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Autore: Moriartied    13/06/2010    5 recensioni
Conoscete il principio per il quale gli opposti si attraggono? Bè, io si e fino a qualche mese non ci credevo e non riesco a crederci neanche ora, eppure....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando quella sera andai a dormire era ormai molto tardi. La Sala Comune era vuota e l'unico rumore era quello del legno che bruciava lentamente nel camino. Ciò che avevo udito e visto mi sembrava così strano, stentavo a crederci. Quindi per lui non ero come tutte quelle passate tra le sue mani...al ricordo di queste parole il mio cuore si riempì di gioia, che però svani quando mi ritornarono in mente anche le parole di Zabini "Non sei l'unico a volerla". All'improvviso non ero attraente solo agli occhi di Draco, ma anche a quelli di Blaise e la cosa non mi piaceva per niente. Il mio unico conforto rimanevano le parole di Malfoy e fu con il pensiero rivolto a quelle che quella notte mi addormentai con il sorriso sulle labbra. Il mattino dopo era una freddo lunedì di fine Gennaio, il vento e la pioggia imperversavano e sembravano preannunciare una brutta giornata. A colazione fui molto taciturna, non parlai quasi con nessuno. Controllai l'orario di quella mattina: avevamo due ore di Pozioni con i Serpeverde; fantastico, proprio quello che ci voleva per coronare quel fiasco che era diventata la mia vita in quei giorni. Mi alzai e mi diressi prima degli altri studenti nei sotterranei, depressa. L'unica fortuna era che quell'anno il nostro professore di Pozioni non era Piton, ma Lumacorno, almeno non avrei dovuto sorbirmi le sue solite ramanzine rivolte ai miei amici. Avevo appena deciso di cercare di impegnarmi a quella lezione, senza pensare a nient'altro che non fosse lo studio quando mi si presentò una scena che mai avrei desiderato vedere, ora come ora. Draco, al muro, con un'altra ragazza, decisamente più bella di me, lunghi capelli biondi e lisci, la pelle pallida, avvinghiata a lui come un polipo, che si baciavano in quello che era un evidente bacio colmo di passione. Gli occhi mi si riempirono all'istante di lacrime e un singhiozzo uscì dalle mie labbra, facendo voltare i due con un sussulto. Draco mi guardava sconvolto, la ragazza con un disgustoso sorrisetto di trionfo sul volto.
-Granger...Hermione, aspetta, posso spiegarti.-
-Non...non devi spiegarmi nulla, ho...ho capito tutto, tranquillo.- balbettai, sopraffatta dal dolore e girai sui tacchi. Draco mi corse dietro, prendendomi una mano.
-Lasciami andare Malfoy! TI HO DETTO DI LASCIARMI ANDARE!- urlai piangendo, ma lui non mi lasciò.
-Credimi, non è come sembra! Io quella neanche la conosco.-
-Perchè ti stai giustificando?! Non stiamo insieme, tanto meno ci piacciamo!-
-Perchè io ti...-
-NO! Non dirlo, non ti voglio ascoltare! Quelle parole non devono uscire dalle tue labbra, perchè non sono vere! E ora lasciami andare via...ti prego.- piansi, comprendomi il viso con la mano libera, piccole lacrime che scorrevano copiose sulle mie guancie. Draco mi lasciò la mano e si voltò.
-Ti ho detto la verità. Non credermi se vuoi.- disse prima di andarsene, verso il parco. Suonò la campana e, asciugandomi le lacrime, feci per andare a lezione, quando una voce mi fece voltare.
-Che ti avevo detto, Granger?- disse Blaise, venendomi incontro.
-Ti vuole usare, non sei importante per lui, l'hai appena visto, no?-
-Non è il solo.- dissi disgustata, allontanandomi da lui.
-Ieri l'ho detto solo perchè sapevo che ci stavi spiando.-
-Co...come lo sai?- balbettai allarmata, indietreggiando sempre di più.
-Ho gli occhi, e li uso. Avanti Granger, di me ti puoi fidare.- sussurrò con voce suadente, accarezzandomi il viso con una mano. Rabbrividii a quel contatto e cercai di allontanarmi, ma mi ritrovai con le spalle al muro.
-Io...io dovrei andare a lezione..ora..- dissi guardandomi intorno per scovare una via d'uscita, inutilmente.
-Granger, Granger...lui non ti merita, ascoltami...io invece potrei renderti felice, soddisfarti...- continuò lui, inchiodandomi al muro ed avvicinando le sue labbra alle mie.
-Ti prego Zabini, lasciami andare...- lo supplicai e nuove lacrime spuntarono dai miei occhi. Ormai era sempre più vicino, scappare era inutile. Le sue labbra si posarono sulle mie, prima con violenza, poi sempre più dolcemente. Schiusi la bocca e risposi al bacio...non era brutto, ma mi sentivo male, il cuore batteva sempre più forte contro le costole ed i miei sentimenti erano sempre più confusi. Si allontanò da me e sogghignò.
-Visto? Non era poi così terribile...- sussurrò al mio orecchio ed io evitai di guardarlo in viso.
-Quando ti senti sola vieni pure da me...curerò la tua solituidine. A differenza di Draco, io so riconoscere le cose veramente importanti.- e detto questo si allontanò, dirigendosi verso i sotterranei, a lezione. Rimasi lì, con il volto fra le mani, incapace ormai di riconoscere qual'era la cosa più giusta da fare...

   
 
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