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Autore: bimbic    15/06/2010    12 recensioni
Era finalmente sabato, il primo sabato della prima settimana nella nuova scuola e, Tiziana era riuscita nel suo intento di passare inosservata, mimetizzarsi con la massa, per questo aveva cercato per quanto le era possibile uniformarsi al resto degli studenti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12

Capitolo 12

 

 

Eleonora, riuscì a guidare il motorino così da raggiungere casa dell’amico, nonostante un leggero tremolio agli arti. Arrivata davanti all’abitazione, dopo cinque o sei mila ripensamenti si decise a suonare il campanello sperando intimamente che non rispondesse nessuno.

Poco dopo però la porta d’ingresso si aprì e le apparve sulla soglia una ragazzina minuta con i capelli castani

-sono Eleonora, un’amica di Giovanni! È in casa?- domandò dopo aver dato le sue generalità, anche se le era balenata l’idea di allungarle la carta d’identità

-certo, entra pure!- la invitò spostandosi dalla porta facendole cenno con la mano

Eleonora molto timidamente entrò guardandosi attorno, l’altra l’accompagnò fino alla cucina, dove al tavolo era seduta una ragazza mora

-prima di tutto, molto piacere, sono Luciana!- le disse allungandole la mano, ora che la osservava meglio, assomigliava molto a Giovanni, certo era più bassa, ma i lineamenti erano indubbiamente gli stessi -e lei è la mia amica Valeria- le presentò la ragazza seduta che si alzò per andarle a stringere la mano

-piacere, a quanto ne so, conosci bene mio fratello!- disse seriamente facendola arrossire

-dritta al dunque!- rispose sovra pensiero Eleonora facendole ridere -comunque, se la somiglianza non inganna e, tuo fratello è Piergiorgio Barbieri, beh, diciamo che abbiamo avuto modo di fare amicizia!- rispose sperando nell’apertura di un buco nero sotto i suoi piedi

-siediti qui con noi, Gio è a fare la doccia- le allungò una seggiola Luciana mentre la bionda era arrivata a pensieri poco casti sul ragazzo e la doccia, decisa però a riprendere il controllo della sua mente chiese alle due, cosa stessero facendo

-il nostro personale incubo…la matematica!- spiegò Valeria mettendosi una mano sulla fronte

-lo so, vi capisco, vorrei dire che con gli anni migliora…ma, mentirei spudoratamente…- spiegò Eleonora dall’alto della sua esperienza -a proposito, com’è tuo fratello a dare ripetizioni?- chiese poi curiosa pensando all’amica Tiziana e al suo corso accelerato

-ne hai bisogno?- domandò preoccupata Luciana voltandosi di scatto verso di lei

-non io…- sorrise maliziosa

-Tiziana?- chiese Valeria che a quel punto doveva essere abbastanza informata sui fatti o almeno su di loro

-esatto, domani pomeriggio avrà una full immersion col bel moro!- spiegò la bionda come se nulla fosse

-è un aguzzino!- ringhiò Valeria -dille che mi dispiace per lei!- aggiunse sorridendo -e comunque, bel moro mi sembra eccessivo!- finì convinta

-non voglio immaginare come sia averlo come fratello, ma non puoi negare che sia belloccio- le disse Eleonora convinta -basta solo vedere il seguito che ha a scuola!- aggiunse

-bisogna anche vedere il livello….- commentò acida Luciana

-sai com’è, da quello che ho capito, non ci deve fare discussioni filosofiche…- aggiunse Valeria

-direi che non ci deve proprio parlare…- terminò Eleonora facendole ridere

-però anche queste…che si fanno trattare…così…- non sapeva come finire la frase, la sorella del ragazzo

-credo siano senzienti! E come direbbe lui, le tratta benissimo ma, non s’innamora mai!- Eleonora si trovò a citare Piergiorgio

