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Autore: keska    16/06/2010    45 recensioni
Tranquilli è a LIETO FINE!
«Perché… anche la pioggia, sai» singhiozzai «anche la pioggia tocca il mio corpo,
e scivola via, non lascia traccia… non… non lascia nessuna traccia. L’unico a lasciare una traccia sei stato tu Edward…
sono tua, sono solo tua e lo sono sempre stata…».

Fan fiction ANTI-JACOB!
E se Jacob, ricevuto l’invito di nozze non avesse avuto la stessa reazione? Se non fosse fuggito? Come si sarebbe comportato poi Edward?
Storia ambientata dopo Eclipse. Lupacchiotte, siete state avvisate, non uccidetemi poi…
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Eclipse, Breaking Dawn
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'CULLEN'S LOVE ' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Sbattei le palpebre, cacciando un respiro fra i denti copertina


Sbattei le palpebre, cacciando un respiro fra i denti. «Edward» mormorai, e immediatamente si voltò verso di me, preoccupato. «Non… mi sento bene…» farfugliai, prima di crollare su me stessa.

Lasciò andare l’ombrello, afferrandomi con entrambe le mani. «Bella!» gridò allarmato, vedendo le forze abbandonarmi completamente.

Per secoli e millenni gli uomini hanno tentato di comprendere cosa davvero sia l’uomo in grado di conoscere. Gli ultimi di una lunga serie sono empirismo, razionalismo, necessità del mondo fenomenico, idealismo, relativismo. Il punto, per l’uomo, è sempre stato questo, in fondo. Cosa ci è dato conoscere? Cosa, invece, è solo illusione dei sensi, tanto vivida da apparire reale?

«Bella, amore, rispondimi, ti prego!».

Le sue mani mi scossero, e fui certa, sopra ogni cosa, che fossero proprio le sue. Su quello non mi sarei mai potuta ingannare.

Ma sulla pioggia che m’inondava il viso, appiccicando fredda capelli e nastrini sulla fronte? E sul cielo chiaro, coperto da nubi sporche? Sulla voce della donna che urlò, allarmata «Chiamate un medico!», o sullo spiazzo, verde smeraldo, che mi circondava?

Cosa potevo dire, su quello? Avevo forse la certezza che fossero reali?

Perché quando i miei occhi furono costretti da aprirsi, sotto il pungolo dei deboli colpetti sulla guancia, un diverso fotogramma, per quanto simile, eppure reale e passato, mi apparve davanti al viso.

«Bella!» mi chiamò qualcun altro, e per quanto distinsi quella voce come quella di Carlisle, certamente, non potei fare a meno di sentirne l’eco sovrapposto.

Edward mi scostò i capelli, che dovevano essere bagnati, dal viso, chiamandomi a sé. Eppure, un istante dopo, i miei capelli non mi parvero affatto bagnati.

E la sua voce preoccupata mi chiamava, insieme a quella di Carlisle, e qualcuno mi tirava dei colpetti sul viso, come pure qualcun altro mi scuoteva.

Ma perché il cielo mi parve molto più scuro, e circondato da grandissime conifere? E perché abiti, circostanze, suoni, persino la stessa percezione sensoriale di me stessa, cambiarono?

«Che cos’ha, Carlisle? Che cos’ha?» chiese Edward angosciato, stringendomi più forte fra le braccia. I suoi capelli bronzei dovevano essere scuriti dalla pioggia, eppure, mi apparvero chiari e scintillanti.

Scossi il capo, velocemente, cercando di metter fine alla confusione, padrona della mia mente.

E sentii un corvo, spaventato, gracchiare dal suo trespolo, su un albero.

E fu così, esattamente come ci si risveglia da un sogno, che capii dove mi trovassi e cosa stesse accadendo, distinguendo la realtà dall’immaginazione.

Gemetti, sentendo il corpo e la pelle bruciare, il respiro bloccarsi in gola e uscire come un affanno.

Edward mi scrutò, ansioso. «Bella, amore, cos’hai?».

Alle mie orecchie giunse un altro rantolo, perfettamente speculare al mio, ma di un corpo che giaceva a metri di distanza, dal timbro cupo.

«Che cosa sta succedendo?» gridò Edward, mentre lo fissavo attonita, incapace di proferir parola.

«Isabella, mi senti? Non risponde agli stimoli…» constatò il professore, in piedi fra me e la creatura, al centro dello spiazzo che avevo creato con lo scudo della bambina.

Di un giorno la mia mente aveva viaggiato. Ma il tempo si era fermato in quello spiazzo, proprio lì, dove avevo scagliato lontano Jacob, perdendo i sensi.

Insieme al consueto e immenso dolore alla testa sentii una fitta insostenibile al petto, e mi piegai in avanti, urlando. Il medesimo urlo provenne dal suo corpo.

Edward, attonito, mi fissò, sofferente, voltandosi poi a ringhiare verso Jacob.

«Perché, perché sei tornato?!» urlò rabbioso. Poche volte l’avevo visto così… così… così vampiro. Annaspai. «Te ne sei andato, prendendoti tutti quello che avevo! Hai distrutto, nell’anima, il bene che avevo più caro! E quando, finalmente» girdò, tremando e stringendomi con più forza «riesco a rimettere insieme ciò che avevi ucciso, e la mia vita viene premiata da un miracolo… tu decidi di strapparmela ancora una volta via» urlò, rabbioso e angosciato.

Annaspai, e per un attimo allentò la mano sulla mia schiena, come se volesse lasciarmi.

«Mai!» ringhiò, cupo.

«No, Edward, sta fermo!» lo fermò il professore, prima che potesse finirlo. «Tieni tua moglie fra le braccia, e proteggila. Siamo nelle sue mani, adesso. La mia arma è andata distrutta, e nessuno di voi può ucciderlo. É lei, che lo deve fare».

Annaspai, ricercando la sguardo del mio amore. Mi sentivo comprimere il fiato, e la mia fronte era madida di sudore. Nella mia testa c’erano mille aghi. Mi lamentai ancora, provando a piegarmi su me stessa. Le mani forti di Carlisle mi bloccarono, ma non avvenne lo stesso per Jacob, che si piegò, ringhiando.

I miei occhi erano appannati, e le immagini ruotavano asimmetricamente, ma riuscii a distinguere le figure di Emmett, Rosalie e Jasper, accanto al corpo di Jacob. Tutti gli altri erano vicini a me.

Muovevo la testa, per quanto mi fosse possibile, e gli occhi di Philip trovarono i miei, carichi di mal celata apprensione. «I loro spiriti sono entrati in contatto, prima, con l’uso dello scudo. Stanno lottando entrambi fra la vita e la morte. Uno dei due sopravvivrà, Jacob o…».

