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Autore: Nami    22/11/2003    1 recensioni
Innanzitutto premetto una cosa. Reinserisco questa fic a richiesta di Asuka ma se devo essere sincera stavo già pensando di riscriverla… probabilmente molti di voi l'avranno già letta e credo che se vi è piaciuta sarete contenti di vedere il seguito. Per chi invece non l'avesse mai letta perché nuovo di questo sito, noterete sicuramente lo stesso personaggio che ho inserito nella fic "Al cuor non si comanda" che però ho deciso di togliere… lo so.. forse vi sembrerò una sciocca ma il fatto è che non ho mai avuto le idee ben chiare realizzando la fic in questione.., cmq era proprio a questa storia che mi riferivo quando vi parlavo del mio personaggio. Come vi ho già detto, l'ho creato io e ci sono molto affezionata, è più forte di me…quindi non me la sento proprio di non metterlo in alcune mie fic… beh…siate clementi dunque e… buona lettura. Nami ^__^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 14: Certezze


RUFY: Ragazzi! Venite a vedere che ho trovato!
Gridò chiamando al suo cospetto il resto della ciurma. Nami fece sbucare il capo come sempre nascosto dietro al giornale quotidiano, Ania gli chiese cosa succedeva, Zoro si svegliò di soprassalto battendo la testa contro il parapetto, Usop fece esplodere la provetta che stava agitando per creare un nuovo liquido esplosivo e Sanji, che ancora stava asciugando i piatti uscì dalla cucina con le maniche rimboccate e lo straccio in mano.
SANJI: Beh?
Chiese scendendo sul ponte seguito da Usop che si strofinava gli occhi lacrimanti con un fazzoletto per via dell’esplosione del suo liquido che gli era andato in faccia.
ZORO: Maledizione Rufy! Testa di rapa! Mi sono fatto male! Che c’è?
Si recò al centro mentre tutti i suoi compagni si riunirono in cerchio intorno a Rufy, Usop con gli occhi ancora brucianti e Zoro che infuriato si massaggiava il bernoccolo sotto le risa di Ania.
RUFY: Ho trovato questo strano affarino.. era nascosto sotto il parapetto.. ma non ho idea di cosa sia.. potrebbe essere una lumaca di mare?
Domandò grattandosi il capo perplessivamente.
SANJI: Non credo! Le lumache di mare sono diverse..
ANIA: Io lo so che cos’è!
Interruppe il cuoco con la sua esclamazione. Tutti si voltarono verso di lei fissandola in silenzio. Aveva un’aria stranamente preoccupata che non prometteva nulla di buono. Sospirò e si portò le mani sul viso allontanandosi dal gruppo borbottando qualcosa come “Non è possibile!” Si soffermò davanti ai gradini portandosi l’unghia del pollice destro tra i denti.
ZORO: Si può sapere che ti prende?
Domandò lo spadaccino con la testa che ancora gli doleva per la gran botta.
ANIA: Posso dirvi solo che siamo nei guai! E in guai seri! Vi basta?
Era più nervosa che mai.. nel suo tono però tutti riuscirono ad udire una nota di rabbia, senza capirne però il motivo.
RUFY: Tante storie per una lumaca minuscola? E’ così carina.. Osservò Rufy con la sua classica intelligenza da bambino.
ANIA: Rufy.. quello’oggetto è tutt’altro che grazioso! Credimi! NAMI: Ma, Ania, non capisco, spiegati! A che serve?
La ragazza si voltò di scatto con la rabbia dipinta sul volto.
ANIA: Serve ad intercettare le comunicazioni, ecco a che cosa! E c’è dell’altro! Quel coso appartiene a Nelson! E’ stato lui a piazzarlo!
TUTTI: CHE COSA?
Ania camminò svelta avanti e indietro con le mani tra i capelli. Doveva assolutamente muoversi o avrebbe spaccato l’intera nave. Con tutti i guai che aveva passato.. proprio non ci voleva anche quel lumacofonino a complicare la situazione.
