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Autore: Betty    20/11/2003    4 recensioni
Benji e Sharon sono entrambi belli e ricchi ma quando capiscono che vogliono stare insieme non sarà per soldi ma solo per amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6

CAPITOLO 6

La sveglia suonava implacabile, Sharon allungò la mano e la spense.

Aprì gli occhi e si guardò intorno, era nella sua camera a casa dei genitori, si ricordò che la sera prima aveva puntato la sveglia alle 7.30.

La sera prima, diciamo stamattina! Pensò mentre si dirigeva in bagno. Aveva parlato con le sue sorelle fino a tardi, erano anni che non succedeva una cosa del genere.

Quando andò verso la sala da pranzo per fare colazione, vide che il padre era già alzato.

"Ciao, come ti senti?" chiese

"Bene! Ho deciso che devo smetterla di abbuffarmi. Infatti stamattina solo un tè e una brioche."

"Il medico ha detto che dovrai fare anche qualche sport. Tanto per tenerti in forma."

"Oggi stesso andrò dal dott. Carson e mi farò consigliare uno sport adatto a me. A pranzo ci sei? Avrei bisogno di parlare con te e le tue sorelle."

"Potresti dirmi adesso qualcosa."

"No, voglio che siate tutte presenti. Ci sarai?"

"Non lo so. Devo accompagnare un amico in aeroporto ma non so esattamente a che ora parte."

"Fammi sapere, altrimenti rimando tutto durante la cena."

"Ti chiamo appena so qualcosa."

"Va bene, ti lascio mangiare in pace. Se qualcuno avesse bisogno sono nello studio."

"Ok papà" rispose Sharon guardandolo uscire.

Sono le otto, non sarà troppo presto per chiamarla. Ma se dorme ancora avrà il cellulare spento. Ok, adesso la chiamo.

"Ciao sono io"

"Benji, sei mattiniero."

"Anche tu."

"A che ora parti?" Sharon non voleva sentire la risposta ma doveva accettare la realtà.

"Ho l'aereo alle 11."

"Ti accompagno io, se vuoi ti passo a prendere adesso."

"A dire la verità sono fuori la casa dei tuoi!" ammise Benji un po’ imbarazzato.

Sharon si avvicinò alla finestra e vide un taxi parcheggiato fuori dalla cancellata.

"Da quanto tempo sei lì?"

"Diciamo mezz'ora."

"Scendi subito da quel taxi e vieni dentro." Ordinò Sharon dirigendosi verso la porta e uscendo, l'aria fredda della mattina la colpì in pieno facendola rabbrividire. Osservò il ragazzo scendere dal taxi e dirigersi verso il cancello che era stato aperto da Sharon.

Quando furono uno di fronte all'altro, Benji sorrise e la baciò con tenerezza.

"Non dovresti stare fuori al freddo, ti ammalerai!"

"Non è colpa mia se tu sei un po’ matto. Andiamo dentro, hai già fatto colazione?"

"A dire la verità no. Ma non vorrei disturbare."

"Tanto fino alle 9 non vedrai in giro nessuno e mio padre è nello studio."

"Come sta?"

"Bene, ha deciso di mettersi a dieta e fare sport speriamo che non si arrenda subito. Accomodati come vedi puoi abbuffarti come vuoi." Disse Sharon con un sorriso.

"Tu hai già fatto colazione?"

"Sì, mi sono svegliata presto. Quando mi hai chiamato avevo appena finito."

Benji guardò l'orologio "Sono le 8.15 come minimo ti sarai svegliata alle 7.30."

"Infatti non sapevo a che ora mi avresti chiamata allora…"

Benji si sporse verso di lei e le accarezzò il volto, Sharon si rifugiò in quella grande mano non voleva perdere neanche un attimo o un'emozione.

"Tornerò da te, prima di andare in Germania."

"E io sarò qui ad aspettarti." Disse Sharon sorridendo.

"Ieri sera i miei genitori erano a cena con i tuoi."

"Non lo sapevo."

"L'ho scoperto quando sono andato a casa loro."

La sera prima

"Benji cosa ci fai qui? Non dovevi essere su un aereo diretto in Giappone?" chiese il padre del ragazzo.

"C'è stato un piccolo imprevisto e non avevo voglia di tornare in albergo. Voi come mai siete ancora in piedi?"

"Sai eravamo a cena con i Newell e.." Margaret fu interrotta dal figlio.

"Il padre di Sharon è stato male. Lo so già" disse Benji accorgendosi troppo tardi di quello che aveva appena detto.

"Ma come fai a saperlo?" chiese la donna.

Benji non rispose, abbasso lo sguardo per evitare quello indagatore della madre. Perché diavolo non porto il cappellino? Si chiese ricordando che quell'indumento era la sua protezione.

"Eri con la figlia dei Newell? Sharon?"

