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Autore: Little Firestar84    20/06/2010    5 recensioni
A volte basta poco per ammettere una verità che ci è sempre stata davanti agli occhi, o la paura di affrontare qualcosa di nuovo e ricomnciare, a volte basta davvero poco, come l'iinocenza e la disarmante sincerità di una Lisbon in miniatura, una brunetta dagli occhi verdi di cinque anni rispondente al nome di Annie...
Genere: Romantico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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“allora Mick, qual è il problema?” dopo la rivelazione riguardo alla gravidanza di tua moglie, tu e tuo cognato siete migrati nuovamente in salotto, e il giovane Lisbon ha iniziato a comportarsi in modo leggermente strano; sai che, nonostante adori ( anche troppo) mettere in imbarazzo Teresa con chiacchiere normalmente riservate ai maschi (sesso), la cosa lo mette un po’ a disagio. Non sembra volee parlare troppo del fatto che avrà un nipote, e ti guarda quando crede che tu non te ne accorga, per poi voltarsi nella direzione opposta appena mostri di volerti voltare verso di lui.

“Mick, qual è il problema? – gli chiedi nuovamente, quel sorriso sornione in volto, fino a che non noti la sua espressione preoccupata, e capisci che il vero problema non è che sua sorella abbia concepito, ma che abbia concepito con te, che hai un certo passato – Oh, scusa. Non avevo capito subito. Immagino che la mia prima impressione sia stata stupida.”

“No, no, scusami tu, lo stupido sono io. Sapendo come funzione la tua mente, non ci avrei nemmeno dovuto pensare.” Mick si concentra sul tappeto, sulle sue mani, sui suoi piedi, su tutto tranne che su di te.

“No, davvero, è ok. Insomma, non ho mai nascosto di aver un passato, e – prendi un profondo respiro, e rivolgi il tuo sguardo a Mick, sperando che la sua profondità la convinca a guardarti negli occhi, nuovamente – sì, ho già vissuto tutto questo, ma allo stesso tempo, non l’ho fatto. Quando la mia prima moglie era incinta, ero troppo impegnato e preso da me per prestarle attenzione. Non mi sono goduto la gravidanza come avrei dovuto, e so che non è esattamente nuovo per me, ma lo è, allo stesso tempo. È strano, lo so, non sono certo… - lo guardi sorridendo, quasi scoppiando a ridere, tanto poco senso fa il tuo ragionamento – capisci cosa voglio dire?”

Mick non ti risponde subito, non a voce almeno, si limita ad alzarsi e ad andare alla libreria, cercando qualcosa, fino a che non lo trova e poi te lo porge, e tu lo prendi, sorpreso.

“Divertiti, ma ti avverto Jane – l’uso del cognome ti fa ricordare Teresa, e capisci che sì, sono davvero fratello e sorella, perché anche lei usa il tuo, vostro cognome per sgridarti o minacciarti – se rovini tutto o fai soffrire Teresa o il bambino, giuro su Dio che non avrai vita lunga” Non sai perché, ma quell’espressione sul viso di Mick mentre ti da una pacca sulla spalla guardandoti negli occhi sembra dirti che dice davvero la verità…

Tratto da “guida alla gravidanza per futuri padri: il primo mese

“Durante le prime due settimane, potreste non essere certi di aspettare un bambino, perché molte donne al momento manifestano pochi sintomi, se non nessuno.”