ANIA: Voi.. vi rendete conto della gravità della cosa?
ZORO: Non capisco cos’hai da agitarti!
La ragazza gli si avvicinò afferrandolo per la collottola sotto gli occhi di uno stupefatto Zoro.
ANIA: E’ un trasmettitore per le comunicazioni Zoro! Significa che Nelson ha ascoltato tutto e ora è al corrente di qualsiasi cosa noi abbiamo detto! Come per esempio il fatto che ci stiamo dirigendo all’isola Xander!
Rolonoa sudò freddo.. non tanto per ciò che Ania aveva appena detto, più che altro per la sua reazione.. quasi le faceva paura quello sguardo.. per non parlare del suo tono.. Sospirò cercando si riprendere il controlo di sé. Si staccò dallo spadaccino lasciandogli la camicia che quest’utimo si risistemò con un gesto delle mani. Riprese a camminare più nervosa che mai senza riuscire a trovare una via di fuga.
SANJI: Non ti preoccupare mia amata! Anche se ci attende non c’è alcun problema perché noi lo batteremo lo stesso!
Intervenne Sanji per calmarla. Ania posò lo sguardo su di lui non molto tranquilla mentre il cuoco le si avvicinò e le portò una mano sulla spalla.
SANJI: Sappiì che il sottoscritto non ti abbandonerà mai mia adorata! Sono disposto a rischiare anche la vita per proteggere te oh mia dolce caramela alla fragola!
La baciò delicatamente la mano con gli occhi comicamente cuoriformi mentre tutti lo osservavano con una grossa gocciolona sulla testa..
ANIA: Non è così facile!
Gli rispose lei in tutta franchezza.
SANJI: Su! Non fare quella faccia triste piccola! Nn sei con dei ragazzi qualunque!
Tentò nuovamente di tranquillizzarla mentre Ania si rassegnava al peggio.
NAMI: Sanji ha ragione! Su con la vita!
ZORO: Adesso sappiamo che ci aspetta, bene! Vorrà dire che la partita si farà più interessante!
Sospirò. Tanto le cose non potevano andare peggio di così non poteva di certo andare e decise di non abbattersi più. Di essere ottimista, di fidarsi ancora una volta di loro.

Due giorni dopo la Going Merry arrivò al porto di Sunny Town, una città piuttosto grande e fornita.. o almeno così appariva.
SANJI: Wow! Quante belle donne!
ZORO: Ma è mai possibile che tu scenda su un isola o in una città solo per rimorchiare? Perché invece non vai alla ricerca di qualche nuova ricetta?
SANJI: Impiccione!
La città era piuttosto grande, affollata e ricca di bei negozi e posti particolari. Come succedeva di solito, i giovani avventurieri si separarono per andare ognuno dove le proprie gambe li portava. Nami e Ania, che ormai erano diventate inseparabili, andarono insieme in un bar delizioso dove presero una bella coppa di gelato e chiacchierarono in assoluta tranquillità, Sanji che alla fine pensò che Zoro non aveva espresso una cattiva idea, se ne andò alla ricerca di qualche raffinato ristorante dove studiare nuove ricette ma ovviamente non intendeva escludere del tutto la corte alle belle ragazze, Rufy corse a più non posso per tutta la città, Usop curiosò un po’ in giro e Zoro andò alla ricerca di un negozio che vendesse del lucido per le sue spade, tra una cosa e l’altra sulle precedenti isole non era riuscito a farlo.
NAMI: Ummm! Questo gelato è a dir poco squisito, non trovi?
ANIA: Mh mh! Ma sono sicura che Sanji saprebbe fare anche di meglio.
A quell’esclamazione la cartografa rimase sorpresa.
NAMI: Ania, non è che…ti piace Sanji? In effetti ho notato che quando ti fa la corte non sei affatto infastidita!
ANIA: No! Non mi piace, cioè, si ma come persona e amico! Lo trovo dolce e simpatico, tutto qui! Intendevo solo dire che mi piace la sua cucina e di certo saprebbe preparare un gelato migliore tanto è bravo!
