permesso di fare ciò che volevo fare.

_ ho bisogno d'aria_ menti uscendo.

Sapevo cosa fare.

Sapevo chi cercare per porre fine al mio dolore.

Jacob, adesso avevo bisogno di Jacob.

Avevo bisogno della dolce morte che mi avrebbe donato.

Per la prima volta nella mia esistenza mi trovai a sperare di avere un anima,

mi trovai a sperare di essere abbastanza buono da poter entrare in paradiso,

mi trovai a sperare che su quella nuvola bianca ci fosse un po' di posto anche per me.

  
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