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Autore: bells84    12/06/2010    11 recensioni
Quando Matilda Sturridge scopre che Robert sta tornando a Londra gli si fa il mondo nero. Lui, il ragazzo che le faceva i dispetti, che l'ha fatta innamorare e che non l'ha mai corrisposta sta tornando. L'incubo potrà diventare uno stupendo sogno?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5
5)Amica o Nemica???!?!

Matilda's pov...

The Show Must Go On, The Queen...

Sono ore che vago per londra da sola.. è domenica, è freddo.. Cosa mi è venuto in mente? Non lo so neanche io. So solo che non potevo più restare in casa. Quando mi sono catapultata fuori casa non sapevo neanche dove andare. E così eccomi qui.. in pieno centro a contemplare vetrine di negozi stupendi. Talmente presa dalla fuga che mi sono scordata anche la borsa. Ho dietro solo pochi spiccioli. Per fortuna qui nei musei si entra gratis. Almeno ho passato un paio d'ore beandomi di opere d'arte cercando di rilassarmi. Ora sto davvedo congelando. Entro in una caffetteria e osservo la lista dei prezzi al banco. Maledetto portafogli.
-"Desidera?"- ehhhh desidero una cioccolata calda con panna e un dolce al cioccolato. Niente.. non mi ci scappa niente co sti quattro soldi.
-"Un caffè"- rispondo laconica alla commessa. Sospiro mentre me lo prepara con cura. Pago e mi restano poche pence.E che ci faccio? Ma che ore sono? Controllo l'orologio sulla parte. Le 19.00. E' tardissimo... Maledetto Robert. Prendo il caffè e mi dirigo a un tavolino.
Robert non ha colpa, me ne rendo conto. O meglio.. ce l'ha la colpa ma non della mia testa fra le nuvole. Se non ho preso il portafogli è solo perchè lui mi aveva messo in imbarazzo e io desideravo andarmene in tutta fretta. Quindi a ripensarci è colpa sua. Bevo il caffè nero e mi riscaldo un pò. Allora Mati.. vediamo di fare il punto della situazione. Sei troppo nervosa quando c'è Rob in giro e non va bene. Non va bene perchè non se lo merita, primo, e perchè se ne accorgerà , secondo. Il fatto è che non ne posso fare a meno. Per quanto io mi illuda di averlo dimenticato non ci posso fare niente. Averlo vicino mi fa battere più veloce il cuore. Ma tutto questo è assurdo e mi porterà solo a soffire. Lui star mondiale, io nessuno. Lui si divertirà e poi mi butterà in un angolo. E io soffrirò così tanto da desiderare di strapparmi via il cuore. Sisi.. sono drammatica lo so. Ma sono fatta così che ci posso fare? Sarà che a forza di avere attori intorno vedo drammi dappertutto. Continuo a fissare il caffè come se potesse darmi la risposta. Allora.. devo stabilire una linea di comportamento. Si ecco cosa devo fare. Così poi mi sarà più facile seguirla. Mhh...Non posso continuare a odiarlo. Cioè oltre al fatto che se ne è reso conto, rischio di rendermi ridicola. Così magari appena gli volto le spalle, si fa quattro risate parlando di come io non lo abbia scordato. Ma allora che fare? Essere amici? Non ce la faccio.. non ce la faccio. Come faccio a essere sua amica? Beh Mati.. qualcosa devi pur combinare. E visto che non puoi innamorarti di nuovo devi scegliere. Amica o Nemica? Mmh... Mi sembra di avere un angioletto sulla spalla destra che mi suggerisce "amica" in tono suadente e un diavoletto sulla sinistra che mi ordina "nemica". O più probabilmente sto male visto che mi vedo gli angeli e i demoni sulle spalle..
Un altro sorso di caffè cercando una risposta.
-"Ehiii Matilde!"- mi volto e incontro Jason. Ecco che palle. Ma ti pareva che doveva sbucare l'essere proprio ora?
-"Ciao Jason"- rispondo con tono neutro tornando a rivolgere la mia attenzione al caffè.
Si siede vicino a me. Sto per dirgli che nessuno lo ha invitato ma non faccio in tempo.
-"Sei sola?"-
-"Direi di si"- ma non si accorge che non ho alcuna voglia di parlare con lui?
-"Vieni a cena con me?"- ma che è impazzito? Ma non si è reso conto di che schifo di serata abbiamo passato ieri e di come ci siamo lasciati?
-"No ti ringrazio"- cerco di essere gentile anche se vorrei dirgli di andarsene al diavolo. Finisco il caffè ed esco mormorando un ciao.
Fuori è già buio ormai e sta diluviando. Voglio tornare a casa.  Mi controllo le tasche. Non mi ci esce il biglietto della metro. Maledetta me e maledetto caffè. Dovevo pensarci prima. Mi incammino verso casa, per modo di dire visto che a piedi mi ci vorrano 30 anni, cercando di trovare una soluzione. Una macchina accosta vicino a me. La ignoro.
-"Ti serve un passaggio?"- Jason.. di nuovo lui. Lo ignoro e vado avanti. Certo che però.. magari un passaggio. E' freddo, sono inzuppata e non ho idea di come tornare a casa. Mi volto e lui è ancora li in auto.
