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Autore: Amber Cat    09/06/2010    2 recensioni
Emma guardò con preoccupazione l’orologio, non poteva certo arrivare tardi il suo primo giorno di lavoro. Mentre camminava con passo svelto ripensò a quando il suo capo le aveva comunicato che per un breve periodo sarebbe stata trasferita al Torchwood di Cardiff.
Genere: Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Emma II CAPITOLO 2

Gwen cercò di sovrastare il rumore assordante dell'allarme
-Che sta succedendo? Perché fa così? Jack?
-Non lo so, non lo ha mai fatto o almeno non così! Mai!- poi rivolgendosi ad Emma -Cosa hai combinato?
-Niente, non ho fatto proprio niente!
-Ti sei messa a giocare con la fessura?
-Certo che no! Pensi che sia un' idiota? Qualunque cosa stia succedendo io non ho fatto proprio niente per provocarla.
-Scusate se vi interrompo- intervenne Ianto -ma forse dovreste dare un' occhiata a questi dati.
Gwen si avvicinò per controllare
-Ma è pazzesco, sembra quasi ... insomma è come con Bilis, pensate che ci sia di nuovo lui dietro a tutto questo?
-No, questa volta è peggio. Non riguarda solo il tempo e poi dagli ultimi rilevamenti sembra che la fessura si sia allargata ancora.

Quando l'allarme smise di suonare si riunirono per fare il punto della situazione. Jack sfogliò nervosamente le carte che aveva davanti
-D’accordo, a questo punto la prima cosa da fare è cercare di limitare i danni e recuperare il maggior numero di weevil o di qualunque altra cosa sia uscita dalla fessura. Emma vorrei che tu intanto scoprissi quale area ricopre adesso la fessura e poi cercheremo di capire cosa diavolo ha provocato tutto questo.
Jack si alzò quindi dalla sedia con uno scatto e si diresse con passo spedito verso la porta seguito da Ianto e Gwen. La voce di Emma alle loro spalle li fece voltare
-Veramente avrei una piccola obiezione...
i tre la guardarono con aria interrogativa
-Sono arrivata solo da qualche ora, non ho ancora preso troppa confidenza con le vostre procedure e non conosco per niente la città; svolgerei il lavoro molto più in fretta e accuratamente se qualcuno mi affiancasse.
Jack rimase per un attimo senza parole
-...Quindi pensavo che, se a Ianto non dispiace restare qui, il suo aiuto mi sarebbe veramente utile.
Ianto passò lo sguardo da Emma a Jack, era curioso di vedere la sua reazione e provò una punta di piacere nel notare l'espressione di disappunto del Capitano. Tuttavia per quanto a Jack seccasse ammetterlo, Emma aveva perfettamente ragione e la scelta più logica era senz'altro che fosse Ianto ad aiutarla. Uscì quindi dall'hub con Gwen lanciando un ultimo sguardo a Ianto prima di allontanarsi.

