Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: mario89    08/06/2010    0 recensioni
Sandra un adolescente rimasta orfana all'età di 10 anni,va a vivere da sua zia Elga che la accoglie con grande calore e amore.
Nel crescere la ragazza si rende conto ben presto che per sua zia affetta improvvisamente dal morbo di Hughtinthon e un peso sia sul lato economico che quello fisico,ovviamente la zia cerca di non far notare alla ragazza questo particolare...inutilmente.
Sandra si diploma in una scuola publica di New York,decide di andare al college ma con una condizione...trovarsi un lavoro e pagarsi gli studi da sola per non recare altro disturbo alla sua adorata zia.
Riesce finalmente dopo tanti tentativi,a fissare un colloquio...inizia così la strada che porterà la ragazza alla maturità e ai suoi obiettivi...laurearsi in medicina.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Morgue Live
Season one episode Two
“Senza cuore”

Il sole splende nella cittadina di New York,che riflettendosi sui vetri dei grandi grattacieli acceca le persone che a passo svelto corrono al loro posto di lavoro. Si perché una normale persona comincia il proprio lavoro la mattina,si comincia con una bella colazione,leggere gli articoli più interessanti del giornale quotidiano…si così si comincia una bella giornata lavorativa,ma c’è chi la propria giornata lavorativa la comincia di sera ,e preferisce dormire quando tutti vanno a lavoro. In particolare stiamo parlando di Sandra la nostra giovane ragazza che lavoro all’obitorio della città,la si vede ancora distesa nel suo letto con il piede destro che fuoriesce dal fondo del lettino,come sempre c’è molto disordine nella sua camera vestiti buttati ovunque e il camice da lavoro appeso sulla sedia vicino alla scrivania,un piccolo scricchiolio proveniente dalla porta che man mano si apre,lasciando entrare la luce del corridoio nella stanza oscurata dalle veneziane chiuse,il viso di Sandra e coperto dal cuscino quindi la ragazza non viene infastidita da tale luce,la porta si spalanca e appare la presenza della zia di Sandra ossia Elga…sempre con il suo grembiulino a fiorellini e pantofole da casalinga,tiene in mano una tazza di caffé bollente,l’odore della bevanda man mano raggiunge le narici della ragazza facendola annusare il suo aroma,dei piccoli mugolii provenenti dalla bocca della ragazza per poi assestarsi e piegare il suo corpo il suo corpo in avanti dando lo sguardo alla zia,piccolo sbadiglio coperto da una mano per poi prendere parola…

Sandra: Buon giorno zia Elga…ho dormito tanto?

Elga: Noooo,sono appena e appena mezzogiorno…su prendi il tuo caffè e corri a vestirti,che questa lavori quindi devi essere fresca e raggiante come non mai…

Sandra: No che non lo devo essere…ti sei dimenticata che lavoro in un obitorio? Non occorre essere fresche e raggianti…basta restare sveglia e assicurarmi che nessuno entra o esca senza il mio consenso dalla sala mortuaria…
Elga: Uhm…e comunque un lavoro…quindi alzati rinfrescati e inizia la giornata con un sorriso…o almeno quel che resta della giornata.
Sandra: Ok…

Sandra prende la tazza di caffè che la zia le porge e avvicinando il bordo del bicchiere al suo labbro comincia a sorseggiarlo soffiando su di esso svariate volte,si scopre lanciando le coperte a terra e dandosi una spinta su lettino si alza cominciando a dirigersi verso il bagno posto nella sua stanza in fondo vicino all’armadio. Entra nel bagno mentre Elga rifà il lettino della ragazza,Sandra si specchia e vari schetch veloci mostrano la sua preparazione,mentre si trucca,si veste e si lava i denti,pronta la ragazza si da un ultima occhiatina allo specchio sospirando voltando le spalle e dirigersi verso la cucina. Percorre la stanza per poi uscire e scende una grata di scale raggiungendo così l’arcata che porta nella cunina,sul tavolo ci sono le frittelle che tanto piacciono alla ragazza e questa non perde tempo per prenderne una e uscire dalla porta sul retro,mentre chiude la porta voltandosi si scontra contro Timothy il suo ragazzo,questa si spaventa lasciando cadere la frittella a terra…

Sandra: Cavolo Tim che spavento…che ci fai qui?
Timothy: Scusami volevo farti una sorpresa…sai e tipo una settimana che noi non…uh…
Sandra: Che non uh cosa?
Timothy: Sandra insomma non far finta di non capire ti prego…ti sogno ogni notte e…ti desidero follemente… Sandra: Aha capito la tua astinenza voluta comincia a farsi sentire eh?