Singhiozzai, dolorante.

La fronte di Edward si appiattì. «La bambina».

Urlai, contorcendomi, quando il peso al petto si trasformò in dolore.

«Non solo Isabella sta riproducendo quello che succede alla piccola» fece Philip, accorato. «Sta lottando anche lei».

Avrei voluto esprimere la disperazione, l’angoscia per la bambina, il terrore, per la mia e la sua vita, ma non ci riuscivo. Perché il dolore mi stava annientando.

«Bella, calmati. Stringi i denti, siamo tutti qui» la voce gentile e accorata di Alice mi raggiunse. Lei sapeva cosa stavo passando. Così simile a quello che aveva provato lei.

Mi lamentai, urlando, scuotendo la testa, pervasa da spasmi convulsi.

«Amore, amore, sta tranquilla, sta calma…» Neppure la voce di Edward riusciva in qualche modo a darmi sollievo. Perché lottavo col fiato per riuscire a respirare, perché un dolore acutissimo mi stava squarciando il petto.

«Il cuore!» strillai, senza riuscire, per un istante, a vedere nulla che non fosse rosso.

«…Fa qualcosa, ti prego Carlisle, fa qualcosa…».

«…Non posso fare niente, Edward, il suo cuore non ha niente!».

Gridai ancora, con tutta la forza che avevo nei polmoni. Quando riaprii le palpebre, serrate per il dolore, vidi lo sguardo disperato di Edward.

Sentii la voce del professore, alle sue spalle. «Non credo potrai trovare qualcosa adesso! Bisogna solo aspettare, sperando che riesca a sopravvivere a…».

«No!» gridò, e i suoi lineamenti s’indurirono d’un colpo. «Come pensa che possa aspettare e vedere mia figlia e mia moglie morire fra le mie braccia, mentre urla di dolore?» ringhiò «se l’è dimenticato cos’era per lei?!» gridò, sofferente.

Il silenzio aleggiò nello spiazzo, finché sia io che Jacob non ci ritrovammo nuovamente a urlare, poco dopo esserci ripresi dai rantoli.

«Amore, sono qui, sono qui» mi chiamò Edward, stringendomi a sé e cullandomi convulsamente.

Avevo gli occhi spalancati, e il respiro mi usciva interrotto, come ansiti e rantoli. Mi sentivo così male che non riuscivo a trovare un modo per ragionare e vincere il terrore che mi attanagliava.

«É caldissima» sibilò Edward, preoccupato. «Carlisle…» mormorò querulo, angosciato.

«Tienila stretta a te, povero tesoro» sussurrò Esme, sfilandomi le scarpe e i calzini e raffreddandomi le caviglie, fermando il loro movimento inconsulto.

«Perché non ammazziamo il cane?» la voce tagliente di Rosalie mi arrivò alle orecchie.

«Perché non potete!» sputò Philip.

Sentii dei ringhi furiosi. «Rosalie, calmati» le intimò la voce di Emmett.

Disperata, provai a sollevare le braccia, accarezzare il viso di Edward, forse per l’ultima volta. Ma erano morte e abbandonate accanto al mio corpo, senza forze. Provai a sentire mia figlia, ma qualcosa bloccava ogni contatto con lei.

Lui lesse nei miei occhi la mia disperazione e mi prese una mano fra le sue, baciandola. Poi la portò alla mia pancia, stringendola con le sue dita.

Strinsi con tutta la mia forza la mano sul pancione. «Edward…» biascicai senza forze «mi sento morire…». Le labbra mi tremavano, mentre pronunciavo le parole.

«No, no, shh, non ti preoccupare» mormorò, continuando disperatamente a cullarmi. «Ci sono io qui con te, non ti lascio. E nemmeno tu mi lasci, vedrai, ora passa tutto, ora troviamo un modo per…».

Tremavo, fra le sua braccia, animata da scosse simili a piccole convulsioni. «Ed…ward…» gemetti.

«Ti amo, Bella, ti amo» sussurrò baciandomi le guance. «Non mi lasciare amore! Ti supplico!».

«Si…» farfugliai in un sospiro. «Si… ti amo…» singhiozzai, prima di stringere i denti e urlare per un dolore che mai avrei creduto poter provare.

 

Edward

 

Pensavo di aver visto di tutto, ormai, nella mia lunga esistenza. Ma ero un vampiro, e come tale non potevo pretendere che il mondo fosse tanto benevolo con me da non stupirmi ancora.

Bella, il viso pallido, le labbra esangui aperte per cacciare quell’ultimo urlo, si contorceva fra le mie braccia.

Fui pervaso dal terrore, mentre la voce le moriva in gola in un sibilo. Le sue palpebre spalancate si abbassarono lentamente, la bocca si chiuse.

Stavo perdendo i miei due amori più grandi. Il filo del mio destino si era incrinato spaventosamente, sotto il suono delle urla di dolore di mia moglie, più taglienti di qualsiasi dente di vampiro. Stavo perdendo la mia anima e me stesso.

Quasi la mia mente non registrò i miei gesti istintivi, mentre la scuotevo tentando di farla ritornare in sé, di far passare quel respiro intrappolato.

Le sue iridi spente mi fissavano ancora, assenti, morte. Ed era così che mi sentivo, morto.

Non respira. Il pensiero mi raggelò.

Mi voltai terrorizzato verso mio padre, che mi rispose con un’occhiata seria, fredda. Mi fece posare quanto di più prezioso avessi, mia moglie e mia figlia, sul terriccio umido. Posò una mano sul diaframma, appena sopra il pancione.

Non respira.

Il tempo si fermò per pochi millesimi di secondo. Mi voltai, registrando mio malgrado in quei pochissimi frammenti di istanti, tutti gli infinitesimi dettagli degli alberi, della foglie, dei rami, finché non fissai, pieno di terrore e angoscia, il corpo informe alle mie spalle, ponendomi la domanda che mi stava risuonando in testa come un eco sorda: era vivo?

Non un suo pensiero proveniva da lui. Non un pensiero era mai provenuto da quella creatura che sentivo di odiare nel più profondo dell’anima, così intensamente da far male e risvegliare tutta la mia natura più crudele. I miei occhi si concentrarono sul suo torace, per captarne un movimento. Il battito fangoso del cuore.

E tutto riaccelerò, nello stesso lasso di tempo in cui si era bloccato.

«Ahh…» il debole gemito della mia Bella, insieme ad un seppur minimo impulso proveniente dalla mente dalla piccola, mi fece immediatamente voltare nella loro direzione.

Non c’era alcun battito, in quella creatura. La lotta era finita, la mia bambina aveva vinto.