Fatto. Pensi tra te e te mentre, beatamente sdraiato sul tuo divano, ti leggo il regalo di Mick, nascosto dalla copertina di uno dei romanzi che Cho tiene nella scrivania; ormai le festività sono quasi finite, e voi siete al CBI per il lavoro d’ufficio, ma Teresa, lo sai, è un po’ tesa, preoccupata per il bambino. Preoccupata ed eccitata, ha passato l’intera giornata a mordersi le labbra tutte le volte che incontra qualcuno che conosce, tutta desiderosa di condividere la novità. Prima, addirittura, stava tornando nel suo ufficio, e si è fermata, immobile, nel bel mezzo della stanza, decaffeinato in mano, e si è girata verso Cho, Rigsby e van Pelt, per poi voltarsi di nuovo verso il suo ufficio, correndovi dentro. Hightower lo sa già, dopotutto, lo avevate promesso, ma loro è diverso, loro non sono sempre semplici colleghi, loro sono amici, sono famiglia, e sapete che nei primi 3 mesi può succedere di tutto, perciò preferite aspettare il secondo trimestre per condividere con loro questa gioia, nel caso qualcosa andasse storto non volete vederli soffrire per voi (e poi c’è il problema Rigsby; se Van Pelt scopre che Teresa è incinta, c’è una buona probabilità che chieda a Rigsby di fare qualcosa al riguardo, e il pover’uomo sembra terrorizzato dalle donne incinte e dai neonati quasi quanto dal diavolo in persona). Comunque, almeno di una cosa sei certo: il libro ha ragione, perché all’epoca Teresa non aveva sintomi, e i pochi che aveva erano di natura prettamente auto-indotta dalla consapevolezza di essere incinta, e non erano stati nemmeno tanto evidenti fino a che non lo ha ammesso ad alta voce…

“Durante il primo mese, la tua compagna non subirà drammatici cambiamenti; potrebbe desiderare maggiore riposo, tuttavia. Alcune donne notano che i loro seni diventano più sentili, e avvertono una leggera sensazione di pizzicore. Alla fine del primo mese inizierà a farsi sentire la nausea- al mattino e alla sera, e i seni inizieranno a ingrossarsi leggermente, diventando ancora più sensibili.”

“Credi che il capo sia andata da un chirurgo plastico? – alla fine del primo mese, Rigsby e Van Pelt sono nella cucina a chiacchierare, e tu cerchi di non ridere troppo a come il poveretto non abbia capito un accidenti di tutto quello che sta succedendo, anche perché non è esattamente la cosa più intelligente da fare, parlare del seno di un’altra donna con la propria ragazza- il suo seno sembra molto più florido “

“Maniaco – la rossa gli dice furibonda mentre lo molla lì, tu di nuovo sul tuo amato sofà a goderti la scena, occhi puntati sul Elvis, apprezzando l’ironia di tutto questo – e stupido” Grace finisce la frase sorridendoti di un sorriso complice, mentre osserva Teresa che corre in bagno per la terza volta nel corso della mattinata.

“Io le avevo detto che mangiare del cinese che era stato in frigo per 3 giorni non era consigliabile, ma mi ha dato retta?” le dici, lo stesso sorriso complice che ha lei. Grande, siete stati beccati… almeno Grace non andrà a dirlo in giro.

“Secondo mese-  tu e la tua compagna noterete un leggero aumento di peso intorno alla vita; si stancherà anche di più, perché è in questo periodo che i primi cambiamenti avvengono all’interno del suo corpo- al momento si sta formando il cordone ombelicale, ed è uno stress profondo per il suo fisico. Verso la fine del mese, i livelli di estrogeni e progesterone subiranno un rapido aumento, dando origine ai cambi d’umore improvvisi, che dureranno per gran parte della gravidanza; inoltre, desidererà certi cibi, e starà male al pensiero di altri.”

“Teresa, ho ordinato cinese, ti va bene?” sei in cucina, con telefono in una mano e menù nell’altra, e urli a Teresa nella speranza che esca dalla vostra stanza per unirti a te. A quanto pare, appena siete arrivati dal lavoro, ha deciso che tu le avevi distrutto la vita di proposito, e che perciò dovevi startene chiuso fuori dalla vostra stanza a tempo indeterminato.

“Odio il cinese” ti urla contro, furiosa, e tu ringrazi Dio per l’esistenza della globalizzazione e delle serre, che ti permettono di avere disponibili 12 mesi all’anno le sue cose preferite; il cuoco della Cucina avrà pure sollevato qualche protesta, ma una chiacchierata e una sessione di ipnosi per liberarlo di quella fastidiosa dipendenza da nicotina lo hanno convinto a preparare le fragole con crema, pasta sfoglia e cioccolato che tua moglie adora così tanto.

“e se ti dicessi che ho delle fragole per te?” le sorridi con quel dannato sorriso sornione, il vassoio in mano, e non puoi che trovare adorabile il modo in cui apre la porta quel tanto che basta per vedere se sei sincero o meno.