-"Se non ti scoccia.."- dico avvicinandomi allo sportello. Lui chiude il vetro e mi apre la porta da dentro.
-"Scherzi..."- non mi piace il modo in cui lo dice. Ma lascio correre. Non vedo l'ora di essere a casa e di togliermi questi vestiti bagnati.
Riparte velocemente mentre mi racconta la sua giornata. Come se potesse interessarmi. Ogni tanto mormoro un ah si? tanto per far finta di esserci con la testa. Con la testa appoggiata al finestrino vedo scorrere le luci della città accanto a me. Dopo un pò mi accorgo che la macchina è silenziosa. Mi volto verso Jason e lo vedo sorridere. Poi controllo fuori e non capisco neanche dove sono.
-"Dove mi stai portando?"- chiedo allarmata. Cosa sono questi capannoni? Sono fuori Londra ma non ho idea di dove. Jason si ferma di lato e arresta la macchina. Non c'è nessuno in giro. Nemmeno un auto. Comincio ad avere paura.
-"Ieri sera sei stata proprio stronza lo sai?"- mi dice facendomi un sorriso da brividi.
-"Senti Jason  io.."- mi ignora e continua a parlare.
-"Mi hai lasciato fuori da quel locale tutto solo e insoddisfatto. Quindi ora voglio renderti il favore. Scendi."- cosa? Oh mio Dio .. questo è uno psicopatico.
-"Cosa?"-
-"Ho detto scendi. Così vedrai che non è affatto divertente essere lasciati da soli"-
-"Non è la stessa cosa."-
-"Si lo è... Scendi"- lo guardo furiosa. Che stronzo. Non dovevo fidarmi.. lo sapevo. Sono fuori londra.. non so nemmeno dove.. senza soldi e senza cellulare. Cazzo. -"A meno che.."-
-"A meno che ... cosa?"- magari era solo uno scherzo.
-"A meno che tu non decida di darmi il bacio negato ieri sera"- cosa?
-"Fottiti stronzo"- esco dall'auto . L'acqua gelida mi sferza il viso. Non chiudo neanche la portiera e mi incammino nella stessa direzione dalla quale siamo venuti. Che figlio di... Sento Jason riavviare il motore e partire nella direzione opposta. Non posso pensare a quanto è stronzo. Mi viene da piangere. Sono sola e non so nemmeno dove. Cammino per non so quanto finchè vedo una cabina telefonica. Oh mio dio.. non sapevo che esistessero ancora!!! Entro senza poter trovare riparo alla pioggia visto che è aperta e sta praticamente diluviando e frugo in cerca dei pochi spiccioli che mi erano rimasti, sperando che siano abbastanza. Si per un urbana si. Chiamo casa.
Primo squillo.. secondo squillo..
-"Si?"- la voce mi fa perdere un battito.
-"Rob?"-
-"Mati... dove sei?! Tom ti sta cercando dappertutto. Hai lasciato qui cellulare e portafogli."-
-"Lo so .. Lo so.. ascolta puoi rintracciare Tom?"-
-"Dove sei?"- sembra allarmato. Forse per via della mia voce. Sto ancora piangendo.
-"Non lo so.."-
-"Come non lo sai"?-
-"Ehm.... fuori londra. Ci sono dei capannoni.. Su uno c'è il disegno di una megaciambella e non lo so dove cazzo sono."- lui non parla e io mi metto a piangere ancora più forte. -"io sono in una ca.."- ecco proprio ora dovevano finire i soldi è..
Speriamo che abbia capito dove mi trovo. Aspetterò un pò qui e se non arriva tra un pò chiamo la polizia. Che altro devo fare? Dio che vita deprimente. E non voglio pensare alla figuraccia. Mi prenderanno tutti in giro se mi faccio riaccompagnare a casa da Scotland Yard.
Non so quando tempo resto accucciata in questa cabina a piangere. Ormai sono così molla che per riucire a tornare normale dovrei entrare in una centrifuga. A un certo punto una macchina passa veloce davanti a me. La prima da quando quel fottuto Jason mi ha abbandonata qui. La macchina inchioda poco più avanti e torna indietro in retromarcia. Non la riconosco. Speriamo non sia un altro maniaco.
Ma quando vedo chi scende dall'auto riprendo a respirare. Robert corre subito verso di me e mi si accuccia davanti.
-"Mati.. mati.."- lo guardo senza parlare. -"E' tutto a posto dai.. vieni ora"- si rialza e mi aiuta. Mi ritrovo tra le sue braccia forti. Alzo lo sguardo. Mio Dio.. come è bello. Nonostante il buio i suoi occhi mi trafiggono.  Ora anche i suoi capelli sono completamente inzuppati e ha un aria così preoccupata che vorrei svenire. -"Ma come sei arrivata qui?" - abbasso lo sguardo...
-"Jason...mi ha detto che mi dava un passaggio e invece mi ha mollata qui"- riesco a dire tra i singhiozzi..
Mi prende per mano e mi fa salire in auto, poi si siede accanto a me.
-"Chi è Jason?"- accende il motore con il riscaldamento al massimo ma non parte.
-"E'.. è un mio compagno all'università."- sto cercando di parlare fra i singhiozzi -"è... siamo usciti insieme ieri sera e lui mi ha baciato e io non volevo e allora lui ha pensato bene di vendicarsi."- ok.. l'ho detto. Cerco di smettere di singhiozzare. Respiro profondamente mentre mentre mi torturo le mani.