"Margaret, Benji è grande lascialo vivere come vuole. E anche se era con quella ragazza sono affari suoi."

"Caro ma è fantastico! Io ho faticato tanto per trovargli una moglie altolocata. Lui in poco meno di una settimana si è fidanzato con una contessa. È meraviglioso!"

"Mamma, frena un attimo. Io e Sharon non siamo fidanzati, stiamo bene insieme tutto qui. Non voglio che tu ti faccia strane idee. Quindi ti prego ti tenere questa cosa per te. Non voglio che la stampa mi rompa, lo fa già abbastanza."

Margaret restò un attimo in silenzio "Va bene non dirò niente a nessuno ma mi terrai informata, se insomma, lo sai."

"Va bene mamma, se decido di sposarla e lei accetta sarai la prima a saperlo. Adesso vorrei solo andare a letto, quindi se volete scusarmi vado a dormire."

"Certo vai a riposarti, partirai domani?"

"Sì papà. Domani torno in Giappone."

 

"Così tua madre ti ha fatto l'interrogatorio. E ieri sera erano a cena insieme i nostri genitori. Quindi c'è da aspettarsi che ci rompano le scatole." Disse Sharon tenendo la mano di Benji.

"A noi ci importa qualcosa? Io voglio stare con te, e se i nostri genitori sono contenti non è meglio così?"

"Già ci sono dei lati positivi, avrò la scusa per non andare a tutte quelle feste. Mia madre si sarà placata con la sua missione di trovarmi un marito."

"Mi dispiace andarmene." Disse il ragazzo all'improvviso.

"Benji abbiamo le nostre vite di sempre, dobbiamo solo cercare di conciliare tutto. Il lavoro, gli impegni vari e noi."

"Ci riusciremo."

"Abbracciami, ti prego. Adesso ho solo bisogno di te." disse Sharon rifugiandosi tra le sue braccia.

Benji la strinse a sé, non la avrebbe lasciata andare via da lui.

"Come sono teneri!" esclamò Liz seguendo la scena.

"Non fare casino vuoi che ci scoprano?" le disse Alex.

"Ragazze non è bello spiare."

"Mamma, non dirci che non sei contenta di questa storia."

"Liz, sono contenta per Sharon." Rispose la donna.

"E soprattutto perché si è trovata un bel tipo come Benji Price." Disse Alex.

"Bello, ricco e a quanto vediamo adesso tenero come un orsacchiotto di peluche. E pensare che sembra tanto arrogante." Disse Liz.

"Si stanno alzando! Presto nascondiamoci" disse Alex mentre prendeva per mano la madre e la sorella e correva verso la prima porta seguita dalle due donne.

"Pericolo scampato" disse Liz mentre si appoggiava alla porta.

"Cosa state combinando?" chiese George Newell alle "sue" donne.

"Niente caro, stavamo solo.."

"..spiando Sharon con Benji Price. Sembra proprio che sia amore" disse Liz.

"Liz, un po’ di discrezione!" disse Margaret.

Sentirono bussare e videro entrare Sharon.

"Papà guarda che io esco" disse mentre entrava. "Cosa ci fate tutte qui?" chiese vedendo la madre e le sorelle.

"Siamo venute a vedere come stava papà!" rispose prontamente Alex.

"ok. Allora io esco." Disse Sharon.

"Fai la brava!" disse Margaret.

Sharon annuì e chiuse la porta della biblioteca dietro di sé.

"Tutto bene?" chiese Benji vedendo la sua faccia assorta.

"Sì, credo. C'erano lì anche mia madre e le mie sorelle e sembravano.. non so come spiegarti."

"Come se avessero spiato qualcuno e aveva cercato di nascondersi?"

"Sì! Ma…."

"..le ho viste che sono arrivate e si sono nascoste dietro la porta. Per non disturbarci!" disse Benji

"Ma guarda te che stronze!!"

"Non prendertela anche tu avresti fatto la stessa cosa. Andiamo" disse prendendola per mano.

"Non è vero! Io non spio le persone." Protestò Sharon seguendolo.

"Se lo dici tu!"

"Forza salì in macchina, guarda che ti faccio arrivare all'aeroporto a piedi se continui così" disse Sharon salendo al posto di guida.

"Ci vuole circa mezz'ora ad arrivare all'aeroporto, abbiamo ancora tempo." Disse Benji.

"Purtroppo il traffico di Londra, il sabato mattina non risparmia nessuno. Sono quasi le nove, se siamo fortunati per le dieci arriviamo."

"Allora andiamo." Disse Benji con un sospiro, non voleva partire, non subito dopo aver trovato lei.

Tornerà me lo ha promesso.

"Tutto bene?"

"Sì, mi era solo entrato qualcosa nell'occhio!" rispose Sharon poi avviò la macchina e si diresse verso l'aeroporto.

 

  
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