AN:
Grazie a tutti per le recensioni, Evan sono contenta
di non averti spaventata, grazie per i suggerimenti e continua ad aiutarmi nel
migliorare la mia fiction!
10.
Giovedì
Hermione
si svegliò con un bel sorriso sul viso, la serata precedente era
stata magnifica e il pensiero di Draco era sempre più radicato nel suo
cuore.
Quando uscì dalla sua camera fu molto sorpresa di vedere Narcissa Malfoy seduta sul suo divano che leggeva un
giornale.
Hermione sorrise, chissà perché tutti dovevano
materializzarsi nel suo appartamento di prima mattina. Le sorrise educatamente e disse,
“Buongiorno Narcissa, che cosa ci fai
qui?”
Narcissa sorrise. “Buongiorno Hermione. Beh, ieri abbiamo parlato
molto velocemente e troppo poco. Oggi vorrei discutere con te in maniera meno
superficiale la tua relazione che tu hai con mio
figlio. So che entrambi vi piacete, ma vorrei che
alcune cose fossero chiare tra noi.”
Hermione
si spaventò un pochino. “Certo, parliamo pure di quello che vuoi.”
Narcissa sorrise e disse, “Vorrei sapere se hai intenzione di
lavorare dopo il matrimonio.”
Hermione
si sorprese. “Beh Narcissa, non siamo arrivati a
questo livello di serietà. A me Draco piace, ma pensare al matrimonio… beh… comunque sì, lavorerò dopo che mi sposerò, ma chiederò il
part-time quando avrò dei figli.”
Narcissa annuì. “Lo sai che come moglie di un Malfoy non potrai lavorare dopo il matrimonio? Non so come funziona tra
i babbani, ma dovrai essere una moglie a tempo pieno se sposi un sanguepuro.”
Hermione
la guardò un pò infastidita.
“Narcissa, sarò sincera con te. Io sono figlia di
babbani e per quanto io possa adattarmi allo stile di
vita di Draco, io non ho nessuna intenzione di cambiare me stessa. Ora, se vuoi
una nuora che corrisponda alle caratteristiche che hai elencato, possiamo pure
salutarci qui. Non abbandonerò le mie idee e convinzioni per Draco, se mi vuole
mi accetta come sono.”
Narcissa si alzò in piedi e si avvicinò ad Hermione.
La giovane strega si spaventò un pochino non sapendo cosa aspettarsi e poi
rimase sorpresa dell’abbraccio di Narcissa.
La
strega bionda disse, “Hermione, penso davvero che tu
sia la donna giusta per mio figlio. Lui ha bisogno di qualcuno forte e determinato,
proprio come te. Come strega sanguepuro ho dovuto rinunciare a molto per mio marito e a causa di
pregiudizi e preconcetti ho quasi perso mio figlio. Ma è legittimo che tu lotti
in ciò che credi sia giusto, non ti appoggerò apertamente ma
non ti ostacolerò.”
Hermione
era felice. “Narcissa, ti prometto che mi consulterò
con te sulle cose più importanti e su tutto ciò che riguarderà il ‘buon nome’ della famiglia ma non ti posso promettere che seguirò
i tuoi consigli.”
Narcissa disse, “Va bene Hermione. Penso
che mio figlio abbia fatto una scelta giusta. Non è ironico che lui voleva una
finta moglie e che alla fine ha scelto la strega più adatta a lui?”
Hermione
ridacchiò. “Beh, a dirti la verità nemmeno io mi sarei
mai aspettata di voler stare con uno come lui.”
Dopo
un altro pò di chiacchiere le
due streghe si salutarono. Narcissa invitò Hermione a
spendere il fine settimana con lei e Draco al maniero e le disse di aspettarsi
l’invito al più presto. Hermione fu felice di accettare.
Draco
Draco
si svegliò con un leggero mal di testa e sussultò ricordandosi come era andata la serata di ieri fra Hermione e sua madre.
Si
alzò dal letto e prese una pozione per chiarirsi le mente.
E poi sospirò pensando all’incontro che stava per
avere con sua madre.
Quando
arrivò nel salone della colazione fu sorpreso di non
trovarvi sua madre. Questo non era affatto un buon
segno. Chiamò l’elfo domestico e chiese dove fosse sua
madre.
L’elfo
rispose, “La signora è uscita presto, Nibby non sa dove andata. A Nibby dispiace
non poter aiutare signore.”
Draco
annuì distrattamente e dopo aver bevuto un caffè si
materializzò nel suo ufficio. Oggi doveva incontrare Potter
ed era assai nervoso.
Stava
quasi per pentirsi di aver scritto a Potter, alla
fine per un Malfoy era più importante l’orgoglio che l’amore.
Draco sospirò, purtroppo per lui Hermione Granger era entrata nella sua vita e l’orgoglio avrebbe dovuto
finire sotto il tappeto se voleva una relazione con quella donna.
Si
sedette nel suo ufficio per aspettare Potter, anche
se dubitava molto che il mago ‘sfregiato’ venisse davvero da lui. Sussultò quando udì bussare alla porta, ma poi seriamente e
nervosamente disse, “Avanti.” Ed Harry
Potter entrò nel suo ufficio.