Timothy: Psf cosa? Astinenza voluta…e ridicolo,lo sai che sono stato occupato con le manifestazioni aziendali…ora che ho un po’ di tempo libero io volevo…(Interruzione Sandra)

Sandra: Volevi cosa? Svuotare i ciglioni per poi sparire un'altra settimana? No grazie sono apposto così…e ora se non ti dispiace avrei da fare.

Timothy si presenta da Sandra dopo una settimana di assenza,i due non si sono visti ma solo sentiti telefonicamente e le intenzioni di Timothy erano ben chiare anche se in fondo in fondo lui non ne aveva bisogno realmente,forse voleva crearsi un alibi. Fatto sta che Sandra incazzata nera decide di non stare al gioco di Timothy e rifiuta la sua proposta di trascorrere un po’ di tempo insieme,la ragazza non lo lascia nemmeno parlare interrompendolo con dissenso,per poi girargli intono e andarsene lasciando il ragazzo vicino all’ingreso sul retro. Dopo il salto di scena ci ritroviamo d’avanti al grande edificio del Morgue City di New York dove lavora la nostra amica Sandra,questa si dirige verso l’ingresso del grande edificio e spalancando le porte aiutandosi con le mani entra in esso,percorre la saletta dove sul lato destra vi e posta una scrivania con dietro la segretaria Lyneth…

Lyneth: Sandra cosa ci fai qui? Non attacchi alle 23:00?
Sandra: Ciao Lyneth,si il mio turno e a quel ora,ma voglio assistere un po’ il dottor Cohen…quindi sapresti dirmi dove trovarlo?
Lyneth: Bhè non credo che il dottor Cohen gradisce queste improvvisate dei tirocinanti…ma se proprio vuoi fare un tentativo…e al secondo piano in compagnia di un cadavere appena arrivato…
Sandra: Grazie mille…ah ti stà bene la camicetta con le roselline.

Entrata Sandra chiede informazione dove poter trovare il dottor Cohen per poter assisterlo un po’,Lyneth scettica,da l’informazione rivelando la posizione del dottore,trova che l’atteggiamento della ragazza non piacerà al dottore o forse si? Sandra si avvicina all’ascensore,questa arriva a destinazione per poi far aprire le porte facendo così entrare la ragazza…preme il pulsante con sopra scritto il 2 e le porte si richiudono salendo al piano selezionato,le porte si riaprono nuovamente e Sandra esce dall’ascensore notando due persone parlare con il dottor Cohen,si avvicina lentamente mantenendo le distanze,resta ferma e ascolta la conversazione…

Billy: Mary lo so che e dura da accettare ma ormai il tuo ragazzo non c’è più…mi dispiace molto.
Mary: Non si dispiaccia,non sono affatto turbata era uno dei tanti…se porto bene il conto questo e il secondo che mi muore,che sfiga eh?
Billy: Non ti seguo,so che sei sotto shock ma questo non e il modo giusto di affrontare la situazione…dovresti cercare supporto e un qualche aiuto da parenti o amici.
Mary: Ma di cosa parla…io sto benissimo,non sono mica io quella morta qui…senta non mi interessa un cazzo di quello che e accaduto a James,se le cercata e io non posso farci niente,quindi…mi dica cosa dovrei fare così la faccio e me ne vado.
Billy: Doveva solo…ecco…identificare il corpo,visto che sul suo cellulare era digitato il suo numero per ultimo.
Mary: Ok e lui James Hisghol…ora se non le dispice io andrei.

La ragazza dopo aver discusso un po’ con il dottor Billy Cohen decide di andaresene passando avanti a Sandra con molta disinvoltura,questa rimane allibita nel vedere la poca curanza e dolore che ha provato nella perdita del suo fidanzato,scuote la testa lentamente per poi voltarsi verso Billy e avvicinarsi a lui con molta cautela,lo guarda negli occhi e sospira tenendo le mani basse e aggrovigliarle tra loro giocandoci.

Billy: Sandra Che ci fai qui così presto?
Sandra: Ecco vede…volevo ambientarmi un pochino nella struttura,in modo da sentirmi a mio agio questa sera da sola…ma se le dispiace lasciamo stare me ne vado.
Billy: No tranquilla non mi dispiace affatto…anzì,vedendo la tua determinazione nel voler svolgere al meglio il proprio lavoro…mi rende orgoglioso nella scelta che ho fatto…
Sandra: …grazie…
Billy: Va bene,ti mostro un po’ il piano visto che sarà qui la tua postazione,precisamente nella sala mortuaria…seguimi ti faccio da cicerono…
Sandra: Ok la seguo a ruota.