Nami sorrise. “Ma cosa vado a pensare? In fondo anche a me piacciono molto i suoi piatti!” Pensò.
ANIA: Invece…mi sento particolarmente attratta da Zoro.
GULP!
A Nami andò di traverso il gelato, chi mai poteva essere attratto da quello sbruffone? (tutte direi… n.d. Nami l’autrice)
NAMI: Cosa? Ma Ania! Zoro è così…. Scorbutico! Certo avevo capito che non ti sta affatto antipatico dato che passi parecchio tempo con lui ma pensavo che lo facessi solo perché..beh…lui ti ha salvato la vita una volta..
Ania diventò leggermente paonazza, ANIA: Beh…vedi…la verità è che…..lui è davvero un bel ragazzo! Sono rimasta colpita da lui sin dal primo momento! NAMI: Ah, quando vi siete incontrati su quell’isola? Anche lui direi! Eh eh!
Ania abbassò lo sguardo.
ANIA: Ecco.. io trovo che abbia un fisico da sballo! E’ così forte, atletico, e poi è così sicuro di sé…
Alla navigatrice scoppiò quasi una risata. “Dovresti sentirla Zoro, parla di te come se fossi un modello!” <7br> ANIA: Però…c’è anche un’altra cosa! Ecco, all’inizio mi piaceva solo fisicamente, però…ecco…prometti di non ridere di me?
La rossina annuì.
ANIA: Io..so che lo conosco da troppo poco tempo però.. io credo…di provare qualcosa per lui, non mi sento attratta solo dai suoi muscoli e dal fatto che è abile con le spade, con me è così gentile e mi fa sentire…me stessa!
NAMI: Ha ha ha ha!
Scoppiò Nami.
ANIA: Ehi, avevi promesso di non ridere!
La navigatrice riprese fiato.
NAMI: Scusa, non sto ridendo di te è solo che…Zoro non si è mai comportato così con nessuno prima d’ora! Credo che anche lui sia attratto da te!
La ragazza rimase colpita.
ANIA: Davvero? Ne sei sicura?
NAMI: Beh Ania, guarda la realtà dei fatti! E’ sempre egocentrico, scorbutico, egoista, antipatico, opportunista e dormiglione e nonostante abbia sempre odiato stare attaccato fisicamente a qualcuno, l’altro giorno ha dormito a fianco a te, non gli ha dato fastidio sentire il tuo capo sulla sua spalla!
Ania abbassò di nuovo lo sguardo e con il cucchiaino pasticciò un po’ nel gelato.
ANIA: Ma Nami! Non ricordi quello che ha detto? “L’amore è una cosa inutile!” Lo ha detto ad alta voce con sicurezza!
La rossina alzò il bicchiere di tè e ne bevve un goccio, poi lo riposò sul tavolo e si asciugò la bocca con un gesto delicato.
NAMI: Vedi Ania, Zoro è il classico tipo che predica bene e razzola male! Lui fa tanto il duro criticando Sanji accusandolo di essere troppo preso dalle donne e dall’amore quando il primo a stare con te è proprio lui! Fidati di me! Non è mai stato così aperto con nessuno, nemmeno con noi che siamo suoi amici da molto tempo!
Ania sorrise ma rimase sempre della sua opinione. Non avrebbe mai potuto rivelare i suoi sentimenti allo spadaccino perché se Zoro stava volentieri con lei era solo per amicizia! Lui era sincero quando diceva di non poter mai amare qualcuno perché non intendeva perdere tempo dietro alle donne.
Poco dopo le due ragazze uscirono dal bar.
NAMI: Wow! Guarda che bello quel negozio! Andiamo a dare un’occhiata?
ANIA: Oh, io veramente vorrei andare a fare un giro! Ho visto parecchi posti carini passando di qui! Ti dispiace se ci vediamo più tardi?
Chiese la ragazza.