«É tutto finito» sussurrai, stentando io stesso a credere alle mie parole. La mia bocca era vicino al suo orecchio, e mi ricordai di utilizzare un volume tale da essere udibile alle sue orecchie umane. «É tutto finito amore mio, è tutto finito…» dissi, e non potei nascondere il sorriso spontaneo che era sorto sulle mie labbra.

Fu come liberarsi da un peso orribile. Essere arrivato su un ciglio di un burrone, guardare il vuoto sotto i piedi, e ritornare indietro, al sicuro, ancora preda delle vertigini.

«Edward…» mi chiamò debolmente, senza fiato «Lui… lui è…».

Fui sorpreso di sentire, nei pensieri di Alice e Jasper, che Philip si stava avvicinando alla creatura, intimando ai vampiri di non fare lo stesso. Trattenni il fiato, colpito dalla sua audacia. Si abbassò, posando due dita sulla carotide. «Morto».

Cacciai un seppur inutile sospiro di sollievo. «É finita Bella, è finita. É morto, per sempre» la rassicurai, velocemente, sentendo la mia voce ritornare melliflua e rassicurante, piena d’emozione.

Le sue palpebre tremolarono. «Per sempre…» soffiò, prima che i suoi occhi si rovesciassero all’indietro. Svenne fra le mie braccia.

Carlisle fu rapido e risoluto. «Jasper, Alice, Emmett. Occupatevi di lui, ma fate attenzione. Rosalie, vieni con noi. Esme, porta Philip. Io vado con loro» mio padre osservò attento Bella per alcuni istanti. «Portiamola in casa, Edward».

Annuii, senza smettere di osservarla, sollevandola fra le mie braccia con delicatezza. Ricordavo la sua espressione felice, risposta della mia, euforica, che avevo quando correvo alla mia velocità sovrumana. Avevo un motivo in più per concedermi di essere, nel più profondo, estatico. Il suo corpo morbido e delicato, protezione di uno ancor più piccolo e fragile, fra le mie braccia.

«Mettila sul letto» fece velocemente Carlisle, sollevando le lenzuola, «bisogna toglierle i vestiti e provare a farle abbassare la temperatura».

L’adagiai con delicatezza sul materasso, accompagnandole la testa sul cuscino. Resisti solo un altro po’, amore mio. Le sfilai i pantaloni e la maglietta, rivelando il ventre gonfio. Le presi i polsi fra le mie mani. Le baciai la fronte bollente, attento a determinare una temperatura. Quaranta gradi, forse?

«Quaranta e due» pensò più precisamente mio padre, procedendo ad una rapida visita, aiutato da Rosalie.

Bella si agitava, calda, paonazza, sotto le mie mani. Quando mi ero reso conto di quello che stava accedendo, arrivato nello spiazzo, era anche subito stato chiaro come mi sarei dovuto comportare. Malgrado tutto, malgrado faticassi a fidarmi ancora di quell’uomo, sapevo che avrei dovuto fare come diceva Philip. Trattenerlo per dargli modo di ucciderlo.

Chi si sarebbe mai aspettato di vedere proprio mia figlia come nostra unica speranza, quando pensavo che la mia vita sarebbe andata persa insieme alla sua? Un attimo prima che Jacob compisse l’empietà, aveva usato il suo potere, stordendolo.

Eppure, simile angoscia provai quando mia moglie cadde senza forze in mezzo al prato. Ben maggiore, quando, pochi minuti dopo, cominciò a urlare di dolore.

«Salvo la temperatura alta non ha niente, la bambina dovrebbe stare bene» rassicurò tutti Carlisle, appena fuori dalla stanza. Aveva un tono di voce abbastanza basso da non disturbare il sonno di Bella, abbastanza alto per farsi udire da ogni ascoltatore. «Aspettiamo che la febbre si abbassi…».

Mia moglie gemette, scuotendo il capo. La mia mano si stava riscaldando sulla sua fronte. Posai una guancia. «Esme, potresti portare un po’ di ghiaccio?» sussurrai velocemente.

Passò tutta la notte con la febbre alta, senza svegliarsi. Parlò molto nel sono, tra i deliri della febbre, agitandosi fra le lenzuola. Sentivo un peso al petto vedendola così, ma aveva bisogno che mi dedicassi a lei, adesso.

Mormorai un melodia, tentando di rassicurarla, cambiando il panno umido sulla sua fronte.

«Edward» sussurrò.

Lasciai cadere la pezza nella bacinella e mi voltai verso di lei. I suoi occhi grandi, lucidi, mi fissavano smarriti.

Sorrisi, solo per il piacere di rassicurarla. «Va tutto bene Bella, è tutto finito» mormorai cauto.

Il suo respiro sussultò nel suo petto, e provò a sollevarsi, agitata. «Il professore, dov’è Philip?! Cosa è successo? Dov’è Jacob, è fuggito?» sussultò, spalancando gli occhi «la bambina» fece querula, portandosi una mano al ventre. «La bambina…» singhiozzò, accarezzandosi la pancia.

La presi fra le braccia prima che ricadesse fra i cuscini, preoccupato dalla sua reazione. La strinsi a me, cullandola. «Va tutto bene amore, te lo giuro. Va tutto bene…». Accompagnai con una mano la sua testa sul mio petto.

Singhiozzò. «Phi-Philip era morto e… Jacob era andato via» disse, respirando a fatica «e… e… la nostra bambina…» le sue parole affogarono nel pianto.

Le presi il mento fra le mani, provando a comprendere le sue parole. «Amore, te lo giuro. Era solo un sogno, un brutto sogno. É passato…» dissi, e cercai di imprimere tutta la mia dolcezza nella parole.

I suoi singhiozzi parvero scemare. «Era un sogno» bisbigliò, come se lo stesse ricordando, prendendone coscienza.

«Hai la febbre alta, deliravi. Non ti preoccupare, non era reale…».

«No» biascicò stanca. «Non l’ho sognato adesso. Prima…» sussurrò «quando… ero nello spiazzo, dopo aver usato il potere della bambina. Ho visto… cose orribili…».

Mi stupii della sua memoria, e malgrado la mia curiosità mi stesse rodendo, per capire cosa, di preciso, avesse visto, non osai chiederlo, vedendo quanto la cosa la turbasse.

Prese fiato in modo ansioso, poi si aggrappò alle mie spalle, e mi spaventai, pensando che stesse avendo un’altra crisi. Ma lei mi strinse il collo, i capelli, sollevandosi quanto più possibile e incollando avidamente e febbrilmente le labbra alle mie.

«Ho visto la nostra vita distruggesi Edward… Tutto distruggesi…» singhiozzò, disperata.

