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Autore: echelon1985    19/06/2010    6 recensioni
Quinn Allman non è come sembra
Cammina nell’aria fredda di Seattle che profuma quasi di neve, guardandosi intorno attento
Cerca un divertimento, ma non uno qualsiasi, ne vuole uno grandioso
Ha già deciso quello che vuole
L’ha capito subito, appena messo piede al Warped
Genere: Introspettivo, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Simple Plan, The Used
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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The same old fears




Quando Dave si sveglia il mattino dopo è solo, il letto è vuoto.
Chiude gli occhi e le immagini della sera prima gli appaiono nella mente senza che
lui le abbia realmente richiamate alla coscienza
Ricorda ogni momento da quando lui e Quinn hanno messo piede nel bus fino a che
non si sono addormentati nel bunk troppo piccolo di Dave
La scena gli sembra un pò troppo familiare, e sente come una strana stretta dolorosa
allo stomaco.
Restare in silenzio ad ascoltare i rumori del bus, pregando silenziosamente di non aver fatto due volte
lo stesso errore, sperando di sentire la voce  familiare di Quinn, ma non percepisce altro che silenzio.
Si alza dal letto cercando di contenere quella sensazione spiacevole di stupidità e dolore
Non è possibile che stia succedendo di nuovo, non adesso, dopo tutto quello che lui e Quinn si sono detti.
Scosta la tenda nera che separa le due aree del bus e praticamente si scontra col chitarrista, che lo prende
tempestivamente per i fianchi prima che Dave cada vergognosamente per terra.
Il moretto lo guarda ad occhi spalancati, con le braccia immobili e penzoloni come una
di quelle bambole di pezza.
Ci mette qualche secondo a realizzare di essere tra le braccia di Quinn, e quando lo fa gli
si stringe addosso il più possibile

"Perché sei vestito?"
"Perché dividi il bus con altre persone, mi pareva poco carino andarmene in giro nudo"
"oh"

Al chitarrista basta un attimo per percepire la sorpresa ed il sollievo di Dave.
Non può biasimarlo per aver pensato al peggio, ma non riesce nemmeno ad evitarsi di
rimanerci male

"Pensavi che me ne fossi andato?"
"No, io.. è solo che non c'eri quando mi sono svegliato.. scusami"
"Va bene Dave, capisco che non riesci ancora a fidarti completamente di me.. è ok"
"Mi fido.. mi dispiace Quinn.. io mi fido"

Dave lo guarda negli occhi ed il chitarrista può leggerci dentro tutta l'onesta di quella affermazione.
Annuisce soltanto in risposta, e lo coinvolge in un bacio umido che fa gemere il moretto
direttamente nella sua bocca.

"Adesso devo andare davvero però"
"Perché?"
"Io e Dan abbiamo un'intervista tra mezz'ora"
"Solo tu e Dan?"
"Si, ne abbiamo un paio oggi, ci siamo divisi. Io e Dan stamattina e Bert e Jeph nel
 pomeriggio"

Il nome di Jeph lo fa irrigidire immediatamente.
Non gli piace sentirlo, non gli piace ascoltare quel suono uscire dalla bocca di Quinn.
Cerca di dissimulare quella sensazione perché il chitarrista non se ne accorga.
Lascia che Quinn si allacci le scarpe e poi gli si stringe addosso ancora una volta, per fare
il pieno del suo profumo.
Il chitarrista ridacchia e ricambia la stretta, baciandolo ancora una volta sulle labbra e poi sul naso.

