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Autore: Betrayed    13/06/2010    6 recensioni
Kyla si trova in una radura, una spada nel fodero e intorno a lei cadaveri. Non ricorda nulla di quello che è appena successo, però si accorge che non tutti sono morti. Un ragazzo. Lotta sospeso tra la vita e la morte, Kyla non sa se sia un nemico, pur di capire cosa è accaduto, lo salva. Potrà costui aiutarla nella ricerca della sua identità? Leggete e commentate. [Dedicata alla mia amica Sonia, che mi ha sempre sostenuto]
Genere: Romantico, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4 storia radura
Capitolo 4 



Mi guardo attorno un'ultima volta, stupita dalla vita che anima la piccola città in cui ci siamo fermati.
Ai lati della strada sulla quale cammina molta gente, ci sono bancarelle di ogni tipo, le voci dei mercanti sovrastano il brusio delle persone, offrendo qualsiasi tipo di mercanzia.
Allen cammina veloce davanti a me, da quando siamo partiti non ha aperto bocca e poco fa, prima arrivare in città, mi ha presa per mano, guidandomi tra la gente.
Proprio come sta facendo adesso.
Lo osservo bene, ha le spalle larghe, ma non troppo, i capelli corvini si muovo assecondando i suoi movimenti dolci. Il suo braccio è muscoloso, forte, e pieno di cicatrici bianche che brillano sulla pelle diafana. Tiene la testa bassa e scansa le persone con decisione, quasi con fretta, come se stessimo scappando da qualcuno.
Istintivamente mi volto indietro, ma nessuno in particolare sembra fare caso a noi.
Ad un tratto, con uno strattone mi guida in una via secondaria, molto più stretta e coperta da una bancarella. Penso che se non mi ci avesse guidato lui io non l'avrei nemmeno notata, tanto era ben nascosta.
Il sole brilla nel cielo limpido ma nonostante la luce calda e intensa la stradina in cui ci troviamo è molto più scura della via principale.
Quando la mano di Allen lascia la presa sulla mia, provo un senso improvviso di vuoto al petto, ma cerco di ignorare quella strana sensazione di solitudine.
-Dove siamo?-
-Dobbiamo trovare una camera per la notte, ci fermeremo qui per un po', per fare rifornimento.-
Non rispondo, ma lo seguo. Entriamo nella piccola locanda che da su quella stradina stretta, dall'interno della quale provengono rumori di risate, accompagnate da uno strano odore di tabacco e alcol.
"Che schifo" penso arricciando il naso.
"Accontentati, è il meglio che c'è." sobbalzo udendo la voce di Allen nella mia testa.
"Sai, non è molto piacevole che tu ti intrometta così bruscamente nei miei pensieri. Devo ancora abituarmici." penso ironicamente.
"Farai meglio a sbrigarti a farlo allora, perchè saranno molte le cose che dovrai re-imparare e non potrò insegnartele e spiegartele tutte, in quei casi dovrò usare il Legame per farti capire meglio, trasmettendo le informazioni direttamente nella tua testa in modo che vengano assimilate più velocemente."
"Tu lo sai perchè ho perso la memoria?" chiedo, senza indugi, senza rendermi conto di aver pronunciato quella domanda ad alta voce mentre lui si avvicina al bancone.
"Hai fatto una sciocchezza, un gesto avventato. Sai, avrebbe potuto andarti molto peggio. Avresti potuto morire."
"Stai più attenta la prossima volta, non vorrei che le nostre conversazioni diventino di dominio pubblico" intuisco subito la vena scerzosa nel suo pensiero e mi sento in imbarazzo. Lui si ritira dalla mia mente, e la sensazione di offuscamento, che ormai ignoro, sparisce.
Allen si avvicina al bancone in noce, rivolgendosi all'uomo dietro ad esso.
E' impressionante quanto il locandiere assomigli ad un armadio. Con la sua statura che lo porta a neanche 50 cm dal soffitto e le sue spalle grandi e muscolose sembra perfettamente intonato con il luogo. Ha due lunghi baffi neri e folti, appena sotto il naso aquilino, che sfiora ogni tanto, arricciandoseli con le dita.
Quando il mio Precettore gli si avvicina lui smette di asciugare i bicchieri come stava facendo, si asciuga le mani sul grembiule sporco di olio da cucina e lo osserva.
-Ci sono camere libere?- chiede Allen.
Il locandiere sembra pensarci su qualche secondo. -Certo, venite con me.- risponde infine con un sorriso caldo che non si addice per niente al suo vocione cupo e profondo.
Saliamo alcune scale, che ci conduce ad un lungo corridoio, sul quale si affacciano molte porte.
-Matrimoniale?- chiede l'uomo.
Io mi immobilizzo e il sangue mi si gela, anche se mi sembra di bruciare.
-Si- risponde Allen, prendendomi la mano e stringendola nella sua.
Il locandiere ci osserva e apre una porta alla sua destra.
Entriamo, l'ambiente è spazioso, pieno di luce che entra da una grande finestra dietro il letto matrimoniale, posto al centro della stanza.
Mi avvicino ad esso e vi appoggio accano la borsa che contiene armi, un'impacco pronto per essere usato e i soldi, quelli di Allen e quelli nelle tasche dei soldati della radura che mi ero premurata di prendere.
-Bene.- conclude il locandiere dopo aver descritto brevemente l'ambiente nelle sue limitate funzionalità.- Se avete bisogno di qualcosa, non esitate a chiamarmi.- detto questo se ne andò chiudendo la porta.
-Ti secca così tanto dormire con me?- chiede Allen, riferendosi alla mia reazione di prima.
-Non è quello..- mormoro arrossendo.
-Guarda che non mordo mica eh!- mi interrompe ridendo.
Sorrido, sempre più in imbarazzo.
Allen si getta sul letto, mettendo poi le braccia dietro la testa, ma accompagnando il tutto con una smorfia di dolore che non si intona con la scena.
Mi siedo a gambe incrociate accanto a lui e lo costringo a girarsi.
Quando finalmente lo fa, vedo che sulla maglia si sta formando una chiazza rossastra.
-Levati la maglia.-
Lui obbedisce, con fatica per il dolore che gli provoca.
Le bende che gli avevo messo ormai sono completamente imbrattate di sangue.
-Te l'avevo detto di non sforzarti!- lo rimprovero fingendomi arrabbiata, anche se in realtà sono più che altro preoccupata.-Così facendo non guarirai mai!-
Allen non risponde, si limita a sospirare.
-Aspettami fermo qui, torno subito.-
Scendo le scale correndo e mi attacco al bancone.
-Mi scusi?-
Il locandiere si volta.
-Signor...-
-Miner. Desidera?-
-Per caso avrebbe alcune bende pulite? E' un'emergenza.- di fronte alla mia agitazione l'uomo si muove veloce, attraversa una porta alle sue spalle e torna poco dopo con ciò che gli avevo chiesto.
-Grazie mille!- esclamo prendendole e correndo al piano superiore, riesco a sentire solo un debole "Prego, spero non sia nulla di grave" prima di arrivare alla nostra porta.
La apro, entro e la chiudo, per poi sedermi di nuovo accanto ad Allen, sfiorando la ferita alla quale le bende sono state tolte.
-Ti avevo detto di stare fermo!! - esclamo irritata.
-Scusa.- mormora, sedendosi sul bordo del letto per permettermi di fasciargli la ferita.
Piano piano spalmo l'impacco che per fortuna era già pronta, sulla ferita. Lo sento rabbrividire ogni volta che la mia mano viene a contatto con la sua schiena.
Lo fascio, abbracciandolo ogni volta che devo far passare le bende sotto le sue braccia. Il contatto con la sua pelle mi fa arrossire, ma cerco di nascondere il nodo che sento alla bocca dello stomaco.
-Finito.- appena mormoro quelle parole Allen si volta, prendendomi alla sprovvista. Sale a gattoni sul letto, costringendomi a distendermi sul letto.
Il mio cuore aumenta i battiti.
Lentamente, ma senza che io opponga resistenza, si appoggia su di me, e mi bacia.
Le sue labbra sono decise sulle mie, dolci. La sua bocca ha un sapore salato che mi fa impazzire appena le nostre lingue entrano a contatto, provocandomi una scarica di brividi lungo la schiena.
Si stacca piano, guardandomi negli occhi, dopodichè appoggia l'orecchio all'altezza del mio cuore e solo in quel momento mi accorgo di quanto la sua pelle bruci, probabilmente ha la febbre.
Sento il suo respiro farsi più regolare.
Si è addormentato.