La baciai ancora, preoccupato, ansioso di consolarla. Lo so, avrei voluto dirle, l’ho vista anch’io. É stato atroce. Il ritorno di Jacob. La minaccia agli affetti più cari. Tutti ciò che avevo gelosamente costruito e ricostruito, con i cocci che mi aveva lasciato di mia moglie…

Tentai di asciugarle le lacrime sulle guance, e posai una mano sul suo ventre gonfio, consapevole che se fossi riuscito a rassicurare la piccola avrei ottenuto lo stesso con lei. Ero terrorizzato dall’idea che quell’incontro potesse averla distrutta ancora. Non l’averi sopportato, sarei impazzito di dolore.

Singhiozzò, stringendosi la pancia. «Giura che non tornerà più» biascicò fra le lacrime.

La fissai serio, addolorato, prendendole il mento fra le mani. «Te lo giuro. La… bambina. L’ha allontanato per sempre…».

I suoi occhi si strinsero, per l’angoscia e il dolore. «É così piccola» farfugliò. «Come può… povera piccola… la nostra bambina… come può Edward, come può?!» mormorò disperata.

Sospirai, addolorato. Non sapevo che risponderle. Pensare che mia figlia fosse entrata in contatto con quell’essere. Pensare che fosse stata lei a… eliminarlo. Avevo paura, e pensavo alle ripercussioni che tutto questo avrebbe potuto avere su di lei. Come poteva una bambina non ancora nata aver vissuto questo orrore?

Accarezzai la guancia di mia moglie, con dolcezza. «Lei ha la sua mamma» le dissi, prendendo la sua mano, e posandola sul suo pancione. «E il suo papà» mormorai, ripetendo le stesse parole che lei stessa mi aveva detto il giorno precedente, quando tutto era perfetto.

Tremò, abbassando gli occhi umidi. Era attonita, spaventata. Non riusciva ancora a capacitarsi di quello che era successo. Chi poteva?

La strinsi fra le braccia, baciandole i capelli. «Hai paura?».

Le sue lacrime si fecero più dense, i suoi respiri più smorzati. Mi spaventai terribilmente. Cosa mai potevo averle detto? Non feci in tempo a capire, incollò nuovamente le labbra alle mie, baciandomi. Non dissi più nulla, la cullai e rassicurai finché non si calmò.

«Preferisco averne» mormorò a voce bassissima, esausta, sul mio collo.

Non riuscii a chiederle il senso delle sua parole, che era già addormentata. In seguito, dissimulò tutto, negando la sua risposta. Preferii non insistere, per non turbarla ulteriormente, tuttavia non potei fare a meno di intuire che fosse qualcosa attinente a quello che aveva visto nel suo lungo e tormentato sogno.

Il professore le spiegò quello che era successo. Quando la bambina aveva usato il suo potere, aveva esteso la sua essenza fino a Jacob. E malgrado ora avesse un corpo, era quanto di più simile ci fosse allo spirito. Così, erano entrati in contatto, innescando una lotta fra la vita e la morte.

Era naturale, aveva detto, che la bambina inviasse a Bella sensazioni tali da farle vedere ciò che aveva visto. Cose orribili.

Mi aveva chiesto, malgrado la febbre non fosse ancora passata, di portarla un po’ nel soggiorno per parlare con gli altri. Voleva sapere, far luce su quello che ancora, a tutti noi, appariva troppo irreale, e io non me la sentivo di farla rimanere troppo sola a rimuginare. Non osavo neppure immaginare quello che lo stress di quei giorni poteva aver portato all’andamento della gravidanza. Carlisle diceva che sembrava essere tutto apposto, ma appena tornati a casa, appena fosse stata meglio, avremmo fatto dei controlli, sicuramente.

Bella sospirò, posando la fronte sul mio petto in cerca di sollievo. «É ancora tutto molto assurdo» farfugliò. «Mi fa male la testa».

«Tesoro, forse…» cominciai preoccupato, ma m’interruppe.

«No» si lamentò. «Alice» mormorò, indicando il bicchiere d’acqua posato sul tavolino davanti al divano. Più mani si tesero contemporaneamente per passarglielo. Arrossì, prendendolo dalle mani della sorella. «Grazie».

Posai una mano sulla sua fronte e sospirai, sentendola ancora così calda. «Com’è possibile?» sibilai amareggiato, una volume non udibile dalle sue orecchie umane.

Carlisle mi lanciò un’occhiata. «Edward, non è stato facile per lei. Non sembra affatto che le cose che ha visto siano state piacevoli. Il corpo umano non è una macchina perfetta, dalle tempo…».

«Quello che sta dicendo Philip» fece Jasper, con tono diffidente «potrebbe essere la causa della febbre? Questo… “incontro fra gli spiriti”?».

Tutti noi eravamo poco fiduciosi nei confronti del professore, dopo aver scoperto quello che ci aveva tenuto nascosto. Ed ero estremamente ed intimamente curioso di scoprire come l’avrebbe presa Bella, che ancora non aveva in alcun modo manifestato le sue inclinazioni in tal senso.

Il professore restituì l’occhiataccia. «Hanno tentato vicendevolmente di annullarsi, e non solo sul piano psichico. Ciascuno ha scatenato ciò che più avrebbe potuto indebolire l’altro. Il mostro» come di consueto aveva preso a chiamarlo «l’ha fatto con il calore, indirettamente con il sogno di Bella. La bambina… chissà… bisognerebbe chiederglielo…» fece sarcastico.

Bella tremò. L’idea che nostra figlia e quell’essere fossero entrati in contatto le piaceva quanto piaceva a me.

«E quando le passerà?» chiese preoccupata Esme.

«Non lo so! ma chi volete che sia, un indovino?!» sbottò.

Ringhiai e prima che potessi dire qualsiasi cosa, lasciando mia moglie sola sul divano e facendole assistere ad uno spettacolo che certamente non le sarebbe piaciuto, intervenne Rosalie.

Si alzò dalla sua poltrona, incedendo minacciosamente verso di lui. «Senta, lei. Ci ha tenuto nascoste fin troppe cose. Ora. Non mi interessa per niente se alla fine di tutto questo dovrò aggiungere un'altra unità al numero di uomini che ho ucciso», fece, puntandogli minacciosamente un dito contro «ma adesso ci dice tutto quello che sa, oppure…».

«Rosalie» la richiamò Carlisle.

Prima che mi sorella potesse riprendere la sua arringa, la voce debole e fioca di mia moglie la interruppe. «Perché non me l’ha detto?» chiese, e pensai che la sua voce fosse molto più delusa che arrabbiata. «Pensavo di avere il diritto di saperlo…».