Ianto ed Emma lavorarono senza sosta per buona parte del pomeriggio, assorbiti dall'enorme quantità di dati da controllare e dall'attività della fessura che non accennava a diminuire. Stremata dopo tutto il tempo passato davanti al computer Emma si tolse gli occhiali e si stropicciò gli occhi, poi lasciandosi andare contro lo schienale della sedia buttò indietro la testa.
-Impressioni sul primo giorno di lavoro?
le chiese Ianto sedendosi vicino a lei
-Faticoso, caotico e ...
-E?
-E sono piuttosto sicura che il mio nuovo capo mi detesti.
-Non credo proprio che Jack ti detesti.
-Ne sei proprio sicuro? Quando gli ho chiesto se poteva lasciarti qui con me ha fatto una faccia... credevo volesse incenerirmi! Insomma non volevo certo contraddirlo o decidere come organizzare il lavoro al posto suo...voglio dire è Lui! è il capitano Jack Harkness, ho studiato attentamente tutti i file su di lui, per me è un vero e proprio mito e non vorrei mai che mi detestasse. Lo considero veramente un grande eroe-
poi fissando Ianto negli occhi aggiunse -lo siete tutti.-
Il ragazzo sorpreso da quella precisazione abbozzò un sorriso imbarazzato.
-Tranquilla, Jack non ce l'ha affatto con te, certo non ama essere contraddetto, ma d'altra parte ormai con Gwen c'è abituato.
a quel punto i due si scambiarono un sorriso e Ianto proseguì
-Sai non è facile per lui ... prendere decisioni intendo. Le responsabilità che ha lo obbligano spesso a fare scelte che gli altri non capiscono, che lo fanno sembrare senza cuore, ma non è così, so bene che ognuna di quelle decisioni lo ha devastato più di quanto non dia a vedere. Certe volte vorrei poterlo liberare da questo peso, farei qualsiasi cosa per dargli la pace che merita...
Emma non poté fare a meno di lasciarsi avvolgere da quelle parole e di perdersi negli occhi azzurri di Ianto mentre sentiva il suo cuore battere più forte, sorpresa da tutto l'affetto e la lealtà che quel ragazzo dimostrava per il suo Capitano. Poi sentì alle sue spalle il rumore della porta che si apriva mentre Jack e Gwen rientravano stremati dopo quella lunga giornata di caccia. Gwen si buttò sul divano mentre Jack aspettò di sentire le ultime notizie su quanto Emma e Ianto avevano scoperto.
Emma gli illustrò il risultato delle loro ricerche, secondo quanto appariva dai primi rilevamenti, nessuno aveva tentato di aprire la fessura, ciononostante era chiaro che qualcosa stava attirando verso la città una  quantità tale di alieni da causare un ulteriore allargamento della fessura, che adesso arrivava a toccare zone di Cardiff fino a quel momento intatte. Poi, mentre i due uomini si allontanavano dirigendosi con una pila di scartoffie verso l'ufficio di Jack, Emma si sedette accanto a Gwen che sorseggiava il suo caffè
-Allora dimmi, quanto è sexy tuo marito?
a Gwen, sorpresa dalla domanda, andò quasi di traverso il caffè
-Che cosa???
-Troppo diretta? Scusa, è che...beh ho notato che hai la fede al dito quindi deduco che tu sia sposata e, vedendo quanto sono affascinanti gli uomini con cui lavori ogni giorno, ho pensato che tuo marito deve essere proprio una bomba sexy per averti convinto a sposarlo. Quindi, ritornando alla mia domanda, quanto è sexy tuo marito?
Gwen sorrise piuttosto imbarazzata
-Beh diciamo che è di un altro genere, sai, un tipo...- poi voltandosi verso di lei proseguì -e così il fascino di Jack ha colpito ancora!
Emma continuò a fissare i due uomini dall'altra parte della stanza lanciando uno sguardo al di sopra degli occhiali
-Oh sì. Jack è decisamente notevole, insomma guardalo, non lascia certo indifferenti ma, se devo essere sincera, non è a lui che stavo mirando...
-Oh santo cielo ti sei presa una cotta per Ianto?
-Beh è molto carino, gentile e interessante...
Gwen non riuscì a trattenere una risata quando Emma le chiese se fosse impegnato o meno e si domandò se non fosse il caso di parlarle del rapporto che c'era tra Ianto e Jack prima che anche a lei capitasse di beccarli sul fatto. In quel momento i due uomini uscirono dall'ufficio ancora intenti a commentare le carte che avevano davanti
-In questo punto cosa c'è
chiese Jack dopo aver osservato il nuovo perimetro della fessura
-è il teatro dell'Opera di Cardiff
-Fino ad oggi non era mai stato toccato dalla fessura, potrebbe esserci un legame
-Oppure è solo una coincidenza
lo interruppe Gwen
-È possibile, ma voglio andare sul posto questa sera stessa e accertarmene di persona
-Veramente...- intervenne Ianto
-Cosa?
-Non credo che sarà possibile, è la sera della prima, nessuno può entrare senza invito.
-Oh andiamo ragazzi, questo è Torchwood, non abbiamo bisogno di inviti, noi andiamo dove vogliamo e quando vogliamo.
mentre i tre si scambiavano uno sguardo confuso proseguì
-Sì, avete capito bene, vi aspetto qui esattamente tra due ore, fatevi belli perché stasera vi porto all' opera!
  
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