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oooohhh 4 recensioniii ç_ç Grazie!!! Un ringraziamento a tutti quelli che recensiscono, a chi legge soltanto, a chi ha aggiunto la sotria tra le seguite e i preferiti.
GRAZIE MILLE!!!!



emilissa15 
 
Immagino che l'inizio sia stato un po' scioccante, ma quando l'ho scritto non ero particolarmente allegra, di conseguenza quello che scrivevo non poteva che seguire il mio umore, sono felice che però onostante questo tu abbia continuato a leggere :) spero continuerai a seguire :)
 Fatbabe 
 
Eccomi qui con il nuovo capitolo, scritto di getto u.u sono stata velocissimaaaaa *_* XD grazie per i complimenti comunqe, sei molto gentile :)
 Elfa sognatrice 

E' proprio questo quello che lo rende interessante u.u Allen va molto a seconda dell'umore (come una certa pseudo-scrittrice, qui presente) e può sembrare buono o cattivo a seconda di come lo si guarda, chissà, com'è in realtà XD comunque nel prossimo capitolo penso che si spiegherà come mai ha perso la memoria, ma per ora, nulla u.u Alla prossima :)
 Lewaras 
 
XD tranquilla, qui non sei l'unica confusa, io stessa non sapevo come fare, non avevo idea della trama da seguire, ne sapevo cosa ne sarebbe uscito da questa cosa XD sto sclerando uff, troppo lavoro i miei neuroni non reggono!! al prossimo capitolo!!


 

E ora ho finito u.u Alla prossimaaaaa!!!


 




   
 
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