Il professore la guardò, scrutandola. M’irrigidì, quando sentii nei suoi pensieri quanto temesse di aver perso la fiducia di Bella. «Perché non volevo che avessi una vita come la mia. Persa alla ricerca di qualcosa. Perché non avevo niente da perdere» prese un respiro, e distolse lo sguardo, amareggiato per essersi dovuto esporre così tanto di fronte ai vampiri. «E sareste morti tutti nel tentativo di ucciderlo, e a te, Isabella, non avrebbe fatto piacere».

«Perché dice così?» incalzò Jasper, «perché ci ha detto che il suo sangue ci avrebbe ucciso?».

Il professore abbassò il capo per un istante. «Cos’era lui? Ci avete pensato? L’incarnazione della sua anima. Da cos’era costituita la sua anima, se non dall’odio per voi?!» la sollevò in un cenno secco «l’ambrosia di cui vi nutrite vi avrebbe portato la morte. Semplice…».

Mia moglie tremò leggermente fra le mie mani, sforzandosi di non darlo a vedere. Gli occhi di Philip tornarono su di lei. «Sarei riuscito ad ucciderlo molto tempo fa, se…», tossì, «Se non fosse per questo».

«Mi deve dire come ha fatto, allora» incalzò Bella, decisa. Mi voltai a guardarla. I suoi occhi bruciavano di determinazione.

«A fare cosa?» chiese il professore, ma anche il suo sguardo era fermo e serio.

Lei fece un cenno col capo. «Il suo corpo. Prima. Sembrava diverso. Sembrava guarito… Mi deve dire come ha fatto».

Rimasi fermo, meravigliato, ad osservarla. Se ne era accorta anche lei? Era così evidente anche per degli occhi umani?

No. Avevo sempre sostenuto che le sua qualità e virtù andassero oltre i confini umani.

Il professore batté le palpebre, rilassandosi sullo schienale. Sospirò, fissando sempre la mia Bella negli occhi. Poi estrasse la sua fiaschetta argentata per alcolici e la posò sul tavolino fra di noi, ritirandosi a sedere.

Bella ruppe la sua immobilità, fissandola confusa.

«Cos’è?» domandò Alice.

«Aprila» m’invitò il professore con i suoi pensieri. I pochi che mi concedeva udire.

La presi fra le dita, valutandone immediatamente il peso. Il liquido contenuto era molto poco, eppure doveva essere più denso dell’alcool o dell’acqua. Lanciai un’occhiata breve e fugace a tutti vampiri in attesa, per ultimo a mia moglie, che mi fissava attenta.

Svitai il tappo e la prima cosa di cui mi accorsi fu l’odore.

Così nuovo eppure così familiare…

 

 

 

Ciao a tutti! Sono stata breve, vero?

Forse per farmi perdonare di avervi sì sconvolte. Mi spiace. Sinceramente… no, sinceramente no. Ma mi spiace ^^

Spero cha sia stato tutto comprensibile e che non sia risultato troppo folle. *paura*

 

Volevo farvi dare un’occhiata a quello che sarebbe stato se anche solo una cosa fosse andata storta. Naturalmente, ciò che non è, ha ripercussioni su ciò che è.

E, naturalmente, non è finita qui. ^^

Cioè, Jacob non tornerà più, ma non è finita qui. Fidatevi stavolta. :P

 

Spero che abbiate gradito la presenza di Edward. Questo capitolo è stato diviso a metà (nella mia mente era un unico), e la seconda parte continuerà a chiarire misteri.

Se qualcosa non è chiara, dite pure.

 

Un grazie alla mia titolatonos inventa titoli. :P --> Camilla. *clap clap* [titoli eccellenti u.u (lo so che ti sfrutto *^*) :P - ma tu trovi sempre “l’essenza”]

 

Bene. Come al solito, il mio twitter non è cambiato --> @Keska92. E il blog qui sotto vi aspetta sempre. ^^

 

Grazie infinite per tutto il sostegno che mi date! Grazie *.*

 

(fatto da Elena- Lena89)

 

«--BLoG!!!--»

 

www.occhidate.splinder.com

 

Edit. 21.00

 

Notate nello scorso capitolo, il 67, la duplice presenza del corvo.

Appena dopo che Bella usa i poteri della bambina:

 

Ansimai, lasciando che ai miei sensi arrivarono le più futili percezioni. Il tempo rallentò nella mia mente, scandito dallo svolazzare di un paio d’ali nere; un corvo che, spaventato, volava da una albero al diametralmente opposto, gracchiando.

Il potere scaturito da dentro di me, mi aveva abbandonata, espandendosi all’esterno, lasciandomi incredibilmente… vuota.

Mentre il cerchio di alberi piegati, tutto intorno, sembrava incredibilmente ruotare, sentii le mie gambe cedere, e il pavimento ruvido e freddo mi venne dolorosamente incontro.

 

E in fine capitolo, quando nuovamente perde i sensi:

 

Sbattei le palpebre, cacciando un respiro fra i denti. «Edward» mormorai, e immediatamente si voltò verso di me, preoccupato. «Non… mi sento bene…» farfugliai, prima di crollare su me stessa.

Lasciò andare l’ombrello, afferrandomi con entrambe le mani. «Bella!» gridò allarmato, vedendo le forze abbandonarmi completamente.

E un corvo gracchiò, nella mia testa.

 

Ecco. Il corvo perché c’è due volte? Perché in realtà Bella sviene e si risveglia dopo pochi minuti, lì, nella radura.

Tutto quello che accade fra i due pezzi che vi ho riportato, era solo un sogno di Bella. Il professore non è mai morto. Jacob non è mai fuggito.

La bambina lancia lo scudo e Jacob perde i sensi insieme a Bella. Pochi minuti dopo si ritrova ad urlare.

Il corvo è un elemento stilistico per facilitare la comprensione di quello che è accaduto.

Quando Bella inizia a urlare, dall’inizio di questo capitolo in poi, è tutto realtà.

 

Non sono particolarmente gaia per questo edit, speravo tanto di essere stata più comprensibile.

 

ale03 e frafru, perdonatemi, vi risponderò quanto prima. Grazie infinite nel frattempo.

