‘ Ron!! Sei stato grande,
meraviglioso, super!!!’ esclamò Hermione saltando
addosso al ragazzo, che l’alzò da terra per abbracciarla meglio.
Quando si sciolsero da quell’abbraccio, Ron le carezzò una guancia, sorridendole ‘
Ho dedicato tutto a te, lo sai?’
Hermione ricambiò
il sorriso, e lui, preso dolcemente il mento, la baciò.
Ginny sorrise anche lei, e
per lasciare i due in intimità, si allontanò dirigendosi verso le docce
femminili.
Ovviamente ci ritrovò solo
Angelina, in accappatoio che si stava asciugando i capelli con un asciugamani.
‘ Ehi, Ginny, siamo stati forti, oggi, vero?’ domandò la bruna, pettinando
i capelli neri e lunghi.
Ginny si tolse la divisa e si
mise sotto lo scroscio dell’acqua. Abbracciata da quel
calore, Ginny chiuse gli occhi sorridendo e assaporando il dolce odore
della vittoria, quando una figura gli apparve in mente.
Era poggiato sul muretto vicina la serra numero 5 di Erbologia,
guardava l’osservatrice con uno sguardo strafottente mentre una ciocca bionda
si liberò dal resto della chioma e gli coprì quegli occhi: così rigidi, così
freddi,…così tanto vogliosi d’amore.
Si passò una mano fra i
capelli oramai così completamente inzuppati, pensando a tutto quello che le
stava accadendo intorno: Hermione aspettava un bimbo, Ron non lo sapeva e tutto
sembrava così complicato. Era già al terzo mese, e la pancia non avrebbe aspettato poi così tanto a gonfiarsi.
Il bimbo c’era, e lei non
poteva farci niente. Aveva solo paura di una cosa: la reazione dei parenti.
Subito le apparve la madre,
mentre rimaneva scioccata ‘Mio figlio… ha messo..incinta…’ e si girava verso Ron urlando ‘ TU!! COME HAI
POTUTO??!!’
E immaginò anche i genitori
di Hermione che, in realtà, non aveva mai conosciuto,
non sapeva, loro come avrebbero reagito.
E come avrebbero fatto Hermione e Ron, da soli, con il
bambino?
Sapeva che non li avrebbe mai
lasciati. Nessuno li avrebbe mai lasciati da soli. Ma una lacrima
le scese veloce su una guancia, mentre il getto dell’acqua continuava ad
abbattersi verso il proprio corpo esile e perfetto.
Contemporaneamente, Hermione
aveva lasciato che Ron si facesse una doccia e ora era seduta su un sedile
degli spalti dello stadio oramai completamente vuoto.
Dalla bocca le usciva il
vapore, e spesso si strofinava le mani coperte dai candidi guanti di lana.
Rifletteva mentre gli occhi
erano lucidi. Spesso, per farsi coraggio, sorrideva. Ma
sempre più spesso, quel sorriso forzato si curvava in un pianto.
Soffiò più volte. Aveva
paura. Molto paura. Aveva paura del parto che sapeva molto
doloroso, aveva paura dei suoi genitori e di come l’avrebbero
presa, aveva terrore di dirlo a Ron.
Si poggiò con la schiena
sullo schienale del sedile rosso, abbassò il volto verso la pancia e prendendo
coraggio, fece una cosa che fino a quel momento temeva di fare: posò la mano e
cominciò ad accarezzare la pancia, mentre un dolce rumore in lei fece scivolare
un grosso lacrimone di commozione sulla guancia rossa
e fredda.
Era suo. Solo suo. E lei lo
amava come se fosse già nato, come se lo conoscesse da anni, come se aspettava da tempo una creatura del genere.
In realtà, lei non
l’aspettava quel bambino, ma dopotutto mai e poi mai avrebbe voluto ucciderlo.
Anche se non sapeva, realmente, cos volesse lui da lei.
‘Ehi, piccolo…’ sussurrò,
mentre prepotenti lacrime di commozione, le scendevano ‘ Ci siamo messi in un
brutto guaio.’ Sorrise, carezzando ancora la pancia ‘Io ti voglio un sacco di
bene, ma ti chiedo una cosa… dammi un segno. Se vuoi
davvero vivere, e incontrare la luce del sole, se vuoi ridere, scherzare, ma
anche piangere e soffrire,… se vuoi che lo dica a (
stava per dire Ron, quando si corresse ) …al tuo papà… dammi un segno.’
‘ HEI HERMIONE!!’
Hermione si voltò di scatto,
mentre sentì un qualcosa battere contro la sua pancia.
Non una cosa esterna, ma una interna. Hermione si toccò ancora la pancia, guardando
Ron che si sbracciava sorridendo mentre urlava il suo nome e il vapore gli
usciva dalla bocca.
Anche Hermione sorrise, e scese a due a due tutti i sedili
(perché di scalini non se ne poteva parlare!) mentre metteva a rischio
l’incolumità di se stessa e del bambino.
La ragazza corse
incontro al ragazzo con le braccia aperte e arrivata l’abbracciò forte forte.
Fu allora che Hermione
scoppiò a piangere.
‘Perché
piangi Hermione?’ chiese preoccupato Ron, aggrottando le sopracciglia.
