Fumetti/Cartoni americani > South Park
Segui la storia  |       
Autore: SabakuNoKatrine    10/06/2010    0 recensioni
[ Kenny X Butters ]
Nella penombra della mia piccola stanza da letto mi ritrovai a fissare il soffitto immobile... ero spaesato.
Concentrato a contare i suoi respiri lenti e regolari, così diversi dai mie che non riuscivo più a controllare.
Ormai ero annullato: l’unica cosa che riuscivo a percepire era il corpo del mio nuovo “APS”* accanto al mio, il suo braccio attorno alla mia vita e i punti i cui veniva sfiorata dalla sua mano che sembravano bruciare al solo contatto.
Quella notte… non credevo che sarei riuscito a dormire.

* APS = Amici Per Sempre
Genere: Romantico, Demenziale, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Butters Stotch, Kenny McCormick
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non Credevo...
...Che mi avresti parlato






Non avrei dovuto farmi tanti problemi, in fondo non avevo fatto nulla di così speciale per Kenny…
Non gli avevo passato l’intero compito: nemmeno io l’avrei ringraziato!
…bugia, grande, grossa ed evidente bugia.

Sorrisi, assorto nell’attività principale che svolgevo durante le ore di storia, ovvero, fissare una crepa sul muro, appena pochi centimetri dalla lavagna.
In questo modo potevo far riposare il cervello e, allo stesso tempo, non farmi sgridare dalla professoressa: troppo spesso i miei genitori mi avevano picchiato e messo in punizione per una cosa simile.

Dovevo fare il bravo bambino… lavarmi i denti tre volte al giorno, tornare a casa presto ed evitare film vietati ai minori di 12 anni.
Forse non erano ancora al corrente del fatto che io ne avevo quasi 15…

La salvezza sottoforma di suono stridulo e continuo echeggiò prima di quanto me l’aspettassi così mi alzai dal banco per dirigermi verso la mensa: oggi c’era la pizza, non era il caso di perdersela!

Ma... cosa stava succedendo?? Perché la stanza era al contrario??
Distrattamente vedevo i fogli della mia ricerca per l’ora successiva poggiarsi con estrema lentezza sul pavimento come se “piovessero”…

Ci vollero alcuni secondi perché capissi in che posizione ero: stravo disteso supino con lo sguardo rivolto verso l’intonaco grigiastro del soffitto e sentivo intorno a me risate assordanti.
Mi chiesi come potesse essere accaduto mentre mi mettevo seduto massaggiandomi il sederino.
Mi guardai intono e l’unico che non stava ridendo, ma che sfoggiava un sorriso beffardo e provocatorio, era Eric Cartman che manteneva ancora la gamba in una posizione da perfetto “sgambetto”.
Sorrisi ingenuamente: certo, quei dispetti mi davano fastidio ma mi ci ero abituato.
Carman mi porte la mano: forse ero arrivato a conclusioni affrettate… o lui non l’aveva fatto apposta!
Avvicinai la mia mano diafana a quella muscolosa dell’altro che la strinse, aiutandomi ad alzarmi di qualche centimetro per poi abbandonarla di colpo, lasciandomi cadere.

Con un leggero “tonf” mi ritrovai di nuovo a terra fra le risate generali così decisi di raccogliere le pagine di biologia e sparire prima che al bel tenebroso venisse un’altra brillante idea per sputtanarmi davanti a tutti.

“Hey, prendimi 4 fette di pizza!”

Mi ordinò mentre io stavo quasi scappando verso la mensa, stringendo al petto la mia ricerca mentre reprimevo le lacrime.
Che bisogno c'era di comportarsi in quel modo così cattivo?

Decisi di prenderli questi 4 pezzi di pizza… non c’era nulla di sbagliato nel farlo, no?
Feci la fila, li pagai e con titubanza mi diressi verso il tavolo dove il quattro bulletti, più l’inseparabile Wendy, stavano amichevolmente parlando.