NAMI: Oh, no certo! A dopo allora!
Così le due si divisero. La verità era che Ania voleva stare un po’ da sola a riflettere. Davvero poteva innamorarsi di qualcuno se lo conosceva da poco? Beh, la risposta era semplice; si. L’amore è una cosa che viene dal cuore e se Ania sentiva che Zoro era speciale allora non c’era ragione di preoccuparsi. In quello stesso momento lo spadaccino era uscito da un negozio d’armi.
ZORO: Ah! Finalmente sono riuscito a comprare quello che volevo! Adesso mi farò un giro e poi mi fermerò in un ristorante a mettere qualcosa sotto i denti!
Camminava con sguardo fiero e passo regolare con la mano destra sulle spade e quella sinistra in tasca, gli orecchini che tintinnavano e i tacchetti delle sue scarpe chebattevano sul terreno. D’un tratto passò accanto a una coppia di innamorati che si tenevano per mano. La ragazza posò il capo sulla spalla del fidanzato e con un largo sorriso chiese “Posso?” Subito, in quel preciso istante gli venne in mente il momento in cui lui e Ania avevano dormito seduti l’uno accanto all’altra, il momento in cui lei aveva posato il suo capo sulla sua possente spalla. Di recente non riusciva a toglierselo dalla testa. Non sapeva perché ma ogni volta che incontrava gli occhi scuri e dolci di lei sentiva un desiderio irrefrenabile di proteggerla. (MA ALLORA!! TI DAI UNA SVEGLIATA? LO VUOI CAPIRE CHE SEI STRACOTTO OPPURE NO? :-O N.d. Nami) Proprio in quel momento lo spadaccino si ritrovò Ania davanti che lo fissava sorpresa.
ANIA: Oh, ciao!
ZORO: Ah….ciao!
Poteva essere una coincidenza come una cosa dettata dal destino. Ania e Zoro si pensavano e avevano finito col ritroversi l’uno dirimpetto all’altra, come se entrambi fossero stati attirati da una calamita.
ANIA: Allora…hai fatto acquisti?
Chiese la ragazza cercando di attaccare un discorso.
ZORO: Non proprio! Ho curiosato un po’ in giro ma non c'è niente di interessante almeno per ora…
Sorrise Rolonoa.
ANIA: Ah..
Silenzio..
ZORO: E tu? Hai comprato qualcosa?
ANIA: No, non ancora! Io e Nami siamo appena state in un bar qui dietro molto carino dove abbiamo preso un gelato!
Il ragazzo si guardò intorno.
ZORO: E adesso Nami dov’è? Come mai non è con te? Ti ha lasciata da sola?
Si informò lo spadaccino.
ANIA: No! Lei voleva andare a vedere un negozio mentre io avevo intenzione di esplorare la città!
Zoro chiuse gli occhi e sorrise. “Che coincidenza!” Pensò.
ZORO: Abbiamo avuto la stessa idea allora!
Ania ricambiò il sorriso.
ANIA: Allora… beh… buona passeggiata!
La ragazza superò Zoro per andare nella parte opposta ma d’un tratto fu colta da un’idea e si fermò.
ANIA: Senti…dato che abbiamo tutti e due intenzione di girare la città… ti va di visitarla insieme?
Lo spadaccino si voltò lentamente verso di lei, sorrise e annuì. Subito i due camminarono fianco a fianco. “Bene, questa è l’occasione che aspettavo per vedere se sono davvero innamorata di Zoro o se ne sono semplicemente attratta!” Pensò Ania. Poi i due passarono davanti ad un negozio di gioielli e la ragazza si fermò d’innanzi alla vetrina colpita da un paio di orecchini.
ANIA: Accidenti, che belli! Peccato che non ho abbastanza soldi con me!
Zoro si soffermò a pensare. “Così le piacciono i gioielli?” In fondo era più che naturale, tutte le donne hanno un debole per le cose che luccicano o per dei gioielli costosi ma si sentiva come sorpreso, sentiva che non sapeva nulla di lei e per questo voleva colmare quel vuoto e sapere tutto ciò che la riguardava..
