Quella mattina , di metà novembre , un raggio si era fatto spazio tra le spesse tende di seta , delle più svariate sfumature di pesca , tirate e andava a illuminare , come un intruso , un punto imprecisato del cuscino dove era poggiato il volto di una ragazza che giaceva in uno stato di dormiveglia ammezzo a un enorme letto a baldacchino . Appena il fastidioso raggio di sole andò a posarsi proprio sul volto della malcapitata illuminandole il bel volto , dall’incarnato latteo , cosparso di deliziose lentiggini e incorniciato da boccolosi capelli ramati , sparsi su entrambi gli enormi cuscini del baldacchino , che appena si rese conto del intruso mugugnando qualcosa di incomprensibile , quasi impercettibile a orecchio umano , si voltò dall’atra parte andando ad abbracciare uno dei due cuscini . Ad un tratto la porta semi accostata della camera da letto cigolo leggermente nel aprirsi quel tanto che bastava per permettere a un bellissimo gatto nero , con al collo un delizioso nastro rosso che teneva legato un campanellino che emetteva un dolce suono a ogni movimento del suo padrone , di entrare nella camera e a passi felpati dirigersi verso il grande letto per poi saltarvi sopra e iniziare a fare le fusa sul volto della sua adorata padrona . La ragazza infastidita aprì pian piano gli occhi color delle nocciola , nel tentativo di abituarli alla penombra , e quando li andò a incrociare con quelli smeraldo della gatta li spalancò per la sorpresa e con uno scatto felino si sedette sul letto balbettando sconcertata :
-
Tinka
! Ma cosa …
Purtroppo
non potè mai finire la frase poiché la porta si spalancò lasciando entrare due
fulmini si fondarono in camera e in mezza a essa si divisero uno si andò a
buttare al collo della donna gridando al settimo celi strofinando il volto
sulla povera malcapitata :
-
Ben
svegliata mammina !
Mentre
l’altra spalancava le tende , apriva le finestre inondando di luce l’intera
stanza e in fine correva ad’ abbracciare in vita la madre urlando gioiosa
-
Quanto
ci sei mancata cara mamma !
Dal
canto suo la donna era rimasta sbalordita e sconcertata osservava le due
piccole pesti che la stavano abbracciando stringendole sempre più a se quasi
incoscientemente : indossavano entrambe una scamiciata di lana , dalla fantasia
scozzese , una camicetta di cotone pesante , bianca , con le maniche lunghe e
il collo tondo di pizzo , ai piedi calzavano un paio di candidi calzini
merlettati e a i loro capelli erano legati alla francese da due nastri di seta
che si intrecciavano delicatamente tra i capelli ramati ; la prima bambina che
le si era buttata al collo era vestita nelle varie sfumature del rosso mentre
la seconda in quelle del blu ; dall’improvvisa sorpresa la donna riscì si e no
a pronunciare qualche parala sconnessa per descrivere l’immenso e piacevole stupore
che stava provando :
-
Hali
… Cassi ! ma .. cosa significa ? non dovevate arrivare sta sera ?
-
Si
, mami … – incominciò a dire la piccola Hali mentre strofinava il volto sul
grembo della madre .
-
…
ma poi con papà abbiamo deciso di partire prima … - aggiunse per l’altra
staccando il volto dal collo della madre e iniziando a fissarla negli occhi .
-
…
così da poter passare la giornata insieme – concluse per le figlie l’uomo , dai
capelli color dell’oro e gli occhi di ghiaccio , che
era
comparso sulla porta , magnifico nei suoi jeanz chiari leggermente strappati e
nella sua candida camicia tenuta fuori dai pantaloni leggermente sbottonata di
un paio di bottoni , con entrambe le mani occupate a sorreggere un vasoglio ,
di legno chiaro , stracolmo di cornetti e quant’altro possibile . La donna
sorrise nel vedere l’uomo che si avvicinava lentamente al letto e molto
delicatamente posava sul comodino il vasoglio imbandito di deliziose cibarie e
in fine le chiese sorridendo :
-
Piaciuta
la sorpresa ?