-ce ne sarà in giro una che lo farà cascare ai suoi piedi da qualche parte, a questo mondo?- si chiese a voce alta Valeria -e a quel punto ci sarà da divertirsi…- rise sadicamente

-o ci toccherà inventarla…- aggiunse Eleonora che aveva già in mente una scelta

-beh, da parte mia invece, dì a Tiziana che sono contenta che studi con lui…e che tifo per lei…- s’intromise Luciana che sembrava avere letto nel pensiero di Eleonora

-scusate, ma cosa sapete voi due?- chiese a quel punto Eleonora convinta che le due sapessero di più di quanto lei pensasse

-secondo i bookmakers dei bagni, è molto probabile che quei due si bacino, sempre che non sia già successo, probabile che finiscano a letto insieme, meno probabile che si fidanzino!- spiegò Valeria -vuoi sapere a quanto li danno?- chiese poi tirando fuori un taccuino

-assolutamente no! Stavo solo pensando che devo cominciare a frequentare di più i bagni…- disse chiedendosi se su di lei girassero strane scommesse

-vuoi che ti aggiorni sul tuo stato?- ecco che Luciana stava per rispondere alla sua domanda

-meglio di no, non oggi!- spiegò alle ragazze che sembrava non avessero più intenzione di rimettersi a studiare domandandosi, anche se il biondino avesse intenzione di prosciugare l’acquedotto di zona

 

 

 

 

Tiziana sorrise alla vista di Piergiorgio appoggiato alla macchina e si avvicinò per guardarla da vicino

-carina- commentò canticchiando allegramente…ogni passo è una scelta, ogni passo fa l’impronta…

-vuoi venire a fare un giretto?- le chiese gentilmente

-sono la prima?- domandò lei contenta senza neanche sapere perché

-ad essere sincero, no! Ho scaricato Giovanni poco fa!- ammise il moro

-mai che per una volta nella vita riesca ad essere la prima in qualcosa….- si lamentò tra se e se lasciandolo interdetto -comunque, stavo cominciando a studiare matematica…- spiegò poco convinta

-a quella ci penso io domani…- cercò farle cambiare idea prendendole una mano

-non, per sminuirti, potrai anche essere un genio, sono io che non ce la posso fare!!!- disse lei preoccupata per non avere ancora aperto il libro

-ti fidi di me?- la guardò convinto negli occhi

-mi fido di te- lo prese in giro citando Titanic -le ultime parole famose mio caro Jack…poi ti tocca una brutta fine…- aggiunse quando lui la tirò e la cinse per i fianchi avvicinandola pericolosamente al suo corpo

-dove sei stata oggi a pranzo?- le chiese guardandola negli occhi, inchiodandola a sé con un abbraccio

-casa- rispose poco convinta

-riprova!- le disse sfiorandole le labbra con un leggero bacio

-non sono affari tuoi!- si slegò dall’abbraccio non le piaceva quel gioco e non voleva raccontargli di Giovanni -allora, andiamo?- chiese poi rinunciando alla matematica

-sali- le aprì gentilmente lo sportello

-allora se il mio compito dovesse andare male, mando mia madre da te…- cambiò argomento tornando al suo problema imminente, salendo in macchina

-se è carina come te, volentieri!- rise vedendola arrossire leggermente e mettendo in moto

-ti prego anche mia madre no!!! Ti sei già dato da fare con la mia amica…lasciane qualcuna- lo prese in giro

-non ho fatto niente che non faccia anche con te!- spiegò riferendosi alla serata passata con Eleonora

-meglio!- disse solamente

-ti da fastidio che baci altre ragazze?- chiese Piergiorgio rallentando per guardarla

-con loro puoi fare ciò che vuoi, mi sembra di avertelo già detto!- spiegò nuovamente il suo punto di vista

-vuoi che smetta di baciare te?- chiese proprio quando Tiziana ricevette una telefonata dalla madre con quale conversò con gioia della spesa, pur di non dover rispondere alla domanda del ragazzo, anche perché non avrebbe saputo cosa dire