Una volta avvicinatasi al dottor Cohen,Sandra preferisce non impicciarsi riguardo la scena che ha visto precedentemente riguardo quella ragazza impassibile alla morte del suo ragazzo,fa un bel respiro e quando questo si accorge della sua presenza la ragazza spiega il perché e lì,con stupore il dottor Cohen rimane basito nel vedere in una ragazza così giovane tanta determinazione nei confronti di un lavoro che forse non l’avrebbe portata mai da nessuna parte,decide così di accompagnare la ragazza a fare il giro del 2° Piano,zona dove passerà la maggior parte del tempo la ragazza,quindi muovendo i passi verso la camera mortuaria…il dottor Cohen lancia delle occhiatine a Sandra che lo segue restando poco più dietro di lui…le palpebre del dottore si socchiudono manifestando occhiatine intense,mostra la sala spiegando i dettagli e le funzioni che questa ha per poi continuare stanza dopo stanza sino ad arrivare alla postazione di Sandra,una piccola torretta 5x5 contenente una scrivania con sopra un telefono,un computer con tastiera e un registro dove la ragazza dovrà segnalare chi entra e chi esce dalla stanza,Sandra mette le braccia conserte e allunga il collo osservando dal vetro il suo posto di lavoro,notando però che non era come se lo aspettava…non c’era una tv come pensava e la stanza era molto spoglia,le pareti erano completamente bianche e senza un briciolo di vitalità…

Billy: Bene con questo credo che hai visto tutto il piano…
Sandra: Grazie mille dottor Cohen,mi e stato di grande aiuto…se non c’era lei credo che questa sera mi sarei persa con tutte queste stanze e corridoi…
Billy: Questa sera?...Guarda che inizi il turno tra quattro ore…
Sandra: Cavolo come passa il tempo,allora ci vediamo dopo grazie grazie e nuovamente grazie dottor Cohen…
Billy: Prego.

Dopo essersi ambientata un po’ la ragazza finalemtne ha preso un po’ confidenza con il piano,e tutto questo grazie al dottor Cohen…la ragazza di fatti si volta verso questo e portando entrambe le mani sul petto lo ringrazia svariate volte mettendo in imbarazzo il dottore che socchiude gli occhi e si gratta la nuca imbarazzato,dopo i ringraziamenti la ragazza volta le spalle e si allontana recandosi verso le scale e percorrendole si dirige al piano inferiore…mentre se ne va Billy la segue passo passo con il suo sguardo finchè la ragazza non sparisce dalla sua visuale,fa un piccolo sospiro e si gira allontanandosi anch’essi dal piano.
Ci troviamo in una stanza ricoperta di vetri,le pareti sono fatte di vetri che affacciano sulla splendida cittadina di New York City,l’ingresso della stanza e completamente di vetro cristallizzato,e un lampadario con rubini pendenti illuminano con il loro luccichio la zona,vediamo in questa stanza oltre a queste cose anche una scrivania di legno antico con due sedie poste ad entrambi i lati,una lunga libreria composta da libri sulla legislatura e economia…

Marijane: E stata la settimana più bella della mia vita…mi sono divertita tantissimo in Italia…
Timothy: Si…anche per mè…
Marijane: Ehy tesoro cosa ti prende? Non stai bene per caso?
Timothy: No no no,va tutto bene…e solo che ho un po’ di mal di testa tutto qui…
Marijane: Capito…sai non e la prima volta che ti vedo in questo stato,lo eri anche alcuni giorni in Italia,e se c’è qualcosa che non và…dillo,insomma se sono io la causa di questo tuo malumore…possiamo discuterne e rimediare…
Tinothy: Marijane,devi stare tranquilla non sei tu la causa…anzi forse se la cura,forza vieni qui e abbracciami amore mio.

La porta si spalanca ed entrano Timothy e Marijane,Tim si va a sedere dietro la scrivania mentre Marijane si siede sulla scrivania accavallando le gambe una sull’altra,la ragazza esprima la sua felicità per il viaggio fatto in Italia insieme al suo fidanzato,questo però sembra che non e di buon umore e mettendo preoccupazione alla ragazza,questa cerca di tirarlo su credendo poi che la causa di tale umore sia dovuto a qualcosa che potrebbe aver fatto lei,questo smentisce le cose dette da Marijane e apre le braccia accogliendola in un grande approccio sussurrandogli che la ama. Intanto il tempo scorre e finalmente vediamo Sandra con il suo bel camice bianco pronta per cominciare la sua prima notte di lavoro,tutto e tranquillo al secondo piano nessuno si aggira per i corridoi e la ragazza avanza avvicinandosi alla porta della sua torretta,la apre entrando in essa,va a sedersi e d’avanti a se trova una busta con sopra scritto James Hisghol,si avvicina con interesse spostando la sedia dalla scrivania per poi sedersi,prende questa busta in mano aprendola e estrando da questa gli oggetti che conteneva,c’e un bigliettino con su scritto “Ink Tatoo”più il numero di telefono del negozio,poi il portafogli,e una frase scritta su un piccolo pezzo di tovaglietta con su scritto “Mary e James for ever”,Sandra si morde il labbro inferiore nervosamente…prende la scheda del ragazzo e comincia a leggerla…