-
Si
molto – rispose lei ricambiando il sorriso del ragazzo con uno ancora più dolce
, mentre sentiva le due figlie staccarsi di dosso
e
si sedevano comodatamene sul materasso dell’enorme baldacchino , poi il biondo
in tanto spostò la sua attenzione sulle due figlie e con un ghigno gli disse
con finta aria minacciosa :
-
Allora
.. ditemi cosa vi avevo detto prima ?
-
A
proposito di cosa ? – chiesero in coro le due birbanti iniziando a fare gli
occhini dolci all’uomo .
-
A
proposito del risveglio della mamma – le informo mentre pian piano gli si
avvicinavano .
-
Che
doveva svegliarsi dolcemente ? – chiese Hali mentre indietreggiava verso la
spalliera del letto insieme alla sorella .
-
E
quello di questa mattina come lo definite ? – chiese lui sapendo di averle in
pugno .
-
Un
dolcissimo risveglio ? – chiese indubbiamente Cassi preoccupata del fatto che
in quel momento sia lei che la sorella erano
arrivate
ad aderire perfettamente alla spalliera e che quindi non avevano più via di
scampo .
-
Che
bella faccia tosta che avete … ma ora ve la faccio vedere ! – esclamò lui
mentre con un movimento fulmineo di entrambe le
braccia
acciuffava le due bambine dando inizio a una battaglia davanti agli occhi della
donna che rideva spensierata e a cui presto si aggiunsero le risate degli altri
tre . Ad un tratto quell’allegra battaglia si interruppe di colpo nel momento
in cui sentirono il suono insistente del campanello che annunciava un
inaspettato visitatore , il ragazzo biondo si divincolò dalle due gemelle e poi
con un sorriso di puro divertimento si rivolse alle figlie :
-
Dovete
ringraziare chi ha suonato alla porta se siete ancora vive .
-
Oh
ma che paura – gli rispose sprezzante Hali .
-
Ah
è così allora dopo vi sistemo io , d’accordo ?
-
Solo
se ci offri un pranzo fuori se ti battiamo – gli disse convinta Cassi .
-
Allora
l’affare è fatto – concluse lui spettinando le due testoline ramate per poi
rivolgersi alla donna che li aveva osservati
divertita
per tutto il tempo – Vado e torno ok !
-
Non
vai mica in guerra ! – gli fece notare lei divertita dalla situazione che ai
suoi occhi non poteva che apparirle comica .
-
Non
si sa mai chi bussa alla porta – gli rispose lui prima di darle con un
movimento fulmineo un bacio a fior di labbra e poi
dirigersi
a grandi passi verso l’entrata ignaro che pochi minuti dopo sia la donna che le
due bimbe lo seguirono silenziosamente per poi nascondersi dietro le due
colonne , dell’arco che divideva la sala d’entrata dalla saletta a cui davano
le porte delle stanze da letto , per vedere chi era lo sconosciuto visitatore .
Appena
Ryan aprì la porta si ritrovò tra le braccia una ragazza , poco più piccola ti
lui , dai lunghi capelli verdi tenuti indietro da una grossa fascia nera e dai
grandi occhi color della terra coperti da un paio di occhiali dalle piccole
lenti tonde , vestita : con una lunga gonna di tessuto pesante e un golfino di lana pesante , molto
scollato , rigorosamente neri come i mocassini che calzava ai piedi ; sconcertato
si divincolò da quell’abbraccio e sempre più confuso le chiese titubante :
-
Mi
scusi ma lei chi è ?
-
Come
Ryan non mi riconosci ‘ – chiese sorpresa la ragazza – Sono io Lory !
-
Lory
.. – ripeté sconcertato per poi
domandarle – Ma cosa ci fai qui ?
-
Ci
abito – rispose con non curanza – O meglio non risiedo proprio qui a in un
altro distretto .