“Mi spiace! Non dovevo urlarti contro! Non dovevo dirti che sei un idiota e infantile! Non lo farò più!” dimentica del cinese e della fragole, Teresa ti abbraccia con una forza che non ti aspettavi, prendendoti di sorpresa con il cambio d’umore così improvviso (troppo). Sarà pure un bene che Teresa non sia più arrabbiata con te, ma il suo costante bisogno di fragole (peggiorato durante la gravidanza)non fa certo bene alle tue finanze, come pure il conto della lavanderia… quel dannato mascara waterproof si scioglie con le lacrime, macchiando le tua adorate camicie immacolate, ma non ne vuole sapere di andarsene via in lavatrice.

“terzo mese- la tua compagna sarà leggermente su di giri, non esattamente in sé, dato che il suo corpo è in “overdrive” (questo è il periodo in cui il bambino inizia a svilupparsi). Potrebbe accadere che senta forte attrazione verso di te e desideri agire di conseguenza, ma potrebbe essere troppo stanca per poter godere di questi nuovi stimoli”

“Jane, nel mio ufficio!” ti urla furibonda dalla porta, e tu balzi giù dal divano, leggermente impaurito. Teresa che usa il tuo cognome è un male, ma Teresa che urla il tuo cognome e lo urla furibonda è ancora peggio. E dire che ti sei comportato abbastanza bene ultimamente…

“Posso esserti utile?” le chiedi, un po’ intimidito, dopo aver bussato (bussato, tu!) No, quello sguardo furibondo non promette nulla di buono. Cocco, stanotte dormi sul divano.

“tu e io dobbiamo parlare seriamente, mister” ti dice, braccia incrociate, sempre seria, mentre ti passa a fianco e chiude la porta e abbassa le veneziane, per poi pararsi davanti a te con quello sguardo languido e malizioso negli occhi, mordendosi le labbra in quel modo erotico, neanche fosse la stessa che ti ha chiamato a raccolta. Grande, te l’ha fatta. E tu dovresti essere un mentalista. Ma per favore, se non capisci nemmeno quando tua moglie ha certe voglie…

“No, Teresa, andiamo, siamo nel bezzo di un caso e…” prima che tu possa finire la frase (balbettata senza troppa convinzione, perché, ammettilo, questo tipo di voglie fanno andare su di giri anche te), sei con la schiena contro la sua scrivania, e le sue mani sono nei tuoi capelli (per poco, perché poi si concentra nello sbottonarti il gilet e nel tirarti fuori dai pantaloni la camicia)mentre lei ti bacia, esplorando la tua bocca, e, no, non puoi certo resisterle quando fa così… perciò le tue mani iniziano ad agire di conseguenza, concentrandosi sui suoi, di bottoni.

Il dannato libro ha torto. Ti vuole? Sì. Il sesso è buono? Per favore, descrivere il sesso con lei mentre è incinta come “buono” è un eufemismo. È stanca? No, ed è questo il problema. Stanca, lei non è mai stanca, e invece di voler il cibo, vuole te! Almeno una volta si limitava a controllarti perché non voleva che facessi idiozie, adesso invece tenta costantemente di sbarazzarsi dei vostri vestiti (sì, anche in ufficio, e lo puoi capire, ma sul tuo divano, sotto gli occhi di Elvis, no!) e ci sono dei momenti in cui devi andare a chiuderti in bagno perché quando è troppo è troppo, e, andiamo, sarai pure abbastanza giovane, ma non hai più vent’anni, e ti serve un attimo per riprenderti quando ti attacca così!

“Cosa c’è, vuoi mettere incinta il capo o cosa?” ti chiede Rigsby subito dopo che lasci l’ufficio di Teresa, senza fiato, camicia e gilet fuori posto e stropicciati dopo un’appassionata seduta di baci infuocati che ha rischiato (molto seriamente) di andare fuori controllo. Se crede di essere divertente, si sbaglia di grosso.

“Quarto mese – il mondo dovrebbe finalmente accorgersi di quello che sta accendendo alla tua compagna, ma rammenta che non tutte le donne sono uguali, perciò il modo in cui la gravidanza diverrà visibile (e il momento) dipenderà da molti fattori. Il senso di affaticamento si affievolirà, e si sentirà più a suo agio con la gravidanza, anche se potrebbero comparire alcuni doloretti e la sua pelle potrebbe cambiare leggermente per l’aumento di ormoni nel sangue.”

