è la prima volta che pubblico qualcosa di mio,spero vi piaccia! Grazie a tutti quelli che la leggeranno….commentate,anche in negativo!Grazie! INFANZIA: EDWARD & NESSIE < Papàààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààà!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! > Un batuffolo morbido mi piombò addosso mentre ero seduto al pianoforte,intento a comporre una nuova melodia. La mia bellissima bambina. La accolsi tra le mie braccia: < Cosa c’è Nessie? > La mia piccola mi guardava con gli occhi luccicanti e un sorriso con le fossette. < Guarda cos’ho trovato,la mamma ha detto che porta fortuna! E’ vero?? > < Proprio così! Vuol dire che oggi sarà un giorno fortunato,ma che ne dici di lasciarla libera? > L’oggetto della sua felicità era una coccinella che teneva in una nicchia formata dalle sue manine. Stavolta non parlò,lessi direttamente dalla sua mente ciò che stava pensando. Sorrisi. < Tesoro,se la lasci andare ti porterà lo stesso fortuna,anzi forse te ne porterà di più > < Allora la libero > Aprì la manina e l’insetto rosso e nero volò via. < Addio coccinella! > Si voltò,quindi,mettendosi seduta di fronte al mio amato strumento. Iniziai a suonare Debussy mentre la mia bambina se ne stava in silenzio accanto a me con i piedini che ciondolavano nel vuoto. Dopo poco percepii il suo sguardo insistente su di me e continuando a suonare mi voltai a guardarla,sorridendole. Lei mi fissava con i suoi enormi occhioni color cioccolata,così simili a quelli di sua madre;mi domandai cosa mai volesse,così sbirciai nella sua mente e quello che lessi mi paralizzò. Nessie sapeva che nessuno poteva toccare il mio pianoforte,solo Rosalie ne aveva il permesso qualche volta,ma mia figlia in quell’istante stava desiderando di suonarlo! Se avesse voluto imparare,sarebbe stata una gioia per me insegnarle,ma la sua idea di suonare e la mia non avevano niente in comune. Mi pregò con lo sguardo,in quel modo al quale,sapeva,ero incapace di resistere. < D’accordo,puoi suonare,ma devi essere delicata,mi raccomando!>> < Cominciò a premere i tasti a casaccio,producendo dei suoni che stridevano alle mie orecchie. Guardavo desolato il mio caro pianoforte,costretto a subire una tale tortura,ma quando vidi l’espressione felice di mia figlia,tutto perse importanza e il rumore divenne musica. < Nessie,vuoi aiutare il tuo papà a finire di comporre la canzone? > Si girò verso di me,smettendo di suonare. < Sì,papà!!! > Quanto la amavo.