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Autore: SabakuNoKatrine    10/06/2010    0 recensioni
[ Kenny X Butters ]
Nella penombra della mia piccola stanza da letto mi ritrovai a fissare il soffitto immobile... ero spaesato.
Concentrato a contare i suoi respiri lenti e regolari, così diversi dai mie che non riuscivo più a controllare.
Ormai ero annullato: l’unica cosa che riuscivo a percepire era il corpo del mio nuovo “APS”* accanto al mio, il suo braccio attorno alla mia vita e i punti i cui veniva sfiorata dalla sua mano che sembravano bruciare al solo contatto.
Quella notte… non credevo che sarei riuscito a dormire.

* APS = Amici Per Sempre
Genere: Romantico, Demenziale, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Butters Stotch, Kenny McCormick
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non Credevo...
...Che mi avresti guardato






Osservavo involontariamente quei quattro da anni ormai, e più lo facevo più li invidiavo.
Li invidiavo tutti, dal primo all’ultimo.

C’era Kyle Broflovski che, malgrado fosse un secchione, manteneva una bellezza naturale e la capacità di avere sempre la “risposta pronta”.
Anche se lo definivano tale, Kyle non era affatto un semplice “bravo ragazzo”.
Era in grado di distruggere chiunque lo infastidisse colpendone i punti deboli senza il minimo sforzo, anche solo con una parola.
Malgrado ciò manteneva l'innocenza tipica di un bambino: nemmeno sapeva che gran parte delle sue compagne di classe avrebbero fatto di tutto per stare con lui.

Se si parlava di Kyle non poteva mancare Stan Marsh, il suo fidato migliore amico, famoso per la sua anima festaiola e il suo posto da quarterback.
Aveva l’etichetta di “bello e impossibile” poiché tutte sapevano che, per loro sfortuna, apparteneva a Wendy, la presidentessa del club studentesco, e nessuna, NESSUNA ragazza osava avvicinarsi a lui.

Eric Cartman invece era soltanto: superficiale, razzista, avaro, crudele, approfittatore, stronzo ed insensibile.
Avevo passato interi giorni della mia infanzia a fargli dei favori o tirargli su il morale, quasi come se fossi un giocattolo. Ormai non era più un “culone”, e le ragazze avevano cominciato da un po' a chiamarlo “Il bel tenebroso”.

Ed infine c’era lui: Kenny McComick.
Il solo aggettivo che mi veniva in mente quando osservavo il suo volto, i suoi atteggiamenti e la sua voce era “affascinate”.
Perché qualunque cosa facesse ricordava il personaggio di un film, che stesse elegantemente corteggiando/sbavando-dietro-ad una ragazza o facendo a botte con qualche invidioso rivale, manteneva quella sua regale compostezza e quella capacità di attirare chiunque solo con uno sguardo.
Le ragazze del suo fan club ufficiale - eh si ne aveva tanti - lo chiamavano “Il principe”.

Erano loro i protagonisti, i bulletti/fighi della scuola… quelli che poteva fare qualsiasi cosa volessero, ed era stato così fin dalle elementari!

Erano quelli che, se avessero dovuto perder tempo a descrivermi ( e non credo l’avrebbero mai fatto ), avrebbero detto ch’ero: fin troppo buono, sfigato, ingenuo, inutile, inadatto ed inferiore a Kenny ma soprattutto debole.
Insomma il mio soprannome spiega tutto, io ero “strachecca”.

Scossi il capo: dovevo smetterla di fissarli in quel modo o se ne sarebbero accorti… e se mi avessero chiesto qualcosa dopo?? Oh madonnina cosa gli avrei dovuto rispondere??

Ma non avrebbero mai potuto guardare nella mia direzione, vero?

Mi costrinsi a riportare lo sguardo sul foglio che mi rigiravo fra le mani, il compito di Matematica, l’avevo già finito e ricopiato, solo che ero insicuro… e se la terza fosse sbagliata?? Se x non fosse l’incognita?? E se 3x8 non facesse 24??…*

Sbuffai cercando di cacciare via quelle domande inutili e mi voltai pian piano in direzione del ragazzo biondo una fila più distante ed avanti di un banco, sulla sinistra.
Aveva un non so che di comico nello spettinarsi disperatamente i capelli, ma allo stesso tempo, quel gesto sembrava così calcolato… e poi così elegante.
Il modo in cui lentamente spostava le dita della mano destra dall’orecchio alle labbra scivolando sul mento era ipnotico.
Mi accorsi di star fissando quella figura da più di dieci minuti solo quando l’interessato, inaspettatamente, ricambiò il mio sguardo.

Non ci credevo: era umanamente impossibile che quelle stupende iridi azzurre stessero fissando me... ME!
...cioè io ero Butters Stotch… questo se lo ricordava, no?