-
Non
intendevo quello – la informò bruscamente lui – Volevo dire perché sei qui a
casa mia e come hai fatto ad avere il mio indirizzo .
-
Oh
.. be sai io studio alla Columbias e quando ho saputo che tu saresti stato il
nuovo docente di fisica mi sono documentata .. poi mi è bastato fare un paio di
ricerche per scoprire il tuo indirizzo e il fatto che tu ti saresti arrivato
qui stamattina ..- fece una
pausa
di qualche minuto per far digerire la notizia al ragazzo che le stava di fronte
per poi riprendere il discorso dal punto da dove aveva lasciato – Poi il motivo
per cui sono qui è semplice non trovi ?
-
Continuo
a non capire .
-
Oh
non essere ingenuo Ryan che lo so perfettamente che non lo sei – gli disse lei
con aria falsamente ingenua .
-
Mi
dispiace ma non riesco proprio a capire quello che stai farneticando – gli
disse lui con tono tagliente come lame di ghiaccio
mentre
la scrutava freddamente nel tentativo di comprendere cosa voleva da lui .
-
Sai
in tutti questi anni mi sei mancato e quindi o pensato di proporti di
ricominciare la nostra relazione dal momento in cui ci siamo lasciati – gli
rispose lei maliziosamente .
-
Ma
che cosa ca… - ma quella frase Ryan non la poté finire poiché nella sala
d’ingresso fece la sua comparsa Ichigo vestita
solamente
con la sua lunga camicia da notte di lino bianca coperta parzialmente da
un’altrettanto lunga vestaglia rosa pallido e con i lunghi e boccolosi capelli
ramati sparsi per la schiena e le spalle che accentuavano la visione angelica
che traspariva da lei in quel momento . Con la sua voce cristallina aveva
attirato l’attenzione dei due mentre si avvicinava sempre di più all’uomo :
-
Ryan
, cosa sta succedendo ?
-
Niente
amore – gli rispose lui mentre accorciava la distanza rimanente che c’era tra i
due e le prendeva le sue piccole e sottili
mani
fra le sue – Non ti preoccupare .. dammi cinque minuti che poi torno da te e le
bambine di la .. ok gattina ?
-
No
non è niente ok – rispose per lei la ragazza dai capelli verdi – chi è questa ?
-
Sono
sua moglie – rispose serafica l’interpellata – E’ da molto tempo che non ci
vediamo Lory .
-
Cosa
? tu come .. – provò a chiedere sbalordita la ragazza prima di accorgersi di
chi le stava dinanzi – Ichigo è impossibile !
-
Possibilissimo
invece – gli rispose lei guardandola di storto per poi aggiungere – Forse è
meglio se te ne vai .
La
donna guardò con odio la ragazza dai capelli ramati poi girò sui tacci e uscì
dall’appartamento sbattendo la porta che fece cadere nel silenzio l’intera
stanza che fu interrotto solo quando ripresasi dallo shok Ichigo si disse
tristemente più a se stessa che al ragazzo che la teneva per mano :
-
Com’è
cambiata Lory … un po’ sono preoccupata
…
-
Non
ti devi preoccupare piccolina – la interruppe lui per poi baciarle dolcemente
le mani – Non può farci niente quella li … e lo sai perché ?
-
Perché
io ti amo – rispose lui per lei per poi unire le loro labbra in un dolce bacio
che fu interrotto dalla dolce vocina
-
Tutto
bene ? – a parlare era stata Cassi che li guardava preoccupata , da sotto
l’arco , insieme alla sorella .
-
Si
va tutto bene – gli rispose con un dolce sorriso la donna che nel frattempo si
era avvicinata a loro e gli si era inginocchiata di
fronte
per poi stringere entrambe le bimbe in un tenero abbraccio .
-
Chi
era quella ? – chiese curiosamente Hali ricambiando insieme alla sorella
l’abbraccio .