Robert accende la luce interna e mi prende il viso delicatamente in modo che lo guardi. Poi spalanca gli occhi.
-"E' lui che ti ha fatto questo?"- mi dice e io non capisco di cosa stia parlando.
-"Si te l'ho detto..mi ha lasciato qui lui.."-
-"Io lo ammazzo."- beh.. ok che è uno stronzo ma mi sembra esagerato. Le mani di Robert hanno lasciato il mio viso per stringere convulsamente il volante.
-"Non.. cioè.. è stata solo una vendetta.. non mi "-
-"Mati."- mi interrompe -"Ma ti sei guardata in faccia?"- mmh.. avrei dovuto? Controllo nello specchietto. Ah.. ecco... Ho un livido blu sotto l'occhio. Lo sfioro con le dita.
-"Ahia... "- 
-"Ecco appunto.."-
-"No Rob.. non è come pensi.. ieri sono inciampata e ho sbattuto. Solo che questa mattina neanche l'ho visto il livido.. si sarà formato ora.."-  Robert lascia il volante e incrocia le braccia.
-"Sei caduta?"- mi chiede sospettoso.
-"Non vedo perchè dovrei difendere Jason se mi avesse fatto una cosa simile"- i suoi occhi sono bellissimi come sempre.. poi gli sorridono.
-"Sei proprio una frana è?"- mi dice ridendo ora. Ma che fa? Mi prende in giro adesso?"- Incrocio le braccia e mi giro dall'altra parte.. -"Dai.. non ti arrabbiare.."- mi sfiora con le dita il viso e un brivido mi attraversa.-"Lo ammazzo comunque.. per averti lasciata qui"- la sua voce è tornata seria. Mi volto e sorrido..
-"Mi porti a casa?"-
-"Si.. andiamo.. Togliti la giacca o ti prenderà una polmonite."- Lui si immette in strada e io comincio a spogliarmi. Resto con il maglioncino chiaro ormai attaccato a me come una seconda pelle. Non parliamo.. La strada scorre accanto a noi.. Allungo le mani verso le bocchette del riscaldamento e Robert fa lo stesso nello stesso momento. Per un attimo le nostri mani si sfiorano e mi sento attraversare da un brivido che conosco troppo bene ormai. Lui la ritrae subito come scottato.
Altri minuti di silenzio mentre le luci di Londra tornano ad affollare le strade..
-"E così.. non hai voluto baciarlo?"- mi chiede all'improvviso..
-"No.."- non mi vedo ma so di essere arrossita.
-"Lo fai apposta per farti salvare da me? Non è la prima volta che ti capita.."- già.. non è la prima volta.. solo che l'altra volta poi sono stata io a baciarlo e lui invece si è tirato indietro. Tremo nel ricordarlo e mi torturo le mani. Amica o nemica Mati?
-"Beh... è che è divertente vederti fare il cavaliere senza macchia e senza paura"- ma che cazzo sto dicendo? boh....
-"Ah si?"- Robert ride e io rido con lui. Mi sento bene. Stranamente sono in macchina sola con Rob e mi sento bene. Cosa mi sta accadendo? Forse è solo perchè ho avuto paura e mi sono sentita male prima e ora in un ambiente comunque familiare e amichevole... no.. la verità è che nonostante io possa pensare che non centri niente.. io sto bene perchè qui con me c'è Robert. E Robert  sta ridendo. E Il sorriso sul suo viso è una cosa che mi fa sentire a posto con il mondo. Perchè vederlo sorridere mi fa capire quanto possa essere grande il cielo. Quanto possa essere stupendo essere una sua amica o la sua compagna. Ecco appunto...questo pensiero non dovevo farlo.. ora starò di nuovo male.. Una lacrima scivola silenziosa. Mi volto a guardare dal finestrino. Non voglio che se ne accorga..
Nessuno parla più e arriviamo davanti casa mia. L'auto di Tom è già qui.
-"Credi che Tom mi ucciderà?"- chiedo titubante.
-"Mmh.. non credo.. solo che... sai Tom è un animale.. nel vero senso della parola.. ma ti adora.. lo sai vero?"- lo guardo. Come è bello. -"Ti adorano tutti!"-
-"Tutti chi?"- guardo davanti a me ora mentre rido.. Si.. lo so che Tom mi vuole bene.. è mio fratello.. e anche Sam e Bobby.. ne sono sicura.. Rivolgo di nuovo lo sguardo su Robert. Lui mi sta guardando.. ma non parla.
-"Tutti .. tutti ... anche io.."- è poco più di un sussurro. Ma io lo sento. E non so cosa dire... Sembra così serio.. così convinto.. Non parlo.. non ci riesco.. Sono assolutamente drogata di lui. L'aria comincia a farsi irrespirabile. Senza realmente accorgermene apro la portiera. Un vento freddo ci investe rischiarandomi le idee.. Robert distoglie lo sguardo sul cruscotto. -"Volevo dire.. Sei la nostra mascotte no?"- sembra più parlare a se stesso.. Dovevo immaginarlo. Sono solo una stupida. Ricaccio in dentro le lacrime.. Lo vedo prendere aria.. -"Lo sei sempre stata... la nostra piccola mascotte"- scuoto la testa per ricacciare indietro le lacrime ancora.. Non voglio piangere davanti a lui. Non voglio.