Siete chiusi nel suo ufficio, e lei si è sollevata l’orlo della camicetta per sfiorare la pelle dell’addome, sorridente e felice, e tu, dalla tua sedia, la guardi con occhi sognanti e con un qualcosa che può essere descritto solo come adorazione.

“Non sei obbligata a farlo” le dici, quasi un bisbiglio, incerto se guardarla negli occhi o centrarti sulla pelle della sua pancia. Sì, vostro figlio deve avere i suoi occhi, hai deciso.

“No, devo. È giunto il momento di dedicarsi solo al lavoro di ufficio, e poi, tra poco, dovrò mettere vestiti premaman, perciò nasconderlo sarà impossibile. – tu guarda negli occhi, sorridendoti – Patrick, facciamolo”  ti sorride, si alza e, al tuo fianco, ti porge la sua mano; lasciate l’ufficio, e mano nella mano, vi fermate nel mezzo della sala comune, pronti a dire quello che Teresa avrebbe voluto dire fin dall’inizio.

“Signori e signora, mi servirebbe un attimo del vostro prezioso tempo” alzi la voce per un attimo, e poi, quando non prosegui, Teresa sorride, gustandosi il momento, perché NON SAI come proseguire, e questo è il Patrick che lei adora, che tutto sa ma non ha la più pallida idea di come gestire le proprie emozioni o quelle di coloro che gli sono accanto, che sa sempre cosa dire ma a cui mancano la parole quando deve parlare di sé o di sua moglie, l’uomo che parla tanto, troppo, ma che è imbarazzato ad ammettere una cosa del genere.

“Cho – gli dice Teresa con tono professionale – per i prossimi mesi sarai tu l’agente responsabile nelle operazioni sul campo. Io sarò disponibile per i prossimi 4 mesi, poi andrò in maternità”

“Dannazione, no! – Rigsby sbotta furibondo mollando una manciata di banconote nella mano protesa di Cho, per poi guardarlo, mani sui fianchi, in un tono decisamente irato – adesso voglio sapere come diavolo facevi a sapere una cosa del genere?”

“Capo, Jane, sono così contenta per voi! – Grave abbraccia prima te e poi Teresa, e poi rimane lì, in estasi, nemmeno Teresa fosse la madonna, con le mani incrociate davanti al viso, nemmeno stesso pregando – posso organizzare la festa per il bambino, vero? Quando sapreste se è maschio e femmina, me lo lascerete fare, vero? Per favore!”

“Beh, veramente, non avevamo intenzione di scoprire il sesso del bambino fino alla nascita”

“Davvero?- guardi, sorpreso, Teresa con sguardo interrogativo, mentre lei si limita a inarcare le sopracciglia – sì, giusto, vero, non volevamo sapere il sesso del bambino... no, scusa, mi correggo. noi non vogliamo sapere il sesso del bambino.”

“Verde! – Grace urla – verde va bene sia per un maschio che per una femminuccia!”

“Oh, ok – le risponde Teresa in tono poco entusiasta, temendo la festa di benvenuto per il bambino, tenendoti stretta la mano come se tu potessi salvarla da un’orda di donne che altro non vogliono che toccarle la pancia – Cho, come facevi a sapere che ero incinta?”

“Voglio saperlo anch’io! Andiamo Cho, dimmelo!” gli chiede Rigsby, sempre più furioso (Dio, se ti stai divertendo…)

“Due mesi fa ho notato un mio libro sul divano di Jane, ma quando sono andato a riprendermelo, ho scoperto che in realtà la copertina del romanzo di Castle nascondeva la “guida ai futuri padri”. Perciò, o lui e Lisbon stavano programmando una gravidanza, o lei era già incinta. Dal capitolo che stava leggendo e che aveva usurato, ho capito che lei era già incinta”  

“Jane, cosa stavi leggendo” Oh, la domanda-affermazione (con uso del cognome). Grande, adesso è arrabbiata…

“Era il capitolo sul sesso in gravidanza”  Quando Cho vi risponde, tua moglie si rimpossessa della sua mano, e, paonazza in viso, va a nascondersi in ufficio, desiderosa di non lasciare il suo posto felice per il resto dei suoi giorni.