-dove vuole che la porti?- le domandò subito dopo cambiando argomento, tranquillizzandola

-mah, dove non sei già stato con Giovanni!!! Che tipo di percorso avete scelto? Sterrato? Autostrada? Città?-

-con lui ho fatto un mini giretto, aveva fretta…- aggiunse malizioso voltandosi per guardare la sua reazione che non arrivò

-allora va verso l’infinito e oltre…- gli disse sorridendo mentre imboccava la prima via

-parliamo invece, di Giovanni ed Eleonora…- cambiò argomento voltandosi di tanto in tanto per guardarla sistemarsi comoda sul sedile

-a quest’ora…- iniziò controllando il polso vuoto -salvo, imprevisti, dovrebbero essere insieme!- spiegò mentre trafficava con lo sportellino della macchina incrociando le dita sperando che i due non si facessero prendere da strani attacchi di timidezza…le donne lo sanno c’è poco da fare…

-dici che può nascere qualcosa tra i due?- domandò guardandola fermo ad un semaforo

-speriamo…- sospirò la ragazza -mi sono impegnata così tanto…- rise subito dopo…lo sanno da sempre…lo sanno comunque per prime…

-tu?- chiese non capendo il moro

-li ho dovuti ascoltare entrambi…- spiegò e Piergiorgio pensò che forse si riferisse anche al pranzo

-pensa che io credevo che Giovanni si fosse preso una cotta per te…- ammise ridendo

-perché ridi?- chiese arrabbiata -non sarebbe potuto accadere?- continuò assottigliando gli occhi

-oh, beh, certo…- rise rispondendo -in questi giorni vedendovi così intimi, mi ero anche convinto che a te potesse piacere lui…- la buttò lì per vedere la reazione

-che fai mi controlli?- gli chiese sorridendo

-mi assicuro che non frequenti brutta gente!- ammise ridendo il ragazzo

-mah, se non fossi in un periodo di clausura imposta, probabilmente sarebbe anche stato il mio tipo…- spiegò mentendo giusto per farlo irritare, visto che non amava quella sorta di controllo -è molto carino, gentile, poi secondo me deve essere un fidanzato fantastico…- aggiunse entusiasta, guardandolo sempre con la coda dell’occhio, ma il ragazzo a parte un piccolo cenno di chiusura della mandibola, non dava nessun segno di visibile fastidio

-secondo te, io invece, come sarei come fidanzato?- chiese Piergiorgio curioso di sapere cosa lei pensasse a riguardo

-bah! Chi può dirlo! Poiché sostieni di non innamorarti mai…che senso avrebbe fidanzarti?- cercò di spiegarsi -tanto vale continuare a comportarti come fai adesso, cambiandone una ad ogni colpo di tosse- continuò il suo monologo

-e se mai, per sbaglio, dovessi capitolare?- chiese poco convinto pure lui

-con queste premesse…niente di buono!- scherzò Tiziana -però t’immagino come un gelosone che rompe per qualsiasi cosa, uno un po’ peso, ecco!- concluse fiera del suo quadretto poco edificante per lui

-hai una bella opinione di me- rise Piergiorgio guardandola con la coda dell’occhio

-mi attengo ai fatti!- spiegò ridendo

-potrei farti cambiare idea- le disse fissando la strada

-potresti- concluse Tiziana

 

 

 

 

 

Intanto in casa Giusti, di Giovanni nessuna traccia, Eleonora era rimasta a chiacchierare amabilmente con le ragazze, chiedendosi più volte che fine potesse aver fatto il ragazzo, risucchiato dallo scarico della doccia? Fulminato col phon? Aggredito dall’accappatoio? Non riusciva a spiegarsi quello strano comportamento, prima l’invita a casa per conoscere la sorella poi, non si fa vedere.

Ad un certo punto una lampadina le si accese accecandola come un faro da stadio, lui voleva farle conoscere Luciana, non gliene fregava niente di vederla, convinta di questo suo pensiero, doveva a quel punto trovare il modo di andarsene il prima possibile da quella casa.

