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Autore: Robigna88    19/06/2010    4 recensioni
Dean Winchester voleva solo divertirsi un po' con qualche ragazza, una sera dopo una caccia..Niente impegno, nessun legame. E così è successo. Lui e Robin, l'intrigante cacciatrice, si ubriacano e poi si divertono. Passano la notte insieme e il mattino dopo si salutano.. Ma quella notte di divertimento, ha qualche conseguenza del tutto inaspettata con cui sia Dean che Robin dovranno fare i conti.
Genere: Romantico, Commedia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Suddenly Love'
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6° month.


Hey papà.. Svegliati.”

Apro solo un occhio e sorrido a mio figlio.

I suoi occhi verdi sono vispi e aperti come se fosse mezzogiorno. Mentre invece sono solo le otto del mattino, di una domenica di primavera. Almeno credo che siano le otto.
Come fa ad essere così attivo appena sveglio?

E soprattutto, come fa ad alzarsi così presto la domenica mattina, dopo un'intensa settimana di scuola?

Questo l'ha preso da sua madre.

Di certo non da me.. per niente.

Da me ha preso l'appetito, i gusti musicali, i gusti cinematografici, e la voglia di proteggere la sua mamma da qualsiasi male.

Ah si.. e anche gli occhi verdi.

Tutto il resto..

I capelli castani che sembrano di seta, le fossette sulle guance e l'essere mattiniero li ha presi da sua madre.

Ma che ore sono? ” gli chiedo.

Sono le 08.05 minuti in punto.” mi risponde.

E che ci fai in piedi a quest'ora? E' domenica, oggi non c'è scuola.”

Infatti mi sono alzato solo 10 minuti fa. Se ci fosse scuola mi sarei alzato un'ora fa.” mi dice con tono.. logico.

Anche questo l'ha preso da sua madre.

Sospiro e lo guardo.

Ha solo 6 anni, ma è sveglio come se ne avesse 36.

E non ti andrebbe,” gli dico “di dormire ancora un po' qui col tuo papà? ”

Oh ma papà... Dormiremo quando saremo morti.. E poi mi hai promesso che oggi saremmo andati a pesca e che poi mi avresti insegnato a guidare.”

Oh.. sei un furbacchione lo sai? Io ti ho promesso che saremmo andati a pescare. Ma non che ti avrei insegnato a guidare. Sei ancora troppo piccolo e troppo basso per quello.”

Ride e quelle sue fossette compaiono all'istante.

Ok. Rimandiamo le guide. Ma possiamo ancora pescare?” mi chiede.

Fingo di rifletterci e poi annuisco.

Ma certo!” esclamo alzandomi “Vado subito a prepararmi. Tu aspettami di sotto. Faremo colazione e poi andremo a pesca. A proposito.. Cosa c'è per colazione?”

Frittelle!”

Frittelle.. adoro le frittelle.”

Anche io..” si alza e corre di sotto.

Io invece entro in bagno e faccio una doccia.

Quando ho finito, mi vesto per la pesca e scendo di sotto..

Robin se ne sta ai fornelli chiusa in un bellissimo abitino bianco.

Buongiorno!” le dico baciandole la guancia.

Buongiorno anche a te.. Pronti per la pesca? ”

Annuisco e poi mi siedo. Mangio al volo due frittelle e poi faccio indossare a Julian il suo cappellino.

Pronto a pescare figliolo? ”

Prontissimo!”

Sorride e si avvicina a Robin. Le da un bacio sulla guancia ed esce dicendo che mi aspetta in auto.

Rido appena e la guardo. “Ci vediamo dopo.”

Pescate tantissimo.. Perchè altrimenti non so cosa preparare per cena..” mi dice sorridendo.

Va bene!”

A dopo.. Ti amo.”

Ti amo anche io.”


Mi sveglio di colpo e sorrido tra me e me.

Ho fatto un sogno strano ma bellissimo.

Era tutto perfetto: avevo una vita normale con mio figlio e la donna che mi renderà padre.

Ed era bellissimo.

La parte del ti amo anche io sopratutto..
Considerando che ieri, quando Robin mi ha detto di amarmi, non ho risposto e sono uscito dalla camera lasciandola lì perplessa.

Mi ha colto alla sprovvista.

E' andata così: ero appena tornato dalla tavola calda con il cibo.

Le ho dato le sue patatine fritte e lei le ha cosparse di salsine.

Aveva addosso la mia camicia marrone a quadri e mangiava con gusto.

Poi, siccome ha la cattiva abitudine di ingozzarsi – si, quando mangia perde tutta la sua delicatezza – una patatina piena di maionese le è caduta sulla mia camicia lasciando una macchia considerevole.

Allora l'ho rimproverata chiedendole perchè mai indossa le mie camicie e non le sue, visto che ne ha tante. E visto che le mie le stanno grandi.

Lei mi ha guardato e con gli occhi dolci mi ha detto..

Indosso le tue camicie perchè ti amo. E mi piace il tuo odore. Mi rilassa. Succede così alle donne quando sentono l'odore dell'uomo che amano.”