I
due maghi si guardarono per un pò,
nessuno dei due voleva parlare per primo. Il silenzio stava diventando
insopportabile, con Potter che guardava Malfoy e non
diceva niente.
Draco
inghiottì il boccone amaro, doveva essere lui il primo
a parlare.
Harry lo guardò torvo, ma poi si sedette. “Voglio mettere in chiaro una cosa,
furetto, io sono qui esclusivamente perché nella lettera hai detto
che si trattava di Hermione. Che cosa devi dirmi su di lei?”
Draco
cercò di calmarsi. Lo sfregiato era uno tosto, non
sarebbe stato facile convincerlo, soprattutto perchè al momento quello che
desiderava di più era di dargli un calcio nel fondoschiena e buttarlo fuori dal
suo ufficio.
Si
schiarì la gola e disse, “So che sei qui per lei e so
anche che sai del nostro piccolo accordo. Bene, quello che non sai è che lei …
mi piace davvero.”
Harry sussultò. “Cosa? Mi stai dicendo
che ti piace Hermione? Che la vuoi sposare davvero?”
Draco
arrossì e odiò Potter per averlo messo in imbarazzo.
“Errr, beh sposarla adesso no, ma penso che sia la
donna giusta per me e in futuro penso che le chiederò di sposarmi. Ma c’è un
solo problema in tutto ciò, lei non ha ancora capito che io sono l’uomo giusto
per lei e tu … errr, dovresti
aiutarmi.”
Harry cercò di rimanere serio, ma dopo un pò
scoppiò a ridere. “Non penso di aver capito bene Malfoy. Per un momento ho
pensato che mi stessi chiedendo di aiutarti con Hermione, MA, ovviamente non
puoi aspettarti che io sia disponibile o che io creda che tu sia l’uomo giusto
per lei.”
Draco
si schiarì la gola. “Potter, sto cercando di essere molto educato con te. Non mi piaci e so che la
cosa è reciproca, però ho bisogno del tuo aiuto. Che ne dici?”
Harry guardò il ragazzo che aveva fatto della vita sua, di Ron ed Hermione un inferno per sette anni. “Malfoy, dammi
una sola ragione per cui io dovrei credere che tu la
ami.”
Draco
guardò Potter negli occhi e poi disse, “Potter, uhm, Harry. Hermione mi
piace sia come donna che come strega , è bella,
intelligente ma soprattutto buona. Penso che ci completiamo, perché siamo
simili. Entrambi non abbiamo mai voluto una relazione seria, ma soprattutto
scappiamo a gambe levate se ce ne offrono una. Inoltre
siamo terrorizzati dai sentimenti, a dire la verità
prima di lei non sapevo di poterne provare.”
Draco
riprese fiato e poi continuò, “Ora, Harry, io sono
qui a dirti che la amo e che per una volta nella vita
voglio provare ad essere una persona migliore di quello che sono. Penso che lei
abbia bisogno di affrontare i suoi sentimenti e le sue paure e io ora ti sto chiedendo di darmi e darle una possibilità di essere
felice. Ti prego credimi quando ti dico che non voglio
farle del male.”
La
stanza piombò nel silenzio. Il discorso di Draco aveva toccato profondamente Harry. Lui era consapevole che Hermione aveva problemi
nell’ammettere i suoi sentimenti ed era sicuro che aveva visto negli occhi
della sua amica in questi giorni una gran confusione e molto di più. Era ovvio,
per quanto conoscesse Hermione, che a lei piaceva il furetto ed ora che anche
lui aveva confessato, tutto era molto chiaro nella mente di Harry.
Draco
dal canto suo era leggermente sorpreso e scioccato di aver ammesso davanti a Potter che lui era innamorato di Hermione Granger.
Harry guardò Draco e sospirò. “Voglio dirti alcune cose, Malfoy. Prima cosa è che tu non mi piaci, neanche dopo il tuo discorsetto su Hermione. Seconda cosa, penso che
potresti avere ragione su di lei, è sempre scappata dai suoi sentimenti ed è
ora che affronti la realtà. Penso che purtroppo tu le piaci, che tu, non si sa
per quale motivo, la rendi felice. Così ho deciso di aiutarti, cosa vuoi che
faccia?”
Draco
si sentì sollevato dall’offerta di Potter e gli disse
in che cosa poteva essere d’aiuto. I due maghi parlarono fino all’ora di pranzo di piani e strategie. Si accordarono che Harry avrebbe parlato ad Hermione
il venerdì mattina e avrebbe spedito Ron da Draco a parlare e a chiarirsi.
Draco
era molto preoccupato di incontrare Lenticchia. Sapeva che dei due amici di
Hermione, Ron ‘il re’ era il più pericoloso. Sperava proprio che Potter lo ammorbidisse abbastanza per l’incontro.
I
due maghi si salutarono con la promessa di rivedersi il giorno dopo nel
pomeriggio.