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Autore: Gennosuke    06/09/2005    0 recensioni
Ciao a tutti! Questo è un riadattamento fantasy di fruits basket...spero che vi piaccia
Genere: Dark, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Toru Honda, Ayame Soma, Hatori Soma, Kyo Soma, Shigure Soma, Akito Soma
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Furuba High Wizard School Personaggi: I Soma: Yuki, Kyo, Shigure, Kagura, Momiji, Hatori, Haru, Ayame, Rin, Kureno(addetto), Ritsu(vicepreside), Hiro, Kisa and as special guest Akito(Preside). And with: Toru, Hana and Uo. Cap 1 - Toru!- la madre la chiamò dal salotto. Toru scese di fretta le scale e si diresse verso la madre. - Mamma c’è posta per me?- - Oh si cara!- la madre porse una decina di lettere. Toru le scartò tutte in cerca di quella che desiderava maggiormente. E c’era! era lì fra le tante con il sigillo FHWS rosso cerato posto sulla chiusura. - Eccola!- saltò dall’eccitazione e un boato arrivò dalla cucina. - Toru! Ho detto che devi riuscire a controllarti!- - Scusami…- Toru aprì la busta e lesse avidamente la lettera. “Cara signorina Honda, le ricordiamo che il 15 settembre avranno inizio le lezioni presso la scuola Furuba High Wizard School per apprendisti maghi e streghe. Essendo questo per lei il 1° anno, un nostro incaricato la verrà a prendere e la condurrà qui da noi. Il Presidente Akito Soma” - Mamma mi hanno ammessa!- Toru si gettò tra le braccia della madre e scoppiò in lacrime… - Se ci fosse tuo padre…- e Toru iniziò a piangere ancor più sommessamente. Il 15 settembre mattina un ragazzo bussò alla porta. - Mamma, vai tu?- ma vedendo che la madre non andava a rispondere corse di sotto e aprì la porta. Un ragazzo avvenente dai capelli castani le sorrise. - Salve! Mi chiamo Kureno e sono l’incaricato della Furuba School. Sei pronta? - Si! Giusto un attimo…- Toru andò in camera sua prese il borsone con tutti i vestiti che le potevano occorrere, poi andò in camera della madre a salutarla. Stava leggendo il giornale e quando vide la figlia entrare abbassò il giornale e un sorriso abbagliante le si stampò sulla faccia. - Allora stai andando, eh?- - Già!- le corse tra le braccia. - Beh, ora devo proprio andare…- l’abbracciò nuovamente e poi scappò via. Si ritrovò di nuovo davanti al ragazzo. - Scusami…- - Oh, di niente! Con chi stavi parlando?- - Con mia madre!- - Ah, capisco! – Toru chiuse la porta dietro di sé e si incamminarono girando subito a sinistra lungo un vicolo. - Raccontami, un po’ di te!- - Ah, d’accordo…ma è abbastanza deprimente…mio padre è morto quando io ero appena nata…- - Oh, mi dispiace… se non sono troppo scortese com’è morto?- - È stato ucciso…da una specie di mago maledetto…- Kureno si bloccò di scatto e Toru che si trovava dietro di lei, dato che la strada era troppo stretta, cadde a terra. - Oh, mi dispiace- Kureno le porse la mano e lei si alzò pulendosi il vestitino estivo celeste che indossava. - Non fa niente.- - Che intendevi dire con mago maledetto?- - Non so precisamente, ma a quanto mi ha raccontato mia madre, era un mago che se veniva toccato da una persona del sesso opposto si trasformava in un animale…- Kureno si bloccò nuovamente ma riprese a camminare quasi subito… - Ma dove stiamo andando di preciso?- - Sai, c’è una cosa che imparerai…non si può usare la magia per ogni cosa. Devi sapere che noi maghi in generale dobbiamo adoperare tutte le nostre forze per creare un qualsiasi incantesimo o maledizione o persino una semplice pozione…quindi meno la usiamo meglio sarà. Per cui faremo un pezzo a piedi e poi useremo la magia per arrivare alla meta. – Camminarono per altre due ore…la città di Tokyo era nella frenesia di una normale metropoli…stavano passeggiando attraverso un parco in cui i ciliegi erano in fiore…tutto era costellato di un rosa fortissimo che rallegrò in parte Toru. Era stanca. Avevano camminato tutto il giorno, attraversando tutto il centro di Tokyo. La sera si stava inoltrando e in quel preciso momento Kureno si fermò. Toru, stremata, si sedette a terra. - Bene!