Sandra: “Luogo della morte,22Th street di fronte a un negozio di Tatuaggi…Causa della morte,si presume che abbia avuto un mancamento per il troppo sforzo di sopportare senza tregua,lo svolgere di un tatuaggio così caduto dallo svenimento viene investito da un auto,fratture ad entrambi gli arti superiori ematomi al cervello,e quello che si presume e stata la causa della morte istantanea…un infarto”

La ragazza alza la testa lentamente osservando il soffitto,nei suoi occhi si vedono piccole lacrime trattenute…porta la mano destra avanti alla bocca per poi alzarsi e uscire fuori dalla torretta,si dirige verso la porta della camera mortuaria…entra in essa e si avvicina al corpo di James,scopre il lenzuolo mostrando il busto del ragazzo completamente pieno di lividi e di colore pallido,vede in fine il tatuaggio disegnato sul petto “Mary and James for ever” probabilmente la causa dello svenimento era stato quello di sopportare il dolore senza tregua pensando forse alla propria amata…dei passi si sentono provenire verso la sala mortuaria,Sandra si volta velocemente e nota una figura femminile…

Mary: Mi hanno mandato la sua sceheda a casa…sconvolgente…
Sandra: Già,si può dire che e morto per amore…
Mary: Dovrei stare male vero?
Sandra: Non necessariamente,se non provavi niente per lui puoi solo dispiacerti come hai detto oggi al dottor Cohen…
Mary: hm…io non so perché l’abbia fatto,sapeva che non lo amavo e che non mi interessava niente di lui…
Sandra: Bhè forse la fatto perché ti ama! E scusa se te lo dico…ma non ti meritavi il suo amore…
Mary: Hai ragione,non mi meritavo il suo amore…in realtà io non merito l’amore di nessuno perché…perché non do amore a nessuno,assurda come cosa…ma e così…
Sandra: Lei non potrebbe stare qui…non e…ne un parente ne la coniuge ne la fidanzata…
Mary: Già…ero solo passata a dare questi…sono i regali che mi fece,non so cosa farmene magari li dia ai suoi familiari…
Sandra: Ok lo farò,ora se non le dispiace dovrebbe uscire…
Mary: Buona serata…
Sandra: Buona serata a te.

La presenza si rivela essere la pseudo ragazza di James,Sandra rimane allibita e la osserva seguendo ogni sua mossa,la ragazza si avvicina a Sandra spiegando che non capiva il gesto di tautarsi i loro due nomi quando lei diceva apertamente di non amarlo,e la ragazza nel sentire queste parole non può fare a meno di pensare a Timothy…in fine il motivo della sua visita era del tutto infondata visto che aveva riportato gli oggetti che le aveva regalato quando era in vita James,Sandra prende tali cose e fa accomodare fuori Mary,niente emozione sul volto della ragazza,un broncio una lacrima niente di tutto ciò era raffigurato sul suo viso…ciò significa che di fronte ad una situazione del genere chi ti e accanto e non soffre per la tua perdita…vuol dire che non ha un cuore.
Sandra dopo aver fatto accomodare fuori la ragazza si dirige velocemente dentro la sua torretta,si siede e prende velocemente la cornetta del telefono in mano avvicinandola all’orecchio destro,con l’altra mano sempre velocemente compone il numero di Timothy,il telefono squilla più di una volta…dall’altra parte il telefono di Timothy vibra senza suoneria mentre lui e Marijane sono avvolti dalle lenzuola facendo l’amore appassionatamente,i loro corpio si avvolgono e si comprimono l’un l’altro dimenticandosi completamente di Sandra,attacca la segreteria di Timothy e Sandra lascia un messaggio…

Sandra: Tim amore…senti mi dispiace di averti trattato una merda oggi scusa,volevo solo dirti che…anche io ho tanta voglio di stare con te…non sai quanto,richiamami appena puoi…ti amo bacio.

“Ogni volta che sentiamo pronunciare la parola Amore,cominciamo a farci tante domande…perché la detto? Sarà vero? Da cosa vorrà farsi perdonare? Cosa vorrà? In molte occasioni si e vero…si cerca un proprio interesse,solo in casi rari la parola proviene dal cuore…e chi non ha un cuore non sa cos’è l’amore,resta solo triste…convincendosi di non aver bisogno di un sentimento così bello e caloroso…non provando mai a dire la parola più bella al mondo…Ti Amo”

Volevo solo dire che ho cambiato modo di raccontare la storia,prima era tipo copione cinematografico mentre ora e propio un racconto,scusate ma e la prima volta cghe scrivo Fanfiction spero vi piaccio la mia,in modo sda incentivare di più il continuo ^_^.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: mario89