Al piano superiore intanto, il ragazzo che era uscito dalla doccia da un pezzo guardava l’orologio del cellulare sconsolato, vedendo che ormai si faceva sera, si chiedeva perché la ragazza non fosse passata e non avesse nemmeno telefonato. Probabilmente Eleonora aveva intuito che lui provasse qualcosa per lei e, non ricambiandolo, per non offenderlo, non si era fatta viva.

Decise così di scendere per andare a bere qualcosa ma, quando arrivò sulla soglia della cucina, vide che Eleonora era seduta di spalle e stava amabilmente spettegolando con sua sorella e Valeria, si appoggiò allo stipite della porta per godersi la scena quando Luciana si accorse della sua presenza

-quanto ce ne hai messo per farti una doccia?- chiese accusandolo di essere in un ritardo cosmico

-veramente, sono pulito da un pezzo, se qualcuno mi avesse avvisato che avevo ospiti, sarei sceso prima- la fulminò con lo sguardo rimanendo attaccato alla porta

-non preoccuparti, sono stata in ottima compagnia- disse Eleonora girandosi per guardalo in volto e sorridergli

A questo punto tutti avevano smesso di parlare, Valeria faceva finta di controllare il libro che aveva sul tavolo, ma, in realtà lanciava strane occhiate a Luciana che a sua volta era girata verso l’amica, ma osservava con la coda dell’occhio gli altri due ragazzi, il fratello si era imbalsamato alla porta mentre lei si mordicchiava un labbro guardandosi un piede

Fosse stato per Luciana, sarebbe rimasta ore in cucina per vedere come poteva evolvere la situazione, ma dopo un leggero calcetto ricevuto da parte dell’amica, decise di alzarsi dalla seggiola

-Vale, vieni in camera mia che devo assolutamente farti sentire una canzone che ho appena scaricato!- la invitò a salire sperando che a quel punto i due si arrangiassero

-finalmente una pausa!- la ringraziò la moretta seguendola

 

Giovanni a quel punto prese una bibita dal frigorifero, ne offrì un’altra alla ragazza e si sedette davanti a lei

-contenta di aver conosciuto mia sorella e Valeria?- le chiese sorridendo

-molto simpatiche, non capisco ancora perché vi evitino a scuola, ma ci sarà un’ottima ragione!- spiegò la bionda credendo ormai che i suoi sospetti sull’invito di quel pomeriggio fossero fondati

-ti sta suonando il cellulare!- l’avvisò il ragazzo vedendola immobile

-lo so, sarà mia madre che mi reclama- spiegò pacata senza la minima intenzione di muoversi

-e…non rispondi?- chiese lui non capendo

-no, finché non passa alle minacce!- e poiché, Giovanni sembrava non capire -quelle le manda via messaggio!-

-quindi tra poco te ne devi andare?- le chiese, maledicendosi per aver perso tempo in camera e per non riuscire a chiederle quello che vorrebbe

-se non vuoi che pernotti qui…direi di sì!- ammise sorridendo

-a dormire insieme, siamo collaudati!- disse di punto in bianco facendole andare di traverso la bevanda

-non posso negarlo- stette al gioco quando il primo messaggio arrivò preoccupandola

-è ora?- chiese lui dispiaciuto

-temo di sì, se voglio arrivare viva alla maturità…- spiegò triste mentre lo squillare del cellulare le mise fretta e cominciò ad alzarsi dalla sedia

-ti accompagno- si alzò mestamente pure lui e si diressero verso la porta e lui non era ancora riuscito a chiederle quello che voleva

-vabè ciao, ci vediamo domattina!- lo stava salutando come se dovesse andare al patibolo

-aspetta!- le urlò quando era già al cancello, pronta a salire sul motorino -devo chiederti una cosa!- aggiunse una volta raggiunta