"Torno appena ho finito, ok?"
"Si"

Dave lo accompagna fino alla porta del bus ed aspetta che Quinn sparisca alla sua vista per richiuderla.
Pierre compare poco dopo, ridacchiando con quel fare un pò idiota che lo contraddistingue

"L'hai perdonato, a quanto pare"
"Si"
"Beh me ne sono accorto quando sono tornato ieri  e tu e lui eravate.. come dire.. impegnati"

Il moretto spalanca gli occhi, arrossendo immediatamente alla frase di Pierre.
Si porta le mani davanti alla faccia, in un vano tentativo di nascondersi, e di non vedere
l'espressione maliziosa del suo amico

"Tu ci hai.. visto?"
"Visto e sentito, e non solo io. Ho dovuto ubriacarmi per dimenticare"
"Oh cristo, c'eravate tutti?"
"No Seb no, per fortuna.. altrimenti credo che avremmo dovuto cercarci un nuovo chitarrista"
"Oddio, voglio morire"
"Credimi, ho avuto la stessa, identica reazione. Comunque le cose vanno bene, no?"
"Si, vanno bene. Solo.. "
"Cosa?"
"E' la faccenda di Jeph"
"Pensavo l'avessi perdonato"
"E' così, so che Quinn tiene a me. Ed io tengo a lui. Voglio che questo sia assolutamente
 chiaro anche a Jeph"
"Vuoi parlare con lui?"
"E' arrivata l'ora"
"Il mio ometto è cresciuto"


Dave gli dedica un sorriso ed un dito medio, prima di lasciare la zona giorno e buttarsi sotto la doccia.
Si prepara con calma, cercando di costruire nella sua mente un discorso per una conversazione che sa già che sarà spiacevole.



Raggiunge a piedi il bus dei The Used e bussa alla porta, ritrovandosi faccia a faccia col bassista.
L'espressione curiosa del più grande diventa immediatamente strafottente e canzonatoria
Dave lo detesta, pensa di non aver mai provato un'ostilità così profonda per nessuno prima di allora

"Quinn non c'è, mi dispiace"
"Sono venuto per te"
"Ti sei già stancato di lui? Vuoi farti un giro con me?"
"Piantala. Sono qui per parlare"
"E di cosa dovremmo parlare?"
"Di Quinn ovviamente"
"Davvero?"
"Si"

Dave si muove per salire le scalette del bus, ma Jeph lo precede per non farlo entrare, chiudendosi la porta
alle spalle e muovendosi di lato per scendere dal bus.
Il più piccolo si limita a seguirlo, le braccia incrociate al petto.
Jeph fa qualche passo in mezzo all'area bus, prendendo posto su uno dei muretti con una finta aria divertita sul viso.
Non si sta divertendo per niente, e quel ragazzino coraggioso e indisponente ha la capacità di irritarlo incredibilmente

"Non ho tutta la giornata. Se devi parlare fallo"
"Io e Quinn stiamo aggiustando le cose"
"Tu e Quinn?"
"Si"
"Lo dici come se foste una coppia"
"Lo siamo"
"Sei venuto per ricevere le mie congratulazioni?"
"Sono venuto qui per dirti che devi farti da parte"
"Devo?"
"Si, devi. Perché adesso Quinn ha un ragazzo, non puoi più trattarlo come un giocattolo.
 Devi fare un passo indietro perché lui non è più tuo"
"E sarebbe tuo?"
"Si"

Jeph si lascia andare ad una risatina ironica, senza mai distogliere gli occhi da quelli del
più piccolo.
Inclinato la testa di lato ed assottiglia lo sguardo, restando in silenzio per alcuni secondi, come a raccogliere le idee.
Quando parla ancora il suo tono di voce ha perso ogni traccia di divertimento, lasciando trasparire
solo ostilità, ed una specie di malcelato disprezzo.
Dave si chiede se Jeph abbia mai mostrato una qualsiasi emozione che non fosse falsata e
costruita ah hoc per la situazione

"Lo sai Dave, prima pensavo che tu fossi ingenuo. Ora comincio a credere che tu sia stupido"
"Scusami?"
"Tu pensi veramente di potermi cancellare dalla sua vita così velocemente?
 Io ne faccio parte da sempre, e sarò qui anche quando Quinn passerà al prossimo ragazzo"
"Non ci sarà nessun prossimo ragazzo"
"Forse no, forse tu sarai l'ultimo, ma non ti illudere, Quinn resta sempre e comunque mio"
"No, non lo è più"
"Davvero? Dimmi una cosa, nei lunghi mesi in cui noi saremo in tour chi ci sarà con lui?
 Ed in tutti i mesi in cui sarai tu ad essere in tour, ancora una volta, con chi starà lui?
"Non verrà a letto con te"
"Forse no, non adesso. Ma quanto credi che durerà questa castità auto-imposta?