 

 

 

_Ara_Volturi_ Grazie!! ç.ç Oh cielo, così mi fai piangere! Non posso sopportare tutti questi complimenti in una volta, sei troppo buona con me! Spero di non farti piangere ancora troppo! ç.ç Grazie, grazie, grazie mille. *.*

NessieGiulia Ciao Giulia! Ti ringrazio infinitamente. Concordo per tutto quanto tu abbia detto contro quel cane. Non lo sopporto un po’ neanche io. Con questa storia del cane, la Meyer ci ha rovinato la perfetta storia d’amore, e ancor di più lo sta facendo Slade e la Rosemberg con Eclipse, che a quanto pare avrà come fulcro il triangolo che neppure esiste! Che rabbia. Ti assicuro che nei capitoli successivi al 9 Edward rimane sempre quanto di più romantico ci possa essere… Che ci posso fare? Sono fatta così… Grazie ancora.

italyvampires Grazie mille! Eh si, è proprio contro le lupacchiotte. ^^ Mi spiace, ma se vuoi puoi pensare che questo Jacob non ha niente a che fare con quello della Meyer, e considerarlo come se fosse un’altra persona. ^^ Grazie per i complimenti. :*

sivyb Grazie mille! É vero. Mi sento davvero particolarmente vicina ai capitoli più malinconici. Credo di scatenare tutta una parte di me più nascosta, e di dare tutto quello che ho al testo. Le mani scorrono da sole, ed è più facile scrivere tutto. :) Sono davvero contenta ed entusiasta che la mia storia ti piaccia. Grazie, se un grazie più bastare.

mazza Tesoro! Sono contenta. Per quanto certamente inizialmente le critiche possano non fare piacere, danno un’ottima spinta per migliorare, una volta dimenticata la delusione per le parole ricevute. Almeno, per me è inevitabile soffrire un po’, all’inizio. Però poi capisco sempre che ogni recensione, anche la più dura, sfacciata, e sincera, può farti migliorare. Direttamente, dandoti consigli, e forse ancor di più indirettamente, dandoti la spinta a fare meglio. Come non ringraziarti, dunque, ancora, di questa dolcissima recensione? Sei stata un angelo, come sempre. Scoprire la vera storia dietro i fazzoletti Tempo mi ha fatto tanto ridere! Io piango sul serio, però. Ho la lacrima facile forse, ma a volte le lacrime mi arrivano sotto il mento, e sul collo, e i singhiozzi mi scuotono così tanto che devo smettere di leggere. :) Facciamo giungere tutto all’apoteosi de “L’evento”?! Direi che c’è da aspettare ancora giusto un pochino. ;) Un grazie immenso. Sei sempre stata colei che mi ha supportato per più tempo, non abbandonandomi mai, in tutti questi 68 capitoli. Grazie. :*

Wind Eheh, no dai, niente zampino sadico! Per ora rimettiamo a posto i cocci di quello che ho rotto. Per poco, troppo poco, ovviamente. Hai ragione, il sapore della fine lo sento anch’io. Non è lontanissima… Spero di non esagerare, con il numero dei capitoli. :S Lo spero tanto. Perché come eventi siamo alla fine. ^^

manuelitas Cara, ti giuro, ci tengo tantissimo la vostra psiche! *.* Infatti, non potevo far morire il professore senza prima farlo ricongiungere con sua figlia, dovrei averlo promesso da qualche parte, quindi credo proprio che lo farò! Sono contenta che ti sia piaciuta quella frase. Bella chiede a Edward come si fa a respirare, perché è proprio quello che succede a me, quando sono triste o accade qualcosa di brutto. Sento la gola stringersi incredibilmente ed è proprio come se mi sentissi soffocare, come se non riuscissi più a respirare. :) Grazie per ogni singolo complimento, sei sempre troppo buona e generosa con me. Grazie.

Ros_Ros Eh, intatti! :P Su che non ti voglio morta, il corvo serviva solo come indizio per individuare il periodo di “sonno” e sogno di Bella. :) Non dovevate farvi impressionare così tanto! Ora sembra che tutto stia andando verso il lieto fine (sembra). Ma quello che scrivo non è mai come sembra! Ahahahah, si, sono troppo contorta, lo so. =.=

Lau_twilight  E proprio quando sembrava che tutto precipitasse e che non ci fosse più scampo… ci voleva un bel colpo di scena! Spero che non sia un colpo troppo colpo! In realtà, sto tremando ancora una volta di paura per quello che ho combinato. Volevo solo far vedere, al lettore a e Bella, come sarebbe potuta essere disastrosa la sua vita, se anche una singola cosa fosse andata storta. Sono contenta che il capitolo ti abbia emozionata così tanto! Non so perché, ma mi sento particolarmente vicina alle parti malinconiche, pur non essendo tale caratterialmente. Almeno credo. Ti ringrazio carissima per tutto. Sempre un immenso piacere leggere le tue recensioni. Ne sono lusingata.

Luna Renesmee Lilian Cullen Ciao Giorgia! Sono davvero contenta che ti sia piaciuto. Beh, la seppur momentanea dipartita del professore era necessaria. Insomma, tutti gli inizi portavano al fatto che sarebbe morto. Non potevo darvi questa delusione, facendolo rimanere in vita. u.u Fila il discorso, vero? Cielo. Questo capitolo non mi piace poi tanto. Avevo in mente di scriverlo con un bel po’ di pathos in più, mi dispiace che sia venuto appena così… Eppure adesso ho tanti tanti piccoli fili da riallacciare, distendere, e far chiarire. Ormai siamo arrivati alla fine de “la matassa”, e spero solo di riuscire a sciogliere al meglio gli ultimi nodi. Grazie tesoro, per tutto l’affetto, il supporto, e il sostegno. Grazie. :*

ledyang Ma dai, le zanzare mi perseguitano da una vita, quelle non valgono come vendetta. u.u Sta buona, oppure dovrò togliere anche il capitolo felice che ti ho promesso, e… è davvero felice, e mi dispiacerebbe mooolto, toglierlo! :P no dai, non sono così cattiva. Però lo sai, ti farò penare ancora un po’. *sadicainside* Muahahah

GiovaneStella Oh, grazie! Beh, lo so che il professore ti piace, e piace tanto anche a me, non lo potevo far morire così, senza essersi ricongiunto con la figlia. Eppure, Bella doveva essere consapevole di quello che sarebbe potuto accadere. Un’idea assurda, lo so, quella di allontanare la figlia. Sicuramente dettata da shock, e estremo atto di quello che Bella riteneva fosse coraggio. A volte, nella vita, è anche giusto essere egoisti per vivere felici. Che vita è altrimenti, se fatta solo di sacrificio? :)

grazianaarena Ohh! Che piacere vederti qui. Grazie mille. :) Beh, direi che questa storia si è trasformata man mano col tempo, mentre si trasformava anche il mio modo di scrivere, spero, spero, di essere un po’ migliorata. Nonostante questo, sono contenta che apprezzi alcuni dei miei primi capitoli. Sempre onorata. :)

Dreamerchan Ciao! Grazie mille. Si, in effetti è proprio come se, da un lato, quello fisico possiamo dire, Bella avesse una sorta di protezione da parte della bambina. Sul lato degli affetti, dei sentimenti, sul lato “mentale”, è proprio il contrario. É Bella che con il suo amore, insieme a quello di Bella, protegge la bambina, dandole anche la forza di fare quello che ha fatto. Spero che questo folle capitolo ti sia piaciuto. Con gratitudine, a presto.

patrizia 61 Grazie! *.* Beh, si, ho cercato di alleggerire in ogni modo la sua morte, anche se ovviamente ci sarebbe da fare tutta una riflessione morale sul fatto che la presenza di un proprio caro in quel momento possa veramente portare sollievo… magari, chissà, forse si. Purtroppo non si posso dare aiuti metaletterari, ma direi che la piccola se l’è cavata piuttosto bene! :P Grazie per tutti i meravigliosi complimenti! Grazie!