-ti interessa Piergiorgio?- chiese, così come aveva fatto con l’amico

-chi?- lo guardò interrogativa non sapendo se mettersi a ridere o a piangere

-presente Piergiorgio, moro, belloccio, amante delle bionde!- si chiedeva perché dovesse sempre spiegare di chi parlasse

-ho capito chi intendi, non sono scema!- brontolò -non capisco la domanda?-

-semplicemente mi chiedevo se a te lui interessa, visto la serata che avete passato- spiegò il meglio possibile

-ah! No, non sono innamorata di Piergiorgio Barbieri- concluse leggermente scocciata mettendo in moto e partendo verso casa.

 

 

 

I due ragazzi in macchina avevano finito per fare un lunghissimo giro per la città, e quando ormai si era fatto buio, Tiziana aveva chiesto che la riaccompagnasse, arrivati ormai davanti al cancello, Piergiorgio fermò la macchina e si voltò sorridendole

-piaciuto?- le chiese

-da matti, rifacciamolo il prima possibile!- continuò sull’onda

-d’ora in poi potrei venirti a prendere quando usciamo- disse il ragazzo pensando di farle cosa gradita

-molto gentile, ma non vorrei essere d’intralcio a tue eventuali svolte erotiche della serata!- chiarì, non amava dipendere da nessuno, soprattutto da uno che poteva abbandonarla per una mutanda bionda

-giusto!- annuì con la testa

-perché non vuoi andare alla festa del nano unto?- provò nuovamente a tentare di convincerlo

-hai detto che non vieni!- mentì spudoratamente per farla ridere

-in effetti, la cosa ti ha fermato molto spesso!- lo prese in giro

-facciamo un patto, se vai tu, vengo pure io!- spiegò alla ragazza che non capiva -però andiamo con la mia bellissima macchina nuova!- continuò facendo pensare alla ragazza che per ogni cosa dovesse sempre esserci un però, in fondo quello non era poi così infattibile

-affare fatto!- gli diede la mano e lo salutò scendendo -grazie per il giro! La prof di matematica ringrazierà meno…ma, pazienza…- uscì e si diresse verso la porta di casa

-abbi fede!- le disse salutandola con un cenno della mano

 

Eleonora intanto stava tornando a casa basita, non aveva minimente fame, voleva chiamare Tiziana perché potesse aiutarla ad interpretare quel folle pomeriggio, e di fondo era triste.

Arrivò a casa che sua madre era già sul piede di guerra ma vedendola così abbattuta non cominciò neanche la filippica che si era tanto preparata, la ragazza volò praticamente in camera decisa a chiamare l’amica che tanto per cambiare aveva il cellulare staccato, maledicendola e ripromettendosi di urlarle contro appena possibile, scese nuovamente e andò in cucina dalla madre che le chiese il motivo di tutto quel buon umore.

Come risposta ricevette un ringhio dal quale estrapolò la parola “uomini” e decise di non fare più domande, ma la rispedì a cambiarsi per stare in casa.

Mentre Eleonora stava decidendo quale tuta mettersi coccolata dallo stereo ad altissimo volume, le parve di sentire la madre e qualche imprecazione, dopo aver abbassato, capì che la donna stava le urlando di andare a controllare chi aveva suonato e di stare attenta perché aveva sentito che c’erano i testimoni di Geova in giro e loro non avevano tempo da perdere.

Scese nuovamente le scale, pronta ad insultare chiunque fosse dall’altra parte del campanello, aprì la porta quasi scardinandola e guardò con odio, trovò dall’altra parte del cancello Giovanni che la guardava sorridendo, avrebbe voluto urlare anche a lui chiedendogli che cazzo avesse da sorridere ma, si limitò ad aprire e a sentire cos’altro volesse da lei.

