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Autore: Moriartied    13/06/2010    3 recensioni
Conoscete il principio per il quale gli opposti si attraggono? Bè, io si e fino a qualche mese non ci credevo e non riesco a crederci neanche ora, eppure....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le parole di Blaise Zabini mi avevano colpito dritte al cuore, e facevano male, male come mai ne avevo provato. Avevano appena aperto una ferita che, sapevo, avrebbe tardato a rimarginarsi e in qualche modo sapevo che erano tutte parole vere, impossibile negare. In fondo non riuscivo a capire perchè Malfoy si potesse essere interessato a me, se non per il gusto di divertirsi con i miei sentimenti e lasciarmi andare, quando ormai io non gli sarei più stata di alcuna utilità. Un giocattolo, proprio come aveva detto Zabini. Anche lui ovviamente mi trattava come se fossi un qualsiasi oggetto e mi sentì disgustata: davvero si era arrivati a questo punto? E sul serio non vi era una via di fuga? Ero intrappolata dai miei stessi sentimenti e non riuscivo a sfuggire dalla realtà: ero innamorata di Draco Malfoy, era la sola spiegazione logica, altrimenti quelle parole non avrebbero sortito quell'effetto su di me. Innamorata di quella viscida serpe, che in questi anni non aveva fatto altro che prendermi in giro e disprezzarmi perche ero una mudblood. Mi ridestai da quei pensieri e mi ritrovai nel parco, senza sapere come e perchè. L'aria era gelida e la terra sotto i miei piedi era ghiacciata. Rientrai in fretta dentro, facendo uno starnuto.
-Maledetto freddo!- dissi a denti stretti, più che altro rivolta a me stessa che a qualcuno in particolare. Osservai l'orologio che avevo al polso e mi resi conto che tra poco sarebbe stata l'ora di andare ad Hogsmeade. Non ne avevo alcuna voglia, ma magari insieme a Ron ed Harry mi sarei distratta da tutti quei pensieri. Corsi a mettermi qualcosa di pesante ed in cinque minuti mi ritrovai insieme a tutti gli altri all'ingresso. Ci perquisirono con i Detector e dopo un po' eravamo fuori, nella gelida aria del bianco villaggio innevato, i tetti e le strade totalmente ricoperti da almeno due centimetri di neve.
-Ehi Hermione, ti va di prendere una burrobirra? Fa davvero freddo!- mi chiese Ron, in quello che certamente era un tentativo di fare pace. Forse era ora di lasciarmi alle spalle Draco Malfoy e riconcentrarmi su Ron, che mi aveva sempre amata. Gli sorrisi e annuì, seguendo lui ed Harry verso I Tre Manici di Scopa. Passammo una divertente mattinata, lontano da qualsiasi problema. Quando uscii dal pub osservai una libreria e dissi ad Harry e Ron di andare avanti, li avrei raggiunti dopo. Si avviarono ed io rimasi lì ad osservare i titoli di tutti i libri esposti nella vetrina. Ad un tratto qualcuno mi prese per un braccio, la mano sopra la bocca, e mi portò in uno stretto vicolo, lontano dagli occhi dei miei compagni. Cercai di guardare il mio aggressore e sgranai gli occhi.
-Ferma un attimo Granger!- disse Draco Malfoy e finalmente mi lasciò andare.
-Cosa credevi di fare?!- gli urlari e lui mi tappò la bocca.
-Vuoi stare un secondo zitta!? Ti devo parlare.-
-Bè? Cosa vuoi?-
-Cos'ha rappresentato per te quel bacio?- mi chiese guardandomi negli occhi, serio. All'inizio non capì, poi si riaffacciò alla mente il bacio che gli avevo dato nei sotterranei.
-Io...io veramente...non lo so...- farfugliai, imbarazzata. Ma mi ritornarono in mente anche le parole di Zabini e subito l'ira cominciò a montare dentro di me.
-Ma in fondo cosa t'importa?! Per te non sono altro che una bambola da usare a tuo piacimento, no?-
-Granger, non essere sciocca! Non è...-
-Non è così? Ma se fai in questo modo con tutte, perchè con me dovrebbe essere diverso? Zabini ha ragione, non sei che un bambinetto viziato!- e con un singhiozzo corsi via. Ero stufa di essere presa e mollata, volevo solo vivere in pace, perchè non poteva essere così? Dopo quella che mi era sembrata un'eternità decisi di tornare al castello. In men che non si dica ero già sulle scale, nella Sala d'Ingresso, quando sentii un gran tonfo. Mi girai e vidi Zabini con una mano sul viso, il sangue che gocciolava dal suo naso sul pavimento, ma con un inconfondibile ghigno sul volto e Malfoy, arrabbiato come non l'avevo mai visto.
-Cos'hai detto ad Hermione?!- Stava gridando all'altro.
-La verità Draco, solo la semplice verità. Ti dà fastidio per caso?- chiese sprezzante e il biondo lo scagliò contro il muro, tenendolo per il bavero della camicia.
-Sai benissimo che con lei è diverso!-
-Davvero, Draco? Ne sei sicuro? Cosa ci sarebbe di diverso in lei? E' uguale alle altre...-
-Non ti lascerò fare i tuoi comodi Blaise, sappilo!-
-Bene...e tu sappi che non giocherò pulito...non sei l'unico a volerla...-
-NO! Tu non la userai! Non lei!-
-Te l'ho già detto Draco, è una delle tante, non ha niente di diverso, quindi smettila di pensare che con lei sarà differente.- disse infine Zabini e liberatosi dalla stretta di Draco si allontanò in direzione dei sotterranei. Draco lanciò un pugno al muro ed io, ancora sulle scale, sconvolta da ciò che avevo visto, corsi via, sperando che quello fosse solo un brutto sogno.





   
 
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