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Autore: lucyferina    08/09/2005    9 recensioni
Draco ed Hermione fingono di essere una coppia in procinto di sposarsi, le cose precipitano quando nasce un'attrazione fra i due. HG/DM nessuno spoiler.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AN: Grazie a tutti per le recensioni, Evan sono contenta di non averti spaventata, grazie per i suggerimenti e continua ad aiutarmi nel migliorare la mia fiction!

10. Giovedì

Hermione si svegliò con un bel sorriso sul viso, la serata precedente era stata magnifica e il pensiero di Draco era sempre più radicato nel suo cuore.

Quando uscì dalla sua camera fu molto sorpresa di vedere Narcissa Malfoy seduta sul suo divano che leggeva un giornale.

Hermione sorrise, chissà perché tutti dovevano materializzarsi nel suo appartamento di prima mattina. Le sorrise educatamente e disse, “Buongiorno Narcissa, che cosa ci fai qui?”

Narcissa sorrise. “Buongiorno Hermione. Beh, ieri abbiamo parlato molto velocemente e troppo poco. Oggi vorrei discutere con te in maniera meno superficiale la tua relazione che tu hai con mio figlio. So che entrambi vi piacete, ma vorrei che alcune cose fossero chiare tra noi.”

Hermione si spaventò un pochino. “Certo, parliamo pure di quello che vuoi.

Narcissa sorrise e disse, “Vorrei sapere se hai intenzione di lavorare dopo il matrimonio.

Hermione si sorprese. “Beh Narcissa, non siamo arrivati a questo livello di serietà. A me Draco piace, ma pensare al matrimonio… beh… comunque sì, lavorerò dopo che mi sposerò, ma chiederò il part-time quando avrò dei figli.”

Narcissa annuì. “Lo sai che come moglie di un Malfoy non potrai lavorare dopo il matrimonio? Non so come funziona tra i babbani, ma dovrai essere una moglie a tempo pieno se sposi un sanguepuro.

Hermione la guardò un infastidita. “Narcissa, sarò sincera con te. Io sono figlia di babbani e per quanto io possa adattarmi allo stile di vita di Draco, io non ho nessuna intenzione di cambiare me stessa. Ora, se vuoi una nuora che corrisponda alle caratteristiche che hai elencato, possiamo pure salutarci qui. Non abbandonerò le mie idee e convinzioni per Draco, se mi vuole mi accetta come sono.

Narcissa si alzò in piedi e si avvicinò ad Hermione. La giovane strega si spaventò un pochino non sapendo cosa aspettarsi e poi rimase sorpresa dell’abbraccio di Narcissa.

La strega bionda disse, “Hermione, penso davvero che tu sia la donna giusta per mio figlio. Lui ha bisogno di qualcuno forte e determinato, proprio come te. Come strega sanguepuro ho dovuto rinunciare a molto per mio marito e a causa di pregiudizi e preconcetti ho quasi perso mio figlio. Ma è legittimo che tu lotti in ciò che credi sia giusto, non ti appoggerò apertamente ma non ti ostacolerò.”

Hermione era felice. “Narcissa, ti prometto che mi consulterò con te sulle cose più importanti e su tutto ciò che riguarderà il ‘buon nome’ della famiglia ma non ti posso promettere che seguirò i tuoi consigli.”

Narcissa disse, “Va bene Hermione. Penso che mio figlio abbia fatto una scelta giusta. Non è ironico che lui voleva una finta moglie e che alla fine ha scelto la strega più adatta a lui?”

Hermione ridacchiò. “Beh, a dirti la verità nemmeno io mi sarei mai aspettata di voler stare con uno come lui.”

Dopo un altro di chiacchiere le due streghe si salutarono. Narcissa invitò Hermione a spendere il fine settimana con lei e Draco al maniero e le disse di aspettarsi l’invito al più presto. Hermione fu felice di accettare.

Draco

Draco si svegliò con un leggero mal di testa e sussultò ricordandosi come era andata la serata di ieri fra Hermione e sua madre.

Si alzò dal letto e prese una pozione per chiarirsi le mente. E poi sospirò pensando all’incontro che stava per avere con sua madre.

Quando arrivò nel salone della colazione fu sorpreso di non trovarvi sua madre. Questo non era affatto un buon segno. Chiamò l’elfo domestico e chiese dove fosse sua madre.

L’elfo rispose, “La signora è uscita presto, Nibby non sa dove andata. A Nibby dispiace non poter aiutare signore.

Draco annuì distrattamente e dopo aver bevuto un caffè si materializzò nel suo ufficio. Oggi doveva incontrare Potter ed era assai nervoso.

Stava quasi per pentirsi di aver scritto a Potter, alla fine per un Malfoy era più importante l’orgoglio che l’amore. Draco sospirò, purtroppo per lui Hermione Granger era entrata nella sua vita e l’orgoglio avrebbe dovuto finire sotto il tappeto se voleva una relazione con quella donna.