- disse Kureno –Ora possiamo usare la magia…- - Ma se siamo stanchi morti?- - Questa è solo stanchezza fisica, ma il mago usa maggiormente il potere mentale. Ora, devi ascoltarmi, perché mi devi aiutare!- - Io? Ma non so usare la magia!- - Questo lo dici tu! Metti le mani su questo muro- le indicò il muro di un palazzo periferico alquanto malridotto. Toru fece come le aveva detto Kureno posando le mani sul muro freddo. - Ora immagina di aprire una porta in questo muro…- - Tutto qui? Fatto.- - No! Deve venire dal profondo della tua anima se vuoi riuscire veramente nel tuo intento!- Toru ci provò di nuovo. Sentì qualcosa che le vibrava fra le mani. Con gli occhi chiusi sentì che una forza straordinaria era stata emessa e improvvisamente non sentì più il muro sotto le sue mani. Aprì gli occhi e rimase sconcertata. Un buco era stato generato dalla loro magia messa insieme e si scorgeva un villino settecentesco immerso in un vasto bosco. - Dai, attraversiamo il varco prima che qualcuno ci veda!- Lo attraversarono e si trovarono di fronte alla villa. - Benvenuta alla Furuba School!- e Kureno scomparve improvvisamente lasciandola da sola. Lei bussò alla porta del villino, ma vedendo che nessuna le rispondeva entrò. Vide che non era l’unica ad aver avuto la stessa idea, dato che una marea di ragazzi e ragazze della sua età si trovavano lì. Appena la porta si chiuse dietro a Toru tutti si girarono verso di lei con sguardo di sorpresa. - S…salve!- disse lei con voce fioca.- ma capì che non era lei che stavano aspettando. La hall della villa era accogliente e calda. Le pareti erano intonacate di un rosso vivo e un lampadario di cristalli pendeva sul soffitto dipinto con un blu scuro. Non c’erano mobili di alcun tipo ma un tappeto persiano occupava tutto il pavimento. Una porta posta davanti alla marea di ragazzi si aprì e ne uscì un uomo dai capelli neri, molto magro e a quanto pare malato, seguito da una signora. - Benvenuti ragazzi! Mi presento!. Sono il vostro preside Akito Soma e questa è la signora Ritsu. Lei è la vicepreside che vi farà vedere le vostre stanze. Ora leggerò una lista di voi tutti divisi già per stanze. Ogni volta che verrete chiamate farete un passo avanti e la signora Ritsu vi accompagnerà!- la voce di Akito risuonò nella stanza vuota in un tono maligno. La signora Ritsu chiuse gli occhi e li riaprì moltiplicandosi. Ora c’erano 20 signore Ritsu. - Bene!- Akito sorrise e continuò a parlare – Cominciamo con le stanze femminili. Ah, mi ero dimenticato che troverete altre ragazze e ragazzi dato che frequentano classi seconde terze quarte e quinte. Stanza numero 1: Jane Magh, Molly Taruwasa, Candy Buck, Thess Kulwf, Elisabeth Lane. Stanza numero 2: … Continuo così mentre le ragazze chiamate andavano da una delle signore Ritsu e venivano portate oltre la porta da cui erano usciti il preside e la vicepreside. Ma Toru si destò perché venne chiamato il suo nome. - Mi scusi- Toru alzò la mano con uno sguardo che faceva intendere che si sarebbe voluta sotterrare – Può ripetere il numero della stanza?- - Lei è?- Akito la guardò malvagia. - Toru Honda…- - Signorina Honda lei deve fare attenzione! Non si rivolga più con quel tono al qui presente e ascolta quando si parla, d’accordo?- il suo tono di voce si era alzato – Tuttavia la sua stanza è la 5!- - La ringrazio e le chiedo scusa umilmente.- Toru si avvicinò alla signora Ritsu che aveva, come si era accorta in seguito, il numero della stanza su una spilla attaccata alla sua giacca. Appena Toru arrivò la signora Ritsu cominciò a camminare in fretta e lei insieme ad altre 5 ragazze cominciarono a seguirla. La porta che si aprì dava su un lungo corridoio che a sua volta era pieno di porte sia sulla destra che sul lato sinistro. La vicepreside aprì la prima porta sulla sinistra. - Questa è la vostra stanza! Vi ricordo che non si può uscire dalla stanza dopo le 9 di sera, usare la magia in questo corridoio, urlare in questo corridoio. E inoltre non potete entrare in stanze a voi ignote, chiaro? Potreste essere persino espulse!- e improvvisamente scomparve.
  
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