Oh madonnina, cosa dovevo fare???…

Tentai di rompere il contatto in qualunque modo, non volevo mica che notasse che ero paonazzo??
Ma ero come incatenato dal suo sguardo, Kenny, da parte sua, sembrava incuriosito e allo stesso tempo estremamente saccente.

Forse ci volle qualche minuto perché mi accorgessi di ciò che stava realmente accadendo e chiusi di scatto gli occhi poggiando il capo sul banco, nascondendo il volto con le braccia.
Aprì gli occhi, perdendomi in quel piccolo spazio buoi che sembrava infinito, cercando di calmarmi: non mi aveva mai guardato così a lungo…

Al massimo avevamo incrociato lo sguardo per caso… ma solo perché io lo fissavo in continuazione.
Era da un po’ che mi ero reso conto che forse Kenny era “particolare” per me… ecco tutto.
...Da un po’… diciamo dalla quinta elementare.

E quello cos’era? Aggrottai le sopracciglia sentendo qualcosina fra i capelli e alzai il capo mostrando le gote ancora leggermente arrossate.
Mi rigirai l’affare piccolo e accartocciato tra le mani: una pallina di carta

Benchè fossi ormai al secondo anno del liceo nessuno mi aveva mai lanciato una palina di carta, ero emozionatissimo!
Sorrisi e stirai alla meglio-peggio l’angolo di pagina e lessi le seguenti parole scritte in una grafia leggera e stilizzata ma molto frettolosa.

“Hey, mi copieresti il compito?”

Mi ritorvai a dover leggere la frase più e più volte per poi guardare l’orario: ormai mancavano 20 minuti chi era l’incoscente che non aveva ancora termina-…
Il flusso del miei pensieri venne broccato dallo stesso sguardo unito ad un sorrisetto che non chiedeva bensì pretendeva.

“F-A-L-L-O”

Sillabò in un ordine… non una richiesta.

Cercai con lo sguardo il ragazzo ebreo in prima fila che stava freneticamente ricopiando il proprio compito su di un altro foglio, sicuramente per Stanley.
Quindi era occupato e non poteva aiutare Kenny.

Tornai ad osservare il principe: era stranamente rilassato come se fosse sicuro del mio appoggio... teneva il gomito sinistro poggiato sul banco il pugno chiuso a sorreggere il capo rivolto verso di me, le gambe poi erano accavallate.
In poche parole era a suo agio.
Io al contrario stavo ritto e teso e lo fissavo perplesso, indeciso e titubante, cercando di non guardarlo negli occhi mi concentrai sulle labbra: pessima scelta decretai in seguito...

Di tanto in tanto il labbro accoglieva una sottile matita porta dal pollice e dall'indice e ne masticava lentamente la punta, torturandola.
Non sapevo il perché.. ma la visione mi turbava e mi costrinsi a distogliere lo sguardo, pregando il celo perché una cosa del genere non accadesse mai più.
Decisi di mettermi all'opera e cominciai a scribacchiare a tutta forza.

Mancavano 5 minuti alla campanella quando finì di ricopiare le prime 6 espressioni… beh 6 su 8... sarà una B assicurata!
Oh almeno lo speravo.
Nel consegnare il compito al prof poggiai sul banco del biondo il fogliettino accuratamente ripiegato e tornai a posto evitando accuratamente di guardarlo.

Kenny appena lesse, senza neanche ricopiarlo lo consegnò a sua volta e uscì dall’aula in tutta fretta, senza degnarmi di uno sguardo.

Rimasi un po’ deluso… ma che dovevo aspettarmi… era sempre McConick, no?
Anche se l’avevo aiutato… è che a me è stato insegnato a ringraziare o almeno a sorridere a chi ti fa un favore…

Amareggiato aprì il libro di storia e mi misi a ripetere l’ultimo capitolo: dovevo ripeterlo! E se mi avesse interrogato?? E se l’avesse fatto mi avrebbe fatto anche domande su capitoli precedenti?? Come avrei fato??
Per quanto mi stessi impegnando rilessi sempre lo stesso rigo fino alla fine dell’ora.
Oh Madonnina... ma cosa mi stava succedendo?








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Salve a tutti! XD

è tardi.. non me ne volete =.=
Questo capitolo si è praticamente scritto da solo nel giro di un'oretta mentre l'idea è frutto della mia piccola e contornta mente maniaca °ç°
Vi ringrazio per aver letto e se avete tewmpo fatemi sapere cosa ne pensate!
Quasi dimenticavo... io sono identica a Butters e questo capitolo è tratto da una mia vera ora di Matematica XD
Spero di riuscire ad aggiornare entro la fine del mese!

A presto!!
*Oh Madonnina stavo per morire mentre scrivevo quelle scempiaggini
   
 
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