‘ S-sono
felice!’ singhiozzò ‘Mi ha dato un segno! Vuole vivere, vuole nascere!’
Ron davvero non capiva: chi
le aveva dato un segno? Chi voleva vivre? E poi, chi
voleva nascere???
Non capendo, sorrise ‘ Oggi
pomeriggio torniamo alla Tana, per il Natale. Tu presumibilmente vorrai stare
con i tuoi… ma… vuoi venire da me?’
Hermione ci pensò un po’ su,
mordendosi il labbro. Eh già, si era proprio dimenticata che quella sera
avrebbe dovuto fare i conti con i genitori, perché poi li avrebbe rivisti a Aprile, e la pancia sarebbe stata già grande, quindi negò
con la testa ‘Mi dispiace… magari vi verrò a trovare per Capodanno, ok?’
Ron rimase
un po’ deluso, poi annuì ‘Ok.’
‘ Sappi che ti amo, Ron.’
‘ Anche
io, Hermione.’
Nel treno di Hogwarts …
‘ ..
e alla fine ha sbattuto il muso proooprio sul palo
dei Corvonero, così!’ Ginny rifece per la quinta volta la stessa smorfia che
fece Draco Malfoy durante l’ultima partita suscitando le forte risa dei
compagni.
‘ Sei forte,Gin.
Non credevo che ce la potessimo fare, senza Harry, intendo.’
Ammise Dean.
Ginny mise il broncio ‘ Ah,
davvero?’
‘ Ginny è bravissima a
Quidditch, e quando io me ne andrò, sicuramente sarà
lei il nuovo capitano.’ Sorrise Harry, gustando uno zuccotto all’arancia.
Tutti, in realtà, quel
momento stavano assaporando quel gelato gustoso.
Ginny guardò un po’ tutti.
Ron gustava quello zuccotto mooolto lentamente,
facendo scogliere il poco gelato tra il palato e la lingua.
Hermione era il terzo
zuccotto che mangiava, al cioccolato. Mangiava come non aveva mai mangiato
prima. La vedeva serena e sorridente, mentre infilava il cucchiaino pieno in
bocca e lo faceva uscire pulito.
Dall’inizio della partenza,
tutti i grifondoro del quinto anno e sesto che si erano riuniti, più due
Corvonero,schiacciandosi come acciughe, in quello
scomparto.
Il fatto era che volevano
ancora festeggiare la vittoria e stare tutti insieme.
E anche in quel momento,
mentre Ginny li osservava tutti, uno per uno, c’era un caos madornale mentre
Hermione parlava del più e del meno con Luna, Calì e Padma, Ron discuteva
sull’ultimo acquisto di Quidditch dell’Inghilterra con tutti i ragazzi, e le
altre ragazze si scambiavano trucchi e suggerimenti per un Natale probabilmente
focoso.
Lo sguardo di Ginny, però, si
posò nuovamente su Hermione.
Come la ammirava. Sapeva
sorridere anche consapevole del fatto che portava con sé un dolce segreto.
Dolce, sì, ma anche amaro.
‘ Hei,
Hermione, che hai?’ domandò allarmata Luna mentre
vedeva che la ragazza si premeva contro la bocca la mano destra e che era
uscita scappando dallo scomparto.
Harry si alzò di scatto,
deciso a seguire l’amica, mentre Ron faceva lo stesso. Ginny non riuscì a
fermarli.
‘ Hermione?’ Ron e Harry
erano entrati nel bagno, e sentivano Hermione vomitare pesante. Aspettarono finchè lei non uscì, bianca come un
cencio, mentre era tutta sudata.
‘ Hermione..’
Ron le andò incontro per sostenerla. Ma lei svenne tra
le braccia del ragazzo.
Qualcosa stava
succedendo, e Ron forse, aveva capito… in fondo… tutti sanno fare 2+2 in
queste occasioni…
Ciao! Bene, ho completato questo capitolo… spero che
vi sia piaciuto.
Aggiornerei più velocemente se non fosse per mio
fratello che non vuole che vada su Internet… ma non si poteva
stare a Londra, dico io??!!
Comunque, via ai ringraziamenti!
ELLY: Grazie, grazie… anche se..comunque essere mamma a
16 anni è molto faticoso: povera Hermione.
GLO (O QUIZZETTONE CHE DIR SI VOGLIA): Ma lo sai che
mi stai proprio simpatica?! ^^ Cmq, in realtà non so
neanche io come reagirà Ron…
LILAC: spero anche io che Ron no faccia sciocchezze…ma
per saperlo… bisogna continuare a leggere! ^^”
SIJAY: un bacio anche a te e sono felice che ti sembri
interessante questa storia..grazie!
MIKY BLACK: ^^” picchiarmi??!! continuerò di
sicuro, allora ^__^” ciao e grazie!
HERMIA: come ho già detto, spero anche io che Ron non faccia stupidaggini.. io sono senza dubbio contro l’aborto:
è un omicidio perfetto di un essere innocente. Grazie e baciotti.
BACIOTTI ANCHE A TUTTI VOI! GRAZIE ANCORA E AL
PROSSIMO CAPITOLO, CIAO!!