Dave lo guarda ad occhi spalancati, perché non riesce davvero a credere che Jeph gli stia
dicendo tutte quelle cose.
Non c'è nient'altro che freddezza in quel sorrisino strafottente ed in quegli occhi che sembrano costantemente dargli dello stupido


"Non te ne frega niente di lui, è solo una questione di possesso, vero? Chi se ne frega se
 Quinn ne soffre"
"Fossi in te lascerei stare queste psicoanalisi spicciole, e sbagliate peraltro, e inizierei
 a chiedermi perché il tuo ragazzo, come lo chiami tu,  soffre per me. Fammi sapere quando troverai una risposta che ti soddisfa"


Jeph gli volta le spalle e si avvia nuovamente verso il suo bus, e Dave lo osserva allontanarsi
senza avere davvero la capacità di dire qualcosa, o di muoversi.
Quando arriva davanti alla porta il più grande tentenna un attimo, prima di voltarsi nuovamente verso il più piccolo.
E' abbastanza lontano da dover alzare il tono della voce
Così quando parla non solo Dave, ma anche le persone che circolano là intorno sentono le sue parole


"Sei solo un ripiego Dave, prima te ne accorgerai, meno ti farai male"



Jeph rientra sul bus senza più guardarsi indietro.
Non ha nemmeno idea da dove siano uscite quelle parole, e quasi gli è
dispiaciuto di essere stato la causa dell'espressione sul viso del moretto.
Ma vederlo così orgoglioso e preso da Quinn gli ha provocato una botta
allo stomaco, non ha intenzione di lasciare che un ragazzino appena
arrivato gli porti via quello che è suo.


Dave resta a fissare il bus dei The Used per dei minuti, senza riuscire a credere
davvero a quello che è successo.
E' andato da Jeph così sicuro delle parole da dirgli, ma lui ha fatto a pezzi
tutti i suoi discorsi senza battere ciglio, e la cosa che lo sconvolge è
che gran parte di quello che ha detto è la verità, o almeno potrebbe esserlo.





Quinn e Dan tornano dall'intervista prima di pranzo.
Il chitarrista decide di fermarsi a prendere qualcosa da mangiare al take-away,
e poi bussa alla porta del bus del moretto.
Dave lo saluta con un leggero bacio sulle labbra, strusciando il suo naso contro
quello dell'altro.
Pranzano insieme ai compagni di band del moretto, ma sono più che altro le
chiacchiere di Pierre a tenere banco.
Dave non apre quasi bocca, giocherellando col cibo nel suo piatto senza mangiare niente per davvero.
Quinn lo tiene vicino a sè, accarezzando le sue mani ogni tanto per cercare di
tranquillizzarsi, perché è chiaro che c'è qualcosa che non va.
Si rende conto che le cose non sembrano le stesse senza la parlantina squillante
di Dave e la sua risata cristallina.
E non è l'unico ad essersene accorto, perché Pierre gli lancia delle lunghe
occhiate interrogative a cui Quinn non sa bene cosa rispondere.
Si limita a scuotere la testa, non avendo la minima idea di che cosa sia successo.
Dopo pranzo decidono di spostarsi tutti sul divano, per ammazzare il tempo
guardando un film, ma Dave declina l'offerta e lascia la zona giorno.