“quinto mese- molte donne lo vedono come il più bello dei mesi. il loro corpo finalmente si rilassa dopo i mesi di lavoro, e se metterai la mano nel punto giusto al momento giusto, potrai sentire tuo figlio muoversi.”

“Com’è andata l’ecografia?” vi chiede Claire mentre prepara cena a casa sua. Teresa finalmente dimostra (anche se poco- difficilmente chi non lo sa capisce che aspetta un bambino)di essere incinta, anche se i vestiti premaman sono ancora fuori discussione. A un occhi esterno, l’unico segnale sarebbe il fatto che lei passa il tempo libero ad accarezzare la pancia e guardarla sorridente, mentre tu la osservi con occhi sognanti sospirando. A questo punto, i tuoi occhi non esprimono più adorazione semplice. Tu, adesso, la veneri (come pure la semplice terra su cui lei cammina).

“Patrick ha fatto una delle sue solite scenate, solo che stavolta a patirne le conseguenze è stato il mio medico – ride, felice, nemmeno stesse raccontando la cosa più divertente del mondo, eppure ti sembra di ricordare che la momento volesse sparire – ti giuro, a un certo punto ho temuto volesse strozzare con le sue mani il pover’uomo”

“Ti ha chiamata vecchia”  non cambi né posizione né tono di voce: testa sui gomiti, gomiti sul tavolo, calmo e tranquillo, che non sembri lo stesso uomo che il giorno prima, a momenti, la portava via di peso dall’ospedale.

“Non ha detto che sono vecchia, Patrick, ha usato il termine primipara attempata. Significa solo che avrei dovuto partorire per la prima volta qualche anno fa, tutto qui”

“Avevi solo da portare Annie in ufficio prima, se desideravi tanto portare in grembo l’ultimo erede della dinastia dei Jane”

“Sapete già e avrò un cugino o una cugina?” vi chiede Annie, tirata in causa, mettendo da parte i suoi libri per un attimo; ha compiuto sei anni da qualche mese, e sta dimostrando a tutti che tu avevi dannatamente ragione: la piccola è un vero genio.

“perché, tesoro, ti piacerebbe qualcosa in particolare?” Teresa ti guarda fulminandoti: odia quando usi il tuo fascino con Annie, anche perché non dovresti fare promesse con non puoi mantenere (e non sei tu a decidere se sarà maschio o femmina).

“Non voglio che lo chiamate Annie o Tony – ti dice seria, e tu ti stai godendo ogni singolo momento, perché questa bambina è davvero grande! – so che sarà il nuovo principe o la principessa di casa, ma non è giusto che si confonda. E poi credo che non mi piacerebbe avere qualcuno che si chiama come me in famiglia. Zio Patrick, voglio che tu mi prometta che non userete i nomi Tony o Annie!”

“Oh, tesoro, vieni qui! - Teresa la prende tra le braccia, stringendola forte, e riempendola di baci come una vecchia zia- allora, forse è il caso che tu aiuti zio Patrick e me a….” Teresa si ferma un secondo, pi, sorridendo, ti afferra la mano, e la mette, insieme a quella di Annie, sotto la camicetta, sulla pelle del suo addome.

“Ciao piccolo, sbrigati perché voglio incontrarti!” le dice Annie mettendo anche l’orecchio sulla pancia, mentre tu senti colpetti sotto la pelle, i calci del tuo bambino.

“Sì, anche la mamma ed io non vediamo l’ora di incontrarti” ti chini, e senza togliere la mano, baci il punto in cui il piccolo si è mosso per la prima volta.  Piangete emozionati, e lei ti mette le mani nei ricci biondi mentre tu continui a baciare quel punto, e capisci che vuole che vostro figlio abbia i tuoi stessi capelli (che lei non ammetterà mai  e poi mai di adorare).

Sesto mese – la fatica si farà nuovamente vedere, e i cambiamenti nel seno saranno evidenti a chiunque. La pressione sanguinea potrebbe abbassarsi all’improvviso, perché il sangue sarà ridiretto al bambino”

Le ultime due settimane hanno visto tua moglie segregata sul divano, perché punto uno, tu non le concedi di fare nemmeno un passo, secondo, sai benissimo che lei non ne avrebbe l’energia, perciò, la serata cinematografica con Claire, Mick e i bambini non è certamente differente.