Struppi Nooo! Non astenerti, t’imploro! ç.ç Okay, dopotutto dovrei in un certo qual modo essermi fatta perdonare con questo capitolo! E nonostante vi abbia giocato un brutto tiro con lo scorso capitolo, con questo dovrei aver sistemato tutto, no?! :D Beh, lo spero ^^

Sognatrice85 Oh, cielo, grazie! Sento che scrivere situazioni tristi o malinconiche mi è più facile. Mi sento particolarmente vicina ai protagonisti in questi momenti, pur non essendo una persona triste o cupa… Sono contenta di ogni singola emozione che posso averti regalato, e ti ringrazio infinitamente per ogni singola parola che tu, mi hai regalato. Neppure io posso pensare a qualcuno che possa far del male a due persone come Edward e Bella… Forse, semplicemente, è l’egoismo di Jacob che lo acceca. Vorrebbe tutto quello che Edward ha per sé. É così, l’uomo è egoista per natura…

Nessie93 Mah, magari avevo paura per i risvolti che ci sarebbero stati in questo capitolo… Eppure, il professore non è morto alla fine, e Bella non ha più idee malsane… Eppure, sono spaventata proprio per questo, perché potreste uccidermi per avervi giocato questo brutto tiro… Grazie per tutti i complimenti, davvero. ^^

Lizzie95 Bene, vedi? Tutto sta virando verso un lieto fine (per ora). É vero, penso che ha volte l’amore di una madre possa portare a dei gesti estremi come questo, per esempio. Ma… sono anche giusti? A volte nella vita non bisogna anche essere un po’ egoisti? Boh, chi lo sa. Ora invero sono un po’ dispiaciuta di averti fatto soffrire tanto per la morte del professore. In fondo volevo solo far vedere a Bella e a voi ciò se sarebbe potuto essere se fosse accaduto il contrario, se Jacob avesse sconfitto loro. Tuttavia, non potevo neppure far morire il professore senza farlo ricongiungere veramente con la figlia, non trovi?! :) beh, grazie ancora, per tutti i complimenti. Mi fa davvero piacere ricevere le tue recensioni, una gioia per la mia mente. A presto carissima! Grazie.

mikvampire Stai scherzando vero, con la storia del topo morto?! Cielo, che schifo. Bene, io odio questo gran cagnaccio in maniera inestimabile, quindi, credo di aver perfettamente espresso e ribadito più volte il mio odio per lui… Grazie mille, per tutti i complimenti. Ora devo solo convincerti che è veramente morto, e di sicuro lo farò… Beh, dopo la respirazione bocca a bocca al topo morto non dovrebbe farti paura niente :) 

lisa76 Ciao! No, non sarebbe stata una cosa impensabile il parto prematuro, ma meglio evitare, per adesso… É ancora un po’ troppo presto, solo fine settimo mese. Spero che questo capitolo non sia stata una scelta troppo azzardata, e che sia stato più facile comprenderlo. Il corvo, ahimé, doveva avere proprio la funzione di far apparire il collegamento più semplice. Grazie davvero per la recensione.

silvia16595 Ma no, che non la faccio partorire in mezzo al cimitero cara. Hai ragione tu, non è il posto adatto. Ne troverò uno molto più adatto per il parto (non è vero, scherzo - lo so, sono crudele muahahah). Comunque, sono contenta che per un breve lasso di tempo ti sia dispiaciuto per il professore, per quanto breve, meglio di niente, no?! Spero che un po’ ti dispiaccia acora dopo questo e il prossimo capitolo. Grazie per tutti i complimenti Silvia, sono davvero tanto contenta di riceverli da te, di sapere che sto migliorando. Grazie. :*

bambolina9988 Ohh! Una lupacchiotta?! Non ti conviene venire allo scoperto qui, sono tutte team Edward fan sfegatate! Sei la prima team Jacob che incontro. Spiegami il tuo punto di vista, e chissà, magari proverò a capire. :) Si, ho scritto lieto fine e un lieto fine vi ho dato, con tanto di morte di Jacob. Non sono stata abbastanza esplicita? Lo sarò. ;) Grazie per tutto.

FUNNi Niente complimenti?! :O Sono sinceramente scandalizzata mia cara, ma come, non lo sai che predico bene e razzolo male? Eh u.u Non ti risparmiare la prossima volta, se ne senti l’esigenza :P beh, si, direi che il capitolo precedente è stato un po’ catastrofico, ma speravo davvero di aver raddrizzato il tiro con questo! Lilla! Si chiamerà davvero Lilla?! Ahahahah, ormai questo nome è inflazionato… E comunque, sappi che mi diverto, non io, ma qualcun altro che sta alle mie spalle :P a inventare titoli ingannevoli! Uahuahuah Grazie mille carissima, a parte scherzi. ;) Grazie. 

KatyCullen No, no, nessun film horror! Ahahahah, il corvo serviva per far capire, con la sua duplice presenza, il momento in cui Bella si sarebbe addormentata e quello in cui si sarebbe risvegliata… Tutto qui ^^ In effetti ho scelto il corvo perché è abbastanza inquietante… Grazie mille per tutti i complimenti! Vedrò che posso fare per non fare ancora del male a Bella!