-
Una
nostra vecchia conoscenza – questa volta a rispondere fu il padre che intuendo
la domanda che gli avrebbero voluto porre le
due
gemelle continuò – Che voleva farmi una proposta totalmente campata in aria che
io naturalmente ho rifiutato .
-
Ah
… be allora è tutto a posto ? – chiese un po’ rincuorata Hali .
-
Proprio
così piccole mie – gli rispose dolcemente la madre .
-
Mami
, Papi … io e Hali siamo un po’ stanche non è che possiamo andare in camera
nostra a riposarci ?
-
Certo
tesorini miei … non dovete neanche chiedercelo – gli rispose lei sorridendo
dolcemente alle due figlie .
-
Grazie
mami ! – la ringraziarono in coro le piccole per poi baciarle le guance e
correre in camera loro ridendo allegramente
lasciando
li immobili i genitori a guardarsi sbalorditi in silenzio fino a quando Ryan
non formulò la domanda sorta spontanea nelle loro menti :
-
Quelle
due sarebbero stanche ?
-
Francamente
non ne ho la più pallida idea – rispose ancora sconcertate .
-
Una
cosa è certa … le tue figlie sono diaboliche – gli disse lui con la massima
convinzione .
-
Cosa
vuoi dire con “ Le tue figlie “ – gli chiese con voce alterata la rossa mentre
si alzava di scatto e lo guardava con uno
sguardo
che in quel momento avrebbe potuto incenerire qualsiasi cosa ma che riuscì
soltanto a far sorridere il biondo che le si avvicino e le poggio una mano sul
capo iniziando a scompigliarle i capelli :
-
Dai
sai che sto scherzando !
-
Si
come no ! – gli rispose lei mettendo su un tenero broncio che lo fece sorridere
.
-
Su
dai mi perdoni ? – gli chiese lui abbassandosi all’altezza del volto della
ragazza e iniziando a farle gli occhi dolci .
-
Mai
– gli disse lei poco convinta iniziando a scuotere la testa per liberarsi dalla
mano che il ragazzo teneva sulla sua testa .
-
Be
io so come farmi perdonare – gli disse lui facendo comparire sul suo volto un
sorriso malizioso , spostando la mano con cui
aveva
scompigliato i capelli alla donna sul collo di lei e con l’altro braccio le
cinse la vita per poi iniziarle a baciare dapprima il volto e lentamente scese
al colo , allora la ragazza iniziò a fargli resistenza con poca convinzione
iniziando a lamentarsi con voce scocciata :
-
Dai
Ryan smettila .
-
Mai
– rispose lui tra un bacio e l’altro .
-
Ma
… no..non mi a … av … evi pro … messo che saremo an ...dati con calma in questa
re … lazione – gli chiese tra un ansimo e l’altro .
-
Si
e infatti stiamo andando piano ma si può sempre fare un eccezione – gli disse
lui tra un bacio e l’atro mentre la prendeva in
braccio
e si dirigeva verso la camera da letto che condividevano per poi sentirsi
sussurrare all’orecchio prima di entrarvi :
-
Solo
per questa volta .
In
una stanza : inondata di luce , dalle pareti bianche decorate con disegni
stilizzati di fate , elfi e sirene dai mille colori , dal pavimento in morbida
moquet lilla , dalle candide tende delle finestre ricamate con mille fili colorati
, al centro della stanza si trovava un grande letta a baldacchino , in legno
dipinto in color panna , i cui capitelli delle lunghe e sottili colonnine , che
tenevano assi che reggevano le tende che erano uguali a quelle attaccate alle
finestre , raffiguravano graziosi gigli ,sulla parete sinistra della stanza ,
ai due lati della porta del bagno , si trovavano due eleganti armadi color
panna con accanto a ciascuno una specchiera dello stesso colore di quest’ultimi
. Accanto ai due lati del letto ritrovavano due graziosi comodini , dello
stesso colore di quest’ultimo , con sopra poggiato un lampadario ciascuno dalla
cappa a fiori rosa , gialli e blu , delle morbide e candide puf quadrate erano situate al centro della
camera sopra a un enorme tappeto persiano dai colori pastello ; sulla parete
sinistra si apriva un enorme arco , sulle cui colonne comparivano scolpite le
più svariate specie di creature fantastiche , che conduceva un’altra ampia
scala che conservava sia le pareti , che le tende , che il pavimento del tutto
uguali a quella precedenti . Sulla parete opposta a quella dell’arco era
occupata interamente da una gigantesca libreria , scavata all’interno del muro
, color panna in cui erano poggiati libri di favole , pupazzi di pezza e non ,
bambole che sembravano bambine vere , al centro un grande televisore e in basso
negli armadietti erano contenuti sia un lettore DVD che uno di cassette
circondati dalla più grande collezione che un bambino potesse mai desiderare .
