Storie originali > Horror
Segui la storia  |       
Autore: Mary00    11/06/2010    3 recensioni
Un sentiero in un bosco, un ponte maledetto, un fantasma in cerca del suo assassino... Cosa si nasconde in un lago? Quali sono le forze che vivono qui a nostra insaputa, e che un giorno potrebbero giocarci qualche brutto scherzo?
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il buio sentiero

 

 

 

 

 

 

Capitolo 4

Incomprensioni finite al meglio

 

 

 

 

 

La mattina dopo Maria fu svegliata da un forte vento gelido.

<< Mmmh... >> Dopo qualche lamentela si mise a sedere e si scrollò la sporcizia dai capelli e dai vestiti, poi passò allo zaino e alla felpa, infine s'alzò. Dovevano essere più o meno le 8:30 a giudicare dal sole, che era velato da nuvole grigie.

Continuò il sentiero in salita della sera prima, con decisione, voleva ritrovare Wind e chiedergli due o tre cose, per chiarire meglio la situazione e poterlo aiutare seriamente. Arrivò stremata davanti al ponte della sera prima e diede un'occhiata là attorno, non sembrava esserci niente. Maria avanzò cauta, nessuna sensazione strana o sospetta, corse al centro del ponte, ed attese. Passarono i minuti e nulla, allora Maria si arrabbiò e strillò con tutta la sua voce:

<< WIIIIND!!!!!!!!!! >> Silenzio assoluto a parte il suo lungo eco fra gli alberi.

Maria si sedette rassegnata e prese dal suo zaino un pezzo di carta, era umido, ma meglio di niente, afferrò anche una penna e scrisse a caratteri cubitali:

"ABBIAMO TUTTI BISOGNO D'AIUTO!!"

Poi prese il foglio e lo fissò al centro del ponte con una puntina da disegno che aveva nella felpa, ci andava sempre in giro senza un perché...

Dopo averlo fissato corse verso la casetta del giorno prima e provò ad aprire la porta, ma sembrava che qualcosa la stesse tenendo chiusa da dentro, Maria non era stupida, continuò a tirare pugni sulla porta, ma intanto avvicinò una gamba alla finestra e ci sferrò un violento calcio frantumandone il vetro e fiondandosici dentro velocissima. Appena entrata vide Wind, era appoggiato alla porta con la schiena ma era seduto per terra ed aveva le mani sul viso, in lacrime. Quella vista provocò a Maria brutti ricordi:

Anni prima sua sorella era stata assassinata da un pazzo maniaco. Anna (sua sorella) era appena rientrata a casa dopo il lavoro con il suo ragazzo, che quella sera aveva bevuto un bicchierino di troppo, andarono in camera sua e lo fecero, ma il suo ragazzo sembrava un po' troppo violento, alche Anna comincio a dirgli di rallentare, ma lui non lo fece, e così Anna cominciò ad urlare, Maria, che era ancora una bambina di soli sette anni, non si mosse dalla sua camera, sapeva che delle cose di sua sorella non doveva impicciarsi, e pensò che fosse tutto normale, ma il ragazzo di Anna si arrabbiò perché lei continuava ad urlare, allora prese una pistola da collezione del padre di Anna e le sparò tre volte, due alla testa e una al petto. Anna non strillò mai più. Maria, che aveva sentito gli spari e sapeva di cosa si trattasse, si fiondò al telefono e compose il 113, la polizia le disse che ci sarebbero voluti alcuni minuti, intanto lei chiuse la porta della sua cameretta a chiave e si accovacciò a terra con la schiena sulla porta, poi cominciò a piangere silenziosamente. La polizia e l'ambulanza arrivarono troppo tardi, Anna era morta sul colpo, ma arrestarono il suo ragazzo per omicidio, Maria era distrutta, sua sorella era una delle persone più importanti della sua vita, e adesso non avrebbe mai più sentito la sua voce...

Maria tornò in sé, aveva Wind davanti, che la fissava con occhi di ghiaccio.

<< Mi sembrava d'averti avvertita! >> Disse con tono duro ed espressione serissima.

Maria dopo essersi ricordata quelle cose cominciò involontariamente a piangere, senza rendersene conto, a questa visione Wind s'intenerì leggermente, ma continuò a mantenere la stessa espressione gelida.

<< Che c'è da piangere? >> Chiese Wind sforzandosi di rimanere serio.

<< Anna... >> Sussurrò Maria fra i singhiozzi.

<< Chi?! >> Chiese Wind perplesso.

<< Mia sorella brutto insensibile!!!! Volevo solo aiutarti accidenti!!! Rimani da solo!! Rimani qui!!! Rimani a piangere e a disperarti PER L'ETERNITA' !!!!!!! >>

Wind ci rimase di sasso, scambiando la sua espressione dura con una di stupore.

Maria corse via dalla casa piangendo e disperandosi, corse dall'altra parte del ponte e percorse il sentiero di prima correndo e rischiando più volte d'inciampare, ma non le importò nulla. Arrivò al lago in meno d'un quarto d'ora e si sedette davanti alla porta del giorno prima guardando l'enorme getto d'acqua scorrere sopra di lei e confondendo le lacrime con gli schizzi dell'acqua.

Intanto Wind si fece un esamino di coscienza:

"Ma che le è preso?! Non mi sembra d'esser stato COSI' tanto duro da farla scoppiare a piangere... Però certo, devo ammettere che ho leggermente esagerato, ho rifiutato il suo aiuto più volte e anche in modo brusco. Uff... Devo andarla a cercare? No, di sicuro tornerà ancora a darmi il tormento senza che io glielo chieda! Ma... Se davvero avessi bisogno del suo aiuto? Se avessi sbagliato e l'avessi giudicata male? E se magari potesse essermi d'aiuto?? Bhe, tentar non nuoce. Vado a cercarla, le chiedo scusa formalmente e poi vediamo che succede se le faccio vedere tutto."

Wind si diresse verso il lago, riusciva a sentire la presenza di Maria. La trovò sotto la cascata, seduta davanti alla porta d'acciaio. Le si avvicinò da sotto la cascata, inizialmente lei non lo notò, confuso dal colore celeste della cascata, ma quando notò una figura in mezzo all'acqua si spaventò e sbatté la testa contro la porta di metallo imprecando poi a bassa voce.

<< Ehi... >> Le disse Wind trattenendo per poco le risate.

<< Ma che cos'altro vuoi?! >> Chiese Maria arrabbiata.

<< Il tuo aiuto, sei ancora disponibile? >>

Maria rimase ferma per un po', a fissare Wind negli occhi color ametista, e poi gli sorrise alzandosi in piedi ed abbracciandolo, con sua sorpresa, riuscendo benissimo a toccarlo, però era come abbracciare un cuscino, era molto morbido. Wind non si staccò dall'abbraccio anzi lo ricambiò, e i due rimasero abbracciati sotto la cascata per qualche minuto, bagnati dai leggeri schizzi che riuscivano ad arrivare sino a loro, e che li accarezzavano, avvicinandoli ancor di più l'uno all'altra, senza saperlo. Cosa sarebbe successo dopo che Wind avrebbe mostrato a Maria la sua morte? Come avrebbe reagito? L'avrebbe ugualmente aiutato? E il demone? L'avrebbe ancora intralciati? Non lo sapevano, non ancora...

 

 

***

 

 

Ohiiiiiiii !!!!!!!!!! Mi sto arrabbiando!!!! Cosa fate eh??? Leggete e non recensite???? UFFAAAA!!!! Cattivoniiiii recensite sennò smetto di scrivere u.u

byeeee

Mary00

 


  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Mary00