“Lucas, Nathan, Christopher e Thomas mi piacciono per un maschietto, per una femmina invece mi piacciono Alexis, Julia, Madison e Isabel” vi dice Annie togliendo dalla scatola il dvd della bella e la bestia; negli ultimi due mesi avete già parlato di nomi con lei, ma mai prima di ora vi aveva accennato al fatto che fosse lei a voler scegliere i nomi, sempre dicendo semplicemente che non voleva i nomi Annie e Tony, perché lei e suo fratello potessero essere gli unici Lisbon così chiamati. 

“Tua figlia ha trovato il libro dei nomi…”

“Nostra figlia, Mick – le dice Claire per poi voltarsi verso suddetta bambina – Tesoro, è il loro bambino. Non è come con Tony, non puoi scegliere tu il nome”

“Possiamo usare il secondo nome dei bambini?- salti giù dal divano, guardando con speranza e occhi da cucciolo Mick e Claire, sotto gli occhi di Teresa che spesso si chiede se i cambi di umore li ha lei oppure tu – Lucas Edward Jane, Christopher Edward Jane, Juliet Teresa Jane, Alexis Teresa Jane…”

“Juliet e Lucas sono semplicemente meravigliosi” ti sussurra baciandoti languidamente sulle labbra, neanche foste soli.

“Ehi, siamo ancora qui!” Mick vi tira un cuscino e poi si alza, lasciando la stanza, mano sugli occhi per non vedere.

“E’ vero che è una fatina a portare i bambini nella pancia delle mamme, come quella dei denti?” ti chiede Annie.

“Non ti azzardare a rispondere a mia figlia, Jane!” Mick ti urla dalla stanza accanto,e tu rimani con la bocca aperta pronto a parlare…

“settimo mese – il bambino cresce più in fretta, e la tua compagna avvertirà un senso di fastidio agli organi interni, compressi dal bimbo”

Due di notte, e Teresa ancora si gira nel letto alla disperata ricerca di una posizione che le permetta di dormire.

“Dormi, Tess” le dici mezzo addormentato. Lei deve dormire per sé e il piccolo, e tu devi dormire per te, perché… perché non sei più abituato all’insonnia, ormai è più di un anno che dormi beatamente, e in questo momento ti manca il fatto che fossi completamente operativo anche con sole poche ore di sonno. 

“Il signore dice che devo dormire sulla schiena, ma io sono sempre stata scomoda nel dormire sulla schiena! – si gira verso di te, e ti guarda in quelle fessure semi-aperte che dovrebbero essere i tuoi occhi- Patrick, anche se sono grossa come una casa mi ami ancora, vero?”

E dire che i cambi d’umore normalmente dovrebbero essere già passati… ”Teresa, non sei grassa né grossa come una casa – la rassicuri, le fessure un po’ più aperte, la voce impastata, ma sincero, anche perché Teresa mostra a malapena di essere incinta; il bambino è piuttosto piccolo, ma sano e forte, e non sottopeso – tu sei incinta, di mio figlio. E questo ti rende ancora più sexy”

“Stai dicendo che se fossi stata più abbondante non ti saresti mai innamorato di me?”

“Teresa – le dici completamente sveglio, le tue labbra sulle sue, per poi proseguire lungo TUTTO il resto del corpo, sorridente- nulla mi avrebbe impedito di amarti”

“Ottavo mese- la futura mamma avvertirà facilmente dolore alla schiena, e potrebbe avere problemi nell’alzarsi e nel muoversi. Sopraggiungeranno anche problemi legati al sonno: preparati ad affrontare notti insonni che, insieme ai picchi ormonali, la faranno divenire più scontrosa e irascibile. Mani e piedi, inoltre, potrebbero gonfiarsi, e in alcuni casi potrebbe avere bisogno di scarpe più grandi.”

A quanto apre, secondo Teresa, l’unico responsabile della sua gravidanza sei tu, e a quanto pare non sei abbastanza di supporto e continui  a fare le tue idiozie al lavoro (di nuovo, un sospettato ti ha quasi rotto il naso, e Cho non ha pazienza di Teresa, perciò le ha detto di metterti il guinzaglio), perciò sei stato cacciato di nuovo, ma questa volta, mentre un servizio di porcellana  ti volava quasi in testa, ha deciso che non poteva solo cacciarti dalla camera da letto.