Delle morbide puf dai colori pastello gli si trovavano di fronte , un tavolino
circolare , azzurro , era piazzato in mezzo alla camera circondato da piccole
sedie color panna , due scrivanie , dello stesso colore delle seggiole , si
trovavano ognuna a un lato dall’arco con appoggiato sopra a ciascuno un
computer portatile , dei porta penne , astucci di pastelli e pennarelli e sopra
ad esso si trovavano tante graziose mensole che contenevano i libri che le
piccole gemelle avrebbero dovuto usare durante i loro anni di studio .
In
quel preciso istante le due bambine erano comodamente sdraiate a pancia in sotto
tutte intente a confabulare tra di loro mentre coccolavano il loro adorabile
gatto nero :
-
Secondo
te cosa stanno facendo ora quei due ? – chiese Hali alla sorella .
-
Secondo
te ? – gli rispose con un'altra domanda l’atra alzando un sopracciglio e
guardandola con biasimo .
-
Già
che domanda sciocca … scusa – si scusò con imbarazzo .
-
Non
ti devi scusare … non è colpa tua se sei ingenua – gli disse Cassi con non
curanza .
-
Io
non sono ingenua – le rispose a tono Hali incrociando lo sguardo con la gemella
e scoppiando a ridere insieme .
-
Che
sceme – disse fra una risata e l’altra Cassi .
-
E’
vero sembriamo proprio loro – continuò per lei Hali poi tornando improvvisamente
seria chiese alla sorella – Secondo te quella chi era ?
-
Non
ne ho la più pallida idea … ma il suo volto non mi è nuovo – gli rispose
pensierosa l’altra .ù
-
Già
anche a me mi sembra di averla già vista da qualche parte – gli comunicò l’altra
per poi aggiungere dispiaciuta – Ma non mi ricordo dove .
-
Oh
non è un problema – gli comunicò Cassi , nei suoi occhi si poteva vedere una
strana luce .
-
In
che senso – gli chiese un po’ preoccupata l’altra .
-
Nel
senso che scoprirò chi è e cosa vuole realmente da nostro padre .
-
E
come intendi fare – gli chiese Hali che ore si stava iniziando a preoccupare –
Non hai neanche un indizio .
-
Ti
sbagli .. so il suo nome e poi a me piacciono le sfide – gli rispose lei con un
sorriso enigmatico e poi le chiese porgendole la mano – Allora mi dai una mano
o no .
-
Anche
due sorella – gli rispose sorridendo anche lei e stringendole la mano .
Sono
tornata …. Il mio cervello e la mia fantasia sono al lavoro e credo che sto
diventando un po’ sadica … mi dispiace per i fan di Lory ma qui non farà per
niente una bella figura anche perché se no non saprei proprio come far sposare
quei due …. Per piacere commentate … Aky
Risposta
ai commenti :
Sikki
: sei
subito accontentata … spero che ti piaccia …. Baci Baci Aky
Straberry
: ciao
! come va ? … vedo che hai risolto i tuoi problemi con l’acount … ti posso
chiedere una cosa ? quando riposti l’altra
tua ff su Tokyo MewMew ? mi
è piaciuta molto come l’altra … Mega saluti Aky