ANIA: Oh, scusami! Ti ho trascinato con me e ora mi fermo davanti a un negozio che a te non interessa facendoti aspettare!
ZORO: No, non preoccuparti! In fondo guardare i negozi rientra nei nostri piani, no?
Ania gli mostrò un grazioso sorriso e in quel momento Zoro pensò che voleva averlo solo lui. Voleva che Ania rivolgesse quel sorriso solamente a lui e a nessun altro. “Non rivolgerlo a nessuno! Tranne che a me!” Pensò.
In un ristorante a due passi da loro Sanji si era offerto di dare una mano in cucina per imparare qualche nuova ricetta e i cuochi accettarono entusiasti. Avevano visto una foto e letto un articolo che parlavano del Baratie e del miglior chef del mare Orientale, Sanji per l’appunto.
SANJI: Mmmh! Questo tipo di pasta è davvero eccellente! Qual è la ricetta?
CUOCO: Si tratta di un nostro particolare tipo di pasta, fatta poroprio qui, in questa città! E’ condita con della panna, del basilico e un filo d’olio! Se vuole ci può mettere anche del peperoncino!
Sanji prese una manciata di pasta dal sacchetto.
SANJI: Senta, non è che potrei prenderne un po’?
Il cuoco sorrise a trentadue denti.
CUOCO: Ma certo! Prego, prenda pure tutto quello che vuole! Tenga, le do tutto il sacchetto, così ne avrà a volontà! Le do anche questo nostro tipo di erba, è prodigiosa in cucina!
Sanji ridacchiò. Era una fortuna essere il cuoco migliore del mare Orientale. Tutti gli chef del mondo praticamente lo conoscevano e gli donavano ricette e cibi particolari. Poco dopo in quello stesso ristorante, Rufy fece il suo ingresso, controllò il portafogli, per evitare la figura della volta precedente e si sedette ad un tavolo.
SANJI: Cosa? Ehi ciao Rufy!
Lo salutò il biondino.
RUFY: Sanji! Che ci fai qui? Dai una mano?
SANJI: Diciamo ma più che altro mi sono fatto dare delle nuove ricette! E tu? Sei qui perché hai un buco nello stomaco,immagino!
Rufy fece il suo sorriso da bambino.
RUFY: Infatti, non ci vedo più dalla fame!
“Non cambierà mai! E’ sempre ingordo!”
Ma cosa stavano facendo Usop e Nami? Presto detto. La cartografa stava svaligiando l’ennesimo negozio d’abbigliamento e Usop era attirato da un paio di occhiali con le lenti impermeabili.
USOP: Wow, come vorrei averne un paio….ma costano troppo! Piagnucolò il nasone!
COMMESSO: Mi dispiace giovanotto, ma sono unici nel loro genere e costruiti con del matriale esclusivo! Non posso venderli a meno di così!
Usop sospirò deluso e si rialzò. Uscì da quel negozio e cercò di andarsene ma il suo sguardo era puntato sempre su quelli occhiali. Veramente lui i soldi ce li aveva ma voleva tenerseli per comprare qualcos’ altro, e poi… 100 mila berry per degli occhiali….era troppo….degli occhiali con le lenti impermeabili mai visti prima, un pezzo raro…
Ma torniamo da Ania e Zoro. I due passeggiavano tranquilli per la città finchè non trovarono una piazzetta.
ANIA: Guarda! Ti va di sederti laggiù?
Indicò la piazza
ZORO: Sei già stanca?
Chiese lo spadaccino in tono sarcastico.
ANIA: No, è solo che voglio rilassarmi un po’! C’è un vento delizioso… è un peccato non goderselo su una panchina! Rolonoa preceduto dalla ragazza si avviò verso la panca di legno.
Intorno a loro c’erano un sacco di coppiette che si abbracciavano e altre che addirittutra si sbaciucchiavano. A quello spettacolo lo spadaccino si sentiva piuttosto imbarazzato, sembrava quasi che anche lui e Ania erano fidanzati.