Dato che sei tu che l’hai resa vittima degli ormoni, grassa, reso i suoi seni enormi e doloranti, i piedi grossi come quelli di gozilla, il minimo che puoi fare dopo il tuo ultimo giochetto è essere sbattuto temporaneamente fuori casa (e ti deve dire perché crede che Rigsby, che passa il suo tempo libero chiuso in camera da letto con Grace, dovrebbe ospitarti).

Almeno Mick è già passato attraverso due gravidanze, perciò è ben lieto di offrirti il divano (a patto che tu non li dica a Tess).

“Lei è arrabbiata? Io dovrei essere arrabbiato! Lo sai che mi ha chiamato Simon parecchie volte mentre eravamo a letto insieme da quanto è incinta? – la vita sessuale di Tess non è mai interessata troppo a Mick, anzi, lo ha sempre imbarazzato un po’, se non si trattava di metterla in imbarazzo, ma deve ammettere di essere terribilmente curioso di sapere chi diavolo sia il Simon che Tess chiama urlando mentre è impegnata con suo marito in… in quello con cui è impegnata con suo marito- Simon Baker, un attore, biondo e occhi azzurri. Lei dice che mi assomiglia, io dico di no.”

“Già, nessuno può competere col fascino di Patrick Jane – ti dice in tono sarcastico- guarda il lato positivo, almeno non ti ha chiamato Keanu…”

“Reeves?” gli chiedi stupito. Guarda un po’, questa non te l’aspettavi….

“Già, e io e il tizio non ci assomigliamo nemmeno un po’…” brindate con le vostre birre, e ti scordi del divano, perché passate l’intera nottata a bere e raccontarvi storie sul vostro passato e piccoli aneddoti di lavoro.

“Nono mese- ci siamo! Il seno delle tua compagna diventerà sempre più pesante, e potrebbe già perdere colostro, il primo nutrimento di vostro figlio dopo la nascita. I suoi organi interni saranno sempre più compressi verso il diaframma, e questo potrebbe provocare batticuore e respirazione accelerata. I suoi reni lavoreranno di più, perciò sentirà spesso il bisogno di andare in bagno. Sul suo ventre potrebbero apparire le prime smagliature, e sentirà molti crampi a schiena  e gambe. Adorerà i tuoi massaggi…”

“Per l’amor di dio, donna, datti una calmata!” siete svegli, molto svegli (soprattutto Teresa), nel cuore della notte, nel vostro letto; Teresa si è convinta che non vi sia nulla di più interessante del soffitto (nemmeno tu sei mai stato così preso da Elvis), e non adorare per nulla la magia che le tue mani stanno compiendo sulle sue caviglie ( e dire che ha sempre apprezzato i tuoi massaggi, specie alla schiena, se fatti con poco addosso).

“Una settimana, Patrick, manca una settimana!- si alza, mettendosi seduta, guardati in faccia; tu sei a gambe incrociate al fondo del letto, e non sai se sia il caso di ridere per la sua crisi di panico – mi dici come diavolo faccio a essere calma? Tu come fai a essere calmo!”

“Probabilmente perché ci sono già passato?” non sai se è quello che vuole sentirsi dire, perché Teresa sotto ormoni è più difficile da leggere del solito, perciò, non sai se deve essere una domanda o un’affermazione (è lei la regina di questo, dopotutto).

“Credi che sarò una buona madre?”

Ridendo, torni e sederti al tuo lato del letto, e la guardi… adorabile, Teresa è semplicemente adorabile. “Perché non mi chiedi se sarò un buon padre?”

“Ti ho visto con Annie e con Tony, e con tutti quei bambini che dobbiamo vedere per lavoro. So che sarai un buon padre. – ride, posando la testa sul tuo petto (sempre nudo, come al solito), più tranquilla, il tuo battito regolare sembra allontanare l’ansia – sono certa che adorava il suo papà, Patrick, e il nostro bambino farà altrettanto”

“è un maschio – le dici all’improvviso, la tua voce un sussurro, occhi negli occhi, voce bassa come un sussurro, morbida come seta, seduttrice- avremo un maschio, con meravigliosi ricci biondi e occhi verdi e brillanti come smeraldi, proprio come quelli della sua mamma”

“E come lo sai?” ti chiede, mentre le sue labbra sono lì, sul tuo collo, pronte a baciarti, e lei sorride, riedendo felice.