Oh madonnina!: avevo paura…
E se avessi sbagliato pizza?? Se fossi in ritardo?? …se non lo avesse chiesto a me??
Tossì leggermente per attirare l’attenzione dei presenti.

“E-eric…”

Lo chiamai in un sussurro poco percettibile, alzando di poco il vassoio in modo che lo vedesse.
Lui mi guardò soddisfatto sfoggiando il più malvagio dei suoi sorrisetti e prese le 4 fette di pizza, distribuendole fra i suoi amichetti, lasciandomi con in mano il vassoio che ormai conteneva solo una lattina di coca e un tramezzino.

Come poteva?... Ma in fondo avrei dovuto sapere che i 4 pezzi erano per il suo gruppetto, di certo non per uno come me…
Stavo quasi per andarmene quando sentì un rumore secco che mi spaventò: era Wendy.
Stava in piedi e aveva sbattuto i palmi delle mani contro il tavolo della mensa facendo sussultare i suoi commensali, soprattutto Eric.

“Come puoi essere così stronzo Cartman!!??”

“Oh… ci risiamo!!…”

Si lamentò l’insultato portandosi una mano a coprirgli il volto, fingendo disperazione.

“Dai tesoro, non è il caso…”

Le spiegò il suo ragazzo, che si preparava a subire una scarica infinita di insulti rivolti al suo amico: sapeva che Wendy non avrebbe mai lasciato passare un’ingiustizia.

“Invece è proprio il caso”

Ribbattè lei.
Non riuscivo a vederli così.
Stavano litigando… litigavano per me!
Non mi piaceva: era una cosa sbagliata, dovevano smetterla.. subito!

“basta…”

Era impercettibile come suono, infatti non riscosse alcun attenzione.

“Non solo l’hai sfruttato, ora gli togli anche il pranzo??”

“Sta zitta puttana”

La apostrofò lui ormai incazzato, abbandonando la postura da “tragedia greca”, irritato dal fatto di non potersi gustare la sua meritata pizza.

Oh madonnina… Avevo paura… perché litigavano?? Perché non la smettevano!?!?

“vi… vi prego…”

Lo sguardo del principe, che fino a quel momento era impegnato a torturare una lattina di birra, puntò improvvisamente sul mio, di nuovo.
Forse erano le lacrime che mi rigavano il volto, o i singhiozzi che mi facevano tremare ma in pochi secondi mi ritrovai con una fetta di pizza sul vassoio che tenevo fra le mani.
Kenny era a pochi centimetri da me, non riuscivo a vederlo bene: era tutto fin troppo appannato per via delle lacrime.
Sentì solo le sue parole: per una volta non erano saccenti, per una volta non erano dispregggiative, per una volta non erano prepotenti e nemmeno accusatorie.

“Io non ho fame”

Erano… gentili.
Mi stava donando il suo pezzo di pizza…
Forse perché piangevo! Dovevo essergli sembrato così idiota ed infantile: forse credeva che stessi piangendo per una fetta di pizza!
Stavo per declinare l’offerta ma sentì la voce di Kyle che, annoiato si lamentò dell’assenza del principe.

“Hey Kenny, lascia andare strachecca! Devo spigarti mate!!”

Così mi allonanai pian piano mordendomi di continuo il labbro inferiore.
Mi aveva parlato… aveva parlato con me!
Ed io ero Butters Stotch!!

Quella pizza che tenevo fra le mani doveva essere stata un dono del celo...
Anzi era qualcosa di molto più importante: era un dono di Kenny.








*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*


Salve a tutti!! Vi avevo parlato di fine mese ed invece eccomi quì con un nuovo capitolo a solo un giorno di distanza dal primo.
Spero vi piaccia!
Lasciate un commentino se vi va!
chu! *3*
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > South Park / Vai alla pagina dell'autore: SabakuNoKatrine