Il moretto si stende nella semi oscurità del suo bunk, e chiude gli occhi, mentre
ascolta le voci dei suoi amici discutere su quale film sia meglio vedere.
Si sente esausto, ed ha paura di aprire il discorso su quello che è successo quella
mattina
Il fatto di essere andato da Jeph potrebbe far pensare a Quinn che non si fidi
di lui, e se anche lui non lo pensasse quel discorso aprirebbe tutta una serie
di questioni che il moretto proprio non si sente pronto ad affrontare.
Quinn lo raggiunge pochi minuti dopo, sedendosi sulla sponda del suo letto
e incastrando le mani tra i suoi capelli.
Il contatto delle sue dita fredde con la fronte di Dave è piacevole, ed il moretto
sospira leggermente, mantenendo gli occhi chiusi a godersi quella sensazione

"E' successo qualcosa Dave?"
"No, sto bene"
"Sei sicuro? Non mi pare"
"Sono solo un pò stanco"
"Vuoi che ti lasci riposare?"

Il moretto apre gli occhi e lo guarda
Il chitarrista si aspetta un rifiuto, o che l'altro gli chieda di dormire lì con lui
E Dave vorrebbe davvero farlo, chiedergli solo di stendersi vicino a lui e
cancellare quel sentimento di incertezza che sembra mangiarselo dall'interno
Ma non lo fa

"Si"

Quinn annuisce anche se non riesce a capire, e Dave interrompe il loro contatto
visivo chiudendo nuovamente gli occhi, scivolando in una specie di dormiveglia
ovattato che lo fa sentire immediatamente meglio, o quantomeno al sicuro.
Mentre si addormenta completamente pensa che può rimandare la questione, almeno per un pò
Il chitarrista resta a guardarlo finché l'altro non cede al sonno, poi non può
fare altro che raggiungere gli altri ragazzi
Ancora una volta la sguardo di Pierre trasuda domande a cui Quinn non ha una
risposta

"E' successo qualcosa Pierre?"
"Che ti ha detto lui?"
"Solo che era stanco,e voleva riposare. Si è addormentato"
"Aspetta che si svegli e parla con Dave"
"Allora qualcosa è successa, tu sai cos'è?"
"Non esattamente, e comunque se anche lo sapessi non dovrei essere io a dirtelo"
"Quindi non mi dirai niente?"
"No"


Pierre gli rivolge un mezzo sorriso, come per scusarsi.
Ma non vuole immischiarsi nella loro situazione, e il perché Dave sia andato
a parlare con Jeph, ed il che cosa si siano detti, non spetta a lui dirlo a Quinn.
Spera davvero che riescano una volta per tutte a sistemare le cose tra loro.
Gli piace Quinn, e quando sta con lui Dave sembra diverso
Dave è una di quelle persone sempre felici, in maniera costante e spesso
inspiegabile, ma Pierre lo conosce come nessun altro,e nessuno meglio di lui
può notare il cambiamento.
Poche persone riescono a cogliere la diversità dei suoi sorrisi.
Sono pochi i fortunati che possono conoscere il vero Dave.
Quinn ci riesce, ed è sorprendente, ma lui ce la fa.








Non dite che non vi avevo avvisato che Jeph sarebbe tornato! xD
Detto questo, grazie mille per le recensioni! *.*

ColdBlood: Honey, mi sa che avevi previsto bene! xD Jeph è tornato! E come al solito ci rimette Dave xD

ChemicallyUsed: Hun, so che ami i capitoli sdolcinati, ed ogni tanto ti accontento xD
Ma ti dovevi aspettare una reazione di Jeph, no? xD

Ioamolacocacola: Visto, il tuo Jeph è tornato! Fai ancora il tifo per lui?? Sono sicura di si, è sexy
così cattivo eh? xD

Jessromance: Ahah Jeph è troppo sexy, soprattutto quand’è cattivo, non trovi? Peccato che ci rimettano
Dave e Quinn quando lo fa xD

Xx_ImJustAKid:
Ti avevo promesso un capitolo pieno del tuo Jeph, eccoti accontentata.  Ma quant’è bravo
ad insinuare il dubbio in quel poverino di Dave? xD

Friem: Ahah in questo caso la tegola in testa a Dave porta il nome di Jeph xD
Che te ne pare? Ferisce eh? xD


 

   
 
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