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Ragazzeee fra mezz'ora devo essere al lavoro.. quindi perdonatemi se non rispondo alle recensioni. Preferisco lasciarvi il capitolo..
Però recensite.. perchè se io non so cosa ne pensate.. non riesco a scrivere capito?!? XD

Ora scappo di gran corsa..

Baci e Morsetti
Bells

p.s. Su facebook mi trovate sotto il nome di Bells Swan
-"Pensavo..."-
-"Mati io..."- abbiamo parlato insieme. Ci fermiamo entrami.. e ricomincio io velocemente. Prima lo dico meglio è.
-"Rob.. è tutto a posto.. voglio dire.. ero solo una ragazzina.. non.. non devi aver paura che io possa fraintendere ogni tua parola. Non.. avevi ragione tu... ammiravo la tua libertà.. ma ecco.. voglio dire.. sono cresciuta"- non l'ho guardato negli occhi.. non l'ho fatto.. non ci sarei riuscita.  Ma doveva dirglielo. Anche se è solo un enorme colossale bugia, dovevo farlo. Amica.. ho scelto amica. E ce  la posso fare.. se voglio posso no?
-"Scendiamo"- queste sono le uniche parole. Mi volto a guardarlo finalmente e lui sbatte le palpebre più volte.
-"Ok"- in silenzio entriamo in casa. Lui cammina poco dietro di me. Apro la porta e vengo investita da Tom.
-"Dove sei stata?? Sono stato così in pensiero! Non devi mai uscire senza il cellulare. Hai capito?"-
-Si.. si ho capito. Ora ho bisogno di andare in camera a riposare."- mi volto a guardare Rob. E' entrato in questo momento. -"Grazie Robert"- non mi risponde. Fa solo un cenno del capo con quel suo sorriso triste. Dentro mi si incrina qualcosa. Ma devo riuscirci. Ce la devo fare.. Altrimenti il mio cuore non ne uscirebbe vivo.






















   
 
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