E così io, incapace di dire o fare qualcosa, sono uscito dalla camera senza dire nulla.

Avremmo dovuto parlarne.. o cosa più logica avrei dovuto dirle che anche io la amo..

Ma mi ha colto di sorpresa, come quello che sento per lei d'altronde, e così me ne sono andato.

Non ne abbiamo più parlato.

E ora lei dorme tranquilla qui accanto a me, dopo una lunga passeggiata a piedi.

Passeggiata che abbiamo fatto, perchè lei sostiene che camminare la aiuti a non sentirsi le gambe pesanti.

Le accarezzo piano i capelli e mi alzo dal letto.

Andrò da Sam e magari, ora che lei dorme, potremo parlare del suo strano comportamento nelle ultime settimane.

E' nervoso.. Teso e antipatico.

E lui di solito non è mai così.

E' sempre un po' nervoso, fa parte del suo carattere. Ma è comunque sempre gentile.. Solitamente.

Esco dalla camera e raggiungo quella di mio fratello.

Busso e quando mi apre, mi guarda un attimo e poi va a sedersi davanti al computer.

Entro e richiudo la porta dietro di me.

Che stai facendo?” gli chiedo.

Cerco un altro caso.”

Cosa? Sammy.. abbiamo avuto una settimana infernale. Dovremmo riposare un po'. Robin dice che..”

Lui ride ed io smetto di parlare.

Robin dice..” ripete.

Sospiro e lo guardo.

Mi dici che problema hai con lei? All'inizio eravate.. pappa e ciccia e ora di improvviso tu la odi.” chiedo.

Sam sospira e non risponde.

Avanti fratellino.. Sputa il rospo.

Hey, sto parlando con te!” dico severo.

Lui si alza e mi raggiunge.

Vuoi sapere qual è il mio problema Dean?”

Annuisco e lui mi tira un bel pugno in faccia.

Indietreggio un po' e mi tocco il labbro scoprendo che sanguina.

Si sta sfogando prendendomi a pugni.. Beh.. va bene. Io lo faccio sempre con lui.

Sei tu il mio problema. Non lei.” mi dice “Credi che la sera che l'abbiamo conosciuta, io l'abbia avvicinata in quel bar per permettere a te di andarci a letto?”

Mh.. ecco il punto cruciale.

No Dean!” esclama “L'ho avvicinata perchè mi piaceva.. E dopo un'ora io mi stavo girando i pollici in una squallida camera di motel e tu eri con lei. E quando ha chiamato per dire che era incinta, ho pensato: 'Ok.. è incinta. Non importa.. e' mio nipote. Io posso comunque avere una chance con lei.. Tanto a Dean non interessa. Farà ovviamente parte della vita del bambino, perchè è suo, ma lei.. Lei non gli interessa. Quindi posso provare a frequentarla.' ” mi dice “E tu l'hai capito che mi piaceva Dean.. L'hai capito la sera in cui ti ha chiesto di cenare con i suoi ed io mi sono offerto di sostituirti.. E dopo averlo capito, magicamente ha iniziato a piacerti. Prima la detestavi e poi di colpo, ti piaceva. Perchè tu puoi sempre prenderti le cose che piacciono a me.. Ma se a me piace “qualcosa di tuo” vai su tutte le furie vero? ”

E' questo che credi? Che mi sia innamorato di lei solo per farti un dispetto? Che abbia.. capito che ti piaceva e per questo ho costretto me stesso ad amarla?” chiedo allibito “Sei un paranoico. La amo perchè con lei mi sento felice Sam.. Perchè se litighiamo non si mette a piangere, ma mi risponde per le rime. La amo perchè è adorabile, stranezze comprese. E la amo perchè mi fa sentire completo.. mi fa sentire vivo. La amo perchè mi da l'amore che mai nessuno mi ha dato prima.” gli urlo.

Mio fratello mi guarda perplesso.

I suoi occhi sono velati di tristezza...

Questa non è una situazione facile.. Per nessuno.

Sicuramente nemmeno per Robin, che molto probabilmente si sarà accorta dei sentimenti di Sam.

Io..” inizia Sam.

Dean!”

Robin mi chiama bussando alla porta e interrompendo la mia discussione con mio fratello.

Faccio un grosso respiro e vado ad aprirle.

E' sudata, pallida e si regge a malapena in piedi.

Non mi sento molto bene. Potresti.. portarmi all'ospedale?” mi chiede.

Deglutisco a vuoto mentre Sam si avvicina..

Do le chiavi dell'auto a mio fratello e la prendo in braccio.

Andiamo all'ospedale.”

Le bacio la fronte e la poggio piano sul sedile posteriore, seduta.

Io mi siedo accanto a lei e la stringo delicatamente a me.

Non preoccuparti.. Vedrai che non è niente.” le sussurro.

Lei annuisce piano e stringe la mia mano.

Sam invece, mi guarda dallo specchietto. Preoccupato, ma per nulla pentito di ciò che mi ha detto.

   
 
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