-scusa ma, prima ho dimenticato una cosa- le stava dicendo mentre si avvicinava

-dimmi pure- rispose lei ancora alterata, pensando che se si era dimenticato di dirle che di lei non gliene fregava niente l’avrebbe ucciso e seppellito sotto le rose di sua madre, ma lui non parlò si avvicinò ancora, le prese il viso tra le mani e la baciò

Quando si staccarono, lei lo guardò sorridendo

-argomento interessante, possiamo approfondire?- chiese e Giovanni non se lo fece ripetere due volte

 

 

 

Buongiorno, e grazie ancora a tutti quelli che passano di qui leggendo e commentando ma anche solo leggendo…visti i tempi ristretti prima delle ferie…le mie…ho deciso di postare prima per potere finirla in tempo e non portare sta storia in vacanza con me…che già siamo in un certo numero!!!

 

 

Nicoletta2: tornata agli splendori di un tempo…ultimamente mi battevi un po’ la fiacca…colpa del vicino mutandato? Il mio personal maniac…ieri mi ha detto che la vita e breve (è un ottimista!) e che d’ora in poi farà tutto quello che gli va…tipo saltarmi addosso la prossima volta che mi vede…aiutoooooo!!! Tornando a noi…c’eri quasi, Giovanni, non ha infornato torte di mele ma se n’è stato rintanato in camera a fare non so bene cosa…e non voglio saperlo.

E detto tra noi Dan mi sta un po’ scassando…ma, sono testona e lo finirò!!! Baci

 

 

Lily D G: bene, grazie di essere passata da queste parti….io aspetto con la mia amica ansia il 4 settembre per andare al concerto di Ligabue!!! Grazie ancora e speriamo di risentirci

 

 

SweetCherry: grazie, Pier…me le faccio tutte…Barbieri è un po’ gelosetto ma ancora non sa bene il perché…i tempi non sono ancora maturi….

 

 

Chiara84: esatto! Vedo che il quadretto ti è abbastanza chiaro! Ciao e grazie

 

 

4lb1c0cc4: ma grazie….Pier…geloso…Barbieri è caruccio, lo so!!!

 

 

Freeze: sarà che anche io sono sempre stata sprovvista di moretto premuroso che…ti capisco! Sono momenti difficili…

Hai ragione, c’è stato un po’ di caos e me ne scuso, sarà il caldo??? A qualcuno o qualcosa dovrò pur dare la colpa!! Grazie e al prossimo

 

 

Anime xx: grazie mille e mi scuso, starò più attenta promesso!!! Appena posto vado a farmi un giro dalle tue parti…grazie e ciao

 

 

Mary94: e vedrei che ripetizioni!!! Il mio aiutante del liceo (facevo pena in mate e ancora, nonostante siano passati secoli,  mi chiedo perché abbia scelto lo scientifico!!!) era di una bruttezza epica…e sono altamente invidiosa di Tiziana! Eleonora e Giovanni si sono dati una scossa…leggera! Anna era troppo piccola per Pier…porco! Grazie di tutto e al prossimo baci!

 

Le finte scioperate: Pier geloso per il momento si placherà! Ma per il futuro…chissà! Bulma e il biondino faranno un passettino in avanti…ma sono lenti come la messa cantata!!! Le fantasriceh sisters…non sono state accantonate…malfidate!!!

Pier…prof …Barbieri sarà uno spasso…e si bisognerà proprio mandarcelo a forza a spiegare mate alla povera tizzi…(no comment sul mio passato liceale in quella materia!! Mia madre ancora ha gli incubi dei miei compiti!!), ma vi toccherà aspettare il prossimo capitolo..

La macchina è uscita azzurra perché l’altra sera in giro con la mia fida amichetta michi abbiamo incrociato ed inseguito (non ditelo in giro) un tizio bellissimo su una mini di quel colore…

Bacioni squinzie

 

 

 

SCD71001: la povera Eleonora arriverà sfinita a fine giornata…ma ancora viva! Pier…sono tonto a volte…Barbieri non capisce proprio un accidente…e prima che apra gli occhi…mettiamoci comodi!! Un bacio

  
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