Serie TV > Star Trek
Ricorda la storia  |      
Autore: Lady Amber    20/06/2010    9 recensioni
Borbottando tra sé e sé qualcosa su quanto fosse difficile avere quel particolare capitano come paziente, McCoy svoltò l’angolo diretto al turboascensore. Fu allora che vide qualcosa che gli fece letteralmente fermare il cuore in petto. Spock. A terra. In una pozza di sangue.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Leonard H. Bones McCoy, Spock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Laughs and Giggles in Space '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Messaggio dell’autrice: Altra ff scritta di getto e postata altrettanto velocemente perché tanto so già che purtroppo il computer diventerà off-limits per un po' XDXD



Dannato il giorno in cui ho deciso di fare il medico
, pensò mesto McCoy allontanandosi a grandi passi dal ponte di comando. Come al solito, quella mattina era stato svegliato ad un orario indecente dalla squillante voce della povera Uhura. L’addetta alle comunicazioni richiedeva, sgomenta, la sua immediata presenza sul ponte perché il capitano sembrava essersi accidentalmente tagliato con un pennino. Un semplice pennino, sì, che però gli aveva lasciato sulla mano uno sbrago di cinque centimetri buoni.

Fortuna che la scienza medica ha fatto passi da gigante dai tempi in cui si usavano ancora ago e filo per trattare le ferite, pensò rabbrividendo al solo pensiero. Altrimenti quell’incosciente di Jim sarebbe già morto come minimo una decina di volte… Riesce a trasformare qualsiasi cosa che gli passi per le mani in un micidiale pericolo per la sua stessa incolumità.

Borbottando tra sé e sé qualcosa su quanto fosse difficile avere quel particolare capitano come paziente, svoltò l’angolo diretto al turboascensore. Fu allora che vide qualcosa che gli fece letteralmente fermare il cuore in petto.

Spock.

A terra.

In una pozza di sangue.

“Spock!” gridò sconcertato correndo verso il Primo Ufficiale.

Una giovane guardiamarina era inginocchiata accanto al vulcaniano e lo guardava stupita, la divisa rossa macchiata di scuro in più punti.

“Non se ne stia lì imbambolata, lei!” sbraitò il medico gesticolando verso la donna. “Si muova, avanti, chiami subito l’infermeria - codice rosso, urgenza immediata!”

“Dottore, non credo che sia necessario che lei-” incominciò Spock.

“Non incominciare, Spock!” inveì McCoy mentre palpava il vulcaniano e se lo rigirava qua e là in cerca del motivo di tanto sanguinamento. “Non venirmi a dire che va tutto bene, lo vedo anche io il pavimento ricoperto di quel tuo schifoso sangue verde! Ma si può saper che cos’avete tu e Kirk?! Quando non sto rattoppando lui mi ritrovo te letteralmente dissanguato nel corridoio, Cristo, è davvero troppo! E poi cos’è questo odore nuseante… MA INSOMMA DOV’è LA FERITA, PER DIO?!”

Spock guardò accigliato McCoy riprendere fiato dopo il suo lungo sproloquio. “Ha finito?”

“Ho finito cosa?! Vuoi ficcarti in quella stramaledetta zuccaccia vuota che se non-”

“Se mi lasciasse il tempo di spiegare ed esaminasse con attenzione il liquido in questione invece di sbraitare come suo solito, dottore, capirebbe che non si tratta affatto del mio sangue.”

McCoy lo fissò per un secondo, interdetto. Sollevò lentamente una mano colorata di verde ed esaminò la sostanza più da vicino. Per la barba di Merlino, è vero… è troppo appiccicosa per essere sangue vulcaniano.

“E allora che cos’è questa roba?”

“Bagnoschiuma, dottore” rispose prontamente la ragazza.

“Bagnoschiuma?”

“Esatto. Stavo aiutando il guardiamarina Robin a portare questi contenitori di sapone in deposito” spiegò Spock indicando un paio di grosse taniche vuote rovesciate accanto a loro. “Accidentalmente però la signorina non si è accorta del cartello che segnalava il pavimento bagnato ed è scivolata. Ho tentato di sorreggerla ma l’equilibrio è improvvisamente venuto a mancare anche a me, così ci siamo ritrovati entrambi a terra con il contenuto delle taniche completamente rovesciato addosso.”

Ecco cos’è questo disgustoso odore dolciastro. Chiudendo gli occhi, McCoy appoggiò la testa alla parete e sospirò di sollievo. “Dio, Spock, non puoi farmi prendere certi spaventi…”

“Veramente mi risulta che abbia fatto tutto da solo.”

“Sì, suppongo di sì” ammise il medico ripulendosi nervosamente le mani con un fazzoletto. Poi, quando il tenente Robin si alzò per andare a richiedere all’interfono qualcuno che venisse a ripulire quel macello, McCoy scosse la testa e si portò una mano alla tempia. “Scusami, sono un po’ esaurito ultimamente…”

“Ad ogni modo, apprezzo la sua sollecitudine nei miei confronti, dottore.”

McCoy sollevò stupito lo sguardo e si ritrovò a fissare l’espressione più vicina ad un sorriso che avesse mai scorto sul volto del Primo Ufficiale.

“Non c’è problema” disse mentre un sorriso di risposta illuminava anche il suo volto stanco.

Improvvisamente la voce chiara e limpida di Uhura risuonò per l’ennesima volta all’interfono. “Il dottor McCoy è richiesto urgentemente sul ponte. Il capitano…” la sua voce si incrinò, come se stesse cercando di reprimere una risata “… ha appena avuto un altro incidente e necessita di immediata assistenza medica.”

“Ecco, ci risiamo. Secondo te cos’ha combinato questa volta?” chiese ironicamente al vulcaniano alzandosi con un gemito di frustrazione.

“Non lo so davvero.”

“Oh bene, neanche io. Non oso proprio immaginarlo.”

Dopo aver fatto un cenno di saluto a Spock, si avviò a passo veloce verso il ponte. Eh sì, è davvero un mestiere difficile fare il dottore, pensò. Bello, certo, ma pur sempre dannatamente difficile.


Spero che la storia non sia troppo stupida… rileggendola mi viene davvero qualche sospetto (purtroppo fondato) al riguardo XD Ringrazio in particolare Kiyara, Sidereal Space Seed, Rei Hino, Persefone Fuxia, Eerya&Rowen e MkBDiapason per aver commentato! *3* 

   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Star Trek / Vai alla pagina dell'autore: Lady Amber