ANIA: Che ti dicevo, si sta bene!
ZORO: Mh!
Il ragazzo batteva il dito indice sul ginocchio infastidito da tutti quei pomicioni davanti al naso ed era intento ad alzarsi per andarsene da lì ma quando si girò verso Ania per avvertirla, vide che la sua mano stava per appoggiarsi sulla spalla della ragazza.
“Ma che diavolo ci fa lì la mia mano? Accidenti, non me ero neanche accorto! Mi viene spontaneo! “ Urlò nella sua testa. (spunto da Marmelade boy) Perché aveva una voglia matta di stringerla a sé? Di accarezzare i suoi bellissimi capelli castani e sentirne il profumo? E poi Ania era così dolce e gentile… si, ormai Zoro ne era sicuro, lui per la prima volta in vita sua, si era innamorato. (PEPPEPPEREREREPPEPPE! E ALLELUIA! TI SEI SVEGLIATO FINALMENTE EH? MENO MALE, NON HAI SOLO LE SPADE IN TESTA! N.D.Nami la navigatrice)
Zoro deglutì, poi, quando la sua mano stava per sfiorare la pelle di Ania sentiva un nodo alla gola e il cuore che gli stava per uscire dal petto. Deglutì di nuovo finchè non prese coraggio e cercò di afferrare la sua spalla ma…
ANIA: Oh ma che carino!
Nel momento stesso in cui Zoro stava per appoggiare la mano su di lei, la ragazza si alzò e si inginocchiò davanti a un bellissimo cagnolino lasciando il povero Rolonoa con un palmo di naso.
ANIA: Piccolo! Ti sei perso? Hai il collare quindi apparterrai di certo a qualcuno! Ehi Zoro, guarda com’è carino!
Lo spadaccino sorrise se a fatica. Non gli era andata giù di non essere riuscito ad abbracciarla.
“Maledetto cane! Proprio adesso dovevi arrivare?” Pensò. Ania prese il cucciolo in braccio e si risedette sulla panchina accarezzandolo. Zoro osservava la scena. Ania sorrideva nello stesso modo in cui sorrideva a lui. “Accidenti! Quel sorriso deve essere solo mio!” Si disse. Poi pensò che quel cucciolo era davvero fortunato…. desiderava essere lui quel cagnolino per essere ricoperto di attenzioni. Non si era mai sentito così. Era in assoluto la prima volta che voleva sentirsi amato davvero e coccolato da qualcuno, di solito amava stare da solo e essere lasciato per i fatti suoi. “Quindi è questo quello che tutti chiamano amore”<7br> Poco dopo arrivò la padrona del cane ansimante e preoccupata che quando vide il suo cucciolo sprizzò felicità da tutti i pori.
PADRONA: Oh, birichino, non si scappa così! Grazie mille per averlo fermato, non so dove sarebbe andato sennò!
Disse la donna imbarazzata.
ANIA: Si figuri, per me è stato un piacere! Buona giornata! Zoro guardò l’orologio sulla torretta e le lanciette segnavano le dodici e trenta.
ZORO: Senti, si è fatto tardi, forse è meglio se ci avviamo!
Ania lo afferrò per un braccio e Zoro sentiva quella mano così delicata e liscia, sentiva il calore che provocava in quel punto del suo braccio.
ANIA: Senti…io…vorrei stare ancora un po’ con te!
Disse timidamente lei. Zoro rimase sorpreso, non si aspettava una cosa simile, la ragazza che amava voleva davvero stare ancora da sola con lui. Rolonoa allargò le labbra, era un sorriso diverso dai suoi soliti ghigni o sorrisi sfacciati. Questa volta ne mostrava uno vero, dolce e sincero. Ania e lo spadaccino si guardarono in silenzio per un po’ finchè nella mente di entrambi non prese forma una frase: “Si, ora ne ho la certezza, ti amo!”
  
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