~ Il cacciatore ~
I
sogni di Christie hanno una melodia.
Ti
accompagna, ti guida verso di lei. L’ho imparato durante le nostre sfide. Quando
entro nei suoi sogni e le rubo la preda, la scovo di nascosto e distruggo il
suo sogno. E’ solo un gioco e lei me lo permette, quando è in forze e vuole
stare con me. Ci esercitiamo, per quando in un sogno non saremo sole. C’è
sempre qualcuno che è pronto a spezzarlo, non bisogna mai dimenticarsene.
E’
così che ho imparato a conoscerla. Sono entrata dentro di lei, dentro quello
che desidera davvero. Le note del pianoforte non le dimenticherò mai. Lente,
ripetitive. Ti ipnotizzano. Cammini e le insegui. Ovunque. Tra le stradine
della città affollate dalle bancarelle, sulla scogliera che si affaccia sul
mare. Ti butteresti solo per sentirle più vicine. Ho imparato ad ignorarle. Ho imparato
che i sogni non realizzati, sono sogni spezzati e basta. Che Christie non
suonerà mai più il piano. Che dopo quell’incidente può solo inseguire questa
melodia, come tutte le sue vittime. E in realtà questo è l’incubo che l’accompagna
ogni notte.
Le
note sono più forti ora. Assordanti.
C’è
una radura e il rudere di un castello. Piove. Fa molto freddo. Scivolo sull’erba
falciata e morta. Scivolo sulle pareti diroccate. Scivolo nella torre
scoperchiata. Sono un’ombra e niente più, sono il fantasma di un sogno che sta
svanendo.
Immagino
il prato luccicante all’esterno, le sfarzose mura, l’elegante salone in cui
sono entrata. Il pianoforte a coda sul tappeto intarsiato e Christie che suona
davanti al suo pubblico. Quello che vedo è la sagoma nera che la sovrasta, la
punta della freccia di fumo sulla balestra e la sua pelle diafana, viva, che
aspetta di essere colpita. Non può muoversi, è inchiodata al pavimento. E il cacciatore,
aspetta impassibile. C’è una ragazza sullo sfondo, terrorizzata.
Il
secondo dopo sento il cuore battere nel mio petto. Sento la luce colpirmi e la
musica svanire. Sono reale. Dentro il sogno di Christie. Tocco il pavimento. Stringo
la mano sul pigiama, sento la stoffa chiudersi tra le mie dita. E per la prima
volta i miei occhi si fondono con quelli di un cacciatore. Sono neri, un abisso
in cui sprofondare. Magnetici.
“Ti
aspettavo.” Mi dice.
La
sua voce è profonda e calda. Rabbrividisco.
La
freccia si solleva verso di me. La punta non è più fumo. E’ affilato argento, per
ferire.
C’è
solo un modo per sconfiggere un cacciatore. Convincere la tua vittima a
salvarti. Ma questo sogno non è mio. E Christie è svenuta.