Biaa Ahahah, sembra proprio che Edward abbia accolto il tuo appello! Ahahah, mi ha fatto morire dal ridere leggerlo, perché l’avevo già scritto. :P Sappilo, l’inanellarsi delle sventure di Bella non finirà mai! L’ho trovata io, ed è una catena circolare da percorrere all’infinito! :P Sono davvero, davvero, contenta che tu ti sia accorta della duplice presenza del corvo! In effetti, non era propriamente una scelta stilistica, non per il motivo che hai detto tu, ma forse sarebbe stato troppo pazzo indovinare quello che avevo in mente io! Kate, Kate… Direi che sarà ancora con noi indirettamente… Non ti preoccupare, nessuno allontanerà nessuno da nessuno, anzi! Guarda un po’ come si comporta Bella… Direi tutto il contrario, no?! Diciamo che è rinsavita. Grazie per la tua recensione, bella e divertente. A presto cara! ;)

LudoCullen96 Ohh! Esatto, il mio intento è proprio quello, scrivere l’incomprensibile e fare avverare l’incomprensibile, entrambe le cose. Beh, spero davvero che tutto questo non sia davvero troppo pazzo, e dammi un paio di capitoli di tempo per risistemare il tutto in vista del gran finale. Spero che tutto sia degno della vostra attenzione. :S Come al solito muoio di paura quando scrivo queste cose folli o pazze, prima o poi mi ci manderete, a quel paese. Grazie di tutto. ^^

KStewLover Oh, non ti preoccupare, anch’io sono stata impegnata con lo studio, ti capisco perfettamente. Beh, diciamo che la cosa che mi piace di più è descrivere le emozioni tristi e malinconiche, sono un po’ emo inside. Ahahah, no, vabbè, non esageriamo. Dunque, ho trovato questo espediente sia per lasciarmi andare con un po’ di buone e sane emozioni emo, sia per far vedere come sarebbe stata la vita se solo Jacob fosse sopravvissuto e la bambina no. Spero sia stato tutto di tuo gradimento! Un grazie immenso! 

mistica88 Ciao! Beh, gli sbocchi, magari, non si vedono, ma sono lì, da qualche parte, nascosti. ^^ Per esempio il corvo ripetuto due volte il capitolo, avrebbe quantomeno dovuto destare la vostra attenzione… Non è stato proprio come speravo, ma io ho la mente un po’ contorta, quindi ^^ Non credo che farò nascere la piccolina tanto presto, facciamo godere qualche altra settimana in santa pace, per così dire, alla povera Bella. Grazie di ogni complimento. A presto.

RenEsmee_Carlie_Cullen Ah beh, se si fosse dato fuoco da solo, direi che si sarebbero tolti di mezzo un bel problema mooolto velocemente. No, non facciamo partorire Bella troppo in fretta, per quello c’è tempo *si sfrega le mani* Spero di non averti fatta piangere anche in questo capitolo, e non posso fare a meno di ringraziarti per tutti i complimenti! Grazie!

ste87 Eh, adesso?! Ahahah… Beh, suvvia, sono stata fin troppo buona ^^

chi61 Ciao! Spero che quello che il convento passa sta volta non sia davvero troppo folle. Okay, è forse solo un tantino assurdo. Troppo assurdo, magari. Volevo solo veicolare il messaggio “ehi, guarda cosa sarebbe potuto accadere, guarda cosa avresti potuto perdere”. In ogni caso, per quanto riguarda la “scelta” di Bella di allontanare sua figlia, posso dire in primo luogo che non fosse una scelta propriamente razionale, visto che stava “sognando” e in un sogno di razionale c’è ben poco. In secondo luogo, la soluzione che è rimasta intrappolata nella mia testa era questa: la bambina affidata alle Amazzoni, al clan di Denali, meglio ancora, ai Volturi. Credi che Aro potrebbe mai far mettere in pericolo quello che diventerebbe il suo gioiello più prezioso? Ecco, questa è stata la mia idea. Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo, grazie per tutto.

titty88 Ahahahah, grazie a te! Ma che mi ringrazi?! ^^ E si, non sono contenta se non do la sua razione a Bella ^^ Un po’ sadica… :P

Ely_11 Grazie ancora! *.* Non puoi dire tutto questo di me, ti giuro che non lo reggo! Non posso ammettere di aver tirato un brutto colpo, perché in realtà ho risolto tutto… magari un colpo basso, per come l’ho fatto… :P Non ti preoccupare, non abbandoneranno la loro figliola… Ma temo che Bella debba pensare un po’ alle conseguenze della scelta che ha preso, sebbene nel suo sogno, e tutto ciò che l’aveva portata a prenderla… Su, non farmi del male, faccio cosa posso per aggiornare il più in fretta e il meglio possibile! ^^ E poi, con questo caldo, scrivere e stare davanti al pc non è affatto semplice, te lo giuro!

SognoDiUnaNotteDiMezzaEstate Grazieee! Non mi dire così, troppo velocemente, tutto in una recensione! Non fa bene al mio ego!!! Allora… Ovviamente c’era un motivo per la narrazione accelerata, doveva tutto dare l’idea del sogno, per quella mente geniale che avrebbe dovuto accorgersi della duplice presenza del corvo nel capitolo. ^^ Per informazione, Bella si trova alla fine del settimo mese, inizio ottavo in questo capitolo, non ti preoccupare, non te le faccio partorire ora! Troppo scontato, troppo comodo. u.u Avevo immaginato che la bambina potesse essere fatta rifugiare dalle Amazzoni, dai Denali, o dai Volturi… pensi che lì l’avrebbe trovata? Mh… chissà…

ANNALISACULLEN Grazie mille! Non sai quanto significhi per me sentirmi dire che sto migliorando, è importantissimo! Mi spiace averti fatto stare così in pena! Un po’ mi sono pentita di quello che ho combinato. Ho solo provato a predicare ancora una volta la mia morale: la sofferenza prima porta più felicità poi. Concordo perfettamente con te, la fantasia è qualcosa di meraviglioso in cui non smetterei mai di rifugiarmi. Leggere un libro, vedere un film, fantasticare, creano inevitabilmente nella mente dell’uomo una realtà che non per forza deve sottostare a quella “vera”. Magari è semplicemente per questo che scriviamo e leggiamo, no? Per immaginare qualcosa di migliore di quello che è. :) Grazie ancora cara, a presto.

DarkViolet92 Fiduciaaa! Ma su, potevo farlo morire così, senza fargli vedere la figlia, dopo anche avervi promesso di fargliela riabbracciare?! Giammai. Ho detto che il tema della sua trasformazione sarebbe stato discusso, e così è stato, e così sarà… :) Spero che questo scherzetto durato un capitolo non mi sia costato la pelle ^^

prudence_78 Ahahah, il polpettone sarebbe Taylor?! Concordo appieno, non lo sopporto proprio neppure io! Allora, prendo appunti: morto (direi che ci siamo), stecchito (pure), per la sepoltura, ci sarà anche quella, come coronamento del mio odio per Jacob. Non dovrai davvero attendere a lungo! Ora è arrivato l’altro mezzo infarto?! Se non arriva ora ho un altro po’ di capitoli in serbo per farlo arrivare! Ahahahah…

 

   
 
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