“perché, tesoro, è quello che vogliamo. Voglio pensare che Dio voglia farci questo piccolo regalo…”

“Patrick, tu sei ateo”

“O forse – le dici baciandole il naso- madre Teresa mi ha fatto cambiare idea”

“odio quel soprannome”

“Tesoro, ho passato anni soffocato dal desiderio di vendetta, poi ti ho incontrata, e tu mi hai fatto capire cosa era davvero importante. Se c’è un nome che è appropriato – le dici baciandola velocemente sulle labbra – è proprio quello” Teresa alza gli occhi al cielo, poi si alza (non prima di averti dato un'altro veloce bacio, però) e va nel luogo che più ha frequentato negli ultimi mesi: il bagno.

“Patrick?”

Pochi minuti  dopo, sei quasi del tutto di nuovo addormentato, ma il tono di panico nella voce di Teresa ti sveglia completamente in pochi secondi; corri da dove proviene la voce, e in bagno la trovi, in piedi, una mano a reggersi contro la porta l’altra sulla pancia.

“Patrick, mi si sono rotte le acque…”


Soarez: Annie rules, evvai! Sì, sono terribili, Mick perchè imbarzza Teresa (e basta), patrick che ma imbarazza perchè adora vederal arrossire...

kocca: la scena delle mani sul ventre ha una storia (no, non nel sneso che è accaduto). Lo scorso anno ero totalmente pazza del personaggio di hal giordan (Lanterna verde-dc comics); eroe cosmico, ho pensato bene di scrivere una fan-fiction su un'ipotetico incontro con la forza fenice del marvel universe; quella doveva essere la scena finale, l'epilogo in cui i due più grnadi poteri cosmici del multiverso - la forza fenice e e l'entità bianca dell'universo dc - fondavano un nuovo equilibrio universale attraverso il concepimento di una creatura frutto dei due ospiti delle rispettive incarnazioni; alla fine, la mia passione er Hal Jordan si è seponta, ma mi era piaciuta molto la scena in cui la sua compagna li diceva così della nascita del loro primo figlio, e non ho sapouto resistere e ho dovuto inserirla...

allanon: mi sono accorta che , effettivamente, non si capiva quale fosse la risposta- comquneu, era sì, Teresa vuole che i suoi figli sappaino della sorella, e nell'epilogo (capitolo 21? 22? è pazzesco ceh io abbia l'ultimo capitolo ma non quelli in mezzo?) s vedrà come reagiranno alla notizia.

sasita:  Sì, adoro Teresa e il suo sarcasmo, non è meravigliosa? patrick? il "verme" in senso gentile, ovvio, non sa cosa voglie mentire o tenere sotto controllo la bocca. sindrome di turette? non me ne meraviglierei... Claire è il mio specchio, come io odio la maledetta sensitiva, lei la odia. No, non ero come Annie. ero peggio (mia amdre mi diceva che ero la più vecchia bambina di sei anni che conoscesse). ecco nove mesi 8con un paio di righe in più quà e là!) piaciuto?

evelyn: viusto che ti ho dato tempo per fare la recensione, eh? ragazza di poca fede! Mick, quando è stato concepito, è stato pensato con un chiaro riferiemnto televisivo; Joey triviani di Friends; l'idiozia di Mick (e la sua maleducazione che lui non capisce essere maleducazione) è tale quale quella del buon Joey; Annie... Annie, come presto patrick scoprirà, non è sciocca, nè pazza (oddio, un po' lo è). Mi dà l'dea di essere una piccola e subdola manipolatrice delle vite altrui, all'inizio inconsapevole, poi smepre più in preda a creare subdole trame per ottenere le piccole cose che vuole (non mi meraviglierei se prima o poi ottenesse il pony- il suo commento, anche se ha solo sei anni, non era proprio "sincero", era una specie ri rimprovero, della serie "fossi in te mi darei una mossa o diventerò una vera lagna".... comquneu, sì, Annie è molto jane nei suoi comportamenti, sarà che passa così tanto tempo con lo zio!

   
 
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