Si sedette nel suo ufficio per aspettare Potter, anche se dubitava molto che il mago ‘sfregiato’ venisse davvero da lui. Sussultò quando udì bussare alla porta, ma poi seriamente e nervosamente disse, “Avanti.” Ed Harry Potter entrò nel suo ufficio.

I due maghi si guardarono per un , nessuno dei due voleva parlare per primo. Il silenzio stava diventando insopportabile, con Potter che guardava Malfoy e non diceva niente.

Draco inghiottì il boccone amaro, doveva essere lui il primo a parlare. La Granger avrebbe pagato questo affronto al suo nome, beh diciamo pagato in natura… e dopo un ghignetto interiore, guardò Potter e disse, “Per piacere siediti Potter. Devo parlarti.”

Harry lo guardò torvo, ma poi si sedette. “Voglio mettere in chiaro una cosa, furetto, io sono qui esclusivamente perché nella lettera hai detto che si trattava di Hermione. Che cosa devi dirmi su di lei?”

Draco cercò di calmarsi. Lo sfregiato era uno tosto, non sarebbe stato facile convincerlo, soprattutto perchè al momento quello che desiderava di più era di dargli un calcio nel fondoschiena e buttarlo fuori dal suo ufficio.

Si schiarì la gola e disse, “So che sei qui per lei e so anche che sai del nostro piccolo accordo. Bene, quello che non sai è che lei … mi piace davvero.

Harry sussultò. “Cosa? Mi stai dicendo che ti piace Hermione? Che la vuoi sposare davvero?”

Draco arrossì e odiò Potter per averlo messo in imbarazzo. “Errr, beh sposarla adesso no, ma penso che sia la donna giusta per me e in futuro penso che le chiederò di sposarmi. Ma c’è un solo problema in tutto ciò, lei non ha ancora capito che io sono l’uomo giusto per lei e tu … errr, dovresti aiutarmi.”

Harry cercò di rimanere serio, ma dopo un scoppiò a ridere. “Non penso di aver capito bene Malfoy. Per un momento ho pensato che mi stessi chiedendo di aiutarti con Hermione, MA, ovviamente non puoi aspettarti che io sia disponibile o che io creda che tu sia l’uomo giusto per lei.

Draco si schiarì la gola. “Potter, sto cercando di essere molto educato con te. Non mi piaci e so che la cosa è reciproca, però ho bisogno del tuo aiuto. Che ne dici?”

Harry guardò il ragazzo che aveva fatto della vita sua, di Ron ed Hermione un inferno per sette anni. “Malfoy, dammi una sola ragione per cui io dovrei credere che tu la ami.”

Draco guardò Potter negli occhi e poi disse, “Potter, uhm, Harry. Hermione mi piace sia come donna che come strega , è bella, intelligente ma soprattutto buona. Penso che ci completiamo, perché siamo simili. Entrambi non abbiamo mai voluto una relazione seria, ma soprattutto scappiamo a gambe levate se ce ne offrono una. Inoltre siamo terrorizzati dai sentimenti, a dire la verità prima di lei non sapevo di poterne provare.”

Draco riprese fiato e poi continuò, “Ora, Harry, io sono qui a dirti che la amo e che per una volta nella vita voglio provare ad essere una persona migliore di quello che sono. Penso che lei abbia bisogno di affrontare i suoi sentimenti e le sue paure e io ora ti sto chiedendo di darmi e darle una possibilità di essere felice. Ti prego credimi quando ti dico che non voglio farle del male.”

La stanza piombò nel silenzio. Il discorso di Draco aveva toccato profondamente Harry. Lui era consapevole che Hermione aveva problemi nell’ammettere i suoi sentimenti ed era sicuro che aveva visto negli occhi della sua amica in questi giorni una gran confusione e molto di più. Era ovvio, per quanto conoscesse Hermione, che a lei piaceva il furetto ed ora che anche lui aveva confessato, tutto era molto chiaro nella mente di Harry.

Draco dal canto suo era leggermente sorpreso e scioccato di aver ammesso davanti a Potter che lui era innamorato di Hermione Granger.

Harry guardò Draco e sospirò. “Voglio dirti alcune cose, Malfoy. Prima cosa è che tu non mi piaci, neanche dopo il tuo discorsetto su Hermione. Seconda cosa, penso che potresti avere ragione su di lei, è sempre scappata dai suoi sentimenti ed è ora che affronti la realtà. Penso che purtroppo tu le piaci, che tu, non si sa per quale motivo, la rendi felice. Così ho deciso di aiutarti, cosa vuoi che faccia?”

Draco si sentì sollevato dall’offerta di Potter e gli disse in che cosa poteva essere d’aiuto. I due maghi parlarono fino all’ora di pranzo di piani e strategie. Si accordarono che Harry avrebbe parlato ad Hermione il venerdì mattina e avrebbe spedito Ron da Draco a parlare e a chiarirsi.

Draco era molto preoccupato di incontrare Lenticchia. Sapeva che dei due amici di Hermione, Ronil re’ era il più pericoloso. Sperava proprio che Potter lo ammorbidisse abbastanza per l’incontro.

I due maghi si salutarono con la promessa di rivedersi il giorno dopo nel pomeriggio.

  
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